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Dettaglio seduta n.193 del 22/03/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 14.30 il Presidente Cattaneo aggiorna la seduta alle ore 15.00 per mancanza del numero legale)



(La seduta ha inizio alle ore 15.01)



PRESIDENTE

La seduta è aperta


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Casoni, Cota, Goffi, Leo e Sacchetto.
Il numero legale è 28.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Esame disegno di legge n. 174, inerente a "Disposizioni in materia d'organizzazione del servizio sanitario regionale"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 174, inerente a "Disposizioni in materia di organizzazione del Servizio Sanitario Regionale", di cui al punto 4) all'o.d.g., prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Comunico che sull'emendamento 85), presentato dalla Giunta regionale, sono stati presentati nei termini 68 subemendamenti, che andranno illustrati precedentemente all'emendamento.
Subemendamento rubricato n. 85.4) presentato dal Consigliere Buquicchio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: "L'art. 23 della legge regionale 18/2007 è sostituito dal seguente: 1. Al fine di promuovere il passaggio del Servizio sanitario piemontese da una fase caratterizzata dalla centralità aziendale e da logiche competitive ad una nuova fase orientata alla cooperazione interaziendale ed alla realizzazione di reti integrate di offerta, anche a livello interprovinciale, conseguendo, in tal modo, il massimo livello possibile d'efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, con le stesse modalità di cui all'art. 20, comma 2 della l.r. n. 18/2007, è costituita una sola Federazione Sovrazonale".
Subemendamento rubricato n. 85.5) presentato dal Consigliere Buquicchio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: "L'art. 23 della legge regionale 18/2007 è sostituito dal seguente: 1. Al fine di promuovere il passaggio del Servizio sanitario piemontese da una fase caratterizzata dalla centralità aziendale e da logiche competitive ad una nuova fase orientata alla cooperazione interaziendale ed alla realizzazione di reti integrate di offerta, anche a livello interprovinciale, conseguendo, in tal modo, il massimo livello possibile d'efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, con le stesse modalità di cui all'art. 20, comma 2 della l.r. n. 18/2007, sono costituite due Federazioni Sovrazonali".
Subemendamento rubricato n. 85.1) presentato dal Consigliere Buquicchio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: "L'art. 23 della legge regionale 18/2007 è sostituito dal seguente: 1. Al fine di promuovere il passaggio del Servizio sanitario piemontese da una fase caratterizzata dalla centralità aziendale e da logiche competitive ad una nuova fase orientata alla cooperazione interaziendale ed alla realizzazione di reti integrate di offerta, anche a livello interprovinciale, conseguendo, in tal modo, il massimo livello possibile d'efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, con le stesse modalità di cui all'art. 20, comma 2 della l.r. n. 18/2007, sono costituite tre Federazioni Sovrazonali".
Non essendo presente il Consigliere Buquicchio, li consideriamo illustrati.
Subemendamento rubricato n. 85.58) presentato dai Consiglieri Boeti Reschigna, Ronzani, Lepri, Taricco, Manica, Muliere, Stara, Gariglio Pentenero: Al comma 1 dell'articolo 23 della legge regionale 18/2007, come sostituito dall'emendamento n. 85 della Giunta regionale al disegno di legge n. 174 le parole: "sono costituite le Federazioni Sovra zonali" sono sostituite dalle seguenti: "sono costituite quattro Federazioni Sovra zonali".
Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Adesso discutiamo, speriamo in maniera più incisiva, un argomento che in qualche modo sembra avviarsi verso una definizione.
Abbiamo apprezzato il fatto che l'Assessore Monferino abbia presentato un emendamento che chiarisce la natura giuridica delle Federazioni.
Abbiamo detto più volte che non sarebbe stato possibile un percorso diverso, e che questo Consiglio regionale, attraverso lo strumento principe della programmazione sanitaria, cioè il Piano Socio Sanitario, non avrebbe potuto esimersi dal delineare un percorso di questo tipo.
Per questo motivo apprezziamo l'emendamento presentato dall'Assessore ma mentre lo apprezziamo, abbiamo presentato emendamenti che hanno l'obiettivo, come abbiamo sempre fatto nel percorso di questo Piano Socio Sanitario, non tanto di ostacolarne il cammino, quanto di renderlo migliore e più attento alle esigenze di salute dei cittadini di questa regione.
Pensiamo che l'emendamento non possa non indicare quante sono le Federazioni. Sono sei e lo sappiamo dalla voce dell'Assessore, ma se lo stesso decidesse di farne otto, 10 o due, non saremmo in grado di saperlo.
Secondo noi è opportuno che l'emendamento indichi il numero delle Federazioni.
Questo, da un punto di vista generale.
Per entrare nel merito della questione, chiediamo, per l'ennesima volta che l'Assessore valuti e rifletti sulla proposta del Partito Democratico proposta che naturalmente il PD sostiene. Non è solo una questione emendativa: noi pensiamo davvero che quattro Federazioni rispondano anche meglio all'obiettivo che l'Assessore si è dato.
Come si usa dire nella pallavolo: noi potremmo aver alzato la palla all'Assessore perché la schiacci. Schiacciandola, potrebbe darsi meglio l'obiettivo: con una Federazione in meno, si diminuirebbero i costi e si raggiungerebbero gli obiettivi prefissati.
Questo quanto pensiamo. Vedremo alla fine della discussione il risultato ottenuto.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Intervengo su questo punto anche se cercherò, nei diversi interventi di costruire un po' il filo logico del complesso dei subemendamenti che abbiamo presentato.
Innanzitutto vorrei fosse chiara una questione: le Federazioni - e già mi costa usare questo termine...



MONFERINO Paolo, Assessore alla tutela della salute e sanità (fuori microfono)

Cambiamolo, non c'è problema.



RESCHIGNA Aldo

No, no, non è questione nominalistica, Assessore.
Le Federazioni hanno un ruolo completamento diverso rispetto alla costruzione del sistema delle reti ospedaliere, che è altro tema. Non occorre neanche una coincidenza territoriale di riferimento tra il sistema che deve gestire le funzioni ad area vasta ed il sistema che deve riorganizzare, costruire o rafforzare la rete ospedaliera.
Se non abbiamo contrarietà sulle sei reti ospedaliere, perché riteniamo una situazione equilibrata rispetto alle diversità territoriali ed alle complessità all'interno di ciascun ambito territoriale, occorra fare uno sforzo, da parte della Giunta, in termini di semplificazione sul sistema delle funzioni da gestire a livello di area sovrazonale.
Per questo motivo proponiamo di individuarne quattro all'interno del disegno di legge, perché anche se ce ne sarà una con un ambito territoriale e con una popolazione molto ampia, crediamo che quelle funzioni non necessariamente avranno bisogno di avere un limitato ambito di popolazione di riferimento, oltre il quale si creano difficoltà di gestione e di raggiungimento d'efficienza.
Per questo chiediamo alla Giunta un'operazione d'impegno e di maggior semplificazione, individuandone quattro: una per il Piemonte nord orientale; un'altra per l'Alessandrino ed Asti; la terza sulla Provincia di Cuneo e la quarta sulla realtà della Provincia di Torino.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Voglio porre l'attenzione su una questione: la proposta della costituzione delle Federazioni per gestire politiche d'area vasta va nella direzione di semplificare la gestione di alcune funzioni.
Rispetto alle politiche d'area vasta, noi siamo d'accordo: era un obiettivo che ci eravamo posti anche nella scorsa legislatura (in parte è stato realizzato), pertanto riteniamo che queste politiche vadano attuate.
Se l'obiettivo è anche quello della semplificazione (immagino che l'Assessore voglia andare in quella direzione), la possibilità di ridurre ed è questa la nostra proposta - il numero delle Federazioni da sei a quattro, con la specificazione che ha fatto poc'anzi il collega Reschigna aiuterebbe ulteriormente questo processo di semplificazione, tanto più che noi andiamo a semplificare al di là della questione delle reti ospedaliere.
Ritengo che sia una proposta accettabile: un'ulteriore semplificazione diminuendo il numero delle Federazioni proposte. Tra l'altro, come ha detto il collega Boeti, invitiamo ad inserire il loro numero nell'emendamento poiché oggi sappiamo che l'Assessore ne propone sei, ma, non essendo scritto il loro numero, domani potrebbe anche essere un altro.
Non abbiamo dubbi che siano sei, come propone l'Assessore, ma se il numero non è specificato, si può anche portare avanti un'altra idea.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, collega Muliere.
La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Intervengo per ribadire due questioni.
La prima: c'è stata una discussione riguardante l'utilità, o meno delle Federazioni, dove noi abbiamo espresso valutazioni che non sto a ripetere. Abbiamo chiesto, però, in via subordinata (cosa che l'Assessore ha fatto, e di cui gli diamo atto), che le Federazioni venissero scritte in legge ed andassero, in legge, declinate le loro funzioni e la loro natura giuridica.
La discussione che si è aperta oggi pomeriggio è molto diversa da quella che abbiamo svolto fino a ieri sera, perché adesso c'è un emendamento che definisce, in maniera corretta o concreta, il tema: cosa saranno le Federazioni, quale sarà la loro natura giuridica (cosa che condivido), ma rimangono aperte delle questioni, naturalmente.
Il tema che avanziamo con questo subemendamento è quello che ricordavano i colleghi che mi hanno preceduto: occorre scrivere in legge quante saranno le Federazioni che dovranno essere istituite nel sistema sanitario della nostra regione. Voi dite "sei", perlomeno questo si evince dalle discussioni e proposte che in questi giorni e nelle settimane passate l'Assessore ha più volte avanzato in Commissione; noi facciamo una proposta diversa, per quanto riguarda il numero delle Federazioni.
Trovo singolare che una proposta come questa non venga fatta propria dalla Giunta. Capirei il contrario, per un'Amministrazione regionale Assessore Quaglia - che si pone il problema del contenimento della spesa sanitaria e che considera una serie di proposte in termini funzionali.
evidente che la proposta che facciamo va più rapidamente in quella direzione, se il tema è - e noi vogliamo, in realtà, questo - quello di ridurre il numero delle Federazioni.
Non mi stupirei se il nostro Gruppo facesse una proposta d'implementazione delle Federazioni e da parte vostra vi fosse una proposta di contenimento. Ma qui le cose sono esattamente in un altro modo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gariglio.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Considero apprezzabile lo spirito con cui l'Assessore ha cercato di cogliere alcune istanze che avevamo avanzato, di maggiore specificazione circa la norma sulle Federazioni.
Abbiamo presentato alcuni subemendamenti, approfittando del fatto che il Regolamento lo consente. In particolare, il subemendamento che stiamo trattando ora punta ad avere quattro Federazioni.
Noi chiediamo di verificarlo (non vorrei che venisse solo letto un atteggiamento ostruzionistico), perché si tratta di un emendamento ragionato.
Siamo persone che rispettano gli impegni presi e li rispetteremo anche in questa situazione, ma riteniamo ci possano essere serie ragioni per fondare un ragionamento che porti a creare un'unica Federazione nella provincia di Torino, perché riteniamo che i servizi che le Federazioni dovrebbero gestire, in una logica consortile (come si è voluto fare) possano essere tranquillamente esercitati conglobando tutte le realtà della provincia di Torino.
Vedremmo come un'inefficienza il creare tre strutture per svolgere le stesse operazioni di servizio sullo stesso territorio provinciale: ecco perché continuiamo ad insistere su questo tema.
Ci rendiamo conto che il discorso delle reti ospedaliere è diverso perché è più complesso, ma non c'è alcuna ragione perché il payroll - come lei ha detto, Assessore - la logistica, gli acquisti, l'informatizzazione non possano avere un'unica cabina di regia che comprenda tutto il territorio della nostra provincia. Anzi, sappiamo che questo comporterebbe sicuramente una delega importante delle funzioni da parte delle ASL e delle ASO torinesi ad un unico soggetto, ma va anche da sé che, quando si fanno queste operazioni, o ci si fida o non ci si fida.
Con quest'emendamento compiamo anche un atto di fiducia nella capacità di trovare persone adeguate e con competenze adeguate, per svolgere questo compito.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

indubitabile che, con la presentazione di questo subemendamento, il dibattito sul tema delle Federazioni e delle strutture sovrazonali entri maggiormente nel vivo.
Avevamo richiesto che si uscisse, nel testo, dall'indeterminatezza e le si definisse nelle funzioni, nella loro forma giuridica e nei loro numeri a livello territoriale, perché un momento come questo, di ridefinizione del sistema, prevede - deve prevedere per forza - che lo strumento principale di programmazione sanitaria (il Piano Socio Sanitario) veda questa struttura e questo momento definito e normato.
Con questo subemendamento entriamo maggiormente nel merito e, con alcuni subemendamenti successivi, vogliamo precisare alcuni punti che consideriamo significativi. Uno di questi è: quali caratteristiche soprattutto numeriche, a livello territoriale devono avere le strutture come queste? Ci pare, anche seguendo una logica funzionale (quella dei quadranti che abbiamo avuto fino a questo momento), che si possano individuare quattro aree, lasciando l'area torinese (anche se di grandi dimensioni) nella sua omogeneità.
Queste funzioni sovrazonali, con queste caratteristiche, anche in un'area di quelle dimensioni avrebbero - a nostro parere - più efficienza ed efficacia.
Ci sono, poi, l'area del Piemonte sud, che riguarda il cuneese, l'area dell'alessandrino e dell'astigiano, e l'area del Piemonte nord-est che riguarda le strutture che afferiscono alle quattro province di Novara Verbania, Biella e Vercelli, che potrebbero vedere allocata la quarta struttura della Federazione.
Ci parrebbe utile ed importante che il numero e la definizione di carattere territoriale venisse concretamente inserita nel testo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Manica.
Subemendamento rubricato n. 85.59) presentato dai Consiglieri Boeti Reschigna, Ronzani, Lepri, Taricco, Manica, Muliere, Stara, Gariglio Pentenero: Dopo il comma 1 dell'articolo 23 della legge regionale 18/2007, come sostituito dall'emendamento n. 85 della Giunta regionale al disegno di legge n. 174, è inserito il seguente: "1 bis. Entro novanta giorni dall'approvazione della presente legge, la Regione avvia il percorso di costituzione delle Federazioni di cui al comma 1.".
La parola al Consigliere Boeti, per l'illustrazione.



BOETI Antonino

Questo subemendamento, così come gli altri, colma, a nostro avviso, un vuoto che l'emendamento che l'Assessore ha presentato aveva lasciato.
Al punto 6 si stabilisce che l'Amministratore unico, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge, definisce lo Statuto dell'Ente che sarà approvato dalla Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente, nei successivi trenta giorni.
Non vi è alcuna precisazione, invece, in merito al tempo entro cui l'Assessorato, che nominerà l'Amministratore delegato attraverso l'indicazione del Presidente, dovrà mettere in piedi il percorso e concluderlo.
Ci sembra che quest'emendamento colmi una lacuna. Noi ricordiamo che l'Assessore aveva detto: "Entro un mese riuscirò a metterlo in piedi". Noi vorremmo scrivere "entro novanta giorni", perché ci pare che sia un tempo accettabile, dal momento che non è così semplice mettere assieme la gente quando non ci sono nemmeno gli strumenti per obbligarla, talvolta, a mettersi assieme! Anche questo, quindi, come molti altri, è un emendamento che colma una lacuna. Noi scriveremmo "entro novanta giorni", poi se sarà in grado di farlo dopo un mese, ancora meglio!



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Subemendamento rubricato n. 85.60) presentato dai Consiglieri Boeti Reschigna, Ronzani, Lepri, Taricco, Manica, Muliere, Stara, Gariglio Pentenero, Artesio: Al comma 3 dell'articolo 23 della legge regionale 18/2007, come sostituito dall'emendamento n. 85 della Giunta regionale al disegno di legge n. 174 dopo le parole "Alla FS sono attribuite" sono inserite le seguenti: ",progressivamente e in tempi successivi,".
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna per l'illustrazione; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Questo è un emendamento che interviene al comma 3 e tiene conto delle esperienze che altre Regioni hanno compiuto.
Così com'è scritto l'emendamento presentato dall'Assessore Monferino sembra che, nel momento in cui vengono messe in piedi queste Federazioni le funzioni siano trasferite sostanzialmente alle stesse.
L'esperienza della Regione Toscana è certamente progressiva, per cui determinare una scansione temporale diversa, al fine di arrivare all'affidamento di tutte queste funzioni alle Federazioni, credo che sia un bene, perché ci rendiamo conto che il sistema, per metterlo in piedi, ha bisogno anche di una fase di rodaggio.
Sotto questo aspetto, l'emendamento - che è molto semplice - consente di dare uno strumento di flessibilità in mano alla Giunta regionale nell'immaginare che non c'è un'ora "x" in cui tutte le funzioni di cui al comma 3 dell'emendamento vengono immediatamente trasferite, ma c'è l'avvio di un percorso entro il quale, tenendo conto delle difficoltà e della complessità del sistema, le Federazioni vengono progressivamente accresciute di ruolo e di importanza.
Però l'emendamento mi consente anche di fare un'altra riflessione, che riprenderemo quando affronteremo in Aula la discussione sulla legge finanziaria.
Attenzione, Assessore: bisogna che sulle scelte la Giunta regionale sia molto chiara. Che cosa intendo? Se immaginate che il tema degli acquisti di beni e di servizi in ambito sanitario debba essere gestito dal sistema delle Federazioni, togliamo ogni equivoco rispetto al ruolo che deve giocare la società di committenza regionale su tale questione.
Noi crediamo che un sistema entro cui viene esercitato un ruolo da parte di una pluralità di soggetti determini confusione. Non intendo ritornare sulle vicende della scorsa settimana, ma le stesse evidenziano che più la Giunta regionale ha di fronte a sé una pluralità di soggetti, e più diventa difficile il controllo dell'operatività e dell'efficacia dell'azione degli stessi.
Non lo diciamo noi, ma è stata la Giunta regionale a dire che vuole affidare il tema dell'acquisito di beni e di servizi in capo alle Federazioni: ma che sia questo l'unico soggetto ad occuparsi di questa materia. Se c'è un intervento per cui un pezzo di funzioni sono affidate alle Federazioni e un pezzo a SCR, diventa più complicato il sistema.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Presidente, spero che sia chiaro che stiamo intervenendo per porre questioni di merito e che non vi è, in alcun modo, la volontà di illustrare gli emendamenti tanto per fare.
C'è una prima questione che ha posto il collega Reschigna: centralizziamo una serie di attività. Sono perfettamente d'accordo.
Lasciamo stare la discussione su quali strumenti adottare, che oramai è superata: avete scelto di farlo con le Federazioni.
Ma la seconda esigenza che noi vorremmo che lei valutasse, Assessore la rileviamo considerando ciò che è successo in altre realtà regionali che hanno adottato questa scelta. Come lei questa mattina ha richiamato illustrando la proposta che lei avanza al Consiglio, altre Regioni hanno conferito progressivamente alle Federazioni compiti diversi, immaginando un processo che è avvenuto per approssimazioni successive. Non c'è, in questo ragionamento che le offro, un retropensiero; non vi è alcun tentativo di contrastare il disegno. C'è, semmai, la consapevolezza che processi come questi - perché sono complessi e perché mettere insieme soggetti diversi non è facile - debbano avvenire gradualmente perché vincano e siano funzionali per davvero.
Ieri, lei ha fatto una riflessione che condivido molto (tante non le approvo, ma questa sì). Ha dichiarato: "Io avevo in testa un'altra idea di organizzazione del sistema sanitario piemontese, ma ad un certo punto essendo un pragmatico, ho ritenuto opportuno prendere in considerazione altri modelli, non solo perché i modelli di per sé non sono risolutori (sono uno strumento e gli strumenti possono cambiare), ma anche perché sono dell'opinione che senza il consenso di 70.000 dipendenti della sanità certi risultati non li ottengo. Penso al fine, e il mio fine è quello che ho dichiarato in tutte le salse".
Questo è un altro di quei problemi che andrebbero esaminati, se vogliamo conseguire il risultato finale: va da sé che in questo contesto nel momento in cui centralizziamo una serie di attività nella sanità, altri strumenti che abbiamo creato per fare alcune di quelle cose, a torto o a ragione, andrebbero ovviamente superati e soppressi. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Anch'io vorrei inserirmi nella scia degli interventi con cui i colleghi hanno affrontato quest'emendamento, per ribadire che, per quanto ci riguarda, il lavoro che abbiamo svolto e che intendiamo portare avanti è volto semplicemente a precisare meglio, con i pochi emendamenti che abbiamo depositato, le modalità di funzionamento di questo strumento individuato dalla Giunta per affrontare un insieme di problematiche che, nel loro insieme, noi condividiamo. Abbiamo già detto in altre occasioni che probabilmente, non avremmo affrontato il tema così come ha scelto di fare la Giunta, ma, a questo punto, sullo stesso lavoreremo per affinare e precisare meglio lo strumento.
Come ha già detto prima il Capogruppo Reschigna, anch'io credo che man mano che andremo ad affinare sia le funzioni che le modalità di funzionamento di questo strumento, sarà necessario un lavoro di coordinamento (SCR e non solo), perché uno degli obiettivi che credo emerga molto chiaramente dagli emendamenti che abbiamo presentato, è quello di raccogliere la sfida di rendere più efficace e funzionante il sistema, ma coi minori costi possibili. Noi crediamo che questa sia una sfida assolutamente da raccogliere. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola alla Consigliera Artesio:



ARTESIO Eleonora

Partecipo ad alcuni emendamenti - questi del Partito Democratico - e ad altri con i colleghi dell'Italia dei Valori sulla base di un atteggiamento che non cerca di perfezionare la soluzione individuata dalla Giunta regionale, bensì tenta di convincerla delle difficoltà e delle conseguenze a mio modo di vedere, negative nelle quali indurrà il Sistema Sanitario volendo perseguire questa scelta.
Ho già avuto modo, in Commissione, di ricordare che le funzioni di coordinamento interaziendale che possono arrivare alla scala provinciale e alla scala sovraprovinciale non necessariamente trascinano l'esigenza di costruire un nuovo corpo formale, un nuovo organismo, un nuovo ente quale quello che qui viene ricordato. Peraltro, il fatto stesso di lavorare sulla relazione tra le aziende, che viene posto alla base del ragionamento dell'ultimo emendamento, per passare da un principio di competizione ad un principio di cooperazione, è paradossalmente l'argomento che utilizzavo quando cercavo di convincere la Giunta, però il mio sbocco è assolutamente diverso dallo sbocco che sceglie la Giunta.
Per arrivare a condividere funzioni no core, ma assolutamente essenziali per il sistema, occorre che le aziende abbiano un gran consenso su quella soluzione, quindi bisogna lavorare sulla loro cooperazione. Per questo non è sufficiente costruire un nuovo abito giuridico esterno e differente; occorre, invece, costruire protocolli di collaborazione. Qui si è usata una soluzione intermedia, cioè individuiamo i protocolli di collaborazione per costruire un nuovo ente.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Gariglio.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento, come esplicitato dai miei colleghi, vorremmo cercare di stabilire una norma che ci pare possa essere utile al buon funzionamento del sistema delle Federazioni, che non riteniamo molto stravolgente. Semplicemente, chiediamo non si abbia la presunzione un po' giacobina che ci sia un punto "Ti con zero" in cui parte il nuovo sistema che va a regime istantaneamente, quanto un progressivo passaggio di funzioni e di servizi dalle Aziende Sanitarie alle Federazioni sovrazonali.
Riteniamo che l'efficacia della riforma presupponga una buona dose di empirismo e di pragmatismo. Ecco la motivazione per cui diciamo di non far partire tutto istantaneamente, ma si cerchi di mutuare l'esperienza, che è stata richiamata anche da lei, Assessore, del caso degli Estav toscani, che sono nati prima attraverso una delibera di Giunta regionale. Dopo una progressiva sperimentazione su alcune limitate funzioni, è stata riconosciuta loro una valenza giuridica attraverso un atto legislativo quindi è stato aumentato il numero di funzioni attribuite.
Con un po' di autocritica rispetto alle esperienze maturate in passato pensiamo che questo possa essere utile all'efficacia complessiva di questa operazione, ossia un passaggio progressivo di funzioni ed Aziende che sono formate ed operanti - pur con tutti i limiti, ma formate ed operanti - ad un'Azienda che deve costituirsi, oltretutto, con un problema di personale.
Come lei ha detto, Assessore, le Federazioni avranno un solo dipendente, il resto sarà personale derivante dalle Aziende. Ecco perché auspicheremmo che il trasferimento di funzioni avvenisse con una gradualità tale da non produrre lacerazioni o uno stop, anche temporaneo, nelle funzioni di supporto che le ASL oggi fanno e che dovrebbero passare alle Federazioni.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Pentenero.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento chiediamo semplicemente di tenere in considerazione che nessuna delle attività previste dalle nuove Federazioni o come meglio vorremmo chiamarle, parte da un punto zero. È necessario tenere in considerazione un sistema che, attualmente, già paga l'accorpamento voluto dal Piano precedente, per il quale, oggi, assistiamo ai primi elementi di una sorta di economia di scala che questo ha generato.
Siamo convinti che all'interno del nuovo Piano Sanitario la creazione delle nuove Federazioni debba avvenire con la massima gradualità - comunque immaginiamo che il Piano debba contenere la quantificazione numerica - e la massima attenzione, per fare in modo che le Aziende Sanitarie non subiscano una nuova situazione di riorganizzazione, introducendo delle difficoltà per quanto concerne la garanzia dei servizi che i singoli Settori devono riuscire a dare.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Subemendamento rubricato n. 85.68) presentato dai Consiglieri Boeti, Lepri Reschigna, Taricco, Artesio: Al comma 3 dell'art. 23 della legge 18/2007, come sostituito dall'emendamento n. 85 della Giunta regionale al disegno di legge n. 174 il punto a) è sostituito dal seguente: !a) piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi, ad eccezione dei servizi socio sanitari".
Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Quest'emendamento prevede la sostituzione della lettera d) del comma 3.
La lettera d) del comma 3 recita: "Programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture".
Noi abbiamo proposto, attraverso la sostituzione, di togliere questo primo rigo: "Programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture", in quanto riteniamo, ancora una volta, che la programmazione non sia competenza delle Federazioni; la programmazione non può che essere di competenza del Governo regionale.
Peraltro, ho qualche difficoltà di fronte al fatto che la programmazione rispetto agli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture la decida l'Amministratore delegato della Federazione.
Questa è questione che riguarda il Governo regionale, che riguarda l'Assessore e la sua maggioranza, che riguarda l'opposizione. Ovviamente se parliamo di edilizia sanitaria, è argomento che fa parte anche del bilancio e della legge finanziaria della Regione. La decisione di costruire un nuovo ospedale non può spettare al Direttore della Federazione, è una decisione che non può che passare attraverso il confronto all'interno di quest'Aula e della Commissione. Poi, la decisione non può che essere appunto, della Giunta, dell'Assessore e del Presidente della Giunta.
Analogo emendamento abbiamo presentato dopo, con motivazione diversa ma, ancora una volta, qui ritorna la questione circa la programmazione.
Assessore, è una competenza sua. Dopo di che, dopo avere dato l'indicazione di costruire il poliambulatorio nel tal comune, non ci interessa chi costruisce il poliambulatorio. Lo può costruire SCR, se SCR continua, può stabilirlo la Federazione di competenza di quel territorio insieme agli strumenti e ai modi per realizzare quell'obiettivo, ma la decisione di costruire l'ambulatorio, quindi il principio programmatorio non può che essere di competenza della Giunta regionale e, di conseguenza anche del Consiglio.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Artesio:



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Ho voluto sottoscrivere questo subemendamento del Gruppo del Partito Democratico in parte per i ragionamenti del Consigliere Boeti. Sono lieta di verificare - e non credo che sia un atto di bon ton politico quanto piuttosto un arrendersi alle ragioni di forza maggiore - che l'Amministrazione regionale ha eliminato il termine "programmazione" che figurava tra le competenze delle Federazioni. E questo non poteva che essere così perché, ai sensi della legge 502/1992, la programmazione è competenza o della Regione (per il livello di macroscala) o delle Aziende sanitarie (per il livello territoriale). Tant'è che in questo nuovo emendamento ogni volta che si fa riferimento ad un compito di programmazione, poi si ha cura di aggiungere "in armonia con la programmazione regionale", come a sottolineare che appunto non possono le Federazioni - creature di cui ieri sera abbiamo conosciuto l'assetto giuridico - assumere compiti di programmazione.
Quello che però, oltre a questa ragione, mi ha spinto a sottoscrivere il subemendamento in questione è il riferimento "a eccezione dei servizi socio-sanitari", perché mi serve per tentare di sottolineare all'attenzione dell'Assemblea il rischio che io pavento quando si passa dall'adesione di protocolli comuni alla cessione di attività a un organismo terzo, sia pure al quale si partecipa attraverso una modalità consortile.
Oggi coloro che agiscono in funzione di service alle attività sanitarie e assistenziali condividono la vita delle Aziende dove si coniuga l'attività di cura e di assistenza con quella di funzionamento a mezzo di strumenti, beni, ecc. La separazione della programmazione rende quindi più difficile la corretta comprensione delle necessità aziendali, ivi incluse quelle sanitarie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Non so se l'Assessore sia convinto della bontà dei nostri emendamenti.
Forse parliamo in troppi, ma certamente tutti i nostri emendamenti hanno un fondamento; poi possono essere condivisi o meno.
Quest'emendamento ha un senso perché noi pensiamo che, per quanto riguarda l'affidamento dei servizi socio sanitari, sia necessario evitare una eccessiva concentrazione del volume delle attività e sia necessario soprattutto garantire anche un riferimento territoriale, perché è noto come il coinvolgimento delle reti territoriali, in modo particolare di quelle informali, e la forte conoscenza dei bisogni del territorio siano elementi importanti che caratterizzano l'offerta che deve essere valutata da chi affida il servizio.
Il nostro timore è che, mentre per quanto riguarda beni strumentali forniture medicali, ecc. la dimensione territoriale e la conoscenza dei bisogni e del territorio non sia importante, quindi non sia un elemento decisivo per l'aggiudicazione del servizio, la considerazione invece di queste risorse e di queste specificità sia importante e decisiva in una valutazione che tenga conto non solo del prezzo più basso, ma della qualità e quindi dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
Per questo motivo, riteniamo più opportuno che le gare relative all'affidamento dei servizi socio sanitari mantengano un dimensionamento aziendale e non passino invece al livello sovraziendale.



PRESIDENTE

Grazie, collega Lepri.
Subemendamento rubricato n. 85.57) Presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio, Bono: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali di approvvigionamento di beni e servizi.
gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni, Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Questo subemendamento continua a fornire l'occasione per ritornare su una preoccupazione che già avevamo espresso in ordine ai rischi cui si espone il sistema costituendo in tempi brevi le Federazioni, che non sono più chiamate con la vecchia denominazione Federazioni sanitarie, ma Federazioni sovrazonali.
un subemendamento in sé abbastanza semplice, perché sostituisce il termine "pluriennale" col termine "annuale". Ma che cosa sottende questo tipo d'emendamento? Questo tipo d'emendamento fa riferimento alla necessità che la reale attività, anche in termini di acquisti, da parte delle Federazioni sia un'attività che metta a sistema la migliore conoscenza che gli uffici di riferimento hanno accumulato nel tempo presso le organizzazioni aziendali.
Non è sufficiente conferire il personale o la strumentazione di quegli uffici alla Federazione, sia pure conservando l'inquadramento e le tutele di quel personale al livello iniziale dell'assegnazione alle aziende perché in automatico si trasferisca il sapere accumulato, se non è prima accompagnato da un processo di condivisione. Purtroppo, come già vedevamo che la Giunta intendeva fare sull'organizzazione sanitaria ed assistenziale non concedersi il tempo della doppia presenza, così oggi vediamo fare sulle Federazioni. Cosa significa doppia presenza? Che per preparare il futuro occorre un tempo, che magari può essere considerato morto ai fini dell'economia, in cui il vecchio e il nuovo sistema coabitano per arrivare all'osmosi del nuovo sistema.
Vi dicevamo: "Volete potenziare l'assistenza territoriale? È cosa buona e giusta, non l'avete inventata voi, lo dice anche il Ministero, lo dicevamo già anche noi, ma non potete svuotare gli ospedali per realizzare l'assistenza territoriale, perché per un certo periodo, per non creare stress al sistema, dovete prima potenziare l'assistenza territoriale quindi con una risorsa aggiuntiva, e poi via, via i benefici di quel potenziamento si dimostreranno nell'alleggerimento delle funzioni ospedaliere". E qui è lo stesso: non potete pensare di sostituire una unità sconosciuta, peraltro vissuta come organismo estraneo e gerarchicamente superiore, alle competenze già in essere nelle Aziende, perché il primo esito sarà la resistenza passiva.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Subemendamento rubricato n. 85.47) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio, Bono: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi secondo i principi dell'economicità.
gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni, Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Anche questo è un emendamento che serve esclusivamente a consentirci la prosecuzione del ragionamento, perché introduciamo una buona raccomandazione: la raccomandazione dell'economicità, che non vuol dire l'assegnazione al costo economicamente più conveniente, ma come sempre al principio del vantaggio, che è una sintesi tra l'economia e la qualità.
Riprendendo il discorso precedente, la questione potrebbe porsi in una modalità a lungo perdurante, almeno per il tempo della vostra "riforma", di resistenza passiva; resistenza passiva di coloro che devono cedere verso colui che deve accogliere questa cessione.
Poiché non è mai giusto e nemmeno funzionale per un sistema dover agire prima con una forzatura e poi con la sopportazione di una resistenza passiva, è evidente che la nostra preoccupazione è quella di convincerci/convincervi (personalmente ne sono convinta) di adottare un percorso progressivo. Un percorso progressivo che prima, com'è avvenuto nelle altre Regioni, cammina sulle gambe di accordi condivisi interaziendali, definisce una funzione sovrazonale in capo ad un'azienda che la svolge per nome e per conto, e dopo eventualmente va a costituire una nuova unità operativa che raccoglie i saperi e le organizzazioni precedenti per svolgere funzioni che, a quel punto, pacificamente da parte di tutti sono riconosciute essere volte meglio attraverso un livello sovrazonale che non un livello aziendale.



PRESIDENTE

Comunico all'Aula che vi è un problema sulla rete che il CSI sta cercando di risolvere. Ovviamente la rete Intranet per i nostri emendamenti e per la nostra attività è attiva.
Subemendamento rubricato n. 85.53) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio, Bono: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi della trasparenza gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni, Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Proseguo nelle osservazioni che avevo espresso fino al precedente emendamento.
necessario, per realizzare la motivazione che la Giunta assume nel proprio emendamento che è il principio della cooperazione, che tale cooperazione non sia a sua volta imposta. Non basta chiamarla cooperazione perché non sia autoritarismo.
Se prima, obiettavamo, c'era una soluzione autoritaria alla volontà di aggregazione delle aziende, il fatto che adesso la si chiami "impegno alla cooperazione" non modifica la sostanza, quando la sostanza è autoritaria.
Il tema, quindi, è riuscire a ragionare sui passi necessari che i colleghi del Partito Democratico sottolineano essere ben più lunghi che non i 90 giorni prescritti; quali siano i passi e i percorsi necessari per arrivare ad agire secondo quello che viene giudicato essere il modello ottimale, cioè ragionare in una logica di area vasta e affidare a quest'area alcuni compiti e alcune risorse strumentali, comprese quelle umani e funzionali a realizzare i compiti, perché meglio possa essere agito a quel livello territoriale.
Precedentemente, avevo detto che era un rischio arrivare ad imperio a questa soluzione senza averla prima sperimentata attraverso i protocolli condivisi, ma è anche un rischio adottare il modello del massimo livello territoriale, in modo differenziato, come se fossero neutre le questioni alle quali ci si va ad approvvigionare, come fosse neutro l'acquisto di alcuni beni, come fosse neutro l'acquisto di alcuni servizi. Ma soprattutto, come si possa addivenire a quella soluzione, senza aver prima sperimentato le eventuali conseguenze negative di una separazione delle attività assistenziali sanitarie da quelle strumentali di acquisto di beni e servizi.
Già il collega Lepri intervenendo precedentemente sottolineava come ci sia la necessità di conoscere, e la conoscenza non può che essere realizzata nella prossimità. Non basta la standardizzazione della statistica per interpretare correttamente il fabbisogno di un'azienda sanitaria e poi tradurlo in capitolati di appalto o in contratti di servizio.
Questa distanza non è una distanza che va sempre bene per qualunque attività si debba esercitare; ci sono attività per le quali le distanze vanno accorciate e, necessariamente, quindi, devono essere più prossime là dove si esprime il bisogno e là dove si va a risolvere, con un intervento sanitario, il bisogno non solo del sistema, ma delle persone.



PRESIDENTE

Passiamo all'emendamento successivo.
Subemendamento rubricato n. 85.54) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio, Bono: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi d'efficienza gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni, Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" Con il consenso dei proponenti, il subemendamento è dato per illustrato.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Elementare III Circolo di Chieri (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola Elementare del III Circolo di Chieri in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Esame disegno di legge n. 147, inerente a "Disposizioni in materia di organizzazione del Servizio Sanitario Regionale" (seguito)


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dei subemendamenti all'emendamento n. 85) del disegno di legge n. 174.
Subemendamento rubricato n. 85.55) presentato dai Consiglieri Buquicchio e Artesio e Bono: L'articolo 2 comma 2 è modificato come segue: "3. Alla FS, sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi. La Giunta regionale provvede ad un monitoraggio costante delle attività intraprese dalle FS.
gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni. Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie.
Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS.".
La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Quest'ulteriore emendamento, invece, si inserisce coerentemente con il ragionamento che avevo sviluppato fino a questo momento, perché chiede alla Giunta di procedere con monitoraggi costanti.
Il monitoraggio dovrebbe essere la prima buona modalità di comportamento, ogni qual volta si introduce una sperimentazione. Si prova sulla base di dati di evidenza che suggeriscono di provare; si definisce un tempo della prova, monitorandolo, e si rendono trasparenti le conclusioni cui si perviene.
In questo caso, con le scelte che ha compiuto con questo atto sul disegno di legge, la Giunta ha già omesso di dimostrarci, con dati di evidenza, la necessità non di una sperimentazione che ci avrebbe visti in un atteggiamento politico molto diverso da quello attuale, bensì la determinazione all'infinito di una nuova soluzione organizzativa.
Dicevo che la Giunta lo fa senza l'onere della prova, a meno che la Giunta non voglia portare, come prova di qualunque argomento, la questione dei costi di funzionamento del sistema sanitario e della sua sostenibilità.
Che si parli dell'intasamento dei pronto soccorso, il tema è la sostenibilità economica; che si parli del costo di funzionamento per l'acquisto degli strumenti, il tema è la sostenibilità economica. Non c'è stato, fino ad oggi, un ragionato e confrontato elemento di valutazione che abbia retto l'onere della prova, se non quello dell'economia.
Quando avete provato a dirci quale fosse l'andamento delle attività degli ospedali, degli ambulatori o della medicina generale, siete stati confutati dai territori. Anche perché lì avete usato un indicatore valido per tutti, credendo che la statistica di Trilussa si potesse applicare anche alla sanità, e siete riusciti a dare conto dell'attività operatoria di un reparto o di un ospedale soltanto in base alle SDO e non in base alle attività. Quindi continuate così, continuate a dire "s'ha da fare" senza dire "perché s'ha da fare". Alla domanda "perché", si risponde perché costa troppo quello che c'è oggi. Questa è l'unica spiegazione.
Il minimo di pretesa che può avere un'opposizione che cerca di convincervi a non andare in modo così cieco in questa direzione, è quello di dirvi di mettere in capo alla vostra responsabilità l'obbligo del monitoraggio e di restituire pubblicamente gli esiti di questo monitoraggio, avendo anche il coraggio di dire di aver sbagliato quando questo sarà dimostrato.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Subemendamento rubricato 85.56) presentato dai Consiglieri Buquicchio e Artesio, Bono: L'articolo 2 comma 2 è modificato come segue: "3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi. Quest'ultimi devono essere presentati ed approvati dalla Giunta regionale gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni. Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie.
Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS.".
La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Si tratta di una ripresa degli elementi che prima venivano sottolineati.
Proviamo ad immaginare cosa potrebbe accadere di qui a qualche mese malauguratamente dovessimo approvare questo disegno di legge entro 90 giorni e dovessimo utilizzare i regolamenti attuativi, su alcune misure necessarie alle Aziende Sanitarie.
Le Aziende Sanitarie che nel frattempo hanno conferito i loro uffici amministrativi, i tecnici di economato e così via alla Federazioni sovrazonali, segnaleranno quali sono le loro esigenze. Queste loro esigenze, è prevedibile, devono attendere un tempo comune e omogeneo.
Se la Federazione sovrazonale ha senso di esistere ed è migliore secondo chi la propone del comportamento quotidiano delle Aziende Sanitarie, è perché farà delle economie di scala. Una delle economie di scala è non fare le gare in un tempo consecutivo ogni volta che un'Azienda invia delle domande, ma di attendere il tempo giusto per fare gare omogenee su scala più larga, come già in parte avveniva quando un'Azienda faceva "per conto di".
Avremo, quindi, un problema di gestione e di tempi intermedi: c'è chi esaurisce prima, chi dopo, ma si deve aspettare il tempo ottimale.
Una volta aspettato il tempo ottimale, si farà questo acquisto con la migliore economia di scala, con il migliore vantaggio economico e auguriamoci con il migliore risultato qualitativo (potrei accettare scommesse sul fatto che il risultato qualitativo non sarà corrispondente n alle aspettative né alle attese).
Tutto ciò che accade a livello delle Federazioni sanitarie, non sarà più noto né singolarmente alle aziende, perché si vedranno soddisfatti sulle loro domande, né complessivamente alla Giunta regionale.
Non vorrei che con le Federazioni sanitarie capitasse all'Assessore Monferino quel curioso incidente che gli è capitato con la Società di Committenza Regionale, vale a dire che, ad un certo punto, come vivendo di una vita propria, al proprio interno scopre numeri e necessità, al proprio interno decide quando è necessario fare delle gare per giunta con un'agenzia interinale cui la Giunta precedente riservava funzioni residuali, e fa una gara. E l'Assessore non lo sa! E cosa gli capita quando a muoversi per via naturale non sia più una società di committenza regionale, ma sei o quattro Federazioni sovrazonali? Che nel frattempo, avendo nella loro pancia tutte le competenze, sanno bene cosa devono andare ad acquistare ma l'Amministrazione regionale non necessariamente lo saprà! Perché, figuratevi non sapeva che cosa faceva una società regionale.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Subemendamento rubricato n. 85.41) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio, Bono: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi gestione del materiale, dei magazzini e della logistica. In proposito verrà predisposto un sistema di benchmarking per valutare le performance delle singole FS sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni, Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello di efficacia e di efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Allora, vogliamo proprio aiutare l'Assessore, in questo caso l'Assessore Monferino, ad essere il più possibile il dominus di questa situazione del sistema sanitario al quale si sta applicando come tutte le sue conoscenze di carattere manageriale.
Già ho segnalato un rischio: che a furia di creare organismi cui delegare si possa rischiare di perdere il controllo della situazione. O meglio, si possa rischiare di creare situazioni così potenti da non riuscire più a controllarle, perché tutto il sistema sul quale sono costruite le Federazioni sovrazonali è un sistema improntato al controllo avendo la DEA di avere uomini; perché sempre uomini sono: spero che l'Assessore poi nelle nomine mi smentirà e provi a introdurre anche qualche donna, ma quando l'Assessore parla del governo del sistema dice "gli uomini al comando" e "gli uomini delle aziende", quindi immagino saranno uomini quelli delle Federazioni sovrazonali. Questi uomini il più possibile fidelizzati al mandato della Giunta e al mandato dell'Assessore agiranno sicuramente in una logica di convenienza e d'efficacia, però, come ho detto prima, se già capita tra due eguali livelli di non parlarsi, di perdersi le lettere, di far sì che uno cammini senza aver avvertito l'altro, figuratevi se non può accadere moltiplicando il numero dei fattori. Quindi avremo sei situazioni o sette, se ci mettiamo il 118, che possono camminare di vita propria senza avvertire l'Assessore.
Allora abbiamo bisogno di aiutarlo in questa sua funzione di monitoraggio. Prima suggerivamo il monitoraggio, adesso in questo suggeriamo il benchmarking. Buona comparazione qualitativa in modo che possiamo misurare i risultati che qua chiamiamo malamente performance (il collega Buquicchio ha una tendenza all'uso degli inglesismi che non è equivalente alla mia: ho firmato per il contenuto ma non certo per questo ricorso a questi vocaboli); quindi, valutiamo almeno attraverso l'Amministrazione qual è il risultato di qualità di questo nuovo assetto altrimenti potrebbe rischiare di sfuggirci di mano.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Artesio: Subemendamento rubricato n. 85.43) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio, Bono: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi gestione del materiale, dei magazzini e della logistica. In proposito verrà predisposto un sistema di monitoraggio e valutazione delle attività svolte dalle FS sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni, Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello di efficacia e di efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Credo che sia forse il subemendamento conclusivo del ragionamento che svolgevo precedentemente. Si riprende il tema de monitoraggio. Prima abbiamo parlato della comparazione qualitativa, adesso paralimo dell'attività di valutazione.
Venendo non alle facezie, perché possiamo anche sorridere, ma non sono facezie quelle di cui stiamo discutendo, vorrei provare a farvi immaginare (dopo il percorso già proposto prima di come può funzionare un rapporto tra le aziende e questo nuovo sistema) come potrebbe funzionare il controllo diffuso rispetto all'attività delle Federazioni sovrazonali, ovvero come non funzionerà.
Perché noi sulle aziende abbiamo un livello di controllo che oltre ad essere interno e quindi degli strumenti di valutazione interni, ed estero dell'Assessorato sulle aziende, ne abbiamo uno insostituibile che è quello della partecipazione democratica composta da alcuni soggetti, di amministratori, i sindaci dei Comuni, a livello di distretto e a livello di azienda. Fatto di controllo degli operatori attraverso le relazioni sindacali, fatto di controllo della partecipazione, attraverso i comitati di partecipazione. La Regione, nelle sue scelte pur molto autorevoli perché fatte da un'Assemblea legislativa o da una Giunta, ha l'elemento del controllo diffuso, la comunicazione giornalistica; ha il controllo dell'Assemblea legislativa, con l'attività ispettiva, ha il controllo dell'opinione pubblica.
Queste Federazioni sovrazonali che razza di controllo avranno se non in unico flusso dall'Assessore alle Federazioni? Ora, dato questo, essendo estromesso totalmente il livello di partecipazione delle Comunità di riferimento tanto più preoccupante potrebbe essere qualunque atteggiamento deviato dei comportamenti delle Federazioni.
Poi, piangere sul latte versato sarà un po' più difficile. Ecco perch insistiamo così tanto sul tema del monitoraggio e della valutazione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Artesio: Subemendamento rubricato n. 85.44) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio, Bono: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi gestione del materiale, dei magazzini e della logistica. In proposito verrà predisposto un piano annuale e triennale secondo i principi di efficacia efficienza, trasparenza ed economicità sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni, Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello di efficacia e di efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" I proponenti danno per illustrato il subemendamento.
Subemendamento rubricato n. 85.45) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio, Bono: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi gestione del materiale, dei magazzini e della logistica. In proposito verrà predisposto un piano annuale e triennale delle iniziative che si intendono intraprendere sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni, Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Lo stesso ragionamento fin qui fatto sarà per la maggiore possibilità di attenzione dei colleghi e per la possibilità di un loro convincimento articolato in ognuna delle Federazioni sovrazonali.
In questo caso stiamo parlando della gestione del materiale dei magazzini e della logistica.
Dicevo già prima: quanto sappiamo dell'attività puntuale di ogni singola azienda su queste materie da poter serenamente affermare che potranno essere svolte in maniera più efficiente, più tempestiva e più economica ad un livello sovraterritoriale? Non ne sappiamo moltissimo, anche perché già oggi cominciamo ad assistere e a veder manifestarsi alcun pericolosi cortocircuiti. Quali sono i cortocircuiti ai quali assistiamo? Ad esempio, al fatto che chi lavora concretamente all'interno delle aziende sanitarie su alcuni di questi temi non si riconosce, non conosce, probabilmente non validerà e quindi non praticherà alcune delle soluzioni che a livello regionale si immagina o si prefigurano come soluzioni funzionali alle future Federazioni, proprio perché le Commissioni di studio, le commesse assegnate e le consulenze attivate non riescono a ricomprendere la realtà delle cose.
Quando noi parliamo di magazzini, dobbiamo necessariamente distinguere fra magazzini farmaceutici e magazzini generali, però c'è una soluzione che viene normalmente addotta per spiegare la necessità di un governo centrale di queste reti.
Una delle questioni addotte, oltre alla solita questione "non ci possiamo più permettere il mondo che abbiamo visto fino adesso perché il mondo è cambiato quindi bisogna cambiare con una riduzione dei costi", è che all'interno dei magazzini ci sono molti materiali e prodotti inutilizzati, molti resti che in quanto tali gravano sul sistema economico.
Non è così. Non è così in maniera diffusa. Perché alcune delle gare che erano state realizzate precedentemente, alcuni dei contratti con i fornitori che erano stati stipulati, alcune delle condizione di maggior favore prevedevano, ad esempio, esattamente la possibilità di restituzione dei resti.
Questo è un piccolo esempio. Un esempio per rendervi consapevoli del fatto ce pensare a generalizzazioni di ogni genere non sempre è conveniente. Lo si potrà imporre con l'autorità, ma non sempre si otterrà un buon risultato.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Artesio: Subemendamento rubricato n. 85.46) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio, Bono: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi gestione del materiale, dei magazzini e della logistica. In proposito verrà predisposto un piano annuale e triennale, che dovrà essere approvato dalla Giunta regionale, delle iniziative che si intendono intraprendere sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni, Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" Con il consenso dei proponenti, il subemendamento è dato per illustrato.
Subemendamento rubricato n. 85.38) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio, Bono: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema.
E' prevista l'attuazione di un sistema costante di monitoraggio e valutazione delle attività effettuate dalle FS programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni, Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Come i colleghi che sono ovviamente molto attenti a questa discussione avranno già capito non seleziono a caso, tanto meno sulle risorse di fiato che sono infinite, quali siano gli emendamenti da illustrare e quali invece da dare per illustrati.
Seleziono per illustrarli soltanto quelli che mi consentono di tornare sul tema della valutazione e del monitoraggio. E qui si torna sulla questione del sistema costante.
Il punto c), su cui interviene questa proposta d'emendamento, parla dello sviluppo e della gestione delle reti informative e di digitalizzazione del sistema. E questa è una di quelle questioni sulle quali non si può che provare ad attualizzare questa norma di carattere generale.
Come potete pensare di introdurre un elenco di funzioni a carico delle Federazioni sovrazonali, senza aver contemporaneamente pensato a quello che sta succedendo - sempre a vostra cura - in alcuni degli ambiti di cui vi volete occupare con le Federazioni sovrazonali? Ho detto prima del caso dei magazzini; adesso è il caso delle reti informative e di digitalizzazione del sistema.
Come non ricordare a quest'Aula che non più di un mese e mezzo fa gli Assessori Monferino e Giordano avevano fatto ricorso al procedimento del riuso, con l'acquisizione del sistema informativo della Regione Umbria per la gestione, sul livello regionale, di alcune modalità necessarie alla gestione amministrativa delle Aziende sanitarie (delibera prontamente ritirata)? Con quali motivazioni è stata ritirata quella delibera? Con la motivazione - scritta nella narrativa - del dover attendere la soluzione della riforma sanitaria. Ora, la soluzione della riforma sanitaria qui scritta non parla più di unico sistema regionale: mette in capo il tema alle Federazioni; magari ci sarà un concerto di sei Federazioni che andrà a risolvere il problema di un unico sistema informativo regionale.
Ma vi rendete conto di quante contraddizioni ci sono tra ciò che accade nei dati di realtà -anche solo nei vostri dati di realtà - e ciò che scrivete debba magicamente avvenire, tra novanta giorni, grazie alla nascita delle Federazioni?



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Subemendamento rubricato n. 85.39) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio, Bono: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema secondo i principi dell'efficacia, efficienza, trasparenza ed economicità programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni, Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" Con il consenso dei proponenti, il subemendamento è dato per illustrato.
Subemendamento rubricato n. 85.40) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio, Bono: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema.
Le FS dovranno confrontarsi con il CSI Piemonte per la stipula di eventuali collaborazioni programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni, Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" Ha chiesto la parola per l'illustrazione la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Questo subemendamento è sicuramente di grande interesse anche per molti altri colleghi, oggi casualmente non presenti ma certamente molto attivi nel momento in cui arriverà in Aula la proposta che l'Assessore Giordano ha annunciato in sede di audizione, non più tardi di martedì scorso, di rivisitazione delle competenze del CSI Piemonte, del ruolo della Regione in questo organismo e delle possibili modifiche di stato giuridico dell'organismo stesso.
Fino a un minuto fa vi stavo appunto chiedendo: com'è possibile che voi collochiate genericamente una competenza di tipo informativo sulle Federazioni sovrazonali, quando tentavate di avere un'unica modalità coordinata tra tutte le Aziende, a cui sovrintendesse la capacità di individuazione di sistema da parte del CSI? Qui continuiamo a porvi la stessa questione: le Federazioni, come minimo, dovranno confrontarsi con il CSI Piemonte per la stipula di eventuali collaborazioni.
A proposito: le Aziende sono socie del CSI; le Federazioni devono diventare socie del CSI, come Assemblee consortili di Società a responsabilità limitata? Visto che per molto tempo - lo si è detto ed è un dato che corrisponde a realtà - il monitoraggio l'avevamo fatto noi - vi abbiamo permesso noi, con il nostro monitoraggio, di dire quante differenze di sistemi informativi ci sono nelle Aziende - nel momento in cui le Federazioni sovrazonali si dovranno occupare di questo sistema, con quali relazioni con il CSI arriveranno a trovare soluzioni omogenee - o generali o di scala - se saranno esse stesse a dover agire su questa materia?



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono.
Mi scusi, Consigliere, ma non avevo riconosciuto, nella versione veloce, la sua firma in calce all'emendamento. Prego, Consigliere Bono.



BONO Davide

Sì, Presidente: ho firmato prima, di corsa, gli emendamenti del collega Buquicchio, che è assente; mi chiedevo quindi se li avevo firmati tutti.
Intervengo dunque anche per dare un po' di tregua alla collega Artesio anche perché ho seguito attentamente quanto ha detto...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Bono: lei interviene quindi sul subemendamento n.
85.40) o sul n. 85.42)?



BONO Davide

Su quello precedente, il n. 85.40) già illustrato dalla Consigliera Artesio: Ho seguito attentamente quello che ha detto la collega e mi sembrano in effetti, tutti emendamenti di merito, che hanno un preciso significato che, almeno, portano con sé delle precise domande che vengono poste all'Assessore e alla Giunta e che probabilmente - immagino - non avranno risposta perché, anche in virtù del comunicato del Presidente Cota, che ci è stato letto - non è venuto neanche oggi in Aula, ma ci ha portato la letterina - mi pare si voglia andare a contingentare i tempi e a restringere e comprimere, quindi, quello che dovrebbe essere il dialogo tra le opposizioni, la maggioranza e la Giunta. Prova di questo è anche il quadro desolante della maggioranza che, a parte qualche collega negli ultimi banchi, non è molto presente.



(Commenti in aula)



BONO Davide

Anche nei primi banchi.
Si tratta di domande che ritengo sicuramente valide, sollevate a partire dal primo comma, che andrebbe a modificare il comma 2 dell'articolo 2 della legge regionale n. 18/2007, sul numero delle Federazioni e, in seguito, su quali sono le loro funzioni.
Noi siamo sicuramente contenti che sia stato presentato, anche se tardivamente, un emendamento esemplificativo che dovrebbe spiegare quali dovrebbero essere le funzioni di queste fantomatiche Federazioni sanitarie e chiudo, Presidente - ma non posso esimermi dal ricordare che, dalla presentazione dell'emendamento stesso, sono stati sollevati altri dubbi su cui vorremmo avere delle risposte. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Subemendamento rubricato n. 85.42) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio e Bono: L'articolo 2 comma 2 è modificato come segue: "3. Alla FS, sono attribuite le funzioni di: a. piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi.
b. gestione del materiale, dei magazzini e della logistica.
c. sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema. In proposito sarà predisposto un piano annuale e triennale delle iniziative che le singole FS intendono intraprendere d. programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni. Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali e. programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie. Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali f. gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) g. gestione e organizzazione dei centri di prenotazione h. gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS.".
Ha chiesto la parola per l'illustrazione il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Continuo il ragionamento perché è complesso, in fase d'illustrazione degli emendamenti, fare un intervento con senso compiuto.
Dicevo che i punti sollevati dalla Consigliera Artesio e da altri colleghi sono sicuramente interessanti. Per quanto concerne le funzioni attribuite alle Federazioni sanitarie, ricordo per esempio, il discorso riguardante la programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria.
Anche noi riteniamo che questa debba essere una funzione precipua dell'Assessorato e non delegata, invece, ad un uomo solo al comando che dovrebbe essere quest'Amministratore unico - che poi è un Amministratore delegato di Azienda - che gestisce, appunto, la programmazione dell'edilizia sanitaria.
Anche per quanto riguarda gli appalti, in effetti, ripercorro lo stesso intervento che ha fatto la collega, ricordando che in Commissione sono stato uno dei pochi, per quanto riguarda SCR, a non avere un atteggiamento censorio, se non per quanto attiene alle persone che sono state dentro il C.d.A. e che sono state Presidenti dell'Ente stesso. La stazione appaltante unica regionale era qualcosa che ci doveva permettere, in teoria, di migliorare e di far luce su tutte quelle zone d'ombra che ci sono normalmente negli Assessorati, nelle Regioni e negli Enti quando vengono gestiti gli appalti da parte del committente pubblico. Così non è stato, ma non per carenze formali della struttura che gestisce gli appalti: penso e ritengo, più tristemente, che si sia trattato di carenze e colpe degli uomini che sedevano in quegli organi.
A maggior ragione, quindi, condivido una preoccupazione che è nostra ma che poi, in effetti, è traslata su chi ricopre il ruolo di Assessore: è vero che c'è un'Assemblea consortile dei Direttori generali, ma tutta la responsabilità è praticamente in capo a un uomo solo; può essere ovviamente anche una donna, quindi diciamo ad un essere umano singolo. Passando, cioè da un organo che ha un C.d.A. ad una Federazione sanitaria, le problematiche che abbiamo riscontrato in SCR non si risolvono magicamente con la bacchetta.
Sulle funzioni attribuite alle Federazioni sanitarie restano quindi alcune domande, tra le quali anche quella su cosa farà in effetti SCR, se la maggior parte degli appalti riguardanti la sanità vengono dirottati su un certo numero di Federazioni sanitarie. Ricordo che nel primo punto è ancora detto "le" Federazioni sovrazonali o sanitarie" e non ne viene specificato il numero, anche se poi questo ci è stato specificato con un'ANSA che abbiamo letto tutti, dalla quale si evinceva che dovrebbero essere sei, come diciamo da molto tempo.
Probabilmente qui ci possono essere degli spazi di manovra per valutare qual è il numero delle Federazioni sovrazonali, ma resta il dubbio sulla funzionalità che si vuole attribuire al veicolo, alla forma e alla struttura quando restano ancora grandi problemi politici.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Subemendamento rubricato n. 85.37) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio e Bono: L'articolo 2 comma 2 è modificato come segue: "3. Alla FS, sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie.
Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali.
Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS".
La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Ho sottoscritto quest'emendamento non tanto perché ne condividessi la proposta, che peraltro è di cancellazione, quanto piuttosto perché il Consigliere Buquicchio, nel momento in cui ha stilato quest'emendamento, è stato coerente con la logica che l'Amministrazione vuole seguire. E se si segue quella logica, quell'inciso "il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali" - che poi non è un inciso, ma un periodo sospeso - in realtà non è corretto rispetto alle intenzioni dell'Amministrazione. Quindi intervengo io su questa contraddizione, perché invece vorrei proprio che si agisse in coerenza con gli indirizzi regionali. Il problema è che non pu pensarsi un livello di coerenza frammentando i compiti di programmazione. E qua si frammentano non solo questioni economicamente rilevanti, ma responsabilità politicamente significative.
Perché la programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture non può essere il compito di un ente consortile con a capo il Presidente di un Consiglio di Amministrazione che non ha alcun tipo di relazione sociale e politica con i territori, a beneficio dei quali esercita determinate scelte.
Ora, può essere vero che un Consiglio regionale vota una programmazione pluriennale di edilizia sanitaria, di gestione del patrimonio. Si vende non si vende, si converte ad altri fini, si attendono le varianti urbanistiche per una maggiore valorizzazione.
Tutto ciò può appartenere ad un piano pluriennale di edilizia sanitaria e patrimoniale dell'Amministrazione Consiglio regionale, ma se i tempi con i quali va avanti, le variazioni in corso d'opera, la determinazione di ci che avviene prima e avviene, sono in mano ad un ente intermedio, sottratto totalmente al controllo sociale e al controllo politico, quale certezza possiamo avere del piano degli investimenti che abbiamo votato? Quale certezza può avere l'Amministratore del Comune che ha cambiato la variante urbanistica, in base ad una programmazione del Consiglio regionale, e se la vede cambiata in base ad una programmazione della federazione sovrazonale? Quale certezza possiamo avere noi dei benefici delle soluzioni via, via inventate dagli Assessori buoni, quelli che sanno di economia, che di volta in volta inventano l'agenzia patrimoniale, il fondo immobiliare? Tutti quanti poi votiamo, sulla scia della disperazione, previsioni di entrate derivanti dalla valorizzazione e dall'alienazione dei beni, ma tutto ci cosa c'entra con il fatto che poi la gestione patrimoniale avviene a livello delle Federazioni? Lo trovo molto preoccupante e pericoloso.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Subemendamento rubricato n. 85.61) presentato dai Consiglieri Boeti Reschigna, Ronzani, Lepri, Taricco, Manica, Muliere, Stara, Gariglio Pentenero, Placido: La lettera d) del comma 3 dell'articolo 23 della legge regionale 18/2007 come sostituito dall'emendamento n. 85 della Giunta regionale al disegno di legge n. 174, è sostituita dalla seguente: "gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni, in coerenza con gli indirizzi regionali;".
La parola al Consigliere Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo

Qui entriamo nel merito delle funzioni di cui al comma terzo dell'emendamento.
Il senso dell'emendamento è questo: per noi le Federazioni non hanno e non possono avere nessuna funzione di programmazione. Svolgono una gestione di funzioni a livello di area sovrazonale.
La programmazione è una responsabilità che è in capo all'Assessorato regionale alla sanità; il contraltare della programmazione e del ruolo dell'Assessorato è il Consiglio regionale e il corpo delle organizzazioni sociali con cui l'Assessorato interloquisce. Se s'immagina di mettere in capo alle Federazioni una funzione di programmazione, qui si richiama un tema che la collega Artesio ha poc'anzi illustrato, che è quello del coinvolgimento delle comunità locali.
Allora bisogna immaginare un percorso che coinvolga le rappresentanze delle comunità locali, perché un conto è un Amministratore unico che ha una funzione di gestione di alcune funzioni tecnico-amministrative, un conto è il ruolo di un Amministratore unico che ha anche in capo a sé delle funzioni di programmazione.
Quello che proponiamo - e qui parliamo della gestione del patrimonio immobiliare, quindi il punto d) del comma terzo - è che noi crediamo che la gestione del patrimonio immobiliare e degli interventi in ambito d'edilizia sanitaria sia una questione affidabile a livello di area sovrazonale. Ma la gestione, che significa l'attuazione di decisioni che sono state assunte da altra parte.
Questa altra parte è l'Assessorato regionale e il contraltare che è il Consiglio regionale.
Mi sembra molto chiaro il senso di quest'emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Sono riflessioni che abbiamo fatto altre volte e in altre occasioni, e devo dire che ci sembrano anche abbastanza evidenti.
Lo hanno detto i colleghi Artesio e Reschigna che abbiamo affrontato più volte questa questione: la programmazione non può essere affidata ad un organismo di tipo tecnico, che è quello delle Federazioni.
La programmazione non può che essere affidata all'Assessorato, alla sua maggioranza, alla Giunta e va confrontata, secondo quello che la legge prevede, all'interno delle Commissioni consiliari competenti anche con l'opposizione.
Pensare che ci possa essere un Direttore un po' monocratico - non me ne voglia nessuno per il termine - indicato dal Presidente della Giunta, che decide quale tipo di programmazione possa essere fatta all'interno di un territorio, è una cosa che non ci convince. E invitiamo il Governo regionale a prendere atto e a convincersi anche dell'opportunità di questa riflessione.
Viviamo momenti difficili da un punto di vista economico e pensiamo che, rispetto alla necessità di investire in edilizia sanitaria, non ci siano purtroppo le risorse necessarie per affrontare un miglioramento della qualità strutturale dei nostri ospedali.
L'età media - come l'Assessore sa - è di ottant'anni, quindi sono ospedali vecchi. Abbiamo poi ambulatori decrepiti. Penso al laboratorio di Alpignano, che avrebbe dovuto essere costruito ex novo in un'altra sede del quale non riusciamo più a sapere niente.
Ma questa non è una cosa che decide la Federazione, questa cosa la decide l'Assessorato insieme alla Giunta e al Consiglio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Per rafforzare il ragionamento che ha svolto Boeti e che prima ha svolto il nostro Capogruppo.
Nello schema nostro, la Regione ha competenze in materia di programmazione, le Aziende sanitarie sono uno snodo della politica con la quale organizziamo la sanità in Piemonte. Con la discussione che stiamo facendo in queste ore, riteniamo che sia giusto che le Aziende conferiscano ad un soggetto che voi chiamate Federazione - ma che poteva essere anche un altro - una serie di attività e di funzioni, perché si ritiene che sia giusto sfruttare economie di scala per fare ad un livello più alto ciò che finora hanno fatto le Aziende sanitarie, che questa scelta sia dettata da ragioni funzionali e dell'esigenza di contenere anche i costi e la spesa sanitaria. Questo è. Questo è ciò che giustifica il fatto che avete individuato, nella Federazione, il soggetto per attuare queste politiche per centralizzare alcune attività che oggi svolgono le Aziende Sanitarie.
Poi, possiamo discutere se sia giusto o meno conferire subito queste funzioni, se sia più giusto farlo in maniera graduale, ma questo è il nocciolo della questione.
Tutto ciò che, invece, è programmazione, secondo noi deve essere in capo alla Regione, deve continuare ad essere in capo alla Regione: questo è il senso del submendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Brevemente, per evidenziare come, in generale, la programmazione, anche quella relativa all'edilizia sanitaria, debba rimanere in capo all'Assessorato alla sanità, perché, soprattutto in questo campo, il rischio è che si verifichino spinte dal territorio che vanno in una certa direzione, che non stanno all'interno di una programmazione generale.
Questo sarebbe molto grave. Ecco perché pensiamo che alle Federazioni (se si faranno) bisognerà affidare la gestione e non la programmazione: la programmazione dell'edilizia sanitaria e della politica sanitaria devono rimanere in capo all'Assessorato, per le ragioni che abbiamo cercato di spiegare.
In passato, abbiamo avuto esempi non molto validi in questa direzione: spinte che nascono dal territorio, magari anche positive, che però non erano comprese all'interno di una programmazione generale, che poi il sistema pubblico piemontese ha dovuto gestire e sopportare.
Ecco perché riteniamo che gli investimenti - che sicuramente bisognerà realizzare - debbano stare all'interno di un disegno globale programmatorio, a livello regionale. Ecco perché insistiamo con questo subemendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Taricco.



TARICCO Giacomino

Alcune questioni che volevo illustrare, relative a questo subemendamento, le ha già anticipate il collega Muliere.
Riteniamo che il tema della programmazione (tutta la programmazione del patrimonio immobiliare e la realizzazione della sanità sul territorio) debba rimanere in capo alla Regione. Questo, perché l'esperienza di quel poco che abbiamo potuto vedere sul territorio, c'insegna che in moltissime realtà c'è mediamente una sovrabbondanza di strutture sanitarie; rispetto al passato, quello che è fatto è fatto (bisognerà cercare di valorizzare al meglio le strutture esistenti), ma crediamo sia necessario creare le condizioni affinché un sovradimensionamento di strutture e una localizzazione non sempre ottimale delle stesse possano e debbano essere superati.
Nella realtà in cui vivo, uno dei problemi esistenti è: come gestire l'enorme patrimonio immobiliare presente, che, dal punto di vista dell'utilizzazione funzionale per l'erogazione delle prestazioni sanitarie è oggettivamente sovradimensionato? Questo, anche perché - come sosteneva il collega Muliere - non sempre le spinte provenienti dai territori vanno verso un'ottimizzazione di ci che esiste ed un raccordo e un coordinamento per migliorare, per quanto possibile, la gestione delle strutture esistenti con quelle che si vorrebbe realizzare.
In questo senso, se questa funzione di programmazione rimane in capo all'Assessorato, probabilmente, nel tempo, si potrà avviare un circolo virtuoso che arrivi a ridurre quel sovradimensionamento che, in molti casi rappresenta un problema da gestire concretamente.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Placido, che interviene in qualità di Consigliere.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente.
Assessore Monferino, mi scusi se la disturbo mentre s'intrattiene con il collega Carossa (non volevo dire che è il collega Carossa che disturba l'Assessore; senz'altro è l'Assessore che disturba il Capogruppo della Lega Nord!): mi permetto di rivolgermi direttamente a lei, perché non riusciamo a capire questo, che è uno dei punti fondamentali.
Non è pensabile che la Regione si spogli di una delle sue competenze precise. Chi decide dove fare, non può essere la Federazione, ma deve essere la Regione. Lei ha fatto l'Amministratore delegato di un importante gruppo: è come se, ad un certo punto, lei affidasse ad una filiale di un Paese distante la strategia dell'azienda che lei rappresenta.
Non è assolutamente comprensibile. Questo è il problema! Non è pensabile: lei non l'avrebbe mai permesso, non l'avrebbe capito e adesso si trova a proporre una situazione che non avrebbe permesso e non avrebbe capito.
Le decisioni spettano alla Regione, nei bilanciamenti con il Consiglio regionale (dove costruire un ospedale, che tipo di politica attuare).
Conviene su questo? Ecco perché non riusciamo a capire: un conto è il numero (quattro o sei, ci sarà una discussione su questo), ma rispetto alle competenze, se una Federazione decide di costruire un ospedale a Trofarello...



MONFERINO Paolo, Assessore alla tutela della salute e sanità (fuori microfono)

Non ci sono i soldi!



PLACIDO Roberto

A parte i soldi, si apre una questione! Assessore, lei lo sa che i soldi si trovano e noi confidiamo che lei li trovi, altrimenti cosa ci sta a fare? Noi, su questo, facciamo il tifo! Mi fermo, perché continuerò il ragionamento in seguito, però questo è un punto fondamentale: non è possibile pensare che la Regione si spogli di una delle sue competenze più importanti, demandandole ad una struttura che deve coordinare ed eseguire.
Questo è il tema e sono convinto che lei lo condivida.
Confidiamo si possa trovare una soluzione.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Subemendamento rubricato n. 85.36) presentato dai Consiglieri Buquicchio e Artesio: L'articolo 2 comma 2 è modificato come segue: "3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni. Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali. La Giunta regionale provvederà annualmente ad individuare gli obiettivi che le FS dovranno raggiungere programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie.
Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali.
Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS.".
La parola alla Consigliera Artesio, per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Questo subemendamento lo potremmo ascrivere alla cultura della riduzione del danno.
Ho detto precedentemente della preoccupazione che ci può essere in una deviazione delle programmazioni decise dal Consiglio regionale, in ordine all'edilizia sanitaria e alla gestione del patrimonio, laddove le Federazioni potessero trovare, soprattutto a causa della loro veste giuridica, quindi questa figura plenipotenziaria dell'Amministratore Delegato, modalità di applicazione degli indirizzi regionali differenti almeno nei tempi (se non addirittura nella selezione delle priorità), da quelli indicati dall'Assemblea legislativa.
Per questa ragione, proponiamo che la Giunta proceda periodicamente ad un aggiornamento; aggiornamento non certo sufficiente a rassicurare i Consiglieri regionali e gli amministratori locali che, di volta in volta possono essere interessati sulla materia, ma almeno è un atto che pu essere controllabile da parte del Consiglio regionale, perché se la Giunta attraverso lo strumento con il quale si determina la volontà della Giunta (lo strumento della delibera), rende visibile lo stato annuale degli obiettivi in capo di edilizia e di patrimonio, sarà possibile, per l'Assemblea legislativa, averne un primo elemento di controllo.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Subemendamento rubricato n. 85.50) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: "3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni. Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali e seguendo i principi d'efficacia efficienza, trasparenza ed economicità programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" Con il consenso dei proponenti lo diamo per illustrato.
Subemendamento rubricato n. 85.51) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: "3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni. Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali. La Giunta regionale provvederà ad individuare un piano di monitoraggio e valutazione delle attività da sottoporre alle FS programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" Con il consenso dei proponenti lo diamo per illustrato.
Subemendamento rubricato n. 85.52) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: "3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni. Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali. La Giunta regionale provvederà annualmente ad individuare un piano delle priorità da sottoporre alle FS programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

La nostra preoccupazione è talmente forte che, ripetutamente, torniamo sul tema.
L'osservazione che ho svolto poco prima, cioè la possibilità di provvedere ad individuare un piano da sottoporre all'attenzione del Consiglio regionale attraverso lo strumento delle delibere di Giunta, qui viene reiterato, non con le stesse parole, altrimenti non sarebbe stato ammissibile, ma attraverso l'indicazione "selezione delle priorità".
il discorso di prima.
Prendiamo un esempio molto attuale: la questione delle Case della salute. L'amministrazione aveva votato - e non lo ha revocato - un atto di indirizzo pluriennale della programmazione. Questo atto di indirizzo pluriennale introduceva anche la previsione, molto significativa, delle Case della salute. Arriva la nuova amministrazione, la quale decide di modificare il rapporto, rispetto alla previsione delle Case della salute in relazione al numero degli abitanti, interrompendo l'indirizzo di programmazione del Consiglio regionale, con le conseguenze che possiamo immaginare: conseguenze di qualità assistenziale (la riduzione delle Case della salute) e conseguenze di programmazione nel campo dell'urbanistica (ad esempio Comuni che hanno modificato i loro piani regolatori per renderli coerenti con la programmazione regionale sulla materia).
Questo non è solo un elemento di cambio del calendario delle iniziative, è un elemento di cambiamento delle priorità.
Si potrà dire: beh, però nel caso da lei citato c'è stato un intervento pubblico riconoscibile, perché è cambiata la programmazione del Piano Socio Sanitario. Cosa non tanto vera, perché noi non abbiamo ancora votato il nuovo Piano sanitario che modifica i parametri tra le Case della salute e la popolazione. Ciononostante, su volontà della Giunta regionale si è cambiato con una delibera, anzi, prima con una lettera e poi con una delibera, l'attività che il Consiglio aveva scelto. Pensate cosa potrebbe succedere se il Consiglio non controlla più l'attività delle Federazioni sanitarie. Di qui la necessità di sottoporre il cambiamento di priorità in modo periodico, perché almeno il livello pubblico istituzionale possa averne contezza.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Subemendamento rubricato n. 85.62) presentato dai Consiglieri Boeti Reschigna, Ronzani, Lepri, Taricco, Manica, Muliere, Stara, Pentenero: La lettera e) del comma 3 dell'articolo 23 della legge regionale 18/2007 come sostituito dall'emendamento n. 85 della Giunta regionale al disegno di legge n. 174, è soppressa.
Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Quest'emendamento ha l'obiettivo di sopprimere, al comma e) dell'articolo 3, la programmazione degli investimenti e della valutazione delle tecnologie sanitarie affidate, come negli emendamenti presentati in precedenza, alla Federazione.
Nel Governo regionale precedente era stato istituito presso l'ARESS un ufficio di tecnology assestement, che aveva l'obiettivo di verificare come e quanto, con un capitolo così delicato primo, quali fossero le tecnologie innovative da adottare; secondo, quanto queste tecnologie si riflettevano nel soddisfacimento dei bisogni dei cittadini e nei soldi investiti.
Quante volte ci siamo trovati a verificare investimenti in tecnologia sanitaria, magari anche utili ai cittadini, ma che non erano stati decisi in nessun posto da nessuno.
Avevamo istituito una Commissione - direi più un gruppo di lavoro o come diremmo oggi, un tavolo - nel quale si discuteva di queste questioni.
Credo di poter dire, essendomi occupato anche nella passata legislatura di questioni sanitarie, che non mi sembra che si siano verificati investimenti al di fuori, al di sopra e al di là del buon senso e del soddisfacimento dei bisogni di cui parlavo prima.
Poi è arrivato il nuovo Governo regionale. La furia iconoclasta e lottizzatrice del commissario, oggi Direttore dell'ARESS, ha fatto piazza pulita di quel tavolo formato da professionisti, non certo professionisti "colorati", ma professionisti competenti che conoscevano il mestiere. Ci è stato spiegato che la Commissione e il tavolo messo in piedi oggi presso l'ARESS è formato da professionisti che decideranno nel modo migliore le tecnologie migliori da adottare, e poi oggi ci ritroviamo, all'interno delle Federazioni, la programmazione delle tecnologie sanitarie.
Diteci se ci siamo persi un pezzo o se non abbiamo capito come stanno le cose: c'è l'ARESS che si sta occupando di questo (perché l'ARESS se ne occupava anche durante il Governo regionale precedente) e c'è un gruppo di lavoro istituito apposta.
Non capisco per quale ragione bisogna affidare ancora ad una terza persona la gestione di tutto questo.
Se volete diminuire il potere del Direttore dell'ARESS cercate altri strumenti, perché forse questo non vale la pena di adoperarlo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Valgono, anche in questo caso, le stesse considerazioni che abbiamo svolto per il precedente emendamento.
Noi crediamo che queste funzioni debbano essere di gestione, e non di programmazione. Immaginare una funzione in capo alla Federazione sulla programmazione degli investimenti e della valutazione di tecnologie sanitarie significa duplicare, sostanzialmente, i ruoli.
Tutto questo, a nostro avviso, non può che determinare elementi negativi; noi, invece, abbiamo bisogno di rendere semplice il sistema e molto chiaro sull'interrogativo "chi fa che cosa", senza duplicazione o sovrapposizione di ruoli.
Ecco perché, coerentemente coi ragionamenti che abbiamo svolto per il precedente emendamento, con quest'emendamento di soppressione della lettera e) del comma 3, noi vogliamo non riconoscere alle Federazioni una funzione e un ruolo di programmazione, che compete all'Assessorato regionale alla sanità.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

La nostra proposta è quella di eliminare il punto e) del comma 3, che prevede la programmazione degli investimenti e la valutazione delle tecnologie sanitarie.
Si tratta, evidentemente, di una questione che non può che essere affrontata ad un livello più alto di quello delle Federazioni. Parliamo di valutazioni relative ad apparecchiature sanitarie e tecnologiche, tanto più se di alto valore: mi riferisco, ad esempio, ad apparecchiature come quelle di cui ci siamo occupati a dicembre, relative a tecnologie che consentono interventi in campo di chirurgia oncologica, nella fattispecie di urologia al San Luigi. Lo citiamo come esempio negativo.
Ma proprio questo cattivo esempio ci dà l'idea di quanto sia necessaria una programmazione sovraziendale e, verosimilmente, anche sovrafederale.
evidente che quel caso ha evidenziato un'esigenza di coordinare gli investimenti di alta tecnologia, evitando che ogni Federazione acquisti le proprie tecnologie senza essere collegata ad una programmazione più vasta.
L'esempio di malacquisto di tecnologia che ho citato ci induce a ritenere che non sia opportuno che la programmazione degli investimenti relativamente alle tecnologie sanitarie avvenga autonomamente. A nostro avviso, invece, la programmazione e la relativa procedura per l'acquisto deve avvenire ad un livello regionale e non sovraziendale, cioè di Federazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Per noi la questione è chiara: nei diversi campi, noi pensiamo che la programmazione debba avvenire in capo all'Assessorato regionale. Ciascuno di noi può citare casi nei quali l'assenza di una programmazione ha portato ad investimenti che hanno, di fatto, appesantito, dal punto di vista economico, la gestione della sanità della nostra Regione. Anch'io potrei citare l'esempio di un ospedale - non riporto la città - che si era dotato di una TAC, sotto la pressione di una spinta quasi popolare - si erano fatte tante iniziative per finanziarne l'acquisto - ma poi la struttura ospedaliera si è trovata in difficoltà nella gestione della stessa.
L'intento era estremamente positivo, ma se non rientra all'interno di una programmazione generale, e quindi di una visione complessiva che pu avere soltanto l'Assessorato alla sanità, rischia di diventare un elemento negativo, invece che positivo.
Per quanto ci riguarda, quindi, anche rispetto agli investimenti sulle tecnologie sanitarie pensiamo sia utile che la programmazione stia in capo all'Assessorato regionale.



NOVERO GIANFRANCO



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Sostanzialmente, come hanno già detto i colleghi che mi hanno preceduto, l'obiettivo di quest'emendamento è quello di sopprimere il comma che si occupa della programmazione. Lo abbiamo già detto illustrando altri emendamenti che, in modo diverso, tendevano a raggiungere lo stesso risultato.
Noi crediamo che questa funziona debba rimanere in capo alla Regione e l'esperienza passata ci rafforza in questo convincimento: tutte le volte che i territori hanno gestito scelte importanti che andavano in questa direzione, il rischio che si è sempre corso, sia sul piano della collocazione delle strutture che del dimensionamento, è stato quello di non avere uno sguardo sufficientemente ampio, che permettesse di ragionare di quella realizzazione all'interno di un contesto complessivo.
Da questo punto di vista, così come, peraltro, è lo spirito della norma generale che sovrintende tutta la pianificazione sanitaria, crediamo che questo comma vada soppresso, proprio per lasciare in capo all'Assessorato regionale questa funzione, il quale, legittimamente, potrà coordinare e raccordarsi con i territori e con le Federazioni nella gestione e nella programmazione di tale funzione. Ma in termini di responsabilità di scelta e di decisione ultima, dovrà rimanere in capo alla Regione e all'Assessorato.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Il rischio è quello di ripetersi, ma è giusto ribadire il concetto, e spero che l'Assessore voglia poi accogliere i nostri emendamenti.
Noi partiamo da un'esigenza di semplificazione e di chiarezza distinguendo tra quei soggetti che devono programmare la politica sanitaria e l'organizzazione della sanità piemontese e i soggetti che devono gestire la sanità piemontese. Confondere i primi con i secondi, o attribuire responsabilità ad uno dei soggetti che deve programmare, sarebbe un errore.
Questo è il punto vero. Non si spiegherebbe, altrimenti, quest'emendamento ma anche quello precedente.
Per noi è evidente che le Federazioni, così come voi le pensate possano avere una funzione se la gestiscono su un'area vasta. Questo è l'oggetto della discussione. Noi immaginiamo che alcune funzioni non possano e non debbano più essere svolte dalle ASL, le quali dovranno conferirle ad un soggetto che farà alcune cose a nome e per conto loro. Ma le cose che farà, gestiranno solo "pezzi" della sanità. Il resto - la programmazione - per ragioni fin troppo ovvie deve restare in capo alla Regione.
Confido sul fatto che questa distinzione ovvia, quasi scolastica, tra chi gestisce e chi programma, venga considerata anche dall'Assessore e si accolgano gli emendamenti che abbiamo presentato per ricondurre a coerenza il comma 3 sulle Federazioni. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Placido, che interviene in qualità di Consigliere.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente.
La serietà della nostra posizione è rappresentata da quest'emendamento e da questo tema. In altre condizioni, o magari qualche altro, lavorerebbe per indebolire la Regione. Invece, noi riteniamo che la Regione non possa non svolgere uno dei ruoli fondamentali della sanità, quello della programmazione, e non possa spogliarsi di una competenza così importante per affidarla ad una struttura, sempre regionale, ma, comunque, terza.
L'operatività degli interventi dipende, prima, dalla politica sanitaria, al cui interno avviene la programmazione, che può essere di un tipo piuttosto che di un altro; poi, interviene chi deve attuarla.
Facciamo veramente fatica - mi fanno piacere i cenni di assenso dei colleghi del Gruppo del Partito Democratico - ma sono convinto che, in cuor suo, di questo ne sia convinto anche l'Assessore Monferino.
Sono curioso e cercheremo di comprendere il motivo che ha determinato una decisione che, sinceramente, per noi è incomprensibile. Non riusciamo a capire cosa possa avere determinato di così importante. Per quanto posso conoscere l'Assessore Monferino, non mi sembra la persona; altrimenti, mi verrebbe da chiedere cosa c'è dietro da determinare una scelta del genere così incomprensibile.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Placido.
La parola al Consigliere Gariglio.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Ribadisco le considerazioni già svolte dai miei colleghi.
Noi riteniamo che le funzioni di programmazione degli investimenti e di valutazione di quali tecnologie sanitarie debbano essere dotate le strutture sanitarie devono essere accentrate in capo alla programmazione sanitaria, quindi espletate direttamente dall'Assessorato regionale alla sanità. Ciò non toglie che questo Assessorato possa farlo anche con uffici decentrati sul territorio, quali quelli che l'Assessore ha annunciato di volere costituire, restando pur sempre una funzione assessorile.
Il collega Lepri richiamava una questione, che ha occupato questo Consiglio in merito ad un investimento in tecnologia sanitaria effettuato da un'ASL torinese, che ha fatto scalpore.
Ora, se qui vogliamo pensare a programmare gli investimenti e ad adottare delle tecnologie, non può certo essere la Fed il livello più opportuno, specie se, nel caso deprecato in cui non venisse accolto il nostro emendamento, dovessimo avere tre Federazioni a livello provinciale.
Questo significherebbe avere, a livello della provincia di Torino, tre cervelli che determinano autonomamente quali investimenti fare, in quali tecnologie sanitarie. Quindi, non avremmo nemmeno la garanzia di uniformità sul territorio della provincia di Torino.
Ecco per quale motivo riteniamo giusto che questa funzione venga espletata direttamente a livello della struttura di vertice del Sistema Sanitario, ovvero dagli Uffici sanitari. Tra l'altro, c'è stata anche una riorganizzazione, che dovrebbe facilmente consentire di allocare queste funzioni nell'ambito degli Uffici già oggi esistenti presso l'Assessorato.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Pentenero.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento, come è già stato ricordato dai colleghi vogliamo riconfermare quanto in coerenza abbiamo scritto negli emendamenti precedenti, ovvero che la programmazione deve restare in capo alla Regione.
Non si possono immaginare situazioni per la quali la Regione perda il controllo della situazione e non abbia la consapevolezza di quanto si verifica all'interno del territorio piemontese.
Fermo restando che, oggi, abbiamo compiuto un passo in avanti, in quanto si inizia a intravedere la forma delle Federazioni, siamo assolutamente fermi nella nostra posizione: all'interno di quella che sarà l'articolazione - noi auspichiamo che il numero venga ancora ridotto e oltretutto, non si proceda alla creazione dell'Azienda speciale del 118 la programmazione non può essere delegata ad un livello sottostante, quale quello delle Federazioni, ma deve essere in capo all'Assessorato. È un po' come se noi andassimo a creare tanti piccoli Assessorati, andando a delegare completamente le funzioni alle Federazioni.
Non possiamo immaginare di non avere il controllo; non possiamo immaginare di avere tanti piccoli Assessorati, che a loro volta avranno la libertà e la possibilità di articolare la propria attività in seno ai territori come meglio crederanno, senza avere un controllo da parte della sede centrale, cioè dell'Assessorato regionale.
Ci auguriamo che questi emendamenti possano quanto meno insinuare il dubbio in capo all'Assessore e possano essere tenuti in considerazione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Pentenero.
Subemendamento rubricato n. 85.48) presentato dai Consiglieri Buquicchio e Artesio: L'articolo 2 comma 2 è modificato come segue: "3. Alla FS, sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi.
gestione del materiale, dei magazzini e della logistica.
sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema.
programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni. Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali.
programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie.
Le FS sono tenute alla stesura di un piano di programmazione annuale e triennale che la Giunta regionale dovrà approvare entro e non oltre 30 giorni dal suo ricevimento. Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali.
gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali.
Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS".
Ha chiesto la parola il Consigliere Artesio per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Per quest'emendamento, ma su un'altra voce dell'elenco dei compiti assegnati alle Federazioni sovrazonali, viene nuovamente introdotta la questione relativa al Piano di programmazione annuale e triennale, che la Giunta regionale dovrebbe approvare.
Veniamo di nuovo ad una questione di percorso istituzionale tra le competenze dell'Assemblea legislativa regionale, le determinazioni del livello regionale e le competenze di nuova assegnazione della Federazione sovrazonale.
vero che nell'elenco delle tecnologie, per quello che riguarda la competenza del Consiglio regionale, questa si riduce e si risolve nella determinazione nell'ambito del compito dell'edilizia sanitaria ad assegnare una voce complessiva di budget. Quindi, è possibile sostenere che già oggi il Consiglio regionale non è correttamente e completamente coinvolto nelle funzioni di programmazione delle tecnologie sanitarie.
Per contemperare questo tipo di limite, ma anche per assecondare la valutazione delle necessità in ordine all'attualità del cambiamento in campo tecnologico, che, ricordiamolo, costituisce una delle voci di spesa più significative del cambiamento intervenuto nel Sistema Sanitario, nel tempo, sono stati istituiti diversi correttivi.
Un primo correttivo - questo avviene attraverso deliberazione - opera intorno al tema del livello ottimale di tipo territoriale, ma anche di tipo assistenziale, rispetto al quale si deve decidere di appropriarsi o meno da parte dell'ente pubblico, di una determinata tecnologia. Esistono degli studi, che non sono nemmeno più di livello regionale, ma di livello internazionale, che determinano il livello di saturazione ottimale di una determinata apparecchiatura, ma anche il livello ottimale della scala di popolazione sul quale applicarla.
Questo tipo di comportamento, che avviene nella comunità scientifica mette in capo al decisore politico delle responsabilità, ad esempio la responsabilità di determinare i tetti di dotazione. Noi sappiamo che i tetti di dotazione non appartengono soltanto al sistema pubblico, cioè non sono soltanto quelle apparecchiature di cui si dotano gli ospedali e gli ambulatori del Sistema Sanitario pubblico, ma anche quelle apparecchiature di cui si dota il Sistema della sanità privata, sia che eserciti attività e prestazioni in ambito ambulatoriale, sia che l'eserciti nell'ambito delle case di degenza.
Ora, l'Amministrazione regionale nel 2008 aveva fatto una valutazione di standard.



PRESIDENTE

Subemendamento rubricato n. 85.49) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni. Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie.
Le FS sono tenute alla stesura di un piano di programmazione annuale e triennale. Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:"



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Ho interrotto bruscamente il ragionamento per il rispetto dei tempi.
Adesso proseguo.
Si era dato una valutazione di standard, dicevo. Tale valutazione aveva ricevuto strane reazioni nell'Assemblea legislativa. Una parte aveva convenuto che, effettivamente, non si può produrre una scelta e delle priorità nell'ambito delle tecnologie sanitarie soltanto per induzione del mercato, quindi aveva condiviso la scelta di programmazione regionale che con quella delibera dell'agosto 2008 la Giunta aveva fatto.
Un'altra parte, aveva usato termini un po' roboanti parlando di programmazione e di pianificazione sovietica, ritenendo che dovesse essere il mercato a determinare quali tecnologie adottare e dove adottarle, che poi sarebbe stata la libera concorrenza nell'offerta a determinare i comportamenti della popolazione. Il contrario di quello che io giudico essere l'appropriatezza L'attuale Amministrazione regionale, che non ha modificato quei parametri - peraltro, i parametri sono stati validati dai gruppi nazionali che intervengono sui nomenclatori e sui livelli essenziali di assistenza sembra orientata a tenere fermo il proprio impegno e la propria responsabilità della programmazione. Infatti, usando sempre un periodo sospeso senza verbo, si dice: il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali.
Il problema è quello originario: come si fa a tenere fede ad una programmazione di carattere regionale, anche fondata sull'evidenza scientifica delle comunitarie e dei professionisti, se dopo abbiamo delle Federazioni che hanno dei compiti autonomi in ordine alla programmazione degli investimenti e alla valutazione delle tecnologie sanitarie? Come facciamo a rendere neutre quelle Federazioni sovrazonali da quelle che vengono chiamati i mali del sistema sanitario? Molto spesso sono nominati dall'Assessore e l'Assessore riduce più o meno così: i mali del localismo (ci sono i Sindaci e gli amministratori comunali che premono per l'acquisto di una tecnologia perché quella porterebbe prestigio a troppi ospedali); i mali dei comportamenti eventualmente conniventi del singolo professionista e delle situazioni della produzione, che non sono connivenze necessariamente dolose ma, in qualche modo, blandire la possibile e maggiore professionalità di questa o quella disciplina, laddove venisse dotata di quella tecnologia.
Come facciamo a superare questi mali, se non con la certezza di una programmazione unitaria? Che certezza di programmazione unitaria noi possiamo avere su questa materia se la deleghiamo a sei livelli territoriali sui quali non agirà più né il controllo del Consiglio regionale né il controllo del territorio?



PRESIDENTE

Subemendamento rubricato n. 85.15) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: "3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni. Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie.
Le FS sono tenute alla stesura di un sistema di monitoraggio e valutazione delle attività svolte. Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

un atto naturale di evoluzione in termini tecnici di quanto dichiarato fino a questo momento. Dato che il problema c'è ed esiste, e non può essere negato nemmeno dall'estensore dell'emendamento che istituisce le Federazioni sovrazonali, occorre che almeno colui che desidera queste Federazioni si cauteli. Come può cautelarsi dai rischi che poco prima ho elencato? Intanto, come sempre si fa nelle buone organizzazioni, costruendo un sistema di monitoraggio e di valutazione. Ecco perché noi riteniamo che sia adeguata la necessità di introdurre, laddove pervicacemente si volesse insistere nell'idea di andare in direzione delle Federazioni sanitarie non composte come accordi tra le aziende, ma composte come organismo superiore alle aziende e intermedio nella scala della programmazione territoriale, al fine di rendere almeno conto, periodicamente, attraverso un sistema di monitoraggio e di valutazione.



PRESIDENTE

Subemendamento rubricato n. 85.16) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: "3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni. Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie.
Le FS dovranno prevedere un sistema di benckmarking delle attività svolte.
Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Lo do per illustrato.



PRESIDENTE

Subemendamento rubricato n. 85.17) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: "3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi gestione del materiale, dei magazzini e della logistica sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni. Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie.
Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM). La Giunta regionale dovrà provvedere all'introduzione di un sistema di monitoraggio e valutazione delle attività svolte dalle singole FS.
gestione e organizzazione dei centri di prenotazione gestione degli affari legali Oltre a tali funzioni, la Giunta regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS:" La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Lo illustro perché è cambiato il punto sul quale interveniamo.
La cultura e i principi sono gli stessi, gli oggetti mutano.
Qui si fa riferimento alla gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione riallocazione e dismissione.
Siamo nuovamente alle questioni precedenti. Come si fa ad avere una contezza, almeno di scala regionale e almeno a livello della Giunta esecutiva, di quelle che potrebbero essere le trasformazioni messe in atto all'interno della dotazione tecnologica delle aziende, a cura del compito autonomo della Federazione sovrazonale? La questione del rinnovo del parco tecnologico, come dicevo in partenza, è una delle questioni più delicate con le quali si misura il sistema sanitario. Stretto com'è nella morsa dell'evidenza pubblica che normalmente consegue all'introduzione di una nuova metodica che comporta l'introduzione di nuove tecnologie, e che quindi induce delle aspettative nella popolazione, in modo particolare nella coorte dei malati e contemporaneamente, essere, come amministratori regionali dei buoni padri di famiglia che, sostanzialmente, si preoccupano di avere una dotazione omogenea e, contemporaneamente, laddove fanno degli investimenti di alta specializzazione, di renderli il più possibile fruibili da una parte per i cittadini, e il più possibile utilizzati, quindi saturati, dal punto di vista dell'utilizzo dei professionisti.
Tutto questo richiede un'accurata regia che, per la scala sulla quale interviene quel tipo di tecnologia, è una scala sicuramente alta. Già oggi non è soltanto una scala aziendale. Quante raccomandazioni, quante previsioni, quante analisi della mobilità vengono fatte ogni volta che si procede ad un nuovo acquisto? Quindi è sicuramente un segmento di forte controllo.
La nostra preoccupazione è che questo tipo di controllo sfugga, sia sulla questione delle acquisizioni, di cui abbiamo parlato precedentemente sia sulla questione della gestione di questo patrimonio. Da qui emerge la sottolineatura costante del compito e della necessità della valutazione.



PRESIDENTE

Subemendamento rubricato n. 85.18) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 4. Gli organi della FS sono: l'Assemblea, costituita dai Direttori Generali e dai Direttori Amministrativi delle aziende sanitarie consorziate l'Amministratore unico, nominato dall'Assemblea consortile su designazione del Presidente della Giunta regionale il Collegio Sindacale, nominato dall'Assemblea consortile.
La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Abbiamo la qualità del nostro punto di vista. Prima siamo intervenuti nel merito delle funzioni assegnate a queste nuove entità, oggi entriamo nel merito dei loro organi.
L'emendamento depositato dall'Assessore stamani e illustrato ieri introduce un oggetto che non avevamo preso in considerazione, necessario e dovuto, ma fino a questo momento non contemplato, che è quello del Collegio dei Sindaci, che deve essere costituito a livello di Federazione sovrazonale.
In Commissione abbiamo tentato di convincere l'Assessore dell'inutilità della nomina di sei Direttori generali che sovrintenderanno a queste nuove Federazioni, ieri abbiamo visto che, oltre a sei Direttori generali, ci saranno i rispettivi Collegi di Sindaci composti da almeno tre componenti.
Tre per sei fa diciotto, più sei direttori generali fa 24 nuove figure apicali che in nome dell'economia del sistema noi introduciamo. Questa è una prima preoccupazione.
Gli organi della Federazione sono dati dall'Assemblea dei soci, i soci sono le Aziende. Tale Assemblea vede la rappresentanza dei Direttori generali, con quest'emendamento noi introduciamo la rappresentanza dei Direttori amministrativi. Non c'è un aumento di costi, ovviamente, i Direttori generali e i Direttori amministrativi sono già pagati per la funzione che svolgono a livello delle loro aziende, ma emerge un tema: se si dice così fortemente che le aziende continueranno ad occuparsi della parte sanitaria, mentre della parte della logistica e di service si occuperanno le Federazione e lo farà in una logica di economicità e efficienza, chi meglio dei Direttori amministrativi delle aziende pu valutare se le Federazioni sovrazionali vanno nella direzione giusta? Molto più del Direttore generale, al quale compete in ogni giorno di lavoro in azienda un difficile ruolo di sintesi, quello di coniugare la massima qualità assistenziale di cura con il costo possibile e sostenibile del sistema.
Il Direttore amministrativo, invece, ha precipuamente il compito di intervenire sugli aspetti organizzativi e sugli aspetti economici e gestionali. Ed è per questo che proponiamo l'estensione della partecipazione agli organi assembleari anche delle figure del Direttore amministrativo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Artesio:



(Commenti del Consigliere Bono)



PRESIDENTE

Il subemendamento 85.18) non è firmato, Consigliere Bono.
Subemendamento rubricato n. 85.21) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 4. Gli organi della FS sono: l'Assemblea, costituita dai Direttori Generali delle aziende sanitarie consorziate. L'Assemblea predispone un piano delle attività delle singole FS a compimento dei principi d'efficacia, efficienza, trasparenza ed economicità l'Amministratore unico, nominato dall'Assemblea consortile su designazione del Presidente della Giunta regionale, il Collegio Sindacale, nominato dall'Assemblea consortile.
La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
La nostra preoccupazione è sempre quella della separazione dei mondi che invece dovrebbero integrarsi per governare il sistema sanitario.
Si separa chi si occupa della cura delle persone, che rimane in capo esclusivo alle Aziende sanitarie, da coloro che si occupano di approvvigionare quegli strumenti necessari alla cura. Tutti questi saranno estrapolati dalle Aziende e saranno messi in capo alle Federazioni sovrazonali.
La separazione normalmente non produce un migliore economia; forse, pu consentire nel breve periodo un maggior controllo. Sappiamo bene che questa è la preoccupazione dominante del nostro Assessore e della Giunta.
Allora, poiché siamo molto preoccupati dell'opacità che potrebbe prendere l'attività di queste Federazioni, che non sono più sottoposte al controllo dei territori, non sono più sottoposti nel loro andamento al controllo dell'Assemblea legislativa, cerchiamo di introdurre dei correttivi nella malaugurata ipotesi che quest'Aula consiliare, non convinta delle argomentazioni messe in capo finora dalla sottoscritta e dagli altri colleghi di opposizione, volesse andare a votare proprio l'istituzione delle Federazioni sovrazonali.
Come cercare di contenere quest'opacità e rendere trasparente l'attività delle Federazioni? Abbiamo proposto molti strumenti di volta in volta su questa o quella materia.
Qui ne proponiamo uno generale, quello di avere l'obbligo di predisporre un piano di attività annuale, che almeno consenta, trasmesso ai Consiglieri, di conoscere l'andamento di questo nuovo organismo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Artesio: Subemendamento rubricato n. 85.19) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio, Bono: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 4. Gli organi della FS sono: l'Assemblea, costituita dai Direttori Generali delle aziende sanitarie consorziate. L'Assemblea predispone un piano annuale e triennale delle attività delle singole FS l'Amministratore unico, nominato dall'Assemblea consortile su designazione del Presidente della Giunta regionale, il Collegio Sindacale, nominato dall'Assemblea consortile.
I subemendamenti rubricati n. 85.19) e n. 85.20 vengono accorpati perch uguali.
La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Mi era sfuggito qualche subemendamento del collega Buquicchio nella firma, sempre perché seguo il discorso della Consigliere Artesio, che in effetti sta facendo un monologo, ma è un monologo che reputo molto interessante. Sono stati sollevati dei punti importanti che potrebbero essere oggetto di dibattito, spero che nessuna discussione possa essere tardiva, nonostante le indicazioni del Presidente Cota di cercare di ridurre i tempi il più possibile.
Quindi sono stati letti diversi dati riguardanti i dubbi e le problematiche delle Aziende sanitarie, soprattutto l'assetto organizzativo delle stesse.
Prima ho sollevato la questione dell'esproprio di potere e di controllo da parte dell'Assemblea legislativa, in quanto in tutto il documento riguardante l'emendamento 85) si parla solamente di una relazione stretta tra il Presidente della Giunta regionale (poi, è vero che la Giunta regionale è un organo collegiale, però si parla del Presidente della Giunta regionale che ha un rapporto diretto con l'Amministrazione unico o, come io lo chiamo già, l'Amministratore delegato della Federazione sovrazonale).
Nell'Assemblea ovviamente costituita dai Direttori generali delle Aziende sanitarie consorziate immagino, in effetti, che il numero sia ridotto all'osso, perché posso pensare che possono essere costituite da due o tre Direttori generali al massimo, quindi la proposta di aggiungere i Direttori amministrativi e - perché no? - anche i Direttori sanitari pu essere una proposta interessante e intelligente nel merito, posto che tendenzialmente, entro un certo limite, ovviamente più teste pensanti vi sono all'interno di un'assemblea e maggiore ovviamente è la pluralità di proposte che vengono fatte. Fermo restando che comunque il Presidente o meglio, l'Amministratore ha tutte le funzioni che a lui sono dedicate, ha già in effetti una responsabilità organizzativa e gestionale della Federazione sovrazonale, ne assume la rappresentanza legale e quindi ha praticamente tutte le funzioni della Federazione stessa.
Un punto che mi sento di condividere è il fatto di una maggiore interlocuzione nel momento in cui si predispone un Piano annuale e/o triennale da parte dell'Assemblea, perché se no veramente l'Amministratore unico è, come dicevo, un uomo o una donna (per il rispetto delle pari opportunità) solo al comando.
Quindi ritengo veramente che si debbano rivedere alcuni punti che sono oggetto di miei subemendamenti, che successivamente illustrerò, alcuni punti e alcuni tratti che delineano una maggiore partecipazione della società e degli Enti locali alle Federazioni sovrazonali.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Subemendamento rubricato n. 85.22) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio, Bono: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 4. Gli organi della FS sono: l'Assemblea, costituita dai Direttori Generali delle aziende sanitarie consorziate. L'Assemblea individua un sistema di benchmarking per valutare le singole performance delle FS l'Amministratore unico, nominato dall'Assemblea consortile su designazione del Presidente della Giunta regionale, il Collegio Sindacale, nominato dall'Assemblea consortile.
Tale subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Subemendamento rubricato n. 85.23) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio, Bono: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 4. Gli organi della FS sono: l'Assemblea, costituita dai Direttori Generali delle aziende sanitarie consorziate. L'Assemblea individua gli obiettivi prefissati che le singole FS dovranno raggiungere l'Amministratore unico, nominato dall'Assemblea consortile su designazione del Presidente della Giunta regionale, il Collegio Sindacale, nominato dall'Assemblea consortile.
La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
di nuovo una questione di democrazia, e forse ci stiamo molto preoccupando di quest'aspetto perché non lo vediamo risolto all'interno dell'architettura istituzionale delle Federazioni sovrazonali. Per la verità, non vediamo complessivamente risolto il tema della democrazia in tutta la riforma sanitaria che ci viene proposta.
Quando passeremo dal disegno di legge n. 174 all'analisi della deliberazione del Consiglio regionale sul Piano Socio Sanitario, cercher di esternare le preoccupazioni che avverto sul tema della democrazia sollevando altri aspetti legati, ad esempio, alla mancata citazione dei comitati di partecipazione, legati alla necessità che la sostenibilità economica non possa essere distinta dalla consapevolezza che una Comunità territoriale e un popolo hanno del concetto di tutela della salute e di come questa tutela della salute si esplichi. Diversamente, il legislatore nazionale o regionale, che voglia mettere mano al contenimento dei costi sanitari non potrà che essere vissuto dal proprio interlocutore, che poi è colui che lo ha chiamato a rappresentarlo, come persona che vuole ridurre le garanzie e non come persona che le voglia erogare in modo appropriato.
Quindi, eliminare la democrazia è qualcosa che non è produttivo soprattutto per chi governa. Non è un tema di tutela delle minoranze e delle opposizioni, è che attraverso queste tutele si garantiscono soprattutto coloro che governano.
Allora, poiché vogliamo mutuare all'interno del sistema sanitario il meccanismo decisionale che viene introdotto in altri ambiti attraverso l'organizzazione di Consigli d'Amministrazione presieduti da un Amministratore delegato e aventi come soci i Direttori generali delle Aziende sanitarie, almeno preoccupiamoci che i compiti dell'Assemblea non si riducano a qualche funzione che non sia soltanto il riparto degli utili o, peggio, dei disavanzi, visto che ci viene sempre ricordato che, a causa delle pregresse incapacità di contenere, l'andamento della spesa il sistema sanitario regionale è in disavanzo.
Quindi auspico che questa assemblea, che già vede i soci espropriati di funzioni che prima svolgevano direttamente, perché tutte le direzioni generali delle Aziende cedono la parte di carattere amministrativo gestionale e organizzativo, possa almeno esprimere gli indirizzi sull'attività annuale delle Federazioni sovrazonali.



PRESIDENTE

Subemendamento rubricato n. 85.26) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 4. Gli organi della FS sono: l'Assemblea, costituita dai Direttori Generali delle aziende sanitarie consorziate l'Amministratore unico è nominato dall'Assemblea consortile il Collegio Sindacale, nominato dall'Assemblea consortile.
Con il consenso dei proponenti, il subemendamento è dato per illustrato.
Subemendamento rubricato n. 85.3) presentato dal Consigliere Buquicchio: L'articolo 2, comma 2, il punto 4 è modificato come segue: 4. Gli organi della FS sono: l'Assemblea, costituita dai Direttori Generali delle aziende sanitarie consorziate l'Amministratore unico, facente parte l'Assemblea, viene nominato dall'Assemblea consortile stessa su designazione del Presidente della Giunta regionale senza alcun onere aggiuntivo per il sistema socio sanitario piemontese il Collegio Sindacale, nominato dall'Assemblea consortile.
Subemendamento rubricato n. 85.2) presentato dal Consigliere Buquicchio: L'articolo 2, comma 2, il punto 4 è modificato come segue: 4. Gli organi della FS sono: l'Assemblea, costituita dai Direttori Generali delle aziende sanitarie consorziate l'Amministratore unico, facente parte l'Assemblea, viene nominato dall'Assemblea consortile stessa su designazione del Presidente della Giunta regionale il Collegio Sindacale, nominato dall'Assemblea consortile.
Con il consenso del proponente, i subemendamenti sono dati per illustrati.
Subemendamento rubricato n. 85.25) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: 4. Gli organi della FS sono: l'Assemblea, costituita dai Direttori Generali delle aziende sanitarie consorziate l'Amministratore unico, nominato dall'Assemblea consortile su designazione dal Presidente della Giunta regionale, è sottoposto a verifica annuale del raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla giunta regionale il Collegio Sindacale, nominato dall'Assemblea consortile.
La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Questo è un emendamento di grande interesse. La Giunta regionale sostiene, quando definisce gli Organi della Federazione sovrazonale, quali che siano le caratteristiche del Direttore generale di questa Federazione.
Dice anche che dura in carica tre anni - massimo cinque - e che gli incarichi possono poi essere rinnovati.
Allora, noi abbiamo tutti i giorni nelle Aziende, a contatto con il territorio, con gli operatori e con i pazienti, tre figure apicali: il Direttore generale, il Direttore sanitario e il Direttore amministrativo che, annualmente, sottopongono la valutazione del loro operato all'organizzazione delle Amministrazioni comunali, cioè al parere della Conferenza dei Sindaci.
Si badi bene: non è neanche una mera questione mercenaria essere sottoposti a questa Conferenza per ottenere la valorizzazione del 20% del salario, relativamente a quella parte accessoria legata al raggiungimento degli obiettivi. In quell'occasione, però, le Conferenze dei Sindaci hanno la possibilità di esercitare effettivamente la valutazione degli obiettivi raggiunti attraverso l'apicalità delle Aziende, obiettivi che gli stessi Sindaci avevano formulato. I nostri Direttori generali, quindi, sono sottoposti ad un controllo molto stringente: prima di attività programmatoria, quando la programmazione locale - che da noi si chiama "Piano di rientro e di riqualificazione della spesa" e dovrebbe avere una valenza triennale - viene sottoposta alla Conferenza dei Sindaci; poi di valutazione annuale, quando il loro operato, anche ai fini del salario, è sottoposto alla valutazione dei Sindaci.
Per l'Amministratore delegato della Federazione sovrazonale questo non è previsto. Questo è un guaio: già abbiamo un organismo completamente espunto dal controllo sociale; già abbiamo un organismo che, se va bene risponde all'Assessore; già abbiamo un organismo della cui attività annuale o pluriennale - non avremo conto, perché non è previsto un intervento del Consiglio regionale; in più questo Direttore - che magari sarà nominato tra i candidati che possiedono i requisiti ai sensi dell'ultimo bando emanato - non è sottoposto a valutazione alcuna.
Allora, che almeno si introduca, all'interno della responsabilità e della possibilità dell'Assemblea dei soci, la possibilità di fare una verifica annuale dell'Amministratore delegato rispetto al raggiungimento degli obiettivi assegnati.



PRESIDENTE

Grazie, collega Artesio: Subemendamento rubricato n. 85.63) presentato dai Consiglieri Boeti Reschigna, Ronzani, Lepri, Taricco, Manica, Muliere, Pentenero: Al terzo punto del comma 4 dell'articolo 23 della legge regionale 18/2007 come sostituito dall'emendamento n. 85 della Giunta regionale al disegno di legge n. 174, le parole "il Collegio Sindacale" sono sostituite dalle seguenti: "il Revisore dei conti".
La parola al Consigliere Boeti per l'illustrazione.



BOETI Antonino

Abbiamo presentato un emendamento al comma 5 dell'articolo 23 nel quale proponiamo che, dopo le parole "capacità professionali e i mezzi necessari", siano inserite le parole "nonché le risorse umane collegate all'esercizio delle funzioni".



(Commenti in aula)



BOETI Antonino

Non è questo l'emendamento?



PRESIDENTE

No, è il n. 85.63).



BOETI Antonino

vero: quello era il n. 85.64). Allora illustro questo in un minuto anzi in trenta secondi. Abbiamo proposto quest'emendamento perché è vero come dice l'Assessore, che l'istituzione delle Federazioni farà risparmiare un sacco di soldi alla Regione e che quindi non conterà lo stipendio dei sei Direttori generali; e gli vogliamo credere. Se però aggiungiamo a questo costo l'aumento dovuto a 18 Revisori dei Conti...
Speriamo che il risparmio sia tanto, ma cominciamo ad avere qualche dubbio anche sulla presentabilità - usiamo questo termine - del provvedimento alla regione e ai cittadini, in un momento di grande difficoltà economica.
Allora, noi abbiamo presentato un emendamento che dice che ai tre Revisori dei Conti ne sia sostituito uno solo: in una parola, un Revisore dei Conti e non un Collegio dei Revisori dei Conti. Chiediamo ovviamente lo faccio ufficialmente - la verifica del fatto che questo sia possibile da un punto di vista giuridico e legale: che sia possibile un organismo di questo tipo e che cioè si possa, piuttosto che avere una triade di tre revisori, averne uno solo.
Aggiungo un'altra cosa e chiedo di interpretare nel senso giusto quello che sto dicendo. Sarebbe anche corretto - ma non facciamo naturalmente un emendamento in tal senso - che, essendovene uno solo, il Revisore dei Conti fosse nominato in accordo tra maggioranza e opposizione.
Mi spiego meglio. In genere le triadi servono ad avere una rappresentanza dell'opposizione e magari al fatto che l'opposizione possa verificare la bontà delle operazioni finanziarie delle Aziende. Se ve n'è uno solo ed è nominato dalla maggioranza, è chiaro che l'opposizione non ha la possibilità di verificare niente, e poi c'è il pericolo che ci si trovi con Aziende con il budget fuori controllo.
Naturalmente non presentiamo un emendamento su questo punto perch sarebbe male interpretato, ma sarebbe auspicabile, nella nomina di questo unico revisore, individuare persone che sicuramente - al di là dell'appartenenza - siano in grado di dare garanzia, a maggioranza e opposizione, rispetto alle operazioni che si fanno all'interno di quella Federazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Intervengo molto brevemente solo per ribadire che questa, come altri passaggi, è una sottolineatura molto semplice ma che va nella direzione di dare a questo strumento, che - ripeto - risponde ad un'esigenza che complessivamente condividiamo, una forma e una funzionalità che sia la più essenziale possibile, la meno costosa e la meno necessitante di nomine e altri meccanismi che normalmente caratterizzano tutti gli strumenti di cui la Regione (o suoi comparti) vanno a dotarsi.
Desidero quindi molto semplicemente ribadire che un organo di controllo ci vuole ma che sarebbe bene, se possibile, che non fosse un organo pletorico: crediamo che in uno strumento del genere - che, tra l'altro vede, una cogestione da parte di più Aziende - un revisore sia, molto probabilmente, più che sufficiente.



PRESIDENTE

Subemendamento rubricato n. 85.27) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: L'Assemblea è costituita dai soci della FS. I soci sono le Aziende Sanitarie dell'area, ciascuna delle quali ha quota di partecipazione proporzionale in base agli utenti serviti. La quota non è trasferibile a terzi. I soci consorziati si obbligano a conferire alla FS, attraverso appositi accordi contrattuali, le funzioni operative previste dal comma 3 nonché a collaborare al conseguimento degli scopi consortili, anche mettendo a disposizione le proprie conoscenze tecniche, le capacità professionali e i mezzi necessari. I soci hanno l'obbligo di versare contributi per il funzionamento della FS, ai sensi degli artt. 2615-ter e 2472 e ss. C. C.
Ha chiesto la parola per l'illustrazione la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Non è chiarissimo - ma non lo è a me che probabilmente non sono portatrice di una competenza specifica - come funzioneranno i reciproci poteri all'interno dell'Assemblea, vale a dire come potranno funzionare i comportamenti delle Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende Sanitarie Ospedaliere che, in quanto soci, confluiranno per le funzioni assegnate alla Federazione sovrazonale.
assolutamente evidente che nell'organizzazione delle nostre strutture ci sono degli elementi che concorrono e non sono sempre degli elementi statistici. Anzi, noi abbiamo molto difeso che i perimetri e le definizioni delle Aziende sanitarie non fossero l'esito di un'operazione matematica, ma che seguissero la morfologia e le caratteristiche dei territori. Voglio solo ricordare in quest'Aula la storica battaglia del Presidente del Gruppo dell'UDC relativamente al mantenimento delle due Aziende sanitarie in provincia di Cuneo, a dimostrazione di come non è un criterio statistico quello che regola la conformazione delle Aziende sanitarie e il loro numero, ma un criterio rispettoso delle specificità locali.
Allora, come saranno rappresentate queste specificità locali dentro le Federazioni? Non sto qui a discutere dei rapporti di forza che i vari Direttori generali potranno esercitare gli uni nei confronti degli altri ma di quanto peseranno in rapporto alle loro specificità e alle loro differenze.
Quali saranno queste partecipazioni societarie che le Aziende conferiscono? In rapporto alla popolazione? In rapporto alla produzione? In rapporto alla rappresentatività territoriale? Questo è un tema interessante. Probabilmente sarà regolato da atti successivi dell'Amministrazione, ma è interessante che noi poniamo la necessità di un criterio.
Altri emendamenti meriterebbero di essere scritti in relazione alla frase seguente: "La quota non è trasferibile a terzi". Questa è una questione importantissima, perché guardate che l'apertura a organi intermedi non nominati per via pubblica (non perché non siano pubblici i criteri di selezione, ma perché sono organi di secondo livello e sono costituiti sulla base del conferimento societario delle ASL), organi sui quali l'esercizio di controllo da parte delle Assemblee legislative, del sistema sanitario e del sistema dei sindaci non potrà avvenire, fa sì che faranno in fretta a trasformarsi in sistemi misti.
Noi partiamo con la dichiarazione di principio che la quota non è trasferibile a terzi, è possibile che ci troveremo fra qualche anno con qualche variazione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Artesio: Subemendamento rubricato n. 85.35) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: L'Assemblea è costituita dai soci della FS. I soci sono le Aziende Sanitarie dell'area, ciascuna delle quali ha quota di partecipazione proporzionale in base agli utenti serviti. La quota non è trasferibile a soggetti privati. I soci consorziati si obbligano a conferire alla FS attraverso appositi accordi contrattuali, le funzioni operative previste dal comma 3, nonché a collaborare al conseguimento degli scopi consortili anche mettendo a disposizione le proprie conoscenze tecniche, le capacità professionali e i mezzi necessari. I soci hanno l'obbligo di versare contributi per il funzionamento della FS, ai sensi degli artt. 2615-ter e 2472 e ss. C. C.
La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
In effetti, lo precisiamo ancora meglio. Lì si dice che "la quota non è trasferibile a terzi". Noi diciamo che "la quota non è trasferibile a soggetti privati".
Questo è un subemendamento strategico. Perché possiamo avere alcuni disegni e alcune suggestioni. Devo dire che non sono particolarmente abile nella dietrologia, perché è un tipo di approccio che non solo non mi appassiona, ma che non apprezzo. Però ho una buona memoria e la mia memoria mi consente di ricordare che - correva l'anno 2009, più o meno nell'autunno del 2009 - nel quale la Presidente della Confindustria veniva invitata a un incontro della Conferenza degli Assessori alla sanità delle Regioni. In quest'incontro, la Presidente della Confindustria, che non è cambiata sottoponeva all'attenzione dell'allora Ministro Fazio e degli Assessori alla sanità delle diverse Regioni un'analisi non tanto diversa da quella che sentiamo fare di tanto in tanto da coloro che non sono franchi estimatori del sistema sanitario pubblico, ovvero, che la sanità non sia sostenibile dal punto di vista dell'economia del Paese.
Ma in più spiegava come sempre le magnifiche progressive sorti dell'inserimento del privato nella gestione della sanità avrebbero sicuramente migliorato le condizioni economiche e di funzionamento del sistema. E non stava, la dottoressa Marcegaglia, parlando della sanità privata e degli accordi contrattuali tra gli ospedali pubblici e le case di cura private.
La dottoressa Marcegaglia parlava di qualcosa di più corposo sul piano economico e di qualcosa di più affine agli interessi imprenditoriali che Confindustria rappresenta. Esattamente, le funzioni che noi nominiamo per le Federazioni sovrazonali. C'è proprio la gestione della logistica, dei magazzini, dei trasporti secondari, la gestione delle reti informatiche, il parco delle tecnologie. Non ci fu tempo per la scadenza di molti mandati di Amministrazione regionale di andare a fondo di quelle proposte e di quell'incontro.
Certo è che il sistema era un sistema un mix. Ma perché mai la sanità pubblica che tanto ha da fare per curare i malati deve pure avere delle struttura che si occupano di comprare la piattaforma informativa, di manutenere le caldaie, di immagazzinare i pannoloni, di trasportare i beni di consumo nelle aziende? Questo fatelo fare a chi lo fa di mestiere.
Fatelo fare all'industria, che è quella la loro funzione! Sburocratizzate l'Amministrazione pubblica, vi liberate delle competenze tecniche e quindi la preoccupazione che questa dimensione pubblica di qua a un po' possa diventare pubblico/privato io la sento.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Artesio: Subemendamento rubricato n. 85.31) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: L'Assemblea è costituita dai soci della FS. I soci sono le Aziende Sanitarie dell'area, ciascuna delle quali ha quota di partecipazione proporzionale in base agli utenti serviti. La quota non è trasferibile a terzi. I soci consorziati si obbligano a conferire alla FS, entro e non oltre 30 giorni dall'approvazione delle FS stesse, attraverso appositi accordi contrattuali, le funzioni operative previste dal comma 3, nonché a collaborare al conseguimento degli scopi consortili, anche mettendo a disposizione le proprie conoscenze tecniche, le capacità professionali e i mezzi necessari. I soci hanno l'obbligo di versare contributi per il funzionamento della FS, ai sensi degli artt. 2615-ter e 2472 e ss. C. C.
Con il consenso dei proponenti, il subemendamento è dato per illustrato.
Subemendamento rubricato n. 85.30) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: L'Assemblea è costituita dai soci della FS. I soci sono le Aziende Sanitarie dell'area, ciascuna delle quali ha quota di partecipazione proporzionale in base agli utenti serviti. La quota non è trasferibile a terzi. I soci consorziati si obbligano a conferire alla FS, entro e non oltre 15 giorni dall'approvazione delle FS stesse, attraverso appositi accordi contrattuali, le funzioni operative previste dal comma 3, nonché a collaborare al conseguimento degli scopi consortili, anche mettendo a disposizione le proprie conoscenze tecniche, le capacità professionali e i mezzi necessari. I soci hanno l'obbligo di versare contributi per il funzionamento della FS, ai sensi degli artt. 2615-ter e 2472 e ss. C. C.
Con il consenso dei proponenti, il subemendamento è dato per illustrato.
Subemendamento rubricato n. 85.32) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: L'Assemblea è costituita dai soci della FS. I soci sono le Aziende Sanitarie dell'area, ciascuna delle quali ha quota di partecipazione proporzionale in base agli utenti serviti. La quota non è trasferibile a terzi. I soci consorziati si obbligano a conferire alla FS, attraverso appositi accordi contrattuali non onerosi, le funzioni operative previste dal comma 3, nonché a collaborare al conseguimento degli scopi consortili anche mettendo a disposizione le proprie conoscenze tecniche, le capacità professionali e i mezzi necessari. I soci hanno l'obbligo di versare contributi per il funzionamento della FS, ai sensi degli artt. 2615-ter e 2472 e ss. C. C.
La parola alla Consigliera Artesio:



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Su questo proseguo. Ho già detto di quello che può essere un disegno strategico generale e devo dire che è questo il disegno che io assegno alla volontà di quest'Amministrazione, mai esplicitata, ma ben rappresentata nelle culture politiche e tecniche di questa Giunta, a cominciare dall'Assessore.
Allora, se si assume questo punto di vista, cioè se si assume l'idea che scorporare le funzioni non assistenziali dalle aziende, collocarle a un livello aziendale intermedio, dove il controllo pubblico non è garantito nelle stesse forme con le quali è garantito nelle aziende sanitarie, sia il primo passo per potere in futuro cedere ad altri soggetti, nello specifico al privato imprenditoriale, il governo di alcune materie, se questo è il disegno di lungo periodo, e ho portato documenti di carattere nazionale per testimoniare che questo disegno non appartiene ai miei incubi peggiori ma appartiene ad una strategia che è in essere da quelle forze imprenditoriali, allora nel momento in cui questa Regione volesse ostinatamente compiere il primo passo bisogna cercare di mettere delle zeppe le più complicate e pesanti possibili.
La prima zavorra che provo ad introdurre è quella di andare a leggere come faranno questi soci pubblici a conferire ad un Ente consortile, di natura per ora pubblica, sia le competenze sia gli strumenti. Una delle prime questioni che vengono in mente è: "Dato che ci viene detto che, così come funziona ora il personale è ridondante e gli organici sono strapieni e bisognerebbe dichiarare l'esubero, fossi in me ne licenzierei un terzo" non sono io che parlo, sono dichiarazioni riportate a mezzo stampa dai rappresentanti della Giunta attuale.
Ci viene quindi detto che, fatti tutti questi difetti, la Federazione li supererà e sarà sicuramente economicamente più vantaggioso attraverso questo nuovo modello gestionale. Il minimo di dubbio che ci si deve porre una domanda da esprimere è: "Questi accordi contrattuali, che i soci faranno per conferire le funzioni, che tipo di onere comportano per il sistema?".
Perché ogni tanto facciamo le Commissioni di analisi, di inchiesta e poi ci stupiamo! Perfino SCR, che era nata con l'intento dell'economia e dell'efficienza, a un certo punto ha moltiplicato i propri organici.
Com'è stato possibile? È stato possibile così: facendo che abbia in pancia tutti gli strumenti per decidere da sé e manco informare l'Assessore!



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Artesio: Subemendamento rubricato n. 85.33) presentato dai Consiglieri Buquicchio Artesio: L'articolo 2, comma 2 è modificato come segue: L'Assemblea è costituita dai soci della FS. I soci sono le Aziende Sanitarie dell'area, ciascuna delle quali ha quota di partecipazione proporzionale in base agli utenti serviti. La quota non è trasferibile a terzi. I soci consorziati si obbligano a conferire alla FS, attraverso appositi accordi contrattuali predisposti dalla giunta regionale ed approvati dalla commissione consiliare competente, le funzioni operative previste dal comma 3, nonché a collaborare al conseguimento degli scopi consortili, anche mettendo a disposizione le proprie conoscenze tecniche le capacità professionali e i mezzi necessari. I soci hanno l'obbligo di versare contributi per il funzionamento della FS, ai sensi degli artt. 2615 ter e 2472 e ss. C. C.
La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Mi sono interrotta nello sviluppo di un ragionamento, quindi brevemente lo completo.
Dicevo, diventano degli organismi difficilmente controllabili. Insomma chi ne avrà la paternità non riesce più a vedere l'evoluzione in crescita di questi organismi. Così ci è capitato, ad esempio, sulla Società di Committenza Regionale, che non risponde neanche all'Amministrazione, che è committente, procedendo per vita naturale.
Allora, proponiamo almeno che questi contratti siano di volta in volta valutati per l'onere che comportano e che questi contratti, oltre che ad essere visionati dalla Giunta regionale, sempre che poi la trasmissione della posta funzioni meglio di quanto ha funzionato ultimamente tra SCR e Assessorato, possano anche essere resi noti alla competente Commissione consiliare, perché ci sarà un momento, e non solo in linea politica, che noi dovremo e potremo chiedere conto.
Non dovremo soltanto chiedere conto dell'efficacia in termini di risultato politico, perché quella la chiederemo in termini di risparmi realizzati. Già se ne annunciano alcuni, e vedremo alla fine del 2012 se saranno confermati ma, soprattutto in ordine di mantenimento della qualità dobbiamo tenerne conto anche durante lo svolgimento del processo di affidamento, quindi si chiede che questi contratti vengano anche visionati dalla Commissione consiliare.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Submendamento rubricato n. 85.34) presentato dai Consiglieri Artesio e Buquicchio: L'articolo 2 comma 2 è modificato come segue: "5. l'Assemblea è costituita dai soci della FS. I soci sono le Aziende Sanitarie dell'area, ciascuna delle quali ha quota paritaria di partecipazione. La quota non è trasferibile a terzi. I soci consorziati si obbligano a conferire alla FS, attraverso appositi accordi contrattuali predisposti dalla Giunta regionale, le funzioni operative previste dal comma 3, nonché a collaborare al conseguimento degli scopi consortili anche mettendo a disposizione le proprie conoscenze tecniche, le capacità professionali e i mezzi necessari. I soci hanno l'obbligo di versare contributi per il funzionamento della FS, ai sensi degli artt. 2615-ter e 2472 e ss. C. C.".
Con il consenso dei proponenti, il subemendamento è dato per illustrato.
Subemendamento rubricato n. 85.29) presentato dai Consiglieri Artesio e Buquicchio: L'articolo 2 comma 2 è modificato come segue: "5. l'Assemblea è costituita dai soci della FS. I soci sono le Aziende Sanitarie dell'area, ciascuna delle quali ha quota paritaria di partecipazione. La quota non è trasferibile a terzi. I soci consorziati si obbligano a conferire alla FS, attraverso appositi accordi contrattuali, le funzioni operative previste dal comma 3, nonché a collaborare al conseguimento degli scopi consortili costantemente aggiornati dalla Giunta regionale, anche mettendo a disposizione le proprie conoscenze tecniche, le capacità professionali e i mezzi necessari. I soci hanno l'obbligo di versare contributi per il funzionamento della FS, ai sensi degli artt. 2615 ter e 2472 e ss. C. C.".
Con il consenso dei proponenti, il subemendamento è dato per illustrato.
Subemendamento rubricato n. 85.28) presentato dai Consiglieri Artesio e Buquicchio: L'articolo 2 comma 2 è modificato come segue: "5. l'Assemblea è costituita dai soci della FS. I soci sono le Aziende Sanitarie dell'area, ciascuna delle quali ha quota paritaria di partecipazione. La quota non è trasferibile a terzi. I soci consorziati si obbligano a conferire alla FS, attraverso appositi accordi contrattuali, le funzioni operative previste dal comma 3, nonché a collaborare al conseguimento degli scopi consortili anche mettendo a disposizione tutte le proprie conoscenze. I soci hanno l'obbligo di versare contributi per il funzionamento della FS, ai sensi degli artt. 2615-ter e 2472 e ss. C. C.".
Con il consenso dei proponenti, il subemendamento è dato per illustrato.
Subemendamento n. 85.64) presentato dai Consiglieri Boeti, Reschigna Ronzani, Pentenero, Lepri, Taricco, Manica, Muliere: Al comma 5 dell'articolo 23 della legge regionale 18/2007, come sostituito dall'emendamento n. 85 della Giunta regionale al disegno di legge n. 174 dopo le parole "le capacità professionali e i mezzi necessari" sono inserite le seguenti: ", nonché le risorse umane collegate all'esercizio delle funzioni".
La parola al Consigliere Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo

Con quest'emendamento interveniamo sul comma 5 dell'emendamento presentato dall'Assessore.
Se è vero il concetto su cui muove quest'emendamento, che è quello di attingere dal sistema attuale le risorse umane oggi impiegate nelle diverse Aziende sanitarie regionali per lo svolgimento di quelle funzioni, è evidente che le Aziende sanitarie regionali, come diceva il comma 5, non devono mettere a disposizione solo le proprie conoscenze, le capacità professionali e i mezzi necessari, ma anche le risorse umane. Anche se qui si apre un problema, che affronteremo in un successivo emendamento e che le vicende che si stanno vivendo rispetto all'accorpamento delle centrali operative del 118 mettono in evidenza.
O tutto ciò avviene attraverso un elemento d'intesa con le organizzazioni sindacali, oppure diventa un percorso ad ostacoli.
Quindi, l'emendamento è molto semplice e non credo di dovere occupare altro tempo per la sua illustrazione.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Subemendamento rubricato n. 85.14) presentato dai Consiglieri Artesio e Buquicchio: L'articolo 2 comma 2 è modificato come segue: "5. l'Assemblea è costituita dai soci della FS. I soci sono le Aziende Sanitarie dell'area, ciascuna delle quali ha quota paritaria di partecipazione. La quota non è trasferibile a terzi. I soci consorziati si obbligano a conferire alla FS, attraverso appositi accordi contrattuali, le funzioni operative previste dal comma 3, nonché a collaborare al conseguimento degli scopi consortili anche mettendo a disposizione le proprie conoscenze tecniche, le capacità professionali e i mezzi necessari.
I soci hanno l'obbligo di versare un contributo come previsto da provvedimento della giunta regionale per il funzionamento della FS, ai sensi degli artt. 2615-ter e 2472 e ss. C. C.".
Con il consenso dei proponenti, il subemendamento è dato per illustrato.
Subemendamento rubricato n. 85.13) presentato dai Consiglieri Artesio e Buquicchio: L'articolo 2 comma 2 è modificato come segue: "5. l'Assemblea è costituita dai soci della FS. I soci sono le Aziende Sanitarie dell'area, ciascuna delle quali ha quota paritaria di partecipazione. La quota non è trasferibile a terzi. I soci consorziati si obbligano a conferire alla FS, attraverso appositi accordi contrattuali, le funzioni operative previste dal comma 3, nonché a collaborare al conseguimento degli scopi consortili anche mettendo a disposizione le proprie conoscenze tecniche, le capacità professionali e i mezzi necessari.
I soci hanno l'obbligo di versare un unico contributo per il funzionamento della FS, ai sensi degli artt. 2615-ter e 2472 e ss. C. C.".
Con il consenso dei proponenti, il subemendamento è dato per illustrato.
Subemendamento rubricato n. 85.12) presentato dai Consiglieri Bono, Biolé: 1. Al comma 6 si sostituisce "sentita la Commissione consiliare competente" con le seguenti parole "sentito il parere vincolante della Commissione consiliare competente".
La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Abbiamo una serie di emendamenti che il mio Gruppo ha presentato con l'intento di provare a migliorare l'emendamento n. 85) dell'Assessore Monferino.
Il primo emendamento va ad incidere sull'articolo 6, chiedendo di inserire al posto delle parole "sentire la Commissione consiliare competente", le parole "di ottenere un parere vincolante da parte della Commissione consiliare competente", che è la IV.
Questa è una piccola ma importante modifica e s'inscrive nel dibattito che abbiamo fatto finora per capire quali sono e quali rimarrebbero i ruoli residuali e le competenze residuali da parte del Consiglio regionale dell'Assemblea e dei commissari che saranno e sono presenti in Commissione sanità.
Quindi, è per andare ad analizzare quali possono essere le conseguenze di quello che, già prima, ho definito un esproprio delle competenze a spese dell'Assessorato, che va a cederle a queste Federazioni sovrazonali, a questo uomo o a questa donna forte che va a prendere delle scelte che finora erano state dedicate all'Assessorato in sé, e anche a spese dei ruoli e delle competenze dei Consiglieri che sono stati eletti e non sono stati nominati, e sono quindi diretta rappresentanza e diretta emanazione della democrazia rappresentativa in Regione Piemonte.
ovvio che si parla spesso d'efficienza e d'efficacia e conosciamo la situazione di pesante deficit in cui siamo oggi; l'Assessore Monferino lo sa, perché abbiamo parlato degli stati di pagamento e di quant'altro, come a noi è perfettamente chiaro. Spiace dover dire e dover dare come messaggio esterno che il pubblico non funziona, mentre magari una visione un po' più aziendalista e con una possibilità in futuro di una scappatoia privatista poteva essere più funzionale e più funzionante.
vero che ci sono delle precise e pesanti colpe da parte degli Amministratori pubblici, però non possiamo fare di tutta l'erba un fascio.
Se è quello che è successo in SCR è stato condannato da tutti ed è frutto delle logiche politiche di cui ho parlato prima, nel senso di logiche spartitorie e di lottizzazione, per cui si devono nominare sempre persone non per competenza, ma per appartenenza politica, non ritengo che risolviamo il problema.
Poi ovviamente l'Assessore ha la piena potestà per poter decidere all'interno dell'organo collegiale e della Giunta, quali scelte possano portare ad un miglioramento della sanità piemontese, ma resto comunque scettico e penso che solo la forma e la struttura nuova non possa modificare quelli che sono gli andazzi politici attualmente presenti in Regione



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Ho aggiunto la firma all'emendamento del Gruppo, perché credo che sia importante, attraverso questa piccola sostituzione, sottolineare il fatto che il parere della Commissione consiliare competente, cioè la IV Commissione, sia vincolante per le motivazioni cui già accennava il Capogruppo Bono.
I colleghi hanno potuto notare che, come Gruppo, non abbiamo inserito o fatto richieste o emendato massicciamente il disegno di legge, ma solo alcune modifiche sono state inserite in questa piccola struttura emendativa presentata oggi, che riteniamo assolutamente accoglibili, in quanto semplicemente si va a richiedere che il ruolo delle istituzioni, quindi del Consiglio e della Commissione, così come i ruoli delle altre istituzioni come la Giunta e le Federazioni, che sono questa nuova invenzione dell'Assessorato alla sanità, siano perfettamente rispettati.
Per questo, non avendo comunque prodotto emendamenti nel merito, con richieste ben specifiche, riteniamo che questi possano essere accolti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Biolé.
Subemendamento rubricato n. 85.11) presentato dal Consigliere Bono: 1. Al comma 6 dell'emendamento 85 si aggiunge dopo le parole "è rinnovabile" le seguenti parole "massimo una volta".
La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Illustro brevemente solo gli emendamenti a prima mia firma e in questo caso penso che possa essere un emendamento facilmente accoglibile.
Per quanto riguarda l'incarico dell'Amministratore unico - quindi sempre al comma 6 - ora si dice che l'incarico ha durata non inferiore a tre anni e non superiore a cinque, e su questo possiamo essere d'accordo.
Ma quando si dice che è rinnovabile, noi aggiungeremmo "massimo una volta" per evitare che si abbia una così grande concentrazione di potere nella mani di una sola persona in una società consortile a responsabilità limitata.
Pur ritenendo che per un ruolo così importante, delicato e con così tanto potere (anche in senso buono, non in senso negativo, perché magari l'incaricato ha lavorato bene, ha svolto bene il suo mandato e ha presentato relazioni ritenute positive dalla Giunta e dalla Commissione competente) si possa dare la possibilità di rinnovare il mandato, riteniamo non sia il caso di rinnovarlo per più di una volta. In tal modo, un massimo di tre o cinque anni vorrebbe dire sei o dieci anni. Tra l'altro, va anche in linea con le recenti disposizioni nazionali, per cui anche un Presidente di una Giunta o un Sindaco non può essere rinnovato per più di due volte.
Ovviamente rimango dell'idea che anche le Federazioni dovrebbero avere un taglio pubblico. Pur restando nella sua visione SRL ritengo che, proprio per il fatto che hanno a che fare fortemente con il pubblico, non stiamo parlando di un'azienda che può essere gestita anche tutta la vita dalla stessa persona, riteniamo che, in questo caso, un vincolo ai mandati effettuabile sia importante, e lo sottolineò anche nell'emendamento successivo.
Grazie, Presidente, e grazie, Assessore, per aver ascoltato.



PRESIDENTE

Subemendamento n. 85.65) presentato dai Consiglieri Boeti, Reschigna Ronzani, Lepri, Taricco, Manica, Pentenero, Muliere: Il comma 7 dell'articolo 23 della legge regionale 18/2007, come sostituito dall'emendamento n. 85 della Giunta regionale al disegno di legge n. 174, è sostituito dal seguente: "7. Il Revisore dei conti è nominato dall'Assemblea consortile fra gli iscritti nel registro dei revisori contabili di cui al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 88 (Attuazione della direttiva n. 84/253/CEE relativa all'abilitazione delle persone incaricate del controllo di legge dei documenti contabili). Il Revisore dura in carica per lo stesso periodo del mandato dell'Amministrazione unico ed è rinnovabile. I compiti ed il trattamento economico del Revisore sono quelli previsti per i membri del Collegio dei revisori delle aziende sanitarie regionali in quanto compatibili".
Con il consenso dei proponenti, il subemendamento è dato per illustrato.
Subemendamento rubricato n. 85.10) presentato dal Consigliere Bono: 1. Al comma 7 dell'emendamento 85 dopo le parole "è rinnovabile" le seguenti parole "massimo una volta".
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

sempre in linea con quanto ho detto prima all'Assessore. In questo caso, trasformiamo quanto richiesto con l'emendamento precedente sulla rinnovabilità dell'incarico dell'Amministratore unico della Federazione sovrazonale.
Chiediamo che la stessa modifica venga fatta al comma successivo riguardante il Collegio Sindacale, composto da tre membri nominati dall'Assemblea consortile, attualmente nominati, se non vengono recepiti altri emendamenti, dai Direttori generali delle ASL consorzianti.
Anche in questo caso il Collegio dura in carica per lo stesso periodo del mandato dell'Amministratore unico, quindi un minimo di tre e un massimo di cinque. Rimaniamo dell'idea che non dovrebbero essere rinnovabili per più di una volta.
Pur avendo capito la risposta dell'Assessore Monferino, secondo cui si tratta di politici, quando mi riferivo al Presidente di una Giunta regionale o ad un Sindaco, è per il fatto che, visto il ruolo che avrà a che fare se verrà approvato, come penso, la struttura del nuovo ente della Federazione sovrazonale, è importante e fondamentale che non ci sia una posizione di rendita, una posizione di potere eccessiva, con il fatto della rinnovabilità ad libitum.
Per questo motivo, è fondamentale inserire questa specifica: noi riteniamo una, però eventualmente possiamo derogare due volte. È un concetto importante proprio perché ha a che fare con principi fondamentali dell'organizzazione, della logistica e di tutte quelle che sono le tecnologie e le reti informatiche, basi fondanti e fondamentali affinché il servizio pubblico universalistico della sanità possa funzionare.
Intendevo ribadire questo punto anche per l'Assemblea e il Collegio Sindacale.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, a lei.
Subemendamento rubricato n. 85.9) presentato dal Consigliere Bono: 1. Al comma 9 le parole "la Giunta regionale verifica i risultati" sono sostituite dalle seguenti "la Commissione consiliare competenti verifica i risultati".
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Al comma 9 abbiamo rilevato quelle che erano più criticità, soprattutto quando l'Amministratore unico invia, come è scritto in allegato al bilancio consuntivo, la cosiddetta relazione annuale sull'attività svolta.
Ovviamente e fortunatamente viene inviata, oltre che all'Assemblea dei soci, anche alla Giunta regionale e, per fortuna, anche alla Commissione consiliare competente.
Oltre all'Assemblea dei soci, la Giunta regionale verifica i risultati della gestione in relazione agli indirizzi e agli obiettivi assegnati e presenta una relazione al Consiglio regionale.
Penso che in questo caso sia importante delineare bene i ruoli e le competenze dell'Assemblea regionale, quindi non delegare tutto solo al ruolo tra le due figure di riferimento - poi saranno sette, o non si sa se saranno sette o sei più il Presidente della Giunta regionale - che passano sopra la testa di tutta l'Assemblea, quindi dei rappresentanti democraticamente eletti dai cittadini o dal popolo che dir si voglia.
In questo caso sarebbe importante dire che la Giunta e la Commissione oppure la Commissione consiliare competente, verificassero, nella relazione che l'Amministratore unico della Federazione sovrazonale invia all'Assemblea dei soci, alla Giunta regionale e alla Commissione competente, i risultati della gestione.
Penso sia importante che la Commissione competente verifichi i risultati della gestione in relazione agli indirizzi, anche perché la Giunta, da sola, potrebbe fare scelte (sempre riferendomi al discorso di prima: la politica è fatta di uomini che hanno anche degli interessi partitici) in base alla minore o maggiore aderenza alle scelte politiche che sono scelte magari partitiche o del programma elettorale con cui la Giunta si ritrova ad aver scelto degli amministratori delle Federazioni sovrazonali che magari non ha scelta lei, ma la Giunta precedente.
Vi chiederei quindi di riflettere, conoscendo il sistema politico e partitico che amministra e governa gli Enti pubblici, e a ragionare per evitare qualunque conflittualità tra la scelta e il rinnovo ad libitum come lei per ora ha scritto, degli amministratori unici e quelle che sono le Giunte, gli amministratori scelti o nominati.
In questo caso la Commissione consiliare competente dovrebbe verificare i risultati della relazione di cui ho detto.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Subemendamento rubricato n. 85.8) presentato dal Consigliere Bono: 1. Al comma 9 le parole "su mandato della Giunta regionale" sono sostituite dalle seguenti "su mandato del Consiglio regionale".
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Sempre sull'articolo 9, ma sarà più breve, perché va a completare il discorso che facevo prima.
Su mandato della Giunta regionale, nella formulazione che l'Assessorato o la Giunta collegialmente ha scritto, l'Assemblea dei soci provvede a rimuovere l'Amministratore unico dall'incarico qualora, dalla verifica della relazione che deve mandare anche alla Commissione competente, che però legge solo, emergesse una valutazione negazione del suo operato e dichiarare una decadenza in caso di incompatibilità, violazione delle leggi o inadempienze contrattuali.
Anche in questo caso, ritengo che il mandato per cui viene sfiduciato diciamo così - l'Amministratore unico, dovrebbe essere valutato dal Consiglio regionale o dalla Commissione consiliare competente, essendo organi che hanno anche la funzione, come ho detto più volte, di rappresentanza della popolazione, ed anche per evitare quelle conflittualità, di cui ho detto prima, con la Giunta regionale e con i tempi di scelta e di rinnovo dell'Amministratore unico.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Subemendamento rubricato n. 85.7) presentato dal Consigliere Bono: 1. Si sopprime il comma 11.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Sono sicuro che l'Assessore stia ascoltando, anche se non è al proprio posto! Anche questo è un subemendamento soppressivo del comma 11.
Francamente, non ho ben capito cosa si voglia introdurre, o, almeno, mi sono fatto una mia idea, ma vorrei avere conferma in occasione degli ultimi due subemendamenti.
Poste tutte le funzioni al comma 3, si stabilisce che, nel momento in cui si valutasse l'ipotesi di intervenire nella programmazione dell'edilizia sanitaria, degli investimenti in attuazione dell'edilizia sanitaria, sempre in coerenza con gli indirizzi regionali: "La Giunta regionale può individuare, sulla base di analisi epidemiologiche che evidenzino situazioni a forte valenza territoriale, le funzioni sanitarie da espletare a livello di Federazione sovrazonale".
Non capiamo come mai si voglia dare alle Federazioni sovrazonali la possibilità di espletare funzioni sanitarie. Questo va al di là della logica da cui era partito il discorso iniziale: creare delle Federazioni sovrazonali che avessero funzioni organizzative, logistiche, tecniche programmatorie, limitate, ma in linea con gli indirizzi dell'attività di formazione stabilita dalla Regione.
In questo caso, andiamo a creare una deroga che francamente considero preoccupante.
Probabilmente riuscirò a farmi una ragione del fatto che nasceranno le Federazioni sovrazonali; mi preoccupa, però, che nell'emendamento sia prevista la possibilità che la Giunta regionale, in deroga (siamo il Paese delle deroghe), sulla base di fantomatiche analisi epidemiologiche (fatte da chi e interpretate da chi?) che evidenzino una situazione a forte valenza territoriale, possa attribuire alle Federazioni sovrazonali delle funzioni sanitarie! Francamente, sono fortemente contrario a questo punto e spero che la contrarietà venga sollevata dagli altri colleghi dell'opposizione, ma anche della maggioranza.
un punto fondamentale e spero che almeno su questo l'Assessore dia una risposta e si possa tornare indietro.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Subemendamento n. 85.66) presentato dai Consiglieri Boeti, Reschigna Ronzani, Lepri, Taricco, Manica, Pentenero, Muliere, Gariglio, Stara: Il comma 11 dell'articolo 23 della legge regionale 18/2007, come sostituito dall'emendamento n. 85 della Giunta regionale al disegno di legge n. 174, è soppresso.
La parola al Consigliere Boeti, per l'illustrazione.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Quando l'Assessore Monferino ha prospettato l'ipotesi d'istituire le Federazioni, avevamo inteso - e abbiamo anche mostrato una nostra disponibilità - che le Federazioni si sarebbero occupate esclusivamente delle questioni che l'Assessore ci ha spiegato in Commissione, che ha ribadito in Aula, e che, invece, ritornano, in qualche modo inspiegabilmente, nell'emendamento che l'Assessore ha presentato.
Noi abbiamo presentato un subemendamento all'emendamento della Giunta che sopprime questo comma, perché pensiamo che non ci siano analisi epidemiologiche che tengano; peraltro sappiamo che i nostri territori purtroppo, non sono addetti alle analisi epidemiologiche.
Abbiamo provato, con i Piani di zona, ad impostare un ragionamento serio su questo argomento. Il Governo regionale di centrodestra ha completamente cancellato i Piani di zona, così come spera di cancellare i consorzi socio-assistenziali, quindi non riusciamo a capire chi dovrebbe occuparsi delle analisi epidemiologiche sul territorio, cercando di giustificare una funzione sanitaria, a seconda del territorio (lo dico con rispetto, perché non sono abituato a pensare male; facendo il medico di mestiere, sono abituato ad essere ottimista e a pensare bene).
Non vorrei che ci fosse l'intenzione di utilizzare le Federazioni per questioni sanitarie, che, in quanto tali, sfuggirebbero al controllo e alla verifica della Commissione e dei Consiglieri regionali.
L'invito che rivolgiamo all'Assessore è di accogliere questo subemendamento e di ricondurre le Federazioni al loro ruolo originario, che non è ancora iniziato (speriamo che incominci), senza attribuire loro delle funzioni che, secondo noi, non le appartengono.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Oltre alle considerazioni svolte dal collega Boeti, voglio evidenziare come l'undicesimo comma dell'emendamento della Giunta regionale sia profondamente illogico.
Lo rileggo molto sinteticamente: "La Giunta regionale può individuare sulla base di analisi epidemiologiche che evidenzino situazioni a forte valenza territoriale, le funzioni sanitarie da espletarsi a livello di FS".
Quale nesso c'è tra situazioni che evidenziano forte valenza territoriale e l'esercizio delle funzioni a livello di Federazione? In aggiunta: se le Federazioni hanno soprattutto le funzioni di tipo amministrativo, definite dal comma 3 dell'emendamento, quali competenze ci sono all'interno delle Federazioni per gestire, invece, funzioni sanitarie? Se non è la Federazione a dover gestire queste funzioni sanitarie quale altro soggetto deve compiere questo tipo di funzione? Al di là dell'illogicità con cui è scritto questo comma, vorrei richiamare l'attenzione dell'Assessore su un punto: è bene che il disegno non venga imputridito! Se le Federazioni devono svolgere funzioni prevalentemente di tipo amministrativo, tecnico e gestionale, svolgano quelle funzioni! La possibilità di determinare elementi di programmazione sanitaria su area più vasta, la Giunta regionale ce l'ha sempre, perché è la funzione in capo all'Assessore regionale alla sanità.
Per queste ragioni, chiediamo la soppressione di quest'undicesimo comma.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Effettivamente, non capiamo l'inserimento di questo comma all'interno dell'emendamento.
Nelle discussioni avvenute in Commissione, a noi sembrava che le Federazioni si dovessero occupare di alcune questioni, e quando al comma 11 si dice che la Giunta potrebbe valutare la possibilità di attribuire compiti e funzioni sanitarie alle Federazioni, in alcuni casi, in alcune situazioni, ritengo sia una strada da escludere, perché, a quel punto, le Federazioni diventerebbero altra cosa rispetto a quello di cui abbiamo discusso sinora.
Inizialmente, si volevano inserire elementi di programmazione e attribuire compiti di programmazione alla Federazione; adesso, con questo comma, si vogliono introdurre elementi che possono caratterizzare l'attività della Federazione anche in attività di carattere sanitario.
A noi pare che questa funzione debba rimanere alle Aziende Sanitarie e sotto la programmazione dell'Assessorato, quindi ci pare che la Federazione debba ritornare a quelle linee programmatiche che sono state indicate nella discussione che finora abbiamo svolto in Commissione e, in questi giorni in Aula.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Muliere.
Subemendamento rubricato n. 85.6) presentato dal Consigliere Bono: 1. Si sopprime il comma 12.
La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
L'emendamento è chiaro: non spieghiamo le motivazioni, perché sono alla base di questa richiesta.
Francamente, come il subemendamento precedente, relativo al comma 11 il nostro Gruppo non ha compreso bene le motivazioni in riferimento di questo comma 12, che ci sembra ridondante. Si scrive: "Per l'esercizio della funzione di programmazione socio-sanitaria regionale, la Giunta regionale può individuare ambiti territoriali sovrazonali, di norma coincidenti con quelli delle FS".
Mi sembra, francamente, ridondante, poiché il Piano Socio Sanitario finché non lo faremo scrivere all'Amministratore delegato della Federazione sovrazonale, è di competenza della Giunta regionale e - a parte l'ironia si possono prevedere ambiti territoriali sovrazonali di norma coincidenti o meno con quelli delle Federazioni sovrazonali.
Francamente - ripeto - mi sembra un comma ridondante. Personalmente non ho capito la specifica che si vuole introdurre con questo comma: magari l'Assessore, rispondendo, potrà illuminarci e farci capire qual è la spiegazione di quest'emendamento che dovrebbe garantire, in modo integrato e siamo d'accordo - l'assistenza ospedaliera territoriale e la prevenzione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Adesso possiamo esaminare l'emendamento rubricato n. 85) della Giunta regionale, sul quale insistevano tutti i subemendamenti finora illustrati.
Assessore Monferino, ha necessità di illustrarlo o, essendo già intervenuto più volte, lo diamo per illustrato?



MONFERINO Paolo, Assessore alla tutela della salute e sanità

Direi di sì. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Presidente, noi avevamo presentato un emendamento che chiedeva la soppressione del comma 12: non so se lo abbiamo perso o se...



PRESIDENTE

Ha ragione, si tratta del subemendamento rubricato n. 85.67).
Subemendamento n. 85.67) presentato dai Consiglieri Boeti, Reschigna Ronzani, Lepri, Taricco, Manica, Pentenero, Muliere, Gariglio, Stara: Il comma 11 dell'articolo 23 della legge regionale 18/2007, come sostituito dall'emendamento n. 85 della Giunta regionale al disegno di legge n. 174, è soppresso.



BOETI Antonino

Non l'abbiamo discusso.



PRESIDENTE

Mi scusi, era accorpato al subemendamento 85.6), come discussione.
Prego.



BOETI Antonino

Mi scusi, ma...



PRESIDENTE

No, no, sono io che mi scuso, ma era pinzato e...
Prego.



BOETI Antonino

Non c'è problema.
Con quest'emendamento abbiamo previsto, diciamo così, la cancellazione di questa pagina, sia il comma 11 che il comma 12, per le ragioni che abbiamo più volte illustrato: a nostro avviso, la programmazione non pu che essere in capo all'Assessorato e non può essere delegata a nessuno.
Crediamo che non siano opportuni ambiti territoriali sovrazonali, cioè quello che l'Assessore Monferino aveva tolto dalla porta e che cerca di far rientrare dalla finestra, quegli uffici forse decentrati della programmazione dei quali qualche volta ci ha parlato. Credo che questo complichi ulteriormente la vita dell'Assessore, dell'Assessorato, delle nostre Aziende regionali e delle Federazione.
La questione è semplice: la programmazione resta nell'ambito dell'Assessorato, il quale potrà avvalersi, per le funzioni che la legge attribuisce all'ARESS, dell'ARESS, ma non potrà attribuire a nessun altro questo progetto, questo programma, questo scopo, questo obiettivo e questa funzione. Non può essere diversamente.
Per questi motivi, noi abbiamo previsto la soppressione anche di questo comma, in coerenza con quello che abbiamo sostenuto e professato fino a questo momento.
Assessore, si occupi di programmazione socio-sanitaria regionale; lo faccia con le persone che ritiene la possano meglio sostenere in questa operazione, ma lo faccia lei. Non può delegarla a nessuno.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Ci sono due ragioni per cui noi chiediamo che questo comma venga abrogato.
La prima è quella che ha illustrato il collega Boeti: la programmazione deve rientrare tra le funzioni dell'Assessorato alla sanità. Ma quand'anche fosse vera la spiegazione citata dall'Assessore durante il dibattito in Commissione relativamente a questo comma, secondo la quale l'Assessore intenderebbe svolgere tale funzione attraverso uffici regionali distaccati all'interno delle Federazioni, vorrei rammentare che il tema dell'organizzazione degli uffici è stato oggetto, nella precedente legislatura, di un intervento di delegificazione; pertanto, non compete alla funzione legislativa definire le modalità attraverso le quali un Assessorato si auto-organizza, ma alla Giunta.
Noi chiediamo l'abrogazione di questo comma per entrambe le ragioni: la prima riguarda la funzione di programmazione, in capo all'Assessorato; la seconda, quand'anche l'Assessore intendesse svolgere questa funzione attraverso uffici decentrati, non è un ambito legislativo, ma un ambito di organizzazione che riguarda l'attività della Giunta.



PRESIDENTE

Siamo giunti all'emendamento n. 85).
Emendamento rubricato n. 85) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Monferino: L'articolo 2 comma 2 è sostituito dal seguente: "L'art. 23 della legge regionale 18/2007 è sostituito dal seguente: 1. Al fine di promuovere li passaggio del Servizio Sanitario piemontese da una fase caratterizzata dalla centralità aziendale e da logiche competitive ad una nuova fase orientata alla cooperazione interaziendale ed alla realizzazione di reti integrate di offerta, anche a livello interprovinciale, conseguendo, in tal modo, il massimo livello possibile d'efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, con le stesse modalità di cui all'art. 20 comma 2 della l.r. n. 18/2007, sono costituite le Federazioni Sovra zonali.
2. La federazione Sovra zonale (di seguito denominata FS), a cui aderiscono tutte le aziende sanitarie regionali dell'area sovra zonale, è una nuova società consortile a responsabilità limitata (s.c. a r.l.) di diritto privato.
3. Alla FS sono attribuite le funzioni di: a. piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi b. gestione del materiale, dei magazzini e della logistica c. sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema d. programmazione degli investimenti in edilizia sanitaria e nelle infrastrutture, gestione del patrimonio immobiliare per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti e alienazioni. Il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali e. programmazione degli investimenti e valutazione delle tecnologie sanitarie, il tutto in coerenza con gli indirizzi regionali f. gestione del patrimonio tecnologico per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, acquisizione, riallocazione e dismissione (HTA e HTM) g. gestione e organizzazione dei centri di prenotazione h. gestione degli affari legali.
Oltre a tali funzioni, la Giunta Regionale individua, qualora necessario per incrementare ulteriormente il livello d'efficacia e d'efficienza del Servizio Sanitario regionale, i servizi amministrativi, logistici, tecnico economali e di supporto le cui funzioni vengono espletate dalla FS.
4. Gli organi della FS sono: . l'Assemblea, costituita dai Direttori Generali delle aziende sanitarie consorziate . l'Amministratore unico, nominato dall'Assemblea consortile su designazione del Presidente della Giunta regionale . il Collegio Sindacale, nominato dell'Assemblea consortile.
5. L'Assemblea è costituita dai soci della FS. I soci sono le Aziende Sanitarie dell'area, ciascuna delle quali ha quota paritaria di partecipazione. La quota non è trasferibile a terzi. I soci consorziati si obbligano a conferire alla FS, attraverso appositi accordi contrattuali, le funzioni operative previste dal comma 3, nonché a collaborare al conseguimento degli scopi consortili, anche mettendo a disposizione le proprie conoscenze tecniche, le capacità professionali e i mezzi necessari. I soci hanno l'obbligo di versare contributi per il funzionamento della FS, ai sensi degli artt. 2615-ter e 2472 e ss. C.C.
6. L'Amministratore unico ha la responsabilità organizzativa e gestionale della FS, ne assume la rappresentanza legale e definisce, entro 90 giorni dalla entrata in vigore della legge, lo statuto dell'ente. Lo stesso deve essere approvato dalla Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente, nei successivi trenta giorni. Lo Statuto nell'ambito dei principi fissati dalla legge, stabilisce le norme per l'organizzazione e il funzionamento della FS, nonché i criteri relativi all'entità dei contributi versati dalle aziende sanitarie alla FS.
L'incarico ha durata non inferiore a tre anni e non superiore a cinque anni, è rinnovabile ed è disciplinato da apposito contratto di diritto privato. Il rapporto di lavoro deve essere a tempo pieno ed esclusivo.
Qualora l'amministratore unico sia dipendente pubblico si applicano le disposizioni di cui all'art. 34 del D. lgs. 502/92 e s.m.i.
Il Collegio Sindacale è composto da tre membri nominati dall'Assemblea consortile fra i componenti dei collegi sindacali delle aziende sanitarie regionali afferenti alla FS, senza oneri aggiuntivi per quest'ultima. Il collegio dura in carica per lo stesso periodo del mandato dell'Amministratore unico ed è rinnovabile. I compiti e le modalità di funzionamento del collegio sono quelli previsti per il Collegio dei revisori delle aziende sanitarie regionali in quanto compatibili.
8. La FS non ha personale proprio. La FS si avvale, per l'attuazione dei compiti istituzionali, di personale assegnatogli funzionalmente dalla Regione Piemonte, dalle aziende sanitarie e dagli enti locali. Tale personale rimane incardinato, sia relativamente allo stato giuridico, sia per quanto concerne il trattamento economico, nell'ente di provenienza.
9. L'Amministratore unico invia, in allegato al bilancio consuntivo, una relazione annuale sull'attività svolta, oltre che all'Assemblea dei soci alla Giunta regionale e alla commissione consiliare competente. Oltre che l'Assemblea dei soci, la Giunta regionale verifica i risultati della gestione in relazione agli indirizzi e agli obiettivi assegnati e presenta una relazione al Consiglio regionale entro il 31 marzo di ciascun anno. Su mandato della Giunta regionale, l'Assemblea dei soci provvede a rimuovere l'Amministratore unico dall'incarico qualora dalla verifica emerga una valutazione negativa del suo operato e ne dichiara la decadenza in caso di sopravvenienza di cause di incompatibilità ovvero per gravi violazioni di legge o rilevanti inadempienze contrattuali. In tale ipotesi, l'Assemblea provvede al commissariamento della FS fino alla nomina del nuovo Amministratore unico, che deve essere effettuata entro novanta giorni.
10. In sede di prima attivazione, le funzioni della FS vengono effettuate presso la sede legale dell'azienda sanitaria afferente, dotata del bilancio più consistente.
Assessore Monferino, lo consideriamo illustrato?



MONFERINO Paolo, Assessore alla tutela della salute e sanità

Sì, sì.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Emendamento rubricato n. 75) presentato dai Consiglieri Boeti, Reschigna Lepri, Gariglio, Ronzani, Muliere, Manica, Placido, Pentenero, Bresso e altri: Al comma 2 dell'articolo 23 della legge regionale 6 agosto 2007, n. 18 (Norme per la programmazione socio-sanitaria e il riassetto del servizio sanitario regionale), come sostituito dal comma 2 dell'articolo 2 del disegno di legge n. 174 "Disposizioni in materia di organizzazione del Sistema sanitario regionale", dopo le parole: "modalità stabilite dalla Giunta regionale" sono inserite le seguenti: ", fermo restando che il numero delle aree sovrazonale non può essere superiore a quattro".
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Quest'emendamento lo avevamo presentato ancora prima che fosse depositato l'emendamento della Giunta Regionale, perché già intravedevamo l'esigenza, rispetto alla genericità dell'articolato originario del disegno di legge, di arrivare ad una precisazione.
Siccome l'emendamento dell'Assessore non risolve questo tema, perch non individua il numero delle Federazioni, manteniamo quest'emendamento perché riteniamo, sostanzialmente, che anche questo debba essere oggetto di intervento da parte del legislatore regionale.
Se nello strumento di programmazione del Piano Socio Sanitario e nella proposta di deliberazione noi specifichiamo il numero delle Aziende Sanitarie Regionali, perché non dovremmo specificare anche il numero delle Federazioni o dei soggetti che dovrebbero esercitare tali funzioni a livello di area vasta e di funzioni sovrazonali? Ribadiamo un concetto: la sfida che le rivolgiamo in positivo è quella di avere più coraggio sotto questo aspetto. Bastano quattro Federazioni (o aree sovrazonali) per la gestione di queste funzioni; più si rende duplicato il sistema e moltiplicato il numero dei soggetti...
Non voglio richiamare il tema che in questo momento, chi cavalca l'antipolitica, mette davanti a tutti i ragionamenti, ma voglio invitarla a fare un ragionamento di merito sotto questo aspetto. Lo abbiamo detto più volte nel corso degli interventi della seduta pomeridiana e nel dibattito generale: dal nostro punto di vista, per l'esercizio di queste funzioni che non sono coincidenti con gli ambiti delle reti ospedaliere - sono sufficienti quattro soggetti all'interno della nostra realtà piemontese.
Questo è il senso dell'emendamento, che si colloca prima della presentazione del suo emendamento, ma che tende a ribadire questa nostra profonda convinzione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

chiaro che quando prenderà la parola l'Assessore probabilmente chiariremo la situazione, ma so che vi è la disponibilità ad accogliere una parte dei nostri emendamenti. Questo, anche se non è un submendamento all'emendamento dell'Assessore, certamente è uno degli emendamenti più importanti che abbiamo presentato, perché riguarda il cuore del sistema.
Come ho ripetuto più volte - per fortuna, stasera o lunedì questa discussione finirà, almeno su quest'argomento - noi pensiamo che sia opportuno che le Federazioni non siano così tante. In riferimento alla questione che riguarda i revisori, l'Assessore ci ha risposto con una soluzione - poi l'Assessore la presenterà - che ci sembra sostenibile e condivisibile. L'obiettivo è comunque quello di non far aumentare i costi quindi non capiamo per quale ragione si sia disponibili ad aumentare i costi e a diminuire, a nostro avviso, complessivamente la capacità di azione del sistema che si sta impostando.
Perché è chiaro che se si agisce su un'area più vasta, la possibilità di incidere è certamente maggiore.
Tra un po' vedremo come stanno effettivamente le cose: nutro qualche preoccupazione - mi pare che l'Assessore sia determinato ad andare su questa strada - e, come ho detto anche questa mattina, lo consideriamo un errore.



PRESIDENTE

Grazie, collega Boeti.
Emendamento rubricato n. 29) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Boeti: L'articolo 2 del disegno di legge 174 (Modifiche alla l.r. 18/2007) è modificato come segue: Art. 2 (Modifiche alla l.r. 18/2007) 1. Dopo il comma 1 dell'articolo 22 della l.r. 1872007 è inserito il seguente: "1 bis. Qualora si verifichi la coincidenza territoriale tra distretto ed ente gestore dei servizi socio assistenziali, il comitato dei sindaci di distretto di cui all'articolo 8 e l'assemblea dei sindaci dell'ente gestore operano in modo congiunto e contestuale, assumendo la denominazione di comitato territoriale socio sanitario dei sindaci".
2. l'articolo 23 della l.r. 18/2007 è sostituito dal seguente: "Art. 23 (Forme di coordinamento sovrazonale e di integrazione funzionale dei servizi) 1. Ai fini di conseguire il miglior livello d'efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, la Giunta regionale, individua i servizi amministrativi, logistici, tecnico-economali, informatici, tecnologici e di supporto le cui funzioni vengono programmate, ed espletate a livello di area di coordinamento sovrazonale.
2. L'esercizio, a livello sovrazonale ovvero in forma aggregata, delle funzioni di cui al comma 1 si realizza secondo i criteri e le modalità stabilite dalla Giunta regionale. La Giunta regionale stabilirà, entro e non oltre il 30 giugno 2012, le modalità di monitoraggio e valutazione relative all'implementazioni delle attività sopra descritte.
3. La Giunta regionale individua altresì, sulla base di analisi epidemiologiche che evidenzino situazioni a forte valenza territoriale, le funzioni sanitarie da espletarsi a livello di area.
4. Per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale, la Giunta regionale può individuare ambiti territoriali sovrazonale allo scopo di garantire in modo intergrato l'assistenza ospedaliera, territoriale e la prevenzione. La Giunta regionale può altresì individuare altre modalità per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale.".
Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Intervengo non tanto per ribadire quanto esplicitato dai colleghi, che ormai, è chiarissimo, ma per rivolgere una domanda all'Assessore, in quanto il ragionamento che ha svolto in questi mesi di discussione in Commissione spingerebbe nell'altra direzione, cioè nell'avere quattro Federazioni e non sei.
Qual è la ragione per la quale facciamo tre Federazioni a Torino? Questo è il punto. Vorrei venisse spiegato, sul piano funzionale dei costi del contenimento della spesa e dell'effetto di scala, cosa comporta la scelta di realizzare a Torino una Federazione, anziché tre.
Siccome mi sembra evidente che l'ingegner Monferino, in questi mesi abbia perorato tali soluzioni, con un valore funzionale e di contenimento dei costi, mi avventuro a ritenere che la ragione per realizzare a Torino tre Federazioni, in luogo di quella che noi proponiamo, prescinda da una valutazione di merito e si carichi di un significato estraneo alle finalità funzionali di questa struttura e di questo soggetto.
Mi sembra che qui la questione abbia una valenza politica e non funzionale. In caso contrario, non mi spiego per quale motivo, di fronte ad un'opposizione che dice di semplificare, di razionalizzare e di fare quattro Federazioni, anziché sei, la Giunta sostenga - peraltro, questo avviene anche per i consorzi - soluzioni che appesantiscono il sistema e rappresentano un elemento di minore razionalizzazione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ronzani.
Emendamento rubricato n. 23) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Boeti: L'articolo 2 del disegno di legge 174 (Modifiche alla l.r. 18/2007) è modificato come segue: Art. 2 (Modifiche alla l.r. 18/2007) 1. Dopo il comma 1 dell'articolo 22 della l.r. 1872007 è inserito il seguente: "1 bis. Qualora si verifichi la coincidenza territoriale tra distretto ed ente gestore dei servizi socio assistenziali, il comitato dei sindaci di distretto di cui all'articolo 8 e l'assemblea dei sindaci dell'ente gestore operano in modo congiunto e contestuale, assumendo la denominazione di comitato territoriale socio sanitario dei sindaci".
2. l'articolo 23 della l.r. 18/2007 è sostituito dal seguente: "Art. 23 (Forme di coordinamento sovrazonale e di integrazione funzionale dei servizi) 1. Ai fini di conseguire il miglior livello d'efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, la Giunta regionale, individua i servizi amministrativi, logistici, tecnico-economali, informatici, tecnologici e di supporto le cui funzioni vengono programmate, ed espletate a livello di area di coordinamento sovrazonale.
2. L'esercizio, a livello sovrazonale ovvero in forma aggregata, delle funzioni di cui al comma 1 si realizza secondo i criteri e le modalità stabilite dalla Giunta regionale entro e non oltre i 30 giugno 2012.
3. La Giunta regionale individua altresì, sulla base di analisi epidemiologiche che evidenzino situazioni a forte valenza territoriale, le funzioni sanitarie da espletarsi a livello di area.
4. Per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale, la Giunta regionale può individuare ambiti territoriali sovrazonale allo scopo di garantire in modo intergrato l'assistenza ospedaliera, territoriale e la prevenzione. La Giunta regionale può altresì individuare altre modalità per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale.".
Emendamento rubricato n. 24) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Boeti: L'articolo 2 del disegno di legge 174 (Modifiche alla l.r. 18/2007) è modificato come segue: Art. 2 (Modifiche alla l.r. 18/2007) 1. Dopo il comma 1 dell'articolo 22 della l.r. 1872007 è inserito il seguente: "1 bis. Qualora si verifichi la coincidenza territoriale tra distretto ed ente gestore dei servizi socio assistenziali, il comitato dei sindaci di distretto di cui all'articolo 8 e l'assemblea dei sindaci dell'ente gestore operano in modo congiunto e contestuale, assumendo la denominazione di comitato territoriale socio sanitario dei sindaci".
2. l'articolo 23 della l.r. 18/2007 è sostituito dal seguente: "Art. 23 (Forme di coordinamento sovrazonale e di integrazione funzionale dei servizi) 1. Ai fini di conseguire il miglior livello d'efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, la Giunta regionale, individua i servizi amministrativi, logistici, tecnico-economali, informatici, tecnologici e di supporto le cui funzioni vengono programmate, ed espletate a livello di area di coordinamento sovrazonale.
2. L'esercizio, a livello sovrazonale ovvero in forma aggregata, delle funzioni di cui al comma 1 si realizza secondo i criteri e le modalità stabilite dalla Giunta regionale. Saranno previsti meccanismi di incentivi e disincentivi al fine di conseguire il miglior livello d'efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa.
3. La Giunta regionale individua altresì, sulla base di analisi epidemiologiche che evidenzino situazioni a forte valenza territoriale, le funzioni sanitarie da espletarsi a livello di area.
4. Per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale, la Giunta regionale può individuare ambiti territoriali sovrazonale allo scopo di garantire in modo intergrato l'assistenza ospedaliera, territoriale e la prevenzione. La Giunta regionale può altresì individuare altre modalità per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale.".
Emendamento rubricato n. 25) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Boeti: L'articolo 2 del disegno di legge 174 (Modifiche alla l.r. 18/2007) è modificato come segue: Art. 2 (Modifiche alla l.r. 18/2007) 1. Dopo il comma 1 dell'articolo 22 della l.r. 1872007 è inserito il seguente: "1 bis. Qualora si verifichi la coincidenza territoriale tra distretto ed ente gestore dei servizi socio assistenziali, il comitato dei sindaci di distretto di cui all'articolo 8 e l'assemblea dei sindaci dell'ente gestore operano in modo congiunto e contestuale, assumendo la denominazione di comitato territoriale socio sanitario dei sindaci".
2. l'articolo 23 della l.r. 18/2007 è sostituito dal seguente: "Art. 23 (Forme di coordinamento sovrazonale e di integrazione funzionale dei servizi) 1. Ai fini di conseguire il miglior livello d'efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, la Giunta regionale, individua i servizi amministrativi, logistici, tecnico-economali, informatici, tecnologici e di supporto le cui funzioni vengono programmate, ed espletate a livello di area di coordinamento sovrazonale.
2. L'esercizio, a livello sovrazonale ovvero in forma aggregata, delle funzioni di cui al comma 1 si realizza secondo i criteri e le modalità stabilite dalla Giunta regionale. I criteri dovranno contemplare sempre l'efficacia, l'efficienza, la trasparenza e l'economicità.
3. La Giunta regionale individua altresì, sulla base di analisi epidemiologiche che evidenzino situazioni a forte valenza territoriale, le funzioni sanitarie da espletarsi a livello di area.
4. Per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale, la Giunta regionale può individuare ambiti territoriali sovrazonale allo scopo di garantire in modo intergrato l'assistenza ospedaliera, territoriale e la prevenzione. La Giunta regionale può altresì individuare altre modalità per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale.".
Con il consenso dei proponenti, gli emendamenti rubricati n. 23), 24), 25) sono dati per illustrati.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte del Consigliere Reschigna, della verifica del numero legale


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Lo dico alla luce degli interventi e degli atteggiamenti, evidentemente ostruzionistici, da parte dei Gruppi di opposizione: può gentilmente procedere a verificare l'esistenza del numero legale? Grazie.



PRESIDENTE

In quale modo? Occorre creare una condizione, perché non è più possibile.
Se lei dà per illustrati tutti gli emendamenti, li poniamo in votazione.



(Commenti in aula)



RESCHIGNA Aldo

Stai buono!



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Stiamo verificando anche noi.
Credo sia possibile, ma dobbiamo vedere bene per non sbagliare.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Tecnicamente sì, però dobbiamo vedere come...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Se ritira tutti gli emendamenti...



RESCHIGNA Aldo

No, non ritiro alcun emendamento.



PRESIDENTE

Era una proposta tecnica!



RESCHIGNA Aldo

Lei usi l'equilibrio che ha dimostrato in tutte queste ore.
Comunque, un effetto l'ho ottenuto.



PRESIDENTE

Lei ha il riferimento regolamentare?



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Articolo 77.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Il nuovo articolo 59 prevede la facoltà per il Capogruppo o tre Consiglieri di richiedere la verifica del numero legale solo prima di procedere ad una votazione.



(Commenti del Consigliere Reschigna)



PRESIDENTE

L'articolo 59, comma 2, recita: "La Presidenza, prima di procedere ad una votazione, è tenuta a verificare se il Consiglio sia in numero legale per deliberare se richiesto rispettivamente da almeno tre Consiglieri o da un Presidente di Gruppo".
Le parole "prima di procedere ad una votazione" sono tra due virgole quindi è il contesto dove lo si può fare.
Obiettivamente, forse lo avevamo già verificato qualche mese fa.
Grazie.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Esame disegno di legge n. 174, inerente a "Disposizioni in materia d'organizzazione del Servizio Sanitario Regionale" (seguito)


PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 52) presentato dai Consiglieri Artesio, Ronzani Taricco, Boeti, Reschigna, Bresso, Cerutti e altri: Art. 2 comma 2 dopo il comma 2 dell'art. 23 della l.r. 18/2007, si aggiunge il comma 2 bis: "Nel rispetto dei punti 1 e 2, le aziende sanitarie approvano entro 90 giorni dall'emenazione del presente atto un apposito accordo quadro di carattere generale con cui individuano le finalità della collaborazione e disciplinano le modalità organizzazione e funzionamento delle aree di rispettiva pertinenza. Gli schemi di accordo sono sottoposti alla valutazione obbligatoria delle Conferenze dei Sindaci, assicurando altresì l'informazione preventiva e il successivo confronto con le organizzazioni sindacali, fatta salva la trasmissione e approvazione, prima della definitiva adozione da parte della Giunta regionale per la verifica di conformità alla programmazione socio-sanitaria" La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 52).



ARTESIO Eleonora

L'emendamento rubricato n. 52), che è stato depositato prima della presentazione dell'emendamento rubricato n. 85), interveniva sull'intenzione di costituzione di quelle che allora si chiamavano "Federazioni sanitarie" e con l'emendamento rubricato n. 85) si chiameranno, se approvato, "Federazioni sovrazonali".
Il riferimento, che qui viene recepito, all'interno della nostra proposta di emendamento non è frutto della nostra autonoma elaborazione, ma è l'esempio concreto di come altre Regioni abbiano normato la materia, pur volendo arrivare allo stesso comune obiettivo: vale a dire creare un clima di coordinamento e di collaborazione al fine di ottenere delle economie di scala, senza diminuire la qualità degli interventi per una serie di funzioni collegate al funzionamento delle Aziende sanitarie.
Vorrei leggere attentamente questo passaggio, che ho mutuato da altre esperienze regionali, per farvi comprendere che stiamo rinunciando ad alcuni aspetti di capacità di controllo interno, di partecipazione democratica, di misura dell'efficacia dei risultati, scegliendo la strada che, invece, ci viene proposta dall'Assessore Monferino.
Nel nostro comma si fa riferimento all'approvazione, entro 90 giorni di un accordo quadro di carattere generale, attraverso il quale le Aziende individuino, intanto, le finalità della loro collaborazione - ciò che pu essere fatto insieme e ciò che, invece, non può essere fatto insieme perché inopportuno o perché ci sono tempi diversi di realizzazione disciplinandone le modalità di organizzazione e di funzionamento.
Introduciamo il fatto che questi schemi di accordo siano visibili consultabili e commentabili da parte delle Conferenze dei Sindaci. Per la preoccupazione che ho voluto esprimere per tutto il pomeriggio, stiamo creando delle entità giuridiche totalmente sottratte ad ogni tipo di controllo pubblico che non sia quello dato, da una parte, dal controllo dell'Assessore, ammesso che sia esercitabile efficacemente su sei entità, e dai soci, ma rappresentati esclusivamente dal Direttore generale delle Aziende.
Poiché, in prima battuta, questi accordi quadro dovrebbero valersi della migliore possibilità di discussione, per recepire i migliori contributi e le possibili correzioni, si fa anche salva l'approvazione da parte della Giunta regionale di quanto concordato nell'accordo quadro dopo la consultazione dei Sindaci.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendoci altre richieste di intervento, procediamo con l'esame degli emendamenti.
Emendamento rubricato n. 53) presentato dai Consiglieri Artesio, Ronzani Taricco, Boeti, Reschigna, Bresso, Cerutti e altri: Art. 2 comma 2 dopo il comma 2 dell'art. 23 della l.r. 18/2007, si aggiunge il comma 2 ter: "Le funzioni di coordinamento di area vasta si avviano preliminarmente nello svolgimento di attività materiali, esecutive e strumentali, con particolare riguardo a: l'approvvigionamento dei beni e dei servizi, dei magazzini e dei servizi tecnici e logistici, ivi comprese le tecnologie informatiche e lo sviluppo della integrazione del sistema di prenotazioni la gestione del rischio e del contenzioso assicurativo".
Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Questo è un emendamento con la natura d'elenco.
Abbiamo sentito la necessità di precisare quest'elenco un po' per averlo letto all'interno delle modalità di funzionamento delle altre Amministrazioni regionali, ma, soprattutto, perché per noi è importante evitare i riferimenti all'esercizio delle attività assistenziali.
L'emendamento n. 53) è gemello dell'emendamento che i colleghi del Partito Democratico hanno illustrato prima, quando proponevano di sopprimere il punto 12 dell'emendamento n. 85), laddove il punto 12 prevedeva l'organizzazione di uffici regionali decentrati dello stesso livello territoriale delle aree funzionali sovrazonali, per il governo della programmazione.
Continuiamo a ribadire, lo abbiamo detto fin dal primo momento in cui si è presentato l'approccio delle Federazioni sovrazonali che, ai sensi delle leggi vigenti, la competenza di programmazione può essere soltanto in capo da un lato alla Regione per gli indirizzi di area vasta e, dall'altro alle Aziende sanitarie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Artesio: Emendamento rubricato n. 30) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Boeti: L'articolo 2 del disegno di legge 174 (Modifiche alla l.r. 18/2007) è modificato come segue: Art. 2 (Modifiche alla l.r. 18/2007) 1. Dopo il comma 1 dell'articolo 22 della l.r. 1872007 è inserito il seguente: "1 bis. Qualora si verifichi la coincidenza territoriale tra distretto ed ente gestore dei servizi socio assistenziali, il comitato dei sindaci di distretto di cui all'articolo 8 e l'assemblea dei sindaci dell'ente gestore operano in modo congiunto e contestuale, assumendo la denominazione di comitato territoriale socio sanitario dei sindaci".
2. l'articolo 23 della l.r. 18/2007 è sostituito dal seguente: "Art. 23 (Forme di coordinamento sovrazonale e di integrazione funzionale dei servizi) 1. Ai fini di conseguire il miglior livello d'efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, la Giunta regionale, individua i servizi amministrativi, logistici, tecnico-economali, informatici, tecnologici e di supporto le cui funzioni vengono programmate, ed espletate a livello di area di coordinamento sovrazonale.
2. L'esercizio, a livello sovrazonale ovvero in forma aggregata, delle funzioni di cui al comma 1 si realizza secondo i criteri e le modalità stabilite dalla Giunta.
3. La Giunta regionale individua altresì, sulla base di analisi epidemiologiche che evidenzino situazioni a forte valenza territoriale, le funzioni sanitarie da espletarsi a livello di area. La Giunta regionale stabilità entro e non oltre il 30 giugno 2012, le modalità di monitoraggio e valutazione relative all'implementazioni delle attività sopra descritte.
4. Per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale, la Giunta regionale può individuare ambiti territoriali sovrazonale allo scopo di garantire in modo intergrato l'assistenza ospedaliera, territoriale e la prevenzione. La Giunta regionale può altresì individuare altre modalità per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale.".
Emendamento rubricato n. 26) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Boeti: L'articolo 2 del disegno di legge 174 (Modifiche alla l.r. 18/2007) è modificato come segue: Art. 2 (Modifiche alla l.r. 18/2007) 1. Dopo il comma 1 dell'articolo 22 della l.r. 1872007 è inserito il seguente: "1 bis. Qualora si verifichi la coincidenza territoriale tra distretto ed ente gestore dei servizi socio assistenziali, il comitato dei sindaci di distretto di cui all'articolo 8 e l'assemblea dei sindaci dell'ente gestore operano in modo congiunto e contestuale, assumendo la denominazione di comitato territoriale socio sanitario dei sindaci".
2. l'articolo 23 della l.r. 18/2007 è sostituito dal seguente: "Art. 23 (Forme di coordinamento sovrazonale e di integrazione funzionale dei servizi) 1. Ai fini di conseguire il miglior livello d'efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, la Giunta regionale, individua i servizi amministrativi, logistici, tecnico-economali, informatici, tecnologici e di supporto le cui funzioni vengono programmate, ed espletate a livello di area di coordinamento sovrazonale.
2. L'esercizio, a livello sovrazonale ovvero in forma aggregata, delle funzioni di cui al comma 1 si realizza secondo i criteri e le modalità stabilite dalla Giunta.
3. La Giunta regionale individua altresì, sulla base di analisi epidemiologiche che evidenzino situazioni a forte valenza territoriale, le funzioni sanitarie da espletarsi a livello di area. Le analisi epidemiologiche dovranno effettuarsi entro e non oltre il 31 maggio 2012.
4. Per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale, la Giunta regionale può individuare ambiti territoriali sovrazonali allo scopo di garantire in modo intergrato l'assistenza ospedaliera, territoriale e la prevenzione. La Giunta regionale può altresì individuare altre modalità per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale.".
Emendamento rubricato n. 27) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Boeti: L'articolo 2 del disegno di legge 174 (Modifiche alla l.r. 18/2007) è modificato come segue: Art. 2 (Modifiche alla l.r. 18/2007) 1. Dopo il comma 1 dell'articolo 22 della l.r. 1872007 è inserito il seguente: "1 bis. Qualora si verifichi la coincidenza territoriale tra distretto ed ente gestore dei servizi socio assistenziali, il comitato dei sindaci di distretto di cui all'articolo 8 e l'assemblea dei sindaci dell'ente gestore operano in modo congiunto e contestuale, assumendo la denominazione di comitato territoriale socio sanitario dei sindaci".
2. l'articolo 23 della l.r. 18/2007 è sostituito dal seguente: "Art. 23 (Forme di coordinamento sovrazonale e di integrazione funzionale dei servizi) 1. Ai fini di conseguire il miglior livello d'efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, la Giunta regionale, individua i servizi amministrativi, logistici, tecnico-economali, informatici, tecnologici e di supporto le cui funzioni vengono programmate, ed espletate a livello di area di coordinamento sovrazonale.
2. L'esercizio, a livello sovrazonale ovvero in forma aggregata, delle funzioni di cui al comma 1 si realizza secondo i criteri e le modalità stabilite dalla Giunta.
3. La Giunta regionale individua altresì, sulla base di analisi epidemiologiche che evidenzino situazioni a forte valenza territoriale, le funzioni sanitarie da espletarsi a livello di area.
4. Per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale, la Giunta regionale può individuare ambiti territoriali sovrazonale allo scopo di garantire in modo intergrato l'assistenza ospedaliera, territoriale e la prevenzione.".
Emendamento rubricato n. 28) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Boeti: L'articolo 2 del disegno di legge 174 (Modifiche alla l.r. 18/2007) è modificato come segue: Art. 2 (Modifiche alla l.r. 18/2007) 1. Dopo il comma 1 dell'articolo 22 della l.r. 1872007 è inserito il seguente: "1 bis. Qualora si verifichi la coincidenza territoriale tra distretto ed ente gestore dei servizi socio assistenziali, il comitato dei sindaci di distretto di cui all'articolo 8 e l'assemblea dei sindaci dell'ente gestore operano in modo congiunto e contestuale, assumendo la denominazione di comitato territoriale socio sanitario dei sindaci".
2. l'articolo 23 della l.r. 18/2007 è sostituito dal seguente: "Art. 23 (Forme di coordinamento sovrazonale e di integrazione funzionale dei servizi) 1. Ai fini di conseguire il miglior livello d'efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, la Giunta regionale, individua i servizi amministrativi, logistici, tecnico-economali, informatici, tecnologici e di supporto le cui funzioni vengono programmate, ed espletate a livello di area di coordinamento sovrazonale.
2. L'esercizio, a livello sovrazonale ovvero in forma aggregata, delle funzioni di cui al comma 1 si realizza secondo i criteri e le modalità stabilite dalla Giunta.
3. La Giunta regionale individua altresì, sulla base di analisi epidemiologiche che evidenzino situazioni a forte valenza territoriale, le funzioni sanitarie da espletarsi a livello di area.
4. Per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale, la Giunta regionale può individuare ambiti territoriali sovrazonale allo scopo di garantire in modo intergrato l'assistenza ospedaliera, territoriale e la prevenzione. La Giunta regionale può altresì individuare altre modalità per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale. Per fare questo dovrà prevedere la presentazione di appositi provvedimenti che il Consiglio regionale dovrà approvare".
Emendamento rubricato n. 31) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Boeti: L'articolo 2 del disegno di legge 174 (Modifiche alla l.r. 18/2007) è modificato come segue: Art. 2 (Modifiche alla l.r. 18/2007) 1. Dopo il comma 1 dell'articolo 22 della l.r. 1872007 è inserito il seguente: "1 bis. Qualora si verifichi la coincidenza territoriale tra distretto ed ente gestore dei servizi socio assistenziali, il comitato dei sindaci di distretto di cui all'articolo 8 e l'assemblea dei sindaci dell'ente gestore operano in modo congiunto e contestuale, assumendo la denominazione di comitato territoriale socio sanitario dei sindaci".
2. l'articolo 23 della l.r. 18/2007 è sostituito dal seguente: "Art. 23 (Forme di coordinamento sovrazonale e di integrazione funzionale dei servizi) 1. Ai fini di conseguire il miglior livello d'efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, la Giunta regionale, individua i servizi amministrativi, logistici, tecnico-economali, informatici, tecnologici e di supporto le cui funzioni vengono programmate, ed espletate a livello di area di coordinamento sovrazonale.
2. L'esercizio, a livello sovrazonale ovvero in forma aggregata, delle funzioni di cui al comma 1 si realizza secondo i criteri e le modalità stabilite dalla Giunta.
3. La Giunta regionale individua altresì, sulla base di analisi epidemiologiche che evidenzino situazioni a forte valenza territoriale, le funzioni sanitarie da espletarsi a livello di area.
4. Per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale, la Giunta regionale può individuare ambiti territoriali sovrazonale allo scopo di garantire in modo intergrato l'assistenza ospedaliera, territoriale e la prevenzione. La Giunta regionale può altresì individuare altre modalità per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale. La Giunta regionale stabilirà, entro e non oltre il 30 giugno 2012, le modalità di monitoraggio e valutazione relative all'implementazioni delle attività sopra descritte.".
Con il consenso dei proponenti gli emendamenti rubricati n. 26), 27), 28) e 31) sono dati per illustrati.
Emendamento rubricato n. 79) presentato dai Consiglieri Boeti, Reschigna Lepri, Ronzani, Muliere, Placido, Gariglio, Pentenero, Manica, Bresso e altri: Dopo il comma 4 dell'articolo 23 della legge regionale 6 agosto 2007, n. 18 (Norme per la programmazione socio-sanitaria e il riassetto del servizio sanitario regionale), come sostituito dal comma 2 dell'articolo 2 del disegno di legge n. 174 "Disposizioni in materia di organizzazione del Sistema sanitario regionale", è inserito il seguente: "4 bis. Per la gestione delle funzioni di area vasta, le aziende hanno facoltà di: individuare una specifica azienda, operante in luogo e per conto delle deleganti, incaricata dell'esercizio di funzioni e dell'attuazione di progetti costituire, quali strutture stabili deputate all'esercizio di specifiche funzioni, uffici comuni formati dalle figure professionali presenti negli organici delle aziende afferenti.".
La parola al Consigliere Reschigna per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo

Ci rendiamo conto che quest'emendamento non sarà accolto dalla Giunta regionale. Dopo il subemendamento presentato dall'Assessore Monferino questa mattina, quest'emendamento sottopone una soluzione alternativa alla costituzione della società consortile a responsabilità limitata, che è quella dell'esercizio delle funzioni a livello di area sovrazonale attraverso l'individuazione di una specifica azienda all'interno di quelle esistenti, che opera per conto delle altre.
un emendamento che corrisponde alla visione che aveva, e che ha tutt'ora, il Partito Democratico sul tema. Una visione diversa da quella della Giunta regionale, pertanto lo manteniamo in vita per coerenza di comportamento come Gruppo consiliare. Ha questo tipo di funzione fondamentale.



PRESIDENTE

Grazie, collega Reschigna.
Emendamento rubricato n. 13) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Boeti Artesio: All'articolo 2 del disegno di legge 174 (Modifiche all'art. 23 della l.r.
10/2007) è aggiunto il seguente comma: 5. Per il conseguimento degli obiettivi indicati nei precedenti commi la Giunta e il Consiglio regionale provvedono ad individuare un protocollo d'intesa riguardo le forme di coordinamento delle singole attività. Tale processo prevede l'emissione di parere vincolante del Consiglio regionale riguardo tutti gli atti proposti dalla Giunta.
La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Quest'emendamento prosegue nella dimostrazione della non necessità di determinare degli organismi intermedi, le Federazioni sovrazonali, potendo raggiungere analoghi obiettivi e analoghi risultati, semplicemente attraverso forme di coordinamento.
In modo particolare, proprio perché non vogliamo sottrarci alla sfida del coordinamento e della cooperazione utilizzata quale premessa per motivare la scelta di costruire le Federazioni sovrazonali, chiediamo che ci sia un ruolo pregnante anche del Consiglio regionale nella fase di avvio dell'attività di coordinamento.
per questa indicazione che chiediamo venga prevista la consultazione del Consiglio riguardo alle forme di collaborazione. Ovviamente, stiamo assumendo come scenario del futuro non tanto le Federazioni come ci vengono proposte, ma modalità alternative, meno cogenti dal punto di vista del peso e delle strutture, ma altrettanto utili al raggiungimento degli obiettivi in premessa.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Emendamento rubricato n. 54) presentato dai Consiglieri Artesio, Taricco Ronzani, Reschigna, Boeti, Bresso: Art. 2 comma 2 punto 2, dopo il comma 4 dell'art. 23 l.r. 18/2007 è aggiunto il punto 5: "Ai fini del coordinamento di area vasta è costituito un comitato, composto dai direttori generali delle aziende facenti parte.
Il Comitato esprime un referente del coordinamento di area vasta definito coordinatore, nominato pro tempore dai direttori generali delle aziende afferenti. Il coordinamento svolge la funzione per la durata massima di un triennio".
Con il consenso dei proponenti, l'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 55) presentato dai Consiglieri Artesio, Taricco Ronzani, Reschigna, Boeti, Bresso: Art. 2 comma 2, dopo il comma 5 dell'art. 23 l.r. 18/2007 è aggiunto il punto 6: "Per la gestione operativa delle funzioni di area vasta le aziende possono: a) ricorrere alla individuazione di una specifica azienda, delegata all'esercizio di funzioni e all'attuazione dei progetti, che opera in luogo e per conto delle aziende deleganti; b) costituire uffici comuni, composti dalle professioni in organico alle aziende afferenti, quali strutture stabili preposte all'esercizio di determinati funzioni o compiti".
La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

L'emendamento n. 55) riflette quanto già illustrato dal Consigliere Reschigna, tuttavia vorrei sottolineare soltanto una questione.
Nell'emendamento n. 54), che ho dato per illustrato, e nell'emendamento n. 55) si spiega come, per raggiungere gli stessi risultati, lo si possa fare ottimizzando i costi.
In quello precedente sottolineavo, ad esempio che, anziché nominare un amministratore delegato, si potesse dare l'incarico di coordinare la collaborazione interaziendale ad uno dei direttori generali a turno individuato. Oppure, individuato per la competenza su una specifica materia.
Proseguiamo in quel tipo di illustrazione perché facciamo riferimento alla possibilità di avere formule leggere che, agendo sulla condivisione possano praticare obiettivi di scala vasta, senza dover sottostare e soggiacere ad un organismo di nuova costituzione.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Emendamento rubricato n. 49) presentato dai Consiglieri Artesio, Taricco Ronzani, Boeti, Reschigna, Bresso: Art. 2 comma 2 Art. 23 "Forme di coordinamento sovrazonale" è sostituito con "Coordinamento nelle aree vaste".
La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Assolutamente sintetico, ma solo perché è l'emendamento madre.
ovvio che tutta la logica che ispira gli emendamenti che abbiamo illustratone nel pomeriggio è una logica che corrisponde a questo principio essenziale. Si può realizzare lo stesso risultato, senza costruire nuovi organismi. Per questo, in quest'emendamento, e in altri che seguono sostituiamo la definizione organica di un nuovo Ente, di un nuovo livello intermedio, con la funzione del coordinamento che può essere più leggera ma certamente non è meno nutriente.
Si può cooperare anche attraverso la disponibilità alla cooperazione e non necessariamente attraverso l'adesione ad una forma consortile.



PRESIDENTE

terminata la fase d'illustrazione degli emendamenti e dei subemendamenti all'articolo 2 del disegno di legge.
Apriamo la discussione generale sul blocco degli emendamenti e l'intero articolo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Al di là della norma regolamentare, Presidente...



PRESIDENTE

Le dico subito sì, ha vinto la causa. Non è l'unico che chiede di terminare qualche minuto prima.



RESCHIGNA Aldo

Non chiedo di terminare qualche minuto prima, dico solo che la discussione generale dovrebbe avvenire alla presenza della maggioranza dei Consiglieri.
Peraltro, Consiglieri, se fosse possibile, chiedo che all'inizio della prossima seduta, prima che si sviluppi la discussione generale, l'Assessore Monferino, intervenendo a chiusura di tutto questo, esponga l'orientamento della Giunta rispetto ai temi oggetto della manovra emendativa su questo articolo. Questo credo che possa essere di utilità per tutti.
L'Assessore, volta per volta, dirà qual è il parere della Giunta sui singoli emendamenti.



PRESIDENTE

L'Assessore concorda.
Poiché mancano poco più di dieci minuti alla fine dei nostri lavori credo sia utile iniziare con la seduta di lunedì. Ricordo che gli interventi saranno di due minuti sull'intero blocco degli emendamenti e dell'intero articolo.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.47)



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