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Dettaglio seduta n.233 del 16/05/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


RESCHIGNA ALDO



(Alle ore 10.00 il Consigliere anziano Reschigna comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 10.30 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do atto che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta dell'11 maggio 2012.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Cantore, Casoni, Comba, Costa Cota, Giordano e Spagnuolo.


Argomento:

b) Informative del Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 37, comma 2 bis, dello Statuto, si dà atto che sono state trasmesse le informative, da parte del Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale, in merito a quattro decreti di nomina della Presidenza della Giunta regionale.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame disegno di legge n. 170, inerente a "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2012 2014"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 170, di cui al punto 4) all'o.d.g.
prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Nella seduta pomeridiana del 15 maggio sono stati votati gli articoli 9, 19, 11 e 13. Si è, poi, tornati all'esame dell'articolo 1, che avevamo sospeso.
Emendamento rubricato n. 129) presentato dai Consiglieri Lepri, Pentenero Taricco, Negro, Stara, Reschigna, Ronzani, Artesio, Cerutti, Muliere, Motta Angela, Carossa, Pedrale, Cattaneo.



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 129) è stato illustrato dal Consigliere Taricco



PRESIDENTE

In sede di discussione generale sono intervenuti i Consiglieri Lepri Reschigna e l'Assessore Quaglia.



PRESIDENTE

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Io, per la verità, ho svolto un intervento di altro tipo, ma non c'è problema.
PRESIDENTE



PRESIDENTE

Ha ragione.
Ho ricostruito l'appunto e ricordo perfettamente: è intervenuto solo il Consigliere Taricco, per l'illustrazione dell'emendamento.
Consigliere Reschigna, intende intervenire, per l'illustrazione? Ci sono altri firmatari che intendono intervenire sull'emendamento rubricato n. 129)?



(Commenti del Consigliere Reschigna)



PRESIDENTE

Collega Reschigna, l'Assessore sta depositando gli emendamenti, però si sta confrontando un momento sotto il profilo tecnico.
Avanzo questa proposta: finiamo d'illustrare l'emendamento n. 129) dopodiché ritengo che sarà risolta la problematica tecnica e potremo passare agli emendamenti della Giunta.
Vuole intervenire sull'emendamento n. 129)? Ci sono dei Consiglieri che intendono intervenire sull'emendamento? Non essendoci altri interventi, l'emendamento è considerato illustrato.
Sospendo i lavori per qualche minuto.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.03 riprende alle ore 11.08)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Richiamo l'attenzione, in particolare, dei Consiglieri Capigruppo e dei relatori. La Giunta regionale ha presentato tre emendamenti: il n. 182.1) che insiste sull'articolo 1, il n. 183), che insiste sull'articolo 2, il n.
184) all'articolo 12, relativo al bilancio pluriennale.
Emendamento rubricato n. 182.1) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Quaglia:



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 183) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Quaglia:



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 184) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Quaglia:



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

Adesso interverrà l'Assessore Quaglia, anche perché c'eravamo lasciati alla Conferenza dei Capigruppo con l'intesa di presentare degli emendamenti riassuntivi della tabella, con la tecnica utilizzata in passato.
Li presenterà come atto di cortesia, anche se siamo sull'articolo 1, per dare una visione d'insieme.
Prego, Assessore Quaglia.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
I tre emendamenti presentati dalla Giunta sono: l'emendamento n.
182.1), che sostituisce quello presentato ieri, relativo ai canoni idrici (sostituisce nel senso che ingloba) e riguarda una modifica delle entrate una variazione rispetto al bilancio 2012.; l'emendamento n. 183), che insiste sull'articolo 2 (lo vedremo, poi, nella discussione dell'articolo) e raggruppa tutte le voci di spesa che subiscono una variazione, comprese anche quelle compensative rispetto, non a una copertura con aumento di nuove entrate, ma al trasferimento da una UPB ad un'altra.
Poi, c'è il...



PRESIDENTE

Le chiedo scusa, Assessore Quaglia.
Colleghi, abbiamo svolto tre riunioni dei Capigruppo, ieri, dove sono state ribadite, sia da parte della maggioranza sia da parte delle opposizioni, alcune questioni.
Il Presidente della Regione e la Giunta ne hanno preso buona nota.
Abbiamo fatto un lavoro difficile. Credo ci siano dei Capigruppo e dei Consiglieri interessati alle risposte che l'Assessore sta dando in sede istituzionale (il Consiglio), pertanto chiedo un po' di silenzio, in modo da dare la possibilità a chi è interessato (mi riferisco soprattutto ai relatori e a coloro i quali hanno presentato le istanze) di ascoltare.
Continui, Assessore Quaglia.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Dicevo che abbiamo l'emendamento n. 184), che insiste sul bilancio pluriennale.
Per quanto riguarda la variazione delle entrate, nell'emendamento n.
182.1), il Titolo I (Maggiore previsione di entrata IRAP) aumenta di 13,5 milioni; il Titolo II (Trasferimenti dallo Stato) registra un trasferimento dello Stato, rispetto al trasporto pubblico locale, di 108 milioni dall'ultima ripartizione, che non prevede più la parte di penalizzazione legata alle politiche di efficientamento; il Titolo III registra un'entrata di 14,7 milioni, di cui 5,7 del Consiglio regionale e nove milioni di maggiore entrata rispetto all'aumento dei canoni idrici, che è stato conteggiato dalla legge finanziaria.
Abbiamo, poi, l'emendamento in uscita che ricopre tutte le voci che sono state illustrate ieri alla riunione della Conferenza dei Capigruppo.
L'emendamento n. 183) registra, sia le diminuzioni rispetto alle allocazioni, ad esempio, dei fondi per il referendum presso la Direzione delle Autonomie locali sia gli aumenti per quanto riguarda la Direzione Ambiente, legati alle politiche dell'amianto, al trasporto pubblico locale all'università e agli istituti di ricerca, per la parte di conto capitale innovazione e ricerca università, con due diversi stanziamenti di 200 mila e 300 mila euro, in conto corrente e conto capitale, che vanno a coprire la legge regionale n. 5 del 2011, sul Wi-Fi; una parte di compensazione che non è coperta da maggiori entrate e che riguarda la ricerca per due milioni di euro sui capitoli dei ricercatori; la gestione degli operai delle proprietà forestali vivaistiche; la programmazione del sistema educativo regionale (più cinque milioni); un decremento dell'attività produttiva che è la compensazione rispetto alla ricerca; una partita che riguarda il finanziamento del capitolo dello sport, sulle eccellenze sportive; i rapporti con gli Enti di gestione istituzionale che va nelle politiche sociali (più 29 milioni), che raggruppa la parte di 24 milioni, che porta gli Enti gestori, e una parte che è invece dedicata agli assegni domiciliari per l'assistenza degli anziani non autosufficienti.
Trovate questo nella stessa UPB; l'importo è diverso, perché raggruppa le due voci.
VI è, poi, una serie di riduzioni che riguardano i capitoli che fanno la compensazione.
C'è un aumento anche nel Gabinetto (l'avevo già annunciato alla Conferenza dei Capigruppo) sugli affari internazionali di 609 mila euro che riguarda la partita degli accordi in corso con la cooperazione che è stata illustrata alla Conferenza dei Capigruppo.
Per quanto riguarda, invece, l'emendamento sul bilancio pluriennale insiste sulle partite che riguardano le variazioni del servizio trasporto pubblico, più 15 milioni, per quanto riguarda gli investimenti sull'edilizia scolastica, anche rispetto alla comunicazione che l'Assessore Cirio ha fatto alla conferenza dei Capigruppo, per un piano di attuazione dell'edilizia scolastica sugli anni 2013 e 2014.
Una parte che non vede un emendamento nel bilancio, ma sulla quale anticipo già una spiegazione da parte della Giunta, riguarda l'applicazione dell'articolo 5 della legge finanziaria del 2012 inerente al passaggio dell'IRPEF, con un emendamento approvato dal Consiglio regionale, dallo 0.20 allo 0.30%. Nel dispositivo, questo articolo prevede che una percentuale pari al 30% di quanto riscosso annualmente venga destinata al finanziamento dell'attività della Direzione cultura, turismo e sport.
Il termine richiamato è il termine di riscossione e quindi la Giunta com'è stato annunciato, per esempio, nella giornata di ieri per quanto riguarda il pagamento dell'ABIS - intende istituire un apposito capitolo del bilancio regionale, nel quale vengano registrate le operazioni legate al trasferimento dell'IRPEF. Nella discussione della legge finanziaria infatti, è stato anche sottolineato il fatto che questo andava a incidere non sul totale del trasferimento dell'IRPEF, ma sulla quota regionale di maggiorazione. Verrà quindi istituito questo capitolo sul quale verrà iscritta, rispetto all'andamento dei trasferimenti, la percentuale prevista dalla legge finanziaria.



PRESIDENTE

Grazie.
L'emendamento 182.1) è già stato illustrato; essendo un emendamento che insiste su una modificazione ampia della tabella, sarà votato per primo: evidentemente, come viene fatto di solito, se l'emendamento verrà approvato tutti gli emendamenti che si dispiegheranno sulla stessa tabella non saranno messi in votazione; questo naturalmente fatta salva la fase dell'illustrazione e del dibattito.
Anche l'emendamento rubricato n. 129) è già stato illustrato.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Intervengo per prima cosa per sollecitare la messa in linea degli emendamenti perché non li trovo ancora...



PRESIDENTE

Sono in linea. Ce li hanno dati da poco.



RESCHIGNA Aldo

Io non li ho.



PRESIDENTE

Glieli facciamo avere anche in forma cartacea.



RESCHIGNA Aldo

Infatti, li avevo chiesti cartacei.
Il secondo motivo per cui ho preso la parola è un punto che è oggetto dell'intervento dell'Assessore Quaglia ma che non è compreso negli emendamenti da lei depositati.



PRESIDENTE

Allora lei può parlare tre minuti per chiarimenti.



RESCHIGNA Aldo

Certo. Questo punto svela l'arcano con cui stiamo discutendo questo bilancio. Se la Giunta ha accolto un emendamento presentato da Gruppi della maggioranza e sottoscritto anche da qualche Consigliere dell'opposizione con il quale si opera uno spostamento e si definisce che la sovraddizionale IRPEF per il 30% viene destinata a turismo, sport e cultura - mentre il testo originario e le tabelle di bilancio ad esso collegate prevedevano il 20% - l'Assessore Quaglia non può venire a dire che il problema si risolve come è stato fatto ieri sull'AVIS, istituendo un capitolo.
Quelle, infatti, non sono risorse aggiuntive: se si vuole spostare il 30% della sovraddizionale dell'IRPEF su queste UPB, bisogna che vengano trasferite delle risorse da altre UPB di spesa; altrimenti - ripeto - si tratta dell'ennesima presa in giro rispetto al modo con cui stiamo affrontando il dibattito sul bilancio. Quelle non sono risorse aggiuntive che, quale sia la loro entità, entrano in quel capitolo e vengono destinate a quelle UPB: oggi le UPB Sport, Turismo e Cultura vedono iscritti 47 milioni e 800.000 euro, che sono il 20% della sovraddizionale dell'IRPEF.
Se la Giunta regionale non ha avuto il coraggio, per compatibilità di bilancio, di non accogliere l'emendamento presentato alla legge finanziaria, oggi deve presentare un emendamento con il quale va a trovare da qualche parte i 13.800.000 euro che oggi mancano: mancano. E parlo la lingua italiana: mancano, non ci sono. In caso contrario questo bilancio diventa l'ennesima dimostrazione che qui con le cifre stiamo facendo i giochetti.



PRESIDENTE

La parola, per il parere della Giunta, all'Assessore Quaglia.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Gli Uffici mi riconfermavano quanto ho già precedentemente detto: la norma si riferisce all'anno 2012 in corso e parla di una percentuale pari al 30% di quanto riscosso annualmente. La modalità individuata dal bilancio per dare attuazione all'articolo previsto dalla finanziaria, quindi, è quella che ho ribadito prima: l'istituzione di un capitolo dove queste cifre siano dedicate a tali politiche. Questo è quanto tecnicamente il Settore Bilancio realizza.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

RONZANI Wilmer (fuori microfono)



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Allora ci prendete in giro!



PRESIDENTE

Consigliere Ronzani, per favore! Bene: da parte del Consigliere Reschigna è stata sollevata una richiesta di chiarimento e l'Assessore ha fornito una risposta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Non so chi le ha dato questo Consiglio, Assessore Quaglia: tanto per essere chiaro, io sarei preoccupato di un consiglio come questo. Allora voi avete a bilancio le entrate: giusto? Nelle entrate che avete previsto a bilancio avete le entrate dell'addizionale IRPEF di competenza regionale; o mi sbaglio? Le avete in entrata, no?



(Proteste dai banchi della maggioranza)



RONZANI Wilmer

Nel bilancio di previsione che stiamo approvando avete varie voci di entrata; una di queste voci è rappresentata dal gettito che deriva dall'addizionale IRPEF di competenza regionale. Fatto 100 quel gettito, nel bilancio di previsione - prima che voi approvaste la norma sul 30% - quelle risorse erano "spalmate" da qualche parte. Ci siamo?



RONZANI Wilmer

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



RONZANI Wilmer

Coprivano un certo numero di capitoli.



RONZANI Wilmer

Esatto: coprivano un certo numero di voci. Voi avete stabilito - io dico facendo un errore - che il 30% di queste risorse vanno allocate su tre UPB, che si riferiscono a sport, cultura e turismo. Voi dovete prevedere un aumento del 10% da qualche parte su quei tre capitoli e una diminuzione da un'altra parte. È chiaro qual è il problema? Non potete cavarvela dicendo che voi immaginate un altro capitolo! Ripeto: non so se chi ha dato questo Consiglio si intenda di bilanci!



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna per chiarimenti sul secondo intervento dell'Assessore; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Non è per chiarimenti. Non ho bisogno di fare ulteriori riflessioni.
Nel merito, condivido le considerazioni che ha esposto il Consigliere Ronzani. Sia chiaro, fatta cento quella entrata, prima 80 - e sono le tabelle di bilancio - veniva utilizzata per "enne" UPB di spesa e 20 veniva utilizzata per tre UPB di spesa.
Se approvando un articolo della legge finanziaria, 70 va per "enne" UPB di spesa e 30 va su tre UPB di spesa, siccome la moltiplicazione dei pani e dei pesci non appartiene alla dimensione umana - e qui siamo tutti nella dimensione umana - c'è un 10% che balla.
Perché quel 10%, per il quale voi istituite un capitolo di riscossione diretta, oggi può essere utilizzato per pagare qualcosa del bilancio della Regione: il personale, gli affitti, le utenze, l'ambiente, la sanità qualunque cosa. Nessuno lo sa, ma di certo sappiamo che quel 10% balla, non c'è.
La Giunta ha due strade davanti a sé: o dichiara che ha commesso un errore nell'accettare quell'emendamento, cioè di passare dal 20 al 30% il finanziamento per quelle UPB, oppure la Giunta trova, e si assume la responsabilità di trovare, un 10% di altre spese che diminuisce. Altrimenti lo dico subito - il dossier dell'esposto che stiamo presentando si amplierà di ulteriori capitoli, perché questa legge di bilancio non è coerente con la legge finanziaria e non ottiene il pareggio tra entrate e uscite.



PRESIDENTE

Gli emendamenti rubricati n. 104) e n. 99) presentati dal Consigliere Pedrale sono ritirati.
Emendamento rubricato n. 60) presentato dalla Consigliera Artesio.



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Cerco di adottare uno stile, secondo il quale le opposizioni indicano ciò che sarebbe preferibile dal punto di vista degli indirizzi politici per come un'opposizione li interpreta, di tutela di fasce sociali disagiate per come le opposizioni le interpreta.
Quando l'Amministrazione regionale accoglie questi indirizzi ha poi la responsabilità di tradurli in strumenti operativi che siano praticabili.
Non è più mio il compito di spiegare quali siano gli strumenti operativi, caso mai di valutare se adottando quelli sbagliati non otterranno il risultato raggiunto.
In questo caso, quest'emendamento, come per altre situazioni che abbiamo evidenziato anche negli incontri alla Conferenza dei Capigruppo, fa riferimento ad una possibilità di non partecipazione al versamento della tassa automobilistica da parte dei soggetti che vivono particolari condizioni di disagio economico, che noi qui elenchiamo, in modo particolare le condizioni conseguenti alla crisi del settore produttivo, e quindi i lavoratori in cassa integrazione, in mobilità o i soggetti inoccupati.
Ovviamente un'ipotesi quale questa, che viene riproposta periodicamente nella discussione di bilancio, prevede una minore entrata.
Come si prevede di compensare la minore entrata? Il modo con il quale tutti gli emendamenti di questo Gruppo consiliare sono stati stilati, è un modo che prende per vere le dichiarazioni dell'Amministrazione regionale.
Non fa un'analisi preventiva, assume che quello che l'Amministrazione regionale dichiara sia vero, salvo poi arrivare in modo documentato a smentirla, perché questo credo sia il compito della politica.
Credo che l'annunciato risparmio di 75 milioni di euro a seguito della gara telematica per l'approvvigionamento dei farmaci non produrrà a consuntivo 2012 il risparmio annunciato. Però devo assumere per vero quello che l'Amministrazione regionale, il Presidente, l'Assessore e una serie di cultori della materia, ovviamente in affinità con questa Amministrazione hanno dichiarato, cioè che la gara telematica produrrà questo risparmio.
Quindi, se c'è un risparmio che non era previsto al momento della compilazione del bilancio di previsione, questo risparmio pu tranquillamente andare in compensazione.
Ipotizziamo che il mancato introito sia di 25 milioni e che possa ampiamente essere coperto dal risparmio annunciato di 75.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Artesio.
Emendamento rubricato n. 36) presentato dai Consiglieri Buquicchio e Ponso.



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Ponso per l'illustrazione in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



PONSO Tullio

Vado a spiegare molto brevemente le ragioni di questo nostro emendamento.
Guardando le risorse previste per la Direzione Sanità, non ravvediamo quel taglio alle spese di cui tanto si è parlato. Al contrario, si registra un incremento di 66 milioni in più, rispetto all'anno precedente, che arrivano quindi a 72 milioni per le spese correnti. Una cifra decisamente non in linea con il tanto decantato spot della razionalizzazione delle spese stesse.
Ci chiediamo quindi dove sono queste minori risorse previste. Lo chiediamo a voi, perché francamente non le vediamo.
L'obiettivo che quest'emendamento intende perseguire è quello di prelevare risorse dal settore della Direzione Sanità per evitare ulteriori indebitamenti della nostra Regione, abbassando così la soglia stessa dell'indebitamento.
Si tratta di un piccolo ma pur sempre significativo passaggio che andrebbe ad evitare ulteriori esborsi di interessi passivi.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 96) presentato del Consigliere Pedrale è ritirato.
Passiamo alla discussione generale dell'articolo 1 e degli emendamenti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Noi non abbiamo illustrato una serie di emendamenti.



PRESIDENTE

Non è che si riferisce all'articolo 2?



RESCHIGNA Aldo

No, sull'articolo 1, che è quella della tabella di legge di bilancio.



PRESIDENTE

Sull'articolo 1 ho gli emendamenti rubricati n. 182.1) della Giunta illustrato; il n. 129) presentato dai Consiglieri Lepri, Taricco, Reschigna ed altri, illustrato; il n. 104), il n. 99), il n. 96) presentati dal Consigliere Pedrale, ritirati; il n. 60) della Consigliera Artesio illustrato; il n. 36) dei Consiglieri Buquicchio e Ponso, illustrato.
Non ne ho altri.



RESCHIGNA Aldo

Noi abbiamo depositato emendamenti che riguardano le Comunità montane...



PRESIDENTE

Quelli vanno tutti all'articolo 2.
Sull'articolo 1 c'è quello delle entrate, mentre sull'articolo 2 sono le spese.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Ha ragione.
Sull'emendamento della Giunta, che è quello che più interessa a noi nessuna questione sui 108 milioni di euro da parte nostra sui trasferimenti correnti.
Finalmente la Giunta iscrive a bilancio gli esatti trasferimenti da parte dello Stato relativamente al trasporto pubblico locale. E questo aiuta a risolvere uno dei problemi che aveva in partenza questo bilancio.
Invece, sui 13 milioni e 500 mila euro delle entrate tributarie vorremmo capirci qualcosa, alla luce sostanzialmente di un elemento.
Poi si può fare certamente meglio; ci sono centinaia di proprietà di questa Regione già periziate dal Politecnico che nell'allegato C non ci sono, ma non per questo non si possono vendere.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

In un'Aula disinteressata si potrebbe dire che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, ma siccome sono in pochi a sentire, anche i sordi latitano.
Tuttavia, mi sembra utile riassumere la nostra posizione, che non è di difesa. Più volte abbiamo confermato l'opportunità di procedere anche con le alienazioni patrimoniali, anche di significativo valore. Non abbiamo problemi a sostenere un programma di alienazioni, a condizione che questo processo avvenga con intelligenza e non con l'urgenza tipica di chi, con l'acqua alla gola, svende.
Questo esclude categoricamente la possibilità di prevedere degli importi così straordinari come quelli che avete iscritto. Ricordo nuovamente, che neanche nei momenti di più fulgida creatività finanziaria siamo arrivati a prevedere 240 milioni di alienazioni. La cifra è assolutamente spropositata. Il Consigliere Vignale dice che 150 milioni basterebbero; accetto scommesse, ma non arriveremo neanche ad un terzo.
Secondo. Non possiamo vendere il patrimonio destinato all'attività istituzionale. Vendere ospedali piuttosto che sedi di importanti attività e istituti come IPLA, significa, sostanzialmente, ridurre la possibilità di svolgere questa attività e magari poi significherà, come è già successo per l'immobile citato di via Magenta, pagare affitti, magari ancora più onerosi che, in poco tempo, permettono al proprietario di ripagarsi completamente l'investimento.
Ultima considerazione. Ci sono alcune aree, alcuni terreni, alcuni immobili il cui pregio è talmente evidente che l'averli messi nell'elenco è, già di per sé, un'offesa al buon senso, all'intelligenza e alle tradizioni cui dovremmo essere affezionati e attaccati.
Per queste ragioni, abbiamo presentato questi emendamenti, non per altro. Non perché siamo in difesa, ma perché pensiamo che un attacco sconsiderato sia sciagurato.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Intervengo volentieri sul tema delle dismissioni che ho sentito più volte sollecitare dai Consiglieri dell'opposizione in Commissione e, in parte, anche in Aula.
Emergono due punti che mi interessa sottolineare, sempre all'interno della logica, cui credo davvero che un Partito come il PD si riconosca. Nn me ne vogliano gli altri, ma certamente il PD, essendo un partito di governo, l'atteggiamento che deve, dovrebbe, esplicare deve essere fondamentalmente identico: cambiano le responsabilità indipendentemente dal ruolo momentaneo cui il risultato elettorale ti assegna.
In questa Regione, come credo nelle altre, ma questa la conosco un po' meglio di altre - spero di non dire delle cose stupefacenti, ma il Consigliere Lepri ha avuto anche responsabilità di governo in macchina comunale, e non credo che la logica del Comune sia molto diversa - se nell'ambito di una definizione di un obiettivo, qualunque esso sia, questo obiettivo non coinvolge la struttura, sono parole. Non si tratta di fare dei pronostici, secondo me.
Secondo me, si tratta di assegnare dei compiti; compiti di esecutività per me sono quelle cose che la struttura, un organo politico, se li recepisce e li ritiene fattibili, deve fare, se si vuole un sistema premiante.
Molte volte capita che, a fronte di una richiesta, la struttura registra positivamente, come pure ci deve essere un sistema di sanzione ove la struttura - cosa che è nella sua natura normale se non richiesta non fa.
nei fatti che la privatizzazione - si può chiamare in mille modi usiamo il termine valorizzazione, per scegliere una modalità che non è la mia - del patrimonio pubblico immobiliare, in questa Regione, è un tema che arriva da lontano, sul quale, per tante ragioni, una serie di Giunte, di cui non sono escluse le due di centrodestra più quella che ha contraddistinto la Presidente Bresso, non ha fatto praticamente nulla.
L'attuale idem.
Tuttavia, mi ricollego ad un tema che ha sottolineato il Consigliere Placido.
Forse il collega Placido, e non sarebbe la prima volta, dice delle bugie, ma in questo caso non è così, diteglielo. Se mancano dai conti del bilancio una serie di voci che non ne fanno un bilancio, come ho cercato di dire questa mattina, falso, ma ne fanno un bilancio non tempestivo nel segnalare i problemi, se mancano delle risorse, bisognerà che qualcuno oltre a difendere la Tenuta Cannona o SITO, ricordi che ogni iniziativa che c'è stata in questa Regione ha sicuramente dei padri, delle madri, dei figli o dei nipoti... O qualcuno mi dice, se chiediamo al Presidente Cota cosa che magari farebbe, che li stampa di notte, oppure li amm 'a trovare.
Mi aspetto che il PD, non necessariamente hic et nunc, dica anche delle cose su dove le risorse si devono trovare. La responsabilità del fatto che non ci sono è anche, mi permetto di dire, vostra.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Egregio collega Burzi, per tre mesi abbiamo cercato di affrontare la discussione sulla legge finanziaria e sulla legge di bilancio sia in Commissione che in Aula. Penso che i risultati siano sotto gli occhi di tutti.
Potevano essere sufficienti, non sufficienti, adeguate, non adeguate le proposte che il PD aveva presentato, ma certamente il PD aveva presentato delle proposte: sono state tutte respinte.
La realtà, e potrei ripetere la dichiarazione di voto che ho fatto sulla legge finanziaria, è che anche noi annoveriamo questa come una straordinaria occasione persa per ripensare profondamente i contenuti della spesa della Regione e la stessa organizzazione della Regione. La consideriamo anche noi un'occasione persa.
Noi cercheremo di proseguire questa riflessione perché, prima o poi capita come è capitato con l'emendamento sul fondo chiuso immobiliare che l'anno scorso è stato respinto. Quest'anno la Giunta l'ha presentato come articolo della legge finanziaria. L'anno scorso era nostro: respinto.
Quest'anno è stato portato avanti dalla Giunta regionale! Credo che sarà inevitabile affrontare seriamente una discussione sulla spesa storica di questa Regione, su come riorganizziamo, modernizziamo questa Regione, rendiamo più leggera questa Regione, riorganizziamo i poteri locali all'interno di questa regione. Però, fino ad ora l'impostazione emersa è tutt'altra. Questo tema lo svilupperò negli emendamenti.
Anticipo una riflessione che ho proposto sia la settimana scorsa quando c'è stato l'incontro con il Presidente Cota sia questa mattina alla Conferenza dei Capigruppo con il Presidente Cota. La maggioranza ha votato un articolo - ripeto, un articolo - di legge finanziaria la settimana scorsa, nel quale ha modificato l'articolo del disegno di legge della legge finanziaria portando l'addizionale IRPEF da destinare a cultura, sport e turismo dal 20 al 30%. Ci sono stati fior di comunicati stampa sulla vicenda.
Sapete che tra gli emendamenti annunciati dall'Assessore Quaglia durante le Conferenze dei Capigruppo di oggi non c'è l'emendamento che porta le risorse sulla legge di bilancio dal 20 al 30%? Non c'è! Avete votato un articolo di legge finanziaria e la Giunta non presenta l'emendamento in cui dà attuazione a quell'articolo della legge finanziaria.
A questo punto noi lo pretendiamo. Altrimenti, quel voto di dieci giorni fa è un'autentica marchetta elettorale che è servita solamente a taluni esponenti a fare i suoi bei comunicati stampa, ma non ha prodotto nessuna modifica sulla legge di bilancio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Placido in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



PLACIDO Roberto

Provo a dare anch'io un contributo.
Vede, collega Burzi, magari ci trovassimo di fronte ad una dichiarazione del Presidente della Giunta regionale, che viene in Consiglio e dice: "Guardate, la situazione è drammatica: abbiamo più debiti di quello che risulta. Siamo in una situazione drammatica, tagliamo tutto quello che c'è da tagliare e per noi, strategicamente, questi sono gli interventi"! Non ci sta questo, non ci sta quest'altro e non ci sta tutta una serie di questioni, ma invitiamo o sfidiamo - non è tanto in che termini lo si dica - la maggioranza a dare il contributo per affrontare i problemi della Regione.
Noi non siamo in questa situazione, perché non c'è una presa di coscienza della drammaticità del bilancio regionale.
In verità siamo in una situazione ancora peggiore, perché non si conosce nemmeno l'entità del debito della Regione Piemonte, quindi diventa anche difficile giocare - uso un termine di un Assessore della Città di Torino - se non si conosce bene il perimetro. Diventa complicato. Ci sono quelli, come il sottoscritto, che dicono: due miliardi di euro dalla sanità, un miliardo in più sul debito della Regione, che mi porta a dire che il bilancio quindi è truccato nei termini che richiamavo nell'intervento precedente, ma noi non siamo in questa situazione.
Sapete cosa succederà, colleghi? Che entro questo anno forse lo manderemo a casa, non per un'azione politica, ma per intervento del Governo, perché anche le Regioni si commissariano.
La situazione non regge più, perché quando non si pagano i fornitori questo disaggregato, di cui nessuno riesce mai a capire bene i termini arriverà - e ho intenzione di impegnarmi un po' - sul deficit e sui bilanci delle ASL e delle ASO.
A quel punto, l'Assessore Quaglia e il Presidente Cota forse saranno costretti a venire qua e, caro collega Burzi, altro che non vendere la Tenuta Cannona, perché ogni Consigliere ritiene, legittimamente, che alcune cose siano da valorizzare e da difendere.
Questo lo possiamo fare perché siamo drammaticamente in assenza di una qualsiasi politica di riduzione del debito e di investimenti su settori strategici.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Negro; ne ha facoltà.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Mi sono già espresso in Commissione al riguardo, ma devo dire che condivido questi emendamenti presentati, dal 153) in avanti. È vero, è difficile, dobbiamo approvare un bilancio, ma mancano le risorse. Cosa dobbiamo fare? Questo è un discorso importante e valido: primo, eliminiamo gli sprechi che abbiamo ancora in Piemonte; riduciamo i vari Consigli di Amministrazione delle varie partecipate e riduciamo i compensi. Noi lo abbiamo fatto, dobbiamo farlo fare anche a tutti questi Enti.
In più - anche se potrebbe sembrare un discorso più da leghista che non del sottoscritto - le imposte che stanno pagando i cittadini piemontesi devono rimanere in Piemonte e non andare tutti a Roma. Vedrete come risolveremo tutti i problemi.
Mettiamo in moto tutti i nostri esperti, tecnici e non, per risolvere questo problema.
Trovo inopportuno vendere oggi i nostri patrimoni, che i nostri anziani, prima di noi, col sudore sono riusciti a realizzare.
Scoprirci adesso è come togliersi la giacca durante un temporale: si prende freddo e ci si ammala. Noi siamo già in prossimità dell'influenza: se ci spogliamo di questo patrimonio, rimaniamo puliti, senza capitale e senza denaro.
Ecco perché trovo che vendere oggi sia del tutto sbagliato: vendere oggi vuol dire svendere, e non è opportuno.
il momento di acquistare e non di svendere.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Ho apprezzato l'intervento del collega Negro, che non è molto in sintonia con quanto dichiarato domenica dal collega Goffi in un articolo su la Repubblica.
Ne prendo atto con grande soddisfazione, quindi Cota sia meno tranquillo e non dia tutto per scontato.
Voglio approfittare della discussione generale per ritornare su una questione posta dal collega Reschigna. La Finanziaria è stata approvata.
Com'è naturale che sia, la Finanziaria contiene norme che devono poi condizionare la politica di bilancio.
Con la Finanziaria che avete approvato - io dico a torto, ma a ragione per chi l'ha approvata - avete previsto di destinare il 30% delle risorse derivanti dall'addizionale IRPEF, di competenza regionale, alla politica culturale di questa Regione: al turismo e allo sport. Perfetto, però credo che abbiate sbagliato ad inserire una norma in legge finanziaria, perch quella norma riduce la capacità di indebitamento della Regione.
Voi l'avete fatto: ovviamente vi assumete l'onere e la responsabilità di aver compiuto questa scelta.
Non è questo in questione, se però introducete questa norma - e la introducete con la legge finanziaria, facendolo di proposito - come posso poi non trovare, nel bilancio, le poste che giustificano e spiegano quella norma? Assessore Quaglia, se avete messo in Finanziaria che il 30% delle risorse derivanti dall'addizionale IRPEF di competenza regionale devono essere allocate per le politiche del turismo, della cultura e dello sport la prima cosa che dovete fare - infatti discutiamo adesso del bilancio - è prevedere emendamenti che, sulla base di quanto stabilito da quella norma della legge finanziaria, reimpostano quelle UPB della politica di bilancio.
Non c'è un'altra strada: non potete avere un bilancio fatto in difformità con quanto stabilito dalla legge finanziaria. Le due cose non possono essere contraddittorie: se stabilisco quella norma e quella percentuale, la Giunta, Assessore Quaglia, avrebbe dovuto presentare - domani mattina dopodomani, prima che si voti il bilancio o quando votiamo l'atto di variazione - le poste di bilancio che quantificano quel 30%.
In alternativa, esiste un bilancio che dice una cosa e una Finanziaria che, come lei ben sa, in qualche modo condiziona la politica di bilancio dice esattamente il contrario.
Dovete risolvere questa questione, a meno che non abbiate pensato di fare della propaganda, perché ho anche considerato questa eventualità: fa gioco raccontare ai piemontesi che noi impegniamo il 30% delle risorse per la cultura, per lo sport e per il turismo.
Dato che avete approvato una norma di legge, e non soltanto un ordine del giorno, questa cosa non vi è consentita, perché se approvo un ordine del giorno, passi (gli ordini del giorno in questo Consiglio regionale non solo valgono come acqua sui vetri, ma non é questo il punto), ma siccome vi siete ostinati a presentare una norma di legge, la norma di legge comporta conseguenze immediate sulla politica di bilancio.
Passiamo ora all'emendamento rubricato n. 104), presentato dal Consigliere Pedrale.
Mi scusi, collega Pedrale: lo mantiene o lo ritira?



PEDRALE Luca

Lungi dal voler creare dei problemi alla Giunta, erano quelli che prevedevano delle entrate. Adesso li sto cercando. Però, se la Giunta è contraria...



PRESIDENTE

Allora: questi emendamenti sono stati prima ritirati e poi è stato richiesto di metterli in votazione. Cosa vogliamo fare? Se vuole avvicinarsi alla Giunta...



PEDRALE Luca

Mi affido alla Giunta.
Chiedo solo un minuto di sospensione.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, soprattutto a coloro i quali seguono i lavori. Nella distrazione iniziale, quando ho impostato i lavori sull'articolo e ho dato la parola all'Assessore Quaglia sull'emendamento n. 182.1), ho spiegato in maniera molto chiara - è poi stato rispiegato dall'Assessore Quaglia - che l'emendamento n. 182.1) era un emendamento riassuntivo di tabella della Giunta regionale rispetto alle richieste contenute in alcuni emendamenti.
per questo che, partendo dal n. 129), ho chiesto se i documenti venivano ritirati o mantenuti, perché sostanzialmente queste risorse sono già comprese nelle tabella.
inevitabile che, se lo si pone in votazione, perché sta nel diritto del Consigliere primo firmatario non ritirarlo, l'emendamento non può che essere bocciato o respinto (per dirlo in maniera più corretta).



PEDRALE Luca

Chiedo solo un minuto di sospensione.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.56 riprende alle ore 11.58)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
L'emendamento rubricato n. 104) è definitivamente ritirato; così pure l'emendamento rubricato n. 99).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 129), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 60), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 36), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. 96) è ritirato.
Per favore: invito i Consiglieri a sedersi, almeno quando facciamo una serie di votazioni ripetute. Così siamo tutti più tranquilli e lavoriamo meglio. Grazie.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Adesso passiamo all'articolo 2, quello a cui penso tutti si riferivano dove vi è il blocco più significativo degli emendamenti della spesa.
Il primo emendamento è il n. 183). Si tratta dell'emendamento all'allegato A, riassuntivo di tutta la serie di modifiche che la Giunta ha già illustrato con l'Assessore Quaglia (quando ha illustrato i tre emendamenti sugli articoli 1, 2 e 12).
Anche in questo caso, qualora dovesse essere approvato quest'emendamento, gli emendamenti che insistono su quelle modifiche saranno decaduti, se non ritirati dai proponenti.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Come dite, colleghi? Non avete sentito? Allora: c'è l'emendamento n. 183) che modifica una serie di UPB, che sono le risultanze di una serie di questioni di cui abbiamo discusso nelle tre Conferenze dei Capigruppo di ieri e che nascono da una serie di emendamenti di opposizione e di maggioranza.
Fatta salva tutta la fase dell'illustrazione, del dibattito e di tutto quello che ci seguirà, quest'emendamento sarà votato per primo e gli emendamenti che insistono su quelle UPB dovrebbero essere dichiarati decaduti o comunque ritirati per logica. Insomma, vedremo come fare.
Emendamento rubricato n. 72) presentato dalla Consigliera Artesio: (Vedi emendamento allegato) La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Sull'emendamento n. 72) si faceva riferimento all'implementazione delle risorse da destinare alle Autonomie locali. Considerando la discussione realizzata nella Conferenza dei Presidenti di Gruppo, pur con gli aspetti di preoccupazione e parzialità, quest'emendamento viene ritirato.



PRESIDENTE

Scusi? Ero distratto.



ARTESIO Eleonora

Rispetto alla discussione svoltasi nella Conferenza dei Presidenti, dal mio punto di vista permangono delle insufficienze, ma l'emendamento è ritirato.



PRESIDENTE

La ringrazio.
Diamo atto che l'emendamento rubricato n. 72) è ritirato.
Emendamento rubricato n. 55) presentato dalla Consigliera Artesio.



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Questo emendamento, invece, merita di essere illustrato e, mi augurerei, anche di essere approvato.
Nella discussione che abbiamo svolto di approfondimento dei capitoli di bilancio, abbiamo potuto udire il Vicepresidente Cavallera e recepire le sue preoccupazioni in ordine al sostegno al fondo per la locazione per le famiglie con difficoltà economica che non riescono ad intervenire in autonomia nell'assolvimento del pagamento delle quote di locazione.
Il problema che qui pongo sarà poi corredato da ulteriori emendamenti sul fondo sociale per la locazione, ma è specifico all'interno di questa questione e riguarda quelle situazioni che hanno all'interno del nucleo familiare delle persone disabili o divenute tali, che quindi non possono in maniera autonoma gestire l'ambiente domestico e la relazione al di fuori dell'ambiente domestico se non attraverso interventi di eliminazione delle barriere architettoniche.
In passato, l'Amministrazione regionale, anche in forza di leggi nazionali che lo prescrivono, aveva supportato con contributi condominiali la possibilità di eliminare le barriere architettoniche all'interno delle civili abitazioni.
Questo era stato un forte incentivo anche a fronte, purtroppo, di manifestazioni di indifferenza, che pur si rilevano all'interno dei condomini e tra i condomini. Quindi, è evidente che un aiuto alle spese che sgravi l'impegno dei nuclei familiari, può essere un utile incentivo.
La fonte con la quale alimentare questa maggiore spesa dell'Amministrazione regionale è la stessa, l'ho detto in premessa e tutti gli emendamenti del mio Gruppo manterranno questo stile. Poich l'Amministrazione continua a dichiarare di essere in grado di realizzare significativi risparmi sul fronte della sanità - ne ha già annunciato uno sulla carta, derivante dal capitolato di gara sui farmaci (il minore impegno economico ammonterebbe a 75 milioni) - c'è un'ampia copertura rispetto ai 20 che propongo di assegnare per l'eliminazione delle barriere architettoniche.



PRESIDENTE

Grazie, collega Artesio.
Emendamento rubricato n. 123) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé:



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bono per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Questo emendamento segue la linea della proposta emendativa appena illustrata dalla collega.
Riteniamo importante reperire e aggiungere dei fondi per quanto riguarda i progetti di eliminazione delle barriere architettoniche. Se è vero che esistono dei piani di pertinenza comunale, i cosiddetti PEBA (Piano di Eliminazione Barriere Architettoniche), è anche vero che la Regione, all'interno della DB08031 (Programmazione strategica, politiche territoriali ed edilizia), ha la possibilità di attribuire dei fondi agli Enti locali, per l'attuazione di questi piani.
Ovviamente, riteniamo che, nel momento della programmazione primaria all'interno dei Piani Regolatori dei Comuni siano già predisposte tutte le attenzioni per quanto riguarda le barriere architettoniche, in modo da non dover intervenire successivamente. Infatti, nel caso in cui si dimentichino le esigenze dei portatori di handicap o dei disabili, l'intervento in un momento successivo comporta un onere sicuramente maggiore.
Intervenire fin da subito, considerando tutti gli elementi, dai marciapiedi a tutte quelle componenti che in quest'ottica riguardano la mobilità, costituisce la soluzione ottima.
Poiché non viviamo nel "meno peggio" dei mondi possibili, siamo a conoscenza che in quasi tutti gli edifici, anche pubblici, per non parlare delle stazioni ferroviarie o dei bus, esistono barriere architettoniche pertanto, auspichiamo che venga condiviso da parte dell'Aula un emendamento di due milioni di euro per intervenire in questo settore. Grazie Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola al Consigliere Biolé.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Come già accennato dal Consigliere Bono, riteniamo che i pochi emendamenti che abbiamo presentato in questa fase siano piuttosto mirati e comunque, accoglibili, in quanto derivano da esigenze riscontrabili quotidianamente dai colleghi, quindi compresi e condivisi.
In questo caso, parliamo della richiesta di spostamento di una quota di risorse non elevata, ma importante per questo settore, ammontante a due milioni di euro, per contribuire a progetti della Regione - che è l'ente superiore - volti all'eliminazione delle barriere architettoniche negli enti inferiori, cioè i Comuni.
La situazione dal punto di vista delle strutture pubbliche, come si accennava, è ben conosciuta, esistono situazioni abbastanza problematiche.
La situazione economica anche degli enti minori, cioè dei Comuni, è sempre più critica.
In questo senso, un supporto da parte della Regione, che comunque detiene questo tipo di competenza, nella collaborazione in questi progetti può essere interessante, auspicabile e condivisibile. Pertanto, riteniamo che quest'emendamento possa essere votato positivamente. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Emendamento rubricato n. 156) presentato dai Consiglieri Lepri, Reschigna Pentenero, Ronzani, Boeti, Gariglio, Motta Angela, Manica, Muliere Taricco.



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento molto importante, infatti ci rendiamo conto che la cifra è significativa. È un grido di dolore che credo resterà inascoltato, ma vogliamo rappresentarlo a quest'Aula.
impossibile pensare che, nel 2012, le famiglie che non potranno pagare gli affitti saranno un numero notevolmente inferiore rispetto al 2011; invece, è quanto questa Giunta presume. Tagliando di 20 milioni di euro il contributo per il sostegno alla morosità incolpevole, in sostanza si riduce in modo drammatico il paracadute che consente alle ATC di tenere i conti in ragionevole ordine e a questi cittadini di rimanere, in quanto incolpevoli, nelle abitazioni di edilizia popolare.
Il 2012 sarà un anno drammatico, temiamo nell'indifferenza di questo Consiglio.
Al pari degli interventi relativi alle politiche sociali quest'emendamento di 10 milioni di euro è una misura decisiva per contrastare la povertà, in quanto certamente contribuirebbe - temo di usare il condizionale - a rendere meno drammatica la situazione di migliaia di famiglie piemontesi, che, verosimilmente, verseranno in condizioni di morosità, senza poter più contare sull'aiuto della Regione.
un dramma che contiamo quest'Aula, con un ultimo gesto di sensibilità siamo ancora in tempo - possa evitare; lo desideriamo molto, ma temiamo che ciò non avverrà.
In ogni modo, rivolgiamo un appello ai Consiglieri di maggioranza essendo questo un tema davvero drammatico.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BONIPERTI



PRESIDENTE

Grazie, collega Lepri.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Con quest'emendamento intendiamo fare in modo che non venga attuato quello che è ritenuto uno dei cardini della politica sociale che il Presidente Cota ha annunciato nei mesi scorsi. Sostanzialmente, ha detto che il tema del welfare e delle politiche sociali non riguarda la Regione ma il sistema degli Enti locali.
Svolgo questo tipo di riflessione per la semplice ragione che abbiamo combattuto nei confronti di un emendamento alla legge finanziaria presentato dalla Giunta regionale, in sede di Commissione - e abbiamo vinto quella battaglia - con il quale veniva proposto di ridurre la percentuale sulla morosità incolpevole.
Vi spiego i motivi legati alla nostra azione di contrasto.
Cari colleghi, voglio ricordare, nell'indifferenza totale, cosa succede relativamente alla morosità incolpevole: l'Agenzia Territoriale per la Casa accerta la presenza di condizioni di morosità, che, per la condizione reddituale del nucleo familiare, sono considerate incolpevoli, cioè non derivanti dal mancato rispetto di un contratto; siccome sono morosità incolpevoli, perché c'è un rapporto con la capacità reddituale del nucleo familiare, l'intervento a copertura è in capo ai Comuni. I Comuni ottengono i finanziamenti della Regione, che sono fortemente diminuiti con la legge di bilancio di quest'anno, e saldano l'ATC.
Se questi finanziamenti non coprono l'entità complessiva delle morosità incolpevoli, l'ATC pretende i soldi dal Comune oppure, anche se riconosce che si tratta di morosità incolpevoli, procede con lo sfratto.
Allora, le conseguenze di una scelta imponibile di bilancio sono due: o noi scarichiamo la patata bollente ai Comuni oppure, pur riconoscendo che c'è una situazione sociale da tutelare, autorizziamo l'ATC a procedere agli sfratti. Questa è la conseguenza.
Sotto questo aspetto - e concludo subito il mio intervento, Presidente vorrei ricordare che una delle situazioni che questa crisi economica sta determinando è l'incremento della morosità incolpevole all'interno del patrimonio dell'edilizia residenziale pubblica. E diminuire le risorse su questo asse di intervento della Regione significa volgere lo sguardo dall'altra parte e non accorgersi che c'è un Piemonte che sta soffrendo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Reschigna.
La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Stiamo parlando del dramma di migliaia di famiglie piemontesi; la situazione economica è pesantissima poiché siamo in una fase di recessione.
Migliaia di persone stanno perdendo il posto di lavoro, oppure sono in cassa integrazione e non riescono più a far fronte alla spesa dell'affitto di una casa popolare.
Noi stiamo proponendo di incrementare il capitolo di spesa dedicato al fondo sociale per la corresponsione di contributi per i servizi accessori eccetera, e per affrontare il problema delle morosità incolpevoli. Credo doveroso da parte nostra, prima di tutto, occuparci di queste situazioni anche per evitare di pesare ulteriormente sui Comuni che non ce la faranno a incrementare i loro capitoli di spesa per far fronte a questa situazione di queste migliaia di famiglie che rischiano di perdere la loro casa non per una responsabilità, ma per una situazione che si è venuta a creare, in particolare modo quella della mancanza del lavoro. Poi, ci sono altre cause che portano alla morosità incolpevole, ma oggi prima di tutto è quella della perdita del lavoro o della messa in cassa integrazione del capofamiglia, o di un familiare che determina questa situazione.
Siamo di fronte ad una fase drammatica: o ci poniamo il problema di affrontare questa situazione, oppure facciamo finta di nulla.
Credo che su quest'emendamento bisognerebbe davvero soffermarsi: noi ci siamo resi conto, come ha detto prima il collega Lepri, che è una cifra considerevole, ma la situazione è già pesante e sarà ancora più pesante nei prossimi mesi. Quindi, o ci attrezziamo per affrontare questa situazione oppure in ogni caso la dovremo affrontare nel corso dell'anno in qualche modo, se non vogliamo fa finta di nulla e far finta che migliaia di famiglie possono perdere la casa in cui abitano, perché non riescono a pagare l'affitto.
Credo sia un dovere da parte nostra affrontare il problema.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Muliere.
La parola al Consigliere Taricco.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io per sottolineare quanto, grazie a quest'emendamento il rischio, che vedo sempre più forte...
Giustamente, credo sarebbe utile e opportuno se, durante la discussione relativamente al bilancio, avessimo la possibilità di avere in Aula l'Assessore al bilancio. Altrimenti il rischio è di contarcela e cantarcela tra di noi.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze (fuori microfono)

Sono qua!



TARICCO Giacomino

Grazie, Assessore.
Stavo dicendo che relativamente al tema welfare in generale (in particolare, stiamo parlando del tema della morosità incolpevole), credo sia importante sottolineare che il rischio che corriamo con questo bilancio, peraltro già avvitati dal precedente bilancio su questa strada, è da una parte di destrutturate e introdurre regole che riducono la capacità di intervento di misure strutturali importanti, come quella di cui stiamo parlando e, dall'altra parte, di disperderci in novità e rivoli che sono non dico non meno importanti e non importanti ma, in un quadro di riduzione complessiva di risorse, sicuramente non prioritari.
Da questo punto di vista, credo varrebbe la pena mantenere le risorse che ci sono (che sappiamo non essere enormi in questo frangente) su queste misure storiche, queste e tante altre, che hanno garantito una tenuta sociale di questi anni. Dall'altra parte, anch'io intravedo, nel modificare le regole che la Giunta e la maggioranza ci hanno proposto, il rischio di andare verso una sorta di federalismo per abbandono, cui tanto ci hanno abituati nei mesi passati coloro che del federalismo hanno fatto una bandiera.
In questo caso, il tema viene risolto elegantemente nei fatti da parte della Regione Piemonte, dicendo che il welfare è competenza degli Enti locali, quindi che se la vedono in qualche misura loro. Perché il risultato delle misure proposte porta esattamente in questa direzione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Taricco.
La parola al Consigliere Gariglio.



GARIGLIO Davide

Grazie Presidente.
Molto è stato detto e potrei riprendere le considerazioni dei miei colleghi, ma credo che la capacità di un Parlamento, la capacità di un'Assemblea legislativa esiste, Presidente, nel momento in cui ci si ascolta.
Noi possiamo parlare per farvi perdere tempo, ma non è questo il nostro intendimento e del resto il Regolamento non ce lo consente più, ovvero possiamo parlare per cercare di convincervi e cercare di portare le nostre istanze per concorre al bene comune. Ed è quello che il sottoscritto e i colleghi che hanno parlato prima di me stiamo tentando di fare in questo momento.
un po' sconfortante farlo, ma mi rivolgo a chi presiede l'Assemblea perché l'Assessore è impegnata in altro, i Capigruppo di maggioranza sono impegnati in altro, ci sono meeting, incontri, insomma mille iniziative però non ci riesce ad ascoltare.
Oggi, sui giornali compare un appello importante dall'autorevole Capogruppo del PdL per trovarci e sentirci, perché, nella distinzione dei ruoli - perlomeno ho inteso così - ci si confronti rispetto a quelli che sono gli obiettivi veri della nostra comunità.
Ebbene, collega Pedrale e Assessore Quaglia, questo è uno degli elementi dei problemi veri per la nostra comunità: il fatto che si tagliano dal bilancio, in ragione delle ristrettezze economiche, dei fondi che servono a garantire a persone che sono in casi di morosità incolpevole di non perdere la casa.
Gli effetti del rigetto del nostro emendamento sarà che i Comuni laddove riusciranno, proveranno a farsi carico di questi oneri; laddove non dovessero riuscirci - spesso il Patto di stabilità glielo impedisce avremo persone come noi, persone che magari un giorno avevano avuto un lavoro, avevano avuto un reddito, ma che per morosità incolpevole perderanno la casa.
A me interessa il discorso che ha lanciato il Consigliere Pedrale; ha ragione, bisogna ragionare e capirsi, al di là degli schieramenti per seguire il bene comune, ma se non lo perseguiamo sui poveri, che sono poi la principale ragione per cui esiste una comunità che si organizza per sostenere i più deboli, per dare opportunità a tutti, se nemmeno su questo ci intendiamo o ci ascoltiamo né provate a dirci "avete ragione, ma non riusciamo a venirvi incontro perché questa somma non l'abbiamo, ne mettiamo meno", allora su cosa ci parliamo? Se non ci confrontiamo su questo, su cosa troviamo l'intesa? Vi prego, fate attenzione, perché quest'emendamento, purtroppo, tocca la pelle di tanta gente normale, che si ritrova, d'un tratto, ad essere povera e che, in virtù di questo nostro lavoro, potrebbe trovarsi tra sei mesi a perdere anche la casa. Grazie



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Mentre cominciava la discussione su quest'emendamento, sono andato a rileggere un articolo che avevo letto questa mattina, il cui titolo era: "Volvera, oggi lo sfratto a 'Mamma coraggio'".
La notizia, apparsa anche nei giorni scorsi sui giornali, parla di una donna che ha perso il posto di lavoro per occuparsi di sua figlia, malata di leucemia.
A Volvera è cominciata una campagna di solidarietà: ci saranno probabilmente, i contributi economici dei cittadini, la Provincia si è mossa e anche il Sindaco farà la sua parte.
La questione, però, è se questo Paese può continuare a governare sulla scorta e sulla base della solidarietà individuale (che naturalmente è utile) che i cittadini presentano di volta in volta, o se, invece, non ci debba essere una forma ed un modo per garantire ai cittadini che si trovano in difficoltà, come questa donna che ha dovuto occuparsi di sua figlia, la possibilità di continuare a stare a casa propria e, magari, essere aiutati dalle istituzioni a trovare un nuovo posto di lavoro, per evitare di perdere la casa solo per essersi occupata di curare una figlia malata di leucemia.
La non approvazione di quest'emendamento, comporterà, purtroppo, il fatto che molte altre mamme - madri coraggio - si troveranno nella stessa situazione.
Tra le tante sciocchezze che abbiamo sentito in questi due anni di governo di centrodestra, ricordo ancora le parole del Vicepresidente Rosso appena eletto: quando noi sostenevamo che i finanziamenti per il sostegno al reddito andavano mantenuti, così come i finanziamenti che riguardavano i contributi per l'affitto, Rosso aveva detto "Noi non vogliamo dare soldi ai cittadini; vogliamo dargli la canna da pesca perché possano pescare". Non c'è più la canna da pesca - per fortuna non c'è più manco Rosso! - non c'è più il lago, non c'è più il fiume, non c'è più niente! In questi due anni avete cancellato questa Regione.
Dato che questa situazione della morosità incolpevole ricadrà inevitabilmente sulle spalle dei Comuni, perché poi è il Sindaco che si dovrà occupare dei cittadini - e oggi i Sindaci non sono più in grado di garantire quasi niente ai loro cittadini - vi invitiamo a valutare bene ci che farete in merito all'approvazione di quest'emendamento; per quanto riguarda le risorse, si vedrà anche nel corso dell'anno come potranno essere recuperate.
Non dico che si debba ritornare alla canna da pesca, ma quantomeno alla solidarietà e all'interesse per i più deboli. A questo sì, bisogna assolutamente ritornare.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Non voglio ripetere le cose che i colleghi hanno detto, però una valutazione che va al di là dell'emendamento specifico forse è giusto farla.
Noi stiamo affrontando una questione che ha un forte impatto sociale come ricordava poc'anzi il collega Boeti, nel pieno della discussione sul bilancio regionale, che è lo strumento con il quale dovremmo governare queste politiche.
singolare che il bilancio regionale, che ha i problemi che sappiamo anche di decisioni e di scelte, non affronti o non consideri prioritaria tale questione. Il punto vero è questo.
Da qualunque parte la si giri, la questione diventa drammatica: si perde il lavoro e si perde la casa. Il lavoro e la casa sono fondamentali per la vita delle persone e la crisi spinge le persone ai margini, perch perdendo il lavoro, non hanno le risorse per pagare l'affitto della casa.
Come possiamo pensare di affrontare una crisi, che quest'anno diventerà drammatica per ammissione di tutti, se noi non ci garantiamo alcune misure con le quali fronteggiare il punto più acuto della crisi? Questa è una di quelle.
C'è il sostegno al reddito, che avete peraltro cancellato, teorizzando che non sarebbe servito - cose dell'altro mondo! - ma lì spero che entreranno in vigore le misure decise dalla politica nazionale, sempre che venga approvata in fretta in Parlamento la riforma del mercato del lavoro.
Bisogna mettere in campo alcune misure come questa, che sono essenziali per evitare che la crisi delle famiglie diventi drammatica. Non ho i soldi per l'affitto, vengo sfrattato! Ho perso il lavoro! Se non facciamo almeno questo, che cosa facciamo nel bilancio della Regione? Sono troppi dieci milioni? Discutiamone, mettiamone sette, ma non possiamo ignorare la questione.
Noi dovremmo - io credo - avere uno scatto. Il collega Pedrale annuncia la necessità di confrontarci: ma su cosa, se non su questo? E in quale sede, se non in questa? Perché poi, se questa cosa non prevede una implementazione di risorse fatto il bilancio il tema verrà derubricato dalla discussione di questo Consiglio regionale. Invece, oggi, dobbiamo garantire le risorse necessarie per fare in modo che sia possibile intervenire per dare una mano a coloro che vivranno situazioni drammatiche, o che già stanno vivendo situazioni drammatiche.
Assessore Quaglia, se non adesso quando? Troviamo le risorse nel bilancio della Regione. Impegniamo qualche risorsa in più. Sono troppi 20 milioni? Dieci? Mettiamone sette, ma troviamo il modo per dare una risposta ad un problema come questo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Il dibattito è certamente faticoso, complicato e, ahimè, ricco di sorprese. È sempre più difficile capire in quale contesto si colloca il bilancio che si vuole approvare.
Nonostante le spiegazioni che sono state fornite in Commissione e che sono state ripetute anche in sede di discussione generale sul bilancio credo davvero che non si abbia la consapevolezza di quella che è la fotografia reale di questa nostra Regione. Non si tiene in considerazione un quadro dove ogni giorno aumenta il numero delle persone che si trovano in una situazione di difficoltà oggettiva, che non dipende dalla loro volontà ma da condizioni complessive, come la perdita del lavoro o altre questioni assistenziali, come il caso evidenziato dal collega Boeti, di una situazione familiare già drammatica, con la presenza di un disabile o di un malato grave all'interno della famiglia. Tutto ciò rappresenta un ulteriore elemento invalidante, di difficoltà e di complessità per i nuclei familiari piemontesi.
Il fatto che non si voglia minimamente tenere in considerazione quanto viene evidenziato è davvero imbarazzante, salvo, poi, assistere spesso alla presentazione di emendamenti che hanno il sapore soltanto di posizioni di rendita individuale, con nessuna visione complessiva di quella che è la reale difficoltà dei cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie, collega Pentenero.
Emendamento rubricato n. 49) presentato dalla Consigliera Artesio.



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Ho già chiesto all'Ufficio di Presidenza la cortesia di farci avere l'elenco con cui verranno chiamati gli emendamenti, perché consente al relatore di impiegare meno minuti e sicuramente non disturba il lavoro dell'Aula.
Gli emendamenti che sono stati illustrati fino a questo momento fanno riferimento - non potrebbe essere altrimenti - ai temi riguardanti il diritto dell'abitare.
L'emendamento n. 49), che è adesso in illustrazione, insiste ancora sulla questione delle politiche territoriali. In modo particolare, affronta quel già richiamato elemento dell'acceso alle abitazioni in locazione.
Scorrevo, anche per supportare l'intervento di questa mattina, su questi aspetti, gli elementi di cronaca locale, proprio perché ieri il Vicepresidente Cavallera ricordava di aver reso partecipi le Autonomie locali della propria preoccupazione, in ordine al mancato trasferimento, da parte dello Stato, della quota di competenza sul fondo di sostegno alla locazione.
Oggi non ci sono notizie in merito, ma ritengo che, quanto prima, le Amministrazioni comunali eserciteranno una loro azione di promozione e preoccupazione, ed anche di messa in atto di alcune misure di riduzione del danno. Di altro non si può parlare, se non di riduzione del danno, poich le uniche risorse per il sostegno alla locazione saranno i 13 milioni del bilancio regionale.
L'emendamento che il Gruppo propone è d'integrazione. Anche da parte mia si osserva che, molto spesso, le Autonomie locali sono chiamate a supplire inadempienze dello Stato, soprattutto in questo momento in cui i fondi sociali nazionali sono completamente ridotti.
Ciò nonostante, ritengo che - come Enti di prossimità - non possiamo ignorare il bisogno e le difficoltà che ci sono più vicini, ma colgo l'occasione per sollecitare al Vicepresidente Cavallera una riflessione: la modifica dei criteri.
Quest'anno, il regolamento con il quale sono stati assegnati i fondi di sostegno alla locazione, tenendo conto delle scarse risorse, ha teso a dissuadere le famiglie a presentare domanda, fino a sfiorare alcuni paradossi. Cito il paradosso più evidente: la mancata considerazione delle condizioni di famiglie che hanno, al proprio interno, persone disabili, che non vedevano riconosciuto un criterio di priorità nel fondo alla locazione.
Ho sforato di qualche secondo: chiedo scusa, è perché ho dovuto cercare gli emendamenti, non avendo l'elenco, ma non succederà più.



PRESIDENTE

Nessun problema, collega Artesio.
Emendamento rubricato n. 122) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: A pagina 57 dell'Allegato A del Testo unificato delle proposte di deliberazione n. 164 e 176, dopo le parole: "6. Area Piemonte Sud Est, comprendente TAO SS. Antonio e Biagio e C.
Arrigo di Alessandria, l'ASL AT e l'ASL AL." sono inserite le seguenti: "Le due attuali ASL di Torino città vengono quindi incorporate in un'unica Azienda Sanitaria Locale e in tre aree distrettuali corrispondenti alle circoscrizioni 1, 2 e 3 (Area Torino Ovest); alle circoscrizioni 4, 5 e 6 e 7 (Area Torino Nord); alle circoscrizioni 8, 9 e 10 (Area Torino Sud Est).".
La parola al Consigliere Bono, per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Non posso fare altro che ripetere quanto, con molta enfasi e veemenza alcuni colleghi hanno già espresso, circa l'esigenza di destinare un maggior numero di risorse ad un capitolo che, in questi ultimi mesi e penso anche nei futuri anni, avrà bisogno di un cospicuo rimpinguamento, poich sul tema del sostegno alla locazione, non solo in Piemonte, ma - immagino in tutta Italia, la crisi economica sta sicuramente battendo un colpo.
Pensiamo, con questo, non di fare assistenzialismo becero, ma di dare veramente un po' di ossigeno alle famiglie che sono in forte difficoltà.
Si dice che la prima casa è sacra (dovrebbe esserlo); ovviamente, per prima casa intendiamo la casa in cui si vive, quindi non necessariamente la casa di proprietà, ma anche la casa in affitto. Non possiamo pensare che le persone, oltre a perdere il lavoro, possano rischiare di perdere anche il tetto sotto il quale vivono, ed assistere a quelle scene che abbiamo già visto negli Stati Uniti d'America o in alcuni Paesi europei, dove la gente finisce a vivere nella propria autovettura - se ce l'ha - oppure sotto i ponti.
Questo, in uno Stato civile, in una regione civile come vuole essere il Piemonte, non possiamo permetterlo, anche perché la degenerazione di una crisi economica familiare provoca costi maggiori, che andranno a ripercuotersi sulle politiche sociali, sulla sanità, poiché in condizioni di difficoltà economiche per cui si rischia di perdere la casa ci sono una serie di conseguenze e complicazioni che andranno a insistere sui capitoli della sanità e delle politiche sociali.
Pertanto, è un cane che si morde la coda.
Se non stanziamo i fondi necessari (noi abbiamo indicato una cifra di 2 milioni di euro, ma dovremmo ragionare veramente su quale sia la domanda in questo senso, per garantire la copertura), rischiamo di doverne mettere poi, quattro o cinque volte tanto su altri capitoli.
Si chiama "prevenzione" e si dovrebbe fare in tutti i capitoli.
Anche noi siamo d'accordo che bisognerebbe garantire a tutti - come recita la Costituzione - la possibilità di mantenersi con un lavoro dignitoso, ma queste, ovviamente, sono considerazioni di scala più ampia.
Speriamo che con gli emendamenti presentati da noi o dagli altri Gruppi dell'opposizione si possa aprire un dibattito che arrivi ad un risultato concreto e fattivo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei, collega Bono.
Emendamento rubricato n. 149.1) presentato dal Consigliere Cattaneo e dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Quaglia: All'allegato A è inserita la seguente variazione di bilancio: UPB 09101 Risorse finanziarie Spese per il Consiglio regionale Titolo I: spese correnti - 5.819.724,40 UPB DB 09011 Risorse finanziarie bilancio Titolo I: spese correnti + 5.819.724,40 La parola all'Assessore Quaglia, per l'illustrazione.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

L'emendamento che io e il Presidente Cattaneo abbiamo sottoscritto riguarda i trasferimenti del Consiglio regionale rispetto alle risorse della Giunta regionale; essendo compreso nelle tabelle presentate nell'emendamento n. 182.1) è ritirato.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Superiore "D. Berti" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto Superiore "Domenico Berti" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame disegno di legge n. 170, inerente a "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2012 2014" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 170 e degli emendamenti all'articolo 2 in particolare.
Con il consenso del proponente, gli emendamenti rubricati n. 98), 103), e 102) sono ritirati Emendamento rubricato n. 107) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé:



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Stavo riguardando gli appunti presi alla Conferenza dei Capigruppo di ieri: quest'emendamento - se l'Assessore Quaglia può ascoltare - che chiede un milione di euro per la rimozione dell'amianto, se non sbaglio sarebbe coperto dai canoni idrici.
Se non erro, dalle previsioni di entrata dei canoni idrici (che sono nove milioni), otto milioni andranno a copertura dei costi del personale forestale, nonostante non abbiamo capito come mai non sia stato approvato l'emendamento in bilancio, di cui dovrebbe esserci la copertura per garantire a tutti gli operai forestali di svolgere il proprio ruolo fondamentale, di prevenzione del dissesto idrogeologico e di gestione del nostro patrimonio boschivo.
All'interno di questi nove milioni di euro dovrebbe esserci anche il milione di euro che riguarda la rimozione dell'amianto, con una priorità ovviamente, agli edifici pubblici (scuole, ospedali, ecc.).
Manteniamo l'emendamento, anche perché - nonostante immagino non abbia esito favorevole la votazione - riteniamo sia importante dare un segnale segnale che è già stato dato con la vicenda Eternit di Casale Monferrato anche grazie all'interessamento del Ministero della Salute, che ha fatto tornare sulle proprie decisioni la Giunta comunale di Casale Monferrato permettendo di non accettare la transazione che il magnate Schmidheiny aveva garantito al Comune di Casale, ottenendo quindi un quid in più.
Speriamo che il nuovo Centro per l'amianto - che dovrebbe proprio avere una sede nazionale di riferimento a Casale Monferrato - possa sia agire sull'emergenza locale che riguarda il polverino - cioè la polvere di amianto, che è quella veramente più pericolosa e letale - sia, con questi fondi, iniziare un'opera molto, molto lunga, che è quella di rimuovere tutte le lastre presenti negli edifici pubblici e privati del Piemonte cosa per la quale ci vorrà molto tempo.
Mettendo un milione di euro quest'anno, però, possiamo almeno dimostrare che il tema è nelle priorità della Regione Piemonte e nelle corde della programmazione regionale. Chiediamo pertanto che venga valutato quest'emendamento. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bono.
Emendamento rubricato n. 61) presentato dalla Consigliera Artesio:



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Anche l'emendamento del Gruppo Federazione della Sinistra insiste nella volontà di aumentare le dotazioni della Direzione delle Politiche ambientali e lo fa in modo particolarmente mirato sulla questione delle bonifiche e degli interventi di prevenzione in materia di grandi rischi.
Ovviamente, la questione è in sintonia con quanto il collega Bono sottolineava precedentemente.
Sappiamo che nell'emendamento che la Giunta ha presentato è contenuto anche un incremento del capitolo dedicato alle bonifiche, pari ad un ammontare di un milione di euro: ben distante dalla cifra che propone il nostro emendamento, ben distante dalla cifra proposta dal collega Bono, ben distante da quelle che sarebbero le necessità.
Non è questa distanza, però, che ci preme sottolineare, quanto l'importanza di un'assunzione di responsabilità e coordinamento che attendiamo dalla Regione Piemonte in campo di riqualificazione ambientale e di sorveglianza sanitaria, soprattutto in merito alle politiche di prevenzione ai rischi amianto correlati. Parlo di coordinamento e di responsabilità, perché credo che l'atout offerto dal Ministro all'Ambiente Clini e da quello alla Salute Balduzzi nell'offrire una funzione strategica e anche di anticipazione alla Regione Piemonte, per la particolare sofferenza subita dalle proprie popolazioni in seguito all'esposizione all'amianto, non possa in alcuno modo legittimare una presa di distanza da parte degli impegni finanziari della Regione Piemonte stessa.
Da questo punto di vista, invece, il fatto che siano le opposizioni a dover sollecitare un incremento di questo Capitolo, che si siano adottate forme chiamate "di semplificazione", ma che in qualche modo si configurano come una riduzione del Centro regionale per l'amianto, e che se ne sia sostituita la Presidenza - chissà, forse era quella la necessità di grande cambiamento che la maggioranza oggi sentiva - ci preoccupano. Di qui la necessità che proponiamo con i nostri emendamenti, di tenere ferma la vigilanza sul tema.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Artesio.
Emendamento rubricato n. 89) presentato dalla Consigliera Cerutti: All'allegato A, inserire la seguente modifica:



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

In assenza della presentatrice, lo diamo per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 38.1) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sacchetto.



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 38.2) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sacchetto.



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 38.3) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sacchetto.



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 38.4) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sacchetto.



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 38.5) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sacchetto.



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 38.6) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sacchetto.



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 38.7) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sacchetto.



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Sacchetto per l'illustrazione.



SACCHETTO Claudio, Assessore all'agricoltura

Visto che gli emendamenti sono tra loro consecutivi, con l'assenso del Presidente li illustro congiuntamente. Sono infatti emendamenti che sono stati spacchettati per ragioni squisitamente tecniche, ma che hanno tutti la medesima natura: quella di distribuire all'interno delle UPB di una stessa Direzione alcune risorse, nell'ordine di pochi milioni di euro, che ci consentono appunto di riuscire a far fronte alla gestione stessa della Direzione.
In particolar modo, il primo emendamento - quello relativo allo spostamento di un milione di euro fra un'UPB e un'altra - si riferisce alla necessità di garantire gli indennizzi per le fitopatie che in questi ultimi anni hanno purtroppo colpito le coltivazioni piemontesi: si tratta quindi di dare la possibilità di avere un minimo di dotazione finanziaria per riuscire a fronteggiare queste emergenze.
Il secondo - come vedete - tratta semplicemente di un piccolo spostamento di 34.000 euro tra l'UPB "Programmazione in Agricoltura e Sviluppo rurale" e quella "Territorio rurale, irrigazione, infrastrutture rurali", per riuscire a completare alcuni investimenti fatti negli anni passati con risorse vecchie.
Il terzo si riferisce allo spostamento di 10.000 sull'UPB 11011 che riguarda l'adesione, da parte dell'Assessorato all'Agricoltura, a delle associazioni internazionali inerenti ai settori agroalimentari e in particolar modo dell'AREV, che è l'Associazione delle Regioni vitivinicole europee, e l'AREFLH, che è quella delle Regioni ortofrutticole europee.
Lo stesso discorso vale per l'emendamento successivo, per un importo di 255.000 euro.
L'emendamento seguente, invece, è importante per un semplice motivo: se non fosse avvenuto questo spostamento, non si sarebbero più avute le risorse per riuscire a realizzare la partita "Latte qualità" (Progetto Bovilat, ecc.). Si tratta di un progetto partito addirittura - mi pare nel 1987 all'interno della nostra Regione, di concerto con le Associazioni provinciali degli allevatori e con l'Istituto zooprofilattico, che ci consente di sostenere in parte i costi delle analisi che vengono effettuate sul latte, per calcolarne le cariche batteriche, le cellule somatiche, ecc.
Quest'anno non avevamo tali risorse e questo spostamento ci consente di continuare questa partita per scongiurare il rischio di non riuscire più a proseguire, dopo oltre vent'anni, questa importante azione che il settore ha intrapreso.
L'emendamento n. 38.6), per un importo di 150.000, è semplicemente uno spostamento nell'ambito del settore fitosanitario, volto alla possibilità di acquistare tutti quegli elementi che servono a eseguire le analisi: penso, per esempio, ai solventi, ai reagenti e alle spese varie che devono essere effettuate nel settore fitosanitario. Questa cifra rimane per all'interno del settore stesso e viene semplicemente spostata da un'UPB ad un'altra.
L'ultimo, per 1.751.000 euro, è particolarmente importante perch questo spostamento ci consente - a fronte della rinegoziazione che, anche grazie ad un provvedimento di Giunta, abbiamo fatto nelle settimane passate da qui al futuro (quindi dal 2012 in avanti) nei confronti dell'Università di chiudere la partita rispetto agli anni a venire: l'ultimo pezzo del 2010 e tutto il 2011.
Come sicuramente voi sapete, la Regione Piemonte - e nello specifico l'Assessorato all'Agricoltura - negli anni ha messo in piedi con l'Università diversi progetti di ricerca che, per quel che riguarda i protocolli scientifici, devono durare almeno tre anni. Avevamo quindi dei progetti che scadevano nel 2011, altri nel 2012 e altri nel 2013 e abbiamo dovuto quindi far fronte a questi impegni che erano stati presi in precedenza da parte dell'Assessorato all'Agricoltura, quando logicamente lo stato delle finanze era sicuramente migliore.
Adesso, con questa rinegoziazione, per il futuro ci sarà un impegno notevolmente ridotto da parte della Regione, quindi sicuramente con un risparmio di risorse; ma avevamo necessità di chiudere questa partita e di sanare il pregresso.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Sacchetto.
Emendamento rubricato n. 126) presentato dai Consiglieri Vignale, Pedrale Botta Marco, Valle, Comba: Lo stanziamento previsto nella DB 070051 (Risorse Umane) è diminuito di E 150.000 e la DB 11041 è aumentato di pari importo.
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Questo emendamento è finalizzato a finanziare la legge n. 20/1998 a sostegno dell'apicoltura. Va sottolineato che questa legge non finanzia imprese, ma finanzia attività ed assistenza tecnica che viene svolta all'interno della nostra Regione.
Molti colleghi, in particolare i colleghi della III Commissione ricorderanno come questo tema legato all'utilizzo di farmaci nicotinoidi o ad un'assistenza tecnica che consenta un minore utilizzo di questi farmaci è estremamente sentito dal mondo dell'apicoltura piemontese, che è vero che riguarda alcune migliaia di hobbisti, ma riguarda anche molte centinaia di imprese agricole che del miele fanno produzione e vendita e vita della loro impresa, totale o parziale.
Riteniamo che uno stanziamento pari a quello dell'anno precedente di 150 mila euro sia necessario per garantire l'assistenza tecnica alle imprese piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie, collega Vignale.
Emendamento rubricato n. 37) presentato dai Consiglieri Ponso, Buquicchio Negro.



(Vedi emendamento allegato)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Segretario Ponso in qualità di Consigliere per l'illustrazione.



PONSO Tullio

Questo emendamento riguarda una problematica piuttosto cronica del nostro territorio, cioè il passaggio a livello posto sulla tratta ferroviaria Centallo-Fossano, che è un problema per il quale da tempo sia il sindaco di Centallo sia i cittadini chiedono come intervento alla Regione Piemonte.
In questa ottica, ho già preso recentemente posizione attraverso un quesito avanzato all'Assessore regionale ai trasporti, che per tramite del Vicepresidente della Giunta Cavallera, ha risposto senza dare soddisfazione alla mia richiesta di chiarimenti sul problema specifico.
Quello che chiedevo era se, riconoscendo l'importanza dell'intervento richiesto, la Regione era disponibile a cofinanziare il progetto che verrà prescelto per consentire l'eliminazione del passaggio a livello posto sulla tratta Centallo-Fossano.
Da quanto relazionato dall'Assessore Bonino è emerso che il potenziamento della linea Fossano-Cuneo sulla quale grava il passaggio a livello in discussione, non essendo disponibile la completa copertura finanziaria dell'intervento è stato suddiviso da RFI in tre fasi. Per le opere facenti parte dei lotti 2-3 che comprendono anche l'eliminazione del passaggio a livello non sono stanziati i fondi necessari.
Per l'opera stradale sostitutiva del passaggio a livello, un sottopasso il cui costo è stato valutato in 1,3 milioni di euro non sono state sviluppate le progettazioni definitiva ed esecutiva e neppure le procedure autorizzative.
Per ovviare ai disagi dell'utenza re sterebbe in piedi la proposta del Comune di Centallo, quella di utilizzare il cavalcavia situato nella Frazione Piovani di Fossano, che insieme all'uso su una strada comunale da asfaltare, consentirebbe ai mezzi su gomma di raggiungere agevolmente la zona industriale di Centallo.
Il costo per la realizzazione degli interventi necessari è stato quantizzato in 370 mila euro, di cui il Comune di Centallo si è reso disponibile a partecipare con l'importo di 50 mila euro.
Quindi, da un lato con un milione e 300 e dall'altra con 370 mila euro risolviamo il problema.
Per reperire i fondi necessari per realizzare il cavalcavia non mi è rimasta che la strada dell'emendamento, dato che i tempi previsti per il raddoppio della linea ferroviaria sono ipotizzati in non meno di dieci anni, oltre all'eccessivo costo. Attraverso l'emendamento che ho presentato, chiedo quindi la disponibilità di un finanziamento regionale di 350 mila euro.
Mi rendo conto che i tempi sono difficili, che le difficoltà sono notevoli nel reperire risorse, ma credo che l'intervento richiesto alla Regione sia di interesse per la collettività e non più procrastinabile.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.01)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 129) presentato dai Consiglieri Lepri, Pentenero Taricco, Negro, Stara, Reschigna, Negro, Ronzani, Artesio, Cerutti Muliere, Motta Angela: all'Allegato A "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012" inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB0902 |DB14071



PRESIDENTE

"RISORSE FINANZIARIE RAGIONERIA" |OPERE PUBBLICHE, DIFESA DEL SUOLO ECONOMIA MONTANA E FORESTE GEST PROP FOR REG E VIVAISTICHE (SEDE DI VC) TITOLO 1: SPESE CORRENTI



PRESIDENTE

8.000.000,00 8.000.000,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 182.1 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Quaglia:



PRESIDENTE

L'allegato A di cui agli art. 1 del disegno di legge n. 170 è modificato come di seguito indicato:



PRESIDENTE

Stato di previsione dell'entrata:



PRESIDENTE

UPB |Titolo |VARIAZIONE DB0902 |Titolo I - Entrate Tributarie |13.500.000,00 DB0902 |Titolo II - Trasferimenti |108.000.000,00 correnti DB0902 |Titolo III - Entrate extra |14.700.000,00 tributarie 136.200.000,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 183 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Quaglia: L'allegato A di cui agli art. 2 del disegno di legge n. 170 è modificato come di seguito indicato:



PRESIDENTE

136) Stato di previsione della spesa:



PRESIDENTE

UPB |Descrizione |VARIAZIONE DB05011 |Autonomie locali |-17.500.000,00 DB06021 |Convenzioni con Agenzie e Centro |1.000.000,00 incontri DB09011 |Risorse finanziarie Bilancio |525.100,00 DB09012 |Risorse finanziarie Bilancio |-300.000,00 DB10002 |Direzione Ambiente |1.000.000,00 DB12041 |Servizi di trasporto pubblico |119.000.000,00 DB13012 |Università e istituti di ricerca |5.000.000,00 DB13021 |Innovazione ricerca e università |200.000,00 DB13022 |Innovazione ricerca e università |300.000,00 DB13032 |Innovazione ricerca e università |2.000.000,00 DB14171 |Gestione proprietà forestali vivaistiche|7.700.00,00 DB14172 |Gestione proprietà forestali vivaistiche|300.000,00 DB15071 |Programmazione sistema educativo |5.000.000,00 regionale DB16002 |Attività produttive |-2.000.000,00 DB18111 |Sport |700.000,00 DB19021 |Rapporti con enti di gestione |29.000.000,00 istituzionale DB20091 |Allocazione controllo risorse |-9.000.000,00 finanziarie DB20102 |Politiche degli investimenti |-5.000.000,00 SB01001 |Gabinetto di Presidenza Segreteria |-334.188,69 SB01031 |Affari internazionali |609.089,62 SB01041 |Rapporti con società partecipate |-2.000.000,93 TOTALE | |136.200.000,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 184 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Quaglia: L'allegato B di cui all'art. 12 del disegno di legge n. 170 è modificato come di seguito indicato:



PRESIDENTE

1) Stato di previsione dell'entrata:



PRESIDENTE

UPB |Descrizione |Variazione 2013 |Variazione 2014 DB0902 |Titolo I |120.000.000,00 |180.000.000,00 DB0902 |Titolo II |237.000.000,00 |237.000.000,00 DB0902 |Titolo III |50.000.000,00 |50.000.000,00 DB0902 |Titolo V |115.000.000,00 |115.000.000,00 TOTALE | |522.000.000,00 |582.000.000,00



PRESIDENTE

2) Stato di previsione della spesa:



PRESIDENTE

UPB |Descrizione |Variazione 2013 |Variazione 2014 DB12041 |Servizi di trasporto |237.000.000,00 |237.000.000,00 pubblico DB12041 |Servizi di trasporto |450.000.000,00 |450.000.000,00 pubblico DB20151 |Risorse finanziarie |-180.000.000,00 |-120.000.000,00 DB15082 |Diritto allo studio ed |15.000.000,00 |15.000.000,00 Edilizia TOTALE | |522.000.000,00 |582.000.000,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 60) presentato dalla Consigliera Artesio: Nell'allegato A sono inserite le seguenti variazioni Stato di previsione della spesa



PRESIDENTE

UPB |UPB DB 20071 |DB090 SANITA' ASSISTENZA FARMACEUTICA|RISORSE FINANZIARIE RAGIONERIA E ASSISTENZA INTEGRAZIONE TITOLO 1 - SPESE CORRENTI



PRESIDENTE

Anno 2012 |Anno 2012 25.000.000,00 |+25.000.000,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 36) presentato dai Consiglieri Buquicchio e Ponso: Allegato A, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB 0902: Titolo V - Mutui |DB 20091 sanità allocazione e controllo risorse finanziarie 10.000.000,00 10.000.000,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 72) presentato dalla Consigliera Artesio: Nell'allegato A) modificare come segue lo stanziamento:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB 09041 |DB 05011 Acquisizione risorse |Autonomie locali finanziarie |Titolo I - Spese correnti Titolo I - Spese correnti |Anno 2012 Anno 2012 |+ 10.000.000,00 10.000.000,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 55) presentato dalla Consigliera Artesio: Nell'allegato A sono inserite le seguenti variazioni Stato di previsione della spesa



PRESIDENTE

UPB |UPB DB 20071 |DB0803 Sanità assistenza farmaceutica |Progr. strategica, politiche e assistenza integrazione |territ. ed edilizia program ed Titolo I - Spese correnti |attuazione interventi di edilizia soc.
Anno 2012 |Titolo I - Spese correnti 20.000.000,00 |Anno 2012 20.000.000,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 123) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: all'Allegato A "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012" inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB SB01041 |DB08031 GABINETTO DELLA PRESIDENZA DELLA |PROGR. STRATEGICA, POLITICHE TERRIT GIUNTA REGIONALE RAPPORTI CON |ED EDILIZIA PROGRAM ED ATTUAZIONE SOCIETÀ A PARTECIP REGIONALE TITOLO |INTERVENTI DI EDILIZIA SOC TITOLO 1: 1: SPESE CORRENTI |SPESE CORRENTI 2.000.000,00 |+ 2.000.000,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 156) presentato dai Consiglieri Lepri, Reschigna Pentenero, Ronzani, Boeti, Gariglio, Motta Angela, Manica, Muliere Taricco.
all'Allegato A "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012" inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB SB01041 |DB08201 GABINETTO DELLA PRESIDENZA DELLA |PROGRAMMAZIONE STRATEGICA, POLITICHE GIUNTA REGIONALE RAPPORTI CON SOCIETÀ|TERRITORIALI ED EDILIZIA DISCIPLINA A PARTECIPAZIONE REGIONALE TITOLO 1: |VIGENTE IN MATERIA DI EDILIZIA SPESE CORRENTI |SOCIALE TITOLO 1: SPESE CORRENTI



PRESIDENTE

10.000.000,00 10.000.000,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 49) presentato dalla Consigliera Artesio: Nell'allegato A sono inserite le seguenti variazioni Stato di previsione della spesa



PRESIDENTE

UPB |UPB DB20071 |DB0820 SANITÀ ASSISTENZA |PROGR. STRATEGICA, POLITICHE FARMACEUTICA E ASSISTENZA |TERRIT. ED EDILIZIA DISCIPLINA INTEGRAZIONE - |VIG IN MATERIA DI EDIL SOCIALE TITOLO 1: SPESE CORRENTI |TITOLO 1: SPESE CORRENTI Anno 2012 |Anno 2012 4.000.000,00 |+4.000.000,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 61) presentato dalla Consigliera Artesio: Nell'allegato A) modificare come segue lo stanziamento:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB 07002 |DB10032 Risorse umane e patrimonio - |Grandi rischi, danno ambientale direzione |e bonifiche Titolo II - Spese in conto |Titolo II - Spese in conto capitale |capitale



PRESIDENTE

Anno 2012 -10.000.000,00



PRESIDENTE

DB 07072 Patrimonio immobiliare Titolo II - Spese in conto capitale Anno 2012 +15.000.000,00 Anno 2012 -5.000.000,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 89) presentato dalla Consigliera Cerutti: All'allegato A, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB 10041 |DB 09011 100.000 |- 100.000



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 107) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: All'allegato A del disegno di legge n. 170 inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB 16002 |DB 10002 ATTIVITÀ' PRODUTTIVE SEGRETERIA |AMBIENTE SEGRETERIA DIREZIONE DIREZIONE DB 16 |DB 10 TITOLO 2: SPESE IN CONTO |TITOLO 2: SPESE IN CONTO CAPITALE CAPITALE



PRESIDENTE

1.000.000,00 |+ 1.000.000,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 38.1) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sacchetto: L'allegato A di cui all'art. 2 è modificato come segue:



PRESIDENTE

UPB |UPB |VARIAZIONE DB11012 |Programmazione in Agricoltura e Sviluppo|-1.000.000,00 rurale DB11032 |Sviluppo Agro-Industriale e distrettuale|+1.000.000,00 TOTALE | 0,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 38.2) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sacchetto: L'allegato A di cui all'art. 2 è modificato come segue:



PRESIDENTE

UPB |UPB |VARIAZIONE DB11012 |Programmazione in Agricoltura e Sviluppo |-34.000,00 rurale DB11082 |Territorio rurale, irrigazione, |34.000,00 infrastrutture rurali TOTALE | 0,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 38.3) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sacchetto: L'allegato A di cui all'art. 2 è modificato come segue:



PRESIDENTE

UPB |UPB |VARIAZIONE DB11011 |Programmazione in Agricoltura e Sviluppo |100.000,00 rurale DB11012 |Programmazione in Agricoltura e Sviluppo |-100.000,00 rurale TOTALE |0,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 38.4) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sacchetto: L'allegato A di cui all'art. 2 è modificato come segue:



PRESIDENTE

UPB |UPB |VARIAZIONE DB11012 |Programmazione in Agricoltura e Sviluppo |-255.000,00 rurale DB11021 |Tutela Valorizzazione Prodotti Agricoli e |255.000,00 zootecnici TOTALE |0,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 38.5) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sacchetto: L'allegato A di cui all'art. 2 è modificato come segue:



PRESIDENTE

UPB |UPB |VARIAZIONE DB11012 |Programmazione in Agricoltura e Sviluppo |-710.000,00 rurale DB11041 |Sviluppo produzioni zootecniche |710.000,00 TOTALE |0,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 38.6) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sacchetto: L'allegato A di cui all'art. 2 è modificato come segue:



PRESIDENTE

UPB |UPB |VARIAZIONE DB11012 |Programmazione in Agricoltura e Sviluppo |-150.000,00 rurale DB11061 |Fitosanitario |150.000,00 TOTALE |0,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 38.7) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sacchetto: L'allegato A di cui all'art. 2 è modificato come segue:



PRESIDENTE

UPB |UPB |VARIAZIONE DB11012 |Programmazione in Agricoltura e Sviluppo |-1.751.000 rurale |00 DB11071 |Servizi di Sviluppo Agricolo |+1.751.000 00 TOTALE | 0,00



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 37) presentato dai Consiglieri Ponso, Buquicchio Negro: Allegato A, inserire la seguente modifica:



PRESIDENTE

UPB |UPB DB 12022: Trasporti, Infrastrutture, |DB 09022: Risorse finanziarie Mobilità e logistica reti ferroviarie|ragioneria ed impianti fissi



PRESIDENTE

350.000,00 |- 350.000,00



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