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Dettaglio seduta n.192 del 22/03/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BONIPERTI



(Alle ore 10.00 il Vicepresidente Boniperti comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(La seduta ha inizio alle ore 10.30)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do atto che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta del 20 marzo 2012.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Casoni, Comba, Cota, Goffi Motta Massimiliano, Pedrale, Sacchetto e Spagnuolo.
Il numero legale è 26.


Argomento:

b) Comunicazione in merito a svolgimento commemorazione dott. Amedeo Damiano


PRESIDENTE

Comunico che, intorno alle ore 11, i nostri lavori saranno brevemente interrotti per procedere alla commemorazione, così come deciso dalla Conferenza dei Presidenti di Gruppo, in memoria del dottor Amedeo Damiano.


Argomento:

c) Informativa in merito alla nota del Presidente della Giunta regionale


PRESIDENTE

Desidero informarvi che ho ricevuto una nota inviatami dal Presidente della Giunta regionale onorevole Roberto Cota, nella quale si sottolinea la gran rilevanza ascritta all'approvazione del disegno di legge n. 174 e a quella della deliberazione del Piano Socio Sanitario per l'attuazione del Programma di Governo.
La stessa nota pone in stretta relazione gli esiti dell'esame in corso e la quantificazione delle risorse in materia socio-sanitaria iscritte nel bilancio di previsione 2012 e sottolinea il danno che sarebbe arrecato ai cittadini in caso di mancata approvazione del Piano nei tempi individuati entro il corrente mese.
Pertanto, mi riservo di convocare nel corso dei lavori dell'Assemblea per la quale, oltre alla giornata di oggi, è già stato stabilito un intenso calendario dei lavori per la prossima settimana, la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi per una ricognizione sulle modalità e i tempi di svolgimento del dibattito sulla base delle disposizioni regolamentari.
In tale sede si dovrà ricercare, anche sulla base del ruolo di garanzia attribuito al Presidente del Consiglio regionale, il necessario punto di sintesi tra le legittime aspettative legate all'attuazione dell'azione di Governo e quanto previsto a livello statutario e regolamentare, affinch sia garantita alle opposizioni la possibilità di poter svolgere appieno il proprio ruolo.



(Commenti del Consigliere Taricco)



PRESIDENTE

Sì. La lettera sarà a disposizione dei signori Consiglieri tra qualche minuto. Coloro che la volessero visionare o averne copia possono rivolgersi all'Ufficio Aula.
La facciamo pervenire ai Consiglierei Reschigna e Taricco.


Argomento: Personale del servizio sanitario

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 939 presentata dal Consigliere Taricco, inerente a "Drammatica situazione relativa al personale in servizio presso l'ASO S. Croce e Carle di Cuneo"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 939.
La parola all'Assessore Monferino per la risposta.



MONFERINO Paolo, Assessore alla tutela della salute e sanità

Grazie, Presidente.
Abbiamo verificato con l'Azienda Sanitaria la delibera che loro hanno redatto circa un mese e mezzo fa.
Quanto segue è la risultanza dell'incontro avuto con loro. La riduzione di personale previsto dall'Azienda nella delibera n. 50 del 18 gennaio 2012 non è corretta, in quanto è finalizzata ad una riduzione dei costi di 6.377.949 euro. Mentre, la riduzione da ottenere, coerentemente con il Piano di rientro, è di 3.524.000 euro, pari alla differenza tra il tetto di spesa 2012 (definito con la determinazione n. 516) e il costo 2011 a consuntivo della consistenza organica, che è stato di 123.462.000 euro.
Quindi, il recupero che deve essere fatto per raggiungere, da 126, 123 è circa tre milioni e mezzo di euro.
L'Azienda dovrà rivedere la proposta di consistenza organica prevedendo la necessaria riduzione del personale, che, ovviamente, sarà molto più contenuta, trattandosi di costi da recuperare dell'ordine dei tre milioni e mezzo rispetto ai sei milioni e 300.000; da attuarsi, come previsto dalle disposizioni regionali, nell'ambito di un processo riorganizzativo, con la necessaria gradualità, che può anche andare oltre il 2012, come è peraltro previsto dal Piano di rientro, senza, ovviamente l'attivazione di procedure di messa in mobilità dei dipendenti a tempo indeterminato.
In estrema sintesi, questa è la verifica compiuta con l'Azienda.
In allegato le lascio anche un dettaglio molto più articolato e spinto che fa riferimento ai diversi passaggi del Piano di rientro e dà la giustificazione di questa riduzione di tre milioni e mezzo.
Credo che l'interesse di tutti vertesse sulla riduzione, che non deve essere, come previsto, di sei milioni e 300.000 euro, che, se non ricordo male, faceva prevedere una riduzione di 160 unità circa, ma di tre milioni e mezzo di euro, da fare con la gradualità necessaria per raggiungere quest'obiettivo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola al Consigliere Taricco per la replica.



TARICCO Giacomino

Intervengo molto brevemente per dire che, peraltro, già in Commissione l'Assessore aveva anticipato la presenza di un errore. Mi fa piacere riscontrarlo, anche perché l'allarmismo circa l'idea di dover rivedere oltre ai tempi determinati, anche 70 o 90 posti a tempo indeterminato aveva creato un po' di sconquasso sul territorio.
Ringrazio per la risposta.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Dichiaro chiusa il punto relativo alla trattazione delle interrogazioni e interpellanze.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Esame disegno di legge n. 174, inerente a "Disposizioni in materia di organizzazione del servizio sanitario regionale"


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 174, inerente a "Disposizioni in materia di organizzazione del servizio sanitario regionale", di cui al punto 4) all'o.d.g., prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
ARTICOLO 2 Nella seduta di ieri sono stati illustrati gli emendamenti rubricati n.
82), 42), 46), 50), 17), 81), 76) e 80) all'articolo 2 - oltre a quelli illustrati nella seduta del 20 marzo.
Emendamento rubricato n. 18) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Boeti Reschigna: L'articolo 2 del disegno di legge 174 (Modifiche alla legge regionale 18/2007) è modificato come segue: Art. 2. (Modifiche alla legge regionale 18/2007) Dopo il comma 1 dell'articolo 22 della 1.r. 18/2007 è inserito il seguente: "1 bis. Qualora si verifichi la coincidenza territoriale tra distretto ed ente gestore dei servizi socio assistenziali, il comitato dei sindaci di distretto di cui all'articolo 8 e l'assemblea dei sindaci dell'ente gestore operano in modo congiunto e contestuale, assumendo la denominazione di comitato territoriale socio sanitario dei sindaci".
L'articolo 23 della l.r. 18/2007 è sostituito dal seguente: "Art. 23. (Forme di coordinamento sovrazonale e di integrazione funzionale dei servizi) Ai fini di conseguire il miglior livello di efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, la Giunta regionale individua, entro il 30 giugno 2012, i servizi amministrativi, logistici, tecnico-economali, informativi tecnologici e di supporto le cui funzioni vengono programmate ed espletate a livello di area di coordinamento sovrazonale.
L'esercizio, a livello sovrazonale ovvero in forma aggregata, delle funzioni di cui al comma 1 si realizza secondo i criteri e le modalità stabilite dalla Giunta regionale.
La Giunta regionale individua altresì, sulla base di analisi epidemiologiche che evidenzino situazioni a forte valenza territoriale, le funzioni sanitarie da espletarsi a livello di area.
Per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale la Giunta regionale può individuare ambiti territoriali sovrazonali allo scopo di garantire in modo integrato l'assistenza ospedaliera, territoriale e la prevenzione. La Giunta regionale può altresì individuare altre modalità per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale." .".
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna per l'illustrazione; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

In attesa che il Consigliere Buquicchio possa apporre la firma, vorrei solo sapere, non avendolo recuperato sul supporto informatico, se è stato depositato l'emendamento annunciato ieri dall'Assessore Monferino.



PRESIDENTE

L'emendamento della Giunta regionale è stato depositato nemmeno un minuto fa: stanno già facendo delle copie cartacee e caricandolo.



RESCHIGNA Aldo

Chiedo se potete consegnarcelo. Grazie.



PRESIDENTE

Sì, stiamo anche già facendo delle copie cartacee, come cortesia.



RESCHIGNA Aldo

Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Consigliere Buquicchio, siamo al primo emendamento della giornata odierna, da lei presentato quale primo firmatario: mi riferisco all'emendamento n. 18.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Sono appena arrivato, chiedo scusa.
Quindi, non c'è nulla di nuovo, stiamo continuando... non c'è ufficialmente e formalmente la...



(Commenti del Consigliere Reschigna)



BUQUICCHIO Andrea

stato depositato adesso, però non ho...



(Commenti del Consigliere Reschigna)



BUQUICCHIO Andrea

Adesso lo consegneranno.
Buongiorno, Assessore. Lei ha ragione quando si lamenta del fatto che diciamo sempre le stesse cose. Però, evidentemente, altri suoi colleghi che sono più avvezzi ai ritmi della politica, sanno che si tratta di una liturgia e, a volte, le preghiere si ripetono anche centinaia di volte pensi alla recita del Rosario.
Nell'attesa di un presa di coscienza e conoscenza del documento che lei, ieri, ha avuto già la cortesia di illustrarci, le comunico quanto segue. Dal nostro punto di vista, dal mio punto di vista, dal punto di vista del Gruppo che rappresento, nulla cambia e le ragioni ostative lei ce le ha ampiamente illustrate.
Resta, nonostante la sua cortese illustrazione, la seria perplessità che non va intesa come, ripeto per l'ennesima volta, puro elemento di ostruzionismo per non far portare a casa un bel progetto.
Noi, come lei sa, non abbiamo ragionato di un subordine perché il subordine relativo alla riduzione di un numero di Federazioni significa, di fatto, sia pure in subordine, accettare delle sovrastrutture che non riusciamo a capire come possano adempiere a quegli obiettivi fissati nel piano di rientro.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Quest'emendamento ripropone un problema che, magari, l'emendamento dell'Assessore riproporrà.
chiaro il concetto, lo abbiamo già detto. L'Assessore potrebbe dirci: se il concetto è chiaro, perché lo ripetete? Non ha tutti i torti, ma voglio invitarlo a riflettere sulla proposta del Partito Democratico. Se venissi a sedermi vicino a lei, fuori dalla formalità e dai ruoli che ognuno di noi ha in Consiglio regionale, non riuscirei a capire la ragione per la quale non si fanno quattro Federazioni, piuttosto che sei. Le chiedo di spiegarmelo, perché in provincia di Torino non si può fare una sola Federazione che risolverebbe tutte le questioni relative agli accorpamenti ospedalieri. A questo punto, con chi va il Mauriziano o il San Luigi non conterebbe nulla, perché c'è un livello sovrazonale per quanto riguarda le questioni cui lei attiene in modo particolare che potrebbero effettivamente, portare ad un risparmio. Invece teniamo differenziate le aziende, se non sul Piano sanitario, perché ogni medico fa il suo mestiere e ogni azienda ospedaliera fa il suo mestiere, ma sotto il profilo amministrativo.
Credo che sia di buon senso supporre quattro Federazioni sul modello ipotizzato per le province e su un territorio di due milioni e 200 mila abitanti. Il Governo regionale avrebbe la possibilità di portare ad un risparmio, secondo noi più consistente, rispetto a quello che si otterrebbe con sei Federazioni.
Non siamo d'accordo sul metodo? Nel momento nel quale il Governo regionale, giustamente, intende applicare il metodo perché è nel suo diritto di vincitore delle elezioni non capisco perché non si decide verso quella strada.
Vorrei che, nelle tante discussioni che facciamo questa mattina, lei me lo spiegasse.



PRESIDENTE

Comunico che l'emendamento presentato dalla Giunta è rubricato n. 85).
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Quando il Presidente convocherà la Conferenza dei Capigruppo, mi riserverò lì di esprimere le mie considerazioni.
Solo per porre una questione. Alle 11 è prevista una commemorazione subito dopo chiederei un quarto d'ora di sospensione del Consiglio regionale perché, come Gruppo, abbiamo la necessità di valutare l'emendamento testé depositato dall'Assessore Monferino.



PRESIDENTE

Non credo ci siano problemi, anche perché abbiamo una serie di emendamenti che sono illustrati.
Fino ad oggi, in 22 mesi di legislatura, quando è stata chiesta una sospensione di un quarto d'ora, venti minuti sia da una parte sia dall'altra, non sono mai state negate.



PRESIDENTE

CAROSSA Mario (fuori microfono)



PRESIDENTE

Non è un problema...



RESCHIGNA Aldo

Le devo ricordare, Consigliere Carossa, tutte le sospensioni imposte dalla maggioranza?



PRESIDENTE

Alle ore 11 procederemo alla commemorazione, i nostri lavori saranno sospesi e riprenderanno alle 11.40.
Passiamo all'esame dell'emendamento rubricato n. 19).
Emendamento rubricato n. 19) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Boeti Reschigna, Placido, Bresso: Art. 2. (Modifiche alla legge regionale 18/2007) Dopo il comma 1 dell'articolo 22 della 1.r. 18/2007 è inserito il seguente: "1 bis. Qualora si verifichi la coincidenza territoriale tra distretto ed ente gestore dei servizi socio assistenziali, il comitato dei sindaci di distretto di cuì all'articolo 8 e l'assemblea dei sindaci dell'ente gestore operano in modo congiunto e contestuale, assumendo la denominazione di comitato territoriale socio sanitario dei sindaci".
L'articolo 23 della l.r. 18/2007 è sostituito dal seguente: "Art. 23. (Forme di coordinamento sovrazonale e di integrazione funzionale dei servizi) Aì fini di conseguire il miglior livello di efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, la Giunta regionale, in osservanza a quanto previsto dal Piano di rientro di riqualificazione e riorganizzazione siglato con il Ministero della Salute e dell'Economia, individua i servizi amministrativi, logistici, tecnico-economali, informativi, tecnologici e di supporto le cui funzioni vengono programmate ed espletate a livello di area di coordinamento sovrazonale.
L'esercizio, a livello sovrazonale ovvero in forma aggregata, delle funzioni di cui al comma 1 si realizza secondo i criteri e le modalità stabilite dalla Giunta regionale.
La Giunta regionale individua altresì, sulla base di analisi epidemiologiche che evidenzino situazioni a forte valenza territoriale, le funzioni sanitarie da espletarsi a livello di area.
Per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale la Giunta regionale può individuare ambiti territoriali sovrazonali allo scopo di garantire in modo integrato l'assistenza ospedaliera, territoriale e la prevenzione. La Giunta regionale può altresì individuare altre modalità per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale.".
La parola al Consigliere Buquicchio per l'illustrazione.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Si tratta sempre di un emendamento in cui chiediamo di aggiungere "in osservanza a quanto previsto dal piano di rientro di riqualificazione e organizzazione, siglato con il Ministero della Salute e dell'Economia".
Perché facciamo riferimento sempre, e magari anche in modo ripetitivo a questo concetto? Perché non siamo convinti che questo tipo di prospettazione possa essere aderente al pregresso impegno.
Ci chiediamo, ma ce lo chiediamo onestamente e non in modo strumentale: il Ministero concorderà? Abbiamo avuto la possibilità di appurare, sia pure in via informale, un parere a riguardo oppure, dopo aver approvato, da parte vostra, questo tipo d'impostazione, vi ritroverete magari di fronte ad una replica da parte del Ministero in termini negativi e quindi di non condivisione e approvazione? Questo non significa solo sul piano dell'orgoglio non avere la possibilità di coagulare consenso ministeriale, ma significa la chiusura dei rubinetti essenziali affinché giungano in Piemonte quei fondi senza i quali la Regione raggiungerebbe uno stato di crisi gravissima, se non fallimentare.
Oltre ad un fallimento sul piano economico, ci sarebbe anche un fallimento politico da parte di chi ha prospettato questo tipo di soluzione non risolutiva. La nostra è una preoccupazione che, tutto sommato, vorrei che possa essere letta come non egoistica, quasi altruistica. Ci preoccupiamo, visto che sarete voi ad approvare come maggioranza la proposta della Giunta, ma ve ne assumerete la responsabilità.
Responsabilità che, di per sé, qualora corrisponda ad un mancato raggiungimento di obiettivi, peserà su tutti, anche su tutti i cittadini che hanno sostenuto le attuali forze di opposizione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Un intervento giusto per sostenere il Consigliere Buquicchio, al quale ci lega lo stesso modo di vedere le cose su quest'argomento, ci siamo arrivati per strade diverse, ma alla fine l'obiettivo è comune.
Mi sembra di capire che l'Assessore abbia depositato un emendamento che noi valuteremo, relativo al ruolo che devono svolgere le Federazioni.
Mi sembra di capire, non essendosi finora espresso l'Assessore, che riguardo al 118 - altra questione che ci separa dal centrodestra l'intenzione della Giunta sia quella di mantenere l'idea di realizzare una sola Azienda.
Anche qui - ne abbiamo già discusso, ne abbiamo già parlato in Commissione - noi pensiamo che questo progetto possa non funzionare.
C'è un'opposizione convinta, ma che è spiegata dal punto di vista tecnico dei medici che si occupano di questo mestiere, dei medici dell'emergenza che sono ancora pochi in Piemonte (se ne specializzano pochi ogni anno), ma che comunque rappresentano il futuro dell'emergenza.
Ci sembra che, da parte del Governo regionale, ci sia un po' d'incaponimento nel desiderio di realizzare una riforma che non trova la condivisione, e questo mi stupisce un po', perché l'Assessore diceva ieri in un pezzo di discussione generale: "Abbiamo discusso di cambiare modello perché non si può fare una riforma senza coloro che poi la debbono attuare", che sono i medici, gli infermieri, il personale che lavora negli ospedali.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Emendamento rubricato n. 20) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Boeti Reschigna: Art. 2. (Modifiche alla legge regionale 18/2007) Dopo il comma 1 dell'articolo 22 della l.r. 18/2007 è inserito il seguente: "1 bis. Qualora si verifichi la coincidenza territoriale tra distretto ed ente gestore dei servizi socio assistenziali, il comitato dei sindaci di distretto di cui all'articolo 8 e l'assemblea dei sindaci dell'ente gestore operano in modo congiunto e contestuale, assumendo la denominazione di comitato territoriale socio sanitario dei sindaci".
L'articolo 23 della l.r. 18/2007 è sostituito dal seguente: "Art. 23. (Forme di coordinamento sovrazonale e di integrazione funzionale dei servizi) Ai fini di conseguire il miglior livello di efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, la Giunta regionale, individua i servizi amministrativi, logistici, tecnico-economali, informativi, tecnologici e di supporto le cui funzioni vengono programmate, entro e non oltre il 30 giugno 2012, ed espletate a livello di area di coordinamento sovrazonale.
L'esercizio, a livello sovrazonale ovvero in forma aggregata, delle funzioni di cui al comma 1 si realizza secondo i criteri e le modalità stabilite dalla Giunta regionale.
La Giunta regionale individua altresì, sulla base di analisi epidemiologiche che evidenzino situazioni a forte valenza territoriale, le funzioni sanitarie da espletarsi a livello di area.
Per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale la Giunta regionale può individuare ambiti territoriali sovrazonali allo scopo di garantire in modo integrato l'assistenza ospedaliera, territoriale e la prevenzione. La Giunta regionale può altresì individuare altre modalità per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale.".
La parola al Consigliere Buquicchio per l'illustrazione.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Questo emendamento è un sub-subordine, nel senso che, nell'aggiungere si tratta di un emendamento aggiuntivo - "entro e non oltre il 30 giugno 2012", si tende a dare un segnale.
Quale segnale? Un segnale di rifiuto, se mi consentite, di rigetto dell'impostazione prevalente da parte della Giunta.
La Giunta, su un argomento così importante e fondamentale per la vita di una Regione qual è il Piano Socio Sanitario, nell'impossibilità di raggiungere gli obiettivi prefissati in un tempo confacente alle proprie ambizioni o necessità, tende ad accentrare molto.
Questo lo vediamo nel disegno delle Federazioni, lo vediamo nel 118, lo vediamo nel disegno relativo ai Consorzi socio-assistenziali: c'è questa tendenza piuttosto - devo dire esageratamente - centralista da parte della Giunta.
Qualora questa tendenza fosse pregna di possibili risultati a vantaggio di tutto il Piemonte - oddio, è ovvio che una sana opposizione dovrebbe continuare sempre a rifiutare un'impostazione di quel tipo - in termini di assunzione di responsabilità da parte della Giunta, il danno potrebbe essere quantomeno ridotto.
Invece, purtroppo i problemi che stiamo sottolineando da ore in quest'Aula sono rappresentati proprio dal pessimismo, dallo scetticismo che è carico di tutte quelle perplessità relative a tale tipo di impostazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
La riflessione che svolgo non è tanto su quello di cui abbiamo già discusso ampiamente, ma sul riferimento al Ministero che ha fatto il Consigliere Buquicchio.
Volevo ricordare all'Assessore, avendo letto e avendolo forse già detto una volta in quest'aula, che l'Inghilterra - Paese al quale il governo regionale si è ispirato in un primo momento e in una prima fase - per il Piano di rientro ha offerto alle Aziende sanitarie la possibilità di rientrare nell'arco di dieci anni.
Se in Inghilterra il Piano di rientro deve avvenire in dieci anni evidentemente anche il modello della divisione fra ospedale e territorio visto che l'Inghilterra ha lo stesso problema che abbiamo noi, non è magico per tenere in ordine i conti delle Aziende - non capisco per quale ragione faccio il Consigliere regionale semplice e l'ho fatto anche nella passata legislatura, per cui sono gli Assessori che si confrontano col Ministero al tavolo della Conferenza Stato-Regioni e poi i Presidenti delle Giunte ovviamente - in Italia il Piano di rientro debba avvenire nell'arco di tre anni.
Allora chiedo, avendo anche letto che era possibile che il governo attuale (forse anche quello passato) fosse disponibile a spalmare nell'arco di cinque anni i Piani di rientro delle Aziende sanitarie, se è possibile pensare a un'ipotesi di questo tipo. Vorrei sapere cioè se l'Assessore ritiene che sia possibile, assieme probabilmente alle altre Regioni che sono in Piano di rientro come noi, chiedere al Governo di consentire che il recupero avvenga in uno spazio temporale più ampio per evitare di soffocare i servizi come si può verificare invece con un arco temporale più ristretto.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Placido, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente.
Mi ricollego a quanto diceva adesso il collega Boeti sulla curiosità del Piano di rientro; se ho capito bene, tre anni e non cinque.
Assessore, allargo la questione che riguarda la parte sanitaria e la estendo fino alla parte del bilancio della Regione. Quanto prima, formuler dei quesiti nel merito a lei e all'Assessore al bilancio Quaglia rispetto alla situazione debitoria della sanità piemontese.
Continuo a dire da tempo - su questo non sono solo, ma siamo tutti inascoltati o almeno non riceviamo le risposte che sarebbero necessarie e adeguate - che, a parte il debito della sanità piemontese (quando intendo della sanità piemontese mi riferisco alle ASL), per fare un Piano di Rientro bisognerebbe sapere a quanto ammonta l'esposizione debitoria della sanità piemontese, che si sommerebbe al già drammatico debito della Regione Piemonte.
Il debito della Regione Piemonte oramai mi sembra un dato acquisito: oltre nove miliardi di euro. A questi, occorre sommare i debiti della sanità piemontese. Fare un Piano di Rientro dal disavanzo riguarda aspetti economici e finanziari, ma quando non si ha certezza dell'esposizione debitoria delle ASL diventa effettivamente complicato ragionare perché, se cambiano i numeri, cambiano anche i comportamenti e le decisioni che lei è chiamato a prendere e noi siamo chiamati a votare, al di là che si voti a favore o contro.



PRESIDENTE

Non ci sono più firmatari.
Prima di passare all'emendamento n. 74), dobbiamo procedere a una commemorazione, dopodiché i nostri lavori saranno sospesi per circa una ventina di minuti. La seduta riprenderà alle ore 11.40 circa.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione nella ricorrenza del 25° anniversario della scomparsa del dottor Amedeo Damiano


PRESIDENTE

Colleghi, nella ricorrenza del venticinquesimo anniversario della tragica scomparsa del dottor Amedeo Damiano, il Consiglio regionale vuole oggi ricordarne la figura di uomo integerrimo e onesto al servizio delle Istituzioni.
Quello del dottor Amedeo Damiano continua a rappresentare una pagine oscura della nostra storia recente. La sera del 24 marzo 1987, l'allora Presidente dell'Unità Socio Sanitaria Locale n. 63 di Saluzzo, mentre rientrava a casa, venne raggiunto da colpi di arma da fuoco esplosi da due sconosciuti. Gravemente ferito, dopo un lungo ricovero, il 2 luglio morì per le complicazioni insorte in seguito alle ferite riportate. Aveva 48 anni e lasciava la moglie e quattro figli, di età compresa fra i due e i 17 anni.
L'inchiesta della Magistratura portò all'arresto di un sanitario dell'Ospedale di Saluzzo e l'identificazione dei due presenti esecutori materiali dell'agguato. Il movente fu individuato nell'opera di moralizzazione portata avanti dal dottor Damiano all'interno della struttura sanitaria locale.
Gli esecutori materiali vennero condannati per omicidio preterintenzionale verso la fine degli anni Novanta, così come, dopo anni e molti gradi di giudizio, il loro referente e tramite con gli ignoti tuttora, mandanti.
L'esempio di Amedeo Damiano deve stimolare ancora oggi le nostre coscienze, restando come esempio di coerenza, integrità morale e di profonda rettitudine, non solo nel ricordo dei famigliari, ma anche nella società civile e negli amministratori pubblici che devono operare per il raggiungimento del bene comune.
Ai famigliari del dottor Amedeo Damiano desidero rinnovare, a nome dell'Assemblea regionale, i più sinceri sentimenti di vicinanza e di solidarietà.
Invito i presenti ad osservare un minuto di silenzio in memoria e ricordo di Amedeo Damiano.



(L'Assemblea, in piedi osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Negro.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
La ringrazio per aver commemorato il dottor Amedeo Damiano. Ho presentato una breve memoria che chiedo di inserire agli atti, il cui testo recita: "Ringrazio il collega Ponso che ha reso testimonianza del gravissimo fatto successo venticinque anni fa.
Ricordo perfettamente l'eco di sgomento e sconforto che la vicenda suscit ed altrettanto ho a mente il calvario che la famiglia ha dovuto subire per lunghi e lunghi anni nei vari processi celebrati.
La vicenda giudiziaria si è conclusa con la condanna degli esecutori materiali, ma di certo la verità storica è ancora da scrivere.
Mi preme sottolineare un solo aspetto della personalità del dottor Amedeo Damiano. In questo contesto storico in cui il sussulto di dignità di un Paese ferito non solo economicamente ma moralmente, dove da più parti e nella pubblica opinione a gran voce si richiedono nuove norme affinché il diritto, la legalità, la moralità siano principi ispiratori di tutti, ma in particolare dei pubblici amministratori e dei rappresentanti del popolo l'integrità del dottor Damiano spicca e, in chi l'ha conosciuto o in quanti ne hanno seguito l'operato, rimane un esempio.
Ne danno conferma tutte le sentenze che a chiare lettere hanno individuato nel movente la sua opera (cito testualmente) 'di moralizzazione che egli svolse all'interno della struttura sanitaria saluzzese'.
Valga pertanto il nostro commosso e vivo ricordo per una figura esemplare unito ad un caloroso abbraccio all'intera famiglia orfana da venticinque anni per mani assassine di un marito e di un padre.
Alla Comunità saluzzese, cuneese e piemontese un invito a non dimenticare il dottor Damiano ed il suo ineccepibile e rigoroso impegno pubblico".
Grazie.



PRESIDENTE

Sarà agli atti. La ringrazio.
I nostri lavori potranno proseguire alle ore 11.35.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.03 riprende alle ore 11.36)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Elementare "G.C. Mazzucchellli" di Chivasso (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola Elementare "G.C.
Mazzucchellli" di Chivasso in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
I nostri lavori riprenderanno alle ore 11.45 circa La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.37 riprende alle ore 11.45)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Esame disegno di legge n. 174, inerente a "Disposizioni in materia di organizzazione del servizio sanitario regionale" (seguito)


PRESIDENTE

Colleghi, riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 174, proseguendo con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Ho già avuto modo di anticipare questo mio intervento ai due Gruppi di maggioranza e all'Assessore Monferino.
Abbiamo valutato come Gruppo le questioni poste dall'emendamento presentato dall'Assessore Monferino.
Chiediamo sostanzialmente che nel corso della mattinata, se ci sono altri emendamenti da illustrare relativamente all'articolo 2, si proceda con l'illustrazione. Che quest'emendamento venga affrontato nella seduta pomeridiana per dare tempo a questo Gruppo di poter presentare una serie limitata di subemendamenti che affronteranno tutte questioni di merito, che l'emendamento dal nostro punto di vista non risolve definitivamente.
Voglio già anticipare in termini non totali, ma rispetto al senso delle questioni, che intenderemo porre nella nostra attività subemendativa.
Nell'emendamento della Giunta non compare il numero delle Federazioni.
E noi insisteremo e insistiamo fortemente affinché il numero sia limitato a quattro e non a sei. Peraltro, vorrei esprimere il fatto che non c'è e ci può essere sovrapposizione tra le funzioni dell'area vasta e il sistema della rete ospedaliera. Sono due dinamiche e due modi che non si intersecano tra di loro. Per cui, se possono andare bene le sei reti ospedaliere così come immagina la Giunta regionale nei documenti, questo non necessariamente deve determinare un pari numero di federazioni.
La seconda questione che porremo con i nostri subemendamenti riguarda una precisazione rispetto ad alcune funzioni che sono definite al terzo comma. Vengono messe in capo alle Federazioni delle funzioni di programmazione che, dal nostro punto di vista, devono rimanere totalmente in capo alla Giunta regionale e all'Assessorato regionale. Le Federazioni hanno funzione di gestione, di organizzazione e non di definizione di programmazione. Questo elemento è in modo particolare individuato ai punti d) ed e) del comma terzo.
Deve essere molto chiaro che questi soggetti si occupano di gestire e di dare attuazione a una programmazione che ha come unico soggetto responsabile l'Assessorato regionale, che risponde al Consiglio regionale rispetto agli atti di programmazione.
Pensiamo sia eccessivo il numero di tre componenti il collegio sindacale. Vogliamo ragionare anche rispetto a norme che sono state introdotte recentemente, che portano a immaginare che i collegi sindacali non necessariamente siano composti da tre soggetti. Proprio perché non vogliamo - e noi ci stiamo battendo contro il fatto - che queste strutture alimentino sostanzialmente ulteriori costi in capo alla gestione del sistema.



PRESIDENTE

Mi scusi se la interrompo, però se ne dobbiamo discutere oggi pomeriggio... Altrimenti cominciamo adesso.



RESCHIGNA Aldo

Facevo delle anticipazioni. Comunque ci sono altre questioni. Ne discuteremo nel pomeriggio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Carossa.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Nell'ottica di provare a proseguire nella massima condivisione possibile di questo provvedimento, idea che noi della maggioranza non abbiamo abbandonato e continuiamo a portare avanti, riteniamo corretto accettare la richiesta, anche perché non solo il Gruppo del PD, immagino ma penso anche gli altri Gruppi di opposizione abbiano piacere o desiderio eventualmente, di fare le loro osservazioni. Quindi ritengo assolutamente corretta questa proposta ed accettabile.



PRESIDENTE

Posso invitare i Capigruppo ad avvicinarsi, per gentilezza? (I Capigruppo si avvicinano al banco della Presidenza del Consiglio)



PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del provvedimento, procedendo nel modo seguente: provvederemo all'illustrazione di ulteriori cinque emendamenti e poi sospenderemo i nostri lavori, per riprenderli alle 14.30 per l'esame dell'emendamento n. 85).
Emendamento rubricato n. 74) presentato dai Consiglieri Boeti, Reschigna Lepri, Bresso, Ronzani, Muliere, Placido, Buquicchio, Gariglio, Manica Pentenero: Al comma 1 dell'articolo 23 della legge regionale 6 agosto 2007, n. 18 (Norme per la programmazione socio-sanitaria e il riassetto del servizio sanitario regionale), come sostituito dal comma 2 dell'articolo 2 del DDL n. 174 "Disposizioni in materia di organizzazione del Sistema sanitario regionale", dopo le parole: "a livello di area di coordinamento sovrazonale" sono inserite le seguenti:" nonché individua l'azienda sanitaria deputata allo svolgimento di tali funzioni".
La parola al Consigliere Boeti per l'illustrazione.



BOETI Antonino

Su questo emendamento intervengo solo io per l'impegno che stiamo prendendo: non interverranno i miei colleghi. Non lo ritiriamo perché ormai l'emendamento è stato presentato, ma è chiaro che è un emendamento che s' inserisce nella discussione relativa alla questione delle aree sovrazonali e qui ribadiamo quella che è stata la nostra linea di azione rispetto a questo argomento, cioè l'ipotesi di individuare un'Azienda sanitaria deputata allo svolgimento di tali funzioni.
Crediamo che questo sia opportuno e che l'ipotesi di rientro economico avrebbe potuto essere perseguita anche attraverso l'individuazione di un'Azienda deputata a svolgere le funzioni sovrazonali, ma ci rendiamo conto naturalmente che il Governo regionale può pensarla in maniera diversa.
Ho preso quindi soltanto un minuto, Presidente, giusto per non ritirare l'emendamento. Considerato però che la discussione su questo tema avverrà poi oggi pomeriggio sugli emendamenti dell'Assessore, concludo qui l'intervento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Boeti.
Emendamento rubricato n. 21) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Boeti Reschigna: Art. 2. (Modifiche alla legge regionale 18/2007) Dopo il comma 1 dell'articolo 22 della 1.r. 18/2007 è inserito il seguente: "1 bis. Qualora si verifichi la coincidenza territoriale tra distretto ed ente gestore dei servizi socio assistenziali, il comitato dei sindaci di distretto di cui all'articolo 8 e l'assemblea dei sindaci dell'ente gestore operano in modo congiunto e contestuale, assumendo la denominazione di comitato territoriale socio sanitario dei sindaci".
L'articolo 23 della l.r. 18/2007 è sostituito dal seguente: "Art. 23. (Forme di coordinamento sovrazonale e di integrazione funzionale dei servizi) Ai fini di conseguire il miglior livello di efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, la Giunta regionale, individua i servizi amministrativi, logistici, tecnico-economali, informativi, tecnologici e di supporto le cui funzioni vengono programmate, ed espletate a livello di area di coordinamento sovrazonale. La Giunta regionale stabilirà, entro e non oltre il 30 giungo 2012, le modalità di monitoraggio e valutazione relative all'implementazioni delle attività sopra descritte.
L'esercizio, a livello sovrazonale ovvero in forma aggregata, delle funzioni di cui al comma 1 si realizza secondo i criteri e le modalità stabilite dalla Giunta regionale.
La Giunta regionale individua altresì, sulla base di analisi epidemiologiche che evidenzino situazioni a forte valenza territoriale, le funzioni sanitarie da espletarsi a livello di area.
Per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale la Giunta regionale può individuare ambiti territoriali sovrazonali allo scopo di garantire in modo integrato l'assistenza ospedaliera, territoriale e la prevenzione. La Giunta regionale può altresì individuare altre modalità per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale." Emendamento rubricato n. 22) presentato dai Consiglieri Buquicchio, Boeti: Art. 2. (Modifiche alla legge regionale 18/2007) Dopo il comma 1 dell'articolo 22 della l.r. 18/2007 è inserito il seguente: "l bis. Qualora si verifichi la coincidenza territoriale tra distretto ed ente gestore dei servizi socio assistenziali, il comitato dei sindaci di distretto di cui all'articolo 8 e l'assemblea dei sindaci dell'ente gestore operano in modo congiunto e contestuale, assumendo la denominazione di comitato territoriale socio sanitario dei sindaci".
L'articolo 23 della l.r. 18/2007 è sostituito dal seguente: "Art. 23. (Forme di coordinamento sovrazonale e di integrazione funzionale dei servizi) Ai fini di conseguire il miglior livello di efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa, la Giunta regionale, individua i servizi amministrativi, logistici, tecnico-economali, informativi, tecnologici e di supporto le cui funzioni vengono programmate, ed espletate a livello di area di coordinamento sovrazonale. Saranno previsti meccanismi di incentivi e disincentivi al fine di conseguire il miglior livello di efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa.
L'esercizio, a livello sovrazonale ovvero in forma aggregata, delle funzioni di cui al comma l si realizza secondo i criteri e le modalità stabilite dalla Giunta regionale.
La Giunta regionale individua altresì, sulla base di analisi epidemiologiche che evidenzino situazioni a forte valenza territoriale, le funzioni sanitarie da espletarsi a livello di area.
Per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale la Giunta regionale può individuare ambiti territoriali sovrazonali allo scopo di garantire in modo integrato l'assistenza ospedaliera, territoriale e la prevenzione. La Giunta regionale può altresì individuare altre modalità per l'esercizio della funzione di programmazione socio sanitaria regionale.".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Buquicchio per l'illustrazione.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
In accordo a quello che abbiamo stabilito, cercherò di non guardare il cronometro per i secondi e di fare il punto della situazione non ad oggi ma al momento.
Da quel che si è potuto evincere dal contenuto dell'emendamento presentato dalla Giunta, i colleghi della maggioranza intravedono - e questo è poi stato in parte confermato dall'intervento dal Presidente del Gruppo del Partito Democratico Reschigna - una possibilità di interlocuzione tra le varie parti.
Continuo a ripetere che, per quel che riguarda il Gruppo che rappresento, non è la forma di Federazione che interessa tanto, né il numero, né l'individuazione di una personalità esterna all'Assemblea dei soci (e quindi dei vari Direttori generali delle varie Aziende), né il capofila: si tratta proprio di una questione che è stata ampiamente dibattuta e illustrata e devo riconoscere un merito all'Assessore, che ha ritenuto di replicare sull'argomento adducendo le proprie motivazioni. Per noi resta proprio la perplessità sull'impianto.
Mi rendo conto che con un cambiamento di rotta, rispetto alle precedenti impostazioni, ci si è avvicinati ad una richiesta di una parte dell'opposizione. Su questo, però, intendo riflettere ancora molto, ma al momento le mie perplessità restano le stesse e in modo invariato; anche perché le motivazioni che mi lasciano ulteriormente perplesso a discutere sul numero delle Federazioni riguardano il fatto che - fatte salve tutte le perplessità sull'impianto generale - anche quell'ipotesi delle quattro Federazioni, che gli amici del Partito Democratico prospettano, mi sembra squilibrata.



PRESIDENTE

Può continuare fino a sei minuti, Consigliere Buquicchio, dal momento che l'emendamento n. 22) porta nuovamente la sua firma.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Dicevo, infatti, che ci sarebbe una Federazione che controlla due milioni e più di abitanti e tre che - pur con una conformazione geografica diversa - si occupano della stessa popolazione.
Al limite, infatti, mi verrebbe da dire che - nella denegata ipotesi che le Federazioni si dovessero fare - se ne può fare una per il cosiddetto "Piemonte 1" e una per il cosiddetto "Piemonte 2": cioè, una per Torino e provincia e una per la restante parte della regione. Qualcuno mi sta parlando di una e questo sarebbe ottimale. Io sono per la semplificazione che sia chiaro questo concetto: non voglio complicare la vita a nessuno.
Sempre in sub-subordine, anche l'individuazione di un Amministratore delegato scelto tra i vari Direttori generali delle Aziende che insistono su quella Federazione (o su quelle Federazioni) mi potrebbe sembrare a primo acchito una soluzione; in linea di massima risponderebbe, se non altro, ad un criterio di economicità. Mi rendo conto, però, che potrebbero esserci elementi ostativi di natura organizzativa che poi, al limite, mi piacerebbe che la Giunta mi potesse illustrare nel corso della discussione.
Detto questo, penso che occorra - così come hanno chiesto gli amici del Partito Democratico - un momento di riflessione: è quello che noi ci prenderemo e nelle prossime ore e nei prossimi incontri cercheremo di sviluppare le nostre sensazioni. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Allora, come da accordi con il proponente nel corso del suo intervento, diamo per illustrato anche l'emendamento n. 22).
Emendamento rubricato n. 51) presentato dai Consiglieri Artesio, Ronzani Taricco, Boeti: Art 2 Comma 2 Punto 2 E' così sostituito: "Ai sensi del comma 1 la Giunta Regionale promuove, ai fini delle adozioni, accordi generali tra aziende appartenenti alla stessa area; linee progettuali di collaborazione tra aziende afferenti alla comune area vasta, la strutturazione di dipartimenti inter-aziendali, accordi integrativi su funzioni di livello regionale. Le intese raggiunte al livello dell'area vasta saranno oggetto di formale presa d'atto da parte della Giunta regionale. Le intese di collaborazione definite a livello interaziendale potranno essere siglate mediante convenzioni tra aziende" Non vedo la Consigliera Artesio, ma ha chiesto la parola, come co firmatario, il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Presidente, non ho capito bene. Mi può chiarire?



PRESIDENTE

Allora, riepiloghiamo.
Sono stati illustrati gli emendamenti n. 21) e n. 22), presentati dal Consigliere Buquicchio. Adesso ci sarebbe l'emendamento n. 51), la cui prima firmataria è la Consigliera Artesio, che non è presente; sono per presenti alcuni dei co-firmatari. Chi intende intervenire?



BUQUICCHIO Andrea

Presidente, sul tablet non compare l'emendamento n. 51).



PRESIDENTE

Un attimo che controlliamo.



BUQUICCHIO Andrea

Stamattina ho preso l'impegno con la Consigliera Artesio che - verrà nel pomeriggio - è ancora impegnata altrove...



(Commenti del Consigliere Boeti)



BUQUICCHIO Andrea

Nino, hai un elenco completamente sbagliato, perché quello esatto è quello che ti ho fatto vedere io, consegnato dagli Uffici.



BUQUICCHIO Andrea

CAROSSA Mario (fuori microfono)



BUQUICCHIO Andrea

Presidente, se vuole, l'emendamento lo illustro io!



PRESIDENTE

No, scusate. Adesso mandiamo qualcuno ad assistere il collega Boeti per vedere cos'è successo.
Prego, Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Dicevo quindi che, avendo assunto quest'impegno, sto cercando di recuperare l'emendamento della collega per poter essere più preciso al riguardo. Infatti, lei chiede relativamente all'articolo 2, comma 2, punto 2, una sostituzione. E dice: "Ai sensi del comma 1 la Giunta regionale promuove ai fini delle adozioni accordi generali tra aziende appartenenti alla stessa area, linee progettuali di collaborazione tra aziende afferenti alla comune area vasta, la strutturazione di dipartimenti interaziendali accordi integrativi su funzioni di livello regionale. Le intese raggiunte a livello dell'area vasta saranno oggetto di formale presa d'atto da parte della Giunta regionale. Le intese di collaborazione definite a livello interaziendale potranno essere siglate mediante convenzioni tra aziende".
Sarà anche interessante oggi pomeriggio sentire le sensazioni della Presidente Artesio relativamente alla nuova prospettazione dell'emendamento di Giunta. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Buquicchio.
Emendamento rubricato n. 78) presentato dai Consiglieri Boeti, Reschigna Lepri, Ronzani, Reschigna, Muliebre, Placido, Bresso, Manica, Pentenero: Il comma 2 dell'articolo 23 della legge regionale 6 agosto 2007, n. 18 (Norme per la programmazione socio-sanitaria e il riassetto del servizio sanitario regionale), come sostituito dal comma 2 dell'articolo 2 del disegno di legge n. 174 "Disposizioni in materia di organizzazione del Sistema sanitario regionale", è sostituito dal seguente: "2. La Giunta regionale, ai fini di quanto previsto al comma 1, promuove l'adozione di accordi tra aziende appartenenti alla medesima area, linee progettuali di collaborazione tra aziende afferenti alla stessa area vasta la strutturazione di dipartimenti interaziendali, nonché l'adozione di accordi integrativi su funzioni di livello regionale. Le intese raggiunte a livello di area vasta sono adottate dalla Giunta regionale con proprio provvedimento. Le intese di collaborazione definite a livello interaziendale possono essere recepite in apposite convenzioni tra aziende.".
La parola al Consigliere Boeti per l'illustrazione.



BOETI Antonino

L'argomento e il ragionamento sono sempre gli stessi, quindi è inutile ritornare su queste questioni che saranno meglio affrontate oggi pomeriggio.
Il nostro Capogruppo nel suo intervento - che il Presidente giustamente ha ritenuto di interrompere perché ci sarà spazio nel pomeriggio - ha anticipato quelle che sono le nostre perplessità sul provvedimento e anche quasi sicuramente la presentazione dei subemendamenti all'emendamento dell'Assessore.
Le questioni riguarderanno il Revisore dei Conti; sarà difficile spiegare che le nuove Aziende cercheranno di limitare i costi, ma ci saranno 18 nuovi Revisori dei Conti. Invito, quindi, l'Assessore a riflettere su questo.
So che l'Assessore non ha interessi personali né privati a nominare i Revisori dei Conti, e quindi l'invito su questo a portare le giuste considerazioni e anche a tenere conto dell'emendamento che presenteremo rispetto a questa questione.
Sul fatto che le aziende devono essere specificate, lo invito ancora una volta a riflettere sulle quattro aziende piuttosto che sulle sei.
Crediamo che queste FS, così come sono definite, non debbano occuparsi di questioni sanitarie nemmeno laddove gli studi epidemiologici dimostrano che c'è bisogno di un interessamento rispetto alle questioni sanitarie delle Federazioni sovrazonali.
Ci sarà ancora qualche riflessione che faremo questo pomeriggio e questa è la ragione per la quale concludo il mio intervento. Oggi pomeriggio affronteremo questo argomento con l'obiettivo di trovare un documento condiviso, come diceva il collega Carossa. Non può essere condiviso, perché noi sul numero ad esempio non siamo assolutamente d'accordo, ma è un documento che può tenere conto delle nostre osservazioni e che può uscire migliorato dall'Aula.



PRESIDENTE

Sono stati illustrati i cinque emendamenti, come avevamo deciso con i Capigruppo, solo con gli interventi dei primi firmatari. Avevamo preso l'impegno di sospendere i lavori per dare la possibilità di preparare l'attività subemendativa sul solo emendamento rubricato n. 85), presentato nel corso della seduta di oggi dalla Giunta regionale. A norma dell'articolo 84, comma 4, del Regolamento, fisso il termine per la presentazione dei subemendamenti alle ore 14.30. Di norma sarebbe un'ora prima, però siccome sono già le ore 12.05 ed essendo l'emendamento un po' complesso, gli eventuali subemendamenti vanno depositati entro le ore 14.30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.06)



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