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Dettaglio seduta n.218 del 30/04/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


LEARDI LORENZO



(Alle ore 10.02 il Consigliere Segretario Leardi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(La seduta ha inizio alle ore 10.32)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Telecomunicazioni

Ordine del giorno n. 731 "Chiusura degli uffici postali" presentato dai Consiglieri Cattaneo, De Magistris, Reschigna, Pedrale, Giovine, Negro Formagnana (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Desidero inserire un ordine del giorno che riguarda le Poste: lo inseriamo e poi vediamo se riusciremo a trattarlo.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori proposte di modifica, l'o.d.g. è approvato così come modificato.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Boniperti, Botta Marco, Casoni.
Comba, Giordano, Spagnolo e Vignale.
Il numero legale risulta pertanto 27.


Argomento:

b) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 28, 29 e 30 marzo 2012.


Argomento:

c) Ricevimento delegazione Segreterie regionali FLAI-CGIL, FAI-CISL e UILA UIL in merito alla situazione dei lavoratori del settore forestale


PRESIDENTE

Informo e ricordo che oggi alle ore 13, presso la Sala Viglione, i Consiglieri incontreranno una delegazione delle Segreterie regionali di FLAI-CGIL, FAI-CISL e UILA-UIL relativamente alle questioni attinenti i lavoratori del settore forestale. Chiedo alla Giunta, se possibile, la presenza dell'Assessore Sacchetto.
Ricordo inoltre che la riunione della Conferenza dei Capigruppo è prevista per oggi alle ore 14 in Sala A.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali del 27 marzo 2012.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 169, inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2012"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 169, inerente a "Legge Finanziaria per l'anno 2012", di cui al punto 4) all'o.d.g., prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Nella seduta pomeridiana del 26 aprile 2012 è stato posto in votazione l'articolo 8; la votazione è stata dichiarata per due volte non valida per mancanza del numero legale.
Ripartiamo dunque da questa votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.35 riprende alle ore 11.01)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Riprendiamo i nostri lavori con la votazione dell'articolo 8.
Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Emendamento rubricato n. 21) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Ponso Pentenero: L'articolo 9 (Riduzione delle spese per locazioni passive) è così modificato: 1. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale definisce un piano di razionalizzazione degli spazi utilizzati quali sedi di uffici dell'amministrazione regionale e di riduzione della spesa per locazioni passive rispetto alla spesa realizzata nell'anno 2010. Il piano dovrà essere reso pubblico è disponibile a tutti i cittadini 2. E' fatto divieto assoluto di dare corso alla stipulazione, ovvero al rinnovo anche tacito, di contratti di locazione passiva in assenza di previa verifica d'indisponibilità, allo scopo, di beni demaniali o patrimoniali della Regione.
La parola al Consigliere Buquicchio per l'illustrazione.



BUQUICCHIO Andrea

La richiesta che noi avanziamo con quest'emendamento è questa: riteniamo che sia opportuno - nell'ambito della riduzione delle spese per le locazioni passive, che ci si prefigge con quest'articolo di raggiungere che possa essere aggiunta al comma 1 la frase "Il piano dovrà essere reso pubblico è disponibile a tutti i cittadini", sempre nell'ottica del principio di trasparenza che stiamo chiedendo di applicare attraverso diversi emendamenti al disegno di legge n. 169. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Emendamento rubricato n. 103) presentato dai Consiglieri Reschigna, Lepri Pentenero, Gariglio, Boeti, Taricco, Motta A., Manica, Laus, Ronzani Muliere: Dopo il comma 2 dell'articolo 9 del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012" sono inseriti i seguenti: "2bis. La Giunta regionale presenta alla Commissione consiliare competente con cadenza semestrale, una relazione sui risultati ottenuti nell'applicazione del presente articolo.
2 ter. La Commissione esprime parere sulla relazione di cui al comma 2 bis unitamente a proposte per una più efficace realizzazione delle finalità di cui al presente articolo." La parola al Consigliere Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo

L'emendamento n. 103), Presidente, ha solo une scopo: quello del coinvolgimento della Commissione consiliare relativamente a questo obiettivo del contenimento delle spese di locazione. Ecco perché noi chiediamo una funzione di monitoraggio da parte della Commissione consiliare competente, sia nella previsione che la Giunta regionale presenti ogni sei mesi una relazione sui risultati ottenuti nell'applicazione del presente articolo, sia per il fatto che la Commissione consiliare, esprimendo il parere, può unire questo parere a proposte per una più efficace realizzazione delle finalità di cui al presente articolo.
L'obiettivo è certamente quello di arrivare ad un contenimento delle spese di locazione degli immobili attualmente utilizzati dalla Regione obiettivo sicuramente condivisibile. Con l'aggiunta di questa funzione di monitoraggio, di iniziativa della Commissione, noi vorremmo sostanzialmente evitare che tutto ciò si traduca in un mero auspicio. Grazie.



PRESIDENTE

Non essendovi richieste d'intervento per la discussione generale n dichiarazioni di voto, chiedo alla Giunta regionale di esprimere il parere rispetto agli emendamenti illustrati. La parola all'Assessore Quaglia.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Vorrei fare una preposta ai Consiglieri. A me sembra che questi siano emendamenti già compresi, per quanto riguarda i controlli nella discussione che abbiamo fatto sugli interventi per la razionalizzazione della spesa regionale. Dentro quella discussione, quindi, erano già stati inseriti da parte della Giunta - in accordo con i Consiglieri - intanto la questione della diffusione dei dati on line e, secondariamente, il fatto che ogni politica regionale di riduzione e contenimento della spesa fosse semestralmente presentata nell'ambito degli interventi previsti dall'art. 3 in I Commissione e che su questa fosse esercitato il controllo.
La Giunta intenderebbe quindi, vista la discussione che c'era stata sull'articolo 3, dare in tal senso per raccolti questi emendamenti nell'articolo 3, perché quella della locazione e degli affitti non è una politica diversa rispetto a quella degli interventi complessivi per la razionalizzazione della spesa regionale.
Chiederei quindi il ritiro degli emendamenti perché già compresi nella verifica della spesa regionale prevista dall'articolo 3.



PRESIDENTE

Consigliere Buquicchio, intende mantenere l'emendamento?



BUQUICCHIO Andrea

No, accolgo la risposta della Giunta.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 21) è dunque ritirato.
La parola al Consigliere Reschigna in merito alla permanenza dell'emendamento n. 103).



RESCHIGNA Aldo

Mantengo l'emendamento, anche perché - se si porta ad un livello di coerenza il ragionamento che fa l'Assessore Quaglia nel suo intervento - io dico che anche questo articolo, allora, è inutile; nel senso che è parte integrante dell'articolo sul controllo della spesa.
Se invece la Giunta regionale ha presentato un articolo apposito che riguarda questo tema, è giusto che anche su questo argomento sia prevista una funzione di monitoraggio e di controllo esercitata dalla Commissione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 103) sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 9, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Emendamento rubricato n. 78) presentato dalle Consigliere Cerutti Pentenero: Si propone di sopprimere l'intero art. 10.
La parola alla Consigliera Cerutti per l'illustrazione.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento noi abbiamo proposto di sopprimere tutto l'articolo, per due motivazioni. Una è sempre legata ad una questione di metodo, in quanto la Finanziaria risulta essere un po' la raccolta di tante disposizioni che non hanno filo rosso tra loro: non capiamo quindi effettivamente quale sia la ratio complessiva. Dall'altra - rispetto all'articolo che riguarda le disposizioni per il rilascio delle concessioni per l'utilizzo di beni del demanio forestale e la determinazione dei relativi canoni - vediamo in ogni caso, nella modificazione rispetto al quadro esistente, un peggioramento.
Crediamo quindi che non sia opportuno lasciare quest'articolo all'interno della Finanziaria e quindi, anziché andare a fare delle proposte emendative migliorative, ne chiediamo la totale abrogazione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cerutti.
Emendamento rubricato n. 104) presentato dai Consiglieri Reschigna, Lepri Pentenero, Gariglio, Boeti, Taricco, Motta A., Manica, Laus, Ronzani Muliere: Al comma 1 dell'articolo 10 del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012", dopo le parole "La Giunta regionale è delegata a disciplinare con proprio regolamento" sono inserite le seguenti: sentito il parere della Commissione consiliare competente," Ha chiesto di intervenire per l'illustrazione il Consigliere Taricco ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Noi chiediamo che tutta questa procedura di revisione sia fatta previo un confronto in Commissione. Pensiamo che l'emanazione di un Regolamento di questa natura, sicuramente importante e che va a coprire - come ci aveva illustrato l'Assessore - una lacuna che andava affrontata, debba avvenire previo un confronto in sede di Commissione, perché è un passaggio molto importante.
Chiederemmo veramente di cuore alla Giunta di voler prendere in Considerazione questa proposta, perché non ci pare di chiedere la luna domandando che una simile operazione sia fatta di concerto con la Commissione.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste d'intervento, la parola al Vicepresidente Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Ritengo occorra coprire, in modo aggiornato, la tematica con un Regolamento che, tutto sommato, si collega anche alle nuove discipline forestali introdotte con la legge forestale regionale.
Sotto questo profilo, siamo contrari all'emendamento della Consigliera Cerutti, mentre siamo favorevoli (lo consideriamo condivisibile) al coinvolgimento della Commissione per l'espressione del parere, per arrivare all'approvazione del Regolamento da parte della Giunta.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Cavallera.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 78), sul quale il Vicepresidente Cavallera, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 104), sul quale il Vicepresidente Cavallera, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 10, così come emendato.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 5) presentato dai Consiglieri Goffi e Pedrale: Al Capo I, dopo l'articolo 10 è aggiunto il seguente articolo 10 bis: "Articolo 10 bis (Attività di accertamento e riscossione di tributi locali) Con decorrenza 1 gennaio 2013, la Regione Piemonte svolge l'attività di accertamento e riscossione dei tributi locali sul territorio regionale.
I Comuni, anche in forma associata, entro e non oltre novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, comunicano all'Amministrazione regionale di avvalersi del servizio di accertamento e riscossione dei tributi locali organizzato dalla Regione.
La Giunta regionale stabilisce annualmente, entro e non oltre il 31 gennaio, l'ammontare dell'aggio del servizio di riscossione che non pu superare il 5% del capitale riscosso. Con il medesimo provvedimento, la Giunta stabilisce anche la quota in percentuale dell'aggio applicato che trattiene e che non può superare il 50% dell'aggio stesso, devolvendo la parte restante agli enti aderenti al servizio di accertamento e riscossione organizzato dalla Regione.
Entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale adotta, ai sensi dell'articolo 3 comma 2 e dell'articolo 4 della legge regionale 28 luglio 2008, n. 23 (Disciplina dell'organizzazione degli uffici regionali e disposizioni concernenti la dirigenza ed il personale) idonei provvedimenti organizzativi volti ad assicurare sia un adeguato livello dei servizi offerti alle amministrazioni comunali di cui ai commi precedenti, sia strutture organizzative stabili idonee alla gestione di un complesso organico di funzioni".
Il Consigliere Pedrale lo dà per illustrato.
Emendamento rubricato n. 120) presentato dai Consiglieri Laus, Gariglio Motta A., Manica, Ronzani, Muliere: Nel Capo III (Disposizioni in tema di enti dipendenti e partecipazioni regionali) del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012" dopo l'articolo 21 è inserito il seguente: Articolo 21 bis (Ente regionale unico di riscossione) 1. Tenuto conto di quanto disposto alla lettera gg-ter) del comma 2 dell'articolo 7 del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, come aggiunta dalla legge di conversione 12 luglio 2011, n. 106 e sue successive modificazioni, la Giunta regionale, entro novanta giorni dall'approvazione della presente legge, presenta un disegno di legge finalizzato alla creazione di un ente regionale unico di riscossione incaricato di effettuare, su tutto il territorio regionale, le attività di accertamento liquidazione e riscossione, spontanea e coattiva, delle entrate, tributarie o patrimoniali, dei comuni e delle società da essi partecipate".
La parola al Consigliere Laus, per l'illustrazione.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente.
L'emendamento prevede che la Giunta regionale presenti, entro 90 giorni dall'approvazione della presente legge, un disegno di legge finalizzato alla creazione di un ente regionale unico di riscossione, incaricato di effettuare, su tutto il territorio regionale, le attività di accertamento liquidazione e riscossione, spontanea e coattiva, delle entrate tributarie o patrimoniali dei Comuni e delle società da essi partecipate.
La legge 22 dicembre 2011 (la cosiddetta "manovra Monti"), modificando la legge n. 106, del 12 luglio 2011, ha stabilito entro il 31 dicembre 2012 il termine a decorrere dal quale la società Equitalia S.p.a., nonché la società per azioni della stessa partecipata, cessino di effettuare le attività di accertamento, liquidazione e così via.
A tale proposito, probabilmente discuteremo anche un ordine del giorno (non so se è possibile farlo in questo contesto) finalizzato a promuovere una riflessione da parte della Giunta regionale, sul fatto di valutare una sorta di fusione, di incorporazione, con la già costituita SORIS...



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliere Laus.
Colleghi, il Consigliere Laus sta illustrando un emendamento che, in questa finanziaria, non è proprio un emendamento di rito: propone d'istituire una spesa importante, pertanto chiedo cortesemente un po' d'attenzione.
Grazie.



LAUS Mauro

Dicevo: a tale proposito, suggerirei alla Giunta di valutare, in seguito, la necessità di prevedere che la nuova società di riscossione regionale assorba, per il Comune di Torino, funzioni e compiti della già costituita SORIS.
Chiederei gentilmente alla Giunta, nel caso non dovesse accogliere l'emendamento, di darne motivazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, collega Laus.
Non essendoci altri interventi, dichiaro chiusa l'illustrazione degli emendamenti.
La Giunta chiede di approfondire i due emendamenti, pertanto i lavori sono sospesi per qualche minuto.
Approfitto per svolgere una comunicazione (dovrei farlo al termine dei lavori, ma credo possa essere utile per l'organizzazione degli stessi): la riunione dei Capigruppo delle ore 14 è annullata e si svolgerà mercoledì mattina, alle ore 9.55.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.17 riprende alle ore 11.21)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Emendamento rubricato n. 120 bis) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Quaglia: art. 10 bis (Attività di riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali) 1. Al fine di dare attuazione e sostegno alla riforma dell'autonomia tributaria delle regioni e degli enti territoriali, di cui al decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68 ed al decreto legislativo 14 marzo 2011 n. 23, la Giunta presenta al Consiglio regionale, entro il 30 giugno 2012 una proposta volta a definire le modalità, i sistemi e le procedure organizzative relative all'attività di riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali della Regione Piemonte e degli enti territoriali.
2. Nella definizione della proposta di cui al comma 1 del presente articolo, la Giunta regionale tiene conto dei seguenti indirizzi, volti a: a) definire l'ammontare e le modalità di attribuzione dell'aggio sugli importi lordi complessivamente riscossi, nonché prevedere una compartecipazione degli enti territoriali alla quota dell'aggio b) realizzare una rete capillare di sportelli del contribuente, anche sulla base delle disposizioni in materia di Statuto dei diritti del contribuente c) stipulare apposite intese tra la Regione Piemonte e gli Enti territoriali per favorire segnalazioni qualificate e riconoscere, se effettivamente incassato, una quota del gettito regionale derivante dall'attività di recupero dell'evasione fiscale dei tributi propri derivati e delle addizionali di tributi erariali, così come previsto all'articolo 9 del D.Lgs. 68/2011 d) proporre l'integrazione e l'ampliamento delle modalità di incasso in funzione anche delle tipologie di tributo e debito e) ridurre i costi di gestione delle verifiche e dell'evasione fiscale f) utilizzare un soggetto terzo per la gestione più efficiente ed efficace dei flussi finanziari tra agenzie di credito, utilizzate dai cittadini e dalle imprese, ed i Tesorieri delle Amministrazioni Pubbliche coinvolte nel processo g) introdurre nuovi meccanismi di pagamento e anticipazione dell'incasso.
La Giunta regionale intende intervenire: prego, Assessore Quaglia.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
In merito ai due emendamenti presentati, nei giorni scorsi la Giunta ha riscritto il principio contenuto negli stessi.
Si propone, pertanto, ai firmatari il ritiro dei propri emendamenti e si presenta un articolo riguardante l'attività di riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali.
Tale articolo prevede, al comma 1, di dare attuazione e sostegno alla riforma dell'autonomia tributaria delle Regioni e degli Enti territoriali di cui ai relativi decreti legislativi. La Giunta presenta al Consiglio regionale, entro il 30 giugno 2012, una proposta volta a definire le modalità, i sistemi e le procedure organizzative relative all'attività di riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali della Regione Piemonte e degli enti territoriali.
Nella definizione della proposta di cui al comma 1, la Giunta regionale tiene conto dei seguenti indirizzi: definire l'ammontare e le modalità di attribuzione dell'aggio sugli importi lordi complessivamente riscossi, nonché prevedere una compartecipazione degli enti territoriali alla quota dell'aggio realizzare una rete capillare di sportelli del contribuente, anche sulla base delle disposizioni in materia di Statuto dei diritti del contribuente stipulare apposite intese tra la Regione Piemonte e gli Enti territoriali per favorire segnalazioni qualificate e riconoscere, se effettivamente incassato, una quota del gettito regionale derivante dall'attività di recupero dell'evasione fiscale dei tributi propri derivati e delle addizionali di tributi erariali, così come previsto all'articolo 9 del D.Lgs. 68/2011 proporre l'integrazione e l'ampliamento delle modalità di incasso in funzione anche delle tipologie di tributo e debito ridurre i costi di gestione delle verifiche e dell'evasione fiscale utilizzare un soggetto terzo per la gestione più efficiente ed efficace dei flussi finanziari tra agenzie di credito, utilizzate dai cittadini e dalle imprese, ed i Tesorieri delle Amministrazioni Pubbliche coinvolte nel processo introdurre nuovi meccanismi di pagamento e anticipazione dell'incasso.



PRESIDENTE

Apriamo la discussione generale sull'emendamento presentato dalla Giunta regionale.
La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
una novità importante, che viene inserita all'interno della legge finanziaria, cioè la possibilità, che noi speriamo davvero concreta, che dal 1° gennaio 2013 la Regione Piemonte possa svolgere un'attività di accertamento e di riscossione dei tributi locali a livello regionale, come sostituzione dell'attività che, singolarmente, gli enti locali, i comuni stanno svolgendo.
Questo permetterà, sicuramente, una maggiore efficienza nella riscossione dei tributi, ma soprattutto solleverà gli Enti locali, in particolare i piccoli e medi Comuni, da un'operazione che comporta un notevole dispendio di risorse e di personale.
indubbio che con un ente solo si faranno dei risparmio significativi da cui trarranno benefici le varie amministrazioni locali, ma avremo anche il vantaggio che l'aggio che adesso viene trattenuto da Equitalia, al livello statale, potrà in parte, al 50% circa, essere trattenuto a livello regionale, quindi essere reinvestito sul territorio piemontese, sul territorio regionale.
un concreto passo in avanti verso quel federalismo fiscale, verso quell'autonomia fiscale regionale che tante volte si decanta o di cui tutti ci riempiamo la bocca, ma concretamente non riusciamo a fare, non incidendo così sul territorio e sulle nostre amministrazioni locali.
Con quest'emendamento, crediamo di riuscire ad ottenere questo risultato, quindi dare finalmente un sistema di riscossione regionale dei tributi tale da alleviare alcuni oneri finanziari non indifferenti per i piccoli e medi Comuni e, nello stesso tempo, trattenere una parte delle risorse sul territorio della nostra regione per reinvestirle per la nostra popolazione.



PRESIDENTE

Comunico che gli emendamenti n. 5) e n. 120) sono ritirati e che vengono sostituiti, in accordo con i proponenti, dall'emendamento n. 120) bis, che li riscrive nei contenuti, a firma della Giunta regionale.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 120) bis.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 4) presentato dal Consigliere Botta Franco Maria: "Norma urgente per la legge finanziaria 2012 Art.1 Tutela dei subaffidatari di Contratti Pubblici 1.Per i Contratti Pubblici relativi ad appalti espletati sul territorio regionale e non di competenza nazionale, la disposizione di cui al comma 3 dell'art. 118 del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i., si applica ai cottimi e ai sub-contratti stipulati per l'esecuzione del contratto aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture nonché alle forniture con posa in opera e noli a caldo, unicamente per gli importi riportati nelle fatture che siano direttamente e totalmente riconducibili all'appalto stesso. La comunicazione alla Stazione Appaltante di cui all'ultimo periodo del comma 1 dell'art. 118 del D.Lgs 163/2006 deve essere effettuata entro cinque giorni lavorativi dalla stipula del contratto. Tutti i contratti di subappalto o sub-affidamento devono prevedere l'applicazione delle disposizioni di cui al comma 3 dell'arti 18 del D.Lgsl63/2006 integrate dalla disposizione del presente articolo. Le disposizioni di cui al comma 7 dell'art. 170 del DPR207/2010 e s.m.i. si applicano al disposto del presente articolo.".
La parola al Consigliere Botta Franco Maria per l'illustrazione.



BOTTA Franco Maria

L'emendamento è teso a estendere la tutela per i subfornitori in materia di lavori pubblici.
Sono a conoscenza che emergono forti perplessità da parte degli Uffici. In questo senso, vorrei sentire il parere della Giunta e dell'Assessore Cavallera.
Qualora questi dubbi fossero persistenti, ritirerò l'emendamento.



PRESIDENTE

aperta la discussione generale sull'emendamento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Non entro nel merito del contenuto dell'emendamento, quanto nel fatto di rilevare che stiamo andando verso una legge finanziaria che, ancora una volta, contiene dentro di sé i vecchi vizi, tra cui quello di immaginare che questo diventa uno strumento omnibus attraverso il quale si vanno a modificare un centinaio di leggi regionali.
Questo lo rilevo come elemento, anzitutto perché ci allontaniamo sempre di più dallo scopo e dal significato di questa legge, in secondo luogo perché, dal nostro punto di vista, questo è tutt'altro che apprezzabile e credo non agevoli il percorso relativamente all'approvazione della stessa legge.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Consigliere Botta, che ha presentato un emendamento su una tematica aperta.
Ci troviamo a fronte di un'attività di decretazione da parte del Governo, con relative conversioni in legge di una miriade di provvedimenti e abbiamo anche registrato un intervento in questa materia, cioè della tutela, anche se non completamente esaustiva come noi desideriamo, perch il problema rimane, a livello nazionale.
Prima vi erano delle perplessità, che attenevano a chi compete intervenire in materia di normativa dei lavori pubblici, se in ossequio a quella normativa concorrente che, comunque, è di competenza della Regione fermo restando gli indirizzi dello Stato e poi, in modo particolare il rispetto della tutela della concorrenza, quindi una normativa prettamente statale.
In questo caso abbiamo avuto una norma sopravvenuta, occorre studiare la questione in modo approfondito per evitare di sovrapporre le norme e, al limite, creare delle situazioni che, anziché tutelare i fornitori di materiale di prestazione nell'ambito dei lavori pubblici, producano effetti non completi o non desiderati.
Inviterei il Consigliere Botta a ritirare l'emendamento, perché è un problema che cercheremo di affrontare nella sede propria in modo adeguato anche dal punto di vista della legislazione nazionale.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 4) è ritirato dal proponente.
Ricordo che l'emendamento 10) quater e il 10) quinques, riguardanti i costi della politica e quant'altro, li avevamo già votati per accorpare la discussione sul tema, su richiesta del consigliere Reschigna.
Emendamento rubricato n. 150) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Quaglia: Nel disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012", dopo l'articolo (...), è inserito il seguente: "Art. ...
(Riversamento diretto dei proventi a titolo di IRAP e di addizionale regionale all'IRPEF derivanti da controllo fiscale) A decorrere dal 2012, in coerenza con quanto previsto dall'articolo 9 comma 1, del D.Lgs. n. 68/2011, i proventi derivanti dalle attività di controllo, liquidazione delle dichiarazioni e accertamento, accertamento con adesione, conciliazione giudiziale e contenzioso tributario concernenti IRAP e addizionale regionale all'IRPEF sono riversati direttamente presso la tesoreria regionale.
Le modalità operative di riversamento diretto di cui al comma precedente sono definite dalla Giunta regionale tramite apposito atto convenzionale da stipularsi con l'Agenzia delle Entrate, ai sensi ed in attuazione dell'articolo 10, comma 4, del D.Lgs. n. 68/2011.
I proventi di cui al comma 1 comprendono gli importi dovuti a titolo di IRAP e addizionale regionale all'IRPEF comprensivi di interessi e sanzioni." La parola all'Assessore Quaglia per l'illustrazione.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Questo è un emendamento su cui chiederei l'attenzione dei Consiglieri e il voto d'Aula, perché permetterà alla Regione Piemonte la convenzione con l'Agenzia delle entrate per quanto riguarda il sistema e le modalità operative dell'accertamento dell'evasione.
Questi controlli l'Agenzia delle entrate li sta già facendo. Con la convenzione che andremo a sottoscrivere con l'Agenzia delle entrate, questi controlli possono essere finalizzati rispetto ad aziende e a tipologie che la Regione, in raccordo con l'Agenzia, può identificare.
Quest'emendamento permetterà, rispetto all'autonomia della sottoscrizione della convenzione con l'Agenzia delle entrate, il riversamento diretto delle somme accertate derivanti dal controllo rispetto alla Tesoreria regionale.
Questo evita, da un punto di vista tecnico, il fatto che questi soldi vengano poi riversati sul conto della Regione, ma ci sarà un rapporto diretto tra l'Agenzia delle entrate e la nostra Tesoreria.
Credo che l'emendamento sia stato distribuito a tutti ed è in coerenza con quanto è previsto dal decreto legislativo n. 68/2011. La prima Regione che ha sottoscritto l'accordo con l'Agenzia delle entrate è la Lombardia.
Sono in fase di sottoscrizione da parte di tutte le Regioni - compresa la Toscana, le Marche e il Veneto - analoghe convenzioni e nelle Finanziarie ed è stato predisposto analogo emendamento tecnico.
Parallelamente, la Conferenza delle Regioni sta portando avanti un confronto con l'Agenzia delle entrate a livello nazionale per riuscire ad avere una cornice generale per quanto riguarda questo tipo di convenzione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Approfitto di quest'emendamento che ha presentato l'Assessore Quaglia per fare una considerazione che, tutto sommato, c'entra un po' con la nostra discussione. L'Assessore Quaglia ha presentato un emendamento che ha una sua ratio, e si spiega. Non so se lo voteremo, ma condividiamo la ratio di quest'emendamento.
Sono però sempre più colpito dall'atteggiamento del Presidente Cota perché ieri sera ho sentito alla televisione che invitava i cittadini italiani a disobbedire all'aumento dell'IMU. Posizione legittima; io non la condivido perché penso che non sia giusto che un Presidente della Giunta regionale, che ha un ruolo di governo ed un ruolo istituzionale, arrivi fino a quel punto. Ma è una posizione politica che ha assunto il suo partito. Però c'è una coerenza tra l'appello del Presidente Cota a non pagare l'IMU...



(Commenti del Presidente Cota)



RONZANI Wilmer

Ma lo ha detto lei ieri sera, Presidente Cota, e le parole contano in politica. Lei è Presidente della Giunta regionale. L'ho sentito io al "Telegiornale" a dire che l'IMU è una tassa ingiusta. Non discuto del merito, ma se fosse coerente con le cose che lei dice sull'IMU, le posso domandare: in primis, perché non si è opposto con tutte le sue forze a 980 milioni di tagli che stanno caratterizzando questo bilancio.
Glielo dico io perché: perché li ha decisi un Governo con dentro il suo partito. O mi sbaglio? Se fosse coerente, perché non ha deciso e non decide di opporsi all'aumento obbligatorio dell'addizionale IRPEF? Se fosse coerente, perché lei non riduce l'addizionale IRPEF di competenza regionale e non l'azzera? Lei è contro le tasse? Le azzeri domani mattina: può farlo adesso con un emendamento che presenta nella legge finanziaria.
Non lo fa, però! Perché non lo fa? Ha questi strumenti, ha la legge finanziaria, Presidente Cota. Se lei vuole, può fare quelle cose. Queste cose non le fa qui, poi però ci gratifica con le sue dichiarazioni sull'IMU.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Ieri ero a pranzo con degli amici che mi hanno aggredito, chiedendomi che cosa faceva la Regione Piemonte sul fronte delle tasse, dopo aver letto su La Stampa quella che doveva essere una sorta di intervista, a firma dell'amico Tropeano, nei confronti dell'Assessore Quaglia. Sembrava quasi che noi, come Regione, aiutassimo l'Agenzia delle entrate a tartassare i piemontesi.
Poi sono andato a leggermi l'articolo - perché ho imparato a passare la domenica mattina a non leggere i giornali - ed in effetti qualcosa del genere poteva trapelare.
Poi ben nascosti nell'articolo apparivano quali erano i dati positivi della volontà da parte dell'Assessore Quaglia.
Però mi chiedo, Assessore Quaglia, come noi possiamo, anche come metodologia, approvare quest'emendamento senza neanche averne discusso in Commissione e senza neanche averne discusso in maggioranza. Ne ho parlato con i Capigruppo e nemmeno il Capogruppo della Lega lo sapeva.
Non è un emendamento da poco, anche sotto la forma stilistica.
Noi, di fatto, anziché andare a discutere sulla pressione fiscale nazionale, che è altissima, e il suo partito fa una sacrosanta battaglia su questo punto, anziché andare a discutere sul metodo di accertamento...
Ieri uno dei commensali ha detto che ha comprato un piccolo appartamento, e c'è un collega che lo può testimoniare perché ha avuto un caso analogo. Siccome è sposato in comunione dei beni con la moglie, l'ha intestato metà a sé e metà alla moglie. L'Agenzia gli ha fatto un accertamento. E noi dobbiamo agevolare queste persone, Assessore Quaglia? Mi chiedo come sia possibile una cosa del genere, senza peraltro neanche averlo condiviso con la maggioranza.
Chiedo al Presidente Cattaneo una sospensione di cinque minuti, perch almeno vorrei condividerlo con la maggioranza. Nel caso non ci fosse accondiscendenza in questo senso, purtroppo, ma con molta onestà, devo votare contro, perché sinceramente non lo capisco. Non me ne frega niente che la Lombardia l'ha già approvato, me ne frega ancora meno che la Toscana stia per approvarlo. Voglio capirlo, Assessore Quaglia, e vorrei capirlo in sede di maggioranza.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Quaglia; ne ha facoltà.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Non ho difficoltà, se i Capigruppo di maggioranza chiedono, come ha chiesto lei, ad acconsentire per un'interruzione.
Volevo specificare che questo articolo non prevede né che la Regione aumenti o faccia dei controlli diversi o altri. Permette solo alla Regione di incassare direttamente gli accertamenti che sono già previsti dalla legge e che fa l'Agenzia delle entrate, e che continua a fare perché sono previsti dalla legge. Tali incassi, anziché essere riversati allo Stato centrale e poi distribuiti alle Regioni rispetto ai trasferimenti, potranno essere direttamente versati sui conti delle Regioni dove sono stati fatti.
Questo fa sì che per Regioni come la nostra - dove c'è un accertamento preciso con un'attività dell'Agenzia delle entrate che incassa, per ipotesi, 80 milioni l'anno - questi soldi non vadano su un conto generale e che quindi non ci sia un successivo trasferimento dallo Stato centrale senza tenere in considerazione quali e quanti tipi di controlli siano stati effettuati.
Pertanto, la convenzione fatta con l'Agenzia delle entrate eviterà un trasferimento sottostimato rispetto agli effettivi controlli, perché adesso la ripartizione fra tutte le Regioni è compensativa anche nei confronti di territori dove magari l'introito derivante dagli accertamenti e dai controlli non è così preciso.
Però non mi sottraggo all'incontro che lei ha chiesto.



PRESIDENTE

Il Consigliere Giovine mantiene la richiesta di sospensione.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.44 riprende alle ore 11.52)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola al Consigliere Giovine per dichiarazione di voto.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore e la Giunta per aver chiarito un po' di più le idee alla maggioranza, in particolare al sottoscritto.
Qualche perplessità generale rimane, ma l'Assessore Quaglia e il Direttore mi hanno spiegato bene le reali motivazioni e la finalità. Voter a favore, anche perché indubbiamente c'è un vantaggio diretto sul bilancio da parte della Regione Piemonte, di 80 milioni all'anno e pare, già per il 2012, di una quarantina di milioni di euro (e Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno in questo periodo).
anche vero che, di fatto, molti di questi dati l'Agenzia delle Entrate li ha perché c'è comunque un interscambio tra gli Uffici (nessuno può pensare che non ci sia). Di positivo, e vorrei che l'Assessore me lo confermasse, visto che mi è stato detto prima che c'è, almeno con questa convinzione che verrà poi attuata, la possibilità, in un tavolo paritetico di dialogare con l'Agenzia delle Entrate, cosa che finora non è esistita.
Si potranno indirizzare, per esempio, controlli più su determinati settori magari settori di persone che prende esenzioni e benefici economici da parte della Regione - vivaddio, sono sacrosanti - ma fare in modo che i "furbetti" vengano stanati. Non solo, nel tavolo paritetico potremmo, come Regione, cercare di spiegare che anche i controlli, e tutto quello che ne consegue, sia umanizzato, perché la crisi economica è pesantissima e colpisce soprattutto quelli che lavorano.
positivo il fatto stesso che avremmo i soldi in anticipo, rispetto alla modalità attuale; anzi, come mi diceva l'Assessore, a volte neanche arrivano.
Una cosa che l'Assessore dovrebbe dire è che, tutto sommato, l'Agenzia delle Entrate è obbligata, dal decreto legislativo dell'ultimo Governo Berlusconi, a sottoscriverlo perché forse, a parte il vantaggio che ne avrebbe nell'avere un pagamento nell'attuazione di questa convenzione forse lo status quo potrebbe addirittura esserle più conveniente, dal punto di vista burocratico e del potere burocratico che ne deriva.
Il voto è a favore, però invito l'Assessore e la Giunta ad una comunicazione più pulita e più chiara perché, in questa fase storica quando si parla di tasse, di Agenzia delle Entrate e di riscossione, i cittadini capiscono tutto e il contrario di tutto, perché, in questo momento, quelle voci sono il male assoluto.
Citavo il caso del mio amico, ma anche un Consigliere regionale ha avuto la stessa esperienza: ha comprato un piccolo appartamento in comunione dei beni con la moglie; essendo sposati in comunione dei beni l'ha intestato metà a sé e metà alla moglie; la moglie, casalinga, non ha un reddito, e l'Agenzia delle Entrate ha fatto un accertamento sulla moglie.
Probabilmente non succederà nulla, ma è evidente che, in questa fase storica, queste cose non devono più esistere. È molto positivo, quindi, se come Regione, ci sediamo ad un tavolo paritetico con l'Agenzia delle Entrate, per spiegare, esercitando la nostra forza, che queste cose non hanno più da esistere nel futuro. Grazie, Presidente, e grazie, Assessore.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Come l'Assessore Quaglia ricorderà, in Commissione avevo già parlato della stipula di una convenzione con l'Agenzia delle Entrate, anche per avere proprio nozione dei dati delle entrate della Regione Piemonte, senza le quali risulta anche complessa l'attività sia politica da parte dell'Assessore - qualunque sia la persona che ricopre quel ruolo - sia tecnica, da parte di dirigenti e funzionari dell'Assessorato al bilancio.
Lo giudichiamo positivo, visto che ne abbiamo parlato e suggerito questa stipula in Commissione, però anche noi, quando sentiamo parlare di interessi e sanzioni, ci preoccupiamo e ci poniamo degli interrogativi soprattutto perché vediamo quest'emendamento per la prima volta, come quello precedente sul superamento, a livello regionale, di Equitalia.
Fermo restando, come ha detto il collega Giovine, che è un obbligo di legge (infatti il prima comma dice "in coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo 68 del 2011"), ci riserviamo una valutazione successiva e daremo, come per l'emendamento precedente, una semplice presenza.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Posso esprimere una preoccupazione per l'interpretazione che il Consigliere Giovine ha dato dell'articolo? Perché il nostro voto è a favore, ma solo se vale ciò che è scritto nell'articolo e non prevalgono interpretazioni che con l'oggetto del contendere non c'entrano nulla.
Assessore Quaglia, l'italiano ha un senso: stiamo dando attuazione al decreto legislativo n. 68, che prevede che i proventi derivanti da una serie di attività - che sono quelle che voi sapete benissimo - devono essere trasferite direttamente nella Tesoreria Regionale. Punto! Punto Consigliere Giovine! La Regione e l'Agenzia delle Entrate, la quale fa una sua politica delle entrate - giusto o sbagliata che sia, adesso non voglio entrare nel merito - fa una convenzione con noi, non per discutere non so quali massimi sistemi o quali controlli effettuare, ma unicamente per decidere in quali modalità avverrà il trasferimento dei proventi.
chiaro il problema, o mi sbaglio? Lo spieghi al collega Giovine perché lui ha detto una cosa che qui non è scritta. Delle due, l'una: o questo articolo ha un "non detto" (cosa che non penso sia possibile, perch poi le leggi valgono per le cose che vengono scritte) o quell'interpretazione è una forzatura rispetto all'emendamento che stiamo per votare. Noi stiamo decidendo di dare attuazione al decreto legislativo n. 68; stiamo decidendo che i proventi derivanti finiscano nella Tesoreria Regionale; stiamo decidendo che lei incontrerà l'Agenzia delle Entrate unicamente per discutere la modalità con la quale i soldi passano da lì alla Tesoreria Regionale. Mi sbaglio, Assessore Quaglia? Se questa è l'interpretazione, come traspare in maniera evidente dall'articolo, lei ha il nostro voto a favore.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ronzani.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 150.
Il Consiglio approva.
(Il voto è esteso al nuovo articolo) Emendamento rubricato n. 153) presentato dai Consiglieri Lepri, Reschigna Pentenero, Gariglio, Taricco, Motta A., Ronzani, Muliere, Ponso, Bresso Placido, Buquicchio, Cerutti, Artesio, Goffi, Negro: Dopo l'art. 10 del disegno di legge n. 169 Legge finanziaria per l'anno 2012" è inserito il seguente: 2Art. 10 septies (Albo fornitori della Regione Piemonte) 1. Al fine di realizzare con trasparenza, economicità ed efficacia le procedure di affidamento, è istituito l'Albo dei fornitori della Regione Piemonte.
2. L'Albo è utilizzato obbligatoriamente dalla Regione Piemonte per affidamenti diversi da quelli di rilevanza comunitaria di cui al Titolo 1 del D.Lgs. 163/2006 per: a) l'invito ad imprese ai fini della loro partecipazione a procedure negoziate senza previa pubblicazione di un bando di gara con le modalità previste dall'art. 57 del D.Lgs 163/2006 b) le acquisizioni in economia nei limiti e con le modalità previste all'art. 125 del D.Lgs. 163/2006 c) la selezione dei professionisti per affidare incarichi professionali.
3. Il Consiglio Regionale approva un regolamento attuativo comprendente: a) le modalità per l'iscrizione all'Albo, il mantenimento della stessa e le procedure di cancellazione, sulla base di procedure interamente telematiche b) l'articolazione dell'Albo in categorie merceologiche c) le modalità di utilizzo dell'Albo da parte dell'Amministrazione regionale, sulla base del criterio della maggior possibilità di scelta da parte della pubblica amministrazione o, secondariamente, della rotazione tra gli incarichi d) la pubblicità dell'Albo attraverso il sito della Regione Piemonte e degli affidamenti realizzati attraverso l'Albo.
4. La Regione rende l'Albo disponibile a tutte le amministrazioni pubbliche del territorio regionale che ne facciano richiesta." Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri per l'illustrazione; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Quest'emendamento ci pare importante e quindi chiediamo l'attenzione di tutta l'Aula, perché con l'eventuale sua approvazione metteremmo in chiaro una zona che ha elementi di grigio. Mi riferisco alle cosiddette "procedure negoziate" che talvolta si muovono come un'eccessiva discrezionalità, che così in sostanza riassumo.
Questo albo, quindi, che verrebbe obbligatoriamente utilizzato, sarebbe gestito per affidamenti diversi da quelli di rilevanza comunitaria intendiamoci sopra le soglie dei 200 mila euro, per invitare imprese, ai fini della partecipazione alle procedure negoziate senza pubblicazione di bando di gara; per le acquisizioni in economia, nei limiti previsti dal D.lgs. n. 163 e per la selezione dei professionisti per l'affidamento di incarichi professionali.
Si tratta di una scelta ispirata alla trasparenza, alla concorrenza quindi alla competizione - e alla chiarezza nelle procedure di affidamenti diversi da quelli di rilevanza comunitaria, che mi risulta essere anche preoccupazione di un disegno di legge che - se non sbaglio - alcuni esponenti dell'attuale maggioranza hanno inteso presentare. Visto però che queste questioni continuano ad essere non chiarite, in attesa di un'eventuale discussione - se mai i presentatori lo vorranno - ci sembra fin da subito scelta moralizzatrice e di buona amministrazione quella contenuta nella proposta che ora presentiamo.
Contiamo quindi in un'attenta considerazione di questa proposta. Vi è in verità, una possibile modifica che magari la Giunta - se riterrà - potrà accettare e che sono pronto ad avanzare ora, con un emendamento che posso firmare: al momento si prevede che il Consiglio approvi il Regolamento; per noi è identico che possa essere la Giunta stessa ad approvarlo.
In questa discussione anticipo dunque la disponibilità del nostro Gruppo a modificare il testo, individuando la Giunta e non il Consiglio quale soggetto titolare dell'approvazione del Regolamento attuativo.
Naturalmente in questo caso sarebbe opportuno che questo avvenisse previo parere della Commissione consiliare competente.
Avanzo già in sostanza - se la Giunta e la maggioranza la condivideranno - la disponibilità a modificare il testo, sostituendo il Consiglio regionale con la Giunta, previo parere della Commissione consiliare competente. Grazie.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, do la parola all'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, per l'espressione del parere.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Il parere sull'emendamento è favorevole, con l'accoglimento della precisazione fatta dal sottoscrittore: la Giunta presenta il Regolamento attuativo in Commissione, ma lo scrive lei.



PRESIDENTE

Bene, l'emendamento rubricato n. 153) viene dunque modificato dai proponenti come segue: al comma 3 le parole "Il Consiglio regionale" vengono sostituite con le parole "la Giunta regionale"; dopo la parola "approva" viene inserito "sentita la Commissione consiliare competente" poi prosegue invariato.
Indìco la votazione sull'emendamento rubricato n. 153), come modificato.
Il Consiglio approva.
(Il voto è esteso al nuovo articolo).
Emendamento rubricato n. 198) presentato dai Consiglieri Taricco, Lepri Reschigna, Pedrale, Carossa, Muliere, Ronzani, Pentenero, Negro, Motta A.
Ponso, Stara, Boeti, Cerutti, Artesio, Cattaneo: Dopo l'art. 10 del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012" è inserito il seguente: "Art. 10 bis (Canoni per l'uso delle acque pubbliche) 1. La Giunta regionale è autorizzata ad aumentare i canoni per l'uso di acque pubbliche di cui al Regolamento Regionale 6/R del 10 ottobre 2005 come modificato dal Regolamento Regionale 19R del 30 novembre 2010.
provvedendo ad un aumento dei canoni per uso energetico e destinando i conseguenti proventi al finanziamento delle attività di manutenzione e salvaguardia forestali." Comunico che è stato presentato un nuovo emendamento rubricato n. 198.1) che sostituisce l'emendamento rubricato n. 198).
Emendamento rubricato n. 198.1) presentato dai Consiglieri Taricco, Lepri Reschigna, Pedrale, Carossa, Muliere, Ronzani, Pentenero, Negro, Motta A.
Ponso, Stara, Boeti, Cerutti, Artesio, Cattaneo: Dopo l'art. 10 del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012" è inserito il seguente: "Art. 10 bis (Canoni per l'uso delle acque pubbliche) 1. I proventi derivanti dall'aumento dei canoni idrici di cui al Regolamento Regionale 6/R del 10 ottobre 2005 come modificato dal Regolamento Regionale 19R del 30 novembre 2010, sono destinati al finanziamento delle attività di manutenzione e salvaguardia forestali".
La parola al Consigliere Taricco per l'illustrazione.



TARICCO Giacomino

Quest'emendamento nasce dalla necessità di dare concreta attuazione a quell'ordine del giorno che era stato sottoscritto dalla quasi unanimità dell'Aula. Con l'emendamento predisposto - che è stato già leggermente modificato per andare incontro ai rilievi che ci hanno fatto gli Uffici nella sostanza si propone di aumentare i canoni idrici previsti dal Regolamento e di destinare questo introito al finanziamento di attività di manutenzione e salvaguardia forestale. Poi ci sarà un corrispondente emendamento sul bilancio, che destinerà le risorse ai relativi capitoli.
Si tratta nella sostanza dell'attuazione concreta di quell'ordine del giorno che aveva come primo firmatario il Presidente del Consiglio, per dare risposta immediata ad un settore che sta aspettando da tempo e soprattutto per dare risposta immediata ad un territorio che ha straordinario bisogno di manutenzione per il ripetersi di guai troppe volte già accaduti. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Mi pare sia un emendamento largamente condiviso e quindi siamo lieti in questo caso, di aver contribuito all'attuazione di un atto di indirizzo tra l'altro condiviso da tutto il Consiglio e proposto dal nostro autorevole Presidente.
Si tratta dunque qui di dare gambe ad un intendimento che il Consiglio aveva già enunciato, dichiarato e votato, attraverso l'incremento dei canoni per l'uso di acque pubbliche da destinare al mantenimento delle attività di manutenzione e salvaguardia delle foreste.
Voglio aggiungere, tra l'altro, che si tratta di una misura assolutamente coerente: non andiamo a cercare risorse da altre parti, ma le risorse della montagna restano alla montagna e ai lavoratori della montagna. Per certi versi, questo è un caso di tassa di scopo, che risponde soprattutto alla volontà di non depauperare le risorse della montagna e i lavoratori che questa montagna mantengono e conservano viva.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Credo che la votazione di quest'emendamento disponga anche bene rispetto all'incontro che tra 45 minuti sarà tenuto - Presidente, è confermato, vero? - con i forestali. In questi due anni di legislatura, per le difficoltà economiche in cui la Regione versa - le difficoltà infatti riguardano il Paese ma sono anche frutto delle scelte di questo Governo regionale - sono state più le volte nelle quali la sede di Via Alfieri n.
15 è stata occupata da persone che protestavano che quelle durante le quali il Consiglio regionale si è svolto in tranquillità.
Se oggi noi potessimo, approvando quest'emendamento, cominciare la discussione con i forestali, anticipando, cosa che farà lei... Credo che essendo primo firmatario...



(Commenti in aula)



BOETI Antonino

Parli con me? Scusa.
Anticipando l'approvazione di quest'emendamento, almeno una volta tanto dispone bene (diciamo così), rispetto ad una parte dei lavoratori di questa regione e rispetto alle attese di una parte della popolazione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Boeti. Scusi se l'ho involontariamente interrotta.
La parola alla Consigliera Pentenero.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Semplicemente per ribadire quanto evidenziato dai colleghi: sarebbe un biglietto da visita importante se ci presentassimo di fronte ai lavoratori forestali ed indicassimo loro una strada precisa, contenuta in quest'emendamento, ma anche in un processo compiuto all'interno della legge finanziaria.
Questo sarebbe un modo chiaro e preciso con il quale presentarci soprattutto con una soluzione individuata, che è ciò che i lavoratori ci chiedono.
impensabile non poter disporre dei lavoratori forestali, avendo una situazione sempre più complicata e difficile (il Vicepresidente Cavallera ne è sicuramente consapevole) nel controllo del territorio, rispetto ad interventi che occorre sostenere.
Non si tratta soltanto di un'operazione di salvaguardia del patrimonio della nostra regione da un punto di vista professionale, ma è anche un modo per continuare a fare prevenzione, immaginando di risparmiare rispetto all'attività di pronto intervento che spesso siamo costretti a sostenere.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

L'emendamento stabilisce un aumento dei canoni riguardanti il consumo d'acqua per scopi energetici.
Questa è la prima questione.
Si tratta di un aumento che ha una finalità precisa e non di un aumento senza destinazione. Potremmo definirlo "un aumento che ha una finalità" poiché le risorse che deriveranno dall'aumento dei canoni saranno destinate a politiche di prevenzione e manutenzione delle zone montane della nostra regione.
Questo è ciò che giustifica l'aumento del canone dell'acqua per uso energetico, infatti c'è una relazione molto stretta tra la proposta che noi avanziamo - che è condivisa dall'Aula - e la vicenda del personale forestale.
Si tratta di un obiettivo importantissimo, che ha un valore generale: tutti noi abbiamo discusso, in questi giorni, e tutti noi abbiamo convenuto che il venire meno di quelle risorse umane comporterebbe problemi enormi per il territorio e per l'ambiente.
Pertanto, ci siamo ingegnati nel trovare una soluzione che, da una parte, garantisse la copertura finanziaria e, dall'altra, si preoccupasse di finalizzare tale copertura finanziaria.
Il nostro obiettivo è esattamente quello di fare in modo che le politiche di prevenzione e difesa del territorio non subiscano una riduzione, provocando un danno alla nostra regione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento, come hanno illustrato i colleghi, è finalizzato ad affrontare un problema preciso: quello del personale forestale.
Ritengo che occorra andare oltre, perché qui c'è effettivamente una questione di principio.
Abbiamo detto spesso che l'acqua è una risorsa pubblica che da monte va a valle: quanto resta di questa risorsa alle popolazioni, al territorio della montagna? Quanto spendiamo per affrontare le emergenze ed i danni causati dalle alluvioni? Occorre attuare una politica di manutenzione: certamente non risolviamo il problema con quest'emendamento - questo è evidente - ma possiamo contribuire alla sua soluzione.
Se destiniamo una piccola quota alla salvaguardia del territorio montano, evitiamo i danni che purtroppo, ogni anno, sono causati dalle varie alluvioni e possiamo contribuire a risolvere l'altra grande questione che affronteremo più tardi, quando incontreremo i rappresentanti sindacali dei 200 forestali che aspettano una risposta da parte della Regione.
importante affrontare la problematica della salvaguardia del territorio montano, attuando una politica di prevenzione e non, come siamo abituati a fare, intervenire dopo, quando ormai i danni sul territorio ci sono.
Ritengo che questo sia un emendamento importante, che merita attenzione ed una risposta da parte della Giunta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Fa piacere quando, su tematiche come quella della tutela dell'ambiente e del territorio, c'è una condivisione piuttosto larga.
Anch'io ho firmato quest'emendamento che, tra l'altro, era figlio di un ordine del giorno precedente, poiché consideriamo una necessità essenziale la presenza di un adeguato numero di persone dedicate all'attenzione ed alla cura dell'ambiente, per garantire un equilibrio idrogeologico del territorio piemontese.
Inoltre, andiamo incontro a delle esigenze umane ed occupazionali di un numero significativo di persone (circa 275 operai a tempo determinato e, in parte, anche a tempo indeterminato), che rappresenta circa il 50% delle squadre cosiddette forestali. Un eventuale taglio, pertanto, andrebbe a colpire sia situazioni occupazionali sia situazioni di prevenzione e tutela del territorio, molto importanti e significative.
Il 31 gennaio 2012 abbiamo ricevuto una delegazione di questi lavoratori, dimostrando - come Consiglio regionale - una rilevante attenzione a tali problematiche.
Considero, dunque, coerente l'approvazione di quest'emendamento, che prevede un aumento dei canoni idrici per la produzione dell'energia idroelettrica.
La produzione dell'energia idroelettrica e la sua vendita sono molto redditizie; tra l'altro, molti impianti sono già stati ampiamente ammortizzati, pertanto ritengo che, senza creare particolari problemi economici per chi sfrutta l'acqua per finalità idroelettriche, possiamo aumentare i canoni idrici ed incamerare quegli 8 milioni che serviranno al mantenimento degli operai forestali.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Negro.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Devo riconoscere, parlando di tutela dell'ambiente e del territorio che mi fa molto piacere trovare, in quest'Aula, un'idea quasi comune.
Ho firmato l'emendamento che prevede di realizzare una cifra che andrà incontro alle problematiche del personale forestale che, ad oggi, è privo di stipendio.
Pertanto, voterò a favore dell'emendamento, che considero giusto innanzitutto per l'ambiente e, in seguito, per tutelare i forestali.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Stara; ne ha facoltà.



STARA Andrea

Abbiamo approvato un ordine del giorno precedente a quest'emendamento in Consiglio, fra l'altro in una situazione un po' particolare, perch contestualmente alla discussione in Aula legata ai 204 precari che lavorano in Regione.
Credo che alla fine si è costretti a presentare degli emendamenti che rappresentano anche delle forzature, perché vincolare su un gettito che si recepisce, in questo caso, dalle convenzioni legate all'uso dell'acqua è una forzatura, ma è l'unico modo per obbligarvi a fare il vostro lavoro.
Alla fine, se ritenete fondamentale che i forestali svolgano bene l'attività e siano una risorsa per il territorio e per la regione, in qualche maniera le risorse nell'ambito complessivo le avreste trovate.
Mi permetto di aggiungere un'altra considerazione. In questo caso si può trovare una soluzione con l'individuazione di risorse particolari, per cui chiedo al Consiglio: con queste modalità c'è solo questo caso o ce ne sono altri? A mio avviso, credo che di possibilità come queste ce ne possono essere anche altre, prima fra tutte la questione legate alla cave.
una questione che spesso non viene discussa in Consiglio e che molti Consiglieri ritengono delicata, ma credo che ci sono tutti gli ambiti per recepire o utilizzare risorse che possono essere aggiuntive in quel settore. Si tratta di un settore un po' particolare, ma se vogliamo intervenire sul sostegno dei forestali e sul sostegno dei precari in regione, varrebbe la pena individuare dove c'è la possibilità di portare a casa delle risorse.
Penso che i Consiglieri sappiano che l'ambito delle concessioni delle cave è un ambito dove legittimamente c'è la possibilità di portare a casa risorse anche cospicue.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Non per aggiungere altro a quanto hanno già detto alcuni colleghi.
Infatti ci ricordiamo l'ordine del giorno a prima firma del Presidente del Consiglio e sottoscritto e votato all'unanimità.
Quest'emendamento è un di più. Infatti il discorso che faceva prima il Consigliere Stara è condivisibile, sono delle competenze e delle funzioni fondamentali. Non si capiva come la Regione Piemonte potesse fare a meno dell'opera fondamentale dei forestali per quanto riguarda la tutela del nostro patrimonio forestale per evitare i danni dovuti al dissesto idrogeologico del nostro territorio, che se non si fa prevenzione vengono a costare molto di più.
Ovviamente ci siamo divisi in Commissione su dove trovare le risorse.
Noi, ad esempio, avevamo fatto una proposta per un'ulteriore riduzione degli stipendi dei Consiglieri della Regione Piemonte, visto che c'era stata una riduzione molto lieve, o sulla partita del vitalizio, che noi riteniamo debba essere soppresso, e non invece trasferito dal sistema retributivo al sistema contributivo, che andrà ad insistere maggiormente sulle casse della Regione Piemonte, come sta succedendo a livello parlamentare.
Vi è, in più, anche con una proposta che avevamo fatto per quanto riguarda sia i canoni di concessione dell'imbottigliamento delle acque minerali, che nella nostra regione sono molto basse, sia i canoni di concessione dei diritti di escavazione, anche questi molto bassi, che vanno fortemente a pregiudicare il nostro territorio, perché richiamano aziende escavatrici da tutto il Nord Italia.
Rispetto alla Lombardia, al Veneto e all'Emilia Romagna, abbiamo delle tariffe più basse. In questo caso potremmo, aumentando la quota di queste tariffe, visto che due terzi vanno alla Regione e un terzo ai Comuni, avere un introito alla Regione Piemonte, che le potrebbe destinare, visto che sempre di territori stiamo parlando, come risorse a beneficio dei forestali.
Posto che la scelta della maggioranza del Consiglio sia per andare ad insistere su un aumento dei canoni delle concessioni per la produzione di energia elettrica nei territori montani, ne prendiamo atto e voteremo favorevolmente all'emendamento.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste di intervento per dichiarazione di voto? La parola all'Assessore Sacchetto per il parere della Giunta.



SACCHETTO Claudio, Assessore all'agricoltura e foreste

Il parere è favorevole. Ringrazio i Consiglieri che hanno sottoscritto l'emendamento. Era fondamentale e importante riuscire a reintegrare in toto le risorse che servono per pagare gli stipendi degli operatori.
Voglio ricordare che siamo arrivati a questa situazione per un semplice motivo di mancanza di risorse, ma anche perché l'approvazione del bilancio è arrivata in ritardo.
In queste settimane e in questi mesi la Giunta ha attivato una misura del Programma di Sviluppo Rurale che ha consentito di riassumere circa la metà dei tempi determinati. Nelle settimane scorse, abbiamo approvato una delibera di Giunta che ci ha consentito di far partire prima le visite mediche e poi le assunzioni con dei tempi che ci permetteranno, tra il 2 il 6 maggio, di far iniziare a lavorare tutti.
L'approvazione dell'emendamento e la successiva approvazione della finanziaria e del bilancio ci permetterà di coprire tutto l'anno 2012 e poi consolidare la voce di spesa nei confronti di questi operatori per gli anni a venire.
Tengo a precisare, ma è stato ricordato da coloro che sono intervenuti è un dato assolutamente fondamentale, perché fa parte di una precisa scelta politica della Giunta regionale - che già nel 2011, ma tanto più nel 2012 e negli anni successivi, questi operatori verranno impiegati quasi esclusivamente per la pulizia dei fiumi.
Già nel corso del 2011 sono stati puliti oltre 160 chilometri di fiumi all'interno del territorio regionale, ma vogliamo dare sempre di più seguito a questa attività perché riteniamo - peraltro, l'avete ricordato anche voi nei vostri interventi - che sia un'attività assolutamente utile e che ci permette di risparmiare dei soldi nel momento in cui emergano problemi di naturale alluvionale o altre questioni legate alla non pulizia dei fiumi, com'è avvenuto per troppo tempo negli anni passati.



PRESIDENTE

Esprimo anche la mia soddisfazione per quest'emendamento, perché si dà corso all'ordine del giorno, firmato da oltre 40 Consiglieri ed approvato all'unanimità da parte del Consiglio regionale.
Ricordo, in particolare, ai colleghi che hanno sottoscritto l'emendamento n. 198), che è stato riscritto con una leggera modifica dalla Giunta regionale, che è quella che abbiamo discusso e illustrato. Le firme sono estese d'ufficio. Per chi volesse aggiungere la propria firma, il documento è disponibile.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 198.1).
Il Consiglio approva.
(Il voto è esteso al nuovo articolo).
ARTICOLO 11 Non essendoci emendamenti, è aperta la fase delle dichiarazioni di voto sull'articolo.
Ha chiesto la parola la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Noi esprimeremo un giudizio negativo su quest'articolo, perché è un tentativo di modifica della legge n. 58, senza passare da una discussione complessiva su una nuova proposta di legge.
Come è già stato ricordato dal Capogruppo prima, riteniamo che l'abitudine di utilizzare le norme finanziarie per andare a modificare l'assetto legislativo, e quindi il quadro normativo che disciplina alcuni settori, laddove peraltro esiste una legge di settore specifica, non sia una modalità buona per potere operare.
L'osservazione fatta ci permette di ritornare su questo problema. Se questa modalità è stata utilizzata anche in passato per andare a modificare una normativa, non necessariamente una cattiva abitudine deve continuare ad essere utilizzata.
Quindi, questo articolo non ci vede d'accordo, anche perché esistono dei progetti di legge in Commissione che non sono mai stati esaminati.
facoltà della Giunta presentare disegni di legge su quel settore specifico. Peraltro se avesse voluto proporre una legge di settore, avrebbe potuto tranquillamente farlo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 11, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 52) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sacchetto: emendamento integrativo al disegno di legge 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012" Nell'articolo 12 sono inseriti i seguenti commi: 2. Il comma quinto dell'articolo 47 della legge regionale 12 ottobre 1978 n. 63 (Interventi regionali in materia di agricoltura e foreste), come aggiunto dall'articolo 8 della legge regionale 11 maggio 1984, n. 24, è sostituito dal seguente : "La Regione può costituire o aderire, ed altresì partecipare ad enti aventi finalità di ricerca applicata in materia di agricoltura e foreste con sede nel territorio del Piemonte.".
3. Il comma sesto dell'articolo 47 della l.r. 63/1978, come aggiunto dall'articolo 8 della l.r. 24/1984, è sostituito dal seguente: "Lo Statuto di tali enti, tra l'altro, deve prevedere: a) la maggioranza negli organi collegiali dei rappresentati di enti pubblici, nel caso figurino anche privati tra i partecipanti b) il presidente eletto tra i rappresentanti designati dagli enti pubblici e dalla Regione c) il collegio dei revisori dei conti o collegio sindacale composto da tre membri designati dai partecipanti; il presidente del collegio è il membro designato dall'ente che versa l'eventuale quota maggioritaria d) un numero di rappresentanti negli organi collegiali rapportato alle eventuali quote di partecipazione finanziaria con l'osservanza, comunque di quanto previsto alla lettera a).".
4. Il comma settimo dell'articolo 47 della l.r. 63/1978, come aggiunto dall'articolo 8 della l.r. 24/1984, è sostituito dal seguente : "Gli enti debbono essere costituiti con atto pubblico, avere personalità giuridica e possedere i requisiti organizzativi, tecnici e scientifici necessari per l'espletamento della ricerca applicata.".
5. Il comma nono dell'articolo 47 della l.r. 63/1978, come aggiunto dall'articolo 8 della l.r. 24/1984, è sostituito dal seguente: "L'intervento finanziario della Regione è determinato annualmente con la legge di bilancio regionale, tenuto conto: a) del bilancio preventivo e del programma di attività e ricerca b) del bilancio consuntivo e del programma di attività e ricerca relativo all'anno precedente c) delle eventuali quote di partecipazione finanziaria degli altri partecipanti.".



SACCHETTO Claudio, Assessore all'agricoltura e foreste

Questo è un emendamento che abbiamo presentato perché sostanzialmente come Assessorato regionale all'agricoltura esistono due entità in Provincia di Cuneo che ricevono finanziamenti da parte della Regione Piemonte.
L'attuale struttura di queste due entità non prevede il finanziamento da parte di Ente terzi, cosa che è stata richiesta in diverse occasioni.
Stante la presenza di problematiche di natura finanziaria da parte della Regione Piemonte per le loro attività, chiedono di poter trasformare la loro ragione sociale e trasformarsi in fondazione. In questo modo avrebbero anche accesso ai bandi europei e potrebbero ricevere finanziamenti anche da Enti terzi, penso ad esempio alle fondazioni bancarie.
Tenuto conto che riteniamo che siano due enti strategici, riteniamo di dare luogo alla modifica dell'articolato della legge n. 63/1978 per consentire di attivare questo percorso e quindi dare la possibilità di accedere a più finanziamenti per la loro attività di ricerca che svolgono da molti anni.
Questo è il motivo per cui abbiamo presentato quest'emendamento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Intervengo per esprimere due considerazioni. Noi siamo d'accordo, nel senso che crediamo che la scelta della trasformazione in fondazione sia nel merito condivisibile. Quindi, non ci opporremo a quest'emendamento.
L'Assessore Sacchetto ha presentato diversi altri emendamenti, molti dei quali sono veramente essenziali, ma purtroppo devo rimarcare che alcuni sono già nel testo di legge.
Credo che sia più utile fare un collegato o una proposta di legge di modifica che non produrre modifiche, trasformando la finanziaria in una legge omnibus.
Ripeto: nel merito siamo d'accordo, ma non sfrondiamo ulteriormente facendola diventare una legge omnibus agricola.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Le considerazioni generali su quest'emendamento le ha già svolte il collega Taricco. C'è però un'altra considerazione sul fatto che ormai da anni questa modalità viene utilizzata per rivedere il complesso delle leggi della nostra Regione.
A parte questa considerazione generale, vorrei intervenire su quello che ha detto l'Assessore Sacchetto. Per quanto riguarda la tenuta "Cannona" l'Assessore ha detto che ritiene strategico intervenire in questa direzione.
Però quando discuteremo del bilancio, troveremo un emendamento presentato dalla Giunta ed approvato in Commissione che mette la tenuta "Cannona" in vendita. Bisogna mettersi d'accordo! Se l'Assessore Sacchetto dice che la tenuta "Cannona" ha un ruolo strategico, perché la stessa Giunta presenta un emendamento per venderla?



SACCHETTO Claudio, Assessore all'agricoltura (fuori microfono)

Non è vero!



MULIERE Rocco

Come non è vero? Non è vero? È scritto così nell'emendamento. Come no? Non c'è scritto "parte della tenuta Cannona", ma "la tenuta Cannona".
nell'elenco degli immobili da vendere!



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze (fuori microfono)

Non è nell'elenco degli immobili da vendere.



PRESIDENTE

Lei faccia il suo intervento e poi, eventualmente, la Giunta risponderà.



MULIERE Rocco

C'è l'ho qua! Abbiamo votato contro. Se non è vero, dite che non è vero, ma l'emendamento presentato in Commissione mette in vendita la tenuta Cannona non parte della stessa.
Se è così, mettiamoci d'accordo, anzi, mettetevi d'accordo, e poi ne discutiamo.



PRESIDENTE

Mi sembra che quell'elenco sia allegato alla legge di bilancio.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze (fuori microfono)

Esatto.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Il collega Muliere è un collega che ha soltanto una parola: intende riferirsi, Assessore Quaglia, al foglio che anche lei sta mostrando adesso al Presidente del Consiglio.
Abbiamo chiesto alla Giunta di avere un quadro degli immobili che la stessa intende valorizzare. Il fatto che la Giunta abbia ritenuto di inserire quell'immobile, credo sia perché, in ipotesi, intenda valorizzarlo. È difficile pensare che quell'immobile, inserito in un elenco di immobili che la Giunta intende valorizzare, non sia poi valorizzabile.
Allora facciamo una cosa, Assessore Quaglia, così siamo tutti più tranquilli: cancelliamo quel nome da quell'elenco. Lo cancelliamo! La tenuta Cannona non c'è più; la Giunta regionale, attraverso l'Assessore Quaglia, dichiara che quell'immobile, o quella struttura (perché ho scoperto che si fa anche attività di ricerca), scompare dall'elenco fornito in I Commissione, degli immobili che la Giunta regionale intende valorizzare.
La parola "valorizzare" significa alienare, vendere, cedere o conferire (vedremmo poi a chi).
Mi sembra difficilmente contestabile il ragionamento del collega Muliere, tra l'altro persona estremamente precisa per dire una cosa per un'altra. Questa è la prima questione.
La seconda, Presidente Cattaneo, è quella sollevata dal collega Taricco.
Assessore Sacchetto, lei è un fulmine di guerra quando si tratta di discutere di bilancio e di legge finanziaria, e poi sparisce per nove mesi.
Va in letargo per dieci mesi e poi, quando si discute di finanziaria e di bilancio, diventa Speedy Gonzales: vorrebbe infilare nella legge finanziaria e nel bilancio tutti quei provvedimenti che durante l'anno non presenta.
Noi siamo un partito di opposizione che vorrebbe governare questa Regione, il che significa che sappiamo bene quali sono i provvedimenti che devono essere adottati, però lei non può utilizzare la Finanziaria per infilarci di tutto.
Torniamo a chiederle di dirci qual è la sua priorità e tutto il resto come sempre è capitato, va in un collegato alla legge finanziaria.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Nello schema che l'Assessore e i colleghi hanno rappresentato, manca una terza possibilità. Come al Totocalcio si sceglie tra 1-X-2, anche in quest'aula si voterà 1-X-2.
Soluzione 1: l'Assessore dice che questo articolo è propedeutico alla fondazione (in questo caso si passa dalla gestione diretta ad una gestione a partecipazione maggioritaria); soluzione 2, ricordata dal collega Muliere, la Giunta vuole vendere la tenuta Cannona, quindi non costituire la fondazione, ma venderla; soluzione 3: costituire altre società.
In questo articolo c'è tutto e il contrario di tutto: vendiamo partecipiamo in quota, oppure costituiamo nuove società, quasi che non bastassero quelle già esistenti.
In questa Finanziaria stiamo dicendo, Assessore Quaglia, che dobbiamo sfoltire e ridurre le società, e poi l'Assessore all'agricoltura ci propone una modifica che consentirà alla Giunta di poter costituire - sottolineo costituire - nuove società per la ricerca applicata in materia di agricoltura e di foreste.
Se domani la Giunta vorrà costituire "Cannona 2 la vendetta" lo potrà fare in forza di questo articolo che ora ci accingiamo a discutere e a votare.
1-X-2: diteci solo se giochiamo a Totocalcio o se siamo in un'Aula di Consiglio regionale!



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BONIPERTI



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gariglio; ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Fermo restando che mi riconosco nelle affermazioni del collega Taricco se l'intento è quello esplicitato dall'Assessore, è condivisibile, ma non si sposa al tessuto normativo. Quello che ci dice l'Assessore Sacchetto è un intendimento; quello che l'Assessore al bilancio, sua compagna di partito, dice in Commissione, è un altro; quello che c'è scritto qui è un altro intendimento ancora.
Questo è il gioco delle tre carte, perché è vero quanto diceva il Consigliere Lepri: questa normativa va in controtendenza rispetto ad una logica di dismissione e di partecipazione annunciata dall'Assessore Quaglia. È un emendamento che consentirebbe anche di implementare la propria attività.
Primo rilievo.
Secondo rilievo. A noi non piace proprio che la Finanziaria venga usata dalle Giunte come treno su cui caricare tutti i vagoni alla locomotiva finanziaria per far passare proposte emendative. Quando il collega Taricco cercò, nella sua passata veste di Assessore all'agricoltura, di porre un problema, gli venne consigliato di fare un collegato alla Finanziaria. Così venne fatto: un collegato alla Finanziaria che ebbe dei percorsi particolari, perché erano norme ampiamente condivise, ma non si permise mai di introdurre così tante norme derogatorie su una sola Finanziaria.
Terza questione, Assessore. Visto che si occupa di queste cose - e per certi versi a noi fa piacere - si occupi anche della stazione Alpina Vittoria Vezzani, che si trova in una situazione di abbandono complessivo.
La Regione la sta trascurando, l'ha affidata alla gestione dell'IPLA gestione che personalmente definirei fallimentare e da Corte dei Conti. Gli amici che stanno in questi luoghi, infestati da zanzare, si renderanno ben conto dove ci sta conducendo il nuovo Consiglio di Amministrazione della società. Poiché questa cosa è ferma, c'è un asse immobilizzato che non rende e avete tenuto nel cassetto proposte per mettere a reddito quell'immobile, chiederei all'Assessore di occuparsi, fra i vari Enti partecipati di cui si occupa, anche della stazione Alpina di Sauze d'Oulx.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Il mio intervento è relativo alla ricerca di una coerenza, sempre più complicata, non tanto all'interno del testo della legge finanziaria, che sappiamo bene essere diventato lo strumento col quale modificare parzialmente o complessivamente provvedimenti legislativi in essere, quanto piuttosto una coerenza in ordine allo stile che la Regione intende adottare in ordine alle proprie partecipazioni.
Siamo in una sessione nella quale leggiamo che si vogliano abolire società partecipare; che se ne vuole diminuire l'entità della propria partecipazione; che si vuole trasformare la natura giuridica di una serie di soggetti partecipati e che si vuole modificare la natura di consorzio pubblico di altri.
Improvvisamente, senza che nulla sia stato anticipato presso le Commissioni, scopriamo una trasformazione di natura giuridica introdotta all'interno di una Finanziaria, probabilmente inoffensiva, probabilmente storicamente necessaria, tuttavia in un quadro di assoluta incertezza e di assoluta incomprensione di quali possano essere le politiche dell'Amministrazione regionale nei confronti dei propri Enti terzi.
Per carità: pretendere la coerenza e la continuità è sempre eccessivo molto spesso, quando si cerca di agire in continuità e in coerenza non si è premiati e quindi comprendo gli atteggiamenti episodici e occasionali dell'Amministrazione; però, certo, questo non può vedere l'opposizione d'accordo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Artesio.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Chiederei l'attenzione dell'Assessore al bilancio: Assessore, noi chiediamo che quest''articolo sia stralciato dalla legge finanziaria. Lo chiediamo con molta evidenza e cerco anche di spiegarne le motivazioni.
Ha ragione il collega Gariglio quando dice che l'Assessore ci ha raccontato un obiettivo e che però quello che viene scritto all'interno di quest'articolo è una delega in bianco alla Giunta regionale a fare quello che vuole. Qui non c'è scritta la possibilità, la facoltà di trasformare in Fondazione la Tenuta Cannona o altro: qui c'è scritto che la Giunta regionale può partecipare, costituire, aderire, promuovere "enne" istituti di ricerca in ambito di agricoltura e foreste.
Mi vorrei soprattutto rivolgere - oltre che alla Giunta - a quei colleghi della maggioranza che durante la discussione sulla legge finanziaria in sede di I Commissione molto hanno insistito sul tasto "la Regione deve riorganizzare le proprie partecipazioni e le proprie presenze". E poi andate a votare un articolo siffatto? Andate a votare un articolo in cui viene data carta bianca alla Giunta regionale a fare quello che vuole? Per assurdo, se un domani la Giunta regionale impazzisse, con questa delega la Regione potrebbe trovarsi dentro cento Enti. Cento! Lo dico per assurdo, perché qui c'è tutto e il contrario di tutto.
Allora, io credo che per prima cosa affrontare questo tema con un emendamento in discussione in Aula sia anche un po' riduttivo, perché c'è stato tutto un tempo durante il quale in I Commissione tutto ciò poteva essere adeguatamente approfondito; oggi viene presentato un emendamento in Aula: noi chiediamo che quest'emendamento della Giunta venga ritirato e semmai siamo disponibili ad affrontare all'interno di un contesto - visto che l'Assessore Maccanti dovrà presentarci una proposta complessiva - una riflessione compiuta e adeguata su questo tema. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Reschigna.
In accordo con la Giunta regionale l'emendamento è ritirato; rinunciano pertanto all'intervento i Consiglieri che avevano chiesto la parola nel merito.
Emendamento rubricato n. 137) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Cirio: Dopo l'art. 20 del disegno di legge regionale n. 169 - Legge finanziaria per l'anno 2012, viene inserito il seguente articolo di legge: "Art. 20 bis (Sostituzione del punto 16 dell'allegato 1 alla l.r 54/1979) 1. Il punto 16 dell'allegato 1 della legge regionale 31 agosto 1979, n. 54 (Disciplina dei complessi ricettivi all'aperto) è sostituito dal seguente: "16) Preingressi ai mezzi mobili di pernottamento e soggiorno. Sono considerate preingressi le strutture rigide in legno, in plastica, in laminato metallico o altro materiale, annesse ai mezzi mobili di pernottamento e di soggiorno, che hanno come scopo principale quello di evitare la dispersione di calore in occasione dell'accesso ai predetti mezzi. La superficie coperta dei preingressi non può superare i mq. 16, di cui mq. 10 di superficie chiusa, mentre l'altezza non può superare di oltre 25 cm quella del mezzo mobile. I preingressi si armonizzano con le analoghe strutture presenti nel complesso ricettivo e sono facilmente scomponibili in elementi di dimensioni tali da risultare agevolmente trasportabili".
La parola all'Assessore Cirio per l'illustrazione.



CIRIO Alberto, Assessore al turismo

Grazie, Presidente.
L'emendamento che viene proposto è soltanto finalizzato a fotografare e regolamentare un po' meglio quello che sta accadendo per quanto concerne i complessi recettivi all'aperto: si tratta di una richiesta che ci viene direttamente dal mondo degli operatori. Per essere chiaro, stiamo parlando dei campeggi.
Le strutture mobili all'interno dei campeggi hanno una parte che sta davanti all'ingresso principale, che potremmo definire di "anti-ingresso".
La finalità di queste strutture è quella di non disperdere il calore quando si entra e si esce, creando una sorta di piccola anticamera; poi ha assunto anche la funzione di ripostiglio, ecc.
Per evitare però che questa parte diventi più grande della parte mobile stessa, o che ci possano essere delle forme non chiare e non uniformi su tutto il territorio piemontese, viene proposto - proprio dal mondo degli operatori - quest'emendamento, che ci permetterebbe in tal senso di adeguarci alle mutate esigenze della realtà turistica territoriale piemontese, ma soprattutto di regolamentare una volta per tutte queste strutture, di modo che non ci possano essere problemi di sorta.
Segnalo soltanto all'Aula che, avendo operato delle verifiche nel mondo dei campeggiatori - tanto dalle Associazioni dei campeggiatori quanto dalle Associazioni degli operatori che quindi gestiscono le attività all'aria aperta -, io mi faccio strumento di modifica di questo articolo, attraverso la disciplina che viene qui proposta.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Cirio.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

materia di legge finanziaria questa? E potrei finire qua il mio intervento, ma ripeto: è materia di legge finanziaria questa, quella di stabilire l'ampiezza dei pre-ingressi delle roulotte o dei camper all'interno delle strutture ricettive? Scusatemi, fra un po' all'interno della legge finanziaria metteremo dentro di tutto, però voglio ricordare - al di là degli intendimenti - che il contenuto della legge fi nanziaria è disciplinato dallo Statuto della Regione e dalla legge sulla contabilità e che non si può usare la legge finanziaria per affrontare tematiche che magari, nel merito, hanno anche una loro ragione di esistere.
L'anno scorso ve l'abbiamo detto e ha funzionato: c'è lo strumento del collegato alla finanziaria, dentro il quale norme di questo tipo possono anche essere collocate, viste e affrontate. Per cortesia, però: ritirate quest'emendamento e presentate un collegato dentro il quale ci stiano anche le questioni relative ai pre-ingressi delle roulotte e dei camper all'interno delle strutture ricettive all'aperto.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

Grazie. Avendo necessità di ricevere puntualmente la delegazione che ci attende, raccogliamo le iscrizioni a parlare per la seduta pomeridiana.
Hanno chiesto di intervenire i Consiglieri Gariglio, Stara, Ronzani, Lepri e Taricco.
Ricordo che la Conferenza dei Capigruppo prevista per le ore 14 non si terrà, ma si svolgerà mercoledì 2 maggio alle ore 9.55, come detto in precedenza. Adesso ci trasferiamo in Sala Viglione - lo dico a chi fosse interessato - per l'incontro con la delegazione degli operai forestali, che vedrà la presenza della Giunta regionale. I nostri lavori riprenderanno alle ore 14.30. Grazie.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.00)



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