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Dettaglio seduta n.181 del 15/02/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


NOVERO GIANFRANCO



(Alle ore 14.30 il Consigliere Segretario Novero comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.00)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(La seduta ha inizio alle ore 15.01)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Cantore, Costa Raffale Cota, Giordano, Maccanti e Toselli.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi del Liceo Scientifico Linguistico "Des Ambrois" di Oulx (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti del Liceo Scientifico "Des Ambrois" di Oulx in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Nomine - Parchi e riserve

"Nomine del Presidente dei componenti dei Consigli degli Enti di gestione delle aree protette regionali e dei Sacri Monti - Valutazione relativa ai primi atti compiuti da tali organi" presentato dai Consiglieri Reschigna Manica, Placido, Motta Angela, Pentenero, Laus, Ronzani, Taricco, Muliere Lepri, Boeti e Gariglio - ordine del giorno n. 654 e interrogazione indifferibile e urgente n. 919 collegati


PRESIDENTE

I nostri lavori odierni sono in sessione straordiaria, ai sensi dell'articolo 50 del Regolamento. Il tema in oggetto, su richiesta dei Consiglieri Reschigna, Manica, Placido, Motta Angela, Pentenero, Laus Ronzani, Taricco, Muliere, Lepri, Boeti e Gariglio, riguarda "Nomine del Presidente dei componenti dei Consigli degli Enti di gestione delle aree protette regionali e dei Sacri Monti - Valutazione relativa ai primi atti compiuti da tali organi", di cui al punto 2) all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Assessore Casoni, anzitutto credo ci tocca prendere atto, con un certo disappunto direi, dell'ennesima assenza del Presidente Cota nella discussione di oggi...



(Commenti del Consigliere Carossa)



PRESIDENTE

Per cortesia, Consiglieri, non interrompete...
Consigliere Carossa!



RONZANI Wilmer

Non ho ancora iniziato, non oso pensare cosa capita alla fine del mio intervento.



(Commenti del Consigliere Carossa)



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia. Consigliere Carossa, confido nel suo senso di responsabilità. Chieda di intervenire non le mancheranno parole e argomenti.
Prego, Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Dicevo, Presidente, non posso non rilevare, a nome del Gruppo PD all'inizio di questa discussione, l'assenza del Presidente della Giunta.
Capisco che il Consigliere Carossa consideri questa mia affermazione una provocazione, ritenendo lui normale il fatto che il Presidente della Giunta non venga in Consiglio regionale, ma questo è ciò che succede da tempo in quest'Aula.
Tuttavia, questa mattina, se mi hanno riferito correttamente le fonti cui ho attinto questa informazione, il Presidente della Giunta ha tenuto una conferenza stampa a Venaria proprio su queste questioni. Logica avrebbe voluto che, trattandosi di una discussione in Consiglio regionale che centrava esattamente queste questioni, il Presidente della Giunta avrebbe dovuto sentire il dovere di partecipare alla discussione. Ricordo che i decreti li ha firmati il Presidente della Giunta. C'è una responsabilità poi dirò dell'Assessore Casoni - ma nessuno può ignorare il fatto che i decreti di nomina dei Presidenti li ha firmati il Presidente della Giunta.
Emerge, quindi, una responsabilità diretta del capo dell'amministrazione regionale.
Crediamo che la discussione di quest'oggi, per il modo in cui l'abbiamo ricostruita attraverso i documenti che ci ha fornito l'Amministrazione rappresenti un esempio d'ordinaria lottizzazione, Consigliere Carossa.
Tuttavia, penso che questa volta voi abbiate superato i limiti della decenza.
Vi dico, allora, una cosa: evitate di parlare ancora in quest'Aula di competenze e meritocrazia. Non esistono. Evitate di parlare di rivoluzione epocale nel campo delle nomine. Non posso non ricordare che sulla questione, all'indomani del suo insediamento, il Presidente della Giunta dichiarò che sarebbe stata una rivoluzione quella che lui avrebbe realizzato in particolare nel campo delle nomine, per segnare una discontinuità con i metodi del passato. Constato, avendo letto i documenti e avendo ricostruito la vicenda attraverso l'accesso agli atti, che questa è un'altra storia.
Tuttavia, vorremmo che a parlare fossero i fatti, alcuni dei quali cerco di ricostruire con sufficiente precisione. Su altri di questi fatti e di questi episodi, interverranno i colleghi del Gruppo, ma due o tre di questi episodi sono significativi perché danno la misura della vicenda che si è consumata tra dicembre e ad inizio anno. È in quel periodo che matura la discussione sulle nomine e maturano le decisioni sulle nomine (se non ricordo male, il 31 dicembre, l'ultimo dell'anno).
Del resto, l'Assessore Casoni, intervenendo in Aula su altre questioni ci ricordò di essere stato impegnato in quei giorni nelle riunioni nelle quali cercava l'intesa con gli amministratori. Intesa prevista, peraltro dalla legge che pone in capo alla Giunta la potestà di decidere sui Presidenti, diversamente dalla legge precedente.
Una prima questione riguarda la vicenda dei Sacri Monti. Abbiamo già discusso in Aula ripetutamente, ma ci ritorno. Vi è stata una richiesta di incontro da parte dei Rettori - non ricordo esattamente la data, ma se i colleghi avessero l'esigenza di conoscerla posso fornirla - con la quale chiedevano di incontrare il Presidente della Giunta regionale per rappresentargli alcune preoccupazioni in ordine alla nomina imminente del Presidente dell'Ente dei Sacri Monti, del nuovo Presidente dell'Ente dei Sacri Monti, che avevamo accorpato.
Cito testualmente quella lettera, e la cito all'Assessore Casoni perché vorrei che i colleghi memorizzassero le cose che sono scritte dai Rettori, non dal Consigliere Ronzani, i quali dicono: "Stante la preziosità dei siti e la complessità che deriva dal gestire sette realtà dislocate su un territorio così vasto, emerge" - questo è il punto di vista dei Rettori "la convinzione che il nuovo Ente debba essere guidato da persona particolarmente preparata e motivata".
Inoltre, dicono i Rettori, in particolare il rappresentante dei Rettori, Padre Nardin, che "lo sforzo che andava compiuto in quelle ore era quello di individuare una persona che fosse sostenuta da un vasto consenso, onde evitare" - dice Padre Nardin - "brutte figure in campo nazionale e internazionale, trattandosi del fatto che i Sacri Monti sono una realtà sotto gli occhi di tutto il mondo".
Questo è l'antefatto. Si sta per nominare il Presidente dei Sacri Monti, i Rettori dicono al Presidente della Giunta: "Vorremmo poterla incontrare." Non lo prevede la legge, e qui emerge una lacuna della legge ma i Rettori vorrebbero incontrare il Presidente della Giunta per manifestare una loro preoccupazione.
In ogni caso, i Rettori ribadiscono che sarebbe giusto che la nomina di quel Presidente fosse una nomina capace di raccogliere il massimo di consenso.
Le conseguenze e le decisioni. Viene nominato, come tutti sanno Presidente del nuovo Ente, il professor Gagliardini.
Premessa: nulla di personale contro quel signore, non faccio battaglie politiche personali, né il Gruppo del PD fa battaglie politiche personali.
Noi solleviamo problemi politici e, purtroppo, in questo caso non solo politici.
Nella riunione convocata dall'Assessore Casoni, riunione preparatoria per cercare l'intesa attorno al nome del Presidente Gagliardini, che era stato commissario del Sacro Monte di Varallo nei mesi precedenti (perch nei mesi precedenti si era dimesso il Consiglio di Amministrazione del Sacro Monte di Varallo ed era stato nominato dalla Giunta regionale, dal Presidente Cota, Gagliardini Commissario del Sacro Monte di Varallo), erano presenti dieci persone. Dieci! Questo dice il verbale che ci è stato consegnato dagli Uffici, e non ho motivo di pensare che non sia veritiero.
Gagliardini ottiene sei voti, quindi la maggioranza. Giusto? Formalmente l'Assessore Casoni ha titolo per dire: "Ma io ho concordato con le Amministrazioni locali l'indicazione di Gagliardini" perché, su dieci presenti, sei hanno dato questa indicazione. In verità, se leggete il verbale minuziosamente, scoprirete che a favore di questa candidatura e di questa designazione si dichiarano i Comuni di Courgnè, Varallo, Biella e Gozzano (quest'ultimo, ahimè, rappresentato dal Consigliere Tiramani, e va benissimo, ma non capisco il nesso che possa esistere tra Gozzano e il Consigliere Tiramani, non essendone neppure Consigliere, ma lì c'è una delega al Consigliere regionale Tiramani, il quale in quella riunione rappresenta il Comune di Gozzano) e due voti a favore di Gagliardini vengono attribuiti ai Comuni di Serralunga di Crea e di Ameno.
Ora, primo problema: a noi non risulta - se viene consegnata faccio ammenda, ma a noi non risulta, e se non risulta è perché non ce l'hanno consegnata e se non ce l'hanno consegnata non ce l'ha consegnata la Regione Piemonte (la Regione Piemonte!) - che esista la delega del Comune di Gozzano.
Qui non c'è la delega del Comune di Gozzano, mentre...



(Commenti dell'Assessore Casoni)



RONZANI Wilmer

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



RONZANI Wilmer

Ci nasconde i documenti, Assessore? Allora ci nasconde i documenti perché questi documenti ce li ha dati lei, Assessore!



PRESIDENTE

Collega Reschigna, per cortesia.



PRESIDENTE

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Ce li ha dati lei questi documenti, Assessore!



(Commenti dell'Assessore Casoni)



PRESIDENTE

Collega Reschigna! Assessore Casoni, lo sa che la Giunta può intervenire in qualsiasi momento.



RONZANI Wilmer

Presidente, mi autorizzi e mi consenta di considerare sospetti documenti che arrivassero nelle prossime ore, visto che questi documenti sono giunti a rate - sono giunti a rate! - e dopo l'ultima rata mi è stato comunicato, dagli uffici della Regione Piemonte, che non c'erano altri documenti e che tutto ciò che era in possesso dell'Amministrazione regionale ci era stato consegnato. Punto. È chiaro? È chiaro? Perch giocondi non siamo! Siamo persone per bene; sbagliamo, ma siamo persone per bene e allora non mi si dica che esiste una delega. Non lo si dica, perch se esiste, delle due l'una: o non c'è stata consegnata nonostante l'abbia richiesta quattro volte, oppure è una delega che solleva qualche interrogativo.
Personalmente non credo, caro Presidente, che il pronunciamento del Comune di Ameno possa essere considerato a favore della candidatura Gagliardini, il cui voto - vi ricordate i sei a favore su dieci? - non pu essere considerato a favore di quella candidata, giacché il Comune di Ameno scrive...



RONZANI Wilmer

MOTTA Massimiliano (fuori microfono)



RONZANI Wilmer

Presidente, tempo!



PRESIDENTE

Ho già sollecitato, colleghi.
Anche ieri, nella stessa situazione, si è inteso che chi l'illustra l'argomento recupera il tempo di altri colleghi.



RONZANI Wilmer

Recupero il tempo di altri colleghi e mi impegno a non replicare, tanto mi basta dire le cose che ho da dire.
Ameno non può essere considerato un pronunciamento "a favore di" perché Ameno non dice: "A favore di", ma dice: "Io rivendico il diritto di decidere", cioè dice un'altra cosa, dice: "Io rivendico che i Comuni possano decidere" e non c'è un pronunciamento a favore della candidatura Gagliardini.
Questo per quanto riguarda i Sacri Monti.
Assessore Casoni, lei sa perché è intervenuto (e di questo gliene do atto); perché la vicenda Sacri Monti (passo oltre) non finirebbe qui. Il Presidente che avete nominato in quel modo, non con sei voti di maggioranza, perché erano cinque nella migliore delle ipotesi (ma non voglio discutere di questo), il 1° di gennaio - anche se il Consiglio di gestione era convocato per il 2 gennaio - ha adottato un decreto di urgenza, nominando direttore di quell'Ente nuovo una persona che non ha i titoli.
Non lo dice l'opposizione del PD, lo dice l'Assessore Casoni, il quale ha dovuto scrivere al Presidente Gagliardini per spiegargli che quella nomina violava la legge. Violava la legge! Lettera dell'Assessore Casoni del 7 gennaio, o mi sbaglio? Domando e mi fermo qui, anche se su questo potrei continuare.
Ma cosa deve ancora succedere perché voi decidiate ad affrontare il problema della presidenza dell'Ente dei Sacri Monti? Secondo esempio, e ho quasi finito (altrimenti il collega Leardi non è contento): la vicenda dell'Ente di gestione delle Riserve pedemontane e Terre d'acqua. Anche qui vorrei che a parlare fossero i fatti. Dal verbale emerge la presenza di 25 persone (23 o 25, non me lo ricordo), e non so se in qualità di Assessore o di Presidente del Comitato dell'area protetta, ma credo Presidente del Comitato dell'area protetta, perché se fosse in qualità di Assessore la sua presenza non avrebbe valore, non avendo egli la delega del Presidente della Provincia, dato che il Presidente della Provincia lo ha delegato a partecipare ad una riunione del 14 ottobre e non del 22 dicembre, chiaro? A parte questo, era presente Guido Dellarovere, Assessore all'agricoltura della Provincia di Biella, con dodici deleghe: dieci sono deleghe corrette, nel senso che il Comune dichiara che tizio è delegato a rappresentarlo e due - due! - sono deleghe che non sanno cos'è la correttezza, perché c'è scritto: "Io Sindaco di (Canicattì) delego il signor (spazio bianco) a rappresentarmi".



RONZANI Wilmer

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



RONZANI Wilmer

Neanche compilato!



RONZANI Wilmer

Seconda delega: "Io, sindaco di Carcoforo (naturalmente Carcoforo non c'entra) delego il signore... (puntini, puntini) a rappresentarmi". Ma un minimo di decenza! Un minimo di decenza e scrivere il nome con la penna: "Delego tizio".
Finisco ricordandovi una cosa che voi già sapete: lì hanno nominato Presidente dell'area protetta il cognato - uso il termine cognato, Leardi tanto per capirci - dell'Assessore di cui parlavo prima e gli ricordo che l'Assessore eletto Presidente del Comitato delle aree protette che dovrebbe controllare l'Ente - perché una serie di atti li controlla il Comitato delle aree protette - ha fondato l'associazione "No parchi". È il massimo della vita! È il massimo della coerenza! Non credo che in quella sede - perché a verbale non risulta l'Assessore provinciale, nonché Presidente del Comitato, abbia avuto la sensibilità di ricordare ai presenti che la persona che stavano delegando o designando era suo cognato. Vi evito la lettura del curriculum. Punto.
Mi scuso per la lunghezza, mi ero preparato per un intervento più lungo e mi scuso davvero con i colleghi, però qui ci sono due problemi.
Sulla questione di Biella non c'è un'incompatibilità, c'è una parola che si chiama senso dell'opportunità. Non è incompatibile quel signore, ma inopportuno che sia stato nominato! Concludo. Questi sono i fatti. Altri colleghi interverranno su altri vi dico soltanto che questa cosa ha superato un limite.
Per questo, Assessore Casoni, noi siamo critici verso questa logica verso il metodo seguito e verso il merito e per questo, come dirà il collega Reschigna, proponiamo un ordine del giorno di censura, ma anche più corposamente un provvedimento che volti pagina rispetto alla situazione che si è determinata. Mi scuso ancora per la lunghezza.



PRESIDENTE

Per fatto personale, ha chiesto la parola il Consigliere Tiramani.
In base al nostro Regolamento, deve esplicitare qual è, secondo lei, il fatto personale per dare la possibilità alla Presidenza di valutare se rientra nell'articolo 68 del nostro regolamento.
Ne ha facoltà.



TIRAMANI Paolo

Grazie per l'opportunità.
Vorrei parlare della questione che mi vede direttamente coinvolto e per la quale credo di essere stato ingiustamente tirato in causa dal collega Ronzani.
Ne ho facoltà?



PRESIDENTE

La invito gentilmente ad esplicitare qual è, secondo lei, la questione che la riguarda personalmente, non in termini politici generali.



TIRAMANI Paolo

Mi scuso, ma pensavo di dover solo parlare della motivazione, avere il suo assenso e poi continuare quella che per me è la spiegazione.
Io non sono un Consigliere comunale di Gozzano, è vero. Non è vero però... E questo lo ammette in qualche modo lo stesso Partito Democratico nel momento in cui dice che, secondo il verbale (che non ho scritto io, ma che ha scritto chi era presente, che è un dirigente regionale) avevo delega per poter votare a nome del Sindaco di Gozzano. Delega che pare non si trovi più. Questo è singolare e me ne rammarico io per primo.
Ho chiesto al Comune di Gozzano di fornirmi le copie di quella delega: la cosa singolare è che ce n'è solo una agli atti, che è quella dove il Comune di Gozzano dice che appoggia il Presidente Gagliardini.
Me ne ha fatto una seconda, perché giustamente si richiedeva un voto palese, che diceva: "Con riferimento alla riunione in data odierna per la nomina del Presidente dell'ente di gestione si delega il Consigliere Paolo Tiramani".
Se non avessi avuto questo foglio, dubito fortemente che il soggetto verbalizzante avrebbe scritto - e questo è palese - che avevo titolo a votare.
Se poi mi chiedete perché questo documento non vi sia stato consegnato francamente non lo so e non lo posso sapere.
Però credo, anche per un senso etico e di correttezza da parte vostra che prima di porre una questione che mette in difficoltà gli Uffici stessi perché magari non vi è stato semplicemente allegato nel fascicolo, forse un'integrazione di documentazione poteva essere opportuna. Oltre tutto, il mio voto non era nemmeno decisivo, dato che è stato eletto a maggioranza con più un voto di scarto, per cui - ripeto - il mio voto non era determinante.
Sinceramente, votare senza delega non è una cosa che ritengo opportuna.
Ho presentato la delega al soggetto verbalizzante, l'ha messa a verbale e a verbale c'è. Poi se la delega non si trova, non so cosa dire.
Io la delega ce l'avevo. Mi sono fatto dare dal Comune di Gozzano la delega, con il numero di protocollo che è lo stesso numero di protocollo della nomina del Presidente perché l'oggetto è il medesimo, inviato dal Comune di Gozzano alla segreteria del Gruppo e presentata da me a mano.
Pertanto, credo di avere operato nella trasparenza e nella correttezza.
Mi spiace di essere stato attaccato in modo persino brutto e un po' me la sono presa, perché se nel verbale c'è scritto che avevo la delega, forse era più opportuno approfondire meglio il perché non vi era stato consegnato questo secondo foglio, invece di attaccare direttamente la persona Paolo Tiramani.
Poiché non è la prima volta, incomincia un po' a dispiacermi, perch sono molto irruente, ma trasparente e corretto, soprattutto con i colleghi e mi piacerebbe che lo stesso avvenisse anche da parte vostra, perché non ho mai attaccato nessuno non direttamente e non in maniera pulita.
Quindi, spero che d'ora in avanti si possa avere un comportamento più chiaro. Chiedete, cercate di documentarvi meglio, ma non attaccate sempre le solite persone, magari perché, attaccando me, si attacca indirettamente il vostro vero obiettivo. Grazie.



PRESIDENTE

Vorrei ricordare all'Aula e ai Consiglieri che rispetto alle vicende che vedono tutta una serie di azioni personali, in base all'articolo 52 del Regolamento, le questioni riguardanti l'operato di persone vanno trattate in seduta segreta.
Al momento, se parliamo di amministratori pubblici, naturalmente la cosa è possibile, ma se riguardano comportamenti particolari, vi invito a stare all'interno di quanto previsto dal nostro Regolamento. Altrimenti, è evidente che si passa alla seduta segreta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Cari colleghi, vorrei partire leggendo due righe di una lettera che è arrivata a tutti i Capigruppo del Consiglio regionale. È firmata da Padre Angelo Mancini, Rettore del Sacro Monte di Orta.
Parla di una discussione all'interno del Consiglio di Amministrazione dei Sacri Monti. Leggo due righe: "Alle proteste di alcuni Consiglieri, il Presidente propone una strana votazione e minaccia di fare commissariare l'Ente, certo di essere ancora una volta nominato commissario".
Assessore Casoni, lo dico subito: non nego di essere venuto da lei qualche mese fa sulla vicenda degli Enti Parchi dei Sacri Monti e voglio dire, a scanso di qualunque equivoco, che le ho chiesto di individuare come Presidente dei Sacri Monti una persona di alto profilo culturale o religioso. Le ho detto: "Fate quello che fate, ma i Sacri Monti hanno bisogno di essere riunificati".
Mi sono permesso di dire poi che la candidatura che è stata votata era una candidatura capace di dividere il sistema dei Sacri Monti e quello che sta avvenendo ne è piena e totale conferma.
Sta avvenendo una situazione - e quelle due righe sono solo un piccolo episodio, perché molto vede anche il protagonismo dell'Assessore Casoni che dalle mie parti si esprime in questo modo: "Sindaci e rappresentanti delle comunità locali, o mangiate questa minestra o saltate dalla finestra! O prendete atto che qui comando io e i Presidenti sono quelli che dice la Regione, oppure trovo il modo di commissariare gli enti, di portare il sistema al collasso". Tanto in due casi l'ha fatto, perché non ha trovato le intese con le comunità locali.
E se i Consigli di Amministrazione delle aree protette o dei Sacri Monti si mettono a discutere provvedimenti illegittimi, tanto che ha dovuto essere revocato quello relativo alla nomina a Direttore provvisorio dei Sacri Monti di una persona che non ne aveva titolo, si minaccia il commissariamento, essendo sicuri - mi riferisco a coloro che esercitano questi ruoli in quei Consigli e in quelle realtà locali - che la Regione avrebbe fatto ciò che avrebbero detto tali persone, che non sono i rappresentanti delle comunità locali, ma sono i proconsoli locali del sistema politico del centrodestra in questa Regione! Lo ripeto: sono i proconsoli locali del sistema politico di questo centrodestra in Regione! Al di là della vicenda della delega o meno nei confronti del Consigliere Tiramani, vi pare che il Sindaco di una Provincia come Novara deleghi a rappresentare se stesso alla costruzione dell'intesa con la Regione sulla nomina del Presidente dei Sacri Monti un Consigliere regionale della Provincia di Vercelli? È mai capitata a voi una situazione di questo genere, ovvero di essere stati delegati da un Comune di un'altra Provincia a rappresentare quella Provincia nei confronti della Regione (di cui io sono Consigliere regionale) a definire l'intesa con la Regione stessa? Vi è mai capitato, cari colleghi, di vedere verbali d'intesa nei quali l'Assessore Casoni compare come "delegato del Presidente Cota" a sottoscrivere l'intesa per conto della Regione e come "delegato da una serie di Comuni" a rappresentare i Comuni ad incontrare l'Assessore Casoni nella stessa sede, magari guardandosi in faccia, allo specchio, e domandando a se stesso: "Siamo d'accordo su questo nome?". Io guardo lo specchio, dall'altra parte vedo riflessa la mia immagine e definisco che sono d'accordo con questo nome.
Si è mai visto che nella comunità del Parco dell'Area Metropolitana Torinese, quando si riuniscono i Sindaci per definire i due rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione dell'area protetta, l'Assessore Casoni si presenti e si metta a disquisire sulla legittimità o meno del sistema che i Sindaci vogliono assumere per nominare i loro rappresentanti - mica il suo! e faccia intravedere un parere dell'Avvocatura della Regione a conforto della sua tesi, che a noi, per essere chiari, risulta non essere mai stato emesso? Lo dico per essere chiaro, Assessore Casoni, a meno che l'accesso agli atti in questa Regione, così come ha dimostrato il Consigliere Ronzani, non stia diventando una barzelletta, per cui noi chiediamo un accesso agli atti, ci vengono forniti alcuni documenti, mentre altri compaiono miracolosamente il giorno in cui il Consiglio regionale si mette a discutere di tali questioni.
Vi pare possibile, cari colleghi, che in sede di verbale d'intesa per l'individuazione del Presidente dei Sacri Monti di Varallo, a fronte di domande espresse da alcuni rappresentanti degli Enti locali di poter visionare i curricula delle persone che avevano depositato la loro istanza per essere nominati Presidente, l'Assessore Casoni abbia risposto: "Non posso fornirvi o farvi leggere i curricula degli altri candidati perch sono coperti da privacy"? Ma che diavolo è questa privacy! A riprova che questa non sia un'invenzione di un Sindaco delle mie parti, scappato e, magari, infervorato, lo dimostra il fatto che, avendo posto questo tema alla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi, ho avuto la consolazione e il conforto che altri colleghi Capigruppo di maggioranza di questa Regione hanno detto: "Hai ragione, è la stessa battuta che l'Assessore Casoni ha detto a noi. Quando volevamo vedere i curricula di chi aveva presentato domanda, ci aveva risposto che erano coperti da privacy".
Nella stessa documentazione che ci è stata trasmessa dall'Assessore Casoni rivediamo una simpatica corrispondenza, in base alla quale mentre i Rettori chiedono di essere ascoltati - e nessuno li ascolta o li incontra si trovano agli atti le lettere dei Presidenti di quattro Province (caso strano, tutte e quattro di centrodestra!) che esprimono il loro gradimento sulla candidatura a Presidente del Consiglio dei Sacri Monti Piemontesi.
Peraltro, le Province non avevano titolo ad esprimersi, sia ben chiaro perché la legge regionale è molto chiara in tal senso: mentre le Province hanno titolo ad esprimersi sulle aree protette perché nominano un rappresentante, sui Sacri Monti non hanno titolo a farlo, perché non nominano alcun rappresentante. Sempre tramite l'accesso agli atti, io ho letto che il Presidente della Provincia del Verbano Cusio Ossola dice: "Visto il curriculum del Professor Gagliardini...". Oh 'mazzalo! Ma se è coperto da privacy perché deve firmare l'intesa, come fa ad essere conosciuto dal Presidente della Provincia del VCO? Se è coperto da privacy perché deve siglare l'intesa - mi ripeto - come fa ad essere conosciuto dal Presidente dalla Provincia del VCO? In questa vicenda si è superato il limite della decenza politica, e lo dico in termini molto chiari ed espliciti, al di là delle considerazioni di merito sulle persone che talvolta sono state candidate. Ma riconosco che una Giunta regionale può anche "suicidarsi" nominando Presidente di un Ente parco un soggetto che con i parchi non ha nulla a che vedere, ma almeno rispetti la forma, la legge e il rapporto corretto con le istituzioni locali. La forma, la legge e il rapporto con le istituzioni locali.
Assessore Casoni, non si faccia più delegare da alcuni Comuni a rappresentare loro stessi nell'incontro con lei. Perché qui stiamo andando oltre il livello di decenza nei rapporti tra le istituzioni, o perlomeno fra questa istituzione Regione e il sistema delle Comunità locali.
Ecco perché noi abbiamo presentato un ordine del giorno, non è la prima volta che lo facciamo. Perché tutta la vicenda del riordino e della riforma delle aree protette viene considerata ed immaginata dall'Assessore Casoni e da questa Giunta come uno strumento attraverso cui andare al rafforzamento e al consolidamento del sistema dei rapporti coi poteri locali nei confronti di questa Giunta; solo che quei poteri locali non sono le istituzioni, ma i proconsoli del centrodestra in quei territori! Noi abbiamo presentato un ordine del giorno in cui chiediamo, alla luce delle gravi irregolarità formali che rileviamo in tanti verbali, scritti peraltro a volte in modo che sembra quasi che ci sia...



(Commenti dell'Assessore Casoni)



RESCHIGNA Aldo

"Scritti" sul piano della forma!



(Commenti dell'Assessore Casoni)



RESCHIGNA Aldo

Assessore Casoni, non faccia cenni nei confronti dei funzionari! Non si copra tutte le volte dietro le spalle dei funzionari! Non si copra! Quando ho rivestito il ruolo di Sindaco, mi sono preso tutte le responsabilità, anche quella di omessa vigilanza, sia ben chiaro! Anche quella di omessa vigilanza! Noi chiediamo, in primo luogo, che venga espressa, alla luce delle questioni che abbiamo sollevato, una censura sul comportamento politico dell'Assessore Casoni; che vengano al più presto convocate le Conferenze per la costruzione dell'intesa rispetto alle due delle quattro aree protette ancora commissariate, e che in quella sede la Regione non eserciti pressioni, al limite della correttezza politica, nei confronti delle comunità locali, e non arrivi a dire, come ha fatto l'Assessore Casoni in una circostanza, di fronte al rifiuto di quelle comunità locali di nominare un Presidente: "Almeno nominatelo come vostro rappresentante". Ma stiamo scherzando, Assessore Casoni? Si chiede, inoltre, che vengano revocate le nomine di quei Presidenti in cui gli aspetti formali sono rilevanti.
Infine, si chiede che si facciano rispettare le leggi, comprese quelle che tutelano, fino a prova contraria, i diritti individuali dei dipendenti.



PRESIDENTE

Grazie, collega.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi del Liceo Scientifico Linguistico "Des Ambrois" di Oulx (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto Des Ambrois di Oulx, in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
Vi informo che è in corso una seduta straordinaria del Consiglio regionale sul tema delle aree protette.


Argomento: Nomine - Parchi e riserve

"Nomine del presidente e dei componenti dei consigli degli enti di gestione delle aree protette regionali e dei Sacri Monti, nonché valutazione relativa ai primi atti compiuti da tali organi" presentato dai Consiglieri Reschigna, Manica, Placido, Motta Angela, Pentenero, Laus, Ronzani Taricco, Muliere, Lepri, Boeti e Gariglio - ordine del giorno n. 654 e interrogazione indifferibile e urgente n. 919 collegati (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo il nostro dibattito. Se non vi sono problemi, alternerei gli interventi rispettando le prenotazioni, per evitare che intervenga solo una posizione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Marinello; ne ha facoltà.



MARINELLO Michele

Grazie, Presidente.
Innanzitutto, questo non è un intervento in difesa dell'Assessore Casoni, non è un intervento in difesa degli Uffici, non è un intervento di difesa d'ufficio: questo è un intervento che vuole cogliere l'occasione per dissertare sull'ipocrisia e sull'opportunità.
Partendo da quest'ultima parte (l'opportunità), è opportuno chiedere la convocazione di un Consiglio regionale in un momento come questo, per dissertare sulle nomine dei parchi? È questa la strada per affrontare una problematica di questo tipo? Il Paese va a rotoli, il Piemonte va a rotoli, a causa di un bilancio drammatico e noi passiamo il pomeriggio a raccontarci del cognato di un Assessore o della delega in bianco! Allora, riprendendo la parola "opportunità", sentita più volte, la prima domanda che ci poniamo è: è opportuno chiedere la convocazione di un Consiglio regionale per dissertare su questi argomenti? Ci sono due ordini di ragionamento: uno è formale, l'altro politico.
Sulle eccezioni formali, non so se ci sono elementi tali per arrivare a definire nulle le procedure e non so se questa sia la sede per farlo.
Vengono contestate diverse irregolarità o presunte tali: vi dico sinceramente che non abbiamo nemmeno avuto il tempo di ricevere pareri, su questo, però io sono stato eletto per fare il Consigliere regionale e non l'ispettore Clouseau! Sicuramente, se dovessero esserci irregolarità formali tali da rendere nulli eventuali atti, nomine, ecc., non saremo noi a dire che questi atti devono essere mantenuti.
Qualche osservazione può essere azzardata. Rispetto alle deleghe in bianco, ho ricevuto un dossier che credo il PD abbia distribuito in occasione di una conferenza stampa: non so se queste possano essere fonte d'irregolarità e non so nemmeno se siano poi gli atti ufficiali utilizzati e presentati.
noto che i Sindaci di quei Comuni (ricordo Masserano e Massazza, in provincia di Biella) avevano chiaramente deciso di non partecipare ad una riunione e avevano chiaramente deciso di delegare. Molto probabilmente quello che dobbiamo chiederci è: la volontà di quei Comuni e di quei Sindaci era di giungere alle determinazioni cui si è giunti? Noi crediamo di sì.
un reato? Non lo so, non sono io che devo dirlo, come non credo debba essere il PD a fare un processo. Ripeto: se ci sono delle irregolarità andiamo fino in fondo e agiamo di conseguenza.
Spero si concordi sul fatto che una sola contestazione si può fare ed è questa: eventuali irregolarità amministrative che rendano nulli gli atti approvati devono essere individuate ed accertate, e da lì si agisce di conseguenza.
Nel vostro documento leggo testualmente: "Per questo contestiamo, non solo alcuni aspetti amministrativi che, a nostro avviso, mettono in forte dubbio la validità delle procedure seguite", ecc. ecc.
Allora, sono irregolari a vostro avviso o sono regolari? Ci sono elementi per passare dal forte dubbio alla certezza? Ad oggi gli elementi per passare dal forte dubbio alla certezza noi non li abbiamo.
Gli elementi per affermare che sono atti irregolari non li abbiamo.
Pertanto, vediamo cosa succederà.
Questo, per quanto riguarda la parte formale.
Veniamo ora alla politica. In politica l'espressione inglese spoil system, significa letteralmente "sistema del bottino": descrive la pratica con cui le forze politiche al governo distribuiscono ai propri affiliati e/o simpatizzanti cariche istituzionali, titolarità di uffici pubblici e posizioni di potere.
L'espressione spoil system non implica una connotazione negativa o l'idea che tale distribuzione di cariche sia necessariamente un abuso. In altre parole, si tratta di un'espressione moralmente neutra, che descrive una prassi formalmente riconosciuta ed applicata in determinati periodi storici, soprattutto negli Stati Uniti, ma anche negli altri Paesi.
L'origine dell'espressione è il motto coniato da William Harsey: "To the victor below the spoils", che in italiano significa: "Al vincitore spetta il bottino".
Allora, al vincitore spetta il bottino? Penso che consentire alla politica di scegliere chi dovrà attuare le proprie scelte sia imprescindibile se, nel quadro di una moderna democrazia rappresentativa si vuole che chi ha avuto la maggioranza degli elettori possa realizzare efficacemente il proprio programma, evitando i rischi d'immobilismo dovuti alla non coerenza o alla non condivisione delle idee e delle linee, da parte dei nominati.
Allora, lo spoil system è reato? No. No.



MARINELLO Michele

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



MARINELLO Michele

Non l'abbiamo mai sostenuto.



MARINELLO Michele

Lo so che non l'avete mai sostenuto, ma fatemi forzare! Voi forzate i concetti ad ogni piè sospinto: per una volta che lo facciamo noi! Lo spoil system è una pratica assolutamente legittima, che prevede che chi governa lo fa con i suoi uomini e con le sue donne, perché ritiene che i suoi uomini e le sue donne siano funzionali al raggiungimento degli obiettivi politici.
Questa non credo sia una pratica del centrodestra! Collega Reschigna, voi non avete avuto i vostri proconsoli, sul territorio? Voi non avete fatto lo spoil system?



MARINELLO Michele

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



MARINELLO Michele

un'indecenza!



(Commenti in aula)



MARINELLO Michele

Non avete messo - ed eravate nella parte buona! - uomini e donne di vostra fiducia in determinate posizioni, per rendere coerente la vostra azione di governo con le eventuali azioni di bracci operativi nelle partecipate, ecc. ecc.? Voi non avevate - ed è un termine negativo vostro - i vostri proconsoli? Certo che sì. Noi veniamo dallo stesso territorio, potremmo vicendevolmente farci un elenco di proconsoli, nostri e vostri.
Pertanto, tornando alla premessa sull'ipocrisia, è l'ipocrisia di pensare che lo spoil system sia una pratica esclusiva di una parte politica. Questo credo sia assolutamente un elemento da evidenziare.
Riprendo ancora il documento del PD, dove dice: "Contestiamo il disegno politico che sulle aree protette mira a realizzare una serie d'iniziative e di progetti che annullerebbero una politica pluridecennale di conservazione e rispetto dell'ambiente".
il bilancio che ci avete lasciato che mina in maniera determinante la politica pluridecennale di conservazione e rispetto dell'ambiente! È questa situazione economica che mina in maniera determinante la politica pluridecennale di conservazione e rispetto dell'ambiente! È il dramma delle casse regionali che mina il futuro dei Parchi, non è di certo l'individuazione di persone che credo abbiano tutto il diritto di dimostrare sul campo il loro valore e il loro modo di muoversi, in un ambito, in un ambiente, decisamente peggiore rispetto a qualche anno addietro, che mette ancora di più alla prova coloro che sono chiamati a guidare le nostre aree protette.
Pertanto, ipotizzare che l'operazione di spoil system del centrodestra sia l'elemento che mina la pluridecennale operazione e azione di tutela delle aree protette, credo sia un falso ed una posizione assolutamente discutibile, una mancanza di rispetto nei confronti di coloro che sono stati chiamati ad amministrare le nostre aree protette.
Concludo, perché nel documento c'è tutta una parte relativa ad un cognato di un Assessore che ha fondato l'associazione "No Parchi", ecc. (lo ricordava, se non erro, il collega Ronzani): non conosco il signore in questione, appartiene a un territorio molto diverso dal mio; non conosco la sua storia, non conosco nemmeno chi c'era prima, chi era candidato ad occupare il ruolo che ha preso questo signore, che era sicuramente un uomo definito dal PD "uomo di grande esperienza", ma che immagino non sia nato facendo il Presidente di un'area protetta, perché immagino sia diventato Presidente di un'area protetta dopo aver acquisito sul campo le competenze e il modo di gestire nel migliore dei modi l'area protetta, come penso possa farlo il "cognato di".
Allora, nel mio territorio (molto piccolo) il Commissario straordinario dell'ASL del VCO, il dottor Corrado Cattrini, che si è appena dimesso per andare in Africa a sviluppare un progetto relativo ad un reparto pediatrico in un ospedale, è fratello del Sindaco di Domodossola, che è del PD.
Corrado Cattrini dice che essere leghista è uno stato d'animo, per far capire che tipo di impostazione ha; il fratello è uno dei più grandi antileghisti presenti nel VCO.
Questo per dire che non sempre la familiarità porta ad avere le stesse idee: sono fratelli, stesso sangue, ma non c'entra niente.
Allora, il "cognato di" dovrebbe essere, in quanto "cognato di", l'uomo sbagliato perché la pensa esattamente come il cognato. Ma dove sta scritto? Sempre nel VCO il Presidente di un Ente parco nominato è stato accusato e messo alla berlina in quanto collabora con lo studio di un senatore.
Credo che questi siano degli insulti all'intelligenza di quelle persone e che siano un modo sbagliato per affrontare i problemi.
Nello specifico, i problemi della Regione Piemonte di oggi non sono n il "cognato di", né l'associazione contro e neanche le deleghe in bianco ma sono i problemi che tutti conosciamo e con i quali ci confrontiamo ogni giorno e forse sono i problemi che dovrebbero occupare i lavori di un Consiglio regionale.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Casoni.



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

Grazie, Presidente.
Intervengo brevemente solo per spiegare anche ai colleghi che magari non tutti conoscono quella che è la madre delle procedure della quale stiamo parlando. È molto semplice, credo possa essere compresa da tutti e far capire anche come io mi stupisca che sia stato convocato un Consiglio straordinario su questo tema. Conosco da anni il Consigliere Ronzani abbiamo fatto battaglie, Consigliere Ronzani, ben più alte, se mi permette.
L'articolo n. 14 della legge regionale n. 19/2009 dice queste espresse parole: "Il Presidente è nominato secondo criteri di rappresentatività del territorio con decreto del Presidente della Giunta regionale d'intesa con la Comunità delle aree protette, fatta eccezione per l'Ente di gestione dei Sacri Monti", che non ha una Comunità nel Parco.
Scrivo ai Presidenti delle Comunità protette e loro convocano i Sindaci. La verbalizzazione che voi avete l'ho fatta fare dai miei Uffici e posso assicurare che non l'ho scritta io manualmente. Perlomeno, è chiara nelle risultanze dei voti e della legittimità.
Sa chi era il rappresentante in tutti questi casi che verbalizzava o che doveva controllare la legittimità dei presenti? Il Direttore del Parco uscente. Cioè, chi doveva verificare era il direttore ancora in carica. Mi riferisco non a quelli nominati di recente, ma a quelli uscenti. Fatta eccezione per l'Ente di gestione dei Sacri monti, come dicevo prima, questo vale per tutti gli altri 12 (sono 13 in totale i parchi). Per 12 parchi queste sono le procedure.
Quindi, se c'è formalmente qualcosa che non va bene in quegli atti...
Per carità, secondo me - io li ho letti - le maggioranze e le volontà...
Perché poi ci dimentichiamo tutti di una cosa: andiamo a questionare sulle due deleghe, ma non diciamo che quella maggioranza era di 35! Anche se togliamo quelle due deleghe, fa sempre 33.
Allora, è una questione da porre? Secondo me, no. Anche perché potremmo chiedere ai due Sindaci cosa intendevano esprimere. Questa sarebbe stata una richiesta legittima.
Siccome ci sono due sindaci che a noi risulta... Possiamo chiedere qual era l'espressione di quella indicazione? Perché fino a prova contraria, un Sindaco che scrive è un titolato a scrivere, per legge. Io non posso contestare quello che scrive. Né che scriva a me, né che scriva ad Assandri, né che scriva a De Giorgio. E allora? Non voglio rimandare la discussione sui Sacri Monti, ma ho voluto chiarire come si procede in tutti gli altri parchi.
Nello specifico, l'altra questione sollevata è quella della Riserva pedemontana e delle Terre d'Acqua. Non voglio entrare nel merito che lei ha toccato. Secondo me, una persona, un Presidente indicato che viene comunque votato dai 23 presenti fisicamente e da dodici decimi per delega - se ammettiamo che due deleghe non erano formali - su un totale di 45 d'intesa, come previsto dalla nostra legge (d'intesa è la metà più uno), è indubitabile che la maggioranza di quell'intesa ha ritenuto nel Presidente indicato dalla Regione la persona idonea a guidare quel parco. Punto.
Sarà la persona adatta? Sarà la persona non adatta? L'hanno scelta e hanno dato l'intesa la maggioranza dei sindaci di quella Comunità. Questo è avvenuto anche in tutte le altre. All'unanimità. Moltissime all'unanimità addirittura. Adesso io non ricordo quali all'unanimità e quali no.
Comunque è stato di rito in altre Assemblee di formulare proposte alternative che sono state anche verbalizzate in altre situazioni. In questo caso, nessuna proposta alternativa era stata indicata.
Quindi, non posso ritenere che 23 sindaci o suoi delegati, che dieci deleghe su dodici siano totali incompetenti che non capiscono quello che stanno facendo. Insomma, credo che dobbiamo dare atto ai sindaci che molte volte sanno meglio di noi quello che stanno andando a fare.
Per quanto riguarda i Sacri Monti, l'articolo n. 14 recita: "Il Presidente è nominato, secondo criteri di rappresentatività del territorio con decreto del Presidente della Giunta regionale d'intesa con gli Enti locali interessati".
Per sicurezza, ho comunque chiesto anche alle Province di esprimersi perché secondo me gli Enti locali interessati, per quello che riguarda la mia giurisdizione, sono Comuni e Province. Però non sono determinanti. Nel computo finale non abbiamo considerato che quattro Province hanno dato l'assenso, ma siamo riamasti nella logica dei sei voti su dieci.
Credo che il Consigliere Tiramani abbia chiarito la sua posizione personale. Io mi scuso se per caso nella trasmissione... Che ha anche visto, perché credo di aver scritto al Consigliere Ronzani o al Presidente Reschigna dicendo: "Do mandato al direttore De Giorgio di trasmettere tutti gli atti". Se per caso non è arrivato un documento, di certo non sono stato io a dire di non mandare quel documento. Mi darà atto di questo? Che interesse potevo avere da questo punto di vista? Siccome sono state espresse alcune affermazioni che danno ad intendere che io avrei minacciato o forzato determinate situazioni, se un Sindaco si è sentito minacciato, lo invito a dirmelo o a scriverlo.
Avete ricevuto una lettera da qualche Sindaco che dica che l'Assessore Casoni ha imposto un nome? C'è agli atti di qualcuno? C'è una lettera che dica questa cosa?



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

Li hanno respinti, quei nomi!



PRESIDENTE

Collega, per cortesia.
Prego, Assessore.



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

Io dico sempre che sono disponibile a svolgere le discussioni sulle cose importanti e serie, di cui questa Regione, in questo momento, avrebbe anche molta necessità, come fare e dedicare del tempo, ma, sinceramente andare su questo tema...
Poi, mi fa anche un po' ridere l'ordine del giorno che è stato presentato. Da un lato, il Consigliere Ronzani mi ha dato atto, sulla nomina del direttore provvisorio, di essere intervenuto. Cioè, mi sembra di dimostrare, con tutti gli atti, che quando vengo interpellato su certe cose non ho paura ad esprimermi: mi esprimo, tanto è vero che lo mettete nelle premesse: "La nomina del direttore... è stata oggetto di censura da parte dell'Assessore regionale ai Parchi". Poi, sotto dite: "Censuriamo l'Assessore Casoni".
Da un lato, mi date, tra virgolette, una medaglietta, dicendo: "L'Assessore Casoni l'ha scritto..."; dall'altro, dite: "Censuriamo l'Assessore Casoni".
Insomma, non me la prendo a livello personale, perché conosco i colleghi da tanti anni: so che, a volte, per avere visibilità in certe situazioni conviene, magari, tentare di infilarsi in una cosa che ritengo...
Un'altra cosa che ho fatto: ho sempre chiesto che a verbalizzare fosse quando c'era, il Direttore del Parco uscente. Ho fatto verbalizzare gli Uffici solo nel caso dei Sacri Monti. Quindi, ci sono i verbali stesi anche dai Direttori dei Parchi uscenti, che, di certo, non avevo nominato io, ma la Giunta Bresso, perché erano quelli uscenti.
La legittimità degli atti, come sapete, in una riunione viene verificata da colui che viene nominato verbalizzante. Il verbalizzante ha appurato queste cose. Io l'ho constatato personalmente, perché mi ricordo bene, per esempio, l'intervento del Consigliere Tiramani. Me lo ricordo perché in quella riunione alcuni Sindaci, sorpresi a vedere il Consigliere presente, dissero: "Ma cosa ci fa Tiramani in questa riunione?".
E lui disse: "Sono presente come delegato del Comune, ho la delega" questo me lo ricordo perfettamente, tanto è vero che nessuno di coloro che hanno posto la domanda - evidentemente, hanno firmato gli atti - ha avuto da obiettare.
Per concludere - dopo non interverrei nemmeno più - voglio dire che gli atti sono stati fatti tutti seguendo la legge, nel pieno rispetto della legge, con le indicazioni condivise dalla maggioranza dei Sindaci che dovevano dare la loro intesa.
Nei due casi dove ciò non è stato fatto, sempre seguendo la legge, sono stati nominati due Commissari. Quindi, dal punto di vista della legittimità degli atti, non mi sento di accettare nessuna proposta di censura, né tanto meno di mancata vigilanza, né tanto meno di mancata sorveglianza sugli atti.
Ripeto: ho partecipato a tutte le riunioni delle Comunità del Parco. Ho girato tutto il Piemonte: in una settimana ho fatto più di 15 o 16 riunioni. Potevo delegare altri a farlo, ma ho voluto farlo personalmente per seguire personalmente la legittimità anche degli atti che venivano fatti, perché sapevo bene che questo era un tema sul quale si poteva scatenare una legittima - perché non dico che non è legittima - differenza di opinione su alcuni Presidenti eletti.
Però, noi - sono stato per cinque anni Presidente di un Gruppo dell'opposizione - abbiamo detto le cose che ha detto il Consigliere Reschigna: io le ho dette dieci volte quando la precedente Giunta regionale nominò il Presidente dei Parchi. Ahimè, le cose vanno così: la maggioranza dove ha numeri sufficienti di intesa con la maggioranza dei Sindaci di quel territorio indica un Presidente...



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

E dove non ha i numeri commissaria!



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

No, perché dice che, dove non c'è l'intesa, si commissaria, lo dice...



(Commenti del Consigliere Reschigna)



PRESIDENTE

Collega Reschigna, per cortesia!



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

Posso farle una battuta? Noi abbiamo commissariato non nel caso delle Alpi Cozie, ma nel caso delle Aree Metropolitane: né Provincia, né Comunità avevano nominato al momento delle nomine.



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

E le Alpi Cozie?



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

Le Alpi Cozie nemmeno hanno nominato.



PRESIDENTE

Collega Reschigna, la prego!



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

Non hanno nominato ancora.



(Commenti del Consigliere Reschigna)



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

Sì, è vero, altrimenti ci sarebbe stato l'organo.



(Commenti del Consigliere Reschigna)



PRESIDENTE

Collega Reschigna, per cortesia, non è possibile un dibattito a due.
Prego, Assessore.



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

Comunque, per quanto riguarda le Alpi Cozie stia tranquillo: mi ha già chiamato il Presidente della Comunità del Parco e io ho già detto che volentieri, convocheremo al più presto la riunione, perché, peraltro, è stata trovata l'intesa. Ci hanno detto che l'attuale Commissario a loro va benissimo come Presidente. Quindi, non ci saranno problemi, stia tranquillo da quel punto di vista. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.
Successivamente, interverrà il Consigliere Leardi.



BOETI Antonino

Innanzitutto, credo che l'Assessore Casoni abbia fatto male a impostare la discussione in questi termini. Secondo me, sarebbe stato più opportuno che lui ascoltasse gli interventi di tutti i Consiglieri e, poi, alla fine svolgesse le sue considerazioni. Io ho qualche domanda da porgli, quindi dovrà necessariamente riprendere la parola.
Capisco, Assessore Casoni, che aveva fretta di rispondere ai Consiglieri Reschigna e Ronzani, ma non era necessario. Da quando siedo in questi banchi, l'Assessore conclude gli interventi rispondendo a tutti i Consiglieri e non chiede la parola a metà discussione, dopo tre interventi perché questo non mi sembra opportuno.
Credo che i Parchi siano una cosa seria. Quante volte ce lo ha detto lei mentre discutevamo la modifica della legge, perché ci sono Paesi europei che sui Parchi e sul territorio hanno fondato una parte del loro sviluppo economico e sociale. Quindi, non penso che discutere in Aula di questioni che riguardano i parchi, al di là dei particolari a cui i miei colleghi hanno fatto riferimento, sia una perdita di tempo. Certo, in questo momento la Grecia vive una situazione peggiore e, forse, anche l'Italia, ma noi facciamo i Consiglieri regionali e discutiamo delle questioni delle quali siamo chiamati ad occuparci come Consiglieri regionali.
L'altra riflessione che voglio svolgere, sperando di non suscitare le ire dei Consiglieri della Lega anch'io....



(Commenti del Consigliere Carossa)



BOETI Antonino

Però lui se lo merita di più perché è più polemico; io un po' meno quindi vi invito ad essere più prudenti.
Anch'io non posso non sottolineare il fatto che il Presidente Cota non sia presente in quest'aula. Sembra che pronunciare il suo nome non sia possibile! Esprimo un giudizio positivo - lo dico con tutta sincerità - sul rapporto che lega i Consiglieri della Lega. Credo che l'amicizia in politica sia un fatto positivo e costituisca un valore e non, invece, un disvalore. C'è un proverbio che dice che gli animali, stando insieme finiscono per amarsi e, invece, gli uomini, stando insieme, finiscono per odiarsi: in quest'aula può darsi che qualche volta sia successo.
Quindi, considero un fatto positivo la presa di posizione da parte della Lega nei confronti del loro Presidente, ma, secondo me, il Presidente avrebbe dovuto, anche qui, essere presente oggi.
Avrebbe dovuto essere presente perché è colui che più frequentemente sui giornali dice continuamente: "Basta con la politica all'interno degli enti". Quante volte lo abbiamo sentito dire: "Fuori la politica dalla sanità".
Se il Presidente continua a dire: "Fuori la politica da tutto e siano i tecnici" - poi, non siamo d'accordo su un Governo tecnico, ma questo è un altro capitolo - "a gestire le questioni", non capisco perché il Consigliere Marinello ci venga a dire - poi spiegherò il motivo - una cosa sulla quale sono d'accordo: "Basta che ci mettiamo d'accordo su come stanno le cose".
Invito il centrodestra a nominare una sola persona nelle nomine delle ASL che non sia direttore generale, direttore sanitario o direttore amministrativo rigidamente e rigorosamente di area.
Qui non si tratta di spoil system, Consigliere Marinello! Qui lo spoil system non potete applicarlo, perché, come giustamente diceva l'Assessore Casoni, il comma 1 recita: "Il Presidente è nominato secondo criteri di rappresentatività del territorio con decreto del Presidente della Giunta regionale, d'intesa con le comunità delle aree protette": "d'intesa"! Quindi, qui, lo spoil system non potete applicarlo! Non potete farlo dovete trovare necessariamente...



(Commenti in aula)



BOETI Antonino

Sono d'accordo.
Dovete trovare necessariamente un accordo con le Autonomie locali, che sono, naturalmente, i Comuni.
Perché i Comuni non erano d'accordo? Assessore Casoni, ho presentato un'interrogazione, che inserisco all'interno di questa discussione inerente a "Commissariamento dell'Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie", così non mi deve rispondere un'altra volta e svolgiamo la stessa discussione oggi.
I Comuni non erano d'accordo perché i nominativi indicati corrispondevano a soggetti estranei al territorio interessato ed erano privi di specifiche competenze. Assessore Casoni, erano estranei al territorio interessato ed erano privi di specifiche competenze! Guardate, credo che sulla questione della competenza prima o poi la politica dovrà fare una riflessione, perché non si può mettere sempre tutti a fare tutto... Avere le competenze può non essere sempre indispensabile perché la mancanza di competenza può essere compensata da un livello culturale adeguato: il miglior Ministro della Salute che questo Paese abbia avuto è l'Onorevole Bindi, che non faceva il medico e non si occupava di questioni specifiche. La competenza, quindi, non è una determinante indispensabile. Ma se una persona è nominata a dirigere un Parco, qualcosa dovrà sapere di Aree protette, dovrà occuparsene in qualche modo. E questo vale anche per la Regione: non è possibile che ci siano Assessori regionali che vengono nominati senza sapere nemmeno qual è la delega della quale si devono occupare e che si presentano ai primi incontri con il fogliettino preparato dagli Uffici perché non sanno cosa dire! Non credo che per fare l'Assessore all'ambiente si debba chiamare Jeremy Rifkin, perch probabilmente non accetterebbe. Ma per lo meno un minimo di competenza è necessaria o non è necessaria, quando ci si appresta ad assumere un ruolo ed una delega così straordinari?! I Sindaci non hanno interesse, Assessore Casoni, a litigare con la Regione: non hanno interesse perché dalla Regione ricevono i finanziamenti e quindi hanno tutta la convenienza a stabilire un buon rapporto. Quando si verificano situazioni di questo tipo e non si trova l'accordo, però, la Regione deve cambiare nominativo: deve indicare una persona del territorio e che abbia competenze. Non neghiamo alla Regione il diritto di nominare ma la Regione deve cambiare nominativo, cambiandolo ancora fino a quando non trova con gli Enti locali interessati l'accordo che è indispensabile.
Il Parco delle Alpi Cozie è stato commissariato, Assessore Casoni.
Adesso io le chiedo - ma lei prenderà la parola dopo, perché magari altri Consiglieri interverranno - quando il commissariamento sarà finito e quanto il commissariamento è compatibile con le ragioni per le quali lei ha voluto cambiare la legge regionale sui Parchi: lo sviluppo del Parco, le opportunità economiche, il lavoro con le scuole... Quale futuro può avere un ente commissariato e quanto questo sta assieme alla capacità e alla possibilità di quel Parco di sviluppare il suo territorio? Voglio fare ancora una considerazione. Ho conosciuto, negli anni in cui eravamo Consiglieri di maggioranza, i componenti dei Consigli di Amministrazione dei Parchi della Val di Susa; parlo sempre del mio territorio perché siamo sempre in un numero discreto e ogni volta ognuno si occupa della sua zona. Ricordo la passione con la quale questi componenti dei C.d.A. avevano chiesto alla Regione di acquistare la Certosa di Monte Benedetto, che poi la Regione comprò con un investimento - mi pare - di 400 mila euro perché il privato la vendeva. Con la modifica della legge - cosa che naturalmente non è colpa sua, Assessore, perché si tratta di una legge nazionale - noi abbiamo sottratto al territorio professionalità, passione civile, persone che non guadagnavano niente, e alle quali si poteva anche non dare niente, e che avrebbero voluto continuare a dare il loro contributo. Allora, se queste persone vengono sostituite da Presidenti competenti e appassionati del territorio, si può ancora capire; ma se ci mettete una persona che non è del territorio e che non ne capisce niente per quale maledetta ragione i Comuni dovrebbero dare il loro assenso? Finisco, per stare nei tempi. Credo che ci sia differenza - lo dico al collega Marinello, al quale mi lega un rapporto di simpatia - tra la lottizzazione e l'assunzione di responsabilità: l'assunzione di responsabilità fa parte della politica e se la politica nomina persone competenti e preparate, in grado di svolgere meglio quel lavoro, si tratta di assunzione di responsabilità; se invece la politica nomina una persona che non ne sa niente e che non c'entra niente, allora è becera lottizzazione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Boeti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Leardi, che interviene in qualità di Consigliere.



LEARDI Lorenzo

Grazie, Presidente.
Dopo aver ascoltato l'intervento dell'Assessore - non lo dico per fare una battuta - ho anche chiesto la possibilità di essere svincolato da quelli che sono gli obblighi di maggioranza, che derivano dall'appartenenza al Gruppo del Popolo della Libertà e alla compagine che sostiene il Governatore del Piemonte Cota. Le dico questo, Assessore, perché tutte le volte che lei interviene cosa fa? Chiede sempre scusa.
Allora, Assessore: se lei chiede scusa, ci mette in una condizione di disagio. Perché? Perché noi siamo convinti che tutto - le cose che sono state fatte, gli atti amministrativi che sono stati prodotti, le questioni di cui stiamo discutendo - sia stato affrontato correttamente. Di cosa ci dobbiamo allora scusare, Assessore? Ce lo vuole dire, per cortesia? Il ragionamento, infatti, non mi è chiaro. La pregherei dunque cortesemente per il bene che le voglio e che lei conosce - di piantarla lì con queste scuse; anche perché i nostri colleghi - che sono più "bravi" di noi, più "preparati" di noi, che non conoscono lo spoil system, che sono i migliori del mondo - da domani mattina ci chiederanno di convocare 2.500 Consigli sempre su tematiche che la riguardano, perché noi tutte le volte ci scusiamo! Vengo ai fatti e chiedo perché ci scusiamo. Ho sentito le argomentazioni del collega Ronzani in ordine al ragionamento che è stato fatto e che peraltro corrisponde e risponde fedelmente a quel che è successo. I tecnici e lei, Assessore, non vi siete comportati bene, ma benissimo. Per esempio, nel Parco del Biellese lei cosa ha fatto Assessore? Si è presentato lì, ha verificato la presenza di Sindaci - 23 o 25, non ricordo -,ha verificato le deleghe: Dieci? Dodici? Comunque vada era presente in Aula più del 70% di chi ha sostenuto e ha approvato la candidatura proposta - proposta - dall'Assessore regionale. Cosa hanno fatto questi Sindaci che - per rispondere al collega Boeti - sono l'espressione del territorio, che conoscono le persone, che vivono in quella provincia? Io non farò nomi perché ci sono anche questioni che di politico hanno poco, rispetto alle quali io non voglio entrare: è chiaro il ragionamento? Hanno detto: la candidatura, la proposta che ci viene fatta dalla Regione per noi va bene. Lo dicono dei Sindaci di centrodestra? Dei pasdaran di Forza Italia, del Popolo della Libertà o della Lega Nord? No.
Chi l'ha detto? L'hanno detto dei Sindaci: Sindaci eletti in liste civiche Sindaci in gran parte - è vero, non c'è niente da nascondere - di area di centrodestra; ma l'hanno detto tutti.
Lei però, Assessore, ha fatto un passaggio in più e di questo la ringrazio. Ha detto a tutta quell'Assemblea di aver già preso sostanzialmente, una decisione. Ha detto: "Signori, se per caso la candidatura di questo signore - per una serie di motivi, rispetto ai quali non voglio neanche interferire - non andasse bene, ci riaggiorniamo: commissariamo l'Ente per due o tre mesi e, insomma, troviamo la soluzione.
Allora, da dove si evince la meritocrazia di cui parlava giustamente il collega Ronzani? Si evince dal verbale, non da altre cose. Rispondo ai colleghi del centrosinistra e lo dico per farla finita anche noi, che abbiamo sempre tutto questo timore...
Quando facciamo le cose bene - e non succede neanche molto spesso cerchiamo di rivendicare i nostri comportamenti! Ci sono dei Sindaci che chiedono legittimamente all'Assessore Casoni - che si è dimostrato più che disponibile e che quindi non deve chiedere scusa a nessuno - di fermare tutto.
Ve lo dico un po' brutalmente, come direbbe il nostro caro Vicepresidente del Consiglio Placido. Cosa vogliono questi Sindaci, questi rappresentanti dei Comuni? Ometto anche in questo caso di citare i Comuni perché francamente non interessa a nessuno.
Questi Sindaci chiedono informazioni sul curriculum del candidato proposto. L'Assessore Casoni procede a dare lettura del curriculum del candidato medesimo, preso atto di quanto evidenziato dai rappresentanti di Comuni che non hanno mai formalizzato nessuna altra candidatura. Ripeto non hanno formalizzato nessuna altra candidatura.
Ho letto un documento rispetto al quale sembrava che qualcuno avesse formalizzato un'altra candidatura: non è mai successo.
Preso atto di quanto evidenziato dai rappresentanti dei Comuni ascoltati alcuni interventi dei rappresentanti di alcuni Comuni, la Comunità, all'unanimità, perviene all'intesa ai sensi delle disposizioni della legge n. 19/2009.
Francamente, sono assolutamente convinto che tutto quello che è stato fatto era nelle sue disponibilità; è stato seguito un iter che, io spero altrimenti dovremo veramente chiedere scusa, è stato utilizzato nelle altre votazioni, per gli altri Presidenti dei parchi.
Quello che è stato fatto in quella assise, è stato fatto bene e correttamente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Ricordo che quando avviammo la discussione della modifica della normativa sui parchi, facemmo presente che ci pareva non opportuna la modificazione della norma che, precedentemente, prevedeva che la designazione del Presidente fosse effettuata dalle Comunità locali in accordo con la Regione.
Quando l'Assessore propose la modifica della norma che diceva sostanzialmente, che la designazione del Presidente era effettuata dalla Regione, in accordo con le Comunità locali, facemmo notare che questa nuova formulazione era l'esatto contrario di quanto annunciato a parole.
Ricordo che l'Assessore Casoni disse - non mi ricordo le parole esatte ma potremmo leggere il verbale - che il Presidente lo doveva nominare la Regione perché non si potevano dare soldi a persone di cui non ci si fidava, che serviva un rapporto diretto tra chi nominava e il nominato.
Ci sarebbe da ragionare e da dissertare piacevolmente se il criterio è questo, ma mi risulta che anche i podestà, a suo tempo, rispondessero a questo tipo di logica, nel senso che i soldi si davano solo a coloro di cui ci si fidava. Dato che per potersi fidare bisognava averli nominati abbiamo semplificato un sacco di procedure e risolto molto velocemente un sacco di passaggi.
Credo che ciò che è accaduto - non mi sono occupato nel dettaglio - è traducibile in questo nesso. Là dove il nome che l'Assessore ha calato sul tavolo era gradito al territorio, è stato nominato, dove questo non è accaduto, è stato commissariato. Abbiamo seguito una procedura molto semplice.
Non ne faccio una questione giuridica, ma di approccio. Il concertato con le Comunità locali, in accordo con le Comunità locali, anche solo letteralmente, non vuole dire questo. Se è così, è un'altra storia, non c'entra nulla con l'accordo con le Comunità locali.
Penso sia emblematico quanto successo nel Parco del Po. A proposito del Parco del Po ho letto, come tutti, gli articoli che sono stati pubblicati sui vari giornali, in merito alla comunicazione che sette Sindaci su nove hanno fatto, dicendo: "Il nostro candidato è la continuità". La continuità non era il centrosinistra, ma il centrodestra a tutti gli effetti probabilmente di un'altra fazione all'interno del PdL - ma era il centrodestra a tutti gli effetti.
I Sindaci sono stati convocati. Nella prima riunione non si è raggiunto l'accordo, i Sindaci hanno avuto qualche giorno per ripensarci, poi sono stati riconvocati e, all'unanimità, hanno votato il nome che l'Assessore aveva in mente.
Non credo sia illegale quello che è successo ma, in termini di opportunità e in termini di rapporto corretto con il territorio, credo che questo non abbia nulla a che spartire con un rapporto corretto.
Riporto un'altra questione. Quindici giorni fa in quest'Aula lei Assessore, in merito alle modalità con cui le comunità dei sindaci e le comunità del parco designavano i loro due rappresentanti, ha detto testualmente: "Questa roba non mi interessa, sono affari loro". Risulta che non sia così, ma risulta che lei sia intervenuto fisicamente, anche pesantemente, in riunioni di comunità di sindaci.
Non ne faccio una questione giuridica, ma una questione di opportunità politica rispetto a quanto diceva prima il Consigliere Marinello. Spoil system vorrà anche dire che a chi vince spetta il bottino, ma molto sommessamente mi permetto di dire, quanto meno, che questo tipo di approccio che voi state applicando pesantemente a 360 gradi su tutto ci che è oggetto di nomina, almeno in questi primi due anni, non ha molto a che vedere con i proclami con cui avete avviato questa legislatura e con cui vi siete presentati in termini programmatici per questo mandato ai piemontesi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Tiramani; ne ha facoltà.



TIRAMANI Paolo

Grazie, Presidente.
Intervengo per fare un ragionamento di più ampio respiro sul sistema dei parchi, dopo un intervento per fatto personale. Ho sentito parlare, a mio modo di vedere impropriamente, di spartizione di potere, di gestione classista, di tutta una serie di negatività che non ci appartengono.
Perché dico questo? Dico questo per un dato oggettivo e numerico. I parchi, con la nuova legge, sono stati ridotti a 13 - più Sacro Monte 14 contro i 29 precedenti. Ricordo, 29 in vigore nella gestione dell'amministrazione precedente. Dimezzati i parchi, ma molto dimezzati attenendoci alla legge Calderoli, il numero dei Consiglieri: ogni Parco è composto da un Consiglio di amministrazione di cinque Consiglieri precedentemente si parlava di Parchi che avevano dai dieci ai 35 Consiglieri. Allora di che spartizione di potere stiamo parlando? Se veramente volevamo fare una spartizione di potere, riformavamo i parchi? Se veramente volevamo accontentare tante persone e fare una gestione di potere unificata, facevamo un'azione di questo genere? Credo che, sapientemente, è stata portata avanti una legge che ha riordinato i parchi, che andrà a contenere il numero dei Consigli di amministrazione come la legge Calderoli impone. Andremo a fare un lavoro che vede non più assemblee numerosissime, che avevano anche un costo e che spesso non riuscivano ad esprimere i veri sentimenti territoriali perch poi c'erano le dispute politiche e non.
Ma di cosa stiamo parlando in merito alle nomine? Vorrei ricordare che è vero che la Regione nominava il Presidente, che poi andava condiviso, e un Consigliere, ma gli altri tre esponenti del Consiglio di amministrazione venivano scelti due dalle Autonomie Locali e uno dalle Province attraverso un bando.
Francamente, che la Regione su 14 parchi abbia nominato 28 persone appena, è una cosa sicuramente bella, perché dà democrazia al territorio ma chiamare gestione di potere una cosa di questo genere, mi sembra un po' riduttivo.
Vorrei parlare della questione che mi riguarda di più perch ovviamente, i Sacri Monti fanno capo anche a Varallo. Mi riguarda di più perché la legge n. 54 era stata molto discussa in Consiglio regionale. Ero anche stato fautore di un emendamento che aveva fatto sì che la sede venisse identificata sia a Varallo sia a Crea, ma adesso credo che si stia oltrepassando il limite. C'è un accanimento - mi dispiace definirlo in questi termini - verso la persona del Presidente Giacomo Gagliardini.
Perché dico questo? Abbiamo sentito tutta una serie di considerazioni su altri Presidenti di parchi e va bene. Questo è un ragazzo giovane laureato in beni culturali, non in altre scienze che non riguardano attività inerenti al Sacro Monte, ed esercita il ruolo di professore di storia dell'arte.
Qua non è stato indicato un Presidente che fa il pizzaiolo e giustamente l'opposizione ci viene a dire, con tutto rispetto per i pizzaioli, che non ha le competenze. Ma chi è più competente di una persona di questo genere? Credo che dietro gli attacchi personali rivolti alla persona di Giacomo Gagliardini ci sia un problema politico. Lo dico chiaramente: a molti non sta bene che questa persona sia indicata anche dal Sindaco di Varallo Sesia, che si è sempre interessato della materia Sacro Monte di Varallo semplicemente perché proprietario delle mura del Sacro Monte.
Vorrei anche fare una considerazione: vi siete molto esposti sulla questione della ex direttrice del Sacro Monte, ma vorrei ricordare, perch deve essere ben chiaro a tutti, che il 1° gennaio (anche se probabilmente l'atto era sbagliato), tutti i Consiglieri, quindi i sette Padri ma anche esponenti laici, quindi Comuni di centrodestra e di centrosinistra votarono all'unanimità affinché la direzione temporanea venisse affidata ad un'altra persona.
All'unanimità, non c'è stata una forzatura da parte di Gagliardini: il Consiglio, all'unanimità, ha scelto questa figura.
Sono poi state sollevate delle polemiche (vi chiedo di farmi parlare perché sono stranamente moderato e poi dico cose che corrispondono agli atti). Oggi sull'albo pretorio dell'Ente di gestione dei Sacri Monti viene espressa la seconda votazione in merito a tutte le problematiche riguardo il ricorso al TAR fatto da questa ex direttrice, per il quale lo stesso Consiglio, a maggioranza e con voto segreto (dieci a cinque), ha chiesto che venga trasferito un secondo dirigente per svolgere il ruolo di direttore.
Dieci a cinque! Perché dico cinque? Perché se i Padri sono sette, con il voto segreto e con dei laici che prima si sono espressi in maniera assolutamente dichiarata su cosa avrebbero votato, evidentemente gli stessi Padri, gli stessi Rettori non erano d'accordo su quello che voi dite.
Quanto al mancato coinvolgimento, credo che gli Enti locali che rappresentano i Sacri Monti debbano essere coinvolti e francamente non so se i Padri, che sono già stati inseriti, grazie ad una deroga, nel C.d.A.
dovessero essere tenuti ad indicare il Presidente. Credo di no - credo, con molta umiltà - però la polemica che innescate sull'ex direttrice non mi è chiara. Cosa state difendendo? Personalmente ho fatto un accesso gli atti - spero che mi arrivino completi e di non essere sfortunato come voi - su tutta una serie di problematiche che si sono registrate con il personale. Credetemi all'interno di quel personale non ci sono solo fascisti o esponenti di centrodestra, ma ci sono tante persone, alcune con anche una tessera sindacale a voi vicina, che con quella persona hanno avuto più di un problema. Ma allora perché accanirsi e vedere in questa diatriba solo Gianluca Bonanno da una parte e l'ex direttrice dall'altra? Francamente è imbarazzante, non vi siete neanche documentati sulle problematiche e me ne dispiace, perché ne ho parlato con il Capogruppo e con altri Consiglieri.
Non si tratta di una persona contro un'altra, ma è una questione di malagestione, soprattutto amministrativa, su una delle quali ho anche presentato un'interrogazione, perché non si può prima ricaricare il telefono ad una persona, dire che ha fatto del peculato e poi tenerla a casa per tre anni pagandola.
la Corte dei Conti, non l'ho fatto io. È un provvedimento sempre di questa dirigente.
Francamente ritengo che qualcuno possa anche avere grosse competenze di carattere culturale ma, in questo momento, nei parchi abbiamo bisogno di veri manager che, con quelle poche risorse che abbiamo, sappiano mettere in moto un nuovo Ente parco o un nuovo Ente di gestione dei Sacri Monti.
Tutte le altre tematiche, concludendo il discorso sui Sacri Monti, mi sembrano di carattere personale: uno è cognato "di", però mi sembra che il Codice Civile e poi anche il collega Marinello abbia portato un esempio molto più concreto sugli aspetti familiari (e non tutti devono per forza avere la stessa idea), oppure mi riferisco alla polemica delle aree protette del Po vercellese e del Bosco della Partecipanza di Trino, sul quale avete scritto una legge che - ne ho parlato in maniera pacata - non condivido perché è una legge ad personam verso un qualcuno che non ha neanche presentato la domanda per far parte dell'Ente parco e poi, con una scorciatoia, cerca di rientrare nel parco grazie ad una legge nuova.
Francamente è inaccettabile; come anche attaccare Marco Vazzaz, come Presidente delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore perché è di Novara, o forse perché agricoltore.
Credo esista anche un rapporto fiduciario, e se poi i Sindaci si esprimono a favore di questo rapporto fiduciario, non è che la meritocrazia e la democrazia debbano essere unilaterali. Se si riesce ad avere consenso in un consesso, evidentemente queste persone sono state ritenute adeguate da questi rappresenti sindacali.
Voi giustamente - io probabilmente lo farei ancora più marcatamente se fossi all'opposizione - fate rilevare queste cose, ma parlare di illegittimità di fronte a scelte condivise da parte di esponenti istituzionali, francamente non è accettabile, anche perché, per quanto riguarda la riunione che avete citato, ricordo pochissimi Sindaci presenti perché di quei dieci probabilmente ce ne sono stati solo due o tre e tutti gli altri erano delegati.
Termino con una battuta: voglio regalare una cartina geografica al collega Reschigna perché Gozzano dista sei chilometri da Borgosesia. Le farò anche avere il mio curriculum vitae, perché io ho sempre lavorato a Gozzano in banca.
Borgosesia ha questa peculiarità: da una parte confina con Crevacuore Provincia di Biella, e dall'altra Grignasco, Provincia di Novara. Siamo un imbuto. Se non ci fosse questo imbuto, probabilmente la Lega sarebbe, a livello provinciale, al 35%.
Questa è una battuta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Mi rivolgo al collega Marinello che ci richiamava ad un senso di responsabilità dicendo: "Voi avete chiesto la convocazione di questo Consiglio straordinario quando ci sono altri problemi da discutere, come il bilancio".
Vorrei ricordare al collega Marinello, sempre presente, come altri colleghi, alle Commissioni, che oggi c'è stata una seduta di Commissione bilancio, ma non sappiamo quando si terrà la prossima, perché tutta la prossima settimana siamo chiamati a partecipare alla IV Commissione e non ad occuparci di bilancio.
Siete voi che non avete approvato il bilancio entro la fine dell'anno siete voi che volete arrivare ad aprile, alla fine dell'esercizio provvisorio, con il bilancio; non siamo certo noi, che saremmo stati ben disponibili a discutere di bilancio in I Commissione anche domani dopodomani e la prossima settimina perché, per quanto ci riguarda riteniamo il bilancio una priorità. Ma non è la vostra priorità, quindi non ci richiami al senso di responsabilità sulla questione del bilancio, perch siete voi che avete stabilito altre priorità.
Detto questo, che è un'opinione come la sua, vorrei soltanto soffermarmi su una questione. Vede, Assessore, ci sono questioni di legittimità e ci sono questioni di carattere politico. Ci sono questioni di legittimità che per quanto ci riguarda sono importanti.
Le abbiamo approfondite e le approfondiremo ancora. C'è una questione politica che abbiamo posto anche quando abbiamo discusso la revisione della legge, cioè chi deve nominare il Presidente e come si nomina il Presidente del Parco. Questa è una questione fondamentale.
La Giunta regionale lo nominava anche prima, ma con l'accordo delle realtà locali. Oggi anche se non c'è questo accordo, il Presidente della Giunta regionale va avanti con la nomina.
Lo abbiamo dimostrato, perché non è vero che c'è sempre stata l'unanimità nelle riunioni e nelle assemblee del Parco. Ho il verbale del Parco delle Capanne di Marcarolo ed è vero che c'è scritto che si perviene all'intesa all'unanimità dei presenti. È vero, ed è stata nominata la dottoressa Luisella Arnoldi, però è anche vero che i sei sindaci dei Comuni che fanno parte del Parco delle Capanne di Marcarolo avevano proposto un'altra persona, cioè il Vicesindaco del Comune di Bosio.
vero che nel verbale c'è scritto questo, ma è anche vero, visto che le è stata mandata una lettera da sei sindaci, che questi sindaci proponevano un altro nome.
Quindi, qui c'è una questione politica e se stiamo qui a discutere oggi è proprio perché c'è una questione politica grande come una casa, cioè che avete mortificato le realtà locali. Dopodiché è legittimo che il centrodestra possa indicare dei propri nomi. Ci mancherebbe ancora! Ma sta di fatto che c'è una questione politica grande come una casa, cioè voi state mortificando le realtà locali.
Ho fatto un esempio che va in quella direzione ed altri esempi li hanno fatti i miei colleghi. Poi è vero che il verbale dice un'altra cosa, ma quei Sindaci di quei Comuni che fanno parte del Parco avevano indicato un altro Presidente.
Detto questo, vorrei ritornare sulla questione dei Sacri Monti, perch è vero che i Rettori, pur facendo parte del Consiglio di Amministrazione non avevano voce in capitolo. I Rettori non hanno voce in capitolo, ma i Rettori avevano chiesto di essere ricevuti dal Presidente della Giunta regionale, Roberto Cota, e stanno ancora aspettando adesso di essere ricevuti.
Questa è la considerazione che voi avete delle realtà locali e il rispetto per le realtà locali, se i Rettori dei Sacri Monti non possono essere ascoltati, non dico per rispettare le loro indicazioni ma almeno per essere ascoltati, e poi si ottiene questo risultato.
I candidati alla Presidenza dei Sacri Monti erano due, il Presidente uscente e l'attuale Presidente. Erano due le indicazioni e sapevamo benissimo chi avrebbero indicato i Rettori dei Sacri Monti. Lo sappiamo benissimo chi avrebbero indicato, perché il Presidente Cota non ha ascoltato i Rettori, ma noi li avevamo sentiti e conoscevamo la loro opinione.
per quello che ci rendiamo conto che il Presidente aveva ben altro da fare e non ascoltare i Rettori dei Sacri Monti.
Credo che sia evidente il motivo per cui abbiamo posto questa questione, perché fin da quando abbiamo rivisto la legge c'era questa questione che era fondamentale.
Abbiamo ridotto il numero dei parchi, ma nella scorsa legislatura abbiamo fatto un'operazione mica da poco a ridurre il numero delle Comunità montane, e sappiamo qual è lo sforzo che è stato fatto in quella occasione per ridurre il numero delle Comunità montane.
Noi abbiamo posto questa questione e penso che ci ritorneremo in futuro, perché, al di là della questione delle nomine, c'è anche un problema di risultati del lavoro delle aree protette e dei parchi.
Adesso ci avviamo ai due anni della legislatura, abbiamo rivisto la legge da pochi mesi, lei Assessore aveva detto che i parchi con la nuova legge e con le nuove nomine avrebbero vissuto una nuova vita.
Vedremo nei prossimi mesi quale sarà la realtà dei parchi della nostra Regione. A me pare che con i chiari di luna che ci sono, soprattutto dal punto di vista economico, non stiamo andando verso un rilancio dell'attività dei parchi, ma ho l'impressione che stiamo andando verso la morte dell'attività dei parchi della nostra Regione.
Su questo vedremo in futuro e ritorneremo a discutere in Consiglio perché riteniamo importante questo argomento delle aree protette e dei parchi.
Le annuncio che presenterò un'interpellanza - lo voglio soltanto enunciare e non richiedo adesso una risposta da parte sua - relativamente ad un finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 23 dicembre 2011.
Ho la documentazione, ma mi riservo di approfondirla e di scrivere un'interpellanza. Sui Sacri Monti erano stati presentati dei progetti sette del Piemonte e due della Lombardia. Guarda caso, sono stati presentati soltanto i due della Lombardia.
Vorrei chiedere - ma sarò più chiaro nell'interpellanza - le ragioni di questo finanziamento soltanto ai due Sacri Monti della Lombardia e l'esclusione dei sette progetti del Piemonte.
Ci sarà pure qualche motivo che ha portato il finanziamento di quelli della Lombardia e non di quelli del Piemonte. Su questo ci ritorneremo in un'altra occasione, cioè durante la discussione di una mia interrogazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Cercherò di contenere il mio intervento, anche perché molte cose sono già state dette e con estrema chiarezza dall'Assessore Casoni e dai Consigliere Leardi e Tiramani, che hanno addirittura chiarito alcuni aspetti particolari di vicende specifiche che sono state sollevate nel dibattito odierno e che sono state anche richiamate nella proposta di censura presentata dal gruppo del Partito Democratico.
Direi che non è il caso di soffermarsi troppo su una tesi che, in maniera ipocrita, ha fatto capolino per l'ennesima volta in quest'Aula quella della lottizzazione politica.
Dobbiamo parlarci chiaro: se vogliamo che la politica esca completamente dall'Amministrazione pubblica, allora diciamolo. Abbiamo il Governo dei tecnici, nominiamo dei tecnici, rinunciamo a nominare degli Assessori, non facciamoci neanche più noi eleggere Consiglieri regionali e a questo punto non ci sarà mai nessun sospetto di lottizzazione politica.
Non so se però i tecnici messi in tutti i posti, sia negli enti intermedi sia nelle assemblee sia nei governi regionali e nazionali, governeranno meglio di noi, se la gente sarà contenta e se a quel punto esisterà ancora la democrazia.
Su questo evito di soffermarmi, però - ahimè - constato che una certa vena ipocrita tende sempre a venire fuori quando si parla di nomine e di argomenti di questo tipo.
Vorrei invece semplicemente soffermarmi su tre aspetti sui quali l'Assessore Casoni, nella sua relazione, ha già fornito una risposta adeguata, ma che è giusto sottolineare.
Si è detto che sono state mortificate le comunità locali: non è assolutamente vero! Addirittura l'Assessore Casoni ha ritenuto opportuno consultare e coinvolgere anche le Province -estendendo il termine di "Enti locali" anche a Comuni e Province - non attribuendo, dunque un'interpretazione restrittiva della legge, ma la più ampia possibile. Da questo punto di vista, quindi, è una critica assolutamente da respingere poiché i fatti e le vicende politico-amministrative hanno dimostrato non essere assolutamente vera.
In alcuni casi specifici (mi è sembrato di ricordare di assemblee con 48 Comuni, dove vi erano delle amplissime maggioranze), alcuni Comuni, in assenza del Sindaco, avevano delegato altri amministratori comunali (Assessori e Consiglieri comunali); forse in un caso alcune deleghe non erano "perfettissime", ma nella ampia e sostanziale volontà espressa da quegli enti locali e da quelle amministrazioni comunali la direzione fu unitaria e univoca su determinate candidature a Presidente dei parchi.
Pertanto, anche questa è un'accusa che non ha un serio fondamento, se non la solita polemica politica.
Credo, inoltre, che vi sia stata un'errata comunicazione, perch sicuramente l'Assessore Casoni vi ha fornito tutti i documenti di cui era in possesso e non avrebbe avuto alcun motivo per fare diversamente. Da parte sua, per quanto riguarda la parte politica, rappresentata in questo caso dall'Assessore, sicuramente l'Assessore ha fornito tutti i documenti che erano in suo possesso.
Infine, vorrei soffermarmi su un aspetto che forse è banale, ma che qui viene spesso richiamato: mi riferisco alla formalità, al rispetto delle regole e alle procedure negli atti amministrativi.
Non vi è stato nessun ricorso né lettera di alcuna Amministrazione comunale che formalmente abbia impugnato o obiettato sulla elezione dei Presidenti dei parchi, svolte dall'Assessore Casoni nei vari ambiti che si sono tenuti in tutto il Piemonte. E poiché i verbali sono quelli che contano, credo che anche quest'Aula debba considerare questo fatto, che è l'elemento fondamentale; il resto sono solo polemiche politiche, che ci possono anche stare, così come la richiesta di un Consiglio straordinario.
Ma, probabilmente, vi erano argomenti più importanti che meritavano di essere discussi e che, forse, la comunità piemontese si aspetterebbe che noi trattassimo con più attenzione e con più convinzione.
Colgo anche l'occasione per anticipare che il nostro Gruppo respingerà l'ordine del giorno di censura presentato contro l'Assessore Casoni.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Credo che molte cose siano già state dette e non intendo fornire ulteriori "elementi tecnici", così come sono stati definiti un attimo fa, a supporto di una situazione che, da un punto di vista politico, è quantomeno imbarazzante.
L'evolversi del dibattito mi ha indotto a fare una riflessione, anzi a porgere una domanda: ho ricoperto il ruolo di Sindaco per anni, ma non ho mai visto una situazione tale per cui un Sindaco debba sentire l'esigenza di delegare un Consigliere regionale, men che meno un Assessore! In 15 anni che ho fatto il Sindaco non mi è mai venuto in mente di delegare un Consigliere regionale o un Assessore regionale in una situazione per la quale la competenza è mia.
Per quelle che sono le mie nozioni da un punto di vista giuridico e amministrativo, mi risulta che il Sindaco possa delegare Consiglieri Assessori o dirigenti appartenenti a quel Comune. Non mi risulta - ma posso ammettere la mia assoluta ignoranza - che un Sindaco possa delegare un Assessore regionale o un Consigliere regionale: lo trovo quantomeno stravagante. Credo, quindi, che quest'Aula oggi si sia legittimamente interrogata sul comportamento complessivo di alcuni territori e di alcune realtà della nostra Regione.
Concludo, perché di considerazioni ne sono state fatte tante e mi premeva soltanto sottolineare questo aspetto: mi piacerebbe davvero conoscere qual sia stata l'esigenza di quel Sindaco nel dover delegare un Consigliere di un'altra Provincia a rappresentarlo in un'assemblea per definire questioni che toccavano il proprio territorio. Mi chiedo se il Sindaco, preso da un attimo di stravaganza, non si sia sentito chiedere da un proprio Assessore o Consigliere se si fosse bevuto il cervello. Perch diversamente, a che cosa servono i Consiglieri e gli Assessori di quel Comune se quel Sindaco deve cercare un soggetto istituzionale di altro Ente? Al di là del fatto che nutro grossi dubbi sul fatto che sia legittimo, ma quand'anche abbia nozioni che non mi sono chiare in questo momento - è evidente che potrei anche non saperlo e quindi chiedo, magari agli Uffici lumi in tal senso - mi domando quale sia la motivazione. Ma credo che la stessa sia all'interno di tutto il dibattito che oggi si è sviluppato all'interno di quest'Aula.
Si è trattato davvero di un comportamento politicamente censurabile e molto discutibile.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliere Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Siamo oramai ad un punto avanzato del dibattito, per cui molte cose sono già state dette. Del resto, è una tematica importante perché quando discutiamo di parchi, noi sappiamo che in Piemonte rappresentano una delle realtà più importanti a livello nazionale, e i parchi piemontesi sono da sempre considerati un esempio significativo nel quadro delle Regioni italiane. Hanno sempre rappresentato una ricchezza significativa per questa regione, sia dal punto di vista naturalistico che turistico, e sono sempre stati un grande ed importante elemento di richiamo.
Pertanto, in una fase come questa, avrei prestato grande attenzione a mantenere il livello di gestione di questi parchi e la loro caratteristica all'altezza della loro fama, della loro tradizione e delle aspettative che in questa direzione ci sono da parte dei cittadini e degli amministratori piemontesi - e non solo - ma anche da parte di cittadini che provengono da altre aree e da altre realtà.
L'avvio dell'operazione di accorpamento dei parchi, di cui si discute da molto tempo (peraltro si era cominciato a discutere della questione già nella scorsa legislatura), perché rappresenta un'azione di razionalizzazione delle strutture e dei Consiglio di Amministrazione, così com'era stata fatta per altri Enti (il collega Muliere citava le Comunità montane) e come si dovrà fare anche per altre realtà nel futuro di questo paese, anche rispetto alla discussione in atto a livello nazionale del Governo e del Parlamento, poteva essere l'occasione per dare dei segnali dal punto di vista della gestione, nelle nomine e nelle indicazioni.
Ci sono vari modi per sbagliare in queste nomine; così come ci sono anche molti modi per compiere delle azioni che non vanno nella giusta direzione pur rispettando formalmente le procedure (come se questa cosa non si sapesse!).
C'è una responsabilità politica e un'azione di carattere politico che è stata realizzata che non è, a nostro avviso, corretta, e che ci ha indotto a chiedere questo Consiglio straordinario e che è stata ampiamente censurata su tutti i territori piemontesi.
La vicenda dei Sacri Monti è senz'altro la più emblematica. Non so come si sia potuto arrivare a questo; anzi, lo sappiamo benissimo, perché i potentati locali, i proconsoli leghisti e del centrodestra hanno fatto man bassa in questa direzione.
L'Assessore si è opportunamente piegato nel giro di trenta secondi a queste pressioni dei proconsoli locali e la vicenda dei Sacri Monti è senz'altro quella più emblematica e grave.
Dovreste sapere che i Sacri Monti sono una realtà piemontese che ha una caratteristica pressoché unica in Italia (ce ne sono solo in un altro luogo in Europa) e sono sempre stati un fiore all'occhiello: se si riduce tutta la vicenda dei Sacri Monti a vicende di lotte di potere che riguardano i proconsoli leghisti e del centrodestra, non si va molto lontano! Ci sono, poi, delle vicende altrettanto significative in molti altri Parchi; il Consigliere Ronzani, io ed altri colleghi le abbiamo più volte poste, presentando delle interrogazioni. Penso al parco più grosso del Piemonte e dell'intero Paese, il Parco del Ticino: se non sono state nomine politiche quelle che lì sono state realizzate e compiutamente avallate dall'Assessore e dalla Regione, concordate con una parte dei territori! Non possono essere altro, tant'è che lì ci sono state reazioni da parte di tutti i Sindaci, i quali avevano chiesto che, nei Consigli d'Amministrazione, la Presidenza fosse legata al territorio di appartenenza.
Si è riusciti a nominare Presidenti dei Consigli d'Amministrazione persone che in quei territori non hanno nulla a che fare.
Dopodiché, nessuno si scandalizza se un'Amministrazione, nel momento in cui compie delle nomine, si riferisce anche a delle persone che possano essere legate ad elementi di fiducia, di rapporto con l'Amministrazione medesima.
Non ci si scandalizza di questo, ma tra il fatto d'indicare tutte nomine politicizzate, dove l'ultimo criterio di cui si tiene conto sono le competenze, e nominare persone assolutamente imparziali, legate al territorio, guardate che ne corre! Ne corre moltissimo! Siete riusciti a fare l'en plein: non avete dato risposta all'esigenza del territorio, non avete seguito i criteri delle competenze, ne avete seguiti esclusivamente altri e non penso che questa sia una bella vicenda per i parchi piemontesi. Penso che, in un momento in cui si è verificata una grande occasione di riforma, sia stata scritta una delle pagine peggiori della storia dei parchi in Piemonte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Negro.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Non volevo intervenire, poiché oggi sto poco bene, però la discussione mi ha invitato a farlo.
Ho sentito interventi molto sfocati, provenienti da questa parte dell'aula, che fanno addirittura rabbrividire! Per carità, anch'io ritengo che i Sacri Monti debbano essere unificati e non divisi (su questo siamo tutti d'accordo), così come ritengo che occorra dare più ascolto ai Rettori dei Sacri Monti: siamo d'accordissimo.
Probabilmente, si dovrebbe dare maggiore ascolto ai territori.
chiaro che esiste una questione politica! Scusate, ma prima governava il centrosinistra ed era Presidente del Consiglio d'Amministrazione uno del centrosinistra; oggi la Regione è governata dal centrodestra e ha cercato di portare l'acqua al suo mulino! Questo è normale! Sul fatto di dare maggiore ascolto al territorio - ripeto - sono d'accordissimo, ma mi pare eccessivo chiedere la censura all'Assessore.
Abbiate pazienza! Chiedere la censura ad un Assessore in carica, per questo motivo, mi sembra eccessivo! Dichiaro, pertanto, che non voterò la censura all'Assessore.
Rispetto alla questione dei Sacri Monti, mi sono interessato anche di persona, parlando tutti i giorni con i sacerdoti. Anch'io sono d'accordo sul fatto di dare più ascolto ai territori, ma mi pare che su tale questione si stia esagerando troppo da una parte.
Caro Assessore, cerchi, da oggi in poi, di essere più democratico, più aperto. Non faccia troppo il dittatore, perché così non va bene! Sono per la democrazia, ma non ritengo logico censurare l'Assessore.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste d'intervento, ha la parola il proponente il Consigliere Ronzani, per la replica.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente, utilizzo pochi secondi.
Prima questione: Assessore Casoni, non me ne voglia, ma lei, non solo non ci ha convinti, ma ci ha rassicurati nelle nostre valutazioni. Vede come si fa a negare i curricula alle persone che devono concordare con lei il candidato da designare? Se io cerco un'intesa, su che base la cerco? La cerco partendo dal presupposto che, avendo 20 persone presentato una candidatura, si cerca il candidato che lì raccoglie il maggior numero di consensi.
Ma se mi si dice che il candidato è soltanto uno, e il resto - diciamo così - è inibito, come conoscenza ai presenti, voi capite che lì non c'è stata alcuna intesa: c'è stata una proposta.
Voi avete, su questo punto - secondo me - commesso un gravissimo errore e non potete trincerarvi dietro il principio della privacy, perché i Sindaci avevano il diritto di conoscere i nomi di coloro che si candidavano.
Seconda considerazione: relativamente alla vicenda dei Sacri Monti (un secondo soltanto), Assessore, perché non avete ascoltato i Rettori? La legge non lo prevede, ma perché non li avete ascoltati? Stanno gestendo il sistema insieme a noi: qual è la ragione per la quale io decido di non ascoltarli? Io ce l'ho una risposta, colleghi, e la risposta è chiarissima: non li ho sentiti, perché, se li avessi sentiti, loro avrebbero bocciato il candidato che io indicavo. Ergo: non sentiamo i Rettori, perché, se li sentiamo, sono un problema.
A maggior ragione è un problema - se noi sentiamo i Rettori - se attorno a quel candidato il consenso che io ottengo è risicato, perch torna la questione che ho posto nel mio intervento: dieci presenti, sei voti a favore. Peccato che uno di questi sia il Comune di Ameno, il quale dichiara che spetta ai Comuni indicare il Presidente.
Sostenere - io credo in maniera arbitraria - che quel pronunciamento possa essere considerato come un pronunciamento a favore del candidato Gagliardini, mi sembra una forzatura.
Pongo un'altra domanda. Lei ha appena finito di dire: "Ma se non c'era l'accordo, commissario". Questa regola vale per tutti, ma a Varallo no perché a Varallo c'era il problema di nominare il professor Gagliardini nonostante la questione fosse - come lei sa - molto controversa, e di questo eravate a conoscenza lei e molti altri Assessori che fanno parte con lei, della Giunta.
Terza questione: le diamo atto di essere intervenuto per chiedere al Presidente Gagliardini di revocare un decreto di nomina di un direttore adottato con procedura d'urgenza, che non aveva i titoli. Le chiedo, per di essere conseguente, perché se lei considera quel provvedimento illegittimo e ne chiede la revoca, adesso deve tenere sempre la schiena dritta e pretendere che lì venga rispettata la legge, nelle condizioni date. Lì c'è un direttore che va nominato e, per il sottoscritto, non è un problema che riguarda Tizio o Caio, ma è un problema di rispetto della legge.
Mi domando come possiate giudicare credibilmente un Presidente di un Ente che, tra i primi atti che compie, decide di revocare le norme violando la legge.
Abbiate pazienza: anche questo è un bel problema! Infine - ho finito, Presidente - le chiedo, come Ufficio di Presidenza di capire quali sono i verbali che dobbiamo valutare, perché adesso c'è anche la sarabanda dei verbali! Prima ho citato, riferendomi alla vicenda di Biella, il verbale che mi è stato trasmesso dagli Uffici: è un verbale dal quale risultano le firme di coloro che alla fine hanno condiviso quella candidatura. È un verbale che mi hanno trasmesso gli Uffici della Regione Piemonte, su incarico dell'Assessore Casoni.
Il collega Leardi, correttamente, ha fatto riferimento ad un altro verbale, che non è quello che io ho ricevuto dagli Uffici.
Vi pongo, intanto, un problema: avete capito che questa vicenda è un po' incasinata? Sì? Avete capito che questa vicenda è un pasticcio dall'inizio alla fine? Perché che io oggi debba prendere atto che il collega Leardi interviene riferendosi a un verbale che non è quello che ho perché quello che ho è quello che gli Uffici hanno consegnato al Gruppo del PD, sarà pure un problema, Presidente Placido? LEARDI Lorenzo (fuori microfono) Non l'ho redatto io!



RONZANI Wilmer

Ma qui vi chiedo un'altra cosa: vi chiedo di fare una verifica. Perch vedete, l'Assessore Casoni, intervenendo, aveva sostenuto che in nessun caso, in quella riunione svoltasi a Biella erano emerse candidature alternative. Io non ho obiettato al ragionamento dell'Assessore Casoni perché il verbale in mio possesso non dava conto di questo fatto.
A me risultava, avendo io rapporti con i Sindaci, che c'è in verità un'altra candidatura che era stata avanzata. Ma nel verbale non risulta e siccome parlo quando la "carta canta", ho ritenuto che fosse inopportuno sostenere questa argomentazione. Il verbale che invece ha utilizzato correttamente il collega Leardi dà ragione a Wilmer Ronzani, perché il verbale che ha letto il collega Leardi sostiene che nel corso di quella riunione è stata suggerita un'altra candidatura. Colleghi, è stata suggerita un'altra candidatura.



RONZANI Wilmer

LEARDI Lorenzo (fuori microfono)



RONZANI Wilmer

Non formalmente.



RONZANI Wilmer

Quindi, anzitutto non è vero che ci sono state altre candidature! E cominciuma a raconté i robe...
Ci sono state altre candidature. Non è vero che non ci sono state altre candidature. Ma sempre da quel verbale - ho finito e mi scuso con i colleghi - risulta un'altra cosa interessante, che vi leggo: "L'Assessore Casoni specifica che è stato delegato dal Presidente Cota a proporre un unico candidato nella persona del signor Tizio, Caio e Sempronio".
Di che intesa parliamo se il mandato che avevate era andar lì e comunicare che il candidato era quello? O prendere, o lasciare! O prendere o lasciare! O mangi la minestra o salti la finestra!



RONZANI Wilmer

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



RONZANI Wilmer

Altrimenti ti commissariamo!



RONZANI Wilmer

Presidente, mi fermo qui, ma la vicenda mi sembra ormai chiara nei suoi termini politici e anche per quanto riguarda le vicende attinenti le procedure che sono state seguite.
Quindi, sono confermate le ragioni che ci hanno spinto a presentare l'ordine del giorno di oggi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega.
Se farà una segnalazione scritta, l'Ufficio di Presidenza valuterà sulla correttezza dell'accesso agli atti.
La parola all'Assessore Casoni.



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

Grazie, Presidente.
Non volevo intervenire perché mi era sembrato... Però, dopo quello che ha detto il Consigliere Ronzani, ritengo di chiarire.
Nel senso che, come prima ho detto correttamente, ho delegato sia gli Uffici, sia i Direttori uscenti a fare i verbali. Le risultano dei dati diversi? Io mi ricordo... Il Consigliere Leardi giustamente diceva che in moltissime riunioni sono stati fatti dei nominativi, ma noi parliamo di candidature formalmente presentate dai Sindaci.
In quella riunione, nessuno ha presentato formalmente delle candidature. È iniziata una discussione e alcuni Sindaci possono aver detto: "Mi piace Ronzani, ma su un certo nome siamo d'accordo, quindi ritiro la mia candidatura se c'è quel nome".
Questi sono gli iter che si sono seguiti dappertutto. Risulta in quel verbale che è stata formalizzata una candidatura alternativa? È la mia domanda a Ronzani. No? Allora i verbali, nelle risultanze, sono perfettamente identici perché magari sono stati fatti uno in maniera più sintetica e l'altro in maniera diversa.
Ronzani, non arrampicarti su cose che non esistono! Hanno scelto quel Presidente 35 Sindaci su 45. Fattene una ragione! Vai a parlare con questi Sindaci.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Collega Reschigna, non ci sono dichiarazioni di voto.
possibile intervenire tre minuti sul chiarimento della Giunta.
La parola al Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Grazie, Presidente.
Non so cosa vuole dire il Consigliere Reschigna, ma l'Assessore Casoni rispetto anche a un'interrogazione che ho presentato, che abbiamo detto che consideriamo parte del dibattito per evitare di tornare sull'argomento, ha detto prima che è stato trovato l'accordo sul Parco delle Alpi Cozie. Oggi i Sindaci sono d'accordo sul nome della persona che farà il Presidente? Assessore Casoni, c'è questo accordo? È confermato? Se parlo con i Sindaci non è che mi dicono che non è vero niente e che non c'è nessun accordo, perché è nella mente dell'Assessore? Forse, lui spera che ci sia l'accordo, ma non c'è ancora? Vorrei avere una risposta in tal senso, per capire come stanno le cose, se no telefono al Sindaco e gli dico che l'Assessore Casoni mi ha detto che siete a posto: la persona più qualificata e più competente del mondo si occuperà di fare il Presidente del vostro parco e lui ovviamente sarà felice di questo.



PRESIDENTE

Prego, Assessore.
un po' irrituale.



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

In effetti, mi sono dimenticato di parlarne.
Allora, il Presidente della Comunità del Parco delle Alpi Cozie mi ha chiamato e mi ha detto: "Noi siamo pronti a convocare una nuova riunione perché credo che troveremo facilmente un'intesa sul nome dell'attuale Commissario".
Era una cosa che non ero tenuto a dire, ma visto che c'è stata una domanda specifica... Mi sembra che il Presidente di quella Comunità del Parco si chiami Restagno, se non sbaglio.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 645, oggetto della discussione del Consiglio straordinario, presentato dai Consiglieri Reschigna, Taricco, Ronzani, Pentenero, Gariglio e Muliere, inerente a "Nomine del Presidente e dei componenti dei consigli degli enti di gestione delle aree protette regionali e dei Sacri Monti".
Ricordo che il numero legale è 28.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione sull'ordine del giorno n. 645, il cui testo recita: "Premesso che la legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità', come modificata da ultimo dalla legge regionale 3 agosto 2011, n. 16, al Capo IV, rubricato 'Organi degli enti di gestione delle aree protette', contiene le norme riguardanti la nomina e la composizione degli organi degli enti di gestione delle aree protette e dei Sacri Monti con delibere di Giunta regionale del 30 dicembre 2011, sono stati nominati i Presidenti ed i componenti dei consigli degli enti di gestione delle aree protette e dei Sacri Monti riguardo l'Ente di gestione delle aree protette dell'Area metropolitana di Torino e l'Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie, sono stati nominati, sempre lo scorso 30 dicembre, con DGR n. 26-3214 e n. 27 3215, due Commissari straordinari Considerato che dall'esame della documentazione depositata agli atti dell'Assessorato regionale ai Parchi e Aree protette emerge che alcune intese per l'individuazione dei Presidenti degli enti di gestione delle aree protette e dei Sacri Monti sarebbero viziate da alcune gravi irregolarità più in generale, risulterebbe esserci stato un pesante condizionamento da parte dell'Assessore regionale ai Parchi e Aree protette nei confronti dei rappresentanti degli Enti locali con riguardo all'individuazione dei suddetti Presidenti l'Assessore regionale ai Parchi e Aree protette si sarebbe, inoltre rifiutato di rendere pubblici i curriculum dei candidati, motivando tale diniego con generiche ragioni di tutela della privacy come emerge dalla lettera inviata dal Rettore del Sacro Monte di Orta, il comporta mento del Presidente dell'ente di gestione dei Sacri Monti starebbe acuendo le tensioni all'interno del consiglio delle aree protette nella nomina del Direttore provvisorio è stata violata la legge regionale da parte del Presidente, tanto che la delibera di nomina è stata oggetto di censura da parte dell'Assessore regionale ai Parchi e Aree Protette.
Il Consiglio regionale del Piemonte impegna la Giunta regionale affinch vengano revocati gli atti di nomina dei Presidenti degli enti di gestione delle aree protette e dei Sacri Monti, nonché tutte le intese viziate da irregolarità vengano convocate le Conferenze per il raggiungimento delle intese relative alle aree protette attualmente commissariate e, in tale sede, la Giunta regionale ottemperi alle indicazioni fornite dai rappresentanti delle comunità locali interessate assicuri il pieno rispetto della legislazione vigente in materia di personale delle aree protette e dei Sacri Monti.
Inoltre, il Consiglio regionale del Piemonte censura il comportamento e le responsabilità politiche dell'Assessore regionale ai Parchi e Aree protette nell'intera vicenda".
Il Consiglio non approva.
Con il dibattito odierno s'intende superata anche l'interrogazione indifferibile e urgente n. 919 presentata dal Consigliere Boeti, inerente a "Commissariamento dell'Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie".
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 17.21)



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