Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.211 del 18/04/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

Scarica PDF completo

Argomento:


LEARDI LORENZO



(Alle ore 10.00 il Consigliere Segretario Leardi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 10.30 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.02)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Boniperti, Comba, Costa Rosa Anna Cota, Giordano, Goffi, Leo.
Il numero legale è 28.


Argomento:

b) Convocazione Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari


PRESIDENTE

Ricordo che oggi alle ore 18.30, in Sala A, è convocata la Conferenza dei Presidenti di Gruppo per affrontare la questione del referendum sulla caccia; a seguire, la Conferenza ordinaria.


Argomento: Comuni

c) Presenza, nella parte dell'emiciclo riservata al pubblico, di una delegazione del Comitato per la costituzione del Comune di Mappano


PRESIDENTE

Comunico che, a partire dalle ore 14, sarà presente fra la tribuna del pubblico una delegazione silenziosa del Comitato per la costituzione del Comune di Mappano.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 169, inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2012"


PRESIDENTE

Nella seduta antimeridiana del 17 aprile u.s., abbiamo iniziato l'esame del disegno di legge n. 169, "Legge finanziaria per l'anno 2012", di cui al punto 4) all'o.d.g.
La relazione di maggioranza è stata data per letta dal Consigliere Pedrale, quella di minoranza è stata svolta dal Consigliere Lepri.
In sede di discussione generale, sono intervenuti numerosi Consiglieri.
stata dichiarata chiusa la discussione generale e sono stati votati ed approvati gli articoli 1 e 2. I nostri lavori si sono interrotti un po' prima del termine stabilito dalla convocazione e riprendono in questo momento con la trattazione dell'articolo 3, sul quale è stata presentata una serie significativa di emendamenti.
ARTICOLO 3 Emendamento rubricato n. 105) presentato dai Consiglieri Lepri, Reschigna Taricco, Motta Angela, Laus, Muliere, Pentenero, Gariglio, Ronzani: al comma 1 dell'articolo 3 del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012" le parole "entro il 30 giugno 2012" sono sostituite dalle seguenti "entro il 31 luglio di ogni anno" Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Ritirato.



PRESIDENTE

Grazie, collega Lepri.
Emendamento rubricato n. 33) presentato dal Consigliere Buquicchio: disegno di legge n. 169: Il comma 1 dell'articolo 3 è modificato come segue: a) valutazione delle spese degli enti a partecipazione regionale e degli organismi che gravano, in tutto in parte, sul bilancio regionale. In proposito si effettueranno costanti azioni di benchmarking con enti a partecipazione regionale di altre regioni b) analisi e valutazione delle piante organiche della Giunta regionale delle aziende sanitarie regionali, degli enti strumentali e delle società e consorzi a partecipazione regionale, con l'obiettivo di ridurre i costi del personale e di funzionamento c) individuazione e realizzazione di buone pratiche, sia in termini di semplificazione delle procedure amministrative e di riduzioni dei tempi sia in termini di risparmi per il bilancio regionale, attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie e la costante azione di benchmarking con altre regioni d) esame dei finanziamenti e dei contributi regionali attraverso l'analisi di costi/benefici e valutazione delle ricadute in termini di valore aggiunto, con conseguente eliminazione di eventuali duplicazioni e ricadute negative".
Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Al comma 1 dell'articolo 3, proponiamo quest'emendamento aggiuntivo. Al punto a), laddove si parla di "valutazione delle spese degli Enti a partecipazione regionale e degli organismi che gravano in tutto o in parte sul bilancio regionale", chiediamo di inserire: "In proposito, si effettueranno costanti azioni di benchmarking con Enti a partecipazione regionale di altre Regioni".
Questo è un concetto che abbiamo più volte espresso in termini di valutazione positiva, nella speranza che la Giunta possa recepirlo, e sicuramente - l'ho detto per onestà intellettuale - non posso che apprezzare quello sforzo minimale che è stato compiuto nella stesura di questa finanziaria verso il maggior contenimento delle spese e la razionalizzazione delle stesse. Nello specifico, dobbiamo trovare dei metodi e dei parametri di valutazione non dico oggettivi, perch l'oggettività a questo mondo purtroppo non esiste, ma quantomeno che possano fare riferimento ad un ampio spettro di confronto poiché, anche da un punto di vista statistico, spesso il confronto può far dedurre degli elementi positivi.
La necessità di effettuare azioni costanti con gli Enti a partecipazione regionale di altre Regioni ritengo che possa essere appunto, uno degli elementi per poter migliorare la performance e per poter raggiungere livelli di efficienza, efficacia e qualità relativi alla nostra Amministrazione superiori e auspicabili.
per questo, come ho detto, che al punto a) chiediamo di inserire: "In proposito, si effettueranno costanti azioni di benchmarking con Enti a partecipazione regionale di altre Regioni".



PRESIDENTE

Grazie, collega Buquicchio.
Emendamento rubricato n. 32) presentato dal Consigliere Buquicchio: disegno di legge n. 169 Il comma 1 dell'articolo 3 è modificato come segue: a) valutazione delle spese degli enti a partecipazione regionale e degli organismi che gravano, in tutto in parte, sul bilancio regionale.
b) analisi e valutazione delle piante organiche della Giunta regionale, de Consiglio regionale, delle aziende sanitarie regionali, degli enti strumentali e delle società e consorzi a partecipazione regionale, con l'obiettivo di ridurre i costi del personale e di funzionamento c) individuazione e realizzazione di buone pratiche, sia in termini di semplificazione delle procedure amministrative e di riduzioni dei tempi sia in termini di risparmi per il bilancio regionale, attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie e la costante azione di benchmarking con altre regioni d) esame dei finanziamenti e dei contributi regionali attraverso l'analisi di costi/benefici e valutazione delle ricadute in termini di valore aggiunto, con conseguente eliminazione di eventuali duplicazioni e ricadute negative.
Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Sempre relativamente al comma 1 dell'articolo 3, al punto b), laddove dove si parla di "analisi e valutazione delle piante organiche della Giunta regionale", chiediamo si possa inserire "del Consiglio regionale, delle Aziende sanitarie regionali, degli Enti strumentali e delle Società e Consorzi a partecipazione regionale", con l'obiettivo - questo lo dice la finanziaria della Giunta - di ridurre i costi del personale di funzionamento. Aggiungere il Consiglio regionale alla Giunta regionale ovviamente conferisce al Consiglio una maggiore dignità.
Le piante organiche della Giunta regionale, delle Aziende sanitarie delle Società e Consorzi a partecipazione regionale devono poter rientrare in questo impegno di analisi e valutazione e non si può che apprezzare ritengo, e condividere la volontà di individuare metodi per il contenimento e la razionalizzazione della spesa. Di conseguenza, anche la macchina del Consiglio regionale non può rimanere sfusa, ma deve essere assolutamente inglobata nell'ambito di questa operazione per una maggiore trasparenza e anche per una maggiore completezza dell'articolo su cui stiamo ragionando.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Buquicchio.
Emendamento rubricato n. 30) presentato dal Consigliere Buquicchio: disegno di legge n. 169 Il comma 1 dell'articolo 3 è modificato come segue: a) valutazione delle spese degli enti a partecipazione regionale e degli organismi che gravano, in tutto in parte, sul bilancio regionale.
b) analisi e valutazione delle piante organiche della Giunta regionale delle aziende sanitarie regionali, degli enti strumentali e delle società e consorzi a partecipazione regionale, con l'obiettivo di ridurre i costi del personale e di funzionamento. Tutti i dati saranno pubblicizzati e resi disponibili a tutti i cittadini.
c) individuazione e realizzazione di buone pratiche, sia in termini di semplificazione delle procedure amministrative e di riduzioni dei tempi sia in termini di risparmi per il bilancio regionale, attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie e la costante azione di benchmarking con altre regioni d) esame dei finanziamenti e dei contributi regionali attraverso l'analisi di costi/benefici e valutazione delle ricadute in termini di valore aggiunto, con conseguente eliminazione di eventuali duplicazioni e ricadute negative.
Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento aggiuntivo che riguarda sempre il comma 1 dell'articolo 3. Relativamente al punto b), laddove chiedevamo un ampliamento per completezza dell'articolo e del comma includendo anche il Consiglio regionale, chiediamo che si possa inserire: "Tutti i dati saranno pubblicizzati e resi disponibili a tutti i cittadini".
importante che ci sia questo tipo di trasparenza, cara Giunta, questo è un problema serio. Io l'altro giorno ho mandato dei miei collaborati all'Assessorato alla sanità per chiedere di poter verificare i dati relativi alla spesa confrontando le varie Aziende.
Tralascio l'indegno o indignitoso rimbalzo da un Ufficio all'altro.
Tizio dice di non occuparsi del problema, ma se ne occupa Caio; Caio è in malattia ed è temporaneamente sostituito da Sempronio e quando finalmente dopo settimane, si arriva a Sempronio, Sempronio ti dice che "magari potessimo disporre di quei dati!". I dati non esistono.
Allora, sicuramente non attiene in termini di responsabilità solo a questa Amministrazione, è una vecchia piaga della Pubblica Amministrazione e in particolare della Regione Piemonte che risale chissà a quanti decenni or sono. Però, dico sempre che non è valido il ragionamento "sono arrivato adesso e non è colpa mia!". Se sei arrivato adesso e ti sei assunto la responsabilità di gestione e di amministrazione ti fai carico anche di tutti gli handicap e delle situazioni deficitarie che si sono create sin da quel momento, altrimenti rinunci. Perché questo scaricabarile è veramente indignitoso e, soprattutto per un Consigliere regionale che si reca nei vari Uffici e si sente rimbalzare da una parte all'altra, è una cosa veramente inaccettabile.
Quindi, la prego, Assessore, prenda nota e aggiunga cortesemente al punto b) del comma 1, "Tutti i dati saranno pubblicizzati e resi disponibili a tutti i cittadini".
molto importante. Grazie.



LEARDI LORENZO



PRESIDENTE

Grazie, collega Buquicchio.
Emendamento rubricato n. 31) presentato dai Consiglieri Buquicchio: disegno di legge n. 169 Il comma 1 dell'articolo 3 è modificato come segue: a) valutazione delle spese degli enti a partecipazione regionale e degli organismi che gravano, in tutto in parte, sul bilancio regionale.
b) analisi e valutazione delle piante organiche della Giunta regionale delle aziende sanitarie regionali, degli enti strumentali e delle società e consorzi a partecipazione regionale, con l'obiettivo di ridurre i costi del personale e di funzionamento. In proposito si effettueranno costanti azioni di benchmarking con analoghe esperienze regionali.
c) individuazione e realizzazione di buone pratiche, sia in termini di semplificazione delle procedure amministrative e di riduzioni dei tempi sia in termini di risparmi per il bilancio regionale, attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie e la costante azione di benchmarking con altre regioni d) esame dei finanziamenti e dei contributi regionali attraverso l'analisi di costi/benefici e valutazione delle ricadute in termini di valore aggiunto, con conseguente eliminazione di eventuali duplicazioni e ricadute negative." La parola al Consigliere Buquicchio per l'illustrazione.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Scusi, Presidente. Mi hanno distratto dicendomi che la cravatta è un catarifrangente. Spero di non abbagliarla.



PRESIDENTE

Meno male che il clima è positivo.
Consigliere Buquicchio, l'aiuto io. L'emendamento è il n. 31).
Prego i colleghi di non disturbare il collega Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Sempre relativamente al punto b) del comma 1, dell'articolo 3 chiedevamo prima, con quell'emendamento aggiuntivo, di inserire la frase di cui ho richiamato cortesemente la Giunta a prenderne nota, e sempre a quel punto noi chiediamo di poter inserire: "In proposito, si effettueranno costanti azioni di benchmarking con analoghe esperienza regionali".
Ritorna questo elemento che auspico che la Giunta voglia fare suo perché rientra, se vogliamo, nell'ottica dei prezzi standard. Il tutto non può che derivare che da un confronto parametrato ad analoghe, se non omogenee situazioni in ambito di istituzioni di pari livello.
Ritengo che questi possono essere recepiti, perché sono emendamenti che vanno nell'ottica del miglioramento della spesa pubblica e quindi della maggior efficienza oltre che della razionalizzazione della Stessa.
Non vorrei dilungarmi ancora, però quando nell'ambito della riforma sanitaria si proponevano degli emendamenti che piacevano alla Giunta qualche Assessore faceva un cenno con la testa; io capivo che era d'accordo e, anziché impiegare i tre minuti, ne impiegavo 20 e andavo avanti. Invece mi trovo di fronte a un muro di gomma e come tale rimbalzo e il "catarifrangente" può essere utile per evitare impatti magari dolorosi.
Quindi, sto esaurendo i miei tre minuti, caro Presidente, e la ringrazio.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Buquicchio.
Emendamento rubricato n. 29) presentato dal Consigliere Buquicchio: disegno di legge 169 Il comma 1 dell'articolo 3 è modificato come segue: a) valutazione delle spese degli enti a partecipazione regionale e degli organismi che gravano, in tutto in parte, sul bilancio regionale.
b) analisi e valutazione delle piante organiche della Giunta regionale delle aziende sanitarie regionali, degli enti strumentali e delle società e consorzi a partecipazione regionale, con l'obiettivo di ridurre i costi del personale e di funzionamento c) individuazione e realizzazione di buone pratiche, sia in termini di semplificazione delle procedure amministrative e di riduzioni dei tempi sia in termini di risparmi per il bilancio regionale, attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie e la costante azione di benchmarking con altre regioni d) esame dei finanziamenti e dei contributi regionali attraverso l'analisi di costi/benefici e valutazione delle ricadute in termini di valore aggiunto, con conseguente eliminazione di eventuali duplicazioni e ricadute negative. In proposito si effettueranno costanti azioni di benchmarking con analoghe esperienza di altre Regioni.
La parola al Consigliere Buquicchio per l'illustrazione.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Qui, invece, scendiamo al punto d) del comma 1 dell'articolo 3. Con quest'emendamento chiediamo che si possa inserire la frase: "In proposito si effettueranno costanti azioni di benchmarking con analoghe esperienze di altre Regioni".
Questo non è più riferito al punto b), ma al punto d), dove si parla di esame dei finanziamenti e dei contributi regionali attraverso un'analisi di costi, benefici e valutazioni delle ricadute in termini di valore aggiunto con conseguente eliminazione di eventuali duplicazioni e ricadute negative.
In questo periodo occorre ovviamente eliminare ogni spreco, come abbiamo sempre detto, in questa e in altre occasioni; i contributi "a pioggia" per spese inutili vanno eliminati. Questo tipo di contributo oltretutto, volendo forzare il livello di interpretazione, potrebbe anche ricadere nella logica clientelare, che è una di quelle logiche che nell'ambito di qualsiasi impostazione di legge finanziaria e di bilancio o di riforma in senso lato, andrebbe assolutamente superata ed evitata.
Invece, purtroppo, sappiamo che il debito pubblico cui oggi sono esposte non tanto la nostra, ma soprattutto le generazioni che ci seguono, ossia il debito pubblico che grava sulle loro spalle, è derivato da una vetusta abitudine di ingenerare spese inutili "a pioggia" per motivazioni spesso quasi sempre, se non sempre, clientelari.
un gioco perverso della politica che bisognerebbe poter iniziare a modificare, perché la cultura in tal senso deve essere gradualmente modificata e dare piccoli segnali in provvedimenti come questo. In tal senso, non può che essere cosa buona e giusta.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Buquicchio.
Emendamento rubricato n. 27) presentato dal Consigliere Buquicchio: disegno di legge n. 169 Il comma 1 dell'articolo 3 è modificato come segue: a) valutazione delle spese degli enti a partecipazione regionale e degli organismi che gravano, in tutto in parte, sul bilancio regionale.
b) analisi e valutazione delle piante organiche della Giunta regionale delle aziende sanitarie regionali, degli enti strumentali e delle società e consorzi a partecipazione regionale, con l'obiettivo di ridurre i costi del personale e di funzionamento c) individuazione e realizzazione di buone pratiche, sia in termini di semplificazione delle procedure amministrative e di riduzioni dei tempi sia in termini di risparmi per il bilancio regionale, attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie e la costante azione di benchmarking con altre regioni d) esame dei finanziamenti e dei contributi regionali attraverso l'analisi di costi/benefici e valutazione delle ricadute in termini di valore aggiunto, con conseguente eliminazione di eventuali duplicazioni e ricadute negative e) individuazione e realizzazione di buone pratiche per la riduzioni dei tempi di pagamento nelle aziende sanitarie regionali.
Con il consenso del proponente l'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 28) presentato dal Consigliere Buquicchio: disegno di legge n. 169 Il comma 1 dell'articolo 3 è modificato come segue: a) valutazione delle spese degli enti a partecipazione regionale e degli organismi che gravano, in tutto in parte, sul bilancio regionale.
b) analisi e valutazione delle piante organiche della Giunta regionale delle aziende sanitarie regionali, degli enti strumentali e delle società e consorzi a partecipazione regionale, con l'obiettivo di ridurre i costi del personale e di funzionamento c) individuazione e realizzazione di buone pratiche, sia in termini di semplificazione delle procedure amministrative e di riduzioni dei tempi sia in termini di risparmi per il bilancio regionale, attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie e la costante azione di benchmarking con altre regioni d) esame dei finanziamenti e dei contributi regionali attraverso l'analisi di costi/benefìci e valutazione delle ricadute in termini di valore aggiunto, con conseguente eliminazione di eventuali duplicazioni e ricadute negative e) quanto previsto alle lettere a, b, c, d sarà pubblicizzato e messo a disposizione di tutti i cittadini.
La parola al Consigliere Buquicchio per l'illustrazione.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento chiede di inserire il punto e), quindi è interamente aggiuntivo. Al punto e), dopo quello precedente, cui ho fatto riferimento negli scorsi interventi, diciamo di aggiungere: "Quanto previsto alle lettere a), b), c) e d) sarà pubblicizzato e messo a disposizione di tutti i cittadini".
Anche quest'emendamento è una richiesta importante, nonostante possa sembrare solo una provocazione strumentale o ostruzionistica, ma così non è, perché tutto quello che si riferisce a quei punti - a), b), c) e d) e relativi a questo comma - riguarda dati inerenti alla valutazione delle spese degli enti a partecipazione regionale, oltre che alla valutazione delle piante organiche nell'ambito delle pubbliche amministrazioni. Fa riferimento all'esame dei finanziamenti e dei contributi regionali. Quindi perché non renderli pubblici, soprattutto poterli mettere a disposizione di tutti i cittadini? Mi rendo conto che, siccome in passato non si avvertiva tale esigenza - oggi, invece, ritengo che sia ineludibile - va cambiata anche l'impostazione di lavoro; va cambiata l'impostazione che attiene a determinati centri, come il CSI o altri, che sono preposti alla preparazione dei documenti di sintesi, che devono poter essere valutati in modo semplice non solo da specialisti, che tendono a dare la loro interpretazione a dati incomprensibili, ma da chiunque, anche dal cittadino culturalmente più semplice, che deve poter avere la soddisfazione di rendersi conto delle cifre, così come fa a casa in merito alla spesa o ai soldi che dà alla moglie per il mercato, attingendo elementi semplificati e il più trasparenti possibili.



PRESIDENTE

Grazie, collega Buquicchio.
Emendamento rubricato n. 59) presentato dalla Consigliera Artesio: Art. 3 comma 1 Aggiungere un punto elenco Valutazione degli esiti realizzati nell'applicazione dei ticket sanitari come definiti nel Patto per la salute e successivi aggiornamenti, al fine di adeguare la compartecipazione al costo degli utenti secondo criteri di progressività legati alla condizione socioeconomica delle persone e secondo principi di equità nell'accesso ai servizi e alle prestazioni sanitarie.
Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento interviene su una questione sulla quale anche il dibattito di Commissione consiliare ha sorvolato e che, invece, a me sembra interessante sotto il profilo della politica delle entrate e utile sotto il profilo della tutela sociale.
Dal luglio 2011 ci siamo misurati con l'applicazione di una variante del Patto per la salute relativa alla mancata copertura per il semestre del 2011 (e da allora per gli anni successivi), da parte dello Stato, delle quote riguardanti le entrate provenienti dai ticket per analisi e per diagnostica.
La copertura dello Stato consentiva di applicare il ticket dei Pronto Soccorso e il ticket sulle ricette che, invece, dal luglio 2011, sono stati gravati da quello che comunemente viene chiamato "superticket". Avemmo modo di discutere di come il Piemonte decise di applicare questo superticket.
Perché, a differenza di altre Regioni dove invece la variabilità della partecipazione al costo degli utenti era impostata sulla loro condizione economica, il Piemonte e la Lombardia scelsero di applicare una progressività sui ticket legata al costo delle prestazioni: vale a dire quanto più complessa e costosa è la prestazione richiesta, tanto più l'utente parteciperà al costo.
Questa impostazione, di cui si chiese ripetutamente una restituzione in termini di efficacia, sembra dar corso (possiamo solo far riferimento ai dati dell'esperienza e non a quelli della statistica, che non ci sono stati consegnati dall'Amministrazione) ad un'anomalia nella relazione tra pubblico e privato. Vale a dire, sembra che il sistema privato metta in atto delle forme di promozione delle proprie attività tale per cui risulterebbe più vantaggioso ricorrere alla prestazione presso un erogatore privato che non presso un erogatore pubblico (parlando solo di confronto dal punto di vista economico e non di un confronto di carattere qualitativo).
A me sembra importante che si introduca, invece, il principio della progressione, peraltro costituzionalmente sancito, nella partecipazione al costo da parte dei cittadini e si chieda, quindi, di rivedere l'impostazione della delibera sull'applicazione del sovraticket da parte dell'Assessorato alla sanità, il quale non sembra disinteressato a questa sollecitazione, avendo dichiarato, l'Assessore, la necessità di una revisione già in sede di Commissione.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto "Marie Curie" di Grugliasco (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto "Marie Curie" di Grugliasco, classi IV H e IV G, in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 169, inerente a "Legge Finanziaria per l'anno 2012" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo i nostri lavori con l'esame degli emendamenti che insistono sul disegno di legge n. 169, inerente a "Legge Finanziaria per l'anno 2012".
Emendamento rubricato n. 61) presentato dalla Consigliera Artesio: Art. 3, comma 1, dopo il punto d è aggiunto il punto e: "- finalizzazione del recupero delle spese sostenute dai servizi sanitari nei confronti dei terzi civilmente responsabili agli Spresal per le attività di prevenzione e sorveglianza sulla sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro" Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Anche quest'emendamento introduce una questione relativa alla politica delle entrate e alla finalità di alcune entrate vincolate.
Noi, purtroppo, siamo stati protagonisti come Regione, come città e come società, delle vicende più grevi e più gravi che hanno colpito il mondo del lavoro e, in modo particolare, sono state l'esito di una dolosa disattenzione nelle misure di sicurezza: mi riferisco alla ThyssenKrupp e all'Eternit, ma anche ai recentissimi infortuni e decessi che sono avvenuti in alcuni cantieri della città, anche se non posso parlare di dolo non essendo compiuto il procedimento.
Essendo noi stati attori, purtroppo, di queste situazioni di estrema gravità, avremmo due responsabilità: la prima è quella di essere, in qualche modo, capofila delle misure di sorveglianza relativamente alla sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro. Questa funzione ci è stata riconosciuta anche a livello ministeriale per aver firmato i primi protocolli relativamente al coordinamento degli Enti di vigilanza sulla sicurezza nei luoghi di lavoro; non posso che rilevare che la recente Amministrazione non ha più convocato le attività di coordinamento sulla vigilanza, salvo affrettarsi, la settimana scorsa, dopo l'ennesimo incidente mortale. Ma non è questo l'aspetto sul quale voglio soffermarmi oggi, bensì sul fatto che accanto alla responsabilità nell'organizzare i servizi che attengono il comparto sanitario, noi abbiamo la possibilità di essere da esempio sul modo con il quale intendiamo destinare le risorse.
Da fatti tragici arrivano agli Enti pubblici anche delle entrate straordinarie: una quota, quella comune, è quella delle sanzioni da multa amministrativa. Dove non si persegue l'autore di un dolo o di una omissione attraverso l'atto del processo, lo si fa attraverso l'atto delle multe.
Queste sanzioni amministrative sono, ahimè, un cospicuo tesoretto, perch significa che moltissimi ritengono violabili le normative più lievi. E già un primo problema si pone, dell'ordine credo di sette milioni di euro sulla gestione delle sanzioni amministrative. Problema straordinario si porrà nel momento in cui gli Enti diventeranno titolari dei risarcimenti per la loro costituzione di Parte Civile in almeno due grandi processi quello della ThyssenKrupp e quello dell'Eternit.
Qual è l'esempio che propongo con quest'emendamento? Quello di finalizzare le entrate dovute, appunto, a questi comportamenti dolosi esattamente per potenziare le misure di sicurezza negli ambienti di lavoro.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Artesio.
Emendamento rubricato n. 81) presentato dalla Consigliera Cerutti: All'articolo 3 è aggiunto il seguente comma: "e) fermo restando il rispetto del patto di stabilità interno e dei limiti di spesa della legislazione statale e nel rispetto dei vincoli assunzionali e di spesa del personale stabiliti dalla legislazione statale vigente nel tempo, i contratti di lavoro del personale a tempo determinato con le seguenti caratteristiche: in servizio presso il ruolo della Giunta regionale alla data di entrata in vigore della presente legge assunti mediante procedure concorsuali pubbliche per titoli ed esami bandite dalla Regione Piemonte per il ruolo della Giunta regionale per la cui progressiva assunzione a tempo indeterminato sussistano ragioni alle peculiarità delle funzioni che il personale da reclutare è chiamato a svolgere, in particolare connesse all'esigenza di consolidare specifiche esperienze professionali pregresse non acquisibili all'esterno Sono prorogati sino all'inquadramento a tempo indeterminato nel ruolo della Giunta regionale" Ha chiesto la parola la Consigliera Cerutti, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Noi abbiamo presentato quest'emendamento all'articolo 3, relativo agli interventi per la razionalizzazione della spesa regionale, con la volontà di affrontare una questione che per noi è molto importante e che è stata lungamente discussa in una seduta straordinaria convocata proprio sul tema.
Sappiamo che, nel frattempo, ci sono state delle evoluzioni anche a seguito di incontri avvenuti con l'Amministrazione, con il Prefetto e le organizzazioni sindacali.
Tuttavia, pensiamo che sia giunto il momento di assumere degli impegni precisi, che non possono essere basati soltanto su impegni presi a parole ma debbano essere sanciti all'interno della legge finanziaria.
Chiediamo, pertanto, di aggiungere all'articolo 3 un comma che riguardi il personale precario all'interno della Regione, contemplando le caratteristiche riguardanti il personale precario, che può, a giusto titolo, essere oggetto della proroga del contratto.
Noi inseriamo questa richiesta all'interno della finanziaria, anche perché abbiamo avuto modo di sentire l'impegno della Giunta di pensare ad un percorso che possa prevedere l'inserimento, finalmente, nell'organico della Regione a tempo indeterminato, ritenendo, però, che il primo passaggio sia necessariamente la proroga.
Sappiamo che alcuni contratti hanno una tempistica che prevede la loro scadenza a breve, pertanto questo tema, come altri, non può essere lasciato da parte.
Questo è un tema condiviso all'interno dell'opposizione e - riteniamo anche da una parte della maggioranza.
Non chiediamo quale possa essere il passo successivo, ma, in questo momento, proprio per avere un percorso che presenti delle garanzie riteniamo vi sia l'esigenza di scrivere, nero su bianco, un impegno.
L'impegno, che inseriamo con l'emendamento, è di procedere alla proroga in vista del percorso, così com'era stato più volte affermato dall'Assessore al bilancio e al personale.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Cerutti.
Emendamento rubricato n. 106) presentato dai Consiglieri Lepri, Reschigna Gariglio, Taricco, Muliere, Motta Angela, Pentenero, Laus, Ronzani: Al comma 1 dell'articolo 3 del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012", dopo la lettera d) è inserita la seguente: "e) ogni altra verifica che deve interessare in modo sistematico le poste di spesa del bilancio regionale, di cui deve essere valutata la congruità e l'efficacia.".
La parola al Consigliere Reschigna, per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo

Voglio ricordare, innanzitutto, che l'articolo 3 è stato inserito previa presentazione ed accoglimento, nella sostanza, di un emendamento al disegno di legge presentato dal Gruppo consiliare del Partito Democratico.
A tale articolo attribuiamo, nelle condizioni complessive del bilancio della Regione, una particolare importanza. Oserei dire - se l'Assessore Quaglia mi stesse ad ascoltare - che immaginerei che, sull'attuazione di questo articolo, non ci fosse solamente una funzione di esame dei documenti della Giunta da parte del Consiglio regionale e della Commissione.
Il tema è talmente rilevante: si tratta, sostanzialmente, di riprodurre, non un criterio di trascinamento di spesa storica, ma una rivisitazione complessiva della spesa diretta, da parte della Regione, e indiretta, da parte del sistema dipendente dalla Regione, allo scopo di addivenire ad una valutazione più puntuale, non solo dell'efficacia e dell'efficienza di questa spesa, ma anche, in alcuni casi dell'opportunità, visto che dobbiamo ragionare in termini di costruzione di un nuovo equilibrio nella gestione del bilancio.
E allora, anche se questo non è scritto nell'emendamento, apprezzeremmo molto se l'Assessore Quaglia desse una disponibilità in tal senso, cioè che la I Commissione del Consiglio regionale svolgesse una funzione, peraltro prevista dal Regolamento del Consiglio stesso, di controllo e monitoraggio periodico di tutte le questioni, di tutte le fasi legate, non solo all'individuazione dei meccanismi, ma soprattutto alla puntuale attuazione dell'applicazione di questa legge.
Il Regolamento del Consiglio regionale va in questa direzione.
Voglio ricordare che la funzione regolamentare delle Commissioni consiliari non è solamente quella di esame dei provvedimenti, ma anche di controllo rispetto allo stato di attuazione delle leggi che il Consiglio regionale approva.
Questo, se riuscissimo ad inserirlo all'interno dell'articolo, sarebbe oltremodo utile.
Il punto evidenziato dall'emendamento è: noi abbiamo individuato - e c'è stata anche una riscrittura tecnica condivisa con l'Assessore al bilancio - una serie di linee d'azione dentro le quali calare il concetto di spending review al bilancio della Regione.
Con quest'emendamento, immaginiamo di estendere, e di non limitare agli ambiti individuati nei diversi commi, ogni altra verifica tesa ad interessare in modo sistematico le poste di spesa del bilancio regionale in modo che venga valutata la congruità e l'efficacia.
L'efficacia è un'espressione che noi tutti sappiamo benissimo declinare; la congruità significa, sostanzialmente, che dobbiamo riverificare l'opportunità che ciascuna spesa può avere, all'interno di questo nuovo riequilibrio delle risorse.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente, solo per aggiungere alcune considerazioni.
Questo articolo - come ha detto il nostro Presidente, Reschigna - è nato da una riflessione e considerazione sulla necessità di mettere sotto attento controllo le ripercussioni e le ricadute che le azioni, le iniziative, le scelte che la Regione compie, ricadono sui territori e sulle categorie economiche, sui settori interessati.
L'articolo, in questo senso, è molto chiaro e prevede un'analisi puntuale che supera il criterio della spesa storica per approdare ad un puntuale livello d'incentivo.
Da questo punto di vista, anche in altri emendamenti abbiamo introdotto misure puntuali, che vanno in quella direzione.
Recentemente, nell'analisi dei tagli che la Regione ha apportato, ad esempio, al trasporto pubblico locale, andando ad analizzare i numeri per verificare l'impatto che quei tagli riversavano sui territori, ci siamo resi conto che, per lo stesso tipo di servizio, per motivi che ci sfuggono (pensiamo possano avere a che fare con stratificazioni di spesa storica) uno stesso chilometro di trasporto pubblico locale in una provincia, in alcuni casi, costa il doppio rispetto ad un analogo chilometro del trasporto pubblico locale in un'altra provincia.
del tutto evidente che questo tipo d'analisi - ho fatto un esempio molto banale - diventa fondamentale, perché, se devo andare a tagliare, è chiaro che dovrò pormi il tema di intervenire facendo venire meno le condizioni che creano un maggiore costo in quelle realtà dove il costo è decisamente superiore e non, invece, come purtroppo sovente accade, con tagli lineari che non affrontano e non risolvono i problemi.
Grazie.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Per ricordare ai colleghi che quest'emendamento ed altri che seguiranno sono la conferma del carattere dell'opposizione che stiamo conducendo nei confronti del vostro bilancio, cioè di una forza, momentaneamente all'opposizione (ripeto, momentaneamente all'opposizione), che vuole governare questa Regione e che si pone il problema del governo delle politiche di bilancio.
Questo è il tema.
Naturalmente, la questione si pone con maggiore forza in questo momento, in una fase nella quale i bilanci regionali saranno sempre più bilanci poveri, per una serie di ragioni che non sto qui a ricordare.
Ora, questa questione si poneva anche in passato; ma si pone con maggiore forza in questo momento, nel quale si tratta di verificare in quale misura, nei bilanci regionali, statali, ma anche provinciali e comunali, possono essere liberate risorse che oggi vengono impiegate per finalità non più giustificate. Non parlo soltanto degli sprechi, che pure vanno combattuti. Parlo di qualcos'altro, parlo del fatto che dobbiamo ri giustificare alcune poste di spesa corrente, e ri-giustificarle alla luce di un principio: che devono essere utili e servire a fare in modo che il bilancio regionale diventi lo strumento con il quale fare un po' di politica economica o un po' di politica di contenimento delle spese improduttive, a favore di quelle produttive. Questo è il senso di quest'emendamento.
L'Assessore Quaglia dovrebbe accogliere un emendamento di questo tipo così come ha accolto in Commissione un emendamento presentato dal Partito Democratico sulla revisione della spesa - che noi chiamiamo con un termine inglese e non capisco francamente perché: chiamiamola revisione della spesa, perché tradotta in italiano l'espressione significa questo - che con quest'emendamento noi vogliamo integrare e rendere ancora più efficace.
La ragione è quella che dicevo. Secondo me la revisione della spesa di un bilancio regionale ha un passaggio obbligato: il bilancio a base zero.
Noi dobbiamo vedere - capitolo per capitolo - se quelle spese che oggi noi consideriamo una sorta di variabile indipendente siano o meno giustificate utili e giustificabili ancora, alla luce di esigenze che non sono quelle storiche; in parte sì, ma in parte non sarà così. E allora, secondo me, è evidente che occorre immaginare un intervento che abbia quest'ambizione e questa portata.
Ricordo al centrodestra che noi non approvammo in passato un emendamento come questo che, appunto, il Partito Democratico aveva proposto in Commissione e che viene discusso in questo momento; ma che un ordine del giorno che impegnava la maggioranza e la Commissione a muoversi in questa direzione - ho finito, Presidente - venne approvato l'anno scorso, nel corso della precedente discussione sul bilancio e sulla legge finanziaria però rimase lettera morta.
Qui discutiamo di una norma che, se diventerà legge, sarà vincolante per tutti; e non soltanto di un ordine del giorno.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Quest'emendamento è aggiuntivo all'articolo che noi avevamo presentato in forma di emendamento in Commissione. Vorrei che l'Aula si soffermasse su quest'emendamento e su questo articolo, perché secondo noi questo è un argomento fondamentale. Ieri parlavo, nel mio intervento in sede di dibattito generale, della qualità della spesa e non soltanto della sua riduzione. Noi abbiamo bisogno, appunto, di ridurre la spesa pubblica, ma abbiamo bisogno soprattutto di valutarne la qualità.
Valutare la qualità della spesa, infatti, non significa sempre ridurre: si può ridurre da una parte e aumentare dall'altra. Noi abbiamo bisogno appunto, di valutare perché nel bilancio della Regione Piemonte ci pu essere la necessità di ridurre alcune spese ma anche quella di aumentarne delle altre. Per quanto ci riguarda, per esempio, noi abbiamo detto in tutti questi mesi di dibattito sul bilancio che bisognerebbe aumentare le spese per quanto attiene alle politiche sociali, che non possiamo sempre valutare in termini di spesa. Intervenire sulle politiche sociali significa infatti, molte volte, anche un investimento di risorse in settori particolari.
Aggiungere quindi quest'emendamento che si sofferma sulla congruità e sull'efficacia è molto importante. Poi, in sede di dibattito genere sull'articolo, interverremo per esprimere altre valutazioni. Guardate per che questo è un articolo secondo noi fondamentale e che rivendichiamo la paternità di avere portato nel dibattito sulla legge finanziaria questo articolo, perché in questo momento - nel momento in cui stiamo attraversando una difficoltà enorme per quanto riguarda i conti pubblici inserire tutte queste valutazioni credo sia estremamente importante.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Lepri.



LEPRI Stefano

Le argomentazioni dei colleghi hanno rappresentato chiaramente l'intenzione sul piano generale. Io provo ad esemplificare l'intendimento dell'emendamento con degli esempi, di modo che l'illustrazione non resti sul piano solo generale.
Mi riferisco proprio a due misure contenute nella legge finanziaria.
Una sembra muoversi nella direzione del nostro emendamento. Quando negli articoli si fa riferimento all'esigenza di verificare tutte le locazioni passive - cioè gli affitti che la Regione paga per immobili presi in locazione, valutandone la congruenza, la possibilità di un loro superamento o, comunque, di una riconsiderazione dei canoni che sono stati definiti noi facciamo riferimento a questo: ogni posta di bilancio - in questo caso le locazioni passive - deve essere valutata una per una, con approfondita analisi, per comprenderne l'effettiva congruità e l'efficacia.
Ricordo un'interrogazione del collega Ronzani di qualche mese fa relativa ad un immobile di proprietà della Regione: emersero in modo molto evidente, dalla risposta da parte dell'Assessore, l'incongruità e l'esosità del canone di affitto pagato e quindi, in qualche modo, anche l'opportunità di riconsiderare le condizioni contrattuali e la stessa permanenza all'interno di quella struttura.
Un altro esempio negativo è quello contenuto nello stesso provvedimento che stiamo discutendo, con la volontà da parte della maggioranza di estendere i benefici relativi alla deduzione IRAP per le assunzioni relative agli under 35. Essendo questa una misura che - anche alla luce della valutazione da parte della Commissione regionale sull'efficacia delle politiche pubbliche - risulta essere poco efficace rispetto al costo che si va a sostenere, questa ci pare essere una proposta assolutamente incongrua perché estenderemmo una misura che si è giù dimostrata inefficace.
Valutare quindi posta per posta la congruità e l'efficacia delle politiche pubbliche significa ciò che ho provato ad esemplificare.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Hanno già detto i colleghi come su questo articolo noi avessimo già sviluppato...



PRESIDENTE

Mi scusi, collega Manica: c'è un telefono che bisognerebbe spegnere...
Prego, continui.



MANICA Giuliana

Dicevo che hanno appena ricordato i colleghi come su questo articolo noi avessimo già sviluppato...



PRESIDENTE

Mi scusi.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.51 riprende alle ore 11.52)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prego continui, Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Dicevo che avevamo già sviluppato un importante dibattito in Commissione dove, tra l'altro, erano anche state prese in considerazione delle nostre proposte.
Questo, come dicevamo, è un articolo importante perché è quello sugli interventi per la razionalizzazione della spesa regionale, che prevede che per razionalizzare e ottimizzare queste spese a carico del bilancio superando il puro criterio della spesa storica, la Giunta debba presentare entro una certa data un programma per la rimodulazione e la riduzione complessiva della spesa, attraverso una serie di contenuti, interventi parametri.
Noi aggiungiamo questo punto f), dopo il punto d), in cui si prevede di misurare anche la congruità e l'efficienza della spesa stessa. Noi sappiamo quanto questo sia importante, soprattutto in un periodo in cui le risorse sono scarse e come si tratti, sulla base di risorse scarse, di poterle utilizzare al meglio dentro il contesto del bilancio.
Questo è uno strumento di razionalizzazione, è uno strumento di risparmio ed è anche uno strumento che può rendere più efficace l'intervento regionale e la spesa regionale in direzione delle varie politiche. Penso alle politiche territoriali, ma penso anche a politiche molto significative che, in questo momento, richiedono il massimo di cura dell'intervento regionale per quanto riguarda i suoi strumenti finanziari.
Questo è uno di quegli emendamenti che l'Assessore può prendere in considerazione, nel senso di poterlo accogliere, perché è senz'altro un emendamento migliorativo del testo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Manica.
Emendamento rubricato n. 101) presentato dai Consiglieri Reschigna, Lepri Gariglio, Taricco, Muliere, Motta Angela, Pentenero, Laus, Ronzani, Boeti Placido: Dopo il comma 2 dell'articolo 3 del disegno di legge n. 169 "Legge finanziaria per l'anno 2012" sono inseriti i seguenti: "2 bis. La Giunta regionale presenta alla Commissione consiliare competente, con cadenza semestrale, una relazione sui risultati ottenuti nell'applicazione del presente articolo.
2 ter. La Commissione esprime parere sulla relazione di cui al comma 2 bis unitamente a proposte per una più efficace razionalizzazione delle finalità di cui al presente articolo".
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco per l'illustrazione; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Quest'emendamento è solo il completamento dell'articolo del quale stiamo parlando. Dato che l'applicazione di questo articolo inevitabilmente richiederà una sperimentazione nella messa in campo di strumenti in grado di monitorare e di cogliere quelle che saranno le conseguenze delle scelte che verranno fatte, quest'emendamento chiede che la Giunta, con cadenza semestrale, relazioni alla Commissione consiliare competente sui risultati che derivano dall'applicazione di questo articolo.
Inoltre, dice che la Commissione possa esprimersi su quelle che saranno le comunicazioni che farà la Giunta sull'applicazione e possa eventualmente suggerire indicazioni ed ipotesi di integrazione per continuare a camminare su questo percorso.
A noi pare che questo tipo di procedura sia non solo condivisibile, ma assolutamente necessaria, proprio perché stiamo parlando di una pratica che, sul piano generale, ha già trovato e trova molte applicazioni, ma che dal punto di vista della prassi regionale chiederà di essere oggetto di una verifica sulle modalità di applicazione, in modo da andarne a tarare le scelte concrete sulla base dell'esperienza che deriverà dalla sua applicazione.
Da questo punto di vista, non spreco altre parole per commentarlo perché mi pare che il suggerimento che facciamo con quest'emendamento sia assolutamente in linea con l'articolo del quale stiamo parlando e semplicemente vada a definirne e puntualizzarne meglio le modalità di applicazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Non nascondo che quando abbiamo presentato quest'emendamento, abbiamo avuto qualche dubbio. E il dubbio ci deriva dalla memoria di quanto è accaduto nel 2011, quando abbiamo previsto con un ordine del giorno accettato della Giunta e votato da tutto il Consiglio regionale, un ruolo da parte della I Commissione, tesa ad analizzare ed individuare possibili politiche tese alla riduzione o al contenimento dell'indebitamento della Regione.
Poi però ci abbiamo riflettuto e quest'emendamento coglie quell'esigenza che ho anticipato nel mio precedente intervento.
Qui noi vogliamo un forte ruolo da parte del Consiglio regionale e questo forte ruolo da parte del Consiglio regionale non sta solamente nella valutazione del programma di attività che la Giunta, secondo l'articolo che stiamo esaminando, deve sottoporre al Consiglio regionale per dare attuazione a questa norma che diventerà legge.
Un forte ruolo significa una funzione di controllo, che è quello che il Regolamento affida anche alle Commissioni consiliari competenti. Quindi noi non prevediamo nessuna Commissione speciale, nessuna Commissione ulteriore, ma un ruolo di controllo, di indirizzo e di iniziativa da parte della I Commissione.
Per essere chiari, la nostra consapevolezza e la nostra convinzione è che questa non è un'operazione che affidiamo alla Giunta. Questa è un'operazione che consentirebbe finalmente al Consiglio regionale di procedere ad una forte rivisitazione ed analisi della spesa diretta ed indiretta da parte della Regione, allo scopo di immaginare come è possibile ricostruire un nuovo punto di equilibrio che sconta inevitabilmente minori risorse a disposizione sul bilancio regionale.
Userei gli ultimi 45 secondi che ho a disposizione, in modo tale che evito di farlo dopo, per chiedere sia al Presidente del Consiglio regionale sia al rappresentante della Giunta un secondo di attenzione, perché parlo delle modalità di svolgimento della discussione successiva sui successivi articoli.
Questa legge finanziaria contiene norme che intervengono direttamente sulle politiche dei singoli Assessori e, per quanto riguarda una serie di emendamenti che abbiamo presentato - ma che riconosco anche nell'iniziativa che hanno svolto altri Gruppi consiliari di opposizione - l'obiettivo è sostanzialmente cogliere questa legge per avviare un processo di riforma della Regione.
evidente che quando affronteremo articoli di merito che riguardano i singoli Assessori, devono essere presenti in Aula i singoli Assessori. Noi accettiamo anche un principio, se ci viene comunicato per tempo, in modo tale che noi stessi possiamo organizzarci nel nostro lavoro e nella nostra presenza, tale per cui non ci sia un rispetto totale degli articoli secondo l'ordine dell'articolato uscito dalla Commissione.
Possiamo anche immaginare un'organizzazione dell'attività del Consiglio che raggruppi l'esame degli articoli per aree tematiche o per Assessori di riferimento.
Però è evidente che su alcune questioni rilevanti non basta solo la presenza dell'Assessore al bilancio.



PRESIDENTE

Chiedo alla Giunta di prendere nota della richiesta. Mi pare che questi aspetti cominceranno a entrare in gioco all'incirca dall'articolo 12 quindi nel pomeriggio.
Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Anche quest'emendamento, per quanto ci riguarda, è molto importante perché è costume nel nostro Paese approvare leggi e norme; dopodiché, una volta approvate, nessuno se le ricorda e non vengono applicate.
Quindi, abbiamo voluto aggiungere quest'emendamento, perché è impegnativo per quanto riguarda il lavoro della Giunta e del Consiglio. Con questo articolo, se verrà approvato, inseriamo delle procedure all'interno del lavoro di gestione del bilancio della Regione Piemonte, dopodich chiediamo che la Giunta venga a riferire semestralmente alla Commissione consiliare competente, in modo che la Commissione possa fare delle valutazioni e delle proposte.
evidente che sul lavoro di analisi di qualità della spesa e sull'efficacia che la spesa ha avuto, così come di quali risultati si sono ottenuti con l'intervento e l'applicazione delle norme, con l'utilizzo delle risorse del bilancio, si fa una valutazione. La Giunta viene in Commissione consiliare a fare una relazione semestrale, in modo da poter fare questa valutazione. Credo che, in questo caso, il ruolo del Consiglio regionale sia molto importante.
Anche quest'emendamento, per quanto ci riguarda, ha un'importanza rilevante e ci auguriamo che l'Aula lo possa approvare.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Come ha detto il collega Muliere, anche quest'emendamento al comma 2) dell'articolo 3 ha un carattere di merito migliorativo dell'articolo.
Riteniamo, pertanto, che emendamenti come questi possano essere presi seriamente in considerazione dalla Giunta per un loro accoglimento, in quanto chiarificano il testo e lo migliorano.
un articolo importante perché parla della possibilità di monitorare la spesa della Regione, sia diretta sia indiretta, per quanto riguarda l'efficacia che la stessa possa avere rispetto dalle ricadute sul territorio, in un momento in cui vediamo il bilancio costretto a subire tagli e le problematiche relative alla spesa pubblica sono a noi, da questo punto di vista, tutte note.
Chiediamo che la Giunta regionale presenti alla Commissione consiliare con una scadenza semestrale, la relazione sui risultati ottenuti con l'applicazione dell'articolo 3 nei suoi vari commi, e che la Commissione consiliare e il Consiglio stesso, sulla base di queste relazioni, possano significativamente intervenire e farsi interpreti, insieme alla Giunta regionale, di quest'opera di efficacia e di efficientamento dei livelli della spesa, attraverso un coinvolgimento consiliare.
Se non si realizza un coinvolgimento consiliare su un tema di questa importanza, ci chiediamo su quali altre problematiche il Consiglio debba intervenire.
Riteniamo che questo sarebbe un elemento migliorativo e di aiuto allo stesso lavoro di realizzazione della Giunta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Placido in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente.
Ieri sono stato accusato dalla collega Cerutti di essere sessista quindi con questo intervento provo a riequilibrare la discussione, anche perché sull'argomento l'Assessore Quaglia è una delle poche, nella Giunta regionale, che può prendere di petto i problemi, in particolare questo dell'articolo 3, che dovrebbe essere restrittivo.
Su un problema così grave come quello del bilancio, dovrebbe essere la norma: non ogni sei mesi, ma ogni mese. In una situazione così difficile e così drammatica, la Giunta dovrebbe andare in Commissione, con una cadenza mensile, per informare sulla situazione, sulla qualità del bilancio, su quali sono le buone pratiche - lo dico in italiano per non usare il termine inglese abusato - e su quali sono le azioni messe in atto per monitorare e verificare la qualità del bilancio.
Sarebbe quanto mai necessario, in una situazione così difficile monitorare con cadenza lo stato del bilancio della Regione ogni mese e non solo due volte all'anno.
Grazie, colleghi, e grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

La mia riflessione si ricollega all'emendamento precedente, sul quale non siamo intervenuti, nel senso che ha l'obiettivo di verificare semestralmente (ma la verifica può anche essere fatta con tempi diversi) i risultati che la Regione ottiene con i suoi provvedimenti.
In questi primi due anni di Governo regionale abbiamo sentito frequentemente la parola "spreco". Credo che sia una questione di serietà sostituire la parola "spreco", pur continuando a perseguire gli sprechi dove ci sono, con "congruità ed efficacia", soprattutto con il termine "efficacia".
un ragionamento che durante la discussione del bilancio riprenderemo frequentemente e riguarderà soprattutto quei settori nei quali la Regione investe il maggior numero di risorse (penso alle attività produttive e alla ricerca ed innovazione).
Siamo convinti che l'Amministrazione regionale non sia in grado - e pu anche essere che nemmeno quella precedente lo fosse - di capire davvero quanto le risorse impiegate ottengono risultati, cioè quanto le risorse impiegate siano utili alle imprese (forse i principali destinatari di queste risorse), ma soprattutto ai cittadini della nostra regione. Il termine "congruo" si può anche tradurre in "adeguato", il che significa quanto gli investimenti che la Regione decide di attribuire ad un settore siano davvero utili al settore stesso.
Avremo occasione per ritornare su questo importante argomento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Presidente, mi viene in mente una dichiarazione letta negli anni passati dell'allora Ministro Padoa-Schioppa, che diceva una cosa che in qualche modo ispira questa nostra discussione.
Più o meno la frase era che la chiave per realizzare in Italia, e non solo in Italia, politiche di crescita, stava nella capacità di decidere non quanto spendere, ma come spendere. Ovviamente c'è un problema di quantità delle risorse che vanno allocate per fare certe politiche, ma è evidente che c'è soprattutto il problema di come spendiamo: se spendiamo meglio probabilmente è più facile realizzare politiche di sviluppo.
Da questo punto di vista, il corpo degli emendamenti che abbiamo presentato, e che dovrebbe integrare l'articolo già recepito durante la discussione in Commissione, ha proprio questo significato: fare le cose che abbiamo detto fin qui durante la discussione e tentare di capire se una parte della spesa pubblica regionale e delle risorse disponibili possa essere orientata, o ri-orientata.
L'emendamento che stiamo discutendo consente di rendere ancora più efficace l'articolo contenuto nel provvedimento al nostro esame: immagina che questo lavoro di rivisitazione della spesa debba essere svolto attraverso una verifica, un controllo ed un confronto con la Commissione di merito. Mi sembra una soluzione abbastanza naturale immaginare che un lavoro di questa portata e di questa entità venga svolto stabilendo la possibilità - noi diciamo ogni sei mesi - che i risultati di queste iniziative e di queste analisi vengano discussi e confrontati con la I Commissione.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di intervento, dichiaro chiusa l'illustrazione degli emendamenti.
Pertanto, procediamo con la discussione generale sull'articolo 3 e sull'intero blocco emendativo.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

terminata la fase dell'illustrazione degli emendamenti. Adesso si pu procedere con la discussione generale sull'intero articolo 3 e il blocco emendativo, ricordando che ogni Consigliere dispone di due minuti.
La parola al Consigliere Lepri.



LEPRI Stefano

Che altro dire oltre a quanto abbiamo già rappresentato? Ora, si tratta di passare dalle parole ai fatti.
Come abbiamo già avuto modo di ricordare anche in Commissione e, poi in Aula, personalmente nella relazione di minoranza, la volontà di introdurre elementi di efficienza, di congruità e di appropriatezza nella spesa regionale è sulla bocca di tutti ed è un'intenzione condivisa. Per in questi anni - in questo senso, un po' di autocritica non guasta sicuramente - certamente negli ultimi due anni, queste sono rimaste buone dichiarazioni, intendimenti lasciati agli atti della Commissione o della Regione, che, poi, non si sono realizzati in fatti concreti.
In modo particolare, il lavoro svolto dalla Commissione regionale per la valutazione dell'efficacia delle politiche pubbliche, per esempio, ha dato molte buone indicazioni. Non ne faccio parte, ma so che i colleghi hanno tratto buoni spunti da questi approfondimenti. Anche in questo caso l'esito di quei lavori non è stato particolarmente considerato.
Qui c'è un'incongruenza evidente con le dichiarazioni a mezzo stampa e a mezzo video. Voglio citare la performance di ieri del nostro beneamato Presidente, che, come sempre, preferisce le televisioni all'Aula: in quella sede non ha mancato di ricordare l'attenzione all'efficienza all'appropriatezza, al fatto che, finalmente, la Regione mette a posto i suoi conti, ma puntualmente si tratta solo di mere dichiarazioni.
Ora, si passa da un ordine del giorno votato nella scorsa legge finanziaria ad un atto più impegnativo, qual è un articolo di legge. Chissà se, questa volta, la Giunta che direttamente è impegnata in questa direzione provvederà.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Nell'illustrazione dei due emendamenti ho sviluppato parte del ragionamento; adesso, in sede di discussione generale, cerco di dare un senso compiuto alla questione.
Siamo partiti da una convinzione: l'anno 2011 è passato in cavalleria senza alcun intervento strutturale sulla gestione del bilancio. La politica messa in atto dalla Giunta regionale in termini di gestione del bilancio nel corso del 2011, è stata caratterizzata dalla chiusura del rubinetto pur attraverso più interventi di apertura del programma operativo - che sostanzialmente, ha penalizzato tutti i settori dell'attività regionale.
Secondo la mia interpretazione, tale chiusura del rubinetto rispondeva ad un atteggiamento politico del Presidente della Giunta regionale.
L'atteggiamento politico è sostanzialmente il seguente: sono convinto che in questa Regione ci siano ampi margini di sprechi e di inefficienze, che non sono in grado di individuare, allora chiudo il rubinetto delle risorse e il sistema da solo individua un altro punto di equilibro.
Possiamo dire che nell'anno 2012 questo atteggiamento politico è fallito, perché sprechi e inefficienze non sono stati individuati, perch la chiusura generalizzata del rubinetto di erogazione delle risorse ha determinato i danni che abbiamo denunciato nel corso dell'intero anno 2011? Possiamo dire che centellinare le risorse, non rendere chiara la coerenza tra l'iscrizione a bilancio e l'effettiva utilizzabilità di quelle risorse ha fatto pagare al Sistema Piemonte un prezzo altissimo? Sì.
Noi aggiungiamo un'altra cosa: non possiamo tollerare e immaginare che nelle condizioni che stiamo vivendo, il 2012 passi nello stesso modo.
L'anno 2012 deve essere l'anno di un'autentica riforma della Regione e della spesa - ma non solo della spesa, anche dell'organizzazione della Regione - oppure la discussione dura e complicata che stiamo effettuando oggi, sulla legge finanziaria e, nei prossimi giorni, sulla legge di bilancio, tra un anno, siamo convinti che la svolgeremo in condizioni ancora più drammatiche.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie.
Relativamente a questo articolo 3, concernente gli interventi per la razionalizzazione della spesa regionale, abbiamo presentato diversi emendamenti che ho avuto modo di illustrare alla Giunta e a tutti i colleghi precedentemente. In particolare, ce n'è uno che ritengo non debba essere sottaciuto, quello rubricato n. 27): con un emendamento aggiuntivo si chiede di individuare buone pratiche per la riduzione dei tempi di pagamento nelle Aziende Sanitarie Regionali.
Ormai, questo è un problema ineludibile. Assessore, non siamo qui, come dice qualcuno, a pettinare le bambole o ad asciugare gli scogli; è nostro compito presentare proposte che, a volte, possono anche sembrare stupide ma, se si riflette un attimino, non lo sono più di tanto.
Relativamente al problema che le accennavo, è stata recentemente emanata una direttiva europea, che sicuramente non le potrà sfuggire, che ha fissato in 30 giorni, eccezionalmente in 60, il pagamento di alcune tipologie di beni e servizi.
Non vedo perché lei debba avere remore a inserire una frase del genere in quell'articolo. Lo faccia, dia un segnale, da una parte - mi consenta senza offesa - di comprensione e, dall'altra, di collaborazione, perché non si può chiedere collaborazione all'opposizione quando c'è un muro di gomma e una totale chiusura da parte della Giunta o di chi dovrebbe recepire queste istanze. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
L'articolo proposto dal PD in Commissione, che la maggioranza ha condiviso e accolto, e gli emendamenti che proponiamo, tesi al miglioramento di quell'articolo, hanno un senso chiarissimo per quanto ci riguarda. Il problema è che occorre - è impresa non facile - riorganizzare la spesa pubblica regionale: questo è l'unico modo per evitare, in una logica sbagliata, i tagli lineari.
Questo è l'unico modo, davvero, per scoprire e combattere le spese improduttive e gli sprechi laddove questi si verificano, evitando che la spesa regionale, o alcuni capitoli di spesa regionale, in assenza di questo lavoro di analisi e di revisione, venga considerata una sorta di variabile indipendente, che viene acquisita anno per anno e trasferita in toto sul bilancio dell'anno successivo.
Con questi emendamenti è nostra intenzione favorire un lavoro di riorganizzazione della spesa pubblica regionale.
Ho terminato, Presidente.
Sono stupito che questa discussione seria - che ha impegnato, per esempio, la I Commissione, dove si è svolto un confronto tra maggioranza Presidente della Commissione e Gruppi di opposizione: vi è una consapevolezza diffusa che questo è il problema, perché chiunque governi questa Regione dovrà nell'immediato futuro porsi la questione di come e attraverso quali risorse governare questa Regione - di una classe dirigente, che si pone il problema di liberare risorse, per garantire un po' di sviluppo al Piemonte nei prossimi anni, avvenga nella totale assenza del Presidente della Giunta, perché naturalmente il Presidente della Giunta è libero di venire o non venire in quest'Aula, però ci sono priorità e priorità.
pensabile che questa discussione sull'atto fondamentale della politica della Regione Piemonte - l'atto fondamentale, perché il bilancio è quello, poi ci sono le altre cose, ma il bilancio e la legge finanziaria segnano la politica di un'Amministrazione regionale - avvenga senza che il Presidente della Giunta ci degni di un minuto di presenza? Francamente, Presidente, trovo questo comportamento non commentabile.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Si può capire che il Presidente della Giunta regionale oggi possa magari anche non essere presente, ma ieri che abbiamo iniziato la discussione generale sulla legge finanziaria...
Comprendo che doveva partecipare a "Ballarò" e che Roma non è proprio dietro l'angolo, ma - accidenti! - forse per il Presidente della Regione è più importante partecipare a una trasmissione televisiva rispetto a seguire la legge finanziaria della Regione Piemonte? Ad ogni modo, prendiamo atto di questa situazione, che ormai va avanti da due anni e che andrà avanti per il resto della legislatura. Non so quanto durerà la legislatura, ma da qui alla fine sappiamo quale sarà la presenza del Presidente della Giunta regionale.
Questo è un articolo rilevante, l'abbiamo detto, e gli emendamenti aggiuntivi presentati da noi e dagli altri Gruppi consiliari sono importanti e lo arricchiscono.
Rispetto all'emendamento che ricordava prima il Consigliere Buquicchio sui tempi di pagamento, in particolar modo delle Aziende Sanitarie Locali credo che sia assolutamente importante porci l'obiettivo di ridurre i tempi di pagamento e sappiamo che, se ciò non avverrà, questo comporterà per molte piccole imprese (e non solo) il rischio di fallimento.
Il problema dei tempi di pagamento da parte della Pubblica Amministrazione è un tema assai importante, come è importante quell'emendamento presentato dalla collega Artesio sul fatto che anche i terzi debbano risarcire l'impegno della Pubblica Amministrazione quando si interviene sulle questioni della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Sono tutti temi estremamente importanti, che vanno ad arricchire un articolo decisivo per quanto riguarda la gestione del bilancio, la qualità della spesa, l'efficacia e i risultati che si debbono ottenere.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Grazie, Presidente.
stato detto come questo sia un articolo di notevole importanza perché riguarda tutti gli interventi per la razionalizzazione della spesa regionale, interventi di razionalizzazione che facciamo in un contesto di particolare difficoltà; per quanto riguarda la spesa pubblica, nel contesto di una più complessa crisi economica e sociale.
Per razionalizzare e ottimizzare la spesa del bilancio, superando il puro criterio della spesa storica, la Giunta regionale presenta al Consiglio un programma di modulazione degli interventi, di valutazione delle spese anche degli Enti a partecipazione regionale, di analisi e valutazione delle piante organiche della Giunta regionale, di individuazione e realizzazione di buone pratiche, di semplificazione delle procedure amministrative, di riduzione dei tempi e di esame dei finanziamenti e dei contributi regionali attraverso l'analisi dei costi e benefici.
C'è già stato un lungo dibattito in Commissione e sono state accolte anche alcune proposte che abbiamo fatto in quella sede. In Aula abbiamo presentato degli ulteriori emendamenti migliorativi, che penso l'Assessore Quaglia abbia potuto esaminare e apprezzare nel loro carattere migliorativo e di approfondimento.
Noi a questo articolo attribuiamo un'importanza particolare soprattutto in questa fase storica. Abbiamo sempre detto che questa finanziaria - l'abbiamo ribadito anche ieri nel dibattito generale - era un po' un treno al quale si caricavano vagoni e vagoncini non sempre collegati a elementi di urgenza. Se c'è un articolo pertinente è proprio questo, che è lo strumento della finanziaria regionale, e su questo riteniamo che gli elementi migliorativi che abbiamo voluto proporre possano essere presi in considerazione per una razionalizzazione ulteriore della spesa regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Taricco.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per fare una considerazione sul significato complessivo che con questo articolo vorremmo introdurre.
Noi crediamo e vogliamo prendere per buone le parole che in molteplici occasioni ci sono state riportate dal Presidente Cota e da altri eminenti esponenti di questa maggioranza, e cioè che il contesto nel quale ci troviamo a dover articolare le nostre scelte è significativamente mutato rispetto anche soltanto a qualche anno fa e nel quale eravamo chiamati a muoverci.
Riteniamo che la Regione debba prendere atto di questo e debba conseguentemente porre in atto tutta una serie di scelte e di comportamenti che traggano indicazioni forti dalle necessità che questo momento ci pone di fronte.
In tal senso, crediamo che non sia più rinviabile la necessità di fare un'attenta analisi delle voci di spesa della Regione, degli impegni per i servizi e di tutto ciò che la Regione è chiamata ad affrontare e a gestire per rispondere alle domande dei cittadini e per rispondere al futuro del Piemonte.
Ciò che è avvenuto in questi due anni non va assolutamente in questa direzione. In tale periodo, abbiamo assistito a proposte perlopiù senza un disegno chiaro ed evidente, che si sono mosse sugli svariati campi d'azione della Regione. Si è parlato molto a sproposito di razionalizzazione, di efficientamento, di tagli agli sprechi: ciò a cui abbiamo assistito, in realtà, è a tagli là dove era facile tagliare, non perché fosse logico o perché avesse un senso o perché stesse dentro un disegno.
Per quanto riguarda la sanità, è stato ricoperto tutto il Piemonte con uno slogan in cui si diceva: "Grazie, Cota: più servizi e meno sprechi". Ma ciò a cui abbiamo assistito è al taglio di servizi sociali, di prese in carico di anziani non autosufficienti.
Noi crediamo che tutto questo non possa continuare, perché altrimenti lungi dal fare efficienza e dal migliorare la qualità delle performance regionali, semplicemente smantelleremo la storia di questa Regione, cosa che non credo stia a cuore a quest'Aula, assolutamente non penso sia nell'interesse dei piemontesi.
Questo articolo tenta di cominciare a mettere in campo strumenti per invertire la rotta e iniziare ad affrontare sul serio, dentro un disegno, i problemi del Piemonte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Faccio solo una riflessione a completamento di quello che ho detto nell'intervento precedente.
Noi abbiamo approvato il Piano Socio Sanitario. Si è trattato di un lavoro che è durato un paio di anni e che poi ha visto, giustamente e legittimamente, la conclusione di un percorso da parte del governo regionale.
Abbiamo utilizzato questi due anni - io anche, che per il partito ho questa responsabilità - ad occuparci di queste questioni, che sono naturalmente non finite, perché riguarderanno anche il prossimo triennio ma insomma hanno occupato una parte importante del nostro lavoro. Adesso ci occupiamo della finanziaria, che ovviamente sarà approvata dal bilancio della Regione nell'arco di questo mese. Credo, come è probabile, che insomma anche questo provvedimento deve concludersi in un tempo accettabile, perché nessuno può pensare che la Regione resti senza bilancio per un periodo eccessivo.
La domanda che viene spontanea è: successivamente, di che cosa ci occuperemo? Non ci sono disegni di legge depositati perché nessun uomo o donna di buon senso può pensare di depositare dei disegni di legge che prevedono un aumento della spesa. Quindi, le Commissioni dovranno cercarsi un lavoro anche per giustificare lo stipendio che la Regione ci dà.
Un buon lavoro che le Commissioni potrebbero svolgere è quello di verificare quanti e quali sono le leggi che fanno parte di quel settore e di quella Commissione, quali sono le leggi che oggi non possono essere più coperte a causa della riduzione dei fondi da parte del Governo regionale accorpare quelle leggi che possono essere accorpate e alla fine portare un risultato utile. Cioè diminuendo le leggi, provare a finanziare quelli che davvero hanno un senso per questa Regione e per i cittadini.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Artesio.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Con ostinazione cerco di introdurre all'interno di tutti gli strumenti di programmazione utili, quindi anche in quello del bilancio, alcune condizioni perché il Consiglio regionale possa cercare di percorrere una strada di consapevolezza in ordine alle scelte che attengo alle politiche sanitarie in merito particolarmente alla questione di sostenibilità dei costi e al fine di consentire ai politici di parlare un linguaggio avveduto e fondato su dati di evidenza. Perché, per due anni (tempo che continueremo così) questo Consiglio regionale ha continuato a fare delle dichiarazioni tanto generiche da non essere confutabili, ma altrettanto generali da essere assolutamente inappropriate, e adesso si cominciano a vedere le possibilità di boomerang che quel tipo di dichiarazioni stanno comportando.
Si è detto della necessità di sottoporre il Piemonte, unica Regione del Nord, al Piano di rientro per scelta compiuta da questa Amministrazione, e della necessità di contenere la spesa regionale sulla sanità, perché la spesa in ambito sanitario sarebbe andata fuori controllo, essendo passata dai sette miliardi e 100 milioni agli otto miliardi e 300 milioni dell'attuale bilancio.
Vorrei ricordare ai Consiglieri regionali che quell'importo è l'importo del trasferimento dello Stato alla Regione Piemonte sulla base di indicatori legati alle condizioni della popolazione. Quindi, d'ora in avanti, tutti coloro che sosterranno che quell'andamento è improponibile ed eccessivo sappiano che stanno sostenendo agli occhi del Governo nazionale l'inopportunità e la mancanza di necessità, da parte del Piemonte, di un trasferimento ad opera dello Stato di quell'entità. E sarà mia cura sottolineare in ogni sede che un Governo regionale a maggioranza leghista nella fase del Governo Monti, sta chiedendo al Governo di ridurre il trasferimento sulla sanità piemontese.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cerutti.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Nella discussione della finanziaria stiamo provando ad affrontare anche in un modo per quanto appunto è dato dalla costruzione della stessa finanziaria, non troppo organico, diversi temi, che certamente sono al centro dell'Amministrazione.
Questo è un articolo molto importante che riguarda la razionalizzazione della spesa regionale. Noi crediamo che, se ci sono degli intenti che possono essere condivisi, forse, bisognerebbe provare a capire come da delle indicazioni che sono condivisibili, si possa poi procedere a quelle che definiamo delle politiche.
chiaro che il tentativo dell'opposizione è stato quello di provare ad inserire alcuni elementi più puntuali. Noi abbiamo inserito un tema che sembrerebbe magari fuori tema rispetto all'articolo 3, ma pensiamo che, nel momento in cui si voglia razionalizzare la spesa regionale e si voglia così come è stato dichiarato, andare anche a capire come provare ad ottimizzare piante organiche del personale della Regione, in realtà il tema dei precari sarebbe un costo se non si ottimizzasse quello che è il loro lavoro, che è già riconosciuto all'interno della macchina regionale.
Ricordiamo come quasi tutti i Dirigenti e i Direttori si siano espressi in merito, quindi in questa direzione pensiamo che, proprio nel momento in cui andiamo a razionalizzare, dobbiamo tenere conto anche di questo aspetto, che se invece gestito non in termini positivi porterebbe a un ulteriore aggravio. Perché se non ci fosse quel personale che avrebbe determinate funzioni all'interno di diversi settori, magari poi si ricorrerebbe ad altro personale e quindi, anziché avere una razionalizzazione della spesa e una visione a medio e lungo termine del funzionamento della macchina, si andrebbe esattamente in direzione contraria.



PRESIDENTE

Non ci sono altre richieste di intervento.
Dichiaro conclusa la discussione generale. Non ci sono dichiarazioni di voto.
Dobbiamo procedere alla votazione di alcuni emendamenti.
Il numero legale è 29.
L'emendamento rubricato n. 105) è ritirato.
Sull'emendamento n. 33) l'Assessore Quaglia ha chiesto di intervenire, per motivare il parere della Giunta.
La parola all'Assessore Quaglia.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa, ma non voglio portar via tempo alla votazione, anche perché il dibattito su questo articolo è stato lungo in Commissione e altrettanto in Aula.
In Commissione, rispetto alla proposta presentata dai Gruppi di opposizione e alle sollecitazioni venute anche dai Gruppi di maggioranza la Giunta aveva riscritto - diciamo così - l'articolo che, se i Consiglieri ricordano bene, è stato posto in votazione quasi al termine di tutti gli emendamenti che hanno visto coinvolta la legge finanziaria, proprio perch raccoglieva tutte le sollecitazioni che dai vari Consiglieri sono state fatte rispetto alle politiche di controllo della spesa della Regione.
Pertanto, l'articolo prende spunto da una serie di emendamenti presentati dal Consigliere Buquicchio, e già recepiti. L'unica partita che tra virgolette, se posso già anticipare rispetto a un articolo, la Giunta è orientata ad accettare, riguarda la diffusione dei dati rispetto alle relazioni semestrali e la relazione entro il 30 giugno, che va presentata in Commissione e poi in Consiglio, e il darne diffusione anche on line rispetto all'accessibilità dei dati stessi. Perché effettivamente, per come è stato scritto l'articolo, questa parte non è specificata.
Per quanto riguarda il benchmarking con le altre Regioni, è stato già inserito rispetto alle politiche che possono essere confrontate. Rispetto a realtà che sono completamente diverse, risulta tecnicamente impossibile procedere al benchmarking.
Faccio un altro esempio, anche se non è nell'emendamento, così la votazione può procedere tranquillamente. L'emendamento n. 32) del Consigliere Buquicchio, che inserisce analisi e valutazioni che riguardano anche il Consiglio regionale, recepito in Commissione, è stato riformulato su indicazione stessa degli Uffici nel comma 2 dell'articolo 3, dove si dice: "Il Consiglio regionale contribuisce alla razionalizzazione della spesa attraverso il superamento del criterio della spesa storica nell'ambito di cui ai punti del comma 1 per quanto applicabili".
Questa era la riscrittura tecnica che gli Uffici avevano proposto alla luce delle sollecitazioni che già in Commissione il Consigliere Buquicchio aveva suggerito. Idem per quanto riguarda gli emendamenti rubricati n. 101) e 106), su cui si era sviluppata la relativa discussione.
La disponibilità della Giunta - e ritengo anche della maggioranza, se i Capigruppo me lo confermano - nasce proprio dalla discussione avvenuta in Commissione.
Noi non abbiamo alcuna difficoltà a prevedere un confronto in Commissione rispetto ai risultati ottenuti dall'applicazione di questo articolo, perché credo che sia di interesse di tutto il Consiglio il fatto che la Commissione, esprimendo il proprio parere, avanzi anche eventuali proposte su una più efficace realizzazione della finalità. Ma per quanto concerne la Giunta, le proposte possono già essere depositate in I Commissione sia per quanto riguarda la realizzazione di buone pratiche per la riduzione dei tempi di pagamento, sia in merito all'emendamento presentato dalla collega Artesio.
Il discorso che era stato fatto in Commissione alla presenza degli Uffici era quello di rendere una normativa presentabile in una legge regionale, per poi avere la possibilità di declinarla con punti specifici (leggasi ticket o buone pratiche per la realizzazione dei tempi di pagamento) nel lavoro della Commissione, e non in una norma legislativa come la legge finanziaria.
L'emendamento n. 106) propone alla lettera e) "ogni altra verifica che deve interessare in modo sistematico le poste di spesa del bilancio regionale, di cui deve essere valutata la congruità e l'efficacia" . Per quanto mi riguarda, chiude la lettera d), che mette in esame i finanziamenti dei contributi regionali attraverso l'analisi dei costi e dei benefici, la valutazione delle ricadute, la duplicazione e tutto il resto.
Se questi due emendamenti agevolano il fatto che l'articolazione puntuale sulle politiche (vedasi i tempi di pagamento delle ASL) viene presentata e discussa poi in Commissione, credo che la norma generale ricomprenda anche questi passaggi particolari.
Chiedo, inoltre, il ritiro dell'emendamento rubricato n. 33) - in caso contrario, la Giunta esprimerà parere contrario - perché il benchmarking rispetto alle altre Regioni è già inserito in merito alle politiche che possono essere fatte.
Infine, la Giunta regionale potrebbe essere favorevole all'accoglimento dell'emendamento rubricato n. 32) se non fosse già previsto nel comma 2 dell'articolo 3. Inviterei il proponente a ritirare anche quest'emendamento, ma proprio per una questione tecnica e non di forma.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 33), alla luce di quanto ha detto l'Assessore, viene mantenuto?



BUQUICCHIO Andrea

Sì, Presidente.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 33), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento rubricato n. 32) viene mantenuto?



BUQUICCHIO Andrea

Sì, Presidente.



PRESIDENTE

Qual è il parere della Giunta?



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è positivo, ma i suoi passaggi sono già previsti nel relativo comma.



PRESIDENTE

Quindi il parere sulla votazione è favorevole o contrario?



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Parere contrario.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 32).
Il Consiglio non approva.
Assessore Quaglia, qual è il parere della Giunta in merito all'emendamento rubricato n. 30)?



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Sull'emendamento rubricato n. 30) il parere è negativo, per cui ne chiedo il ritiro, in virtù dell'accettazione dell'emendamento di pari significato (la previsione, però, riguarda tutte le lettere) rubricato al n. 28). In pratica, viene inserita una lettera che prevede che sarà pubblicizzata e messa a disposizione a tutti i cittadini.
BUQUICCHIO Andrea (fuori microfono) Quindi uno dei due. Quale?



PRESIDENTE

L'Assessore sta dicendo che accetta l'emendamento rubricato n. 28), che è ancora più estensivo.
Lo ritira?



PRESIDENTE

BUQUICCHIO Andrea (fuori microfono)



PRESIDENTE

Sì.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 30) è ritirato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 31), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 29), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Qual è il parere della Giunta in merito all'emendamento rubricato n.
27)?



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è contrario. Se introduciamo una norma generale che comprende tutte queste verifiche, mi sembra superflua questa ulteriore precisazione in legge di tutti i singoli punti.
Ne chiedo il ritiro.
BUQUICCHIO Andrea (fuori microfono) Non lo ritiro.



PRESIDENTE

L'emendamento permane.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 27), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 28), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 59), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
La parola all'Assessore Quaglia, per il parere della Giunta sull'emendamento rubricato n. 61)



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è negativo. Seguendo, però, l'intervento dell'Assessore Artesio, chiedo alla stessa se non lo voglia poi trasformare in un ordine del giorno o in qualche altro documento, perché sulla finalizzazione del recupero di queste risorse penso ci possa essere condivisione.
Il parere è negativo, perché è inserito in questo contesto.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Artesio.



ARTESIO Eleonora

Poiché quest'emendamento è tratto da una proposta di legge che ho depositato nel giugno 2010, ho invitato la collega Montaruli, che deposita proposte di legge e poi vengono inseriti nella proposta di bilancio della Giunta pezzi di articoli delle sue proposte di legge, a prestare attenzione! Sono disponibile a ritirare l'emendamento, sulla base di un impegno della Presidente della Commissione e dell'Assessore d'iscrivere la proposta di legge in discussione in Commissione, per una rapida approvazione o motivato respingimento da parte del Consiglio.



PRESIDENTE

Sì, ricordo che però la programmazione attiene alla Conferenza dei Presidenti di Gruppo, quindi si potrà inserire prima del secondo bimestre quindi nel primo bimestre.



ARTESIO Eleonora

Presidente, l'ho sempre inserito.



PRESIDENTE

Quindi, lo ritira o vuole formale giuramento? Penso che la Presidente Spagnuolo abbia preso buona nota.



ARTESIO Eleonora

No, no, ho chiesto la programmazione in IV Commissione.



PRESIDENTE

Sì, però la programmazione attiene alla Conferenza dei Capigruppo pertanto dobbiamo passare prima di lì.
Lei la indichi tra le priorità, quando facciamo la programmazione del secondo quadrimestre e poi la Presidente Spagnuolo, con l'Ufficio di Presidenza della IV Commissione, se ne farà carico.
Prego, Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Per quello che riguarda me, non ci sono problemi: nel momento in cui la Conferenza dei Capigruppo dovesse segnalarcelo, procediamo.
Spero che questo sia sufficiente, non sono abituata ai giuramenti!



PRESIDENTE

Prego, Consigliera Artesio.



ARTESIO Eleonora

Eppure in questa compagnia al giuramento dovrebbe essere abituata almeno nella retorica e nella ritualità della sua maggioranza! Diciamo che facciamo l'ultimo atto di fiducia su tale questione pertanto lo ritiro.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliera Artesio.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 81), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 106), sul quale l'Assessore Quaglia, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Sull'emendamento rubricato n. 101) presentato dal Consigliere Reschigna, la parola all'Assessore Quaglia, per il parere della Giunta.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è favorevole, tenuto conto che la maggioranza, su questo impegna la Giunta anche su altre relazioni, anche in altre Commissioni quindi l'Assessore mai si è sottratta ad un confronto anche preventivo sugli atti in Giunta.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Quaglia.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 101).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 3, così come emendato.
Il Consiglio approva.
Ricordo che siamo convocati alle ore 14.30, per la trattazione del question time, e alle ore 15, in seduta ordinaria, con il proseguimento della trattazione del disegno di legge n. 169.
Grazie.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.57)



< torna indietro