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Dettaglio seduta n.229 del 10/05/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(I lavori iniziano alle ore 14.01 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)


Argomento: Viabilità

Interrogazione a risposta immediata n. 1066 presentata dal Consigliere Negro, inerente a "Piano Strategico Viabilità Provincia di Cuneo"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1066, presentata dal Consigliere Negro, che ha la parola per l'illustrazione.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Questa interrogazione, che illustro brevemente, così da lasciare all'Assessore tempo prezioso per rispondere, riguarda - cito solo i titoli la Variante Ovest dell'abitato di Racconigi, l'adeguamento dell'ex Statale n. 661 tra Bra e Cherasco, la Circonvallazione dell'abitato di Cherasco, nonché la messa in sicurezza della ex Statale n. 662 tra Saluzzo e Savigliano. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Quaglia per la risposta.



QUAGLIA Giovanna, Assessore regionale

Ringrazio il Consigliere.
Posso depositare gli elementi della risposta forniti dall'Assessore alla viabilità per quanto riguarda questo Piano strategico, che ricomprende il Raccordo con la SP n. 30 per Casalgrasso in Comune di Racconigi; la Variante dell'abitato di Cherasco; il Nodo di Savigliano e altri.
Per tutti sono state predisposte le schede tecniche con la data della stipula dell'accordo, la descrizione dell'accordo a cui si fa riferimento lo stato di attuazione, il costo dell'intervento, il contributo e lo stato delle liquidazioni.
Se il Consigliere acconsente, deposito tutto il Piano, annunciando la disponibilità da parte dell'Assessore Bonino e degli Uffici, eventualmente ad un approfondimento, in presenza di aspetti tecnici che lo richiedessero.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1073 presentata dal Consigliere Cursio, inerente a "Piano Piemontese di Promozione delle Vaccinazioni"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n.
1073, presentata dal Consigliere Cursio, che ha la parola per l'illustrazione.



CURSIO Luigi

Grazie, Presidente.
A seguito della deliberazione del 2008, in cui la Giunta aveva deciso di annullare l'obbligatorietà per quanto concerne le vaccinazioni, più volte mi sono posto delle domande. Anche in precedenza, nonostante abbia sottoposto i miei cinque figli alle vaccinazioni, in più occasioni, ho avuto dei dubbi nel sottrarmi alla vaccinazione che risultava essere obbligatoria. Per quanto riguarda le ragioni, potrei citarvi una serie innumerevole di pubblicazioni; infatti, in letteratura scientifica si trovano innumerevoli pubblicazioni, anche di alto profilo scientifico e di autorevoli scienziati, sia in ambito biologico che in ambito medico.
In ogni caso, Assessore, vorrei leggere la lettera che oggi le famiglie ricevono proprio per essere invitate - si fa per dire "invitate", perch vengono costrette - a sottoporsi al vaccino, che è tetravalente.
La lettera - questa è la copia, che posso farle pervenire, se non l'avesse - testualmente recita: "Caro genitore, le comunichiamo che il suo bambino deve essere sottoposto ad alcune vaccinazioni prioritarie (antipoliomielitica, antidifterica, antitetanica, antiepatite B), per questo la invitiamo ad accompagnare il bimbo il tal giorno. Se non fosse possibile presentarsi in questa data, potrà ottenere un nuovo appuntamento.
Le inviamo un opuscolo che può fornire indicazioni riguardanti le vaccinazioni - non c'è l'opuscolo.
Ulteriori informazioni potranno essere richieste al momento della vaccinazione".
Assessore, lei comprende bene che, nel momento in cui una lettera inizia con le parole "le comunichiamo che il suo bimbo deve essere sottoposto", chi legge comprende che è un dovere. È vero che si parla "di alcune vaccinazioni prioritarie", ma sembrerebbe intendere che il dovere persiste, in quanto su alcune, che sono state ritenute prioritarie, c'è questo dovere; su altre, magari, non c'è questo dovere.
Relativamente alle vaccinazioni - ho svolto prima la premessa, già non credevo in passato alle vaccinazioni - alla domanda "Se lei fosse vissuto nell'800, avrebbe sottoposto i suoi figli alla vaccinazione?", avrei risposto: certo che sì. Inoltre, ricordo che ogni farmaco - tra l'altro secondo l'etimologia, il farmaco è un veleno - porta con sé effetti indesiderati e collaterali, inevitabilmente, tutti indistintamente, chi più, chi meno.
Quindi, la valutazione è la seguente: di fronte ad un rischio elevatissimo di contrarre una patologia, certamente procedo ad una pianificazione per vaccinare tutta la popolazione di controllo.
Oggi, ho un rischio così rilevante? No, signori miei, assolutamente no questi sono dati scientifici e statistici rilevabili ovunque.
Qui, si ripropone il tema che mi sforzo di fare comprendere a questa Giunta, perché oggi sono qui e dialogo con questa Giunta. L'avrei fatto anche con la precedente, perché anche la precedente non è stata accorta nel vagliare quello che soprattutto oggi è di moda - ne parlavo ieri - cioè lo spending review, ovverosia il contenimento, soprattutto, degli sprechi.
Allora, Assessore, mi chiedo se riusciamo ad essere soprattutto seri: non è possibile che, a fronte di un potere forte che ci governa, vengano inviate lettere così dubbie, non rispettose di quanto è stato deciso e valutato.
Presidente, chiedo scusa, qual è il tempo a mia disposizione?



PRESIDENTE

Cinque minuti, concluda.



CURSIO Luigi

Me li sono giocati tutti, visto che non ho diritto alla replica. Le chiedo ancora pochi istanti.



PRESIDENTE

Prego.



CURSIO Luigi

Assessore, le chiedo, con molta sincerità e obiettività, se, secondo lei non sia il caso di assumere immediatamente provvedimenti al riguardo.
Anzi, posso dire di più? Chi l'ha scritta questa lettera? Chi è l'autore di questa lettera? Perché va immediatamente rimosso! Anzi, farò di più: chiederò di discutere in quest'Aula di questo signore che ha scritto la lettera! Abbiamo esempi a iosa legati all'industria farmaceutica. Vi ricordate il vaccino che era stato predisposto con un incredibile sperpero di denaro pubblico - si parlava di 50 milioni di dosi - e poi ce lo siamo praticamente fatto scadere in casa?



(Commenti in aula)



CURSIO Luigi

Sì, si trattava dell'aviaria.
Il discorso è il seguente: evitiamo di scatenare il panico e cerchiamo di rimanere al livello scientifico.
Vorrei ricordare all'Assessore cos'è un fenomeno scientifico: un fenomeno scientifico deve essere riproducibile nel tempo e nello spazio cioè deve essere vero oggi, domani, in Italia, così come in Australia.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola all'Assessore Quaglia per la risposta.



QUAGLIA Giovanna, Assessore regionale

Rispondo rifacendomi alla nota preparata dall'Assessorato alla Sanità e anticipo già al proponente che gli operatori del Servizio vaccinale che si occupano della comunicazione sono poi a disposizione per fare le verifiche rispetto al tipo di comunicazione e rispetto a quanto era sottolineato da parte dell'interrogante stesso.
In riferimento all'interrogazione in oggetto, si precisa che quanto riportato in premessa dall'interrogante, a proposito dei contenuti del Piano piemontese di promozione delle vaccinazioni 2006 e del suo aggiornamento dell'anno 2009, corrisponde pienamente alle indicazioni contenute in questi documenti e riguardanti la semplificazione dell'offerta vaccinale in "vaccini prioritari" e "altri vaccini" e alle indicazioni riguardanti le modalità di adesione consapevole all'offerta e di superamento dell'obbligatorietà.
previsto che gli operatori dei Servizi vaccinali piemontesi procedano all'informazione dei genitori di tutti i nuovi nati, al momento dell'invito alla prima vaccinazione, attraverso l'invio di un opuscolo informativo con un testo predisposto dal Gruppo tecnico regionale per le vaccinazioni nell'intento di fornire un'informazione chiara, esaustiva e comprensibile che possa, se necessario, essere approfondita attraverso un colloquio diretto con i genitori stessi.
L'opuscolo "Le vaccinazioni dei bambini", dedicato ai genitori contiene un capitolo in cui è introdotto il concetto di vaccini prioritari offerti attivamente e gratuitamente dai Servizi vaccinali, in base ai criteri di gravità della malattia che si va a prevenire, alla numerosità dei casi della popolazione, alla presenza del rischio di epidemie e alla disponibilità di vaccino sicuro ed efficace.
Gli operatori dei Servizi vaccinali e i pediatri di famiglia sono informati e disponibili ad approfondire gli aspetti comunicativi e informativi, mentre è raccomandato a tutti gli operatori dei Servizi vaccinali di acquisire il consenso alla vaccinazione, assicurandosi della piena comprensione delle informazioni necessarie da parte del candidato alla vaccinazione o del genitore tutore e fornendo sempre la massima disponibilità a chiarimenti. È invece fortemente raccomandata, in caso di rifiuto, la sottoscrizione da parte del genitore tutore di una dichiarazione di dissenso informato che attesti la consapevolezza del rifiuto e documenti la motivazione del mancato espletamento del compito istituzionale da parte degli operatori.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1069 presentata dal Consigliere Stara, inerente a "L'Amedeo di Savoia trasloca al Richelmy? L'ultima parola spetta alla Regione"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 1069 presentata dal Consigliere Stara, che ha la parola per l'illustrazione.



STARA Andrea

Il tema dell'interrogazione è ovviamente anche oggetto di un articolo recente apparso su la Repubblica: "L'Amedeo di Savoia trasloca al Richelmy? L'ultima parola spetta alla Regione".
Premesso che l'idea di un possibile trasferimento dei 104 posti letto dell'ospedale "Amedeo di Savoia", oltre ai 25 del day-hospital e altri ancora, nei locali dell'ex Istituto salesiano "Richelmy" di Via Medail a Torino non è certo una novità, considerato che all'epoca della Direzione De Intinis era stato ipotizzato lo stesso trasloco; allora, però, gli ingegneri interpellati ritennero che gli spazi del Richelmy fossero insufficienti e proposero un progetto alternativo, mai trasformato in cantiere, ed osservarono - motivandolo con dati alla mano - che un solo reparto da 40 posti letto richiede una disponibilità di 3.560 mq.
complanari, più lo spazio per le strutture tecniche di supporto.
Considerato inoltre che il vicino Ospedale "Maria Vittoria" continua a versare in condizioni di grande precarietà - carenza di spazi, strutture vetuste, lavori di ristrutturazione sempre solo in procinto di partire chiediamo di conoscere quali siano le diverse considerazioni tecniche tra il progetto valutato oggi positivamente dal Commissario dell'ASL TO2 Manuguerra, con il parere favorevole degli ingegneri, e lo stesso progetto che spinse gli ingegneri di allora a scartare la possibilità di riconvertire l'Istituto "Richelmy". Noi riteniamo che se questa riconversione fosse stata attuata, sicuramente si sarebbero risparmiate numerose risorse e si sarebbero risolti alcuni problemi strutturali che oggi affliggono la struttura del "Maria Vittoria".
Per meglio precisare la domanda, desideriamo conoscere anche sulla base di quale valutazione tecnica il Commissario dell'ASL TO2 Manuguerra, con il beneplacito dell'ARESS, ha ritenuto di riprendere contatti con la proprietà del "Richelmy", struttura un tempo scartata perché ritenuta insufficiente ma diventata improvvisamente sufficiente ed idonea ad accogliere Divisioni laboratori e day-hospital, come da progetto precedentemente rottamato e oggi ripescato. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, collega Stara.
Per la Giunta regionale, risponde l'Assessore Quaglia.



QUAGLIA Giovanna, Assessore regionale

Lascerò poi alla disponibilità del Consigliere la risposta che gli Uffici hanno predisposto. Con riferimento all'interrogazione in oggetto, si precisa quanto segue.
Ad oggi, non conosciamo l'opinione del Direttore Generale dell'ASL TO2 appena insediatosi, in merito all'ipotesi di un eventuale trasferimento delle attività di infettivologia attualmente ospitate nei muri chiamati "Amedeo di Savoia" nella struttura di Via Medail.
Quanto possiamo affermare è che tale ipotesi è una delle varie opzioni allo studio, che sarà esaminato e approfondito nella definizione della ricollocazione dell'attività di cui sopra. A progetto definito, sarà cura dell'Assessorato informare la Commissione consiliare competente.
Leggo dunque, in questa enunciazione, la disponibilità dell'Assessore Monferino ad approfondire questo tema in Commissione.


Argomento: Sicurezza sul lavoro

Interrogazione a risposta immediata n. 1067 presentata dal Consigliere Buquicchio, inerente a "Comitato regionale di coordinamento per la vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, programmazione attività 2010-2012" (ritirata)


PRESIDENTE

L'interrogazione a risposta immediata n. 1067, presentata dal Consigliere Buquicchio, è stata ritirata dal proponente.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1070 presentata dal Consigliere Lepri, inerente a "Appalti di manutenzione presso l'AOU San Giovanni Battista di Torino"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 1070 presentata dal Consigliere Lepri, che ha la parola per l'illustrazione.



LEPRI Stefano

L'interrogazione fa riferimento ad un bando appena pubblicato, che prevede l'avvio di attività di manutenzione dell'attuale presidio "San Giovanni Battista" di Torino - servizi e manutenzione di natura prevalentemente edile, servizi e manutenzione di impianti elettrici e impianti speciali, servizi e manutenzione di impianti tecnologici - con complessivo importo a base d'asta di circa 12.5 milioni di euro. Non è la prima volta: non li ricordo qui, ma ho memoria di polemiche e casi riportati anche dai giornali, relativi ad opere di manutenzione presso l'Ospedale "San Giovanni Battista", che hanno visto anche l'interessamento della Magistratura.
La domanda che io pongo è se sia stato effettivamente fatto un affidamento, essendo noto che la Giunta intende procedere verso il progressivo abbandono di tale struttura in vista della realizzazione della Città della Salute.
Siccome si tratta di importi di notevole entità, si dovrebbe essere in presenza di una preventiva autorizzazione. Chiedo pertanto non se l'Assessore concorda con la decisione assunta, ma se vi è stata una preventiva autorizzazione.



PRESIDENTE

Grazie.
Per la Giunta regionale, risponde l'Assessore Quaglia.



QUAGLIA Giovanna, Assessore regionale

Con riferimento all'oggetto, si riferisce quanto segue.
La Regione eroga i finanziamenti alle Aziende Sanitarie regionali solo per interventi in conto capitale, esclusivamente per opere di manutenzione straordinaria.
Non esistono atti di autorizzazione, pareri o altro - da parte dei Settori Pianificazione e assetto istituzionale del Servizio sanitario regionale e Personale - relativi ad interventi di manutenzione straordinaria. Le opere citate nell'interrogazione - manutenzione edile revisione impianti elettrici e tecnologici - per circa 12 milioni di euro sono finanziate direttamente dall'Azienda Sanitaria Regionale e, pertanto non potrebbero che essere di carattere ordinario.
Condividendo la necessità di limitare opere straordinarie in previsione della futura Città della Salute, sarà cura dell'Assessorato monitorare la reale necessità degli interenti in questione (tenendo conto, tuttavia della necessità di effettuare comunque gli interventi relativi a tematiche quali antincendio e sicurezza, in ottemperanza alla normativa di legge).


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione - Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1071 presentata dal Consigliere Gariglio, inerente a "Iter di ricollocazione del personale della Casa di Cura privata Villa Cristina" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Su richiesta dell'interrogante, Consigliere Gariglio, l'interrogazione n. 1071 è derubricata come risposta scritta.


Argomento: Trattamento economico e normativo del personale

Interrogazione a risposta immediata n. 1072 presentata dal Consigliere Ronzani, inerente a "Situazione dipendenti RFI in stazione a Biella"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta immediata n. 1072, presentata dal Consigliere Ronzani, che ha la parola per l'illustrazione.



RONZANI Wilmer

Caro Assessore Quaglia, intanto prendo atto dell'assenza dell'Assessore Bonino. Non è una novità: concorre con Cota! Penso che l'Assessore Bonino sia tra gli Assessori più assenti in quest'Aula e in Assessorato.
Ciò che racconto in quest'interrogazione è una di quelle vicende che meritano di essere raccontate, ma che soprattutto - da qui la mia interrogazione - devono essere denunciate, perché contribuiscono all'immagine e alla credibilità di Trenitalia e di RFI.
Guardi, Assessore, sarei per definirlo un episodio di ordinaria follia perché è una di quelle cose che gridano vendetta. Da una parte, Trenitalia e RFI - ma Trenitalia in questo caso - infliggono disagi sempre maggiori ai pendolari, e, dall'altro, constatiamo che un contrasto, o un litigio sorto tra RFI e Trenitalia, genera sprechi vergognosi e inammissibili, che naturalmente paga "Pantalone", cioè il contribuente italiano, in questo caso il contribuente piemontese.
Di cosa si tratta, Assessore? Si tratta del fatto che, non essendo la stazione di Biella città capoluogo di Provincia (almeno fino al 2014), non è dotata della strumentazione necessaria per effettuare le manovre di spostamento dei treni.
Lo spostamento dei treni nella stazione veniva effettuato da un manovratore che doveva affiancare il macchinista. Un macchinista non pu spostare un treno dentro la stazione, deve essere affiancato da un manovratore.
Fino a un po' di tempo fa, queste operazioni avvenivano in maniera naturale, come succede in un paese normale, effettuate da personale di RFI in servizio presso la stazione di Biella.
Oggi questo non capita più, perché un contrasto tra RFI, che gestisce la rete, e Trenitalia che gestisce i treni, non consente più di utilizzare il personale di RFI, che prima veniva utilizzato per fare quelle manovre dentro la stazione.
Non solo. Già questo di per sé è grave, ma dato che i treni vanno manovrati dentro la stazione, Trenitalia, per compiere queste manovre utilizza personale alle sue dipendenze, che non essendoci a Biella arriva da Novara e da Torino in taxi.
In taxi! Al mattino, il manovratore raggiunge Biella in taxi e poi rientra in treno; al pomeriggio, per fare analoghe operazioni, arriva in treno e rientra in taxi.
Non so quanto costa questa roba che si verifica da mesi! Posso dirle, e penso che lei sia d'accordo con me, che è un'indecenza? Oggi pomeriggio discuteremo, nella discussione sul bilancio della Regione tagli che riguardano il trasporto pubblico locale: 30% in meno. Lei è Assessore al bilancio e questo lo sa.
Verranno soppresse una serie di tratte (penso all'Arona-Santhià) verranno soppresse alcune line che riguardano il trasporto su gomma; le aziende dovranno licenziare del personale; aumenteranno le tariffe, e Trenitalia cosa fa? Si permette il lusso di pagare il taxi ad una parte del personale che viene a Biella a fare le manovre nella stazione.
Mi sembra una di quelle cose che gridano vendetta.
Trenitalia può fare due cose: dotare la stazione di Biella di quegli strumenti che non ha (che si chiamano segnali per fare le manovre), oppure fare ciò che ha fatto fino a qualche tempo fa, cioè invitare e collaborare con RFI affinché quel personale faccia ciò che ha fatto per un po' di tempo.
Alla Regione chiederei - attendo la sua risposta, ma sarà una riposta alla Bonino, lo dico già, sarà una risposta alla Bonino quella che lei mi darà - di alzare la voce e di pretendere che una cosa del genere non si verifichi più, perché noi abbiamo sottoscritto il contratto di servizio con questi signori e loro non possono sprecare i soldi del contribuente piemontese, e invece li stanno sprecando.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Quaglia per la risposta.



QUAGLIA Giovanna, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Nel merito della questione, non sottovaluto l'intelligenza e la capacità politica del Consigliere Ronzani, che sa benissimo quali sono le competenze di Trenitalia e di RFI, però credo sia opportuno - e questa è la valutazione fatta con gli Uffici dell'Assessore Bonino - che questo question time venisse mantenuto e discusso anche in assenza di una formale risposta chiesta dagli Uffici dell'Assessorato a Trenitalia.
Le aggiungo anche il perché, che va un po' oltre il contratto di servizio che questa Regione ha sottoscritto con Trenitalia. C'è un tavolo di confronto del Governo con le Regioni, per quanto riguarda tutto il trasporto ferroviario, relativamente alle competenze e alle richieste, da parte del Governo, di operare in accordo con le Regioni, per riorganizzare e fare efficientamento sul servizio.
Mi pare evidente - ed è emblematico il caso sottolineato - che occorre avere ampia accortezza di quelle che, al di là dei grandi temi, nello specifico possono essere le situazioni dove una collaborazione auspicata evita uno spreco di denaro pubblico.
Non le leggo le competenze di RFI e di Trenitalia perché le conosciamo tutti, però le dico che la Regione, su questo punto, si attiverà per capire se, in un confronto su queste tematiche, esempi come questi possono avere l'evidenza che meritano e anche le risposte, da parte di Trenitalia (se deve essere Trenitalia), o RFI, che sono di assoluta competenza.
Le assicuro che sul punto, visto la cura con cui è stata posta l'interrogazione, una risposta sul bonus taxi l'Assessore al bilancio si può impegnare a dare.



NOVERO GIANFRANCO


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Interrogazione a risposta immediata n. 1074 presentata dal Consigliere Bono, inerente a "Bonifica dell'area ex-Ecolinea Leinì"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta immediata n. 1074, presentata dal Consigliere Bono, che ha la parola per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
L'interrogazione n. 1074 ha come oggetto "Bonifica dell'area ex Ecolinea di Leinì".
La società Ecolinea, ora confluita, a seguito di fusione per incorporazione, alla società Sereco Piemonte S.p.A., facente parte della Soc. Coop. Unieco, dal 1982 al 2001 ha trattato rifiuti altamente tossici tra cui olii minerali esausti e altri intrisi di solventi, ed era sita in via Torino 127 a Leinì.
Considerato che la gestione non corretta dei processi di trattamento ha causato un grave inquinamento, tuttora persistente, dei terreni prospicienti la falda acquifera dell'area con sostanze altamente tossiche e cancerogene, quali i solventi clorurati, idrocarburi policlici aromatici policlorobifenili e metalli pesanti, queste sostanze elencate, una volta che passano nella falda acquifera, possono essere trasportate a chilometri di distanza e possono andare ad inquinare magari i pozzi da cui viene prelevata l'acqua ad uso sia irriguo sia potabile.
Le aziende che svolgono trattamento di rifiuti ed attività potenzialmente impattanti sull'ambiente sono, di norma, tenute a rilasciare una fideiussione a garanzia della copertura dei costi di bonifica, una volta che sia stata fatta la chiusura o il trasferimento dell'azienda stessa.
L'Ecolinea ha lasciato l'area di Leinì in queste condizioni, cioè pesantemente inquinata, senza effettua la necessaria bonifica.
Nonostante questo, l'importo della fideiussione è stato bloccato e la società Ecolinea è stata autorizzata dalla Provincia di Torino ad avviare la medesima attività in località Lonna, ai confini tra Leinì, Volpiano e Settimo Torinese.
Una sentenza del tribunale di Torino del novembre 2010 ha condannato la Ecoline a pagare immediatamente alla società Coreis, proprietaria dell'area su cui insiste l'ex stabilimento, la somma di 882 mila euro al fine di portare a compimento la bonifica intrapresa dal proprietario del sito per la parte relativa ai terreni ma non ancora effettuata sulla falda.
La somma è stata depositata, ma è bloccata in attesa del procedimento di appello, quindi l'area rimane tuttora contaminata con il rischio per le falde di cui ho testé detto. Quindi, interrogavamo la Giunta e l'Assessore competente per sapere se in attesa della sentenza del procedimento di appello, quindi la sentenza definitiva almeno per quanto riguarda il merito, siano previste da parte della Regione delle misure urgenti per provvedere all'emergenza della bonifica nell'area inquinata dalle sostanze cancerogene e tossiche pericolose per la salute umana. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Quaglia per la risposta.



QUAGLIA Giovanna, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Leggo la nota che gli Uffici hanno predisposto, lasciandola poi nella disponibilità del Consigliere.
Anticipo che nel pomeriggio l'Assessore Ravello sarà presente in Consiglio, per cui, per quanto riguarda l'ultimo aspetto sottolineato, cioè se la Regione, al di là dei decreti legislativi citati, possa intervenire subito, credo che ci sia la disponibilità di capire tecnicamente e dare un'aggiunta alla risposta all'interrogazione.
L'interrogazione in esame riguarda il sito inquinato ex collina del Comune di Leinì. L'assetto normativo vigente in Piemonte, decreto legislativo 152/2006 e LR 42/2000, prevede in capo all'Amministrazione comunale la competenza circa l'approvazione e l'autorizzazione dei progetti di bonifica.
La Provincia di Torino è competente in ordine ai parere sulle fasi progettuali ed in merito al rilascio della certificazione di avvenuta bonifica.
Per quanto riguarda lo stato del procedimento, si rileva che nel 2000 fu realizzato un piano di indagini da parte di ARPA Piemonte, spesa a carico della Regione Piemonte, allo scopo di verificare lo stato di contaminazione del sito.
Riscontrata la situazione di inquinamento, la proprietà si è attivata per la progettazione degli interventi e per l'esecuzione della bonifica.
La società Ecolinea risulta invece non avere ottemperato all'ordinanza comunale di bonifica. Al riguardo di detta società, con riferimento a quanto citato dal Consigliere Bono nell'interrogazione in oggetto, si conferma che le vicende legate alla fideiussione provinciale relativa all'autorizzazione per il trattamento rifiuti sono competenza della Provincia.
Sul sito in oggetto risulta in corso una bonifica per fasi e, da quanto è agli atti dalla Direzione Ambiente, è stata realizzata la fase 1, mentre è da eseguire la fase 2.
L'esecuzione di tale fase è subordinata alla fissazione da parte del Comune di Leinì delle garanzie finanziarie che, ai sensi dell'articolo 242 comma 7, del decreto legislativo 152/2006, la proprietà dovrà prestare in favore dell'Amministrazione regionale ai fini della corretta esecuzione degli interventi.
Ciò premesso, si rileva che la normativa vigente in materia di siti contaminati, ed in particolare il decreto legislativo che ho citato prima stabilisce che gli interventi di bonifica siano a carico dei responsabili dell'inquinamento, secondo il principio comunitario "chi inquina, paga".
Ciò non esenta, tuttavia, il proprietario, non responsabile dall'attivare a sue spese eventuali interventi urgenti a tutela della salute e dell'ambiente.
Infatti, come specificato nell'articolo 245 del decreto legislativo n.
152/2006, al proprietario non responsabile può essere richiesta l'adozione nelle misure di prevenzione, definite come le iniziative per contrastare un evento, un atto o un'ammissione che ha creato una minaccia imminente per la salute o per l'ambiente.
Pertanto, con riferimento al caso in oggetto, qualora ARPA Piemonte e la Provincia, soggetti competenti all'effettuazione dei controlli e del rilascio della certificazione degli interventi di bonifica, riscontrino una situazione ambientale in essere tale da richiedere misure urgenti, in mancanza di intervento da parte del responsabile della contaminazione, il proprietario è chiamato ad intervenire, attivando le misure di prevenzione citate prima.
Per quanto riguarda interventi da parte della Pubblica Amministrazione l'articolo 250 del decreto legislativo n. 152 stabilisce che qualora né il proprietario né il responsabile della situazione di inquinamento intervengano, l'intervento possa essere realizzato dal Comune, in sostituzione ed in danno, con conseguente azione di rivalsa per il recupero delle somme.
Occorre rilevare che nei casi di intervento della Pubblica Amministrazione, il comma 1 dell'articolo 253 del predetto decreto legislativo stabilisce che gli interventi di bonifica costituiscono onere reale sui siti contaminati. Ciò comporta l'iscrizione, per l'area oggetto di bonifica, dell'onere reale sul certificato di destinazione urbanistica e la conseguente indisponibilità dell'area sino alla certificazione di avvenuta bonifica.
Il comma 4 dell'articolo 253 del decreto legislativo n. 152 prevede inoltre che il proprietario non responsabile dell'inquinamento possa essere tenuto a rimborsare le spese degli interventi adottati dall'autorità competente nei limiti del valore di mercato del sito determinato, a seguito dell'esecuzione degli interventi medesimi.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione) - Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Interrogazione a risposta immediata n. 1068 presentata dal Consigliere Ponso, inerente a "Effettiva applicazione legge regionale n. 5 del 18 febbraio 2010 'Norme sulla protezione dei rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti'"


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'interrogazione a risposta immediata n. 1068 presentata dal Consigliere Segretario Ponso, che interviene in qualità di Consigliere per l'illustrazione.



PONSO Tullio

Grazie, Presidente.
Egregia Assessora, è noto che in Provincia di Vercelli sussistono ancora oggi seri problemi ambientali ed una situazione di emergenza perdurante che riguarda, in particolare, il territorio di Saluggia e Trino Vercellese, località note per essere state sedi di siti nucleari.
La nostra Regione è dotata di una legge, la n. 5/2010, che all'articolo 4, comma 2, sottolinea come la Regione e i Comuni interessati, senza che i cittadini ne debbano fare richiesta, assicurano preventivamente tutti i gruppi di popolazione per i quali è stato stabilito un piano di emergenza radiologica, l'informazione sulle misure di protezione sanitaria ad essi applicabili, nei vari casi di emergenza prevedibili, nonché sul comportamento da adottare in tali occasioni. Questo è quanto recita la legge 5/2010, articolo 4.
Ciò significa che Regione e i Comuni interessati sono tenuti ad informare i cittadini sulle norme di protezione sanitaria che devono essere applicate e sul piano di emergenza da adottare in caso di rischio connesso alla particolarità del territorio che ho ricordato.
Andando ancora più nello specifico è noto che da anni nel nostro Paese transitano treni carichi di scorie e di combustibile nucleare esaurito, che vengono trasportate presso il centro di riprocessamento in Francia.
Questi treni per raggiungere la Francia attraversano aree del Piemonte densamente popolate. È evidente il rischio che si potrebbe correre in caso di incidente ferroviario, qualunque sia la causa.
Quella dell'incidente ferroviario è un'eventualità non certamente rara purtroppo nel nostro Paese.
Oltre a questo, bisogna tenere conto che il deposito temporaneo (tra virgolette) di Saluggia, che come tutte le cose temporanee in Italia è sempre più definitivo, gode di una stabilità continuamente minacciata da fenomeni atmosferici straordinari come lo sono stati eventi alluvionali nel recente passato.
evidente, perciò, la preoccupazione che la popolazione piemontese messa di fronte al rischio di un eventuale incidente ferroviario o alla compromissione della stabilità del deposito di saluggia, non sia sufficientemente preparata a fronteggiarne le conseguenze.
Per questo motivo, egregia Assessora, sono a chiederle di conoscere quali sono le iniziative che la Regione ha assunto o intende assumere in merito all'applicazione della legge regionale n. 5/2010, segnatamente per ciò che concerne l'informazione preventiva e la diffusione del piano di emergenza da attuare in caso di incidente.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ponso.
La parola all'Assessore Quaglia per la risposta.



QUAGLIA Giovanna, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Rispetto all'interrogazione, si allegherà anche la nota completa predisposta dagli Uffici.
Rispetto al comma, già citato dall'interrogante, della legge regionale n. 5/2010, preciso tuttavia che, con riferimento all'interrogazione in oggetto, si precisa in primo luogo che le iniziative di informazione relative ai piani di emergenza ed agli eventi incidentali competono al sistema informativo regionale sulle radiazioni ionizzanti, ma nel rispetto della disciplina nazionale.
Pertanto, la disciplina nazionale è rappresentata dal D.lgs. n. 230 del 17 marzo 1995 in "Attuazione delle direttive Euratom 80/836, 84/467 84/466, 89/618, 90/641 e 92/3 in materia di radiazioni ionizzanti" per quanto riguarda la pianificazione di emergenza riferita agli impianti nucleari e dal DPCM 10 febbraio 2006, "Linee guida per la pianificazione di emergenza per il trasporto di materie radioattive e fissili, in attuazione dell'articolo 125 del decreto legislativo 17 marzo 1992, n. 230 e successive modifiche ed integrazioni", per quella relativa ai trasporti di materiale radioattivo.
In particolare, l'articolo n. 130 del D.lgs. 230/95 stabilisce che la popolazione, che rischia di essere interessata dall'emergenza radiologica venga informata e regolarmente aggiornata sulle misure di protezione sanitaria ad essa applicabili nei vari casi di emergenza prevedibili nonché sul comportamento da adottare in caso di emergenza radiologica. Ma il successivo articolo n. 133 prevede che le informazioni preventive l'indicazione delle vie di comunicazione più idonee alla loro diffusione nonché la frequenza della diffusione stessa, vengano predisposte ed aggiornate da una "Commissione permanente per l'informazione sulla protezione contro i rischi da radiazioni ionizzanti", istituita presso il Ministero della Sanità.
Poiché, allo stato attuale, la citata Commissione non ha ancora predisposto ed aggiornato quanto di competenza, l'articolo n. 130 non pu trovare applicazione.
Analogamente, per quanto riguarda la pianificazione di emergenza per il trasporto di materiale radioattivo, il DPCM 10 febbraio 2006 non prevede l'informazione preventiva della popolazione, ma unicamente che la popolazione effettivamente interessata dall'emergenza radiologica in caso di incidente nel corso del trasporto venga immediatamente informata sui fatti relativi all'emergenza, sul comportamento da adottare e sui provvedimenti di protezione sanitaria ad essa applicabili nella fattispecie.
Alla luce di quanto sopra, la Regione, in presenza di una disciplina nazionale specifica (il DPCM 10 febbraio 2006) che prevede unicamente un'informazione "successiva" all'incidente, e considerata inoltre l'inapplicabilità della norma rappresentata dell'articolo 130 del D.lgs.
230/95, non può legittimamente "assicurare preventivamente a tutti i gruppi di popolazione per i quali è stato stabilito un piano di emergenza radiologica, l'informazione sulle misure di protezione sanitaria ad essi applicabili nei vari casi di emergenza prevedibili, nonché sul comportamento da adottare in tali occasioni".
Tuttavia, considerato quanto è avvenuto durante i primi due trasporti della campagna di trasferimento in Francia del combustibile irraggiato ancora presente negli impianti piemontesi - trasporti che sono stati caratterizzati da tentativi di blocco del transito del convoglio - questa Amministrazione, nella convinzione che una corretta e completa informazione preventiva potesse far comprendere l'inopportunità dei tentativi di interrompere il transito e svuotare di significato le strumentalizzazioni fuori luogo, ha chiesto al Ministro dell'Interno di poter avviare una specifica campagna informativa in materia.
Pertanto, se e quando perverrà un riscontro positivo da parte del Governo centrale, sarà cura di questa Amministrazione fornire ulteriori strumenti informativi alle Amministrazioni locali ed alle popolazioni interessate, in merito alla problematica di cui trattasi.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Quaglia.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta immediata n. 1075 presentata dalla Consigliera Cerutti, inerente a "Situazione Ferrovia Pinerolo-Torre Pellice"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1075, presentata dalla Consigliera Cerutti, che ha la parola per l'illustrazione.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Devo dire che sembra che, da parte nostra, ci sia un po' un interesse maniacale, quello legato alla situazione ferrovie, legato anche ad alcune tratte, e in particolare, appunto, con un'interlocuzione che continua a non avvenire con l'Assessore Bonino. Inoltre, devo dire che è un'interlocuzione che risulta mancare non soltanto da parte del nostro Gruppo, ma da parte di tutti i soggetti che sono interessati a comprendere effettivamente quali siano le linee guida che la Giunta vuole mettere in atto.
Parliamo di un presunto piano di riorganizzazione dei trasporti proposto dalla Giunta regionale e dall'Assessore Bonino, che finora è stato solo annunciato agli organi di stampa e che dovrebbe prevedere - uso il condizionale, in quanto finora non abbiamo nessun atto specifico che ci dica esattamente come ci si voglia muovere - la soppressione di otto linee e tratte ferroviarie e, tra queste, la tratta Pinerolo-Torre Pellice.
Noi abbiamo già fatto un'interrogazione su questa tratta. Oggi, tra l'altro, riceviamo anche comunicazione dal Sindaco della Città di Saluzzo che riguarda invece la tratta che interessa quell'area e non chiaramente la tratta Pinerolo-Torre Pellice, e chiede, così come è stato richiesto dai Sindaci, quindi dagli amministratori della Val Pellice, di Pinerolo e anche del Sindaco della Città di Saluzzo, un uguale confronto per un'assenza finora di interlocuzione.
La soppressione delle succitate tratte e la conseguente sostituzione con servizi su gomma contraddice e osteggia la volontà delle Comunità locali e dei comitati ad oggi inascoltati; sappiamo che anche il passaggio da gomma a ferro è invece il leitmotiv che continua ad essere continua portato avanti dalla Giunta per la tratta che è la linea ferroviaria Torino Lione. Non capiamo, quindi, come cambi questo tipo di indicazione. E accingendomi a chiudere sulle considerazioni che probabilmente l'Assessore Bonino già conosce, in particolare rimarchiamo anche l'incontro che è avvenuto con il comitato "Treno Vivo Valpellice", cui l'Assessore nella sede del Consiglio regionale non ha partecipato.
Noi andremo a discutere di finanziamenti, con il bilancio, su Trasporto Pubblico Locale, però continuiamo ad evidenziare una grossa mancanza. Non vengono forniti i dati che Trenitalia ha fornito alla Giunta in base ai quali sarebbero previsti questi tagli. Crediamo che questo sia un elemento fondamentale.
A questo punto, con questa interrogazione chiediamo urgentemente di venire a conoscenza di questi dati, proprio per comprendere come insieme si possa, in modo trasparente e non lesivo delle esigenze effettive, procedere per riorganizzare il trasporto regionale piemontese su ferro.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Quaglia per la risposta.



QUAGLIA Giovanna, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
In merito al quesito presentato dalla Consigliera Cerutti, si fa presente che l'Assessorato sta lavorando ad un'analisi base della riorganizzazione dei trasporti ferroviari e su gomma (credo sia noto a tutti anche grazie alle notizie che gli organi di stampa e i vari territori stanno evidenziando in tutta la Regione).
Nella sua esposizione, la Consigliera Cerutti ha ricordato alcune variabili che sono legate all'atto di approvazione del bilancio e del bilancio pluriennale di cui ci accingiamo a discutere.
Nello specifico, la linea Torre Pellice-Pinerolo è una tratta di 19 chilometri effettuata da un servizio ferroviario e di bus sostitutivi mentre nei giorni festivi la linea è servita solo ed esclusivamente dal servizio su gomma. Quindi credo che la discussione sia in merito all'integrazione di questi due servizi o alla sostituzione di un servizio rispetto ad un altro circa le nostre possibilità di bilancio, rispetto ad una trattativa generale (testé ricordata anche al collega Ronzani) che vede anche il Governo impegnato in una ridefinizione del servizio di trasporto pubblico.
In questo momento, non è possibile produrre, in allegato a questa risposta, tutta la documentazione idonea circa i dati richiesti, ma c'è l'impegno da parte dell'Assessore Bonino (confermato, altresì, nella richiesta) di far pervenire, credo già nella giornata di oggi, tutti i dati richiesti anche in merito alle valutazioni di Trenitalia sul numero dei passeggeri e dei servizi.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.



(Alle ore 14.52 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



(La seduta ha inizio alle ore 14.53)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do atto che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta del 4 maggio 2012.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Boniperti, Cantore, Cota, Giovine Maccanti, Motta Massimiliano, Sacchetto e Tiramani.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame disegno di legge n. 170, inerente a "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2012 2014"


PRESIDENTE

Dobbiamo procedere col l'esame del disegno di legge n. 170, "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2012-2014", di cui al punto 4) all'o.d.g., assegnato all'esame in sede referente alla I Commissione permanente e in sede consultiva alle Commissioni II, III, IV, V, VI permanenti e di merito e al Consiglio delle Autonomie Locali in data 4 ottobre 2011.
Il provvedimento è stato licenziato dalla I Commissione, a maggioranza dei Consiglieri presenti, in data 12 aprile 2012. Relatore di maggioranza è il collega Pedrale - che non vedo, quindi la relazione di maggioranza la diamo per letta - mentre il relatore di minoranza è il Consigliere...



PRESIDENTE

RONZANI Wilmer (fuori microfono)



PRESIDENTE

La diamo per letta!?



PRESIDENTE

Allora cominciamo dalla relazione di minoranza, poi speriamo che arrivi il relatore...



PRESIDENTE

MULIERE Rocco (fuori microfono)



PRESIDENTE

Ma s'inizia da quella di maggioranza!



PRESIDENTE

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Ma quando mai!



PRESIDENTE

Con tutta la buona volontà, non posso dare la parola agli assenti.



PRESIDENTE

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Ho capito, però...



PRESIDENTE

Cominciamo dalla relazione di minoranza.
Prego, collega Lepri.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusate, ma ciascuno deve fare il proprio mestiere.
Il numero legale c'è, l'o.d.g. è pervenuto a domicilio e l'Assessore competente è presente.
Il relatore di maggioranza non è presente: se vuole, lo può surrogare il Presidente della Commissione, se no è possibile far cominciare la minoranza.
Presidente Burzi, può esporre lei la relazione?



PRESIDENTE

BURZI Angelo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Nessun problema, Presidente.



PRESIDENTE

No, mi comunicano che non è possibile.
Sospendiamo la seduta per qualche minuto.



(La seduta, sospesa alle ore 14.57 riprende alle ore 15.00)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Chiederei, gentilmente, di sospendere la seduta per una ventina di minuti, perché abbiamo un incontro con il Presidente Cota.



PRESIDENTE

I nostri lavori riprenderanno alle ore 15.20.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.00 riprende alle ore 16.11)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prima della sospensione, stavo dicendo che dobbiamo procedere con l'esame del disegno di legge n. 170 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2012-2014" di cui al punto 4) all'o.d.g..
I relatori sono i Consiglieri Pedrale e Lepri. La maggioranza aveva richiesto una breve sospensione e adesso possiamo riprendere i lavori.


Argomento:

Questione pregiudiziale proposta dal Consigliere Reschigna


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Vorrei comprendere, innanzitutto, le ragioni di questa sospensione.
In secondo luogo, vorrei far rilevare che in queste settimane, in cui avremmo dovuto discutere di legge finanziaria e di legge di bilancio, sono stati più i momenti di sospensione che quelli di attività di Consiglio regionale.
Durante l'intervallo, chiamiamolo così, il collega Lepri mi ricordava che questo disegno di legge sul bilancio è arrivato in Consiglio regionale il 30 settembre e oggi siamo al 10 di maggio: cominceremo - forse - a discutere solo adesso, dopo sette mesi e dieci giorni, la legge di bilancio in Consiglio regionale.
E vorrei ribadire, per inciso, che in questi sette mesi e dieci giorni non vi è stata una grande attività ostruzionistica da parte delle opposizioni.
Credo che sia, innanzitutto, intollerabile che il Consiglio regionale venga tenuto per un'ora e un quarto sistematicamente e ripetutamente in attesa di continue riunioni di maggioranza. Denuncio che è assolutamente intollerabile, dal nostro punto di vista.
In secondo luogo, mi sembra che ci siano dei fatti sulla scena politica di questa Regione all'interno della maggioranza che meritano di essere oggetto almeno di un'informazione al Consiglio regionale prima di cominciare la discussione sul disegno di legge sul bilancio.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Non so se il Presidente Reschigna alludesse a me o a noi, ma comunque è quello che stavamo cercando di fare dall'inizio di questo pomeriggio.
Dopo averla informata Uffici almente, volevo anche informare i colleghi che, dopo un'attenta e lunga riflessione, insieme ad alcuni colleghi abbiamo deciso di formare un Gruppo autonomo, che sarà costituito, oltre che dal sottoscritto, dalla collega Valle e dai colleghi Vignale, Tentoni e Boniperti, e che ha come nome "Progett'Azione del PdL".
Le ragioni di questa scelta sono tutte interne ad un dibattito che, per quanto ci riguarda, arriva da lontano all'interno del nostro partito e che in parte ha anche coinvolto i nostri rapporti all'interno del Gruppo di cui fino a ieri abbiamo fatto parte.
Continueremo a lavorare con la stessa modalità che ci ha contraddistinto in questo inizio di legislatura come Consiglieri e come componente, e continueremo, nell'ambito del possibile, al lavoro di questa maggioranza e, nell'ambito del possibile, al lavoro di questa Giunta. Tutto qua.



PRESIDENTE

Ha chiesto nuovamente la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Ciò che è stato annunciato dal collega Burzi non mi sembra un fatto secondario o di ordinaria amministrazione.
Siamo alla vigilia di una discussione quanto mai impegnativa sul disegno di legge del bilancio e viene ufficializzato al Consiglio regionale il fatto che cinque Consiglieri del Gruppo consiliare del PdL hanno deciso di costituirsi di fatto un Gruppo autonomo. Non credo che questo fatto avvenga - per fortuna! - tutti i giorni all'interno dell'Assemblea regionale.
Sono abituato a dare la giusta importanza ai fatti politici e a non esasperare mai i termini della questione. Tuttavia, dare la giusta importanza ai fatti politici vuol dire proporre una riflessione di questo tipo: se cinque Consiglieri escono da un Gruppo e decidono...



PRESIDENTE

Scusi se mi permetto di interromperla, ma non ho dato comunicazione di questo fatto perché ho verificato con gli Uffici che il Presidente dà comunicazione all'Aula solo dopo che ne ha preso atto l'Ufficio di Presidenza.
Ho dato volentieri la parola al Consigliere Burzi perché comunque è un fatto rilevante. Ma se vogliamo discutere di questo, bisogna proporre un dibattito da mettere ai voti.
Se lei vuole concludere e la cosa finisce qua, per oggi va bene. Se invece, desiderano intervenire altri colleghi, dobbiamo porre l'attenzione del Consiglio sul fatto di aprire o meno un dibattito sulla comunicazione del Consigliere Burzi.
Prego, Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Sotto il profilo formale, la sua considerazione non fa una grinza.
Non copriamoci dietro le questioni formali...



PRESIDENTE

Mi scusi se la interrompo: nessuno si vuole coprire...



RESCHIGNA Aldo

Non alludevo a lei! Ho detto che, sotto il profilo formale, la sua considerazione non fa una grinza. Aggiungo: non copriamoci dietro il profilo formale, perché mi sembra che siamo in presenza di un fatto sostanzialmente rilevante sotto il profilo politico, che avviene dopo un lungo dibattito che ha coinvolto la maggioranza e, inevitabilmente, anche il Consiglio regionale e la comunità piemontese.
Questo Consiglio regionale non è in grado di produrre atti e provvedimenti (come non sta producendo): ho ricordato i sette mesi e dieci giorni per incominciare a discutere la legge di bilancio in Consiglio regionale.
A me sembra che una situazione di questo tipo sia rilevante. Mi sembra quanto mai opportuno che, oltre ad averne legittimamente discusso con il Gruppo del PdL, il Presidente Cota ne discuta con l'intero Consiglio regionale, poiché non siamo in presenza di un fatto ordinario.
Propongo, pertanto, una discussione su questo punto.



PRESIDENTE

Il Consigliere Reschigna propone e formalizza una richiesta di discussione, relativamente al fatto politico che è stato evidenziato dal collega Burzi.
Occorre andare nell'ambito delle questioni pregiudiziali.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Eravamo riuniti con il Presidente Cota per discutere della legge di bilancio, non per le questioni dei nuovi assetti dei Gruppi consiliari.
Intendevo procedere nella discussione del bilancio, con la lettura della relazione e, poi, l'apertura del dibattito.
Peraltro, non ci sottraiamo ad una richiesta d'informazione che noi stessi vorremmo avere con precisione, rispetto all'esatta denominazione che è stata presentata, da questo Gruppo di colleghi, all'Ufficio di Presidenza.
Dopodiché, direi di procedere con la discussione della legge di bilancio.



PRESIDENTE

Come mero atto di cortesia, confermo che quanto ha detto il Consigliere Angelo Burzi è corretto: i colleghi Vignale, Burzi, Tentoni, Boniperti e Valle da oggi si sono costituiti in Gruppo, denominato "Progett'Azione del PdL".
La comunicazione Ufficiale non potrà che avvenire successivamente alla presa d'atto dell'Ufficio di Presidenza, che intendo riunire al più presto con tutte le valutazioni e le prerogative che lo stesso organo farà, in seguito a questa comunicazione.
Permane la questione pregiudiziale proposta dal Consigliere Reschigna ex articolo 71 del Regolamento (l'ha formalizzata): il collega Reschigna, cioè, chiede che si avvii una discussione in Consiglio regionale su questo nuovo fatto politico, ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento.
Su tale questione può parlare un solo Consigliere per Gruppo.
Per il Gruppo del PD ha parlato il Consigliere Reschigna.
Ci sono altri Gruppi che intendono intervenire su tale richiesta? Non essendoci interventi, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sulla questione pregiudiziale proposta dal Consigliere Reschigna.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame disegno di legge n. 170, inerente a "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2012 2014" (seguito)


PRESIDENTE

Passiamo, pertanto, all'esame del disegno di legge n. 170, di cui al punto 4) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Pedrale, per la relazione di maggioranza.



PEDRALE Luca, relatore

Grazie, Presidente.
Il provvedimento è stato esaminato in Commissione referente, nella sessione di bilancio, ai sensi dell'articolo 35 del Regolamento del Consiglio regionale, dedicando numerose sedute ad approfondimenti di materia.
Come per il disegno di legge regionale n. 169 - la legge finanziaria per l'anno 2012 - sono state svolte le consultazioni con i soggetti ed enti interessati e nella Commissione di merito sono state approfondite le materie in tema di sanità e politiche sociali, trasporti pubblici locali istruzione e cultura, formazione professionale e lavoro, turismo, con gli Assessori competenti, che hanno relazionato sulle principali variazioni finanziarie.
Il bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 rispetto alla sua fase di presentazione, è stato emendato in sede di Commissione. Sono state proposte dalla Giunta regionale diverse variazioni di bilancio.
Il bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 pareggia nell'importo di 16.575.966.675,15 euro, in termini di competenza, e nell'importo di 17.287.129.209,92 euro, in termini di cassa.
L'articolo 3 del disegno di legge è relativo all'indebitamento e l'articolo 9 fa riferimento all'utilizzo dell'avanzo finanziario presunto alla chiusura dell'esercizio 2011.
Il fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, contenuto nell'articolo 8, è determinato in 1.112.162.534,77 euro e serve per far fronte al maggior fabbisogno di cassa che si manifesti nel corso dell'esercizio finanziario 2012.
Sulla base del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012 è stato predisposto il bilancio pluriennale per gli anni 2012-2014 (vedasi l'articolo 12).
L'articolo 13 fa invece riferimento al piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, redatto dalla Giunta regionale ai sensi dell'articolo 7 della legge finanziaria per l'anno 2012.
La Commissione ha licenziato giovedì 12 dicembre 2011 a maggioranza il disegno di legge n. 170 e lo ha rimesso all'Aula consiliare per la sua approvazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola al Consigliere Lepri, per la relazione di minoranza.



LEPRI Stefano, relatore

Grazie, Presidente.
un peccato che questa discussione, che dovrebbe essere importante poiché la discussione sul bilancio è notoriamente l'atto più significativo avvenga in un momento così disturbato.
In ogni caso, come minoranza faremo, come sempre, la nostra parte: più attenti ai contenuti che alle dinamiche della politica.
Il nostro Capogruppo affermava che il disegno di legge di presentazione del bilancio preventivo porta la data del 30 settembre 2011. Mi verrebbe da dire che siamo all'ottavo mese di gravidanza e che tra un po' la creatura è pronta! Non ricordo una gestazione così lunga: anche quando, nella scorsa legislatura - quando governammo - si arrivò a questo periodo, certamente la Giunta aveva proposto il provvedimento molto più tardi (c'erano altre questioni).
In questa lunga gestazione, "mamma Quaglia" ha svolto certamente un lavoro importante, paziente: una sorta di Penelope che, ogni settimana, ha fatto e disfatto una tela costruita per approssimazioni successive - e questo è un eufemismo - mentre i padri di questa proposta sono un po' tutti defilati.
Quello che dovrebbe essere il padre principale, il Presidente, non si vede neanche oggi (forse è nelle retrovie a capire come provare a risolvere questa intricata questione).
Gli altri Assessori hanno messo da parte ogni disponibilità a presentarsi tant'è che, quando si tratta di tagli, scappano tutti.
Peraltro, credo che non sia più utile discutere sulle ragioni che ci hanno portato a questo difficile bilancio che stiamo per discutere. C'è un concorso di responsabilità che abbiamo più volte sottolineato, su cui è inutile tornare ulteriormente, ma che oggi ci porta a prendere atto del fatto che abbiamo interessi passivi che potrebbero coprire per tre volte il bilancio delle politiche sociali che cerchiamo di rimpolpare un po' e che purtroppo, questo sistema, ha portato ad aspettative crescenti da persone imprese, soggetti e associazioni che ora, ci rendiamo conto quanto sia difficile rigettare e non soddisfare.
Bisogna dire che, in questo contesto, contano anche molto i tagli statali, che noi ricordiamo essere stati fino a poco tempo fa apprezzati dal Presidente Cota e ora, forse, fortunatamente, dopo il cambio di Governo, un po' meno sostenuti.
Ora che in quest'Aula è largamente condivisa, se non altro perché siamo costretti, l'esigenza e l'urgenza di affrontare con serietà una manovra correttiva che abbia una visione e una strategia, noi prendiamo atto invece, e lo abbiamo preso a seguito di questa defatigante discussione in I Commissione e mai conclusa, che la manovra è difensiva. È una manovra che non ha una visione, è una manovra che non è creativa, se non per la parte di finanza che, invece, come si usa dire, di creatività sembra averne molta. Per esempio, accendete nuovi mutui.
La proposta è di fare 242 nuovi milioni di mutui, ma c'è il dubbio - lo abbiamo rappresentato in Commissione - che la legge di stabilità 2012 non consenta di accedere ad ulteriori forme di indebitamente. Questo resta un dubbio che non voglio sviluppare in questa relazione, ma certamente abbiamo timore di una forzatura. Non a caso, abbiamo presentato un emendamento che punta a precisare questo aspetto, a verificare l'effettiva praticabilità dell'accensione di nuovi mutui, tenendo conto della legge di stabilità.
A proposito di finanza creativa, come possiamo essere sicuri di quello che avete scritto in bilancio, per esempio sulle entrate? Nel Titolo 2 cioè le entrate che arrivano da Stato e Unione Europea, vi sono ben 300 milioni di euro in più rispetto al 2011, eppure sappiamo che lo Stato ha tagliato ulteriormente, nel 2012 rispetto al 2011, trasferimenti alle Regioni e alle amministrazioni locali.
Di questi 300 milioni in più di entrate sul Titolo 2, ben 250 deriverebbero da maggiori entrate dello Stato. Siamo contenti, saremmo contenti di essere smentiti, ma temiamo che vi sia un'eccessiva generosità un eccessivo ottimismo nelle previsioni di entrata.
Così come, invece, siamo sicuri che vi è un'eccessiva previsione di entrata per quanto riguarda le alienazioni imputate: ben 240 milioni di euro.
Ho ripreso - lo abbiamo già detto anche in I Commissione - le tabelle di previsione delle entrate da alienazioni, ma neanche nei momenti e negli anni di più fulgida finanza creativa, eravamo arrivati a stimare una cifra così abbondante. Alcuni sanno a cosa mi riferisco. Nell'anno più fulgido avevamo previsto 200 milioni di entrate da alienazioni, e ne abbiamo incassati ben 12. Pensare che, arrivati a metà dell'anno, si possa prevedere, in sette mesi, di incassare 240 milioni, ci pare una previsione a dir poco azzardata.
Ultimo azzardo della finanza creativa che ci proponete. Prevedete un avanzo per il 2011, e il suo utilizzo nel disegno di legge di previsione 2012, di 159 milioni che verrebbero utilizzati per la spesa corrente del 2012. Com'è possibile pensare di avere un utile nel 2011 quando nel 2011 si punta - questo sarà rappresentato chiaramente nel consuntivo 2011 - a coprire il disavanzo di 614 milioni del 2010? Anche se vi sarà una spalmatura più lunga, su più anni, di questo disavanzo, c'è motivo di credere, anche avendo avuto modo di leggere i residui attivi e passivi e la cassa del 2011, che non vi sarà utile nel 2011. Tant'è che abbiamo presentato un ulteriore emendamento, proprio per eliminare questo improbabile utile che non c'è.
Che dire, poi, del fatto che, anche se venissero previsti tutti questi importi su cui dubitiamo, resta sempre in capo alla Giunta questo fantomatico, e sempre più insostenibile, strumento che si chiama programma operativo per cui ci troveremo, anche a bilancio approvato sulla carta come purtroppo già capitato da molti anni, ad ottobre, come è capitato nel 2011, prendendo atto che la gran parte delle spese discrezionali saranno bloccate al 40% degli impegni? Non c'è il Consigliere Leo, ma faccio l'esempio cui lui tiene molto e può confermarlo. Nel 2011 fu previsto uno stanziamento di una certa cifra per il sostegno all'attività degli oratori, ma poi quella cifra, nel 2011 rimase al 40%.
Noi stiamo per votare un bilancio la cui certezza di impiego resta in capo, ahimè, alla Giunta. Riteniamo che questo non vada bene e, magari, nel corso della discussione cercheremo anche di modificare questo strumento così mal utilizzato.
Al di là della finanza creativa noi non vediamo, l'ho già detto, una visione strategica. Per esempio sul welfare. Com'è possibile che solo grazie alla nostra battaglia, alla nostra cocciutaggine, sia stato possibile ottenere risorse, ancora comunque largamente insufficienti, e lo saranno comunque anche se verrà accettato l'emendamento del PD o di altre forze di minoranza che sicuramente su questo faranno battaglia? Che dire della morosità incolpevole, dei fondi che combattono la morosità incolpevole che aiutano gli inquilini morosi incolpevoli a pagare gli affitti all'ATC? Scomparso quasi quel fondo.
Ma che dire quanto alla mancanza di priorità, per esempio, del calderone delle voci che sono rappresentate nei capitoli guidati dall'Assessore Giordano? di questi giorni la notizia per cui il Governo Monti intende disboscare, finalmente, la marea di aiuti di Stato e non di Stato, delle Regioni, a favore delle attività produttive che, è evidente, in un momento di vacche magre, deve essere sempre più attentamente ponderato.
Da questo punto di vista, domando all'Assessore Giordano e al Presidente: che senso ha aumentare il numero dei beneficiari, cioè gli under 35 che, se assunti a tempo indeterminato, consentiranno alle imprese di ottenere la bellezza di mille euro per tre anni? Questi sono soldi che non spostano la decisione delle imprese circa l'opportunità di assumere o meno una persona, eppure, messi insieme, sono milioni di euro che, invece possono essere meglio utilizzati.
Cosa dire del fatto, per esempio, che abbiamo azzerato un fondo importante, come quello che riguarda il finanziamento delle borse di studio riservate ai migliori cervelli, ai nostri ragazzi che si sono laureati, per proseguire il cammino? Vi racconto un fatto che mi ha molto colpito, emblematico della modalità con la quale stiamo governando. Ho conosciuto un giovane brillante, che ha vissuto un'esperienza con borsa di studio pagata dalla Regione presso una nostra società (un parco tecnologico), al quale non è stato rinnovato il contratto. Questo ragazzo - che ormai ha più di trent'anni - è stato chiamato da una fondazione americana - ha un volo pagato in business class - verosimilmente, per essere selezionato e finanziato lautamente negli Stati Uniti. Noi, in compenso, i soldi li troviamo per pagare altri impiegati, altra burocrazia, in quelle società penso a Finpiemonte e a SCR - i cui organici, in questi anni, sono lievitati.
Il paradosso è il seguente: i migliori non vengono riconosciuti o vengono sottopagati, ma continuiamo nello sperpero di assunzioni clientelari nel pubblico impiego.
Cosa dire della mancanza di vere razionalizzazioni? Stimo l'Assessore Monferino per il suo impegno, ma evidenzio una contraddizione: come è possibile che l'Assessore Monferino abbia a bilancio quasi 100 milioni di euro in più rispetto al 2011? È l'unico comparto che segna un aumento di dotazione.
Allora, dov'è il super manager che, verosimilmente - speriamo dimostrerà di essere? Lo manifesti attraverso la capacità di ridurre le spese.
Allora, su questo importo, per esempio, riteniamo di potere intervenire. Infatti, abbiamo scritto degli emendamenti. Il trasporto pubblico locale e il welfare sono due comparti largamente sottofinanziati.
Pertanto se, rispetto al 2011, destiniamo un euro in meno al bilancio della sanità, crediamo di non causare un particolare dispetto agli operatori della sanità quando in tutti gli altri comparti, mediamente, ci sono risparmi, cioè tagli, del 15-20-30%.
Cosa dire del fatto che stiamo ancora aspettando il piano delle razionalizzazioni e degli accorpamenti per quanto riguarda le società controllate e collegate? In compenso, abbiamo la certezza che aumenteranno è scritto a bilancio - le spese di dotazione per Finpiemonte e per SCR: per fare cosa se, poi, dovremo inevitabilmente ridurre, per esempio, le misure sulle attività produttive? Infine, parliamo del TPL, i cui debiti - i debiti verso gli imprenditori che hanno contratti di servizio - ci risulta che siano stati messi, in gran parte, nel 2011, sotto il tappeto oppure rinviati secondo la logica dello slittamento degli impegni. È evidente che anche quest'anno non vi sono le risorse sufficienti per pagare i contratti di servizio.
Allora, delle due l'una. Si deve avere il coraggio di mettere mano come avrebbe dovuto farsi tanto tempo fa - anche nella nostra Amministrazione, ai contratti di servizio, allineandoli alle disponibilità effettive, cercando di effettuare una comparazione tra provincia e provincia, perché vi sono differenze abissali: questo non si è stato fatto e sembra che non si voglia fare.
Sono trascorsi più di due anni e questi impegni indicati in provvedimenti emendativi e in ordini del giorno continuano ad essere lettera morta, restano lì come frutto del braccio di ferro tra i partiti il Presidente e gli Assessori.
Ancora vogliamo segnalare il calcolo politico che si registra in alcuni casi. Scorrendo le voci delle singole UPB, guarda caso, in alcune Direzioni osserviamo che diminuisce tutto, ma aumentano le UPB che riguardano le spese della direzione e le spese della programmazione, cioè, in sostanza le spese discrezionali che restano in capo agli Assessori. È chiarissimo avviene nell'Agricoltura, nella Cultura e Sport, nelle Attività produttive.
Insomma, il disegno degli Assessori è il seguente: "Di fronte al fatto che mi riducete i fondi, ne tengo di più per me e taglio il resto". Valutate voi se si tratta di un disegno lungimirante oppure di un disegno molto autoreferenziale.
Potrei continuare, ma ho già sforato il tempo a mia disposizione; credo che i miei colleghi di minoranza sapranno molto meglio di me completare le poche argomentazioni che ho introdotto.
In conclusione, noi non siamo soddisfatti di come, oggi, si è arrivati alla discussione generale. Forse, c'è ancora spazio per dei miglioramenti.
Se, per caso, valuteremo di aprire, come ci ha chiesto il Presidente Cota un prudente confronto, non sarà per darvi un'apertura di credito, che è immeritata, largamente immeritata, e nemmeno per acuire le spaccature tra di voi, che avete dimostrato tranquillamente di sapere fare da soli. Se daremo una prudente apertura di credito, sarà solamente perché ci stanno a cuore i piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie.
Sono state svolte le relazioni sia da parte del relatore di maggioranza che da parte del relatore di minoranza, adesso dovremo procederemo con il dibattito generale.
Chiedo un attimo di attenzione: siccome la giornata è stata caratterizzata, prima, da una sospensione, comunque aleggia l'esigenza di una riunione e ci sono altre richieste, non vorrei cominciare oggi il dibattito generale per poi riprenderlo domani. Dobbiamo decidere se svolgere il nostro bel dibattito generale e stare qui fino a circa alle ore 20, oppure, se ci sono altre esigenze, tutti le esplicitano e valutiamo.
La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Mi sembra di capire che sia stato richiesto un incontro tra il Presidente Cota e i Gruppi di minoranza. Noi, come Gruppo, allo stesso modo, avremmo l'esigenza di indire una riunione nei prossimi minuti per fare il punto della situazione. Pertanto, potrebbe essere proficuo per tutti, dopo l'illustrazione che è stata svolta, sospendere i lavori prima di aprire il vero e proprio dibattito, che, a questo punto, potremmo aprire domani.



PRESIDENTE

Il Consigliere Pedrale, comprensibilmente, ha chiesto la cortesia di creare uno spazio per una riunione del proprio Gruppo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Se il Consigliere Pedrale vuole chiedere una sospensione del Consiglio regionale, è assolutamente legittimo, ma io non ho nessuna esigenza di sospensione del Consiglio regionale e nemmeno nessun incontro con il Presidente Cota.



PRESIDENTE

Essendo le ore 17, ritengo inutile sospendere per mezzora per poi rinviare ancora di mezzora. Concluderei adesso i nostri lavori, con l'intesa di riprendere domani alle ore 12.30 e di concludere, se possibile almeno il dibattito generale e incominciare la discussione dell'articolato.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 16.46)



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