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Dettaglio seduta n.183 del 08/03/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


LEARDI LORENZO



(Alle ore 10.00 il Consigliere Segretario Leardi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 10.30 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.01)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Ordine pubblico e sicurezza - Trasporti su ferro

Ordine del giorno n. 664 presentato dai Consiglieri Motta Massimiliano Pedrale, Montaruli, Mastrullo, Vignale, Comba, Burzi, Formagnana Boniperti, Valle, Bussola, Tentoni, Spagnuolo e Botta Marco, inerente a "Censura delle affermazioni del Consigliere Bono in relazione all'aggressione di una troupe televisiva avvenuta in Valle di Susa il 29 febbraio 2012" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Motta; ne ha facoltà.



MOTTA Massimiliano

Grazie, Presidente.
Chiedo se è possibile attrarre al punto 7) dell'o.d.g. anche l'ordine del giorno n. 664 presentato oltre al sottoscritto dai Consiglieri Motta Massimiliano, Pedrale, Montaruli, Mastrullo, Vignale, Comba, Burzi Formagnana, Boniperti, Valle, Bussola, Tentoni, Spagnuolo e Botta Marco.
Visto e considerato che c'è la richiesta di discutere della Val di Susa, in particolare come condanna alle violenze, volevo anche poter iscrivere la censura alle affermazioni del Consigliere...



(Il Consigliere Motta Massimiliano espone un cartello recante la scritta: "Poliziotto o giornalista? Nel dubbio, mi meni?")



PRESIDENTE

Le chiedo scusa, collega Motta, può togliere quel cartello? La invito a rimuovere il cartello immediatamente!


Argomento: Trasporti su ferro

Ordine del giorno n. 669 presentato dai Consiglieri Reschigna, Manica Muliere, Pentenero, Laus, Ronzani, Taricco e Boeti, inerente a "Realizzazione della linea ferroviaria ad Alta capacità Torino-Lione" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Poco fa abbiamo depositato un ordine del giorno sulle questioni dell'Alta Capacità Torino-Lione e ne chiediamo l'iscrizione rispetto al punto 7) dell'o.d.g.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
La mia richiesta non è di inserimento di un nuovo punto. Siccome al punto 8) dell'o.d.g. abbiamo degli ordini del giorno relativi ai temi delle pari opportunità che seguono il punto 7), immaginando che il punto 7) sarà particolarmente lungo, vorrei sapere se si poteva perlomeno avere la possibilità di trattare il punto 8), se non prima del punto 6), almeno prima del punto 7), in modo da poter capire se riusciamo ad esaminare il tema in aula.


Argomento: Viabilità

Ordine del giorno n. 619 presentato dai Consiglieri Muliere, Boeti Gariglio, Laus, Lepri, Motta Angela, Pentenero, Reschigna e Ronzani inerente a "Terzo Valico" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Le volevo chiedere di iscrivere un ordine del giorno - tra l'altro, era già iscritto nell'ultima seduta del Consiglio - che avevo presentato sul "Terzo valico". Siccome era già iscritto nell'ultima seduta, chiedo di riscriverlo.


Argomento: Ordine pubblico e sicurezza - Trasporti su ferro

Ordine del giorno n. 668 presentato dalla Consigliera Artesio, inerente a "TAV il movimento non è solo e non può essere criminalizzato" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
già a sue mani un ordine del giorno che il Gruppo Federazione della Sinistra ha depositato, prevedendo che per attrazione s'inserisca nell'ambito del dibattito sulla TAV.


Argomento: Personale del servizio sanitario - Formazione professionale - Università

Ordine del giorno n. 439 presentato dai Consiglieri Cursio, Pentenero e Stara, inerente a "La riforma Gelmini ed i gravi riflessi della sanità regionale" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cursio; ne ha facoltà.



CURSIO Luigi

Grazie, Presidente.
Anche in relazione anche alla lunga discussione sulla sanità, vorrei porre la sua attenzione sull'ordine del giorno presentato da me il 12 luglio u.s. che oggi è ancora più attuale, in riferimento alla riforma cosiddetta Gelmini e a quelli che sono i gravi riflessi sulla sanità regionale piemontese, oltre che su quella nazionale.
In considerazione del fatto che l'Assessore comunque nei vari incontri che ha avuto e che avrà con il Ministro potrebbe far presente questa grave situazione che si verrà a creare, anzi che si è già creata, le chiedo, per l'urgenza e per la necessità, poiché coinvolge milioni di cittadini piemontesi, di voler accogliere questa mia richiesta.


Argomento: Questioni internazionali

Ordine del giorno n. 665 presentato dai Consiglieri Formagnana e Giovine inerente a "Solidarietà ai due Marò italiani" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Formagnana; ne ha facoltà.



FORMAGNANA Michele

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. e la trattazione, visto che è di stretta attualità, di un documento volto a esprimere la solidarietà ai due Mar italiani che sono stati arrestati illegittimamente in India nell'esercizio delle loro funzioni.


Argomento: Rapporti Regione - Parlamento

Ordine del giorno n. 652 presentato dai Consiglieri Boeti, Lepri, Muliere Pentenero, Reschigna e Ronzani, inerente a "Adesione alla proposta dell'associazione Penelope Piemonte 'A.A.A. Scomparsi, assenza angoscia attesa. Diamo voce al silenzio'" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
La scorsa settimana avevo depositato - era stato inserito all'o.d.g.
ma la mancanza di tempo non ne ha consentito la discussione - un ordine del giorno sulle persone scomparse. Chiedo se sia possibile discuterlo oggi perché è in discussione un disegno di legge nazionale, c'è una richiesta di una legge nazionale su questa questione. Considerato che anche questa non mi sembra una grande giornata di lavoro positivo e produttivo per i cittadini di questa regione, chiedo se sia possibile fare almeno qualcosa di serio, non sarebbe malvagio.


Argomento: Questioni internazionali

Ordine del giorno n. 670 presentato dal Consigliere Pedrale, inerente a "Solidarietà per i due Marò italiani Maresciallo Massimiliano Latorre e il Sergente Salvatore Girone" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione di un ordine del giorno che credo sia già pervenuto. Si tratta di un documento, come già sollecitato da altri colleghi, in merito all'ingiusta detenzione dei due militari italiani in India.



PRESIDENTE

Quindi è attratto dalla richiesta Formagnana.


Argomento: Ordine pubblico e sicurezza - Trasporti su ferro

Ordine del giorno n. 655 presentato dai Consiglieri Leo, Boeti, Botta Franco Maria, Bussola, Cattaneo, Costa Rosa Anna, Laus, Leardi, Lupi Mastrullo, Montaruli, Muliere, Negro, Pedrale, Placido, Reschigna, Ronzani Stara e Taricco, inerente a "Solidarietà al Procuratore Capo Giancarlo Caselli dopo le gravi minacce dei NO TAV in occasione della presentazione del suo libro a Genova" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente.
Visto che il nostro ordine del giorno sulla Val di Susa e solidarietà a Caselli è stato il primo a essere presentato, chiediamo ovviamente che sia attratto nel dibattito. Non è stato poi rimesso all'o.d.g., ma è stato il primo a essere presentato.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Visto che manca il collega Carossa e di solito ha un ruolo molto importante in quest'Aula quando si arriva in questa fase, cioè quando vengono inseriti 15 ordini del giorno e si stravolge un po' il senso e l'ordine dei lavori...



PRESIDENTE

Ha qualcosa da richiedere?



BONO Davide

Volevo oppormi all'inserimento di tutti questi ordini del giorno. Come giustamente m'insegna Carossa, tutte le volte non riusciamo mai a discutere l'o.d.g. prefissato ai Capigruppo.


Argomento: Ordine pubblico e sicurezza - Trasporti su ferro

Ordine del giorno n. 656 presentato dal Consigliere Buquicchio, inerente a "Solidarietà nei confronti del Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Torino Giancarlo Caselli" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Ordine pubblico e sicurezza - Trasporti su ferro

Ordine del giorno n. 666 presentato dal Consigliere Buquicchio, inerente a "TAV, il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero non deve sfociare nella violenza" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Ritengo che sia superfluo, però visto che tutti - evidentemente ignorando le norme regolamentari - l'hanno fatto, lo faccio anch'io, cioè al punto 7) all'o.d.g., l'ordine del giorno "Condanna delle violenze nelle manifestazioni", ci sono due ordini del giorno a firma del sottoscritto che riterrei che fossero attratti qualora si discuta di questo argomento.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Non vi sono altre richieste.
Faccio la proposta complessiva che poi sarà posta in votazione, in quanto il Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle si oppone a nuovi inserimenti.
Colleghi, vi prego di seguire con attenzione, visto che le richieste sono molteplici.
Tutti gli ordini del giorno (mi riferisco in particolare a quello del Consigliere Motta, del Consigliere Reschigna, della collega Artesio, ai due ordini del giorno presentati dal Consigliere Buquicchio, all'ordine del giorno di solidarietà al Procuratore Generale presentato dal Consigliere Leo e a un documento del collega Bono che comunque c'è, anche se non l'ha richiesto) sono attratti al punto 7) all'o.d.g. e quindi nella votazione non saranno oggetto di proposta di modifica. Ringrazio i colleghi che anche per il buon andamento dei lavori ce li hanno richiamati, ma questi documenti sono attratti con l'automatismo della materia connessa.
Propongo di trattare il punto 8) prima del punto 7), perché oggi è la giornata dedicata alle donne e colgo l'occasione, anche a nome dell'Assemblea, di formulare i migliori auguri a tutti le colleghe e a tutte le signore che lavorano in questo Palazzo. Credo che anche per questi motivi, ma non solo per questi motivi, si possa trattare prima il punto 8);quindi l'ordine del giorno n. 617 e il n. 432, presentato dai Consiglieri Cursio e altri e prima, invece, l'ordine del giorno presentato dalle Consigliere Cerutti, Artesio e Bresso. Quindi il punto 7) diventa punto 8).
Poi, iscriviamo gli ordini del giorno sui Marò, quelli dei colleghi Formagnana e Pedrale, anche perché tematica molto attuale, l'ordine del giorno del Consigliere Boeti sulle persone scomparse, l'ordine del giorno del Consigliere Cursio sulla riforma Gelmini e l'ordine del giorno del Consigliere Muliere sul terzo valico.


Argomento: Problemi energetici - Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Mozione n. 672 presentata dai Consiglieri Angeleri, Carossa, Marinello, De Magistris, Gregorio e Tiramani, inerente a "Aiuti nella dotazione agli impianti di riscaldamento centralizzati di idonei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Grazie, Presidente.
Era solo per chiedere l'iscrizione di una mozione che le porto in questo momento in ordine alla discussione che c'è stata ieri in V Commissione con la presenza dell'Assessore Ravello sul rispetto della normativa sull'introduzione delle valvole termostatiche.
Con altri colleghi avevamo proposto di valutare che venisse previsto un contributo da parte della Regione per le famiglie meno abbienti in questa direzione, quindi chiediamo che venga iscritto all'o.d.g.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Angeleri.


Argomento:

Programmazione dei lavori (seguito)


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Vorrei comunicare l'apposizione della mia firma all'ordine del giorno sui Marò, peraltro già concordata nella giornata di ieri. Mi sono meramente dimenticato di apporla fisicamente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Giovine.
Aggiungiamo, in coda, la mozione Angeleri, come richiesto dallo stesso Consigliere.
Quindi, la proposta di modifica dell'o.d.g. è completa, come abbiamo detto. Sono attratti al punto 7) all'o.d.g. tutti gli ordini del giorno che riguardano la TAV e, come ho detto prima, invertiamo il punto 7) con il punto 8).
Poiché permane l'opposizione da parte del Consigliere Bono alla modifica dell'o.d.g., la devo porre in votazione. Chi vota "sì" è favorevole alla modifica dell'ordine del giorno, chi vota "no" si oppone.
Ricordo anche che, così come deciso dalla Conferenza dei Capigruppo, il primo punto che tratteremo oggi sarà la proposta di deliberazione relativa alle dimissioni del Consigliere Costa e la relativa surrogazione. L'esame di questo punto precederà l'esame di qualunque altro punto.
Indìco la votazione palese sulle richieste di iscrizioni all'o.d.g.
Il Consiglio approva.
L'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento, così come modificato.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali del 14 e 15 febbraio 2012.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 22 febbraio 2012.


Argomento:

b) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Cantore, Costa Raffaele, Cota Negro, Sacchetto e Spagnuolo.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

c) Adesione Gruppo consiliare "Misto" del Consigliere Michele Formagnana


PRESIDENTE

Con deliberazione n. 25 del 29 febbraio 2012, l'Ufficio di Presidenza ha preso atto dell'assegnazione del Consigliere regionale Michele Formagnana al Gruppo Misto. Inoltre, è stato assegnato quale componente delle Commissioni permanenti I, II, IV e VI e della Giunta per il Regolamento, Giunta per le Elezioni, Commissione Nomine.


Argomento:

d) Comunicazione relativa all'articolo 30, comma 9, del Regolamento


PRESIDENTE

In data 7 marzo 2012, la V Commissione ha approvato all'unanimità, in sede legislativa, il progetto di legge n. 183, "Modifiche alla legge regionale 13 aprile 1995, n. 60 (Istituzione dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale)".


Argomento:

e) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Magistrale "Diodata Roero Saluzzo" di Alessandria


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto Magistrale "Diodata Roero Saluzzo" di Alessandria in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dell'ex Consigliere regionale avvocato Gaetano Majorino deceduto il 6 gennaio 2012


PRESIDENTE

Colleghi Consiglieri, è scomparso il 6 gennaio a Torino, all'età di 84 anni, l'avvocato Gaetano Majorino, Consigliere regionale nella II, III, IV V e VI Legislatura.
Nato il 20 ottobre 1927, ha esercitato la libera professione forense come avvocato civilista.
Eletto nella lista del Movimento Sociale-Destra Nazionale nella circoscrizione di Torino, entrato a far parte per la prima volta del Consiglio regionale nel 1979 ed è stato componente della Commissione Agricoltura.
Riconfermato nella III Legislatura, è stato membro delle Commissioni Urbanistica, Artigianato e Lavoro; successivamente, rieletto nella IV Legislatura, è diventato Presidente del Gruppo del Movimento Sociale Destra Nazionale ed è stato componente delle Commissioni Urbanistica e Affari Istituzionali.
Nella V Legislatura (1990-1995), rieletto in Consiglio, è nuovamente Presidente del Gruppo Movimento Sociale Destra Nazionale, incarico che ha mantenuto anche quando, nel gennaio 1995, il Gruppo ha assunto la denominazione di Alleanza Nazionale.
stato Presidente della Giunta delle Elezioni e componente della Commissione Bilancio, Sanità e Urbanistica.
Nel 1994, è entrato a far parte dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale come Consigliere Segretario.
Nella VI Legislatura è rieletto nella lista maggioritaria e fino al luglio 1998 è stato Vicepresidente della Giunta regionale e Assessore con deleghe al Legale ed Enti locali.
stato inoltre componente delle Commissioni Agricoltura, Lavoro Urbanistica e Bilancio. Nel 1999 ha aderito al Gruppo Misto con la denominazione "Indipendenti di Destra".
Con il Consiglio regionale del Piemonte ha sempre mantenuto uno stretto rapporto, sostenendo e partecipando attivamente alle iniziative dell'Associazione Consiglieri cessati dal mandato finché la salute glielo ha permesso.
ricordato da quanti collaborarono con lui e gli sono stati colleghi in Consiglio come persona seria, competente, onesta e rigorosa nelle proprie iniziative che sempre corrispondevano a una precisa ispirazione ideale a valori di rispetto e correttezza che hanno improntato tutta la sua vita.
Ai funerali che si sono svolti presso la Chiesa della Madonna del Carmine a Torino il 10 gennaio scorso, cui ho partecipato personalmente erano presenti il Vicepresidente della Regione e numerosi Assessori e Consiglieri regionali.
Alla moglie, la signora Gianna, ai figli, Carlo e Roberta, e al nipote Federico desidero rinnovare a nome dell'assemblea regionale le più sentite condoglianze.
Invito quindi i Consiglieri regionali e tutti i presenti ad osservare un minuto di silenzio in memoria dell'avvocato Gaetano Majorino.



(L'Assemblea, in piedi osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Informo che alle ore 13 presso la Sala dei Presidenti i colleghi Consiglieri che fossero interessati - e in particolare i signori Capigruppo potranno incontrare una delegazione delle RSU dell'IPLA S.p.A.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 193, inerente a "Surrogazione del Consigliere Raffaele Costa (ai sensi dell'articolo 36, comma 2 dello Statuto)"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. 193, relativa alla presa d'atto delle dimissioni del Consigliere Onorevole Raffaele Costa e della relativa surrogazione con il signor William Casoni, ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968 n. 108.
La parola al Consigliere Muliere in qualità di Presidente della Giunta per le Elezioni.



MULIERE Rocco

Grazie.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, ma domando per favore ai colleghi se possono prendere posto perché si tratta anche di un punto importante. Vi ringrazio per la collaborazione.



MULIERE Rocco

Porto a conoscenza dell'Aula che è pervenuta alla Giunta per le Elezioni la nota del Presidente del Consiglio regionale con cui trasmette per gli adempimenti di competenza, la lettera datata 1° marzo 2012 con cui sono state comunicate le dimissioni dell'onorevole Raffaele Costa dalla carica di Consigliere regionale. Le dimissioni sono state presentate dall'Amministratore di sostegno provvisorio, in virtù dell'autorizzazione rilasciata dal Giudice tutelare presso il Tribunale di Mondovì. Tale autorizzazione, in copia conforme all'originale, è agli atti della Giunta per le Elezioni.
Ricordo che, ai sensi dell'articolo 16, comma 1, della legge regionale n. 108 del 1968, "il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che nella stessa lista e Circoscrizione segue immediatamente l'ultimo eletto". Il Consigliere regionale Raffaele Costa era stato eletto nella quota proporzionale nella lista "Il Popolo della Libertà" nella Circoscrizione elettorale di Cuneo.
Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale presso il Tribunale di Cuneo risulta che il primo dei non eletti nella lista avente il contrassegno "il Popolo della Libertà" è il signor William Casoni.
A maggioranza dei presenti - un solo voto contrario - la Giunta per le Elezioni propone al Consiglio regionale la surroga del Consigliere Onorevole Raffaele Costa con il signor William Casoni. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente. Innanzitutto voglio porgere un affettuoso saluto al collega onorevole Costa, che in questi mesi...



PRESIDENTE

Consigliere Giovine, mi scusi: sospendo la seduta perché c'è troppo brusìo laterale, fuori e nei corridoi. Invito pertanto per favore chi se ne deve occupare a farlo, perché non è possibile andare avanti con i lavori.
Prego, continui, Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Dicevo che innanzitutto porgo un saluto affettuoso al collega onorevole Costa. Lo voglio ringraziare per questi mesi di convivenza istituzionale nei quali ho potuto imparare molte cose e attingere anche dalla sua lunga esperienza, nonostante fosse evidente - soprattutto negli ultimi tempi che avesse qualche difficoltà ad espletare il suo mandato.
Ho anche qualche difficoltà: ho cercato di tirare giù due appunti di canovaccio per non uscire dal seminato nell'intervento, ma poi alla fine ho deciso di intervenire lo stesso a braccio, pur cercando di citare gli articoli e i riferimenti normativi che ritenevo opportuno citare per motivare il mio voto contrario in Giunta per le Elezioni, per motivare la richiesta che farò in questa sede e, nel caso venisse respinta, per confermare il voto contrario, seppur mi renda conto che possa essere assolutamente antipatico votare in senso contrario: primo perché questo pu lasciar presupporre questioni che non intendo assolutamente presupporre n sottointendere e poi perché, in ogni caso, voterei contro un collega e un amico - l'Assessore William Casoni - che dovrebbe subentrare.
Premetto che ritengo che, se il Consigliere Costa non può più esercitare il suo mandato, ci debba essere la possibilità di trovare una strada giuridicamente corretta e inoppugnabile che permetta la surrogazione a favore del primo dei non eletti. Io a volte, in questo Consiglio, mi sento un po' come Cassandra; capisco come si sentiva la povera Cassandra la figlia di Priamo, che annunciava la disgrazia imminente di Troia e non veniva assolutamente ascoltata né dagli altri 99 fratelli né dal papà n dagli altri abitanti di Troia. Però, puntualmente, tutto quello che prevedeva accadeva. Per quanto mi riguarda, nella scorsa legislatura è successo: è stato quasi un leitmotiv.
Voglio citare un caso di cui sono molto orgoglioso: mi opposi fieramente alla divisione della Finpiemonte e oggi scopro che c'è una maggioranza trasversale sulla sua riunificazione; all'epoca venni quasi preso per un pazzo. Ho preconizzato tutte le vicende di natura giuridica e processuale che sono avvenute in questa legislatura. Ho cercato anche, con molta delicatezza, perfino di comunicare...



PRESIDENTE

Scusi se la interrompo: le comunico, per correttezza, che lei ha cinque minuti a disposizione. Prego.



GIOVINE Michele

Ah, non lo sapevo, Presidente: mi scusi. Poteva dirmelo prima, però...



PRESIDENTE

Le farò pervenire un'altra copia del Regolamento. Gliel'ho detto come atto di cortesia: non sta a me regolare il tempo.



(Commenti in aula)



GIOVINE Michele

No, però se lei me lo dice quando sono passati quattro minuti...
Evidentemente avrei tagliato tutto l'incipit iniziale. Comunque Presidente, la faccio breve.
L'Amministratore di sostegno provvisorio, l'istituto giuridico che è stato fortemente innovato con la legge n. 6 del 2004, si occupa esclusivamente di diritti di natura privatistica: non prevede assolutamente istituti di natura pubblicistica. Nel decreto del 27 gennaio, cha a noi manca - perché manca assolutamente - dev'essere prevista - perché lo prevede il Codice - un'elencazione precisa e limitata dei poteri dell'Amministratore di sostegno provvisorio.
Lei dice che, siccome il Giudice ha autorizzato successivamente la presentazione, noi dobbiamo dare per scontato il fatto che questo fosse previsto. Io non lo do per scontato: vorrei vedere almeno quell'estratto del decreto e vedere che fosse stato previsto. Ma anche qualora fosse stato previsto, nessuno ci autorizza a immaginare che si tratti di una procedura compiuta e perfetta ai fini delle attuali norme nazionali.
Gli articoli 411 e 374 citati si riferiscono ad un'autorizzazione che "autorizza" a procedere nella procedura. L'atto è firmato il 9 febbraio 2012 e controfirmato il 13 febbraio 2012 dal dottor Maurizio Ticozzi, che è persona degnissima; lo dico perché lo conosco personalmente: ho avuto l'onore e il piacere di conoscere un Magistrato veramente perbene che conosce perfettamente il suo mestiere e la giurisprudenza e per certi versi questo, da un lato, mi dà ampia tranquillità.
Sono andato però a vedere sul Codice: la sua controfirma non è nient'altro che una mera presa d'atto, che è prevista da due articoli del Codice. L'articolo 411 rimanda a tutta una serie di articoli, che cito affinché rimangano nel verbale, che vanno dal 349 al 353, dal 374 al 388 e in particolare, il 375 e il 376 che non citano mai, neanche lontanamente l'ipotesi che stiamo per andare a votare in Aula.
In particolare, l'articolo 374 recita: "Il tutore non può senza l'autorizzazione del giudice tutelare (377; att. 45-1): acquistare beni eccettuati i mobili necessari per l'uso del minore, per l'economia domestica e per l'amministrazione del patrimonio; riscuotere capitali consentire alla cancellazione di ipoteche o allo svincolo di pegni assumere obbligazioni, salvo che queste riguardino le spese necessarie per il mantenimento del minore e per l'ordinaria amministrazione del suo patrimonio; accettare eredità o rinunciarvi, accettare donazioni o legati soggetti a pesi o a condizioni; fare contratti di locazione d'immobili oltre il novennio o che in ogni caso si prolunghino oltre un anno dopo il raggiungimento della maggiore età; promuovere giudizi, salvo che si tratti di denunzie di nuova opera o di danno temuto, di azioni possessorie o di sfratto e di azioni per riscuotere frutti o per ottenere provvedimenti conservativi". Tutte questioni di natura patrimoniale, chiaramente di diritto privatistico.
C'è un'analogia. Qualcuno mi ha detto: certo, queste sono le questioni straordinarie, ma rientrano nelle questioni ordinarie. Che le dimissioni per Procura, siano nell'ordinarietà mi sembra curioso. Non solo.
La giurisprudenza prevede che, chiaramente, sia il tutore che l'amministratore provvisorio, perché sono per molti punti paragonabili a richiami codicistici, non possano assolutamente votare. È previsto, è scritto: se non può votare, evidentemente non ha il diritto di elettorato attivo; per analogia, presumo che non possa avere il diritto di elettorato passivo, per conto di un terzo; di conseguenza non può disporre di questo elettorato passivo.
Infine, è illuminante una sentenza quadro della Cassazione del 16 ottobre 2007, che parla chiaramente dell'interesse del tutelato dell'amministrato...



(Scampanellìo del Presidente)



GIOVINE Michele

Utilizzerò il tempo concessomi per dichiarazioni di voto perché non voglio abusare ulteriormente del suo tempo, Presidente, ma credo di aver abbastanza enucleato il concetto.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Goffi; ne ha facoltà.



GOFFI Alberto

Grazie, Presidente.
Ho tentato già in sede di Commissione di spiegare le ragioni di questa vicenda al Consigliere Giovine. Non ci sono riuscito perché se le stesse argomentazioni sono state riproposte in Aula, evidentemente non sono stato compreso o non c'è motivo per cui il Consigliere le comprenda.
Qui emergono due ragioni, una di carattere umano e l'altra di carattere giuridico. La premessa che non è emersa in Commissione è che siamo di fronte ad una persona che per ragioni di salute - conosciamo tutti la passione politica che ha sempre nutrito il Consigliere Costa, che probabilmente vorrebbe essere qui, più di qualunque persona - non pu essere presente in Consiglio regionale.
Emergono, quindi, delle ragioni di carattere umano.
Dato che stiamo discutendo di limiti, perché stiamo discutendo dei limiti dell'amministrazione di sostegno, dico anche al Consigliere Giovine che dovrebbe esserci un limite alla strumentalizzazione politica. Il limite è proprio dato dall'umanità. Se non abbiamo neanche questo limite sappia Consigliere Giovine, che ci sono due ragioni per cui si pu strumentalizzare con grande facilità in questo consesso: una è la salute l'altra riguarda le vicende giudiziarie. Nessuno, in quest'Aula, ha strumentalizzato le sue vicende giudiziarie, benché avessimo delle sentenze di interdizione, ma lei lo sta facendo su una persona che, incolpevolmente si trova in una determinata condizione di salute. Dal punto di vista personale, sappia che non la stimo per niente su questo intervento.
Dal punto di vista giuridico, spiego nuovamente quello che ho già spiegato. Il limite dell'amministrazione di sostegno arriva fino ad un certo punto. Ha ragione, arriva fino ad un certo punto, ma quel punto se lo sono posti autorevoli giuristi in tempi anche non molto distanti, all'epoca del caso Englaro. Sul caso Englaro ci fu la discussione se il papà, come amministratore (all'epoca era tutore perché non era ancora intervenuta la legge sull'amministrazione di sostegno), potesse esprimere la volontà di staccare le macchine. Quel caso è molto diverso da quello delle dimissioni perché quello è un caso di vita o di morte, la cui disponibilità non è facoltà del privato cittadino italiano per le norme italiane.
Qui, invece, rientriamo nell'ipotesi del diritto di dimissioni, che rientra non nell'ordinaria amministrazione come lei ha sostenuto, ma nella straordinaria amministrazione. La procedura che ha utilizzato la signora amministratrice di sostegno, è una procedura corretta. Mi chiedo: quale altra procedura avrebbe potuto seguire? Quella forse di andare da un notaio? Lei avrebbe sostenuto, con la stessa umanità con cui ha sostenuto in quest'Aula, che una persona con tanta passione politica non potesse più sedere qui? Lei avrebbe sostenuto, probabilmente, che dal notaio quel giorno fosse andato con l'incapacità di intendere e volere? Questa signora, responsabilmente, è andata prima dal Giudice tutelare si è fatta autorizzare come amministrazione di sostegno sapendo che rientrava in un'ipotesi di limitata capacità (è ovvio che non si va dal Giudice tutelare chiedendo una nomina, se si è in una condizione ottimale dal punto di vista della salute e della capacità di intendere e volere). Il Giudice tutelare l'ha autorizzata ritenendo che vi fossero i presupposti dopodiché la signora ha chiesto l'autorizzazione all'esercizio delle dimissioni. Il Giudice tutelare ha ritenuto il caso rientrante nella straordinaria amministrazione. La straordinaria amministrazione può essere autorizzata solo da un Giudice tutelare ed è stata concessa. Formalmente questo atto è inattaccabile. Lei, Consigliere Giovine, può fare quello che ritiene, ma è inattaccabile.
Non ci venga a raccontare che fa tutto questo per il suo senso di moralità e di rispetto delle istituzioni: lei lo fa per strumentalizzare ad un basso livello mercatale, un'assemblea legislativa come il Consiglio regionale.
Non ci venga a dare lezioni di moralità, piuttosto si informi sull'esercizio dell'umanità che dovrebbe appartenerle, ma si informi sull'esercizio del diritto che non le appartiene e che, probabilmente, sta sviando.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Anch'io avrei preferito che il Consigliere Giovine non riproponesse in Aula le ragioni che ha discusso e sostenuto in Commissione.
Naturalmente è liberissimo di farlo, non posso pretendere che i colleghi abbiano il senso dell'opportunità: o ce l'hai o non ce l'hai.
Prendo atto che il Consigliere Giovine non ha il senso dell'opportunità.
Non ha avuto la sensibilità, per non porre in quest'Aula, le questioni che ha posto in Commissione.
Consentitemi di inviare un fraterno saluto e un abbraccio al collega Costa, a nome del Gruppo, del Presidente del Gruppo, dei colleghi. Di quei colleghi che, in questi anni, hanno avuto la ventura di condividere con lui un tratto di strada in Consiglio regionale. Come ho detto in Commissione, e ripeto qui, ho avuto la fortuna e l'onore di conoscerlo in un altro periodo, in un'altra epoca. Costa è stato tante cose: Ministro Sottosegretario, Parlamentare, candidato Sindaco di Torino. Un protagonista della vita politica piemontese e nazionale. Segretario del PLI, se non ricordo male. Una macchina da guerra, un attivista, un iperattivista.
Provavo dolore quando, in questi ultimi mesi, vedevo con quanta fatica questo signore, questo collega, cercasse di esercitare bene la propria funzione di Consigliere regionale. Credo che lui avrebbe fatto di tutto per concludere il mandato, se le condizioni personali e fisiche glielo avessero consentito.
Quanti di noi, posso dirlo con rispetto, hanno detto: "Come fa ad andare avanti quest'uomo?" Allora, Consigliere Giovine, per favore: chi, se non la moglie dell'Onorevole Costa, aveva titolo per scriverci quella lettera? Ripeto, chi, se non la moglie? La signora che, giorno per giorno è in grado di apprezzare le sue condizioni di salute. Autorizzata da un Giudice della Repubblica italiana, Consigliere Giovine! Noi ne prendiamo atto con rammarico, noi avremmo voluto che quel signore continuasse a fare il Consigliere di maggioranza, perché abbiamo rispetto per lui e per la sua storia. Oggi avere rispetto per la sua storia significa prendere atto del fatto che sua moglie ha detto le cose che ha detto. In punta di diritto, Consigliere Giovine, e anche sul piano umanitario, noi crediamo che sia giusto votare oggi a favore della richiesta di dimissioni.
Ripeto, inviamo al collega un abbraccio affettuoso, la politica ritrovi il senso di un po' di umanità. Forse è troppo pretenderlo, Consigliere Giovine, ma la politica sappia che non tutto è strumentalizzabile. E la politica abbia la forza di inchinarsi di fronte all'evidenza, e in questo caso l'evidenza mi sembra chiarissima.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Mi associo alle riflessioni e agli interventi dei colleghi precedenti perché speravo anch'io che oggi commentassimo le dimissioni dell'amico e collega Raffaele Costa per le sue qualità politiche e per la sua storia politica ed umana.
Invece vi è stata una nuova digressione paragiuridica del collega Giovine, che mi è dispiaciuto risentire dopo che era già stata espressa in Giunta per le Elezioni.
Ribadiamo che, com'è già stato sancito nella competente Commissione, le dimissioni sono giuridicamente ineccepibili, sono state autorizzate dal giudice tutelare e, com'è stato detto giustamente dal collega Ronzani l'amministratore non poteva che essere la moglie di Raffaele Costa.
Quindi, la procedura, da un punto di vista legale e di legittimità, è inappuntabile. Anzi, abbiamo verificato che forse vi è stato un eccessivo percorso di trasparenza e di legittimità, perché forse non era neanche necessaria questa procedura. Ma meglio così, che la famiglia Costa responsabilmente abbia deciso di seguire questo percorso attraverso il giudice tutelare.
Chiusa questa pagina, vorrei ricordare brevemente l'impegno politico di un uomo che, pur gravemente malato in questi mesi - come abbiamo potuto constatare quando partecipava ai lavori del Consiglio - e provato nel fisico, mentalmente continuava a lavorare e a fare politica.
Sottolineo soprattutto il suo impegno nella pubblicazione e nella diffusione di un mensile, Il Duemila, una bellissima rivista al servizio del cittadino, uno strumento che avvicina la politica alle esigenze e ai problemi della gente.
Ho voluto soffermarmi soprattutto su questa parte finale della vita e dell'impegno sociale e civico di Raffaele Costa, perché lo faceva nonostante in questi mesi fosse gravemente ammalato.
Per quanto riguarda il passato, non è l'occasione di ricordarlo, ma la vita politica ed istituzionale di Costa è stata costellata da innumerevoli successi, da un grande impegno sociale e politico, soprattutto sul rigore nella politica e nel controllo dell'Amministrazione pubblica.
Molti suoi avvertimenti purtroppo non sono stati accolti, ma sicuramente il suo contributo politico e istituzionale è stato veramente notevole.
Lo vorrei ricordare anche quando ha perso, perché si è uomini politici con un alto profilo politico e morale non solo quando si vince, ma anche quando si perde.
Forse l'unica vera volta in cui il centrodestra a Torino ha sfiorato veramente il successo è stata con Raffaele Costa.
Raffaele Costa accettò la sconfitta e con gran signorilità continuò a fare il Consigliere comunale di Torino - come Consigliere semplice, sebbene parlamentare - e continuò a dare il proprio contributo all'attività del Consiglio comunale.
Con questa riflessione esprimo ancora un saluto all'amico Raffaele alla famiglia e al figlio Enrico che so che, con amorevole affetto, lo stanno seguendo in questo periodo difficile della sua vita.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Cercherò di essere brevissimo, anche perché non voglio che diventi quasi una commemorazione, che non è e non deve essere.
Però mi rivolgo a lei, collega Giovine. Le avevo chiesto personalmente poi ognuno è libero di fare quello che vuole - di non ritornare con questo discorso in Aula, perché si vanno a toccare tutta una serie di cose che, secondo me, non è il caso di toccare.
Poi ognuno è libero - per fortuna - di fare ciò che ritiene più opportuno.
Abbiamo discusso tranquillamente per un'ora nella Giunta per le Elezioni, abbiamo discusso per un'altra mezzora nell'ultima riunione dei Capigruppo. Ritenevo - ma evidentemente sbagliavo - che fosse conclusa la discussione.
Ripeto solamente quello che ho detto ufficialmente nella Giunta per le Elezioni. Io non sono né avvocato né giurista, ma sono a malapena - forse indegnamente -Consigliere regionale. Devo decidere su un documento che mi viene presentato ed è un'istanza fatta da una signora, che ritengo sia la moglie del Consigliere Costa, la quale chiede al giudice tutelare alcune cose. E dei cinque punti di quest'istanza, il punto 3 e il punto 4 sono secondo me, quelli fondamentali.
Apro una piccola parentesi; non avendo conosciuto nella sua piena forma il Consigliere Raffaele Costa in Consiglio regionale, ma avendolo conosciuto come cittadino piemontese quando era all'apice ed avendo visto come era capace, volenteroso e in gamba a fare politica, oso pensare con quale tristezza questa signora, la moglie, abbia scritto: "Le sue attuali condizioni di salute non gli consentono la prosecuzione del mandato elettivo che presuppone, tra l'altro, la partecipazione alle sedute del Consiglio regionale e delle relative Commissioni". Questo è il punto 3 dell'istanza e, secondo me, è fondamentale.
L'altro punto fondamentale è il punto 4: "Il beneficiario ha manifestato la volontà di dimettersi da tale carica".
Per me la questione era chiusa nella Giunta per le Elezioni e speravo che fosse chiusa per tutti nella Giunta per le Elezioni.
Quindi, concludo dicendo che mi auguro che questa discussione termini qui e si prosegua con il voto.



PRESIDENTE

Consigliere Giovine, lei è già intervenuto.



GIOVINE Michele

Per fatto personale sulle dichiarazioni del Consigliere Goffi. Essere tacciato in questo modo abbastanza barbaro da un Consigliere che stimo e continuo a stimare...



PRESIDENTE

Le dico subito che ha tre minuti.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Mi dispiace davvero che in quest'Aula non abbia avuto risposte di diritto né di natura codicistica né di natura giurisprudenziale, ma è stata replicata quella che in Giunta per le Elezioni era stata la mozione degli affetti.
Voglio ricordare la deliberazione del 2007, quando purtroppo all'Assessore Valpreda successe un fatto grave di salute e l'Ufficio di Presidenza gli riconobbe di essere divenuto inabile al lavoro in modo permanente e per cause indipendenti dall'esercizio del mandato.
In quell'occasione il Vicepresidente Pichetto (attuale Senatore della Repubblica) votò in senso contrario e nessuno ebbe da dire una parola in quest'Aula - perché io, collega Goffi, c'ero. Rimasi allibito di questo voto contrario, totalmente inumano, ma nessuno, nemmeno da parte del suo partito, disse qualcosa.
Continuo a stimare i colleghi Goffi e Ronzani, ma mi dispiace fortemente che entrambi credano che il mio intervento sia dettato solo da questioni di natura politica, perché non è vero.
vero che c'è dietro anche una motivazione politica, ma non è la mia.
La strada giuridicamente corretta c'è e, secondo me, non è questa e si deve trovare.
Nessuno mi ha citato un precedente o un caso, perché non c'è un caso in precedenza o se c'è, non ne sono stato messo a conoscenza. E questa cosa è strana! Cito due precedenti, uno di destra e uno di sinistra: il caso dell'Onorevole Mirko Tremaglia e il caso dell'Onorevole Giulio Andreatta.
Entrambi sono stati in una situazione brutta per tantissimo tempo, fino alla fine del mandato.
Mi sono chiesto: se c'era una strada alternativa, perché non è stata applicata anche in quei casi? Perché nessuno ha tirato fuori un caso precedente.
Concludo, Presidente, così risparmio anche parte dei minuti: collega Goffi, insultare Cassandra, negare Cassandra, non ascoltare Cassandra cercare di isolare Cassandra non ha impedito che, alla fine, Troia bruciasse! Noi siamo responsabili per il nostro voto in quest'Aula.
La giurisprudenza è in evoluzione: non siamo legibus soluti, caro Consigliere Goffi, cari colleghi! Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Sono veramente dispiaciuto per le polemiche che sono state fatte (mi riferisco anche a quelle al di fuori dell'Aula) in seguito alle presentate dimissioni di un grande personaggio politico e di un grand'uomo: l'Onorevole Raffaele Costa.
Voglio fare solo una precisazione, prima del voto: le dimissioni sono state presentate da un amministratore di sostegno, non da un tutore (ho sentito alcuni riferimenti fortemente inesatti). Lo voglio precisare perché lo dobbiamo all'Onorevole Raffaele Costa. Ciascuno faccia le considerazioni che ritiene! Desidero, pertanto, esprimere gratitudine, a nome personale e - credo dei colleghi dell'Assemblea che sono intervenuti - e che ringrazio all'Onorevole Raffaele Costa per l'apporto intelligente e puntuale che ha dato, nei mesi in cui è stato con noi in Consiglio regionale, ai lavori dell'Assemblea.
Qui in Aula ha portato una grande passione politica, in un momento sicuramente difficile della sua vita; la stessa passione politica e capacità intonsa che ha reso al Paese, come Ministro, come parlamentare come Segretario nazionale di partito e come Presidente di Provincia.
Pertanto, a nome dell'Assemblea rivolgo, in modo sincero ed affettuoso all'Onorevole Costa un augurio per il suo avvenire e, in particolare, per la sua salute.
Indìco la votazione palese sulla proposta che il Consiglio prenda atto delle dimissioni del Consigliere regionale e Onorevole Raffaele Costa.
Il Consiglio regionale, a maggioranza, prende atto.
Occorre procedere, ai sensi dell'articolo 16, comma 1, della legge 17 febbraio 1968, n. 108, alla surroga del Consigliere Onorevole Raffaele Costa.
Ai sensi del citato articolo, come ricordava poc'anzi il Presidente della Giunta per le Elezioni, il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che nella stessa lista e circoscrizione segue immediatamente l'ultimo eletto.
Il Consigliere onorevole Costa era stato eletto nella quota proporzionale, nella lista "Il Popolo della Libertà", nella circoscrizione di Cuneo.
Pertanto, come richiamato dal Consigliere Muliere e dal verbale risulta che nella lista avente contrassegno "Il Popolo della Libertà" segua immediatamente il signor William Casoni, al quale deve essere attribuito il seggio resosi vacante.
Indìco la votazione palese sulla proposta che il Consiglio regionale prenda atto che al Consigliere Raffaele Costa subentra il signor William Casoni.
Il Consiglio regionale, all'unanimità, prende atto.
Proclamo eletto Consigliere regionale il signor William Casoni e lo invito a prendere posto in Aula, qualora si trovi nelle vicinanze.
Per quanto attiene alla convalida dell'elezione del neo proclamato Consigliere William Casoni, l'articolo 17 della legge 108/1968 prevede che al Consiglio regionale sia riservata la convalida dell'elezione dei propri componenti, secondo le norme stabilite dal suo Regolamento interno.
A tal fine, l'articolo 18 del Regolamento interno stabilisce che l'esame delle condizioni di ciascuno dei Consiglieri eletti sia effettuato dalla Giunta per le Elezioni, la quale proporrà, successivamente, al Consiglio regionale l'adozione dei provvedimenti conseguenti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Solo per dare una comunicazione: mi ha chiamato poco fa il Consigliere Casoni, dicendo che fra dieci minuti raggiungerà l'Aula.



PRESIDENTE

Sì, il seggio è disponibile anche nel pomeriggio: se vuole venire con comodo!


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Proposta di deliberazione n. 178, inerente a "Integrazione Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale - elezione di un Vicepresidente (articolo 22 dello Statuto e articolo 5 del Regolamento)" (questione sospensiva)


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di deliberazione n. 178, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Chiedo cortesemente all'Aula di rinviare questo punto all'o.d.g. alla prossima seduta, poiché il nostro Gruppo, anche nell'ambito della maggioranza, ha bisogno di un'ulteriore discussione e apprendimento.
Credo che nella prossima seduta saremo nelle condizioni di poter eleggere il Vicepresidente.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Vorrei ricordare che, la settima scorsa, la Conferenza dei Capigruppo ha appositamente previsto la convocazione del Consiglio regionale nella giornata odierna (giovedì, un giorno della settimana in cui tradizionalmente non si riunisce il Consiglio regionale), su esplicita richiesta del Presidente del Gruppo del Popolo della Libertà, dichiarando che in questa seduta sarebbe stata individuata la figura del Vicepresidente del Consiglio regionale.
Vorrei anche precisare che la richiesta illustrata dal collega Pedrale poco fa non è nuova: nell'ultima seduta del Consiglio regionale è stata sollevata analoga questione dal collega Mastrullo; in precedenza, in un'altra seduta di Consiglio regionale non si è proceduti alla nomina del Vicepresidente, perché i colleghi di maggioranza non hanno consegnato la scheda.
Considerando il fatto che in questo momento il Consiglio regionale funziona un po' al rallentatore, perché la Giunta regionale ha dato priorità all'attività delle Commissioni, sono 40 giorni che la figura del Vicepresidente del Consiglio regionale è vacante.
Poco fa, il collega Ronzani, parlando di un'altra questione, ha invocato il senso del rispetto nella politica e della politica. E sia chiaro: quello del rispetto e del non mettere naso nelle questioni riguardanti altri Gruppi è un modo attraverso il quale intendiamo concepire la nostra attività in quest'Aula, come Gruppo e come forza politica.
Questo, però, ad una condizione: che ciascuno abbia rispetto per le istituzioni e che le stesse non siano piegate alle difficoltà e ai dibattiti interni alle forze politiche.
In questo momento - mi spiace ammetterlo - rilevo che il legittimo dibattito che sta attraversando un'autorevole forza politica - stiamo parlando del primo Gruppo in questo Consiglio regionale come consistenza numerica - sta impedendo da 40 giorni la nomina del Vicepresidente del Consiglio regionale.
Peraltro, questo legittimo dibattito sta altresì impedendo che l'attività di questo Consiglio regionale si sviluppi con una certa intensità. Mi preme rammentare i tempi biblici con cui stiamo affrontando anzi, state affrontando, perché questa è tutta una vostra responsabilità la discussione in Commissione sulla legge finanziaria; o, ancora, il fatto che solamente martedì scorso abbiamo cominciato la discussione sulla legge di bilancio (martedì scorso eravamo già a marzo inoltrato!), cosa più unica che rara.
Non è possibile che il dibattito interno ad una forza politica sia fatto pagare alle istituzioni, sia nel senso di non ottemperare ad un dovere, che è quello di rendere l'organo dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale (che non è organo qualunque) completo nella sua rappresentanza, sia nel senso di impedire, in alcuni ambiti di azione, che si sviluppi sostanzialmente un'attività di cui in questo momento la comunità piemontese avrebbe un grandissimo bisogno. I problemi interni ad una forza politica non tocchino le istituzioni! Lo dico così: noi siamo scandalizzati per questo modo di procedere. Lo siamo ancora di più perché lei, signor Presidente, ancora ieri, durante la Conferenza dei Capigruppo, ha invocato un senso di responsabilità nei confronti di tale questione, quella relativa alla nomina del Vicepresidente del Consiglio. Lei ha invocato questo senso di responsabilità.
Ma non è tutto: siamo a due anni dall'inizio della legislatura e abbiamo una Commissione di garanzia ancora incompleta; ci sono nomine che attendono da mesi di essere esaminate e assunte come decisione da parte del Consiglio regionale. Ma quale efficienza dimostrate? Quale immagine state dando in questo momento alla comunità piemontese su questioni apparentemente banali e secondarie, quali quelle dell'Ufficio di Presidenza e di chi farà il Vicepresidente del Consiglio regionale, ma anche su questioni politicamente più rilevanti, date dalla capacità di un Governo regionale (che peraltro non riusciamo a vedere) ad affrontare i problemi di questa nostra Regione? La discussione sulla legge finanziaria e sulla legge di bilancio sono esemplificative del clima che si sta respirando; un clima di smobilitazione e di resa dei conti all'interno delle forze politiche, e non di attenzione nei confronti dei problemi delle comunità piemontesi.
Noi siamo scandalizzati - mi esprimo in questo modo - per un atteggiamento di questo tipo e riteniamo che lo stesso porti ad un non rispetto del ruolo importante e decisivo che rivestono le istituzioni nella nostra Regione.
Noi, signor Presidente, le chiediamo che vengano consegnate le schede perché non esistono neanche le motivazioni per rinviare il punto.
Si proceda, dunque, alla distribuzione delle schede e all'elezione del Vicepresidente del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Reschigna.
Prima di proseguire, vorrei far presente che non rientra nella mia disponibilità procedere con la consegna delle schede perché non posso andare contro un voto del Consiglio.
Se dovesse permanere la questione pregiudiziale ex articolo 71 del Regolamento, dovrò porla inevitabilmente in votazione, per cui sarà il Consiglio regionale a decidere: se l'Assemblea dovesse confermare la proposta avanzata del Consigliere Pedrale, non potrei procedere. Pur volendo, non sarebbe nella mia disponibilità.
Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Ho chiesto di intervenire solamente per associarmi alla richiesta di rinvio presentata dal Capogruppo Pedrale. Naturalmente il mio auspicio è che martedì prossimo - ne sono abbastanza sicuro - si riesca a procedere alla votazione per l'elezione del Vicepresidente.
Chiedo cortesemente di associarvi anche voi, come opposizione, a tale richiesta. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Vorrei cogliere l'occasione per fare una riflessione.
La faccio, Consigliere Pedrale, con tutto il rispetto e senza alcuna forma di polemica, perché comprendo che chiunque si potrebbe trovare in una situazione difficile come questa, dunque capisco e rispetto la sua posizione.
Tuttavia, non è possibile continuare a rinviare di settimana in settimana, dicendo: "Sicuramente troveremo una soluzione martedì o giovedì prossimo". Questo, tutto sommato, non è molto "bello" ai fini del mantenimento di un livello di dignità dovuto a questa istituzione.
La mia potrà sembrare una pietra nello stagno o una forma di provocazione; invece vuole essere una riflessione politica su cui dovremmo ragionare.
In un momento in cui i limiti e i confini tra maggioranza e minoranza per i vari assetti tra il nazionale e il locale, sono i più variegati, le chiedo, Presidente, di studiare e di valutare, nelle righe del Regolamento la possibilità di aprire la votazione per il completamento di quella postazione nell'ambito dell'Ufficio di Presidenza al Consiglio nella sua interezza. A buon intenditore, poche parole.
Se una maggioranza che rispetto - voi sapete che sono sempre rispettoso, soprattutto delle problematiche altrui - non è in grado, in questo momento, per i motivi politici più vari, di designare un componente mancante nell'ambito dell'Ufficio di Presidenza, ritengo che l'istituzione possa aprire il confronto all'intero consesso.
Questa è una riflessione politica che io le trasmesso, le pongo tra le mani e le chiedo di valutare. Perché non è una provocazione, ma è, per quanto mi riguarda, una seria riflessione. Grazie.



PRESIDENTE

Consigliere Buquicchio, l'ho ascoltata con grande e doverosa attenzione. Però non posso che confermare anche a lei quanto ho detto poc'anzi.
Mi sia dato atto - credo - sia della sensibilità politica che dell'attenzione a tutto quanto viene sempre proposto in Aula; attenzione che cerco sempre di riservare proponendo soluzioni anche attraverso l'istituto della mediazione.
Tuttavia, se si pone una questione pregiudiziale, non è assolutamente facoltà del Presidente (in quanto Presidente, ma anche del Presidente che presiede l'Aula in quel momento) di "forzare" - mi esprimo in maniera errata, solo per rendere l'idea - la distribuzione delle schede o comunque di contribuire a dare atto delle proposte che vengano sollevate in aula sia pure meritevoli di grande attenzione, perché permanendo la questione pregiudiziale, ex articolo 71 del Regolamento, il primo atto è la votazione.
Il Consigliere Pedrale ha comunicato che sussistono ancora alcuni problemi politici o comunque delle esigenze di discussione politica al loro interno, quindi ha pregiudizio a procedere oggi con questa votazione e chiede all'Aula di farlo in altro momento.
Se permane la richiesta di questione pregiudiziale, non posso che porla in votazione: se verrà confermata, ovviamente rinvieremo l'elezione alla prossima seduta.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, procediamo con la votazione sulla questione sospensiva avanzata dal Consigliere Pedrale, che chiede di rinviare ad altra seduta la trattazione della proposta di deliberazione n. 178, relativa a "Integrazione Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale - Elezione di un Vicepresidente (articolo 22 dello Statuto e articolo 5 del Regolamento)", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Ricordo all'Aula che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sulla questione sospensiva proposta dal Consigliere Pedrale La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
I nostri lavori sono pertanto aggiornati alla seduta pomeridiana.
Vi ricordo che alle ore 13 in Sala dei Presidenti incontreremo le RSU dell'IPLA. Pertanto, i Consiglieri e i signori Capigruppo che fossero interessati, potranno partecipare all'incontro.
Ricordo, altresì, che alle ore 14.30 riprenderanno i lavori consiliari con lo svolgimen to delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.14)



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