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Dettaglio seduta n.224 del 04/05/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


VALERIO CATTANEO



PRESIDENTE

I nostri lavori inizieranno al termine dell'incontro con le RSU della società CSI, che si terrà in Sala Viglione fra qualche minuto, come ho comunicato in Aula ieri sera al termine della seduta.
Pertanto, ricordo a chi è interessato, che l'incontro si svolge in Sala Viglione al primo piano. Quindi la sospensione è almeno fino alle ore 10.30 o oltre.



(Alle ore 11.25 il Presidente Cattaneo convoca la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari)



(La seduta inizia alle ore 11.58)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Non essendovi proposte di modifica, l'o.d.g. è approvato.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Giordano, Goffi e Spagnuolo.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Anzitutto mi scuso con i colleghi per il protrarsi delle riunioni che ci sono state, sia per quelle informali, siete a conoscenza nelle comunicazioni che ho fatto ieri sera in chiusura di seduta, sia per la Conferenza dei Capigruppo.
Mi sembra che anche con la presenza del Presidente della Regione l'obiettivo che si era posto il Consiglio regionale di trovare un percorso che potesse favorire l'approvazione celere del disegno di legge n. 169 sia abbastanza definito.
Ricordo che oggi l'Aula è convocata fino alle ore 14.00 in quanto, come è noto, nella giornata di domenica e lunedì si svolgeranno le elezioni amministrative, anche sul territorio della nostra regione.
Pertanto, la Conferenza dei Capigruppo ha ritenuto, poiché la richiesta prevalente era quella di dare la possibilità ai colleghi Consiglieri di fare almeno (passatemi il termine) qualche ora di campagna elettorale oggi che il Consiglio regionale sia convocato anche in seduta domani alle ore 9.30.
Pertanto ricominciamo dal disegno di legge n. 169.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 169, inerente a "Legge Finanziaria per l'anno 2012"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 169, inerente a "Legge Finanziaria per l'anno 2012", di cui al punto 4) all'o.d.g., prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 20 quater rubricato n. 201) presentato dai Consiglieri Vignale, Tentoni, Leardi, Pedrale: Dopo l'articolo 20 del disegno di legge regionale n. 169 - Legge finanziaria per l'anno 2012 inserire il seguente articolo di legge: art. 20. (Modifica della legge regionale 22 ottobre 1996 n. 75) Dopo il comma 3 dell'articolo 17 della legge regionale 22 ottobre 1996 n.
75 (Organizzazione dell'attività di promozione, accoglienza e informazione turistica in Piemonte ) è inseguito il seguente comma: "4. Il limite della disponibilità di mille posti letto è derogabile a 250 per i consorzi turistici che sorgono nei comuni montani".
Consiglieri Pedrale e Vignale, primo firmatario, quest'emendamento viene mantenuto? Consigliere Vignale, lo devo chiedere a lei, lo so. Alla luce delle richieste di alleggerimento del provvedimento...



(Commenti del Consigliere Pedrale)



PRESIDENTE

Se ha bisogno di un minuto...



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale, sull'emendamento rubricato n. 201).



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento, unitamente ad un altro di cui non ricordo il numero (forse, il n 43 o il n. 99), sarebbero gli unici due emendamenti da mantenere e ne spiego il motivo.
La legge regionale n. 75 del 1996 prevede la promozione delle attività turistico-alberghiere, prevedendo che coloro i quali possono accedere a questa attività di promozione abbiano almeno 1.000 posti letto.
In tutto l'arco alpino piemontese, salvo la Val di Susa, non c'è una realtà che fisicamente abbia mille posti letto. Per cui, noi di fatto, ogni anno, quando diamo il sostegno alla promozione turistica piemontese escludiamo di fatto tutto l'arco alpino piemontese, salvo una singola area.
L'emendamento, che prevede la possibilità di derogare esclusivamente nei Comuni montani per i consorzi, credo sia da mantenere e mi auguro da approvare perché risponde a un'esigenza che tutto il sistema turistico montano ha manifestato per carenze numeriche oggettive, nel senso che qualunque consorzio di qualunque area montana piemontese fisicamente non ha mille posti letto, neanche se tutti gli alberghi aderissero ai consorzi mille posti letto non li ha.
Quindi quest'emendamento mi sembrerebbe utile, perché se no rischieremmo di continuare a penalizzare un intero mondo che per noi, come Regione Piemonte, è un mondo estremamente significativo.



PRESIDENTE

aperta la discussione generale sull'emendamento.
La parola al Consigliere Taricco.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Credo sia utile capire se intendiamo realmente approvare la finanziaria o se non intendiamo approvarla. Lo dico con molta chiarezza.
Abbiamo ritirato decine di emendamenti che non hanno attinenza con la finanziaria, ora non possiamo mantenere ugualmente emendamenti che non hanno attinenza con la finanziaria, seppure plausibili! Abbiamo già proposto di fare un collegato immediatamente dopo il bilancio che comprenda tutte le norme che non sono state trattate. Da parte nostra vi la massima disponibilità. Perché se no non capiamo qual è la ratio dentro la quale ci stiamo muovendo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Mi rivolgo alla Giunta e alla maggioranza. Abbiamo discusso per alcune ore un percorso che avrebbe dovuto individuare alcune questioni ritenute prioritarie, importanti ai fini dell'approvazione della legge finanziaria e poi ciascuno è autorizzato a riproporre i suoi emendamenti? Non entro nel merito degli emendamenti, Presidente, perché tutti gli emendamenti hanno dignità, non è questa la questione. Pongo un problema politico: che senso ha avere interrotto i nostri lavori per un giorno e mezzo, aver definito una griglia di questioni che consideriamo, che vengono considerate dalla maggioranza, quelle sulle quali è possibile discutere, se poi ciascuno mantiene i propri emendamenti? Allora vuol dire che le condizioni per fare le cose che avete detto non ci sono. Abbiate pazienza! C'è un problema di coerenza rispetto a un impostazione, poi c'è un problema politico.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

I colleghi abbiano pazienza, ma quando c'è carenza di informazioni per le riunioni, diventa un po' complesso.
Se la Giunta fa il collegato, è evidente che non c'è alcun problema salvo un emendamento, nello spostare questo, come altri temi, all'interno del collegato.
Mi sembra di capire che la Giunta sia intenzionata a fare un collegato: se così è, non c'è alcun problema.



PRESIDENTE

Bene, pertanto l'emendamento del Consigliere Vignale è ritirato.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Scusi, Presidente, ho sentito distrattamente l'intervento del collega Vignale, il quale ha detto: "Se la Giunta fa il collegato...".



PRESIDENTE

No, allora ha ascoltato in modo molto distratto. Ha detto: "Avendo appreso...



BURZI Angelo

L'ha detto in maniera molto chiara...



PRESIDENTE

Ha detto: "Avendo appreso che la Giunta fa il collegato".
Collega Vignale, conferma che l'emendamento è ritirato? Grazie.
L'emendamento aggiuntivo dell'articolo 20 quater rubricato n. 201) presentato dai Consiglieri Vignale, Tentoni, Leardi, Pedrale è ritirato.
L'emendamento aggiuntivo dell'articolo 20 sexies rubricato n. 206) presentato dai Consiglieri Reschigna, Ronzani, Lepri, Taricco, Muliere Gariglio è ritirato.
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 20 septies rubricato n. 207) presentato dai Consiglieri Reschigna, Ronzani, Lepri, Taricco, Muliere Pentenero, Gariglio: Dopo l'articolo 18 del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012", è inserito il seguente: "Articolo 18 bis (Modifica alla legge regionale 29 luglio 2009, n. 21 (Disposizioni in materia di presentazione per le liste per le elezioni regionali") 1. La legge regionale 29 luglio 2009, n. 21 (Disposizioni in materia di presentazione per le liste per le elezioni regionali) è abrogata".
Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

L'emendamento è ritirato.
Presidente, per agevolare i lavori dell'Aula, ritiriamo tutti gli emendamenti, fino al n. 216).



PRESIDENTE

Grazie.
Pertanto gli emendamenti rubricati n. 208), 209), 210), 211), 212), 213) 215), e 216) sono ritirati.
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 20 septies decise rubricato n. 218) presentato dai Consiglieri Muliere, Reschigna, Ronzani, Motta Angela Lepri, Taricco, Laus, Gariglio: Dopo l'articolo 18 del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012", è inserito il seguente: "Articolo 18 bis (Modifica alla legge regionale 21 aprile 2011, n. 4 'Promozione di interventi a favore dei territori interessati dalla realizzazione di grandi infrastrutture. Cantieri - Sviluppo-Territorio') 1. Al comma 3 dell'articolo 2 della legge regionale 21 aprile 2011, n. 4 (Promozione di interventi a favore dei territori interessati dalla realizzazione di grandi infrastrutture. Cantieri - Sviluppo - Territorio) dopo la lettera b) è inserita la seguente: "c) alla nuova linea ferroviaria ad alta capacità (AC) tra Genova e Milano denominata 'Terzo Valico'.'" La parola al Consigliere Muliere, per l'illustrazione.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Un anno fa circa abbiamo approvato una legge che ha trovato anche il nostro consenso: la legge regionale n. 4 del 21 aprile, "Promozione di interventi a favore dei territori interessati dalla realizzazione di grandi infrastrutture".
All'articolo 2 della legge sono indicate due grandi opere: una è la galleria geognostica La Maddalena; l'altra è il nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione.
Nel frattempo, la discussione, non solo le decisioni, riguardante la realizzazione della linea ad Alta Capacità tra Genova e Milano (il cosiddetto Terzo Valico) ha avuto degli sviluppi, tra cui il finanziamento dei primi due lotti.
Al di là della discussione esistente sul territorio, ma anche in quest'Aula, sull'opportunità di realizzare queste grandi infrastrutture proprio perché la legge accompagna la realizzazione delle grandi infrastrutture, per quanto riguarda l'intervento sul territorio, dal punto di vista ambientale, per quanto riguarda le opere di accompagnamento, e così via, ritengo sia importante inserire, all'articolo 2 della legge che ho citato, anche il Terzo Valico.
Ritengo sia importante indicarlo nella legge.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Devo dire al collega proponente e all'Assemblea che ho verificato proprio ad horas con il Direttore regionale dei trasporti che la legge è stata fatta in modo da poter inserire, con delibera di Giunta, tutte le opere necessarie.
L'Assessore Bonino mi confermava che abbiamo in preparazione una deliberazione che comprende il tavolo e tutto quello che il territorio ha chiesto. Posso assicurare in questa sede che sarà adottata secondo i tempi normali: nella prossima riunione di Giunta o in quella successiva.
L'emendamento è ridondante, ma colpisce nel segno, pertanto condividiamo l'emendamento, ma cambiamo sistema: mentre in allora si era pensato ad una legge che, di volta in volta, consentisse d'inserire le grandi opere, adesso utilizziamo lo strumento della delibera.
Posso ancora dire che, prima di portarla in Giunta, l'Assessore Bonino verrà in Commissione ad illustrarla ed approfondirla, per vedere se ha tutti i contenuti che si ritiene debba avere. Diversamente, dovremo, di volta in volta, con legge, modificare ed identificare le opere da inserire e questa non era la ratio della legge.
Pertanto, nella sostanza, nulla quaestio, ma nella forma si è pensato a questo discorso, consolidato nel tempo.
Valuti, il proponente, la proposta di ritirare l'emendamento e discutere la deliberazione in Commissione, anche perché si tratta di un argomento sul quale ci possono essere, al di là della sinteticità dell'emendamento, parecchi interventi.
Se vogliamo, possiamo risolverla in questo modo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Conosco bene il testo della legge e so benissimo che, all'articolo 2 c'è scritto che su proposta della Giunta, con una delibera della Giunta, si possono inserire nella legge altre infrastrutture.
Ho presentato (è all'o.d.g.) il testo di un ordine del giorno che prevede l'inserimento. Posso ritirare l'emendamento, se l'ordine del giorno sarà discusso con gli ordini del giorno collegati alla finanziaria.
Se è così, ritiro l'emendamento, ma discutiamo l'ordine del giorno al termine della discussione sull'articolato.



PRESIDENTE

Bene, cerchiamo il testo dell'ordine del giorno. Le darò una risposta ma ritengo non ci siano problemi, essendo materia attinente.



(Commenti del Consigliere Muliere)



PRESIDENTE

Lei lo dice adesso che vuole che si colleghi...



MULIERE Rocco

Se c'è l'impegno, ritiro l'emendamento, altrimenti lo mantengo.



PRESIDENTE

L'ordine del giorno è già presentato?



MULIERE Rocco

Sì.



PRESIDENTE

D'accordo. Pertanto, l'emendamento rubricato n. 218) è ritirato.
Collegheremo l'ordine del giorno, per materia attinente. Adesso lo facciamo recuperare.
ARTICOLO 21 Consigliere Buquicchio, i suoi emendamenti sull'articolo 21?



BUQUICCHIO Andrea

Presidente, sono ritirati tutti tranne l'emendamento rubricato n. 15) che do per illustrato.
Emendamento rubricato n. 15) presentato dai Consiglieri Buquicchio Gariglio, Pentenero: Modifiche disegno di legge 169: l'articolo 21 (Enti dipendenti e agenzie regionali) è così modificato: "La Regione ai fini della realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, nel rispetto del Patto di stabilità, e di armonizzazione dell'utilizzo delle proprie finanze, attua una vigilanza sulle spese di personale e di funzionamento degli enti strumentali, ausiliari e dipendenti e delle agenzie regionali.
Gli enti e le agenzie, di cui al comma 1, certificano, il rispetto dei propri limiti in materia di spesa del personale, delle misure di riduzione di spesa contenute nell'articolo 6 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 e il rispetto degli obiettivi di riduzione di spesa definiti dalla Giunta regionale.
La Regione, al fine del contenimento e della razionalizzazione della spesa in materia di personale, stabilisce, un coordinamento nell'utilizzo delle risorse umane degli enti e delle agenzie di cui al comma 1. La partecipazione al coordinamento è a titolo gratuito, non è prevista alcuna retribuzione e/o rimborso.
Ai fini della realizzazione degli obiettivi di cui ai commi 1, 2 e 3 la Giunta regionale adotta specifiche direttive con proprie deliberazioni.
Le misure di cui ai commi 1, 2, 3, 4 trovano attuazione a decorrere dall'anno 2012."



PRESIDENTE

Gli emendamenti rubricati n. 19), n. 18), n. 17), n. 16), n. 14) e n. 13) sono ritirati dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 197) presentato dal Consigliere Stara: Emendamento al disegno di legge n. 169 Legge Finanziaria per l'esercizio 2012 Al Capo III - Disposizioni in tema di enti dipendenti e partecipazioni regionali - all'Articolo 21 (Enti dipendenti e agenzie regionali) dopo il comma 4. inserire il comma 4 bis "4 bis. Le deliberazioni di cui al comma 4. vengono trasmesse al Consiglio regionale per il parere della competente commissione permanente".
Ha chiesto la parola il Consigliere Stara; ne ha facoltà.



STARA Andrea

Su quest'argomento mi sembrava di recepire una certa disponibilità; tra l'altro, non credo di essere l'unico Capogruppo ad aver presentato su questo tema un emendamento di questo tipo.
Per cui chiedevo in sostanza, visto che ne abbiamo parlato nella riunione dei Capigruppo, se veniva recepito. Quindi, chiedere alla Giunta un parere.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 87) presentato dai Consiglieri Reschigna, Boeti Ronzani, Motta Angela, Lepri, Muliere, Taricco, Laus, Gariglio, Pentenero Manica: Dopo il comma 5 dell'art. 21 del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012" è inserito il seguente comma: "5bis. La Giunta regionale presenta alla Commissione Consiliare competente una relazione con cadenza semestrale sui risultati raggiunti nell'applicazione del presente articolo; la Commissione esprime parere sulla relazione, accompagnandolo con proposte per la più efficace realizzazione delle finalità previste dal presente articolo".
Tale emendamento è dato per illustrato dal proponente.
La Giunta comunica il parere favorevole.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 197), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 87), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 21, così come emendato.
Il Consiglio approva.
Mettiamo a verbale che il Consigliere Motta Massimiliano intendeva votare favorevolmente.
L'emendamento aggiuntivo dell'articolo 21 bis rubricato n. 88) presentato dai Consiglieri Reschigna, Boeti, Ronzani, Motta Angela, Lepri, Muliere Taricco, Laus, Gariglio, Manica è ritirato dai proponenti.
ARTICOLO 22 Emendamento rubricato n. 67) presentato dalla Consigliera Artesio: art. 22 - Società a partecipazione regionale al comma 2, sostituire le parole "Giunta regionale" con "Consiglio regionale" La parola all'Assessore Maccanti.



MACCANTI Elena, Assessore ai rapporti con società a partecipazione regionale

Grazie, Presidente.
L'emendamento però prevede una piccola variazione "sentita la Commissione competente", cioè l'emendamento chiede di sostituire le parole "Giunta regionale" con le parole "Consiglio regionale".
La proposta della Giunta è "sentita la Commissione competente".
S'inserisce sempre nel contesto dell'articolo 22 e chiede sostanzialmente un passaggio in Commissione.
La Giunta è assolutamente favorevole a tutti i passaggi in Commissione che si rendessero necessari.
Oltre tutto con questa aggiunta si passerebbe in Commissione per tutte le società e non soltanto per quelle dove è espressamente previsto il passaggio in Commissione da una legge regionale.
Quindi, si estende a tutte le società partecipate.



PRESIDENTE

D'intesa con la Giunta regionale l'emendamento rubricato n. 67) presentato dalla Consigliera Artesio è così modificato: dopo le parole "Giunta regionale" sono aggiunte le parole "sentita la Commissione consiliare competente".
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 67), come modificato, sul quale l'Assessore Maccanti, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 22, così come emendato.
Il Consiglio approva.
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 22 bis rubricato n. 86) presentato dai Consiglieri Lepri, Boeti, Ronzani, Motta Angela, Muliere, Taricco, Laus Gariglio, Manica, Pentenero: Dopo l'art. 22 del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012" è inserito il seguente articolo: Art. 22 bis ("Criteri per l'acquisto di quote private, la chiusura, la vendita di sue quote entro società partecipate da parte di Finpiemonte Partecipazioni S.p.A. ") L'acquisto da parte di Finpiemonte Partecipazioni S.p.A. delle quote dei soci privati in società partecipate è autorizzato solo qualora venga pagato un importo non superiore al capitale sociale dei soci privati, rivalutato dell'interesse legale di cui all'articolo 1284 del codice civile e integrato dalla quota loro spettante degli eventuali utili accantonati e non distribuiti.
E' fatto divieto a Finpiemonte Partecipazioni S.p.A. di procedere alla chiusura di società partecipate, salvo nel caso in cui i soci privati rinuncino a incassare importi eccedenti il valore del loro capitale sociale, rivalutato dell'interesse legale di cui all'articolo 1284 del codice civile e integrato dalla quota loro spettante degli eventuali utili accantonati e non distribuiti.
E' fatto divieto a Finpiemonte Partecipazioni S.p.A. di vendere le sue quote di società partecipate ad un prezzo inferiore al valore del suo capitale sociale, rivalutato dell'interesse legale di cui all'articolo 1284 del codice civile e integrato dalla quota spettante degli eventuali utili accantonati e non distribuiti, nonché dall'intero incremento di valore patrimoniale derivante da fondi statali o europei di cui la società ha beneficiato.".
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Se c'è una correzione all'articolo 24, così come avevamo concordato noi ritireremmo gli emendamenti.



MACCANTI Elena, Assessore ai rapporti con società a partecipazione regionale

Grazie, Presidente.
Nel mio intervento mi riferisco all'articolo 24 della legge Finanziaria, 'piano regionale di razionalizzazione delle partecipazioni regionali". Si propone la votazione di un articolo emendato, soprattutto in due parti.
Nella parte relativa alla data c'era un impegno a presentare entro il 31 marzo il Piano di valorizzazione. Come ho già avuto modo di comunicare il Piano di valorizzazione delle società partecipate è pronto e verrà presentato non appena i lavori dell'Aula lo consentiranno e consentiranno la convocazione della I Commissione.
Si propone di emendare l'articolo, modificare la data da 31 marzo a 31 maggio 2012. In Commissione, oltre al Piano di valorizzazione, si proporranno alcuni criteri per la valorizzazione e anche per l'ingresso della Regione in nuove società partecipate, ma soprattutto i criteri attraverso i quali affrontare il Piano di valorizzazione, di dismissioni di eventuale vendita, fusione e incorporazione.
Questa è la ragione per cui si chiede il ritiro di tutti gli emendamenti relativi a questo articolo, con l'impegno ad affrontare il tema in Commissione. Ragion per cui, si chiede vengano cancellati i punti A) e B) e che l'articolo diventi... lo rileggo per semplificare: "Al fine di concorrere agli obiettivi di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica e del sistema delle partecipazioni regionali nella direzione già intrapresa con il già avvenuto adeguamento volontario a quanto disposto dal comma 20 dell'articolo 6 del dl n. 78 del 2010, convertito con modificazioni dalla legge n. 122/2010, la Giunta regionale, entro il 31 maggio, presenta al Consiglio regionale un piano strategico che individuando obiettivi, metodi e strumenti, preveda la valorizzazione".
Questo è il testo dell'articolo che chiedo venga votato, così come modificato, rispetto al quale si chiede il ritiro degli emendamenti conseguenti.



PRESIDENTE

Invito la Giunta a formalizzare l'emendamento.
Gli emendamenti rubricati n. 86 e n. 85 sono ritirati.
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 22 quater rubricato n. 110) presentato dai Consiglieri Laus, Boeti, Ronzani, Motta Angela, Muliere, Gariglio Manica, Pentenero: Nel Capo III (Disposizioni in tema di enti dipendenti e partecipazioni regionali) del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012" dopo l'articolo 22 è inserito il seguente: "Art. 22 bis (Fusione delle Società Finpiemonte S.p.A. e Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.) 1. La Giunta regionale, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, presenta un disegno di legge finalizzato alla fusione delle società Finpiemonte S.p.A. e Finpiemonte Partecipazioni S.p.A..".
La parola al Consigliere Laus per l'illustrazione.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 110 non trova cittadinanza nelle osservazioni e nelle riflessioni che ha fatto l'Assessore Maccanti.
Con l'emendamento n. 110 chiediamo vengano unificate le due braccia della Finpiemonte (Finpiemonte in House e Finpiemonte Partecipazioni), di ritornare un po' alle origini.
Nel momento in cui c'è stata la divisione di Finpiemonte e Finpiemonte Partecipazioni intervenne la normativa, la cosiddetta legge Bersani, per cui era inevitabile la procedura di revisione delle due distinte società dotate di due distinti Consigli di amministrazione e Revisore dei Conti quindi con tutti i soliti problemi e le questioni delle semplificazioni delle società.
Con quest'emendamento, noi chiediamo alla Giunta regionale, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, di presentare un disegno di legge finalizzato alla fusione della società Finpiemonte S.p.A.
e Finpiemonte Partecipazioni.
Sono disponibile, se l'Assessore lo ritiene, modificare i tempi. Se 60 giorni sono pochi e sono necessari 90, 120, 160 o 6 mesi. Tuttavia dobbiamo andare incontro alle semplificazioni delle società per liberare le risorse.
Mi aspetto un giudizio favorevole da parte della Giunta.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Maccanti.



MACCANTI Elena, Assessore ai rapporti con società a partecipazione regionale.

Grazie, Presidente.
Deluderò il Consigliere Laus perché il parere della Giunta è negativo.
Sono d'accordo sulla riflessione che lei ha portato, peraltro la scissione di Finpiemonte è avvenuta durante la precedente amministrazione regionale e aveva un ragione tecnica a seguito dell'entrate in vigore della legge Bersani.
Tecnicamente, quest'emendamento affronta una questione seria e una questione su cui la Giunta regionale ha la massima attenzione, quella della razionalizzazione. Mi consenta di dire in modo un po' semplicistico.
Questa è la ragione per cui la Giunta regionale esprime parere negativo all'emendamento. Ci sarà un piano di valorizzazione e razionalizzazione in Commissione, ne inizieremo a discutere non appena verrà approvata la Finanziaria.
Il tema della riduzione dei costi, mi consenta, non solo della riduzione dei costi, ma dell'efficienza delle nostre società partecipate del fatto che le nostre società partecipate si parlino tra di loro e raggiungano gli obiettivi previsti dalle leggi regionali che le hanno istituite, è un tema che ci sta molto a cuore, che stiamo affrontando in maniera seria e costruttiva, non sui giornali, mi permetta di dirlo, ma nelle sedi opportune.
Invito tutti i Consiglieri regionali, in sede di I Commissione ed eventualmente anche attraverso tavoli di lavoro e approfondimento, ad affrontare la questione con altrettanta serietà e determinazione.
Il parere è negativo, in questa sede, così come esplicitato.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Laus per dichiarazione di voto.



LAUS Mauro

Bravissima, Assessore Maccanti, ha una capacità dialettica brillante.
Su questa parte le faccio i complimenti.
Sulla sostanza, mi dispiace, ma non sono d'accordo. I costi della politica sono soprattutto i tempi della politica. Quando si presenta un problema, i tempi devono essere veloci. In questo momento stiamo affrontando temi dei quali parlavamo anni fa (e che non sto ad elencare).
Non potete parlare di semplificazione e poi vi perdete nel tempo, mesi e mesi. Tra qualche anno, io spero tra qualche mese, non ci sarete più.
Sono solo dei proclami quelli che faceva ieri il Presidente Cota a "Porta a Porta", di semplificazione. Ogni giorno i cittadini, nostri e vostri elettori, spiegano all'intera classe politica che i tempi, nel prendere decisioni, sono il maggior costo della politica.
Negli ultimi giorni, sto prendendo atto che siamo su un pianeta completamente diverso. Sono contro, ripeto, contro il Movimento Cinque Stelle. Contro e ancora contro perché non fanno una sola proposta positiva ma non sono contro alle denunce che vengono avanzate. Noi non possiamo dare spazio a chi fa delle denunce e poi non diamo delle risposte.



(Commenti fuori microfono dei Consiglieri Bono e Biolé)



PRESIDENTE

Per cortesia, lasciamo intervenire il Consigliere Laus che ha diritto ad ultimare la sua dichiarazione di voto.



LAUS Mauro

Ho bisogno di silenzio, ma soprattutto di concentrazione. Non intervengo per fatto personale, perché non ho offeso nessuno.
Quando una forza politica, un movimento, "insorge" deve dare delle risposte, secondo il mio personale giudizio, non arrivano delle risposte ....



(Il Consigliere Biolé fischietta)



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Biolé. È inutile fare lo spiritoso, lo dico chiaramente, non si può pensare che questo sia un bar, ma un'Aula parlamentare. Lei è un Consigliere regionale, si comporti come tale per favore, e non mi obblighi a prendere provvedimenti.
Continui, Consigliere Laus.



LAUS Mauro

Presidente, ho la necessità psicologica di sapere che cosa stava facendo il mio collega alle mie spalle.



PRESIDENTE

Stava usando il computer.
Prego, continui.



LAUS Mauro

Grazie.
Sono convinto che la politica debba esercitare un ruolo costruttivo quindi non sono sufficienti le denunce.
Ritengo che gli atteggiamenti che la Giunta sta tenendo prestino il fianco a determinate denunce. Precisamente quali? Quelle dei tempi della politica. Secondo me, la decisione spostata e procrastinata in avanti, è un costo della politica.
Questo è il motivo per cui non ritiro l'emendamento e credo che la Giunta sbagli nel non prendersi lo spazio necessario per la fusione di Finpiemonte in house e Finpiemonte Partecipazioni, tenendo conto che quando è intervenuta la legge Bersani, noi ci siamo adeguati a quel dettato normativo, sbagliando, perché nel Veneto, dove governate voi, la divisione delle società non c'è stata, e quindi siamo stati eccessivamente scrupolosi.
Non è un intervento demagogico e faccio le mie scuse se ho urtato la suscettibilità dei miei colleghi del Movimento 5 Stelle.



PRESIDENTE

Grazie, collega Laus.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 110), sul quale l'Assessore Maccanti, a nome della Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 23 Emendamento rubricato n. 12) presentato dal Consigliere Buquicchio: Modifiche disegno di legge 169: L'art. 23 (Compensi degli organismi societari e disposizioni relative ad amministratori) è modificato come segue: "I compensi dei presidenti e/o amministratori delegati delle società a totale o maggioritaria partecipazione regionale diretta e indiretta vengono ridotti ad un importo massimo annuo, ivi compresi eventuali benefit, di 50.000,00 euro; di 15.000,00 euro per ciascun componente degli organi di amministrazione; di 10.000,00 euro per ciascun componente degli organi di vigilanza e controllo.
E in ogni caso fatto divieto alle società di cui al comma 1 di adottare provvedimenti di incremento dei compensi dei presidenti e/o amministratori delegati, di ciascun componente degli organi di amministrazione a qualsiasi titolo e di ciascun componente degli organi di vigilanza e controllo ancorché originariamente determinati entro il predetto limite rispettivamente di 50.000,00 euro, 15.000,00 euro e di 10.000,00 euro.
E' fatto divieto ai presidenti, agli amministratori delegati ed ai partecipanti ai vari organi di amministrazione delle società a totale o maggioritaria partecipazione regionale diretta e indiretta il cumulo delle cariche".



PRESIDENTE

L'emendamento 12) è mantenuto o ritirato, consigliere Buquicchio?



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

L'emendamento 12 è mantenuto.
relativo all'articolo 23, che introduce l'argomento dei compensi degli organismi societari e disposizioni relative ad amministratori.
Chiediamo la riduzione degli emolumenti e dei benefit.
Chiediamo di introdurre anche un nuovo comma: "È fatto divieto ai Presidenti, agli amministratori delegati ed ai partecipanti ai vari organi di amministrazione delle società a totale o maggioritaria partecipazione regionale diretta e indiretta il cumulo delle cariche".
Grazie.



PRESIDENTE

Parola alla Giunta per il parere.



MACCANTI Elena, Assessore ai rapporti con società a partecipazione regionale

Grazie, Presidente.
Il parere della Giunta è negativo. Peraltro, in sede di I Commissione accogliendo emendamenti sia della maggioranza sia della minoranza, abbiamo sensibilmente ridotto gli emolumenti dei Consigli di amministrazione.
Oltretutto, in tutte le assemblee in cui si rinnovano le cariche, anche ai sensi del decreto legge 78, si procede ad una riduzione del numero di Consiglieri a cinque e ad un'ulteriore riduzione del 10% dei compensi.
Il parere della Giunta è negativo, ma motivato perché la riduzione dei compensi c'è già stata in sede di I Commissione.



PRESIDENTE

Lo mantiene, Consigliere Buquicchio?



BUQUICCHIO Andrea

Sì.



PRESIDENTE

Allora procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12), sul quale l'Assessore Maccanti, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 23.
Il Consiglio approva.
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 23 bis rubricato n. 115) presentato dai Consiglieri Lepri, Reschigna, Taricco: Dopo l'art. 23 del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012" è inserito il seguente articolo: "23 bis.
(Razionalizzazione delle direzioni amministrative delle Aziende Sanitarie Regionali) 1. Al fine di diminuire gli oneri amministrativi e considerata l'aggregazione delle Aziende Sanitarie Regionali in Federazioni Sovrazonali secondo quanto previsto dall'art. 3, comma 2 della L.R. 28 marzo 2012 n. 3 "Disposizioni in materia di organizzazione del Sistema sanitario regionale", il numero di Direttori Amministrativi delle ASR è ridotto in numero non superiore alla metà di quelli in essere al 31 marzo 2012 attribuendo a ciascun Direttore Amministrativo la competenza su più di un'Azienda Sanitaria Regionale appartenente alla stessa Federazione Sovrazonale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Si chiede di valutare la possibilità di nominare a scavalco, quindi di nominare meno direttori amministrativi delle Aziende Sanitarie locali ospedaliere, essendo evidente il fatto che molte delle attività amministrative che venivano da loro svolte, ora sono attribuite ai Direttori delle Federazioni, nominati da pochi giorni.
Per noi, quindi, appare evidente come la nomina dei Direttori amministrativi risulti non più così inevitabile, soprattutto vorrei dire senza alcun intento di colpevolizzazione particolare, nelle piccole aziende, dove già a rappresentanza apicale talvolta sembrano essere sovradimensionate, paiono ancora di più adesso, nella misura in cui vi è un Direttore della Federazione.
La richiesta è di prevedere Direttori amministrativi a scavalco, così da risparmiare risorse necessarie in altri comparti.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la discussione generale.
La parola alla Giunta regionale.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

pur vero che ci sono i Direttori delle Federazioni, i quali possono avvalersi dei funzionari delle singole ASL, ma in questo senso già le norme approvate con il Piano e con la legge annessa prevedono quest'osmosi e questa collaborazione che non provoca duplicazione.
Prendiamo la sollecitazione del collega Lepri, nel senso di dare attuazione a quello che è previsto, cioè che le Federazioni si avvalgono dei funzionari, compresi anche i Direttori amministrativi, che ci sono nelle singole ASL, perché non è che nelle Federazioni ci sia un direttore amministrativo e un direttore sanitario. È bene, quindi, che tutti siano al proprio posto nelle Aziende sanitarie. Vi è poi la Federazione, che si avvale di coloro di cui ha bisogno per realizzare le attività di propria competenza.
Il parere, quindi, è contrario.



PRESIDENTE

Non essendoci dichiarazioni di voto procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 115), sul quale il Vicepresidente della Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 24 Emendamento rubricato n. 220) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Maccanti: "Al comma 1), dopo le parole "la Giunta regionale" vengono eliminate tutte le successive, e sostituite dalle seguenti "Entro il 31 maggio presenta al Consiglio un piano strategico che, individuando obiettivi, metodi e strumenti, prevede la razionalizzazione e la valutazione delle partecipazioni regionali".
Come ricorderete, avevamo già parlato dell'articolo 24 quando il gruppo del Partito Democratico ha ritirato una serie di emendamenti e la Giunta aveva preso impegno a modificare l'articolo 24. Ha presentato regolarmente l'emendamento 220, con il quale toglie la lettera A e la lettera B, alla fine dello stesso articolo.
L'emendamento a firma dell'Assessore Maccanti recita: "Al comma 1) dopo le parole "la Giunta regionale" vengono eliminate tutte le successive, e sostituite dalle seguenti "Entro il 31 maggio" (al posto di 31 marzo, perché ovviamente è passato, quindi la data è stata semplicemente adeguata come richiesto) presenta al Consiglio un piano strategico che individuando obiettivi, metodi e strumenti, prevede la razionalizzazione e la valutazione delle partecipazioni regionali".
Pertanto, prima dell'articolo, dobbiamo votare quest'emendamento.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 220).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 24, come emendato.
Il Consiglio approva.
Subemendamento rubricato n. 144 all'emendamento 99) presentato dai Consiglieri Reschigna, Ronzani, Pentenero, Taricco, Lepri, Laus: Dopo il comma 3 dell'emendamento 99 al disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012" è inserito il seguente comma: "3bis. Tutte le competenze e funzioni assegnate a S.C.R. da leggi della Regione e dello Stato, sono trasferite alla Giunta regionale senza alcuna interruzione delle stesse".
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 24 bis rubricato n. 99) presentato dai Consiglieri Reschigna, Lepri, Taricco: Dopo l'articolo 22 del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012" è inserito il seguente: Art. 22 bis (Soppressione della Società di Committenza Regione Piemonte) La Giunta regionale, entro quarantacinque giorni dall'entrata in vigore della presente legge, nomina un commissario liquidatore della S.C.R.
Piemonte S.p.A. (Società di Committenza Regione Piemonte) il quale entro novanta giorni prende in consegna i beni, inventariandoli, le scritture contabili e gli altri documenti, e procederà a tutte le operazioni finalizzate alla liquidazione della società.
A decorrere dal termine delle attività di cui al comma 1, le funzioni di S.C.R. - Piemonte S.p.A. sono assunte dalla Regione Piemonte che subentra nei rapporti giuridici attivi e passivi della società.
La Giunta regionale al fine di espletare al meglio l'esercizio di tutte le funzioni in capo alla S.C.R. - Piemonte S.p.A. istituisce, con proprio atto deliberativo, un Comitato interassessorile.".
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna, per l'illustrazione, ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Il primo è un subemendamento.



PRESIDENTE

Sì, ha ragione, le chiedo scusa.



RESCHIGNA Aldo

Nessun problema, era solo per capirci.
L'emendamento rubricato n. 144) è un subemendamento all'emendamento n.
99).



PRESIDENTE

Può illustrare assieme sia l'emendamento n. 144) che l'emendamento n.
99); avrà sei minuti a disposizione.



RESCHIGNA Aldo

Perfetto, almeno riesco a fare un ragionamento complessivo.
Partirò dal subemendamento n. 144) che dice, sostanzialmente, una cosa ovvia. Ma visto quanto è stato rappresentato sugli organi di informazione negli ultimi giorni, pare che ciò che è ovvio nel diritto, non lo sia più nella politica.
Il subemendamento specifica, sostanzialmente, che tutte le competenze e le funzioni assegnate a SCR da leggi della Regione o dello Stato sono trasferite alla Giunta regionale senza alcuna interruzione delle stesse.
La ragione del subemendamento è dovuta al fatto che nei giorni scorsi dopo che è stato licenziato dal Parlamento un provvedimento assolutamente importante per il Piemonte, quale l'attribuzione di risorse sui siti olimpici, qualcuno ha ingenerato sugli organi di comunicazione il dubbio o il sospetto che la discussione sull'eventuale soppressione di SCR avrebbe procurato un danno patrimoniale alla Regione Piemonte.
Se vogliamo affrontare questo tema nel reciproco rispetto, evitiamo quantomeno di raccontare elementi che reali non sono. Veniamo alla questione di fondo su SCR.
Vorrei, anzitutto, sgombrare il campo: noi non ce l'abbiamo con la Società di Committenza Regionale e non consideriamo neanche un errore il fatto che sia nata la Società di Committenza Regionale, anzi.
L'anno scorso, un po' prima della data attuale, quando si discuteva della legge finanziaria per l'anno 2011 l'Assessore Bonino mi rivolse una esplicita domanda: "Avete il convincimento che occorra procedere alla soppressione di SCR?". Io le risposi: "Non abbiamo maturato questo convincimento".
Quest'anno l'Assessore Bonino mi ha rivolto la stessa domanda e io le ho risposto: "Abbiamo il convincimento che sia corretto procedere alla cancellazione di SCR".
Per quali motivi? Il primo elemento sta nel fatto che lo stesso programma di attività illustrato in sede di Commissione consiliare competente su SCR la dice lunga rispetto al fatto che la Società di Committenza Regionale rischia di ricoprire un ruolo sempre più ridotto (soprattutto relativamente alle questioni legate agli interventi in ambito sanitario). Era un programma assolutamente raffazzonato e, nello stesso momento, immaginando un possibile ruolo di SCR su ambiti di intervento che non gli sono propri, si era sviluppata la discussione sulla riforma sanitaria con l'Assessore Monferino che dichiarava ripetutamente in Commissione consiliare e in Consiglio regionale che uno dei ruoli fondamentali delle Federazioni sarebbe stato quello di procedere ad una centralizzazione nelle operazioni di acquisto di beni e servizi. Quando poi è nata la discussione in sede di Commissione e di Consiglio regionale su questo punto, mi ricordo le parole dell'Assessore Monferino che dicevano, sostanzialmente, questo: "Se io divido in dieci punti gli interventi all'interno di una procedura per indire un appalto per l'acquisto di beni e servizi, nove di queste funzioni le metto in capo alle Federazioni, e una in capo a SCR".
Ma, allora, ha senso tenere una Società di Committenza Regionale per svolgere una funzione su dieci? È proprio così indispensabile? Il secondo elemento di riflessione è il seguente: noi stiamo assistendo al fatto che vi è un progressivo disinvestimento da parte della Giunta regionale sull'infrastrutturazione del Piemonte. A questo punto, ci domandiamo, sostanzialmente, che senso abbia tenere in piedi una società che solamente nell'ultimo anno ha visto un incremento del costo del lavoro per oltre 500.000 euro rispetto all'anno precedente (parlo del 2011 rispetto allo stesso dato del 2010).
Veniamo alla terza e ultima riflessione. Noi abbiamo molto insistito durante il dibattito su questa legge finanziaria, peraltro parlando al vento, nel senso che non c'é stata nessuna sensibilità nell'affrontare complessivamente questo tema: se è vero che la Regione Piemonte si trova in una condizione di grande difficoltà per quanto riguarda...



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Chiedo scusa, colleghi, ma mi sembrava che questo fosse uno dei temi più "caldi" della legge finanziaria.
Prego, collega Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Se è vero che la Regione Piemonte si trova in un momento di grande difficoltà e problematicità per quanto riguarda il suo bilancio e la situazione economico-patrimoniale, dobbiamo cominciare un processo di riforma e di razionalizzazione che consenta di assumere delle scelte e delle posizioni che contribuiscano a creare, nel breve e nel medio periodo una Regione più leggera, una Regione con meno soggetti, una Regione capace di destinare le poche risorse a disposizione più sul tema dello sviluppo economico e sul mantenimento della coesione sociale, piuttosto che sul tema del mantenimento della propria struttura e della propria organizzazione.
Per queste ragioni, noi abbiamo presentato questo questi emendamenti che ho testé illustrato.



PRESIDENTE

Procediamo con l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 43) presentato dal Consigliere Vignale.



PRESIDENTE

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Mi scusi, ma non è finita l'illustrazione da parte del nostro Gruppo.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliere Reschigna. Vi sono altre richieste di intervento? Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Le ragioni della presentazione di questi emendamenti sono state appena illustrate dal Presidente Reschigna; peraltro, è una discussione che avevamo già anticipato nella Commissione consiliare competente (e non solo) in più occasioni, facendo un ragionamento più generale, legato alle necessità di una Regione più snella, in grado di affrontare appuntamenti importanti e di fornire risposte in tempi celeri, e, nello stesso tempo di andare incontro alla necessità di utilizzare meno risorse possibili in una situazione di difficoltà generale notevole.
Perseguire l'obiettivo di snellire le strutture della nostra Regione (quindi degli enti collegati alla Regione) è un'esigenza reale, che anche il Governo nazionale sta cercando di attuare attraverso provvedimenti che intende assumere nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.
SCR, quando è nata, aveva una funzione rispetto alla quale naturalmente, occorreva sperimentarne l'efficienza e l'efficacia: lo abbiamo fatto.
Come ha detto il collega Reschigna, siamo addivenuti a questa conclusione dopo anni e successivamente ad un percorso che ha visto SCR, in qualche modo, sminuire il suo ruolo, assumendone uno minore rispetto alle funzioni assegnatele quando è stata fondata attraverso una legge del Consiglio regionale.
Per queste motivazioni e per altre che sono state oggetto di discussione in Commissione e nella presentazione degli emendamenti da parte del Consigliere Reschigna, chiediamo oggi alla Giunta di accogliere quest'emendamento, tenendo conto dell'emendamento rubricato n. 144), che ritengo importante proprio per il dibattito svolto in queste settimane: credo che quell'emendamento chiarisca molti dubbi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Lepri.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Molte argomentazioni, che sono state già rappresentate, sono così riassumibili. Dalla volontà dell'Assessore Monferino si delinea una prospettiva di utilizzo di SCR molto marginale, molto più ridotta rispetto a quella prefigurata quando SCR fu costituita. L'edilizia sanitaria avrà poche risorse, che saranno gestite dalle Federazioni.
SCR, secondo l'intendimento dell'Assessore Monferino - l'ha dichiarato ufficialmente in Commissione - si limiterà a poco più di una funzione notarile e postale, anche se lui l'ha diversamente rappresentata. Infatti quando nove delle dieci funzioni che riguardano le procedure di aggiudicazione sono compiute da soggetti diversi, è evidente che il ruolo di SCR appare molto marginale. Così come appare marginale il ruolo di SCR rispetto alla possibilità di aggiudicare lavori pubblici, opere viarie in particolare, in una condizione dove - ahimè - non c'è alcun cantiere o pochissimi cantieri - non è un eufemismo, ma di questo effettivamente si tratta.
Allora, perché tenere in vita una struttura nella misura in cui siamo di fronte a modeste possibilità di investimento in opere viarie? Rimangono gli acquisti collettivi in altri comparti, che, peraltro sono, purtroppo, di nuovo poca cosa; infatti, la maggior parte riguarda le forniture in campo sanitario, che, come abbiamo detto, saranno svolte dalle Federazioni.
Quindi, obiettivamente non sembra esservi più quella intuizione che negli anni precedenti (nel 2006 e nel 2007), spinse la precedente Amministrazione a costituire una nuova società.
possibile effettuare gli acquisti collettivi con le strutture di cui già disponiamo, a cominciare dalle Federazioni sanitarie, e anche evidentemente, dalle realtà di cui dispone la Regione, a cominciare dalle Direzioni, le quali, in tanti anni, hanno dimostrato di poter bene operare anche nelle procedure di aggiudicazione.
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 24 bis rubricato n. 43) presentato dai Consiglieri Vignale, Burzi, Tentoni: Dopo l'articolo 3 del disegno di legge regionale n. 169 - Legge finanziaria per l'armo 2012 inserire il seguente articolo: "Articolo 24 bis Soppressione della Società Di Committenza Regione Piemonte Spa - SCR Piemonte Spa 1. Entro 30 giorni della data di approvazione della presente legge la giunta regionale nomina un commissario liquidatore della Società di Committenza Regione Piemonte Spa - SCR Piemonte Spa, che entro novanta giorni dalla sua nomina compie i seguenti atti: a) ricognizione della consistenza patrimoniale b) ricognizione delle stato giuridico ed economico del personale c) redazione del conto consuntivo d) ogni altro atto demandato dalla giunta Regionale 2. A decorrere dalla conclusione delle attività di cui al comma 1 la Società di Committenza Regione Piemonte Spa - SCR Piemonte Spa, è soppressa e le relative funzioni sono assunte della Regione Piemonte con contestuale subentro della Regione Piemonte nei rapporti giuridici attivi e passivi della SCR Piemonte spa.
3. Al fine di garantire un esercizio ottimale delle competenze attribuite a SCR Piemonte spa la giunta regionale istituisce un Comitato interassessorile delegato a svolgere le funzioni e competenze svolte da SCR Piemonte srl".
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 43).



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento, sottoscritto unitamente ad altri colleghi, lo presentammo già più di un anno fa, per poi ritirarlo su richiesta dell'Assessore Maccanti all'interno della Commissione, previa una verifica dell'efficienza di SCR, che riteniamo non sussista, non sulla base di elucubrazioni da parte del sottoscritto e di altri colleghi firmatari: lo dicono i dati che SCR ci ha comunicato dopo averli loro richiesti.
Nel 2008, SCR aveva per la Regione un costo di 1 milione 753 mila euro.
Nel 2011, secondo una stima a bilancio non ancora approvato - forse, dai documenti, se, bontà sua, ce li fornirà, non il Presidente Goffi, ma la Presidenza del Consiglio e della Commissione d'indagine, potremmo avere qualche dato in più - SCR costa alla Regione Piemonte 5 milioni e 730 mila euro, per fare, sostanzialmente, dieci gare: una particolarmente significativa sui farmaci e altre di importo minore.
Ora, il nostro emendamento, al comma 1, ovviamente, ne prevede l'abrogazione; al comma 3 prevede che si costituisca un Comitato interassessorile che all'interno della Regione si occupi di ciò che si occupa SCR, perché non è che, se non esiste una società di committenza, non si possono fare le gare insieme. Negli ultimi mesi, se osserviamo il suo comportamento, la sanità piemontese, in molte occasioni, ha unificato le ASL, dalla n. 1 alla n. 5 - penso a quella della provincia di Torino - per fare gare insieme, senza l'utilizzo di SCR; così come la Regione Piemonte continua a fare ogni anno decine e decine di gare, per svariate decine e centinaia di milioni di euro, senza l'utilizzo di SCR.
Dieci gare, per 6 milioni di euro, per 58 dipendenti, non ci permettono di ritenerla una struttura efficiente. Soprattutto, l'abolizione di SCR è ascrivibile nella linea di efficienza dell'ente, che abbiamo cercato di indicare con alcuni emendamenti che sono stati approvati in toto (la riduzione dei compensi degli amministratori, la riduzione delle consulenze) oppure che sono stati parzialmente accolti, come quello relativo alle dismissioni delle società partecipate, e ad una verifica del rapporto costo efficienza delle società partecipate della Regione Piemonte. Questi sono i motivi, poi ce n'è un altro, che, in qualche modo, esprime coerenza.
Crediamo che questa Regione necessiti di un numero minore - e non di un numero maggiore - di società. Abbiamo ricordato come nei cinque anni di Giunta di centrosinistra se ne siano costituite tre (CAP, SCR e Sviluppo Turismo Piemonte): crediamo che si debbano ridurre.
In questa linea, per quanto concerne una delle società più costose soprattutto una delle società in cui l'intero centrodestra pronunciò un voto di astensione o contrario, non cambiando idea, votando in un modo nel 2007 - il sottoscritto, dell'allora Gruppo di AN, espresse un voto di astensione, perché temeva...



(Il Presidente ricorda al Consigliere che il tempo a disposizione è terminato)



VIGNALE Gian Luca

Concludo.
Non vorrei concentrarmi su questo, altrimenti sembra speculazione giornalistica, avendo una posizione antica, dal voto alla presentazione degli emendamenti, e questo non mi interessa.
Se qualcuno ha interesse a leggere il verbale di quando si costituì SCR, vedrà che io espressi i miei timori sulla costituzione di SCR ritenendola la creazione di un enorme centro di potere.
Secondo me, anche questo è avvenuto nel corso di questi anni, per cui credo che la soppressione di SCR garantirebbe efficienza e maggiore trasparenza a questo ente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Magari risparmiavo i venti secondi che, giustamente, lei ha imputato all'eccesso di presentazione del collega Vignale.
Non ripeto i ragionamenti del collega Vignale. Aggiungo che buona parte dei ragionamenti che sono stati fatti, in questo caso dal Gruppo del PD, mi vedono totalmente collimante. Da qualche parte, occorre iniziare a praticare l'efficienza. Credo che questa Giunta, qualunque Giunta, abbia difficoltà a praticare l'efficienza su se stessa, sarebbe una positiva prova di originalità, se questa Giunta ne desse prova. Credo che quando pur tardivamente, anche rispetto alla legge, codesta Giunta avrà approvato il consuntivo, sarà ancora più chiara l'indispensabilità che da qualche parte si inizi a "fare efficienza". Allora, tanto vale cominciare.
In parte, anche gli interventi di oggi hanno segnalato questa necessità, anche se è ben vero che quando nacquero Finpiemonte 1 e Finpiemonte 2 c'era un'applicazione formale della legge Bersani, nella logica delle privatizzazioni, però siamo nel 2006 quando Bersani teorizza queste cose. L'Italia del 2013 è del tutto diversa e non porsi oggi le condizioni di verificare che un eccesso di iniziative non è più mantenibile da parte di questa Giunta - da qualunque Giunta - credo che sia indispensabile.
Così pure ha ragione il collega Laus (mi sono astenuto dal votare a favore perché ci sono dei limiti) quando dice che il costo della politica non è semplicemente quello che noi rappresentiamo, ma quello che noi causiamo; le opinioni, come tali, devono essere rispettate da parte di tutti.
Il bilancio della Regione è cresciuto, come in tutte le aree dell'Amministrazione pubblica, in maniera ipertrofica, perché ogni iniziativa trova un padre, una madre, dei cugini e degli zii. Ebbene, oggi come oggi nel mondo di oggi che vede il mondo dell'impresa attraversato da tensioni fortissime, la giornata di ieri ne è un esempio, non credo non possa l'Amministrazione pubblica evitare di porsi la questione che non è considerabile che sia un elemento astratto dal resto del mondo in cui opera. E il mondo delle iniziative che ha nel tempo costruito deve essere ridimensionato, cessato e reintegrato, anche per chi, come me, ha per lungo tempo sottolineato l'esigenza, invece, che si potesse essere utilmente attivi nei confronti dell'Amministrazione. Non è il tempo. Oggi, è il tempo dell'efficienza, oggi è il tempo del risparmio e, ove questo non venga autonomamente indotto, e questa Giunta certamente non ha sin qui dato elementi di prova in questa direzione: il fatto stesso che la valorizzazione delle...



PRESIDENTE

Sono due minuti, ma continui pure.



BURZI Angelo

Continuo nella dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Burzi.
Sull'emendamento n. 99 vogliono intervenire altri cofirmatari? No.
Chiusa l'illustrazione. Passiamo alla discussione generale.
La parola alla Consigliera Artesio.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Non posso vantare sulla storia della società di committenza regionale alcun tipo di partecipazione nella decisione di istituirla; mi precede e non conosco le sensibilità per come si sono manifestate in Consiglio regionale.
Tuttavia, devo dire che la descrizione che venne fatta nel momento in cui dovetti incontrare le SCR per ragioni di ufficio, era quella che, non ho dubbi di sottolineare, mi sembra essere un postulato ideologico.
Postulato ideologico secondo il quale avere una stazione appaltante unitaria che agisca necessariamente su scala vasta, la più vasta possibile sicuramente avrebbe comportato delle economie di scala.
Un postulato ideologico, che personalmente ritengo si debba sempre fondare sull'onere delle prove, dal mio punto di vista non è vero e non è sempre vero che l'unica stazione appaltante produca economie di scala, ma devo dire che anche oggi le ragioni addotte per passare al superamento di SCR mi sembra si fondino, anch'esse, su un postulato ideologico. Cioè abbiamo organismi intermedi che potrebbero fare altrettanto, o meglio; i risparmi attesi non sono quelli che si sono manifestati. Allora mi domando perché di fronte al coro di "Lodi! Lodi! Lodi!" sulla gara unica dei farmaci non si sono espresse queste stesse preoccupazioni o dubbi anche da parte e, soprattutto, da parte dei colleghi della maggioranza. La mia personale opinione è che, quando si decide di costituire un'organizzazione o quando si decide di liquidarla, si debba possibilmente ragionare non sulla base di postulati ideologici.
Di conseguenza, la mia riflessione è questa. Il grande errore che fa un'Amministrazione nel costruire organismi fuori da sé è di pensare che questi saranno in automatico più efficienti, perché non sono la storia della Pubblica Amministrazione, oppure perché sapranno, avendo un compito unico, organico, non occupandosi di tante materie, concentrarsi...



(Il Presidente ricorda che il tempo a disposizione è scaduto)



ARTESIO Eleonora

Tre minuti nel dibattito generale.



PRESIDENTE

Sempre due dall'inizio della legislatura.
Comunque, per l'amor del Cielo, concluda, ci mancherebbe.



ARTESIO Eleonora

Posso intervenire per dibattito generale e dichiarazione di voto?



PRESIDENTE

Va bene.



ARTESIO Eleonora

...concentrarsi sulle migliori metodiche e quindi produrre risultati migliori.
Ciò che non viene mai ricordato è che ogni organismo che nasce al di fuori dell'Amministrazione pubblica ha bisogno di costruire le relazioni con la Pubblica Amministrazione, per diventare efficiente in funzione della Pubblica Amministrazione.
Non si può chiedere a un organismo terzo di fare la gara dei vaccini come se questo fosse un atto materiale di compilazione, se prima non si costruisce un rapporto organico tra chi i vaccini decide di acquistarli e di utilizzarli e chi li deve acquistare. Questo lavoro ha richiesto tempo.
Adesso che è passato il tempo necessario per costruire la relazione con la Pubblica Amministrazione noi decidiamo di superarlo, illusi da un altro organismo, su cui almeno una parte, questa non pone nessuna speranza - le Federazioni - quelli della maggioranza ripongono speranze fideistiche come quelle che venivano riposte in tempi passati su SCR.
Il problema non è la tipologia dello strumento, o la sua dimensione territoriale, il problema è la relazione che quello strumento ha con l'Amministrazione pubblica cui deve corrispondere per le sue necessità.
Quindi, a me sembra prematura questa scelta; credo si debba misurare sugli indirizzi che gli Assessori danno, quindi chiedo che ci sia la presentazione di un atto, che potremmo chiamare "quadro industriale" degli indirizzi che l'Amministrazione dà a SCR, prima di poter valutare se esso sia superato o migliorato da altri nuovi livelli intermedi.



PRESIDENTE

Grazie, collega Artesio.
La parola al Consigliere Stara.



STARA Andrea

Grazie, Presidente.
Devo dire che gli emendamenti di soppressione di SCR non mi convincono.
Sicuramente, nelle modalità ci sono parecchi problemi che si sono sovrapposti, negli ultimi anni. Credo che, da parte di tutti, l'obiettivo sia legato a ottenere la massima trasparenza, la massima efficienza e la massima efficacia.
Di per sé lo strumento di SCR potrebbe garantire tutti e tre gli elementi, anzi dal punto di vista organizzativo è la scelta più idonea tuttavia, come in tutti i casi e come in tutte le questioni, possiamo sempre scrivere la legge più bella del mondo, ma alla fine dipendente sempre come poi vengono esercitate le modalità di gestione, di direzione e anche di influenza della politica che, purtroppo, SCR ha avuto negli ultimi anni.
Non sono convinto degli emendamenti anche perché non vedo quale possa essere lo strumento che si prospetta in futuro per dare una risposta di efficacia, di efficienza e di trasparenza.
L'ipotesi di spezzettare in più rivoli, va nella direzione opposta. Per cui nutro forti perplessità: tra l'altro, mi sembrerebbe che, alla fine gli elementi che si connotano sull'eccessivo personale che SCR ha assunto la risposta sia legata al fatto che questo personale ritorni o entri a far parte della Regione.
Alla fine, non trovo una corretta motivazione che m'induca a sostenere questo tipo di emendamento.



LEARDI LORENZO



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Illustro il mio pensiero e quello della maggioranza del mio Gruppo in due minuti, ma poi ci sarà la dichiarazione di voto.
In base all'evoluzione della situazione economica, sociale ed istituzionale del Paese e della nostra regione, riteniamo che SCR abbia motivo di esistere e di continuare la propria attività, e lo spieghiamo con esempi concreti.
La riforma degli Enti locali, che avvierà sempre più un'unione dei Comuni, un convenzionamento dei Comuni, soprattutto di piccole dimensioni determinerà inevitabilmente, per questi ultimi, il doversi appoggiare a soggetti superiori, a soggetti regionali, per quanto riguarda la capacità progettuale dei medesimi.
In passato i piccoli Comuni potevano fare riferimento alle Province ora, con la riforma delle Autonomie locali, lo snellimento e la riduzione delle competenze delle Province, queste non potranno sicuramente più svolgere quel ruolo suppletivo nei confronti dei piccoli Comuni.
A loro volta, le Province, soprattutto quelle di piccole dimensioni, in seguito alla riduzione delle proprie competenze e funzioni, dovranno fare riferimento ad un soggetto regionale relativamente alla progettazione delle infrastrutture viarie, e non solo. Già adesso in parte succede così; ancora di più succederà nei prossimi mesi, quando queste competenze saranno diluite o alleggerite, o addirittura completamente soppresse dall'alveo istituzionale delle Province.
Ci sono, inoltre, episodi contingenti che devono farci riflettere sulla necessità, per come si è svolta ed evoluta la situazione politico amministrativa, dello stanziamento che il Parlamento nazionale ha fatto alla Regione Piemonte, per la gestione dei siti post olimpici: circa 70 milioni di euro che, ai sensi della legge sulla fondazione dei siti post olimpici, devono essere utilizzati e gestiti da SCR.
Queste, in estrema sintesi, sono le motivazioni per continuare a tenere in vita SCR.
Allo stato attuale, sussiste anche un certo numero di gare, che noi speriamo vengano aumentate, così come venga aumentata la produttività di SCR.
Se mi è ancora consentito...



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

Prego.



PEDRALE Luca

...proseguo ancora un minuto, per dire che questo riguarda l'attività di SCR.
Noi, peraltro, e non da oggi, riteniamo che, per SCR e tante altre società partecipate della Regione Piemonte, ma in particolare per SCR, che svolge un ruolo davvero strategico per la nostra regione, sia necessaria un'intensificazione dei controlli interni ed esterni.
Per questo motivo, il Gruppo del PdL - e ringrazio i colleghi che mi hanno aiutato nella redazione - ha presentato un ordine del giorno che ha come oggetto "Governance, trasparenza e sistemi di controllo SCR Piemonte" perché chiediamo la massima trasparenza amministrativa ed il massimo controllo su questo importante soggetto della Regione Piemonte.
In estrema sintesi, indico i punti salienti dell'ordine del giorno.
Riteniamo necessario che SCR promuova la stipula di un accordo quadro con la centrale acquisti nazionale CONSIP, sia per la gestione delle gare di interesse comune sia per il monitoraggio dei fabbisogni degli enti.
Inoltre - un punto molto importante, che dovrebbe chiarire ed eliminare qualsiasi dubbio - impegniamo la Giunta a considerare a consuntivo delle attività del 2014, qualora i risultati di esercizio non fossero congrui gli opportuni provvedimenti per la chiusura della società.
Pertanto, SCR continui la propria attività, soprattutto in questo momento storico particolare, dove gli Enti minori non hanno più la capacità di fare opere di progettazione; se alla fine del 2014, nonostante questo SCR non riuscisse a svolgere il proprio mandato, il proprio piano di attività, in maniera congrua, proponiamo la sua messa in liquidazione.
Se il Presidente è generoso, andrei avanti ancora un minuto, cercando di essere estremamente sintetico.
Gli altri punti riguardano i controlli interni, il rafforzamento della funzione di controllo interno (internal auditing) della società, prevedendo l'effettuazione da parte della medesima e la trasmissione alla Regione di audit interni periodici, tra l'altro attraverso: la nomina di un soggetto terzo esterno quale responsabile della funzione aziendale di internal auditing, dotato di particolari e comprovate professionalità e competenze (ad esempio, ufficiali di organi di polizia giudiziaria o magistrati, anche contabili, fuori ruolo).
Inoltre, prevediamo una codificazione e realizzazione di specifici e stringenti strumenti per l'esercizio, da parte della Regione, del cosiddetto controllo analogo...



PRESIDENTE

Grazie.



PEDRALE Luca

Concludo. Ci sono ancora due punti importanti, che vorrò sottolineare con la dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

Consigliere Pedrale, la dichiarazione di voto l'ha già utilizzata poiché ha parlato più di sei minuti!



PEDRALE Luca

Sia generoso, Presidente!



PRESIDENTE

Non è questione di generosità! La parola al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Se fosse possibile assemblare, per non essere molto rigidi nei tempi come sa, cerco di essere veloce, però probabilmente dovrò sforare.



PRESIDENTE

Ha cinque minuti.
Prego.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie.
Questo è uno di quegli argomenti nel quale il Consiglio legittimamente, si divide, nel senso che non si vota per parti preconcette e con delle posizioni pregiudiziali, ma si ragiona e quindi si esprime democraticamente il proprio pensiero e liberamente il proprio voto.
Ricordo ai colleghi che, quando è stato istituito SCR, ho espresso grandi perplessità. Ad oggi, devo riconoscere che il percorso fatto da questa società non presenta solo elementi di negatività, per una serie di ragioni: è anche cambiato l'assetto legislativo e numerosi sono gli esempi che vedono SCR protagonista di elementi importanti per il risparmio. Un esempio, per tutti, è quello relativo al Servizio Sanitario regionale rispetto ai farmaci, dove è stato certificato un risparmio di circa 75 milioni di euro.
Si potrebbe ancora dire, rispetto alla CONSIP, che è vero che svolge un'attività pari ad un quarto dell'intero convenzionamento che la CONSIP che è la società di proprietà del Ministero dell'Economia e della Finanza opera a livello nazionale, ma con un ventesimo del personale a disposizione. Poi, si potrà disquisire se questo personale sia stato assunto in modo condivisibile o meno; in ogni caso, è un personale che funziona bene, che ha un'alta professionalità ed è un personale di tutto rispetto.
Cosa dire, poi, della direttiva del Presidente del Consiglio, Monti che - è questione di pochi giorni fa - ha nominato Commissario, con il compito della razionalizzazione della spesa relativa a beni e servizi, il dott. Enrico Bondi! Nell'ambito della direttiva si legge testualmente che il dott. Bondi deve effettuare questa razionalizzazione della spesa attraverso una più adeguata utilizzazione delle procedure espletate dalle centrali di acquisto.
Quindi, si dà per scontato che queste centrali di acquisto ci siano e debbano continuare ad esistere.
Come diceva il collega Pedrale, il decreto "Cresci Italia" di Monti prevede l'obbligo per i Comuni sotto i 5 mila abitanti di affidare l'acquisizione di lavori, servizi e forniture ad un'unica centrale di committenza e chi meglio della SCR può espletare questo ruolo.
Inoltre non dimentichiamo che, nel rispetto della Direttiva Europea, la SCR paga i fornitori entro 30 giorni. Quindi, sono tutti elementi positivi.
Diciamo che bisogna regolarizzare e quindi formalizzare meglio le funzioni che SCR svolge e sicuramente attivare tutta una serie di controlli interni ed esterni.
Quindi, relativamente all'ordine del giorno a cui faceva riferimento il collega Pedrale, chiederò brevemente nel prossimo intervento - perché ho preso visione dell'ordine del giorno e mi sembra di poterlo condividere un'integrazione su due o tre punti, che mi riservo di illustrare molto brevemente nel prossimo intervento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente. Il tema SCR ha appassionato e ha visto posizioni anche piuttosto articolate indipendenti dagli schieramenti su quello che può essere il suo futuro.
Noi non abbiamo partecipato nel passato mandato all'atto di costituzione avvenuto nel 2007 e possiamo a questo punto nutrire dei dubbi su quella che fosse l'opportunità della sua costituzione.
Detto questo, però questo Ente esiste e certamente la discussione su SCR ha visto diversi filoni di dibattito che hanno riguardato l'istituzione da parte nostra di una Commissione affinché si andasse a verificare il tema della trasparenza degli appalti avvenuti. E dobbiamo sapere quali possono essere gli esiti anche in altra sede che non è quella della Commissione.
Dall'altra, abbiamo sviluppato una riflessione su quelle che sono delle possibili sovrapposizioni con altri Enti, quali le neonate federazioni.
Se questo Ente è stato costituito, ci sembrano in questo momento migliori le ragioni per dire che ad oggi è opportuno che, al di là delle considerazioni che abbiamo ascoltato dai lavoratori che sono stati sentiti dal Consiglio regionale nei giorni scorsi, si verifichino effettivamente l'ambito dei compiti ad essa assegnati.
In questo senso abbiamo sottoscritto l'ordine del giorno presentato dalla collega Artesio e l'impegno di presentare alle Commissioni consiliari competenti entro il 30 giugno 2012 un organico atto di programmazione pluriennale, ai fini di confermare la validità giuridica e sostanziale dello strumento a suo tempo individuato e di orientarlo così a comportamenti coerenti con gli atti adottati.
In questo senso ci sentiamo di sostenere che nel momento attuale, così come hanno indicato altri colleghi, non sia opportuno quello che viene indicato da emendamenti presentati dalla maggioranza e dall'opposizione cioè non sia opportuno una sua soppressione.
In questo senso noi andremo a votare gli emendamenti presentati.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Non mi dilungo anche perché chi mi ha preceduto, soprattutto il Presidente Pedrale, ha già illustrato tutto il discorso di SCR, quello che fa, quello che farà e quello che dovrebbe fare. Su questo quindi non intervengo.
Voglio solo dire che SCR può e deve essere una grande risorsa per il Piemonte. Ritengo che sia sbagliato prevedere la chiusura di SCR indipendentemente da quello che il partito che rappresento possa aver votato. Mi pare che si sia astenuto quando è stata istituita SCR.
Indipendentemente da questo, riteniamo che le possibilità che dà SCR di fare risparmio sul grosso volume di affari che viene trattato in Regione Piemonte, passi oltre le posizioni politiche di altri anni e di altri tempi.
Dico che la vera sfida che avrà SCR nel proseguo è quella di aumentare il suo volume di lavoro, mantenendo inalterati gli organici. Questa è la vera sfida che deve fare SCR.
E noi riteniamo che SCR lo possa fare, che possa vincere questa sfida.
Certo che siamo d'accordissimo - difatti come secondo firmatario ho firmato l'ordine del giorno che discuteremo - che ci deve essere l'assoluta trasparenza, ma non solo su SCR; dappertutto ci deve essere trasparenza assoluta. La Regione deve essere conscia di quello che fanno società o altri Enti partecipati o altro ancora.
Quindi, dobbiamo avere trasparenza assoluta e su questo siamo d'accordo con chiunque.
Tra l'altro, non dobbiamo nasconderci il fatto che abbiamo votato a favore dell'istituzione di una Commissione d'indagine. Per noi la trasparenza è proprio il traguardo a cui dobbiamo arrivare sempre e in qualsiasi momento.
Dirò altro in dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Interveniamo anche noi su questo tema che è scottante sotto diversi punti di vista sia per la questione non ultima, citata da alcuni colleghi lavorativa anche per il personale che è stato assunto negli anni all'interno di quest'azienda sia per il profilo importante di lavoro che viene svolto, in merito alla gestione degli appalti per quanto riguarda la sanità in generale, quindi gli acquisti sanitari, l'edilizia sanitaria e le infrastrutture.
Tutti abbiamo letto le cronache dei giornali in merito ad alcuni accadimenti giudiziari e penso che tutti si siano fatti la propria idea chi magari con anche dei propri precedenti profili di responsabilità nella selezione dei dirigenti e chi meno.
Come primo punto non vorremmo che le colpe della politica ricadessero sui cittadini, cittadini sia lavoratori all'interno di SCR sia i cittadini che poi pagano le tasse che si sono visti non raddoppiare ma sicuramente aumentare di diversi milioni di euro i costi di alcune infrastrutture tramite accordi bonari firmati dalla singola persona del precedente Presidente di SCR. Ovviamente su questo stiamo ancora indagando con la Commissione di indagine come Consiglio regionale sia la Finanza.
Sicuramente possiamo dire che non abbiamo al momento garanzie a sufficienza che, dal lato almeno dirigenziale e politico, SCR possa migliorare.
Dall'altra parte, le proposte fatte, che sono un po' una fotocopia, da parte del PD e da parte della corrente interna al PdL., non sembrano che ci diano altrettante garanzie, perché il Comitato interassessorile possa svolgere meglio, possa essere più oggetto di attenzione, di controlli e di contrappesi per far sì che il nostro voto sia positivo.
Concludo e proseguo poi in dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Negro; ne ha facoltà.



NEGRO Giovanni

Ho sentito più voci, sia da una parte che dall'altra, e devo dire che questi emendamenti non mi convincono per niente.
Sono convinto, invece, quello che ha detto il Consigliere Carossa, che SCR può fare ancora meglio, sono convinto che affronterà la sfida.
SCR ha motivo, a mio avviso, di esistere, di continuare, anche se dobbiamo cercare di migliorare e di ridurre le spese. Chi lavora bene non va soppresso, ma mantenuto.
Chiediamo chiarezza, trasparenza. Sulla questione, come sapete, esiste una Commissione di inchiesta, che spero vada avanti senza intralci. È vero che da inizio febbraio ad oggi si sono espletate non solo dieci gare, ma molte di più.
Questo è un segnale positivo importante. Ho avuto modo di lavorare con SCR ancora quando ero Assessore in Provincia, e ha lavorato con impegno con serietà e trasparenza. Averceli tanti dirigenti e personale come abbiamo in SCR Voterò contro gli emendamenti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

La prima considerazione che voglio fare è che, in un dibattito sì fatto, stride il silenzio dell'Assessore Bonino. Questo è un elemento che non considero positivo.
In fin dei conti, con posizioni molto diverse, questa mattina questo era uno dei punti principali della discussione sulla legge finanziaria. Mi sembra che, da parte della Giunta, non esprimere nessun tipo di considerazione rispetto ai temi sollevati, lo considero un elemento, per alcuni aspetti, di distacco nei confronti del Consiglio regionale.
Secondo elemento. Sull'ordine del giorno che ha illustrato il Consigliere Pedrale, ci riserveremo le nostre valutazioni nel momento in cui l'ordine del giorno verrà discusso. Mi sembra che, a questo punto, si stia infettando e ampliando molto l'elenco degli ordini del giorno collegati alla legge Finanziaria.
Non c'è nessun problema e nessuna difficoltà, da parte nostra, a partecipare al dibattito in quella sede.
La terza considerazione che voglio fare è che gli elementi portati per dire arriviamo a fine 2014, quindi a fine legislatura regionale, prima di valutare che cosa fare di SCR, sia un sistema tutto italiano: sottoporre a verifica, in un arco temporale così lungo, una società prima di assumere una decisione al riguardo.
Così come tutte le prospettive nuove indicate, come il rapporto con i piccoli Comuni. Forse si vive un po' fuori dal mondo quando si rappresenta il fatto che i piccoli Comuni dovrebbero affidare ad SCR le procedure di appalto per le gare. Si stanno già organizzando. Una soglia stabilita dalla legge nazionale, è una soglia che mette nelle condizioni i Comuni di creare efficienza al loro interno, senza creare un'inefficienza nel dovere incorporare o affidare un soggetto di questo tipo.
A noi sembra soprattutto che non è stato colto il messaggio fondamentale che volevamo portare con quest'emendamento, che è quello di dire: su questo, come sulle ATC, come su una serie di altre realtà, se si va avanti così, giuste o sbagliate che siano le soluzioni, ma questa Regione fra un anno o due manterrà solo la propria struttura. La vera scommessa che non è stata raggiunta nel confronto sulla legge Finanziaria è la scommessa di dire: avviamo un percorso di riforma della Regione, della sua organizzazione diretta e quella esterna. Questo è un modo attraverso il quale si possono creare le condizioni attraverso le quali questa Regione avrà un futuro non solo in termini di mantenimento della propria organizzazione, ma come soggetto capace di intervenire sullo sviluppo economico, sulla coesione sociale, sulla qualità della vita, sulla qualità dei servizi all'interno della stessa.
Mi sembra che tutto sommato stiamo andando verso l'ultima fase di esame degli articoli sulla legge finanziaria. Questo dibattito in Aula sulla legge finanziaria lo annovererei come una straordinaria occasione sprecata.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Intervengo perché avevo interrotto per rispettare i termini - in qualche caso i colleghi non hanno fatto la stessa cosa - e per dichiarazione di voto.
fantastico sentire dichiarazioni del Partito Democratico e, magari di qualche altro collega del centrosinistra preso negli ultimi mesi dal raptus dell'efficienza e del risparmio. Tutti sappiamo che, al di là del merito, la stazione unica appaltante condivisa da tutti (c'era anche una legge nazionale che richiedeva la messa in efficienza tramite questa stazione unica), era stata creata dal centrosinistra nella scorsa legislatura e il Presidente e i dirigenti sono stati scelti con nomina politica.
Sinceramente venire a fare, non dico la morale - perché sono scelte politiche - ma scelte politiche di efficienza e di risparmio oggi, non lo vedo molto bene dal punto di vista politico.
Annuncio il mio voto contrario all'emendamento del Partito Democratico e, visto che anche nel centrodestra non ci sono campioni di coerenza e trasparenza politica, riteniamo di non partecipare all'emendamento del Consigliere Vignale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Sarò velocissimo perché ho abusato prima del tempo a mia disposizione.
Soltanto per completare un punto dell'ordine del giorno. Prevediamo che il Comitato interno di controllo possa riferire direttamente alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, situazioni di particolare rilevanza e criticità nel caso in cui non vi sia il tempo o non si ritenga opportuno riferire agli organi societari, in modo da invocarne l'intervento. Un ordine del giorno che prevede una serie di controlli molto stringenti, che aumenta la trasparenza.
Concludo con una richiesta che non è nell'ordine dell'ordine del giorno: che SCR si impegni nelle prossime settimane nel trovare una nuova sede, meno costosa di quella che attualmente dispone.
Concludo dicendo che noi daremo un voto contrario agli emendamenti presentati, chiedendo anche l'appello nominale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Approfitterò di meno di un minuto per riagganciarmi all'ordine del giorno del Consigliere Pedrale.
Nei punti di impegno del suo ordine del giorno, volendoli numerare da 1 a 9, al sesto punto chiedo che, alla fine, possa essere inserita la frase "quali responsabili unici della programmazione della spesa suddivisi per i settori di attività dell'ente", perché è molto importante normare questo aspetto.
E all'ottavo punto, dopo il primo capoverso, le chiedo di aggiungere: "L'organismo di vigilanza deve condividere le proprie determinazioni con le strutture assegnate al Commissario per la spesa pubblica", che è Enrico Bondi.
Infine, inserirei un ultimo punto, il dieci, relativamente ai rapporti tra Federazioni sanitarie e SCR, il cui testo potrebbe essere questo: "Nell'ambito delle forniture di beni e servizi per il settore sanità, viene individuata, al fine di stabilire in modo chiaro e trasparente il rapporto tra Federazioni sovrazonali e SCR Piemonte, una struttura dedicata a garanzia di indipendenza e di imparzialità".
Spero voglia accogliere queste legittime richieste, che le fornirò con il cartaceo, in modo che il nostro voto sarà favorevole al suo ordine del giorno.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Ero intervenuta usando il mio tempo e avevo cercato di motivare la dichiarazione di voto contrario ai due emendamenti, che ovviamente ribadisco. Voglio solo osservare, Presidente, che se anticipiamo la discussione sugli ordini del giorno collegati, allora la facciamo per tutti gli ordini del giorno collegati.
Mi sembrava che stessimo discutendo degli emendamenti e poi, al momento opportuno, discuteremo le raccomandazioni e gli impegni. Se i colleghi concertano con altri colleghi cambiamenti dei testi, allora lo facciano parallelamente, altrimenti mi metto ad illustrare il mio ordine del giorno e ho dieci minuti a disposizione, e non i quattro che ho usato.



PRESIDENTE

Condivido la sua affermazione, anche se il collega Buquicchio aveva semplicemente anticipato una richiesta al Consigliere Pedrale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Mi associo alla richiesta del Consigliere Pedrale per l'appello nominale di questo voto.
Voglio solo ricordare che noi, la Giunta e questa maggioranza, abbiamo già iniziato a fare un cambiamento su SCR. Non vi sfuggirà, tra l'altro che la Commissione d'indagine non viene approvata se non c'è il voto della maggioranza, quindi è la maggioranza che ha deciso, in questo caso assieme all'opposizione, di istituire la Commissione di indagine.
Dopodiché, sono anche stati cambiati - e non vado oltre - i vertici.
Ci deve essere una migliore trasparenza che passa anche attraverso questi passi fatti.
Termino qua, grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi in dissenso dal gruppo ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Oltre alle motivazioni addotte prima, quello che mi convince di più è l'ordine del giorno. Ha assolutamente ragione la Consigliera Artesio nel dire che la discussione dell'ordine del giorno si dovrebbe fare in un altro momento, ma mi avvalgo di quanto è stato detto per dire che l'esigenza di trasparenza - che personalmente, Presidente Cota, do per scontata, almeno in lei - deve esserci sempre e ovunque e non specificamente in questo caso.
Excusatio non petita...
Secondo. Il fatto che ci si attivi per governarla, a me pare che SCR sia governatissima. È uno dei problemi che noi abbiamo citato.
Terzo. Relativamente all'inutilità della Commissione d'indagine, credo che piano piano - parlo di quella regionale, tranne che per il suo Presidente, dove l'utilità era chiara e oggi è manifesta: do verbale in cambio di intervista - diventi tutto chiaro. Su questo punto aspettiamo che il Presidente del Consiglio faccia chiarezza sulla gestione delle cose.
Voteremo a favore, sia il nostro sia quello del PD - non perché l'abbia fatto il PD - che più o meno dice le stesse cose che diciamo noi.



PRESIDENTE

Scusi, cosa intende per fare chiarezza sulla gestione, dato che abbiamo già provveduto a rispondere?



BURZI Angelo

Sembra un tema che riguardi solo voi, invece la gestione di documenti di una Commissione riguarda, non so gli altri colleghi, ma me di sicuro, se ci fa sapere cos'ha deciso il Presidente del Consiglio gliene saremo grati.



PRESIDENTE

Va bene, poi le risponderò.
Dichiaro chiusa la dichiarazione di voto.
La parola all'Assessore Maccanti.



MACCANTI Elena, Assessore ai rapporti con società con partecipazione regionale

Grazie, Presidente.
La Giunta si è riservata di intervenire al termine della discussione per poter ascoltare gli interventi del Consiglio regionale che, com'è noto, è sovrano rispetto alla votazione che ci sarà da tra qualche minuto.
Tra l'altro, la posizione della Giunta regionale è assolutamente nota essendo stata già espressa nel corso di analogo dibattito svolto in sede di I Commissione, proprio in sede di discussione della legge finanziaria.
una posizione che è stata espressa anche recentemente sugli organi di informazione, a risposta delle sollecitazioni arrivate, in un contesto difficile come quello delle indagini della Magistratura, ed è una posizione che viene ribadita in questa sede.
La Giunta regionale darà parere negativo a tutti e tre gli emendamenti poiché la Giunta regionale crede nello strumento e nelle finalità di una società di committenza regionale.
Abbiamo parlato questa mattina, e nel corso di tutta la discussione della legge finanziaria regionale, della necessità di efficienza e di risparmio. Qualcuno ha ricordato le competenze maturate all'interno di SCR ma abbiamo dimostrato, attraverso una gara, quindi un risultato tangibile sui farmaci, un risparmio attraverso la centralizzazione degli acquisti di 75 milioni di euro. Credo che l'Assessore Monferino abbia chiarito - spero definitivamente, ma se così non fosse è sempre disponibile a chiarirlo quale sarà il ruolo di SCR all'interno del nuovo Piano Sanitario e quale sarà il rapporto di SCR con le Federazioni. Abbiamo votato favorevolmente all'istituzione della Commissione di inchiesta di SCR; abbiamo rivisto l'organigramma della pianta organica, proprio per assicurare trasparenza ed efficienza alla società; abbiamo presentato il piano di attività, che abbiamo discusso non più tardi di due mesi fa.
Quello che la Giunta doveva fare credo lo abbia fatto e credo che abbia la determinazione per continuare a farlo, nella logica del risparmio che tanto serve a questa Regione e, ovviamente, nella logica della garanzia di trasparenza che, trattandosi di soldi pubblici, dobbiamo garantire nei confronti di chi ci guarda dall'esterno.
Quindi risparmio e trasparenza.
Dico già, anche se non è la sede, che la Giunta darà parere favorevole all'ordine del giorno che credo possa rappresentare un contributo costruttivo del Consiglio regionale, in una fase in cui se c'è una Commissione d'indagine, e in una fase in cui c'è un'inchiesta della Magistratura, tenuto conto che SCR è stata istituita con legge regionale.
Rispetto a questa società, credo che il Consiglio regionale debba e possa esercitare un ruolo costruttivo.
Credo sia stata anche questa la ragione per cui dell'ordine del giorno si è parlato anche in sede di dichiarazione di voto.
un ordine del giorno che va nella direzione del lavoro che sta facendo la Giunta: l'istituzione, all'interno del Comitato di controllo assolutamente necessaria.
Come ho già avuto modo di dire, meccanismi che garantiscano la trasparenza e valorizzino le competenze all'interno di SCR, non possono che trovarci d'accordo, e non possono che rinforzare la nostra convinzione nel voler potenziare, far lavorare e far portare frutti alla società di committenza regionale.
Per questo motivo, voto negativo ai tre emendamenti e voto favorevole all'ordine del giorno, anche così come emendato, come proposto dal Consigliere Buquicchio.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 144), sul quale l'Assessore Maccanti, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 43), sul quale l'Assessore Maccanti, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 99), sul quale l'Assessore Maccanti, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Chiedo gentilmente una sospensione dei lavori di dieci minuti, per una brevissima riunione di maggioranza e per decidere sul prosieguo dei lavori.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Stara; ne ha facoltà.



STARA Andrea

Può darsi che non sia ben informato, ma mi risulta che il Consiglio fosse convocato fino alle ore 14.00.



PRESIDENTE

Oggi siamo convocati fino alle ore 14.00. Domani, il Consiglio regionale è convocato alle ore 09.30, così come comunicato in apertura di seduta.
Tuttavia, era stata anche raggiunta un'intesa per cui, se nessuno si opponeva, si potessero proseguire i nostri lavori oggi pomeriggio per cercare di approvare la legge finanziaria nella giornata di oggi ed evitare la seduta di domani.
Se qualcuno invece si oppone, lo valutiamo, perché il Consiglio comunque, è sovrano.



PRESIDENTE

STARA Andrea (fuori microfono)



PRESIDENTE

Io mi oppongo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Mettiamo ai voti la proposta del Presidente di prolungare di dieci minuti, un quarto d'ora o mezz'ora...



PRESIDENTE

Se un Consigliere propone una votazione, il pronunciamento dell'Aula è sempre richiedibile.
Ha chiesto la parola il Consigliere Stara; ne ha facoltà.



STARA Andrea

La mia è una richiesta di informazione.
Mi chiedevo se, a termine scaduto della convocazione, fosse ancora possibile mettere al voto tale richiesta, oppure se era sufficiente che un singolo Capogruppo chiedesse il rispetto della sospensione.



PRESIDENTE

Il termine di chiusura dei lavori è stato fissato a seguito della modifica di legge e alla delibera dell'Ufficio di Presidenza relativamente alla questione delle firme multiple.
Il Consiglio conclude i propri lavori quando il Presidente toglie la seduta. Quindi siamo perfettamente in seduta.
Se un Consigliere chiede il pronunciamento dell'Aula, è possibile farlo (vi è, peraltro, un riferimento regolamentare in tal senso).
Tuttavia, se fosse possibile, con un po' di buonsenso e con la condivisione dell'Aula, potremmo concedere dieci minuti di sospensione al Presidente Pedrale, per poi ricominciare i lavori e vedere se sussistono le possibilità di terminare oggi.
Se nel corso di poco tempo ci rendiamo conto che non vi sono le condizioni per proseguire, rinvieremo la discussione nella seduta di domani. Mi sembrerebbe una mediazione di buonsenso.
Desidera procedere alla richiesta del collega Buquicchio?



STARA Andrea

Se il Consigliere Buquicchio ha chiesto di mettere in votazione tale richiesta, io non mi permetto di intervenire nel merito.
Se lei mi dice che non c'é altra modalità e che il Regolamento prevede di proseguire, anch'io concordo sulla richiesta.



PRESIDENTE

Vi ricordo che la seduta è valida perché non abbiamo ancora concluso i nostri lavori. Se verrà mantenuta tale richiesta, potrà intervenire un Consigliere a favore e uno contro, e si procederà alla votazione.
Se invece si vuol far prevalere il buonsenso, facciamo come abbiamo detto. Non c'è problema.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

vero che l'avviso di convocazione del Consiglio regionale prevedeva la scadenza dei lavori alle ore 14.00. Tuttavia, se la prosecuzione dei lavori servisse per affrontare il tema che è stato sollevato dai Gruppi dell'opposizione relativamente il personale precario, noi siamo disponibili a proseguire.



PRESIDENTE

Serve per quello.
Lei mantiene la sua posizione?



STARA Andrea

Visto che sul tema del personale ci sono ancora alcune questioni che non abbiamo...



PRESIDENTE

Le va bene che proseguiamo i nostri lavori?



STARA Andrea

Sì. Convochiamo la riunione.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.
I nostri lavori riprenderanno alle ore 14.20.



(La seduta, sospesa alle ore 14.04 riprende alle ore 14.40)



PRESIDENTE

*****


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 169, inerente a "Legge Finanziaria per l'anno 2012" (seguito)


PRESIDENTE

ARTICOLO 25



PRESIDENTE

Comunico che i colleghi Muliere, Reschigna e Ronzani hanno sostituito un ordine del giorno con una nuova stesura concordata. Tale ordine del giorno è dichiarato collegato alla legge finanziaria.
Eravamo all'articolo 25, sul quale insisteva l'emendamento rubricato n.
195), inerente le prestazioni straordinarie.
Consigliere Stara, lo mantiene?



STARA Andrea

Lo ritiriamo.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 195) presentato dai Consiglieri Stara, Cerutti Artesio è ritirato.
Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'articolo 25.
Il Consiglio approva.
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 25 bis rubricato n. 221) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Quaglia: "Art. 25 bis (Misure di razionalizzazione in materia di personale) La presente disposizione di legge si propone di attuare misure di razionalizzazione in materia di personale, di limitazione delle forme di lavoro flessibile con particolare riguardo alle collaborazioni coordinate e continuative, e di organizzazione regionale, conseguendo l'obiettivo di valorizzare e consolidare profili e professionalità presenti all'interno dell'Ente garantendo un principio di riduzione stabile della dotazione organica e dei relativi costi della medesima.
Fermo restando il rispetto del patto di stabilità interno e nel rispetto dei limiti di spesa dell'Ente derivanti dalla legislazione statale per ciascun anno finanziario, a completamento delle procedure avviate ai sensi dell'articolo 36 della legge regionale 23 aprile 2007, n. 9 e delle deliberazioni della Giunta regionale di approvazione del Piano Occupazionale 2007-2009 e di quelle collegate di autorizzazione all'adozione dei rispettivi avvisi di selezione pubblica, la Regione Piemonte prevede nel Piano occupazionale triennale concorsi pubblici per titoli ed esami per assunzioni a tempo indeterminato, ripartiti per profili professionali e per Direzioni e definisce, annualmente, il piano delle assunzioni.
La presente misura trova applicazione nei confronti dei lavoratori che risultino in servizio presso il ruolo della Giunta regionale alla data del 1° giugno 2012 e che siano stati assunti mediante avvisi di selezione pubblica per esami o per titoli ed esami banditi dalla Regione Piemonte per il ruolo della Giunta regionale Con deliberazione della Giunta regionale, da adottarsi nel rispetto dei principi di cui all'articolo 39, comma 1, della legge n. 449 del 1997 e della riduzione programmata delle spese di personale, in osservanza dell'art. 17, comma 10 del D.L n. 78/2009 conv. in L. 102/2009 sono definiti i requisiti per la partecipazione, la percentuale di riserva di posti non inferiore al 40% riferita al personale di cui al comma 3, il punteggio dei titoli di merito, le modalità necessarie alla definizione dei bandi di concorso ed i criteri di utilizzo delle graduatorie nell'ambito della definizione del piano annuale delle assunzioni.
Nel rispetto dei vincoli assunzionali e di spesa del personale stabiliti dalla legislazione statale vigente nel tempo, i contratti di lavoro a tempo determinato di cui al comma 3, sono prorogati fino al 31 dicembre 2013.
Ha chiesto la parola l'Assessore Quaglia, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

La presente disposizione si propone di attuare misure di razionalizzazione in materia di personale, di limitazione delle forme di lavoro flessibile, con particolare riguardo alle collaborazioni coordinate e continuative, e di organizzazione regionale, conseguendo l'obiettivo di valorizzare e consolidare profili e professionalità presenti all'interno dell'Ente garantendo un principio di riduzione stabile della dotazione organica e dei relativi costi della medesima.
2. Fermo restando il rispetto del patto di stabilità interno e nel rispetto dei limiti di spesa dell'Ente derivanti dalla legislazione statale per ciascun anno finanziario, a completamento delle procedure avviate ai sensi dell'articolo 36 della legge regionale 23 aprile 2007, n. 9 e delle deliberazioni della Giunta regionale di approvazione del Piano Occupazionale 2007/2009 e di quelle collegate di autorizzazione all'adozione dei rispettivi avvisi di selezione pubblica, la Regione Piemonte prevede nel Piano occupazionale triennale concorsi pubblici per titoli ed esami per assunzioni a tempo indeterminato, ripartiti per profili professionali e per Direzioni e definisce, annualmente, il piano delle assunzioni.
3. La presente misura trova applicazione nei confronti dei lavoratori che risultino in servizio presso il ruolo della Giunta regionale alla data del 1° giugno 2012 e che siano stati assunti mediante avvisi di selezione pubblica per esami o per titoli ed esami banditi dalla Regione Piemonte per il ruolo della Giunta regionale.
4. Con deliberazione della Giunta regionale, da adottarsi nel rispetto dei principi di cui all'articolo 39, comma 1, della legge n. 449 del 1997 e della riduzione programmata delle spese di personale, in osservanza dell'articolo 17, comma 10 del D.L. n. 78/2009 conv. in L. 102/2009 sono definiti i requisiti per la partecipazione, la percentuale di riserva di posti non inferiore al 40% riferita al personale di cui al comma 3, il punteggio dei titoli di merito, le modalità necessarie alla definizione dei bandi di concorso ed i criteri di utilizzo delle graduatorie nell'ambito della definizione del Piano annuale delle assunzioni.
5. Nel rispetto dei vincoli assunzionali e di spesa del personale stabiliti dalla legislazione vigente nel tempo, i contratti di lavoro a tempo determinato di cui al comma 3, sono prorogati fino al 31 dicembre 2013.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Quaglia.
L'emendamento è illustrato.
L'emendamento aggiuntivo dell'articolo 25 bis rubricato n. 35) presentato dalle Consigliere Bresso, Artesio è ritirato.
Non essendoci richieste d'intervento sull'emendamento della Giunta regionale, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 221).
Il Consiglio approva.
(Il voto è esteso al nuovo articolo) L'emendamento aggiuntivo dell'articolo 25 ter rubricato n. 109) presentato dai Consiglieri Taricco, Lepri, Reschigna, Ronzani, Motta Angela, Muliere Laus, Gariglio, Manica, Pentenero è ritirato dai proponenti, che ritirano anche l'emendamento aggiuntivo dell'articolo 25 quater rubricato n. 151).
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 25 quinquies rubricato n. 152) presentato dai Consiglieri Lepri, Gariglio, Placido, Laus, Taricco, Motta Angela, Reschigna, Ronzani, Pentenero, Bresso, Artesio, Cerutti Buquicchio, Ponso, Negro, Goffi: Dopo l'art. 25 del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012" è inserito il seguente: Art. 25 bis (Incarichi a dipendenti regionali per collaudo di opere e lavori pubblici) La Regione affida ai propri dipendenti gli incarichi di collaudo di opere e lavori pubblici nel rispetto dei principi di rotazione e trasparenza. A tal fine, la Regione attinge ad un elenco appositamente predisposto, a cui i dipendenti possono far domanda, tenendo altresì conto delle caratteristiche dell'opera, della professionalità, capacità ed esperienza maturata dagli stessi nell'ambito dell'Amministrazione, nonché dei carichi di lavoro.
Qualora la Regione non disponga di dipendenti in possesso di specifici requisiti in relazione alla particolare complessità tecnica dell'opera oggetto di collaudo, accertata e certificata dal responsabile del procedimento, o abbia comprovate e motivate difficoltà a ricorrere ai propri dipendenti in relazione alla quantità e alla qualità delle risorse professionali e tecnologiche disponibili, può affidare, mediante procedure ad evidenza pubblica, l'incarico di collaudo a soggetti esterni iscritti negli albi dei collaudatori.
Nel caso si proceda al collaudo di opere che richiedano una particolare esperienza e specifiche competenze professionali, la Regione può affidare incarichi anche a tecnici non iscritti agli albi dei col laudatori indicandone motivatamente le ragioni.
Per opere di particolare complessità o nel caso di lavori che richiedano l'apporto di professionalità diverse in ragione della particolare tipologia e categoria dell'intervento, il collaudo può essere affidato ad una apposita commissione, composta da non più di tre membri.
La Regione assegna l'incarico di collaudo di cui ai commi 2, 3, 4 sulla base dell'offerta ritenuta economicamente più vantaggiosa, sentita una apposita commissione tecnica di valutazione, la quale esprime motivato parere in ordine ai criteri e alle modalità di selezione del collaudatore.
Gli iscritti agli albi, in ragione della materia, sono debitamente e tempestivamente informati della possibilità di partecipare alla procedura selettiva per l'affidamento di incarichi di collaudi di opere pubbliche in modo da potere formulare la loro offerta.
Le liste degli incarichi di collaudo conferiti a dipendenti regionali o a professionisti esterni e i relativi compensi sono pubblicati sul sito internet della Regione Piemonte.
La Regione disciplina con proprio regolamento gli aspetti organizzativi economici e gestionali inerenti la tenuta degli albi dei collaudatori definendo in particolare: le categorie di opere e lavori per i quali è possibile richiedere l'iscrizione all'albo per l'effettuazione di collaudi i criteri e le modalità per l'iscrizione negli albi i compensi da corrispondere ai collaudatori secondo quanto previsto dalle vigenti tariffe professionali le modalità per l'affidamento dell'incarico.
I soggetti che abbiano svolto attività di progettazione, direzione vigilanza, controllo ed esecuzione dei lavori da collaudare o che abbiano avuto negli ultimi tre anni rapporti di lavoro o di consulenza con l'esecutore dei lavori, anche in qualità di subappaltatore, non possono essere nominati col laudatori.
1 dipendenti regionali che abbiano ricevuto incarichi di collaudo non possono, nei cinque anni successivi alla conclusa esecuzione dello stesso far parte di commissioni per l'aggiudicazione di gare pubbliche o di commissioni di valutazione relative a richieste di finanziamenti pubblici ove partecipino imprese, loro controllate, partecipate o collegate per cui hanno svolto collaudi.
10. Per i dipendenti che ricevano dalla Regione compensi per collaudi l'eventuale retribuzione di risultato è decurtata, fino al suo eventuale azzeramento, dei corrispettivi per i collaudi, da dichiarare annualmente in base allo stato di avanzamento dei lavori.
Non essendoci richieste d'intervento, la parola all'Assessore Quaglia per il parere.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Quest'emendamento ricalca il codice degli appalti già in vigore.
Chiederei al sottoscrittore una modifica del comma 10: "Per i dipendenti che ricevono dalla Regione compensi per collaudi...". Poich questa parte è regolata dalla contrattazione con le parti sindacali diventerebbe: "Per i dipendenti che ricevono dalla Regione compensi per collaudi, la retribuzione di risultato è ridefinita nei suoi limiti, con un accordo tra l'Amministrazione e le rappresentanze sindacali".



PRESIDENTE

In accordo con la Giunta regionale, affinché l'emendamento sia modificato il collega Lepri - primo firmatario - ha presentato un subemendamento rubricato al n. 0152), che sostituisce l'intero comma 10.
La nuova definizione recita: "Per i dipendenti che ricevono dalla Regione compensi per collaudi, la retribuzione di risultato è ridefinita nei suoi limiti, con un accordo tra l'Amministrazione e le rappresentanze sindacali".
Indìco, pertanto, la votazione palese sul subemendamento rubricato n.
0152), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 152), come modificato, sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
(Il voto è esteso al nuovo articolo).
ARTICOLO 26 Comunico che è stato presentato, dal Vicepresidente della Giunta regionale Cavallera e dall'Assessore titolare del provvedimento, un emendamento abrogativo dell'intero testo.
Emendamento rubricato n. 222) presentato dalla Giunta regionale: L'articolo n. 26 è abrogato.
La parola al Vicepresidente Cavallera, per l'illustrazione.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Ritengo che l'articolazione che si è delineata con tutti gli emendamenti presentati e la complessità delle problematiche consigli di porre quest'articolo all'interno del nuovo testo legislativo che è stato annunciato dalla Giunta regionale, pertanto lo abroghiamo, ma sarà ripresentato tempestivamente all'attenzione dell'Aula, secondo le modalità preannunciate dall'Assessore Quaglia.



PRESIDENTE

Comunico che a seguito della presentazione dell'emendamento abrogativo dell'articolo 26, da parte della Giunta regionale sono ritirati tutti gli emendamenti riferiti allo stesso articolo Non essendoci richieste d'intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 222), della Giunta regionale, abrogativo dell'intero articolo 26.
Il Consiglio approva.
L'emendamento aggiuntivo dell'articolo 26 bis rubricato n. 38) presentato dai Consiglieri Vignale, Tentoni, Boniperti, Burzi è ritirato dai proponenti.
La seduta è sospesa.



(La seduta sospesa alle ore 14.57 riprende alle ore 14.58)



PRESIDENTE

Con il consenso dei proponenti, gli emendamenti rubricati n. 89), n.
90), n. 91), n. 92) n. 93), 94), 95), 111), 112) sono stati ritirati.



PRESIDENTE

Emendamento aggiuntivo dell'articolo 26 duodecies rubricato n. 36) presentato dai Consiglieri Bresso, Pentenero, Artesio, Motta Angela Ronzani, Gariglio: disegno di legge regionale n. 169 legge finanziaria per l'esercizio 2012 Art....
(Misure di sostegno alle situazioni di difficoltà relative al sistema della formazione professionale) "Al fine di sostenere con misure di politica attiva, incentivi per la ricollocazione, nonché con altri strumenti volti a limitare le ricadute occupazionali derivanti dalla razionalizzazione del sistema della formazione permanente, la Regione Piemonte è autorizzata ad adottare misure di sostegno al reddito dei lavoratori che hanno lasciato o perso il lavoro presso agenzie formative che concorrono ad assicurare l'assolvimento dell'obbligo di istruzione di cui alla legge 27 dicembre 2006 n. 296 articolo 1, comma 622 e s.m.i, nonché del diritto - dovere all'istruzione e alla formazione per almeno dodici anni o sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età, ai sensi dell'art. 2 comma 1 lettera c) della legge 28 marzo 2003 n. 53 (Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale) e delle relative disposizioni attuative. La Giunta Regionale predispone criteri per disciplinare le modalità di esecuzione delle misure di cui al presente comma.



PRESIDENTE

Per l'adozione delle misure di cui al comma 1) è autorizzata per l'esercizio finanziario 2012 la spesa di E 3.000.000,00 a cui si provvede con le risorse finanziarie dell'UPB DB 15001."



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Molto brevemente. Solo per segnalare l'importanza di quest'emendamento che è vero individua un capitolo di spesa che può essere definito e valutato come eccessivo o insufficiente, però soprattutto introduce un problema che è all'attenzione dell'Amministrazione e di tutte le forze politiche, cioè la transizione da una situazione di disoccupazione alla ricerca di nuovo impiego, in particolare per le fasce più segnate da percorsi di dequalificazione o di lunga durata in un'attività rispetto alla quale è più complessa la possibilità di riconversione.
Quindi, si chiede di intervenire sia sul versante del sostegno al reddito nella transizione sia su quello degli interventi di ricollocazione dei lavoratori.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 36), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 26 terdecies rubricato n. 45) presentato dai Consiglieri Bresso, Pentenero, Artesio, Motta Angela Ronzani, Gariglio: disegno di legge regionale n. 169 "legge finanziaria per l'esercizio 2012" Art....
(Potenziamento delle misure di cui all'art. 60 della L.R. 22 del 6 agosto 2009) "Al fine di sostenere l'attività svolta dal sistema formativo piemontese a supporto delle politiche attive del lavoro, nella persistenza dell'attuale fase di crisi economico - produttiva, nonché di consentire una ristrutturazione dello stesso sistema, è autorizzato l'aumento della dotazione del fondo rotativo di cui all'art. 60 della L.R. 22 del 6 agosto 2009.
L'utilizzo del fondo di cui al comma 1) da parte delle agenzie formative è subordinato all'approvazione di piani aziendali che contengano i necessari elementi di razionalizzazione a salvaguardia dell'occupazione e della qualità delle azioni e degli investimenti da intraprendere. La Giunta Regionale predispone i criteri per disciplinare le modalità per l'erogazione e per il reintegro del fondo.
La dotazione aggiuntiva del fondo è prevista in E 5.000.000,00 per l'esercizio 2012 e in E 5.000.000,00 per l'esercizio 2013. Alla copertura finanziaria degli oneri per l'aumento del fondo si provvede con le disponibilità dell' UPB DB 15001." Tale emendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 45), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Con il consenso dei proponenti, gli emendamenti rubricati n. 119, primo firmatario Consigliere Lepri, e n. 47) e n. 48) presentati dall'Assessore Sacchetto sono ritirati.
Indìco la votazione palese sull'articolo 27.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 28 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 28, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 29 Indìco la votazione palese sull'articolo n. 29, nel testo originario.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Gli emendamenti rubricati n. 49, n. 50 e n. 51 sono ritirati.
ARTICOLO 30 Emendamento rubricato n. 75) presentato dalla Consigliera Cerutti: Emendamento al disegno di legge n. 169 Legge Finanziaria per l'anno 2012 Il comma 1 dell'articolo 30 è sostituito come segue: "1) Al fine di valorizzare il ruolo decisivo dell'ICT come leva per l'efficientamento dei sistema delle P.A. del Piemonte, ia Regione Piemonte entro il 30 Giugno 2012 si impegna a fornire al C.S.I. Piemonte di concerto con gli altri enti promotori e con quelli sostenitori linee chiare per un piano industriale che ne rilanci, rinnovi e ne rafforzi la mission di motore dell'innovazione della P.A., in cui trovi spazio un percorso di razionalizzazione dei sistemi informativi delle aziende sanitarie.
2) Si conferma l'integrità e la natura pubblica del C.s.i. Piemonte quale garanzia del servizio pubblico che esso fornisce ai cittadini e del ruolo fondamentale dell'informazione e della conoscenza come beni comuni."



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cerutti per l'illustrazione.



CERUTTI Monica

Quest'emendamento viene mantenuto perché se al momento la discussione su CSI Piemonte risulta essere rimandata, noi vorremmo comprendere quale sarà il suo destino.
A questo punto, penso, è convinzione del Consiglio regionale e della Giunta che, lo abbiamo sentito anche nell'incontro fatto con le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori, sarebbe auspicabile comprendere prima qual è il piano industriale del CSI, e quindi del cosa deve fare piuttosto che del come.
Siamo fortemente preoccupati perché non comprendiamo quale sia la direzione effettiva che la Giunta e la maggioranza prenderanno in merito.
Con quest'emendamento, noi ribadiamo una priorità. La priorità è di avere prima un piano industriale. L'abbiamo anche già discusso in altre sedi proprio perché anche la normativa europea sta andando in direzione diversa rispetto a quello che viene più volte qui enfatizzato, cioè che sia necessario l'intervento dei privati.
La normativa farebbe sì che, in realtà, quello che normalmente il CSI Piemonte adesso sta portando avanti, potrebbe non essere più così naturale noi consideriamo sia molto importante ribadire la funzione del CSI come soggetto pubblico (e non, quindi, un intervento di possibili soci privati), come soggetto che si occupa dell'informatizzazione della Pubblica Amministrazione.
Per questo crediamo che sia sul fronte dei Comuni, che sul tema dell'informatizzazione del Sistema Sanitario regionale, ci sia un'ampia possibilità di aumentare il lavoro che attualmente CSI porta avanti. Questa è anche la direzione affinché si possa procedere ad una razionalizzazione della sua organizzazione, ma che non necessariamente prevede l'intervento di soggetti privati.
In questa direzione, noi auspichiamo che ci sia, da parte della maggioranza, una chiarezza che fino ad ora non abbiamo riscontrato. Abbiamo visto emendamenti, abbiamo visto ipotetici disegni di legge ma, a questo punto, non vorremmo che a farne le spese fosse il futuro di CSI. Sappiamo che esistono competenze molto importanti e altre non meno importanti, ma ricordo che altre regioni italiane c'invidiano il ruolo di questo Ente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Cerutti.
Emendamento rubricato n. 57) presentato dalla Consigliera Artesio: disegno di legge n. 169, Art 30 - Valorizzazione del sistema informativo regionale Al comma 1 le parole da "che prevede la valutazione... " a "... di ciascun soggetto" sono abrogate.
La parola alla Consigliera Artesio.



ARTESIO Eleonora

Se ho ben capito la Giunta abroga questo articolo...o lo mantiene?



PRESIDENTE

Siamo all'articolo 30, che regola le norme in materia di sistema informativo regionale; lo mantiene: dovrà solo correggere la data.



ARTESIO Eleonora

Voglio illustrare quest'emendamento per una ragione collegata a fatti molto recenti.
Abbiamo letto una comunicazione rilasciata dall'Assessore Giordano a seguito dell'assemblea dei soci nella giornata di ieri pomeriggio. Questa comunicazione prefigurava alcune intenzioni che ci paiono distanti dalle rassicurazioni finora comunicate in forma pubblica, anche dai primi confronti di cui abbiamo letto sugli organi di informazioni, intercorsi in seno alla maggioranza.
Le indicazioni che abbiamo letto nel comunicato di ieri, ci sembrano andare in direzione di quella che lo stesso Assessore chiama liberalizzazione nella ricerca di una maggiore efficienza quando mediamente, noi diciamo che la qualità di servizio di CSI nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni è elevata per competenza e per livello economico e, soprattutto, va in direzione della necessità, così viene dichiarato nell'intervista o nel comunicato di ieri, di valutare come doveroso un cambiamento anche della forma giuridica in quanto la modalità di gestione fuori mercato lo renderebbe necessario.
Questo tipo di comunicazione comparsa ieri, ci preoccupa in modo particolare e, soprattutto, ci rende quanto mai sensibili all'approfondimento del testo sul quale saremo chiamati. È del tutto evidente che, al di là di un emendamento inserito in legge finanziaria, il percorso in Aula non potrà che essere svolto attraverso la presentazione di un disegno di legge.
Essendo superati i termini della versione originale dell'emendamento se oggi la Giunta volesse ritirarlo e trovandoci, invece, comunque a discutere dell'intenzione su un futuro disegno di legge, vale a futura memoria l'espressione di queste preoccupazioni, ma anche l'annuncio della nostra attenta sorveglianza sul testo sul quale saremo chiamati ad esprimerci.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 7 del Consigliere Buquicchio è ritirato.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Giordano.



GIORDANO Massimo, Assessore tecnologia delle comunicazioni

Volevo dire ai colleghi che si chiede una correzione formale dell'articolo, prevedendo una data che, ad oggi, è superata e che potrebbe essere il 15 maggio e che mi permetto di indicare come indicativa.
La Giunta ha intenzione di approvare il progetto di legge nella prossima seduta di Giunta che sarà martedì. Da martedì il progetto di legge sarà a disposizione per l'iter che l'Ufficio di Presidenza prevederà affinché possa arrivare in aula.



PEDRALE Luca

A fronte dell'impegno dell'Assessore Giordano, l'emendamento a firma dei Consiglieri Vignale, Motta e Pedrale sul CSI, mi scuso se prima c'è stata un po' di confusione, è ritirato.



PRESIDENTE

La Giunta ha presentato l'emendamento 223) per correggere le parole "30 aprile", con le parole "15 maggio", come illustrato dall'Assessore.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 75), sul quale l'Assessore Giordano, a nome della Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 57), sul quale l'Assessore Giordano, a nome della Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 223.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 30.
Il Consiglio approva.
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 30 bis rubricato n. 37) presentato dai Consiglieri Vignale, Tentoni, Boniperti, Burzi: l)Dopo l'articolo 4 del disegno di legge regionale n. 169 - Legge finanziaria per l'anno 2012 inserire i. seguenti articoli di legge: Art. 30 bis "informazione, trasparenza e partecipazione" La presente legge si applica alla Regione Piemonte nonché a enti, aziende società, agenzie, istituzioni, consorzi e organismi comunque denominati controllati, vigilati e partecipati dalla Regione Piemonte, nonché ai concessionari di servizi pubblici regionali.
I soggetti di cui al comma 1, nell'ambito dei rispettivi ordinamenti e secondo le modalità organizzative di ciascuno, nel pieno rispetto degli scopi dettati dalla normativa vigente e dei principi dell'ordinamento comunitario, al fine di assicurare la trasparenza dei procedimenti amministrativi, sono tenuti ad assicurare la pubblicazione sul portale istituzionale, ove è riservata in modo immediatamente percepibile una sezione dedicata alla trasparenza, di tutti gli atti e i provvedimenti a rilevanza esterna adottati.
In attuazione della normativa vigente in materia di amministrazione digitale i portali di tutti i soggetti di cui al comma 1 devono rispettare i principi di accessibilità, di elevata fruibilità e reperibilità delle informazioni anche da parte delle persone disabili, completezza di informazioni, chiarezza di linguaggio, affidabilità e semplicità di consultazione. Inoltre tutti i documenti e le informazioni contenute nel portale sono fruibili gratuitamente e senza la necessità di autenticazione informatica.
4. Nella Sezione trasparenza di cui al comma 2 sono pubblicati Bilancio annuale L'indicazione precisa e dettagliata del trattamento economico degli organi di indirizzo economico- amministrativo, dei dirigenti, dei consulenti, dei membri di commissioni e dei collegi comunque denominati oltre che curricula di ciascuno. La Regione Piemonte pubblica altresì le dichiarazioni relative alla situazione patrimoniale del presidente della Regione, dei membri della giunta e dei consiglieri regionali.
Elenco aggiornato degli incarichi esterni nel quale sono indicati l'oggetto dell'incarico, il soggetto incaricato, gli estremi del provvedimento di affidamento e i corrispettivi previsti e i liquidati. L'elenco deve essere consultabile per materia, per nominativo e per ordine cronologico.
elenchi completi dei collaudi, delle consulenze e di ogni altro tipo di incarico esterno conferito ai dipendenti.
albo dei soggetti, siano essi persone fisiche o persone giuridiche, cui sono erogati, a qualunque titolo, contributi, sovvenzioni, crediti, sussidi e benefici di natura economica e finanziaria con indicazione della: la denominazione del soggetto beneficiario, della struttura che ha proposto il beneficio, delle ragioni in base alle quali il contributo è stato assegnato, salvo i casi previsti dalla normativa a tutela della riservatezza e tipo e l'entità del contributo erogato.
I soggetti di cui al comma 1 sono inoltre tenuti a pubblicare i bandi di concorso o gli avvisi di selezione, salvo quant'altro previsto dalla vigente normativa, oltre che sul Bollettino ufficiale della Regione Piemonte, anche sul proprio portale internet ufficiale per tutta la durata del periodo utile alla presentazione delle domande. Il link di apertura della sezione concorsi e avvisi di selezione deve essere inserito nella prima pagina dei siti internet e deve essere ben visibile e riconoscibile.
Sui siti internet di ogni soggetto di cui al comma 1 devono essere pubblicati i nominativi dei componenti le commissioni esaminatrici, i loro curricula, le date di sorteggio dei commissari, i diari delle prove e l'esito delle stesse, le generalità dei lavoratori avviati al lavoro dalle società o enti di lavoro interinale, oltre che i verbali delle singole prove.
Con successivo regolamento della giunta sono individuati e definiti tempi modalità e struttura competente alla tenuta e aggiornamento dell'albo e di quanto disposto nel presente articolo, nonché i raccordi operativi con il Settore ragioneria Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale per l'illustrazione; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

L'Assessore Giordano ci ha già informalmente anticipato il suo pensiero e l'impostazione della Giunta, ma se ci confermasse, magari con un breve intervento, l'intenzione, a breve termine, di presentare un disegno di legge organico sul CSI sulla base di quanto abbiamo indicato nell'emendamento, noi lo ritireremo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Giordano per il parere.



GIORDANO Massimo, Assessore alla tecnologia delle comunicazioni

Confermo quanto dichiarato qualche istante fa: è nostra intenzione approvare martedì, in una riunione di Giunta, il progetto di legge su cui abbiamo lavorato.



PRESIDENTE

Dunque, l'emendamento rubricato n. 37) è ritirato.
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 30 ter rubricato n. 56) presentato dalla Consigliera Artesio: disegno di legge n. 169 "legge finanziaria per l'anno 2012" Dopo Art 30 - Valorizzazione del sistema informativo regionale Aggiungere Cap. IX "Norme in materia di editoria locale" - Art 31 (Valorizzazione dell'editoria locale) "1. La Regione Piemonte si impegna a costituire un fondo aggiuntivo al finanziamento ministeriale per la concessione dei contributi alle emittenti televisive locali al fine di sostenere e incentivare l'esistenza e l'operatività delle imprese televisive in ambito locale a tutela del pluralismo dell'informazione e con particolare riguardo per le imprese editoriali che utilizzano forme di lavoro non precarie.
2. - La Regione Piemonte, attraverso il Corecom, promuove un'indagine conoscitiva presso le aziende editoriali, per fotografare qualitativamente e quantitativamente" Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

L'emendamento propone di istituire un articolo aggiuntivo, a seguire dell'articolo 30. Questo articolo aggiuntivo affronta un nodo che pare essere, almeno nelle dichiarazioni di principio, comunemente sentito, ed è la questione della libertà di espressione, attraverso la possibilità di mantenimento delle diverse forme organizzative dell'editoria locale, oggi messe gravemente a rischio.
Il tema della compromissione delle diverse forme di comunicazione, e quindi della palestra di confronto di opinioni e di culture che queste consentono, ha, come conseguenze immediate, alcune situazioni che registriamo regolarmente come utenti di questi servizi, ad esempio la soppressione di una serie di attività di formazione giornalistica e di dibattito politico; la produzione, in altre sedi, delle attività di alcune emittenti; la messa in cassa integrazione dei dipendenti di queste stesse emittenti, piuttosto che di alcune testate.
Si tratta, quindi, di una significativa riduzione, non solo del pluralismo, ma anche dell'occupazione qualificata.
In modo particolare rileviamo che, come accade in tutte le condizioni imprenditoriali, le prime forme di contenimento della spesa di gestione sono quelle che vanno a colpire esattamente coloro che operano all'interno di queste strutture. Anche in questo mondo, le condizioni professionali di precariato e di flessibilità, sicuramente remunerate in modo non adeguato rispetto alla professionalità dei soggetti, rischiano di espandersi ulteriormente.
Per questo motivo, seguendo le dichiarazioni di interesse manifestate dal Presidente Cota e poi riprese dall'Assessore Porchietto, chiediamo che venga istituito un fondo aggiuntivo al finanziamento ministeriale per il contributo alle emittenti televisive, e che in modo particolare il Corecom che ha questa funzione deputata, possa realizzare anche un'indagine conoscitiva per valutare coloro che, nell'esercizio continuativo della loro funzione, adottano anche atteggiamenti premianti nei confronti dei professionisti che vi operano e non cercano di risparmiare, contenere o peggio ancora, lucrare, attraverso una riduzione del trattamento del personale.



PRESIDENTE

Non essendoci richieste d'intervento per dichiarazione di voto, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 56), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 30 quater rubricato n. 107) presentato dai Consiglieri Taricco, Pentenero, Motta Angela, Ronzani, Boeri, Laus Muliere, Lepri, Reschigna, Manica: Dopo il Capo X del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012" è inserito il seguente: CAPO X bis Disposizioni in materia di trasporto pubblico locale Art. x bis (Criteri di erogazione dei contributi chilometrici per i servizi di trasporto pubblico locale) 1. La Giunta regionale, entro 60 giorni dall'approvazione della presente legge, con riguardo ai criteri di erogazione dei contributi chilometrici ai Comuni e alle Conurbazioni piemontesi per i servizi di trasporto pubblico locale, adotta, con proprio provvedimento, opportuni parametri basati sulle condizioni della rete stradale e sulla concentrazione della popolazione nel territorio di riferimento.".
Ha chiesto la parola l'Assessore Quaglia.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Chiederei al proponente il ritiro perché, da una verifica con l'Assessore competente, si è visto che attualmente è in fase di predisposizione un nuovo testo di legge che andrà a sostituire la legge regionale 1 del 2000. In tale sede verranno previsti nuovi parametri di valutazione, al fine di perseguire un servizio ottimale, a fronte delle risorse.



PRESIDENTE

Diamo atto che l'emendamento 107 è ritirato.
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 30 quinquies rubricato n. 108) presentato dai Consiglieri Taricco, Pentenero, Motta Angela, Ronzani Boeri, Laus, Muliere, Lepri, Reschigna, Manica, Cattaneo, Ponso, Pedrale Marinello: Dopo il Capo X del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012" è inserito il seguente: CAPO X bis Disposizioni in materia di elisoccorso in territorio montano Art. x bis (Interventi di elisoccorso in territorio montano) La Regione Piemonte introduce il principio di appropriatezza nell'utilizzo dei mezzi di elisoccorso in territorio montano, al fine di un impiego più razionale degli stessi e delle risorse finanziarie dedicate al pronto intervento.
Per il perseguimento delle finalità di cui al comma 1, la Giunta regionale definisce con proprio provvedimento, entro 90 giorni dall'approvazione della presente legge, i criteri e le modalità di compartecipazione al costo degli interventi di elisoccorso in territorio montano, con particolare riferimento ai seguenti casi: chiamate totalmente immotivate interventi inappropriati a mezzo elicottero".
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco per l'illustrazione; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Quest'emendamento l'ho firmato io, ma è a nome di tutto il gruppo "Amici della montagna" ed è richiesto da tutte le associazioni che si occupano di soccorso alpino. Ha il compito di evitare di sprecare risorse dove non dovute, per chi utilizza impropriamente i mezzi del soccorso alpino.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 108), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
L'emendamento aggiuntivo dell'articolo 30 sexies rubricato n. 136) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Cirio, è ritirato.
L'emendamento aggiuntivo dell'articolo 30 septies rubricato n. 157) presentato dai Consiglieri Pedrale, Burzi, Boniperti, Spagnuolo, Costa Rosa Anna, Formagnana, Lupi, Valle, Motta Massimiliano, Mastrullo, Cortopassi Cantore, Comba è ritirato.
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 30 octies rubricato n. 196) presentato dai Consiglieri Stara, Cerutti, Artesio: Al Capo VIII - Norme in materia di sistema informativo regionale - dopo l'art. 30 "Valorizzazione del sistema informativo regionale" aggiungere l'art. 30 bis: Art. 30 bis (Sostegno dell'editoria locale) 1. La Regione Piemonte si impegna a sostenere le imprese editoriali locali che utilizzano forme di lavoro non precario.
Ha chiesto la parola il Consigliere Stara; ne ha facoltà.



STARA Andrea

I contenuti sono simili a quelli dell'emendamento presentato dalla collega Artesio. Si può dare per illustrato.



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 196), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 30 nonies rubricato n. 219) presentato dai Consiglieri Boeti, Ronzani, Reschigna, Muliere, Lepri.
Consigliere Boeti, intende mantenerlo?



BOETI Antonino

Lo ritiriamo, perché secondo gli Uffici è più corretto inserirlo nel bilancio regionale.
C'é l'accordo con gli Assessori competenti: mi pare che sia un problema condiviso da risolvere, per cui non c'é problema a rimandarlo di qualche giorno.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 219) è ritirato.
Prima di procedere alla discussione degli ordini del giorno collegati alle dichiarazioni di voto e alla votazione dell'intero testo di legge poniamo in votazione le norme transitorie finali.
ARTICOLO 31 Indìco la votazione palese sull'articolo 31.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 32 Indìco la votazione palese sull'articolo 32.
Il Consiglio approva.
Come ho detto poc'anzi, prima di procedere al voto finale dell'intero testo di legge, dovremmo trattare gli ordini del giorno collegati, che sono oltre venti (mi riservo di riordinarli meglio).Se non erro, nel corso della Conferenza dei Capigruppo erano state avanzate delle richieste precise in tal senso, ma mi riservo di riordinare i testi per decidere sul prosieguo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Noi saremmo anche disponibili affinché la seduta di martedì fosse dedicata all'esame degli ordini del giorno collegati alla legge finanziaria, votando oggi l'intero testo di legge.
Si potrebbe quindi rinviare a martedì, prima dell'avvio della discussione sulla legge di bilancio, la trattazione degli ordini del giorno collegati.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente)



PRESIDENTE

Visto che nessuno si oppone, procediamo con le dichiarazioni di voto e col voto finale dell'intero testo di legge.
Comunico, quindi, che d'intesa, la seduta di Consiglio regionale convocata per domani 06 maggio è sconvocata, mentre nella giornata di martedì, preliminarmente alla continuazione dell'attuale o.d.g. della seduta, saranno discussi e votati tutti gli ordini del giorno collegati alla legge finanziaria.
Prima del voto finale, dovrò leggere una nota di coordinamento, anche perché nel frattempo... Ovviamente, invierò subito la legge al Presidente Cota, per gli atti di promulgazione.
Procediamo, quindi, alle dichiarazioni di voto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Avevamo riposto molte attese sulla discussione in Aula della legge finanziaria. Peraltro, le condizioni del bilancio e la situazione patrimoniale complessiva della nostra Regione, su cui avremo modo di ritornarci successivamente, a partire dalla prossima settimana, con la discussione sul disegno di legge relativo al bilancio, ci avevano indotto a credere che questa legge finanziaria potesse rappresentare un momento di svolta, l'avvio di un percorso che, innanzitutto, puntava ad una riforma della nostra Regione, costruendo una Regione capace di destinare più risorse allo sviluppo economico e al sistema dei servizi, piuttosto che al mantenimento della propria struttura e della propria organizzazione.
Devo riconoscere, invece, che il dibattito su questo piano è stato molto sordo, ed è per questo che la consideriamo un'occasione sprecata.
Forse, come Gruppo consiliare abbiamo posto questo tema troppo in anticipo; abbiamo, peraltro, la convinzione che i tempi che abbiamo di fronte imporranno, nei prossimi mesi, scelte urgenti sotto questo aspetto.
incomprensibile come all'interno del dibattito sia stata rifiutata la nostra proposta di riduzione delle Agenzie Territoriali per la Casa, da sette a quattro.
incomprensibile come all'interno di questo dibattito una serie di provvedimenti che potevano avviare un percorso di riforma e di alleggerimento della nostra Regione sono stati non oggetto di considerazione adeguata da parte della Giunta regionale.
Sostanzialmente, se posso esprimere una sintesi di questo dibattito che è proseguito in questi giorni, noi abbiamo proposto di governare una crisi, ma la Giunta regionale e la maggioranza si accontentano sostanzialmente, di amministrare una Regione all'interno di una crisi che comunque, travolgerà, dal nostro punto di vista, l'ente nei prossimi mesi.
Abbiamo però riconosciuto che negli ultimi giorni di lavoro su questa legge finanziaria abbiamo ottenuto dei risultati che noi consideriamo importanti. Dopo alcune giornate in cui questa legge finanziaria era stata "infarcita" di elementi e di norme che nulla avevano a che fare con il ruolo che la legge di ordinamento contabile della Regione pone in capo alla legge finanziaria, finalmente, a partire da ieri, alcune norme che inopinatamente venivano ospitate nella legge finanziaria sono state eliminate e collocate all'interno di quello che è il luogo più proprio del dibattito. Abbiamo dunque apprezzato l'abrogazione dell'articolo 26, non perché non siamo sensibili alle tematiche che riguardano una politica a favore della famiglia, ma perché una politica a favore della famiglia non la si fa con provvedimenti a spot e privi di qualunque possibilità reale di rappresentare un punto più avanzato.
Ci siamo impegnati durante questa discussione affinché ci fosse un'attenzione nei confronti della situazione drammatica dei lavoratori precari di questa Regione. È stata un'azione comune di tutte le opposizioni, che ha consentito di approvare un provvedimento che, anche se non totalmente confacente alle nostre proposte, rappresenta comunque un'assunzione di responsabilità da parte della Regione Piemonte nei confronti di questa tematica.
Il nostro voto sarà contrario, perché con questa legge finanziaria non si avvia un processo di riforma del Piemonte, ma ci si accontenta - lo ripeto - di amministrare una Regione che ha bisogno, invece, di scelte coraggiose, di scelte urgenti ed importanti, capaci di restituire a questa comunità una Regione più moderna e più efficace, in grado di utilizzare le risorse economiche purtroppo limitate per politiche, e non per il mantenimento di un'organizzazione che rischia di essere, per alcuni aspetti, anche anacronistica rispetto alle esigenze di cambiamento che la crisi impone a ciascuno di noi. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Utilizzo non più di 30 secondi, poiché ho già detto in altre occasioni che, quando le dichiarazioni diventano ripetitive, rischiano di diventare noiose. In questi giorni abbiamo svolto una lunga discussione, articolo per articolo, e, di volta in volta, abbiamo espresso le nostre perplessità e contrarietà. Mi limito a dire, pertanto, che purtroppo il voto non potrà che essere contrario all'impianto della finanziaria, nel suo complesso.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Buquicchio.
La parola al Consigliere Stara.



STARA Andrea

Per le motivazioni che ho già espresso in tutti questi giorni, voter contro questa legge finanziaria.
Ancora una volta, il senso di responsabilità delle opposizioni fa sì che, alla fine, questa maggioranza e questa Giunta possano sfangarla.
Ritengo che le difficoltà siano ormai presenti in maniera radicale anche al vostro interno. Il senso di responsabilità dimostrato per il secondo anno consecutivo sugli emendamenti più importanti, nell'interesse dei piemontesi - in questa finanziaria ci sono anche interventi che non potevano non essere approvati con urgenza - ed il fatto che si arrivi ad approvare una legge finanziaria all'inizio di maggio dimostra la vostra incapacità di governare questa regione.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Anch'io sarò velocissimo, perché abbiamo già detto di tutto e di più.
Sono stati aggiunti molti articoli in questa finanziaria trasformandola in una legge omnibus, dove sono state accolte un po' tutte le richieste, alcune anche della maggioranza, mentre altre sono state tolte.
In ultimo, quel vulnus alla democrazia - quale noi riteniamo l'esercizio della sovranità popolare - con l'abrogazione della legge 70/1996, che ha fatto decadere in maniera artificiosa un referendum che i cittadini piemontesi aspettano da 27 anni.
Come ho detto nella seduta di ieri, siamo convinti che il referendum si ripresenterà e, proprio per questo, abbiamo presentato un ordine del giorno che speriamo venga accolto, per poter ridiscutere insieme il funzionamento dei referendum regionali, affinché non siano considerati uno spreco di risorse inutili, ma come una valorizzazione del voto, la sovranità e l'espressione democratica dei cittadini piemontesi.
Il voto al complesso dell'impianto della finanziaria non può che essere negativo, per le motivazioni che ho testé espresso.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cerutti.



CERUTTI Monica

Anche il nostro voto alla legge finanziaria sarà negativo.
La discussione che si è sviluppata è stata molto articolata, proprio perché la finanziaria è diventata un raccoglitore di tanti piccoli provvedimenti, fino a quando, poco fa, si è deciso di sfoltirla.
Non possiamo non manifestare soddisfazione per il risultato raggiunto dalle opposizioni sulla questione dei precari, anche se il lavoro dovrà essere successivo (prima della conclusione della data della proroga dei loro contratti, che sarà il dicembre 2013), o per l'accantonamento del fondo per le donne che rinunceranno all'interruzione della gravidanza.
Sappiamo che questi argomenti, così come quello del futuro del CSI Piemonte, saranno rimandati, e certamente non depone a favore di questa legge finanziaria l'aver inserito, al suo interno, l'abrogazione della legge regionale sulla caccia. Se si voleva evitare il referendum (e questo è condivisibile), non era quella la strada da percorrere.
Non entriamo nel merito di tutti questi elementi, poiché ci siamo già espressi in merito.
Riteniamo che il risultato non sia sicuramente positivo e non solo perché siamo all'opposizione: è negativo nel merito, pertanto il voto sarà contrario



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Artesio.



ARTESIO Eleonora

Nel corso della discussione abbiamo avuto modo di evidenziare come la consuetudine di ricorrere allo strumento della legge finanziaria come omnibus di anticipazione o di sintesi di provvedimenti che meriterebbero il rango di vere e proprie leggi, sia un vizio che, di volta in volta, pu essere interpretato in due modi.
Normalmente, il primo livello d'interpretazione è quello dell'esercizio di un atto di superbia o d'arroganza, che vuole svilire il Consiglio riducendolo alla discussione, stringata, obbligata e regolamentata, della legge finanziaria, quando, invece, i temi meriterebbero discussioni specifiche.
Possiamo dire che l'andamento di tutta la discussione ha dimostrato come il ricorso alla legge finanziaria omnibus sia un segno di debolezza e non di protervia.
Poi, si può essere deboli e mostrarsi superbi, ma questo non occulta il fatto che, in realtà, ci sia un'oggettiva debolezza. Debolezza che abbiamo riscontrato, in modo particolare, all'interno dei rapporti tra i due partiti della maggioranza e del modo alterno con il quale, non solo cercavano di risolvere, portando a sintesi di un articolo di legge problemi che non riuscivano a definire in testi complessivi, ma nemmeno poi, riuscivano a trovare l'accordo sulla sintesi.
Quindi, nemmeno la sintesi e manco la sintesi della sintesi.
In questo quadro, quello che esce dalla finanziaria ha parziali elementi di riconoscimento di temi reali.
Ci pregiamo di sottolineare, insieme alle altre opposizioni, gli aspetti riguardanti - ad esempio - il tema complessivo del personale precario dipendente dell'Ente,. È un elemento che ascriviamo anche al nostro merito, secondo il quale la Giunta è stata obbligata a riconoscere che questioni sensibili e delicate che attengono all'autodeterminazione e alla sfera delle persone devono essere riferite, se proprio si vuole mettere mano, ad un testo che abbia possibilità di essere confrontato con le realtà sociali organizzate. Ma tutte le politiche per la famiglia meritano un alto livello di approfondimento.
Si è verificato un fatto significativo e gravissimo: la scorciatoia decisa con il ricorso all'abrogazione della legge 70, nei confronti del referendum del 3 giugno; scorciatoia che riteniamo si dimostrerà una pessima opzione esercitata da questa maggioranza, sia per gli aspetti di valutazione formale che attendiamo da parte della Commissione di garanzia sia per il segnale mandato all'esterno, per il quale si può anche immaginare di rinunciare al ricorso delle forme di democrazia previste, se si ritiene di avere un obiettivo superiore.
In questo caso, l'obiettivo superiore non è certo quello del risparmio economico a lungo vantato in quest'Aula, ma è evidentemente quello di una serie di alleanze sociali e politiche tra alcune forze politiche e alcuni gruppi sociali esterni.
Il quadro, pertanto, non può convincerci e nemmeno soddisfarci, perch buona parte dell'attività propositiva avanzata dalle opposizioni non ha trovato ascolto né udienza.
Questo non potrà fare altro che motivarci nel presentare testi di legge e proposte di iniziativa consiliare sugli argomenti che abbiamo segnalato.
Sottolineo il tema del trasporto pubblico locale, del sostegno al reddito e quello relativo all'editoria.
Pertanto, il giudizio sulla legge finanziaria è negativo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Negro.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
In questi giorni abbiamo discusso ampiamente la legge finanziaria: apprezzo, da un lato, lo sforzo della Giunta nel chiedere a tutti di fare un passo indietro, per poter approvare tale legge.
Nonostante ci siano ancora molte questioni da affrontare, voglio citarne due che considero positive: aver evitato il referendum, quindi una spesa di 22 milioni di euro, che sarebbero stati buttati dalla finestra e non servivano a niente. Questo a mio avviso è un passo importante.
Un altro aspetto che ritengo giusto ed importante è l'aver accolto il discorso dei forestali che tra il 2 e il 7 maggio verranno riassunti tutti con quella strategia in base alla quale si troveranno i fondi per dare loro lo stipendio.
Però mi riservo tra le tante cose che sono da portare avanti e ce ne sono tantissimi di controllare, meditare e valutare il discorso della famiglia che, a mio avviso, è fondamentale. Sarò molto attento a questo riguardo.
Non voglio dilungarmi, pertanto aggiungo solo che il mio voto sarà una presenza attiva e concreta, che vigila, che è presente e che cerca di portare a termine quelle tantissime cose che sono ancora da fare.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Semplicemente per dichiarare il voto favorevole del Gruppo della Lega Nord, dichiarando anche che, come al solito e soprattutto in momenti difficili come questi, si sarebbe certamente potuto fare meglio e di più.
Questo è indubbio.
Noi dobbiamo cercare sempre di fare meglio e fare di più.
Siamo riusciti a fare questo? Voglio riconoscere all'opposizione tutta un senso di responsabilità che c'è stato. Volevo ringraziare l'opposizione tutta e faccio anche molto in fretta.
Dopodiché apprezzo anche quello che è stato fatto come mediazione sul discorso dei precari.
Anche su questo la maggioranza è dovuta passare sopra ad alcuni convincimenti, ma non dimentichiamo mai che avevamo di fronte delle persone, delle persone che rischiavano di perdere il posto di lavoro.
Dopodiché bisognerà affrontare con molta determinazione e con molta attenzione questo problema, perché non si può ritornare che continui l'andazzo che c'è stato negli anni precedenti, perché questa questione dei precari - lo voglio dire in sede di dichiarazione di voto e non per niente lo faccio dopo aver ringraziato l'opposizione - voglio dichiarare che questa cosa è una delle tante cose che questa maggioranza si è ritrovata sul groppone. E questo non bisogna mai dimenticarlo.
Vorrei anche che si aprisse successivamente - e questo lo dico alla Giunta e all'Assessore - un ragionamento sul perché in Regione Piemonte che vanta migliaia di dipendenti, si arrivi poi in certi momenti in cui le posizioni apicali di questa Regione vanno a dire agli Assessori che certe figure sono indispensabili.
Questo io vorrei e vorrò poi capirlo attentamente, perché mi sembra forse frutto di una certa disattenzione da parte di alcune figure apicali.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Molto brevemente, perché forse mai come questa volta l'approvazione della legge finanziaria ha subìto un'accelerazione dovuta ad una motivazione che voi ben conoscete, a seguito di una importante decisione presa ieri in quest'Aula.
Per cui sarebbe veramente controproducente perdere tempo dopo che si è cercato di accelerare il più possibile i lavori di quest'Aula proprio per evitare il referendum sulla caccia per motivazioni che dal nostro punto di vista sono valide e che ribadiamo.
Una riflessione generale e un paio di spunti. Come in altre occasioni è stata criticata la metodologia di inserire all'interno della legge finanziaria alcuni argomenti e alcuni settori che potevano fare parte di leggi specifiche.
Capisco che la questione estetica sia importante, ma ribadisco che al di fuori di quest'Aula i tempi della società e dell'opinione pubblica che ci osserva ...



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Pedrale, non è possibile lavorare in questo modo.
Stiamo approvando la legge finanziaria.
Chiedo un po' di silenzio.
Prego, Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Concludo dicendo che i tempi sono così veloci fuori da quest'Aula, per cui la gente alla fine guarda la concretezza. Se alcuni provvedimenti che interessano settori della società piemontese vengono approvati anche all'interno della finanziaria, poco importa. E alcune cose è giusto sottolinearle.
L'emendamento sulla cultura e sul turismo che ha previsto una quota del 30% sull'addizionale IRPEF è un provvedimento importante che va verso la vocazione del Piemonte sempre più legata alla cultura e al turismo, al terziario.
Alcuni articoli importanti della legge finanziaria prevedono un contenimento della spesa dell'Ente Regione con la razionalizzazione delle partecipate a presenza regionale. Vi è l'impegno importante che la Giunta regionale si è presa sulla riforma del CSI, con la presentazione a breve di un disegno di legge specifico. Ed una serie di altri provvedimenti, non ultimo quello sulla caccia. Speriamo veramente che le risorse risparmiate siano destinate come abbiamo richiesto all'assistenza sociale, alla non autosufficienza, ai disabili e ai malati di Alzheimer.
Concludo ringraziando per l'impegno profuso in queste settimane - un impegno non banale, spesso molto costruttivo - dalla maggioranza, dal Presidente e dalla Giunta regionale e anche della collaborazione, specie nelle ultime battute, dell'opposizione.
In particolare, voglio ringraziare per il particolare senso di responsabilità alcuni Gruppi della minoranza, in particolare il Gruppo UDC e il Gruppo Italia dei Valori.



PRESIDENTE

Prima di procedere al voto finale, invito i colleghi a prendere posto e, in secondo luogo, se è possibile di ascoltare le proposte di modifica di coordinamento.
La Presidenza propone le sue seguenti modifiche di coordinamento.
La prima: al comma 1 dell'articolo 3 lettera e), la lettera e) costituisce un nuovo comma aggiuntivo, cioè con gli emendamenti si era costituita una lettera e) e una lettera e) bis. La lettera e) bis diventa lettera e) e la lettera e) diventa il comma 2.
Leggo la modifica: al comma 1 dell'articolo 3 la lettera e) costituisce un nuovo comma aggiuntivo e l'articolo 3 risulta così riscritto: "Articolo 3 - Interventi per la razionalizzazione della spesa regionale 1. Al fine di razionalizzare ed ottimizzare la spesa a carico del bilancio regionale, superando il criterio della spesa storica, la Giunta presenta al Consiglio regionale entro il 30 giugno 2012 un programma per la rimodulazione e la riduzione complessiva della spesa attraverso i seguenti interventi: a) valutazione delle spese degli Enti a partecipazione regionale e degli organismi che gravano in tutto o in parte sul bilancio regionale b) analisi e valutazione delle piante organiche della Giunta regionale delle aziende sanitarie regionali, degli Enti strumentali e delle società e consorzi a partecipazione regionale con l'obiettivo di ridurre i costi del personale di funzionamento c) individuazione e realizzazione di buone pratiche sia in termini di semplificazione delle procedure amministrative e di riduzione dei tempi sia in termini di risparmi per il bilancio regionale attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie e la costante azione di bank marking con altre Regioni d) Esame dei finanziamenti e dei contributi regionali attraverso l'analisi dei costi e benefici, e valutazione delle ricadute in termine di valore aggiunto, con conseguente eliminazione di eventuali duplicazioni e ricadute negative.
e) Ogni altra verifica che deve interessare in modo sistematico le imposte di spesa del bilancio regionale, di cui deve essere valutata la congruità e l'efficacia.
2. Quanto previsto dalla lettera a), b), c,) d), e) del comma 1 è pubblicizzato e messo a disposizione di tutti i cittadini.
3) Il Consiglio regionale contribuisce alla razionalizzazione della spesa attraverso il superamento del criterio della spesa storica, nell'ambito dei punti di cui al comma 1 per quanto applicabili.
4) La Giunta regionale presenta alla Commissione consiliare competente, con scadenza semestrale, una relazione sui risultati ottenuti nell'applicazione del presente articolo.
5). La Commissione esprime parere sulla relazione di cui al comma 4 unitamente a proposte per una più efficace realizzazione delle finalità di cui al presente articolo.
In buona sostanza la lettera e bis) è diventata lettera e), e la lettera e) è diventato comma II. Si tratta solo di una questione di riscrittura, ecco perché è una modifica di coordinamento.
La seconda modifica. Si tratta del comma IV dell'articolo 30 che è così riformulato: 4) All'articolo 3, comma III, lettera a) della legge regionale 16/2008 le parole "direttamente dalla Regione" sono sostituite dalle parole "secondo le modalità di cui all'articolo 1, comma II bis".
Terza modifica.
La lettera a) del comma 4, dell'articolo 40 è così riformulata: a) usare più di due cani per cacciatore e più di quattro cani per comitiva ad esclusione della caccia al cinghiale e della caccia con cani appartenenti ad una muta specializzata per i quali l'Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI),abbia rilasciato apposito brevetto di idoneità.
Quarta ed ultima modifica.
La lettera u) del comma V, dell'articolo 40, è così riformulata: u) usare più di due cani per cacciatore e più di quattro cani per comitiva ad esclusione della caccia al cinghiale e della caccia con cani appartenenti ad una muta specializzata per i quali l'ENCI abbia rilasciato apposito brevetto di idoneità.
tutto chiaro?



(Commenti fuori microfono del Consigliere Stara)



PRESIDENTE

stato proposto e votato in aula, e abbiamo stilato un testo.
Consigliere Stara, le modifiche di coordinamento avvengono quando gli Uffici si accorgono che, magari, è meglio spostare un comma oppure trasformare un comma in una lettera. Il contenuto e il merito non viene spostato. È solo una riscrittura tecnica per coordinare meglio il testo che, come è noto, è una legge che sarà anche pubblicato, quindi qualcuno la può leggere.
(L'Aula acconsente alle modifiche di coordinamento testé lette).



PRESIDENTE

Procediamo alla votazione finale del disegno di legge n. 169.



PRESIDENTE

Non essendoci ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge mediante procedura elettronica



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 50 Consiglieri votanti 48 Consiglieri hanno votato SÌ 31 Consiglieri hanno votato NO 17 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.
( La seduta ha termine alle ore 16.01)



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