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Dettaglio seduta n.180 del 14/02/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(La seduta ha inizio alle ore 16.07)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Ordine del giorno n. 634 presentato dai Consiglieri Ponso, Buquicchio Gregorio e Negro, inerente a "Situazione aziendale Novaplast di Racconigi" (richiesta d'inversione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Ponso, che interviene in qualità di Consigliere.



PONSO Tullio

Grazie, Presidente.
Ringrazio per l'inserimento all'o.d.g., in sede di Conferenza dei Capigruppo, dell'ordine del giorno che ho proposto.
L'ordine del giorno riguarda l'azienda Novaplast di Racconigi. Non è un documento di parte, ma trasversale: chiedo solidarietà per i lavoratori di questa società; inoltre, che siano attivati tutti quegli strumenti necessari a valutare la reale situazione e ad intervenire a favore dei dipendenti di Novaplast affinché possano trovare un'altra collocazione lavorativa.
Credo possa essere approvato in pochissimi minuti.
Grazie.


Argomento: Referendum abrogativo e consultivo

Ordine del giorno n. 637 presentato dal Consigliere Stara, inerente a "Election Day" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Referendum abrogativo e consultivo

Ordine del giorno n. 643 presentato dai Consiglieri Bono, Biol Buquicchio, Ponso, Cerutti, Giovine e Artesio, inerente a "Indizione del referendum regionale sulla caccia la domenica del primo turno delle amministrative" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Stara.



STARA Andrea

Grazie, Presidente.
Mi sono permesso di richiedere ai colleghi la possibilità di votare un ordine del giorno legato ad un possibile Election Day. Cioè la possibilità di abbinare le elezioni amministrative al referendum sulla caccia (che il TAR ha stabilito si debba fare tra una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno).
L'urgenza sta nel fatto che il TAR ha stabilito che il Presidente della Giunta regionale deve fissare, con decreto, entro 15 giorni (la sentenza è di qualche giorno fa) la data del referendum.
Se non discutiamo l'ordine del giorno oggi rischiamo di andare troppo per le lunghe non cogliendo l'occasione di abbinare le due consultazioni.
Di fatto, oltre 75 Comuni e tre Province saranno chiamati al voto; mi pare di buonsenso da parte di tutti mettere all'o.d.g. questo l'ordine del giorno per votarlo tutti insieme in maniera bipartisan, risparmiando risorse pubbliche.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Stara.
La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Non ero a conoscenza dell'ordine del giorno del collega Stara, perch non mi è arrivata comunicazione.
Il nostro Gruppo ha presentato un ordine del giorno identico, che chiede alla Giunta, soprattutto all'Assessore Quaglia di considerare il fatto che il bilancio è in una situazione difficoltosa. Quindi, sarebbe opportuno considerare la possibilità, da parte del Presidente Cota, di indire il referendum lo stesso giorno del primo turno delle amministrative che dovrebbero tenersi domenica 6 maggio.
Ribadisco quanto detto dal collega Stara: sono circa 80 Comuni, per 600 mila abitanti; quindi, circa un settimo della spesa per il referendum considerando che si possono accorpare i seggi elettorali, potrebbe essere risparmiata. Parliamo di tre-quattro milioni di euro, una cifra non indifferente.
Grazie.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Ordine del giorno n. 639 presentato dai Consiglieri Taricco, Reschigna Muliere, Toselli, Biolé, Cursio, Gregorio, Giovine, Negro, Cerutti e Ponso inerente a "Trasferimento a Torino dell'azienda Alpitour di Cuneo" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Taricco.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Ieri abbiamo presentato un ordine del giorno relativo alla vicenda Alpitour. Si tratta di un ordine del giorno che segue un altro ordine del giorno già presentato a firma di parecchi Consiglieri, e già approvato il 29 settembre 2011. In questo ordine del giorno si chiedeva alla Giunta di attivare un Tavolo di crisi per questa situazione, ma nulla è stato fatto.
Avevo predisposto un ulteriore ordine del giorno, nel quale chiedevamo nuovamente di attivare questo Tavolo. Questa mattina il Comune di Cuneo ha annunciato di aver costituito il Tavolo di crisi a Cuneo.
Crediamo che quest'ordine del giorno, nel quale chiediamo alla Regione di aderire al Tavolo di crisi indetto dal Comune di Cuneo, sia molto importante perché crediamo sia una situazione che merita la massima attenzione.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Toselli.



TOSELLI Francesco

Condivido le richieste pervenute sia dal collega Ponso che dal collega Taricco in merito alla Novaplast. Chiedo soltanto di svolgere previamente una verifica, non certo per non porre in votazione l'ordine del giorno, ma per comprendere se la Giunta - avendo investito verbalmente la Giunta di tale problema - per caso, si sia già mossa in questa direzione.
Se è tutto fermo, è giusto immediatamente inserirlo all'o.d.g.
dell'Aula, quindi procedere immediatamente alla votazione. In questo modo avremmo un atto tangibile affinché la Giunta abbia l'opportunità di mettersi in moto e di verificare la partecipazione al Tavolo di crisi.
Grazie.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Ordine del Giorno n. 580 "Trasferimento dell'Emergenza Sanitaria Territoriale 118 per la provincia di Torino, attualmente assegnata alla AO CTO/Maria Adelaide, alla azienda ospedaliero-universitaria san Luigi Gonzaga di Orbassano", presentato dai Consiglieri Buquicchio e Negro (ritirato)


PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
C'è già al punto 10) all'o.d.g. - purtroppo, anziché avanzare retrocede - l'ordine del giorno n. 580, relativo al trasferimento dell'Emergenza Sanitaria Territoriale 118.
Tale documento è stato presentato diverso tempo fa, ma, ovviamente, la politica è dinamica e le situazioni cambiano. Pertanto, relativamente allo stesso argomento, le chiedo, lasciando inalterata la posizione, se posso sostituirlo con un ordine del giorno più aggiornato alla situazione attuale: è solo una sostituzione.



PRESIDENTE

Sì, lo può fare: tecnicamente, si autoemenda.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Negro.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Voglio solo condividere l'ordine del giorno presentato dal Consigliere Taricco, riguardante l'azienda Alpitour, che viene discusso...



PRESIDENTE

Il merito lo vediamo dopo.
Mettiamo a verbale che tutti i Consiglieri di Cuneo sono favorevoli ad affrontare la tematica.



NEGRO Giovanni

Grazie.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Propongo la modifica dell'o.d.g. in questo senso: punto 1) approvazione verbali precedenti sedute; punto 2) comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale; punto 3) proposta di deliberazione relativa a "Sostituzione del Consigliere regionale Riccardo Molinari".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Alcune sedute fa - ormai penso due mesi fa - avevo posto la questione per regolamentare il più possibile questi nuovi inserimenti.
Posso capire eventuali nuovi ordini del giorno riguardanti, magari, una situazione lavorativa, un'emergenza e quant'altro, ma non è pensabile che ad ogni inizio di seduta noi si pensi di discutere alcuni argomenti e, poi ci si trovi, di colpo, a discutere di altro. Pertanto, le chiedo nuovamente di regolamentare questa situazione.
So che lei ha fatto questo passaggio in sede di Conferenza dei Capigruppo, per cercare di addivenire ad un accordo, ma vedo che nulla è cambiato.
Oggi, sarebbe mia intenzione non accettare alcuna modifica dell'ordine dei lavori, tranne quelle riguardanti le questioni dei lavoratori: ricordo Alpitour e l'altra fabbrica che è stata citata. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
vero quanto dice il Consigliere Carossa nella ricostruzione di quelli che, solitamente, sono gli intendimenti nelle riunioni dei Capigruppo, per devo dissentire nel merito. Se c'è un'urgenza è proprio inerente alle questioni del referendum sulla caccia e all'esigenza di concordare la data con le elezioni amministrative; nulla si vuole togliere a chi, giustamente ha urgenze di lavoro, ma non è che rinviando di una settimana con un ordine del giorno che viene discusso...



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliere Giovine: non è un dibattito sulle richieste...



GIOVINE Michele

No, no...



PRESIDENTE

Se lei ha delle proposte...



GIOVINE Michele

Mi sto esprimendo a favore delle proposte presentate. Credo che, a norma del Regolamento, un Consigliere possa intervenire a favore. Se vuole intervengo a favore di ognuna, ma volevo intervenire una volta in modo onnicomprensivo a favore delle proposte avanzate. Credo vi sia un tot di ordini del giorno per l'accorpamento.
Spiego anche perché è utile discuterlo oggi e non più tardi, ad esempio, della settimana prossima: il decreto per le elezioni amministrative viene emanato entro il 24 febbraio e il TAR ci ha detto che entro quindici giorni dobbiamo decidere la data.
Ora, a livello nazionale, anche se la legge non lo prevede, la prassi consolidata - chiunque ha fatto il parlamentare a Roma la conosce - prevede che il Ministro dell'Interno, in modo informale, consulti tutti i Gruppi parlamentari presenti e, poi, decida in piena autonomia, avanzando una proposta che il Capo dello Stato ratifica.
L'augurio è che la Giunta faccia lo stesso, in alternativa evidentemente, a votare l'ordine del giorno. L'alternativa è la strada proposta dai colleghi Stara, Bono e Biolé, perché se la discussione non viene fatta in modo informale dall'Assessore competente o dal Presidente della Giunta o dal Vicepresidente che ha la delega al legale evidentemente, l'unico altro luogo competente è il Consiglio regionale. Per questo, capisco i colleghi che hanno presentato l'ordine del giorno ad hoc.
Poi, per carità, la maggioranza ha i numeri per respingerla.
normale sentire le istanze del Consiglio, poi la Giunta potrà decidere in modo autonomo un'altra data. Però, ritengo urgente almeno affrontare la questione. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola, brevemente, al Consigliere Segretario Ponso, in qualità di Consigliere.



PONSO Tullio

Intervengo brevemente. Grazie, Presidente.
Do solo la risposta al Consigliere Carossa: condivido la sua apprensione in merito, però, per quanto riguarda il mio ordine del giorno rinuncio all'esposizione. Trattandosi di lavoratori è una sensibilità in più che questo Consiglio potrebbe esprimere e credo che in due minuti potremo concludere la questione. Grazie.



PRESIDENTE

Consigliere Carossa, lei ha perfettamente ragione, penso sia la terza o la quarta volta che glielo dico a microfono acceso all'inizio di una seduta: non è nella disponibilità di questa Presidenza la modifica del calendario gregoriano - è una delle frasi a cui sono più affezionato, che normalmente riservo all'intimità della Conferenza dei Presidenti di Gruppo rispetto all'Aula - e oltre ad invitare e raccomandare quanto lei ha richiamato, su cui concordo, non posso fare di più.
C'è un regolamento e la fase di inizio della nostra seduta è regolata appunto, dal Regolamento interno del Consiglio regionale. Ne possiamo parlare dopo, alla fine dei lavori, per un'ulteriore volta, se lei ritiene alla Conferenza dei Capigruppo, però non posso fare oltre, perché il Consiglio sulla materia, come è giusto che sia, è sovrano.
Pertanto, in caso di opposizione, devo porre in votazione i punti sui quali, eventualmente, lei si oppone.
In caso contrario, avanzo la seguente proposta: punto 1) approvazione verbali precedenti sedute, punto 2) comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale, punto 3) proposta di deliberazione relativa a "Sostituzione del Consigliere regionale Riccardo Molinari", punto 4) proposta di deliberazione relativa a "Integrazione Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale - elezione di un Vicepresidente (articolo 22 dello Statuto e articolo 5 del Regolamento), punto 5) nomine.
A seguire, l'ordine del giorno n. 634, "Situazione aziendale Novaplast di Racconigi", presentato dai Consiglieri Ponso e Buquicchio; l'ordine del giorno n. 637, "Election Day", presentato dal Consigliere Stara; l'ordine del giorno relativo a "Indizione del referendum regionale sulla caccia la domenica del primo turno delle amministrative", presentato dai Consiglieri Bono, Biolé, Buquicchio, Ponso, Cerutti; l'ordine del giorno n. 639 "Trasferimento a Torino dell'azienda Alpitour di Cuneo", presentato dai Consiglieri Taricco, Reschigna e Muliere.
Se lei si oppone sugli ordini del giorno presentati dai Consiglieri Stara e Bono, devo porli in votazione. Invece, se lei non si oppone modificherei in tal senso l'o.d.g.
La parola al Consigliere Carossa.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Sono assolutamente d'accordo con questa modifica. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
Pertanto, l'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento, così come modificato.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che è stato approvato il verbale del 17 gennaio 2012.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Costa Raffaele, Cota e Goffi.


Argomento:

b) Processo verbale precedente seduta


PRESIDENTE

a disposizione e riproducibile, su richiesta, il processo verbale della seduta del 31 gennaio 2012.


Argomento: Enti Istituti Fondazioni Associazioni di rilevanza regionale

c) Conferimento titolo "Benemerito della Fondazione Cavour"


PRESIDENTE

Comunico che, in data 24 gennaio 2012, è pervenuta a questa Presidenza la comunicazione che il Consiglio d'Amministrazione della Fondazione Camillo Cavour, con sede in Santena, ha conferito al Consiglio regionale del Piemonte il titolo di "Benemerito della Fondazione Cavour", come riconoscimento per il costante impegno a sostegno dei fini istituzionali della fondazione stessa.


Argomento:

d) Non impugnativa l.r. 22/2011


PRESIDENTE

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato in data 27 gennaio 2012 la seguente legge regionale e ha deliberato la non impugnativa: legge regionale n. 22 del 6 dicembre 2011 "Modifiche della legge regionale 12 novembre 1999, n. 28 (Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte, in attuazione del decreto legislativo 13 marzo 1998, n. 114 ) e della legge regionale 27 luglio 2011, n. 13 (Disposizioni urgenti in materia di commercio)".


Argomento:

e) Variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2011


PRESIDENTE

La Giunta regionale, in data 3 febbraio, ha trasmesso per comunicazione al Consiglio - in ottemperanza del comma 7, articolo 24, della legge regionale n. 7/2001 "Nuovo ordinamento contabile della Regione Piemonte" otto deliberazioni del 19 dicembre 2011, una deliberazione del 22 dicembre 2011, due deliberazioni del 29 dicembre 2011, due deliberazioni del 30 dicembre 2011.
Gli allegati sono a disposizione dei Consiglieri presso l'Ufficio Aula.


Argomento:

f) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 177, inerente a "Presa d'atto della sostituzione del Consigliere regionale Riccardo Molinari a seguito della Sentenza n. 438/12 della Corte Suprema di Cassazione, prima sezione civile"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. 177, relativa alla sostituzione del Consigliere regionale Riccardo Molinari, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Ricordo che la Suprema Corte di Cassazione, Sezione Prima Civile, con sentenza n. 438 dell'anno 2012, comunicata alla Regione in data 26 gennaio 2012, ha dichiarato l'ineleggibilità alla carica di Consigliere Regionale del dottor Riccardo Molinari.
Invito quindi il Presidente della Giunta per le elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e l'insidacabilità, Consigliere Muliere a dare lettura dell'estratto del processo verbale n. 11 del 6 febbraio 2012 della Giunta stessa, relativo agli adempimenti conseguenti alla decadenza del Consigliere Molinari.
La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
La Giunta per le elezioni si è riunita il giorno 6 febbraio e, come lei ha ricordato, ho portato a conoscenza dei suoi componenti la lettera che lei mi ha inviato per gli adempimenti di competenza: si tratta della lettera che lei ha ricevuto dalla Corte Suprema di Cassazione, Prima Sezione Civile, comunicata appunto il 26 gennaio 2012 alla Regione Piemonte.
La sentenza ha dichiarato l'ineleggibilità alla carica di Consigliere della Regione Piemonte del dottor Riccardo Molinari. Alla luce di tale dichiarazione, occorre procedere alla sostituzione del suddetto Consigliere.
Vorrei ricordare che l'articolo 36, comma 2, dello Statuto prevede che la Giunta per le elezioni riferisca al Consiglio regionale sulle operazioni elettorali e sui titoli di ammissione. Vorrei ricordare inoltre che, ai sensi dell'articolo 16 della legge 108/1968, "il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che nella stessa lista e Circoscrizione segue immediatamente l'ultimo eletto".
Il Consigliere Riccardo Molinari era stato eletto nella quota proporzionale nella lista "Lega Nord" nella Circoscrizione elettorale di Alessandria. Dal verbale dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale presso il Tribunale di Alessandria, nella lista avente il contrassegno "Lega Nord" all'ultimo eletto segue immediatamente il signor Michele Formagnana.
Occorre quindi proporre al Consiglio regionale di prendere atto della sostituzione. A maggioranza, la Giunta per le elezioni propone al Consiglio regionale di prendere atto della sostituzione del Consigliere Riccardo Molinari - dichiarato ineleggibile alla carica di Consigliere della Regione Piemonte dalla sentenza della Corte Suprema di Cassazione n. 438/2012 notificata il 26 gennaio 2012 - con il signor Michele Formagnana.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Prima di procedere desidero, in qualità di Presidente del Consiglio regionale - e cercando di interpretare i sentimenti dell'intera Assemblea salutare e ringraziare il dottor Riccardo Molinari, che per venti mesi è stato Vicepresidente di questo Consiglio regionale. Devo anche dire che all'interno dell'Ufficio di Presidenza non ha mai fatto mancare il proprio intelligente contributo, sempre con uno spirito molto costruttivo nell'interesse dell'Istituzione e in particolar modo seguendo, con la delega che gli era stata assegnata all'inizio di questa legislatura, i lavori della Consulta europea. Mi ha più volte anche sostituito nella Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e delle Province autonome d'Italia, sia in sede romana sia in sede decentrata, ottenendo l'apprezzamento dei colleghi.
Pertanto, auguro al dottor Molinari, sinceramente e di cuore, una brillante carriera politica, sperando che questo sia un inciampo, che pu capitare. Faccio questa riflessione, personalmente come Presidente del Consiglio regionale: credo che questa esperienza - l'esperienza di un inizio di legislatura, con una serie di ricorsi che sono stati presentati porrà all'attenzione di questa Assemblea al più presto una revisione della normativa sulla incompatibilità e sull'ineleggibilità che possa dotare la Regione Piemonte di una legge propria.
Com'è noto, infatti, nel corso dell'VIII Legislatura ci siamo dotati pur con riferimento ad un altro aspetto, di una nostra legge in materia elettorale e in ogni caso le elezioni sono a totale carico economico della Regione e del Consiglio regionale. Credo sia quindi nell'interesse dell'Istituzione chiarire al più presto questa partita per evitare quel che è avvenuto. Grazie, quindi, al Vicepresidente Molinari; sono sicuro che avrà in altri ambiti, e magari in futuro - perché no? - in questo contesto o in altri più importanti, la possibilità di continuare a servire il Piemonte e il nostro territorio.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Carossa per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Svolgo un breve intervento, soprattutto per spiegare il perché la Lega Nord darà solamente la presenza a questa votazione. Daremo la presenza quindi non ci allontaneremo dall'Aula, perché non condividiamo assolutamente questa sentenza, che è arrivata dopo due gradi di giudizio nei quali sia il TAR sia la Corte d'Appello avevano dato perfettamente ragione al Consigliere Riccardo Molinari.
Si tratta, tra l'altro, di una sentenza che arriva da una Suprema Corte di Cassazione presieduta da Corrado Carnevale, noto - e termino qui - in tutta Italia per quante sentenze ha annullato. Voglio citarne solo una, a titolo di esempio: quella del maxi-processo istruito da Falcone e Borsellino, con la quale giudicò incapaci questi due alti Magistrati.
Detto questo, mi riallaccio brevemente a quel che lei intelligentemente ha già citato: il fatto che bisogna rivedere e riformare tutta questa partita delle incompatibilità e delle ineleggibilità. A nostro avviso infatti, è assolutamente sbagliato e scorretto che sia ineleggibile una persona come l'ex Consigliere Molinari Riccardo che faceva parte dell'EDISU, Ente conosciuto negli ultimi giorni per la questione delle borse di studio.
La questione dell'ineleggibilità è perché viene considerato influente ricoprire una certa carica nella competizione elettorale. Allora mi chiedo: è più influente uno che fa parte del Consiglio di amministrazione dell'EDISU o, per esempio, - non voglio e non faccio assolutamente polemica, parlo di cose di casa nostra - uno come il Vicecapogruppo Marinello che era Sindaco di un Comune? più influente uno che fa parte del Consiglio di amministrazione dell'EDISU o un Presidente di una circoscrizione che ha più di centomila abitanti? È più influente uno che fa parte del Consiglio di amministrazione dell'EDISU o il sottoscritto che era Capogruppo in Consiglio comunale a Torino, città di 900 mila abitanti? questo che dobbiamo veramente impegnarci a riformare, altrimenti rischiamo di ritrovarci altre volte in situazioni simili. Come viene detto le sentenze bisognerebbe accettarle e rispettarle, non discuterle (potrei aprire una parentesi su quante volte le sentenze vengono discusse, a seconda della convenienza, se si è da una parte o dall'altra).
Dobbiamo evitare che sia la Magistratura, e in questa legislatura abbiamo avuto una vera lezione, a modificare quello che ha fatto l'elettore, il cittadino. Il cittadino ha dato, comunque, al Consigliere Molinari, più di cinquemila preferenze. Adesso una sentenza, che considero profondamente sbagliata, cancella questi cinquemila cittadini piemontesi che hanno scritto su una scheda elettorale il nome Molinari. Questo lo riteniamo sbagliato. Dobbiamo intervenire per evitare, nei prossimi anni che avvengano ancora cose di questo genere, ragion per cui la Lega Nord darà esclusivamente la sua presenza in questa votazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Data la delicatezza dell'argomento parlo a titolo personale, non intendo impegnare il Gruppo che è libero di intervenire né, tantomeno impegnare, quale membro dell'opposizione, l'opposizione stessa.
Voglio approfittare per dare un messaggio di stima, oltre che di solidarietà, al collega Molinari.
Non è mia abitudine criticare, soprattutto pubblicamente, le sentenze ma la legge che sta a monte, come sia il Presidente sia il Consigliere Carossa hanno sottolineato, è stata la causa di una sentenza che oggi è difficile comprendere. Sono d'accordo a mettere mano a quella legge affinché si possano evitare, nel futuro, situazioni di grande amarezza e difficoltà per persone impegnate nelle istituzioni.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Negro; ne ha facoltà.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Come Capogruppo UdC voglio dare un breve messaggio di grande stima all'ex Vicepresidente Riccardo Molinari per la sua capacità, per la sua intelligenza e per il lavoro svolto. In questi mesi ho avuto la fortuna di conoscerlo, una persona non di parte, a mio avviso una persona di cui il Consiglio aveva bisogno. Una persona corretta e onesta.
Anch'io per certi aspetti mi metto nei panni del Consigliere Carossa ma noi non siamo in grado di giudicare i giudici per l'ineleggibilità in quanto amministratore dell'EDISU. Mi dispiace molto per l'amico Molinari.
Allo stesso modo, do il benvenuto a Michele Formagnana che entrerà tra poco in aula. Mi auguro che il nuovo Consigliere continui a lavorare su questa via e su questa strada.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Mi associo, come hanno fatto altri colleghi, all'espressione di stima per il lavoro che il dottor Molinari ha svolto in questi mesi in Consiglio regionale. Un ragazzo preparato, molto equilibrato, lo ha dimostrato nella conduzione del Consiglio regionale in diverse occasioni quando ha sostituito il Presidente.
Una persona giovane che entra nelle istituzioni, sicuramente la sua presenza è stata positiva, fresca e costruttiva.
Ora vi è stato questo, che possiamo chiamare incidente di percorso, ma sono sicuro che la sua attività, il suo percorso, la sua vita politico istituzionale potrà sicuramente proseguire nel futuro.
Certamente è l'occasione per una riflessione, non ovviamente in questa sede. Oggi possiamo solo fare un accenno di una revisione di tutte le normative regionali che regolano l'ineleggibilità e l'incompatibilità.
Questa Regione, se mi è permesso di dire, ha una peculiarità: essere riuscita a mettere parecchi vincoli, parecchi lacciuoli a se stessa e ai Consiglieri regionali, nel corso di diversi decenni. Molto di più di altre Regioni, molto di più di altre assemblee regionali dove tutta una serie di incompatibilità, ineleggibilità e vincoli non sono presenti. Anche per quanto riguarda gli stessi Consiglieri regionali per altre cariche pubbliche elettive. Per cui credo davvero, come il Presidente Cattaneo già in altre occasioni ha garantito, che presto il Consiglio regionale dovrà affrontare la materia in senso più completo della ineleggibilità e incompatibilità.
Nel contempo,saluto il neo collega Formagnana che presto entrerà in Consiglio regionale, augurandogli un buon lavoro all'interno dell'Assemblea.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Ponso, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



PONSO Tullio

Grazie, Presidente.
Poiché il Capogruppo non ha parlato a nome del Gruppo Italia dei Valori, ma a titolo personale, mi sento in dovere di intervenire (se il Consigliere fosse intervenuto a nome del Gruppo, avrei evitato di farlo).
Esprimo anch'io solidarietà per quanto avvenuto. Anch'io, come il Capogruppo Carossa, esprimo perplessità e inquietudine nei confronti di questa sentenza. Tuttavia, mi inchino di fronte a questa sentenza, perch questa è la mia indole politica e di cittadino. Certe leggi magari non piacciono, certe sentenze non piacciono ma siamo in dovere istituzionale di inchinarci, quindi non ne faccio una critica, anche se lascia dell'amaro in bocca, soprattutto alla luce di due sentenze completamente diverse.
La vicenda lascia inquietudine nei cittadini e nei politici. È per questo che dobbiamo lottare in Italia, per dare più chiarezza altrimenti avremmo sempre di più la distanza dei cittadini dalle istituzioni.
Esprimo anch'io apprezzamento per il lavoro svolto dal collega, con cui ho lavorato fianco a fianco nell'Ufficio di Presidenza, quindi non posso che esprimere un giudizio positivo per il suo operato e per la sua determinazione. Sarò a fianco di qualsiasi partito politico che siede in questi scranni, al di là del colore politico, nel lavorare affinché ci sia più chiarezza nei regolamenti. Quindi mi troverete al vostro fianco, sprono tutti quanti, io per primo, a farlo in questa legislatura.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
Anzitutto per associarmi alla valutazione positiva di quella che è stata la presenza di Riccardo Molinari in Consiglio. Ricorderemo sempre con molto piacere la sua capacità di intervento con grande stile e personalità.
Mi associo alle considerazioni di carattere politico del Consigliere Carossa e del Consigliere Pedrale, i quali hanno sottolineato molto bene un'esigenza di questo Consiglio regionale, cioè quella che, in qualche modo, avevo cercato di accennare anche all'inizio di questa legislatura durante le riunioni della specifica Commissione, quando ricordai la necessità di una legislazione che possa condurre alla incompatibilità o alla ineleggibilità, ma che al di fuori di questi ben precisi ambiti, non sia possibile mettere in discussione l'eleggibilità di un singolo Consigliere.
Quindi, la mia volontà, che credo possa essere del Consiglio regionale è di andare a definire con molta precisione gli ambiti di incompatibilità e di ineleggibilità, ma che successivamente, al di fuori di queste, nessuna elezione di un singolo cittadino possa essere mai più messa in discussione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Qualche collega ha usato i termini perplessità e inquietudine per giudicare la sentenza del Presidente della Terza Sezione della Corte di Cassazione, Corrado Carnevale.
Pur condividendo buona parte delle dichiarazioni fatte dai colleghi che mi hanno preceduto oggi, devo dire che ho più perplessità ed inquietudine verso la Corte dell'Aja che giudica non più perseguibili i crimini nazisti perché i crimini di guerra sono diventati di colpo prescrivibili.
Trovo che ho più perplessità per la recente sentenza della Corte d'appello di Torino, peraltro criticata, che ha espresso la stessa perplessità nel procuratore generale Marcello Maddalena, che prevede sintetizzo - che lo Stato, quindi tutti i cittadini, debba ripagare i danni ogni qualvolta il colpevole è insolvibile, o è scappato all'estero o è irreperibile.
Come diceva giustamente il procuratore Maddalena, ci vorrebbero molte leggi finanziarie per andare a ricoprire quelli che sono i danni non più ripagabili per questi motivi che ho elencato e perché non esiste la possibilità di avere un risarcimento di natura economica da parte della vittima.
Sicuramente la sentenza che riguarda il collega e amico Molinari io non l'avrei scritta. Per un motivo di giustizia sostanziale, seppur di giustizia formale, non voglio entrare nel merito, perché è vero che il Presidente della Corte di Cassazione in passato ha cassato vari processi anche importanti - ad esempio, processi per mafia - e sono stati cassati non per merito ma per forma.
Ricordo a tutti i colleghi, soprattutto a quelli che appartengono ai movimenti che a livello nazionale si riconoscono più in una linea giustizialista - o meglio giustizialista, a seconda dell'ora, della giornata e della convenienza - che anche nel diritto, la forma è contenuto la forma è sostanza. Anzi, soprattutto nel diritto, la forma è contenuto e sostanza.
Io non avrei assolutamente emesso questa sentenza, perché avrei fatto una valutazione di merito; mi sarei chiesto al posto dei giudici di cassazione, qual è, nel merito, la valenza dell'EDISU, che valore aggiunto può dare per essere eletto e avere un vantaggio competitivo rispetto ad altri colleghi. E ha fatto benissimo il collega Carossa a fare l'esempio di sindaci in carica di Comuni anche non piccoli, o del vicesindaco di Verbania, cioè il collega De Magistris, il Presidente di Circoscrizione Andrea Stara. Nella scorsa legislatura, ad esempio, c'era un Presidente di Circoscrizione, Bossuto, che tra l'altro è la stessa Circoscrizione del collega Stara.
Lì sicuramente c'è un vantaggio competitivo maggiore di quello che è essere semplicemente un Consigliere amministratore, peraltro espressione della minoranza consiliare, di un ente come l'Ente per il diritto allo studio.
Quindi, al collega Molinari va tutta la mia umana e politica solidarietà, perché ritengo che la sentenza, sulla cui forma non entro nel merito, nella sostanza è di fatto ingiusta. Perché, per quanto nel merito le regole fossero quelle che poi sono state sancite dalla sentenza della Corte di Cassazione, onestamente non credo che nessuno di noi possa dire e mi pare che gli interventi fatti dai colleghi vadano tutti in questa direzione - che la posizione collega Molinari gli abbia dato un vantaggio competitivo particolare rispetto a tantissime altre casistiche.
Un saluto al collega Formagnana e mi ricollego anch'io agli interventi dei colleghi che recentemente hanno preso spunto da questa situazione, per avviare un dialogo franco e aperto per riformare la nostra legge sulle incompatibilità e ineleggibilità. La mia idea è, ad esempio, di trasformare in incompatibilità tutte quelle che non sono ineleggibilità evidenti ed eventualmente piuttosto inserire qualche norma, anche sull'esempio di altre Regioni, come il Friuli Venezia Giulia, come quella che impone, a un soggetto che è Presidente della Provincia o Sindaco di un Comune sopra i 20 mila abitanti, l'obbligo di dimissioni esattamente come esiste per quanto ci riguarda per il Parlamento nazionale. Queste sono delle ipotesi di lavoro.
Mi spiace ancora veramente tanto per il collega Molinari, - e la ringrazio, Presidente, per questa concessione ulteriore di tempo - perch voglio che l'ultimo ricordo sia di un collega che ogni volta che ha seduto al suo posto e ha diretto l'Aula, l'ha sempre fatto con grande equilibrio rispettando la maggioranza, ma rispettando soprattutto l'opposizione e, per quanto mi riguarda, rispettando anche i Gruppi che non sempre sono rispettati da altre conduzioni d'Aula.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Quando siamo venuti a conoscenza della sentenza della Corte di Cassazione abbiamo espresso, come Gruppo consiliare del PD, sentimenti di vicinanza al collega Molinari.
Volentieri li ripetiamo oggi, perché sia pur su posizioni profondamente diverse e a volta anche in netto contrasto, credo che non sia mai mancato da parte nostra il rispetto nei confronti di un collega che ha, comunque svolto la propria attività per le proprie convinzioni e anche nel rispetto del ruolo istituzionale che gli era stato affidato all'interno dell'Ufficio di Presidenza.
A lui rinnoviamo questi sentimenti e questi pensieri, così come vogliamo augurare al neo Consigliere Formagnana.
Le considerazioni su cui un po' impropriamente si sta soffermando il Consiglio regionale, se vogliamo affrontarle avremo modo e luogo per poterle affrontare in modo serio, ma non mi sembra questo il luogo né per commentare leggi né per commentare sentenze né per definire un impianto di un nuovo intervento legislativo sulla materia.



PRESIDENTE

Procediamo pertanto, ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, alla sostituzione del Consigliere regionale Riccardo Molinari.
Premessa la relazione del Presidente della Giunta per le elezioni pongo in votazione in forma palese la proposta che il Consiglio regionale prenda atto che il Consigliere Riccardo Molinari è sostituito dal signor Michele Formagnana.
Indìco la votazione palese sulla proposta di presa d'atto.



(Il Consiglio, all'unanimità, prende atto)



PRESIDENTE

In seguito alla votazione testé effettuata, proclamo eletto Consigliere regionale del Piemonte il signor Michele Formagnana, e lo invito a prendere posto In aula, qualora si trovi nelle vicinanze.
Saluto il collega Formagnana al quale auguro, a nome dell'Assemblea e mio personale, un buon lavoro e un mandato ricco di impegno e soddisfazioni.
Per quanto attiene invece alla convalida dell'elezione del neo proclamato signor Michele Formagnana, l'articolo 17 della legge 108 del 1968 prevede che al Consiglio sia riservata la convalida dell'elezione dei propri componenti, secondo le norme stabilite dal suo Regolamento interno.
A tal fine, l'articolo 18 del Regolamento interno stabilisce che la Giunta per le elezioni provveda all'esame delle condizioni di eleggibilità di ciascuno dei Consiglieri eletti e proporrà successivamente, entro i termini fissati dal Consiglio regionale, l'adozione dei provvedimenti conseguenti.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 178, inerente a "Integrazione Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale - elezione di un Vicepresidente (articolo 22 dello Statuto e articolo 5 del Regolamento)"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 178, relativa a "Integrazione Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale - elezione di un Vicepresidente (articolo 22 dello Statuto e articolo 5 del Regolamento)", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Informo che, ai sensi dell'articolo 22 dello Statuto e dell'articolo 5 del Regolamento interno, bisogna integrare l'Ufficio di Presidenza con la nomina di un Vicepresidente, in quanto il Consigliere Riccardo Molinari ricopriva la carica di Vicepresidente del Consiglio regionale.
Ricordo che, ai sensi dell'articolo 5, comma 5, del Regolamento l'elezione del Vicepresidente si svolge a scrutinio segreto e, ai sensi del comma 7, è eletto Vicepresidente il Consigliere che ha ottenuto il maggior numero di voti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Come Lega Nord abbiamo ricevuto una richiesta, da parte degli amici e alleati del PdL, in cui si chiede che il ruolo di Vicepresidente ricoperto da Riccardo Molinari sia attribuito ad un Consigliere del Gruppo del PdL.
A noi, e lo dico con molta chiarezza, interessa che questo Consiglio regionale vada avanti al meglio. A noi interessa che questo Consiglio regionale, maggioranza e opposizione insieme, riescano a fare qualcosa di buono per i piemontesi e Dio sa quanto ne hanno bisogno.
Noi, quindi, assolutamente accettiamo questa richiesta avanzata dal PdL. Chiediamo solamente al PdL di dichiararci il nome di chi vogliono eleggere come Vicepresidente e noi daremo il voto compatto di tutto il Gruppo.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Ringraziamo il Gruppo della Lega Nord per la disponibilità espressa di affidare ad un nostro esponente la carica di Vicepresidente del Consiglio regionale. Siamo sicuri di poter onorare quest'incarico trovando la persona con il profilo più adatto, che sicuramente si impegnerà all'interno dell'Ufficio di Presidenza.
Non abbiamo ancora potuto riunirci (anche perché ci sono state molte riunioni su altre tematiche, dal bilancio alla sanità) in una riunione di Gruppo specifica per l'individuazione del nostro esponente, quindi vi chiediamo cortesemente di poter rinviare l'elezione del Vicepresidente alla prossima settimana, quando designeremo il nostro rappresentante.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Ho seguito con attenzione e con rispetto l'intervento del collega Carossa, che ancora una volta dava la sensazione del soldato giapponese disposto a qualunque sacrificio, ma, nonostante il grande sacrificio della Lega Nord, oggi apprendiamo che l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale non verrà integrato.
Almeno su questo non raccontiamoci storielle! Non raccontiamoci storielle. Siccome credo che la disponibilità del Gruppo della Lega Nord non sia di mezz'ora fa, anzi, dico di più: i boatos raccontavano che fino a giovedì era certo un candidato della Lega Nord alla carica di Vicepresidente del Consiglio regionale e da venerdì era certo che la Lega Nord avrebbe rinunciato alla carica in nome di un candidato del PdL.
Non raccontiamoci, quindi, che i grandi impegni sulla legge di bilancio e su tutte le questioni hanno impedito al Gruppo del PdL di individuare un candidato alla carica di Vicepresidente.
Credo che sia la prima volta che succede una situazione di questo genere. Questa situazione denota un non rispetto dell'Istituzione e una difficoltà all'interno di quel partito.
Sia chiaro, signor Presidente, che noi non siamo disposti al rinvio nel senso che il Consiglio si assuma la responsabilità di decidere di rinviare la nomina del Vicepresidente.
Su questo saremo assolutamente irremovibili e sia ben chiaro che questa è l'ennesima dimostrazione e l'ennesimo caso di una situazione che all'interno della maggioranza, o a volte all'interno dei singoli partiti che compongono la maggioranza, denota grande confusione e grande difficoltà.
Ci troviamo di fronte ad un grande auspicio e nulla di più.
La dichiarazione del Consigliere Carossa esprime affetto, grande attenzione e grande dedizione nei confronti dei problemi della comunità piemontese e delle persone, ma si dà dimostrazione di grande attenzione nei confronti dei problemi della comunità piemontese quando si mette un'Istituzione nelle condizioni di poter funzionare e di poter lavorare.
Oggi è su questa questione, ma voglio ricordare che è da parecchio tempo che il Consiglio regionale non riesce a procedere all'effettuazione di nomine a causa di divisioni all'interno della maggioranza e sono sedute che da parte della maggioranza viene rifiutata la scheda quando c'è da nominare qualche esponente in rappresentanza della Regione Piemonte all'interno di Istituzioni.
Questo è esattamente il contrario della mozione di affetto e di dedizione nei confronti della comunità piemontese.



PRESIDENTE

Grazie.
Pertanto, Consigliere Pedrale, permane la sua richiesta di rinviare il punto ad altra seduta?



(Cenno di assenso da parte del Consigliere Pedrale)



PRESIDENTE

Bene.
Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione la proposta del Consigliere Pedrale che chiede che l'integrazione dell'Ufficio di Presidenza per l'elezione di un Vicepresidente in sostituzione di Riccardo Molinari, secondo l'articolo 22 dello Statuto e l'articolo 5 del Regolamento interno del Consiglio regionale, avvenga in altra seduta.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di rinvio.
Il Consiglio approva.


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Colleghi, possiamo passare all'esame del punto 5) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
Si proceda alla distribuzione delle schede per le seguenti nomine:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 166 "Fondazione 20 marzo 2006" - Consiglio d'Amministrazione - designazione di 1 rappresentante

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 143 "Fondazione 20 marzo 2006" - Collegio dei Revisori dei Conti - designazione di 1 membro effettivo


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Chiedo gentilmente la sospensione di cinque minuti dei lavori del Consiglio.



PRESIDENTE

I nostri lavori riprenderanno alle ore 17.15.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.04 riprende alle ore 17.26)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Nomino Presidente di seggio il Consigliere Segretario Novero.
Prego il Consigliere Segretario Leardi di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Leardi effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la votazione.
Invito il seggio a recarsi immediatamente in Sala A per procedere allo spoglio delle schede, in quanto i risultati dovranno essere comunicati come consuetudine, in corso di seduta.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Esame ordine del giorno n. 634 presentato dai Consiglieri Ponso e Buquicchio, inerente a "Situazione aziendale Novaplast di Racconigi"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 634, avente ad oggetto "Situazione aziendale Novaplast di Racconigi", presentato dai Consiglieri Ponso e Buquicchio, di cui al punto 5.1) all'o.d.g. Su richiesta del primo firmatario, lo diamo per illustrato.
Vi comunico che è stata presentata una piccola proposta emendativa da parte della Giunta regionale, che il collega Ponso farà propria.
Il testo dell'ordine del giorno risulta così modificato nella parte del dispositivo: in luogo delle parole "possibilmente presso il gruppo Abet, di cui l'azienda fa parte e che vengano attivati tutti gli ammortizzatori sociali previsti", si inseriscono le parole "attraverso gli strumenti che direttamente o tramite i centri per l'impiego sono a disposizione".
Do lettura, quindi, dell'intero dispositivo: "Il Consiglio regionale esprime solidarietà ai lavoratori della Novaplast e chiede alla Giunta regionale di attivare tutti gli strumenti necessari a valutare la reale situazione operativa della Novaplast e le'eventuali possibilità di continuare la produzione nel sito di Racconigi. Inoltre, il Consiglio regionale chiede alla Giunta regionale di intervenire a favore dei dipendenti della Novaplast affinché possano trovare altra collocazione lavorativa, attraverso gli strumenti che direttamente o tramite i centri per l'impiego sono a disposizione".
Ha chiesto la parola il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Intervengo semplicemente per ribadire la nostra condivisione all'ordine del giorno presentato dal collega Ponso.
Comunico, inoltre, che nel frattempo avevo provveduto a depositare un'interrogazione a risposta immediata (ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale) che, per la contingenza dei tempi della seduta odierna, non ha potuto essere trattata.
Condivido, dunque, sia le riflessioni contenute nella premessa, sia l'impegno contenuto nel testo dell'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Vi preannuncio - provvederò, comunque, a ribadirlo in sede di Conferenza dei Capigruppo - che le interrogazioni a risposta immediata che avrebbero dovuto essere trattate oggi, ma che sono saltate a causa di una modifica unanime sull'ordine dei lavori, sono ritenute tutte ammesse e saranno le prime ad essere discusse nella prima seduta utile.
Se non vi sono ulteriori richieste di intervento, procediamo con la votazione dell'ordine del giorno n. 634, così come modificato dal Consigliere Ponso su richiesta della Giunta.
Vi ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 634, il cui testo recita: "Premesso che lo scorso 23 gennaio i 69 lavoratori della Novaplast, azienda racconigese specializzata nella produzione di materie plastiche, hanno ricevuto una lettera in cui venivano esonerati immediatamente, e senza alcun preavviso, dal lavoro considerato che la Novaplast era da tempo in passivo ma non c'erano stati segnali di una decisione così drastica a carico dei lavoratori, in maggior parte donne constatato che l'azienda è stata messa in liquidazione e l'amministratore delegato ha dichiarato che i dipendenti riceveranno regolarmente lo stipendio fino a quando non verranno espletate le pratiche di mobilità valutato che l'ennesima crisi aziendale colpisce l'economia di una zona già in difficoltà a causa della grave situazione economica il Consiglio regionale del Piemonte esprime solidarietà ai lavoratori della Novaplast e chiede alla Giunta regionale di attivare tutti gli strumenti necessari a valutare la reale situazione operativa della Novaplast e le eventuali possibilità di continuare la produzione nel sito di Racconigi. Inoltre, il Consiglio regionale chiede alla Giunta regionale di intervenire a favore dei dipendenti della Novaplast affinché possano trovare altra collocazione lavorativa, attraverso gli strumenti che, direttamente o tramite i centri per l'impiego, sono a disposizione".
Il Consiglio approva.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Esame ordine del giorno n. 639 presentato dai Consiglieri Taricco Reschigna e Muliere, inerente a "Trasferimento a Torino dell'Azienda Alpitour di Cuneo"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 639, avente ad oggetto "Trasferimento a Torino dell'azienda Alpitour di Cuneo", presentato dai Consiglieri Taricco, Reschigna e Muliere, di cui al punto 5.4) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

In accordo con la Giunta regionale, modificheremmo l'ordine del giorno in oggetto, alla luce del fatto che proprio questa mattina il Comune di Cuneo ha indetto un Tavolo di crisi.
Pertanto, dopo il capoverso che inizia con "Preso atto che", che rimane, si aggiungono le seguenti parole: "Preso atto, altresì, che il Comune di Cuneo ha istituito un Tavolo di crisi sul tema in oggetto".
Il dispositivo verrebbe modificato come segue: "Impegna la Giunta regionale a voler attivamente partecipare, come Regione, al Tavolo in oggetto, al fine di salvaguardare i lavoratori che, qualora per varie ragioni impossibilitate a trasferta quotidiana, sarebbero di fatto costretti a dimettersi".



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Qualora non l'avessi già fatto, chiedo al primo firmatario di poter apporre la firma. Grazie.



TARICCO Giacomino

Assolutamente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Condivido anch'io l'ordine del giorno presentato dal collega Taricco.
Così come ha fatto il collega Toselli, chiedo di poter apporre la firma anche perché era stata altresì condivisa la mozione perorata nel novembre scorso da parte di tutto il Consiglio regionale. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gregorio; ne ha facoltà.



GREGORIO Federico

Mi associo ai colleghi nel voler apporre la firma; ne chiedo l'autorizzazione al primo firmatario.



PRESIDENTE

Chi desiderasse aggiungere la propria firma, potrà farlo al banco della Presidenza.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Desidero anch'io apporre la mia firma in calce all'ordine del giorno in oggetto.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Negro; ne ha facoltà.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Condivido l'ordine del giorno in oggetto. Peraltro, ho già provveduto ad apporre la mia firma in calce al documento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Monica

Chiedo anch'io di sottoscriverlo.



PRESIDENTE

Il collega Taricco, ovviamente, acconsente.
Se non vi sono ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 639, il cui testo recita: "Premesso che lo scorso 13 settembre, Alpitour, storica azienda turistica della Granda, ha comunicato la decisione di chiudere la propria sede di San Rocco Castagnaretta, in provincia di Cuneo, che occupa nei vari settori oltre trecento addetti, prevedendone il trasferimento a Tornio in uno stabile sito in Via Lugano, per il quale sarebbe stata prevista la locazione con contratto pluriennale fino al 2025 Ricordato che nel corso della sua lunga storia, iniziata nel 1947, anno della sua costituzione, Alpitour ha segnato in. modo positivo, sia dal punto di vista produttivo che occupazionale, il territorio cuneese Alpitour costituisce, dunque, per il territorio e per l'economia cuneese una delle realtà più importanti in termini di occupazione, innovazione e prestigio internazionale Ricordato, altresì, che le Amministrazioni comunale e provinciale di Cuneo hanno manifestato da subito una posizione nettamente contraria al trasferimento dell'intera attività nel capoluogo piemontese, auspicando la possibilità di un proficuo confronto con l'azienda attraverso cui pervenire ad una soluzione alternativa rispetto a quella prospettata Considerato che il trasferimento di Alpitour a Torino non costituisca soltanto un fattore di fortissimo disagio per i lavoratori coinvolti, la maggior parte dei quali donne con figli, per le quali tale radicale cambiamento sarebbe difficilmente sostenibile e conciliabile con la gestione familiare, ma sia anche, aspetto forse ancora più preoccupante, sintomo di una volontà di cessione dell'azienda soprattutto in un momento come l'attuale, in cui molteplici e gravi sono le problematiche delle aziende piemontesi, sia quanto mai opportuno che si compia tutto il possibile per evitare che un intero comparto produttivo peraltro florido, possa perdere la propria collocazione sia fisica che di mercato Preso atto che l'apposito Tavolo di concertazione, finalizzato a 'verificare la possibilità di elaborare un'alternativa che mantenga l'attuale assetto logistico e tuteli i lavoratori della sede cuneese ed il territorio rispetto ad una defezione che comporterebbe conseguenze dirette e indirette gravi e persistenti, non solo al territorio della Granda', non è stato, ad oggi, ancora promosso dalla Giunta regionale, nonostante l'impegno in tal senso sia stato votato ed approvato nell'adunanza consiliare dello scorso 29 settembre Preso atto, altresì, che il Comune di Cuneo ha istituito un Tavolo di crisi sul tema in oggetto Impegna la Giunta regionale a voler attivamente partecipare, come Regione, al Tavolo in oggetto, al fine di salvaguardare i lavoratori che, qualora per varie ragioni impossibilitate a trasferta quotidiana, sarebbero di fatto costretti a dimettersi".
Il Consiglio approva.


Argomento: Referendum abrogativo e consultivo

Esame ordine del giorno n. 637 presentato dal Consigliere Stara, inerente a "Election Day"

Argomento: Referendum abrogativo e consultivo

Esame ordine del giorno n. 643 presentato dai Consiglieri Bono, Biol Buquicchio, Ponso e Cerutti, inerente a "Indizione del referendum regionale sulla caccia la domenica del primo turno delle amministrative"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame congiunto dell'ordine del giorno n. 637 presentato dal Consigliere Stara, inerente a "Election Day", di cui al punto 5.2) all'o.d.g, e dell'ordine del giorno n. 643, presentato dai Consiglieri Bono, Biolé, Buquicchio, Ponso e Cerutti, inerente a "Indizione del referendum sulla caccia", di cui al punto 5.3) all'o.d.g., che vertono sullo stesso tema.
Ricordo ai colleghi che al termine della seduta è convocata la Conferenza dei Capigruppo.
La parola al Consigliere Stara, per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 637; ne ha facoltà.



STARA Andrea

In sostanza, il documento è legato al fatto che il TAR ha stabilito che il Presidente della Giunta regionale deve fissare, con decreto, entro 15 giorni dalla sentenza (è già passato qualche giorno dalla sua notifica), la data di svolgimento del referendum, imponendo che si deve tenere in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno 2012. Poiché in Piemonte andranno al voto circa 75 Comuni e tre Province, si tratta di una concomitanza temporale unica.
Si prevede che il voto avvenga nella prima settimana del mese di maggio, pertanto considero opportuno, politicamente, rispetto a tutte le posizioni che le forze politiche hanno preso sui risparmi delle risorse pubbliche, poter chiedere che le elezioni e la consultazione referendaria avvengano in un'unica data.
Sappiamo che ci sono diverse questioni organizzative in merito, anche abbastanza complicate: le elezioni amministrative si svolgono in due giorni, mentre il referendum in un giorno solo; tutti i collegi andrebbero al referendum, mentre solo alcuni collegi sono coinvolti dalle elezioni. Si tratta di problematiche organizzative abbastanza complicate, ma risolvibili.
L'impegno è che, nell'ambito della risolvibilità e della fattibilità la Giunta indichi, anche previo accordo con le varie Prefetture, la possibilità di realizzare il cosiddetto Election Day, cioè la possibilità di accorpare le elezioni in un'unica data. Il rischio è che, diversamente si portino al voto, a distanza di pochissime settimane l'una dall'altra due procedure elettorali. Nei Comuni che già vanno al voto, i cittadini avrebbero una doppia convocazione.
Ritengo che le istituzioni, in questo caso, abbiamo solo un dovere, che è quasi automatico: accorpare le elezioni ridurrebbe sicuramente le spese e consentirebbe anche una visione di una Pubblica Amministrazione attenta alle dinamiche di risparmio delle risorse e di agevolazione al voto per le istituzioni.
Ovviamente non inserisco in quest'ordine del giorno (non è nella mia volontà, e lo dico in maniera esplicita) alcun elemento che possa condizionare, o essere a favore di una possibile influenza, il risultato del referendum. Questo non dev'essere assolutamente inserito nell'alveo della discussione: è un elemento di buonsenso.
Tra l'altro, la popolazione coinvolta è anche abbastanza limitata quindi i possibili rischi di attribuire lo spirito di questo documento ad una parte o all'altra, sono assolutamente esclusi.
Chiedo, dunque, ai colleghi di votare per l'accorpamento e per l'Election Day.
Grazie.



PRESIDENTE

Sospendo il punto per comunicare il risultato delle nomine.


Argomento: Nomine

Nomine - Proclamazione degli eletti


PRESIDENTE

Relativamente al punto 5) all'o.d.g., che reca "Nomine", in base allo scrutinio effettuato possiamo procedere alla proclamazione degli eletti delle seguenti nomine: Proposta di deliberazione n. 166 "Fondazione 20 marzo 2006" - Consiglio d'Amministrazione - designazione di 1 rappresentante: Proclamo designato, quale componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione 20 marzo 2006, il signor Valter Marin.
Proposta di deliberazione n. 143 "Fondazione 20 marzo 2006" - Collegio dei Revisori dei Conti - designazione di 1 membro effettivo: Proclamo designata, quale componente effettivo del Collegio dei Revisori dei Conti della Fondazione 20 marzo 2006, la signora Monica Maria Bianca Vacca.


Argomento: Referendum abrogativo e consultivo

Esame ordine del giorno n. 637 presentato dal Consigliere Stara, inerente a "Election Day" (seguito)

Argomento: Referendum abrogativo e consultivo

Esame ordine del giorno n. 643 presentato dai Consiglieri Bono, Biol Buquicchio, Ponso, Cerutti e Artesio, inerente a "Indizione del referendum regionale sulla caccia la domenica del primo turno delle amministrative" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame degli ordini del giorno sull'Election Day.
Immagino che il Consigliere Bono voglia illustrare il proprio documento.
Prego, Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno da me presentato e sottoscritto dai colleghi Biol Buquicchio, Cerutti, Ponso e Artesio va nella stessa direzione del documento presentato dal collega Stara: andare verso un'ottica di risparmio per le casse comunali. Naturalmente l'ho già presentato all'Assessore Sacchetto e all'Assessore Quaglia e so che gli Uffici competenti stanno svolgendo le loro valutazioni.
Da calcoli fatti a spanne, possiamo valutare che il 6 maggio (la data sembra questa) andranno al voto circa 600.000 abitanti (circa un settimo della popolazione piemontese, che è di 4.400.000 e rotti abitanti), quindi possiamo ipotizzare che, nei Comuni sede di elezione, il 6 maggio i seggi saranno già costituiti; bisognerebbe solo aggiungere il costo della stampa delle schede.
Possiamo, quindi, immaginare che tre-quattro milioni, se la spesa totale si aggira intorno ai 25 milioni, sempre rimanendo su un settimo della popolazione coinvolta, potrebbero rappresentare il risparmio che deriverebbe da un accorpamento del referendum regionale e delle elezioni amministrative di maggio 2012.
Penso sia una proposta di buonsenso, quindi ritengo debba essere presa seriamente in considerazione dalla Giunta.
Con quest'ordine del giorno chiediamo che il Consiglio impegni la Giunta quantomeno a considerare attentamente quello che potrebbe rappresentare un risparmio su una spesa che va affrontata (è un referendum atteso da 25 anni).
Cerchiamo di limitare il più possibile un costo necessario per l'esercizio della democrazia da parte dei cittadini.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ci sono altri interventi? La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

La ringrazio, Presidente.
Ho già espresso l'intendimento, in merito all'ordine del giorno, quando ne ho chiesto, un paio d'ore fa, l'iscrizione all'o.d.g., per poterlo discutere nella giornata di oggi, proprio perché è importante, vista la concomitanza e l'approssimarsi delle due decisioni (la data delle elezioni amministrative decisa dal Ministero dell'Interno e la data del referendum sulla caccia, che, in ottemperanza alla richiesta del TAR, dovrà essere stabilita dalla Giunta regionale, non so tecnicamente se dal Presidente della Giunta o dalla Giunta medesima).
Chiederei - questa per lei è una novità - che vengano applicate anche in sede di Regione Piemonte le consuetudini che sono applicate a livello nazionale, quando il Governo propone al Presidente della Repubblica una data elettorale di natura referendaria, amministrativa o di altra natura.
Sappiamo benissimo che, qualunque votazione e qualunque scelta il Consiglio regionale effettuerà in merito all'ordine del giorno in oggetto poi la Giunta, così come il Ministero degli Interni, che è autonomo e libero nella scelta, potrà optare per un'altra data, in modo - direi quasi insindacabile.
Sono contento per la presenza del Vicepresidente Cavallera dell'Assessore Maccanti e dell'Assessore al bilancio (c'è la totalità dell'organo pulsante della Giunta, su questa questione). Più che la votazione e l'applicazione dell'ordine del giorno, chiederei che la Giunta si attivasse affinché vengano svolte consultazioni bilaterali informali con i vari Gruppi regionali presenti in Consiglio regionale, per ricevere delle indicazioni e dei suggerimenti, anche perché quando, normalmente, a livello nazionale, si cerca l'accorpamento di momenti elettorali non si utilizza l'ordine del giorno, ma, semmai, la mozione o il provvedimento legislativo.
a va sans dire, i motivi per cui alcuni degli antireferendari non volevano il referendum sulla caccia sono gli stessi motivi che attualmente, ci servono per dire che dobbiamo accorpare i momenti referendari proprio per risparmiare le risorse. Anche se, lo voglio ricordare ad onore del vero, sono due partite diverse dal punto di vista dei conti pubblici. Infatti, mentre le amministrative rimangono comunque ad esclusivo conteggio dello Stato, le regionali, e in questo caso il referendum, rimangono a nostro totale appannaggio. Occorre procedere a trattative bilaterali con le varie Prefetture affinché, evidentemente, ci sia una riduzione dei costi, perché non è lo stesso organo che eroga. Non so se i colleghi hanno compreso quello che intendo.
Siccome sono, di fatto, organi decisori diversi, purtroppo la commissione non è così automatica votando, ad esempio, l'attuale l'ordine del giorno. Se per caso si dovesse proseguire nella votazione, ovviamente non so quanti siano iscritti, comunque mi sembra siano della stessa intenzione - voterei in senso favorevole gli ordini del giorno, perch comunque, è un segnale che intendiamo dare alla Giunta.
Però, personalmente, preferirei, come ho detto inizialmente e come ho ripetuto un paio di ore fa, che la Giunta si attivasse per ricevere le istanze dei vari Gruppi e, poi, in assoluta autonomia, come prevede la legge, scegliesse la rotta più confacente, ben considerando - questo sicuramente è già nelle considerazioni della Giunta - che tutte le argomentazioni provenienti dai proponenti degli ordini del giorno sono di assoluto buon senso e condivisibili. Per carità, non nascondiamoci che sono anche questioni di natura strategica per poter aiutare il raggiungimento del quorum, che, a titolo personale, auspico.
Grazie, Presidente; grazie, colleghi.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola alla Consigliera Cerutti.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Ho poco da aggiungere rispetto ai colleghi: ho sottoscritto uno dei due atti che hanno il medesimo fine.
Credo che questo Consiglio non possa sottrarsi ad una scelta importante, proprio perché concernente quanto tutti abbiamo a cuore, cioè anche il risparmio di risorse. Quindi, in questa direzione sarebbe ormai inspiegabile che, comunque, il referendum si terrà. C'è anche questa sentenza da parte del TAR, che è piuttosto dura nei confronti della Giunta regionale, in quanto la dichiara inadempiente rispetto all'obbligo e, in questo senso, chiede, entro 15 giorni, di ottemperare all'obbligo di procedere.
Abbiamo ritenuto importante svolgere questo momento in cui il Consiglio regionale può dare un'indicazione. Se per molti è considerato, comunque, un male, al di là delle considerazioni che ciascun Gruppo e ciascun Consigliere può portare, in realtà, penso sia interesse del Consiglio, se viene ritenuto un male, applicare la riduzione del danno. In questo senso la riduzione del danno è rappresentato da un accorpamento, che è possibile: certamente non è previsto, però si possono mettere in atto i meccanismi affinché permettere questo accorpamento e determinare una riduzione delle risorse in campo.
Altro tema è il raggiungimento del quorum che, certamente, starà a cuore a chi ha promosso questo referendum, sarà suo compito poterlo raggiungere. Però, abbiamo una serie di Comuni che vanno al voto, che, in questo senso, dal punto di vista della loro popolosità, non garantiscono il quorum, ma, sicuramente, offrono un beneficio dal punto di vista delle risorse stanziate.
In questo senso, chiediamo a tutto il Consiglio di sostenere questi ordini del giorno. In caso contrario, certamente sarà difficile spiegare l'avvio verso uno spreco di risorse.



PRESIDENTE

Dichiaro chiuso il dibattito generale.
Per la Giunta regionale, la parola all'Assessore Maccanti.



MACCANTI Elena, Assessore agli affari istituzionali

Grazie, Presidente.
evidente che si comprende bene e si condivide la ratio che ha mosso alcuni Consiglieri a presentare questo ordine del giorno, cioè razionalizzare e, soprattutto, poter conseguire un risparmio per le esangui casse della Regione Piemonte. Tecnicamente, però, ci sono due problemi ed è la ragione per cui, tecnicamente, la Giunta non può, in questa sede esprimere un parere favorevole, pur recependo e condividendo la raccomandazione da parte del Consiglio regionale.
Le due ragioni tecniche sono le seguenti. Innanzitutto, la Giunta regionale non ha il potere, così come è formulato l'ordine del giorno del Consigliere Bono, di indire il referendum la domenica in cui vengono indette le elezioni amministrative, in quanto questa non è una sua competenza esclusiva. È necessario un protocollo, un accordo e un'autorizzazione da parte del Ministero degli interni, quindi una serie di accordi con le Prefetture.
Secondariamente - lo hanno già bene evidenziato tanto il Consigliere Stara quanto il Consigliere Giovine - ci sono ragioni di ordine tecnico.
Per esempio, per le elezioni amministrative si vota in due giorni, mentre per il referendum in un giorno solo: in questo caso si lederebbe il diritto dei cittadini che dovessero recarsi alle urne il lunedì, perché questi cittadini non potrebbero votare per il referendum.
Questi sono i problemi sul campo, che, ripeto, sono di ordine tecnico.
evidente che la Giunta, che ha anch'essa, a maggiore ragione, a cuore le sue casse, soprattutto in questo periodo, cercherà di adoperare tutti gli strumenti affinché il referendum non comporti spese eccessive per quanto riguarda le casse della Regione.
RESIDENTE Adesso dobbiamo porre in votazione gli ordini del giorno: il primo sarà l'ordine del giorno n. 637.



(Commenti del Consigliere Stara)



PRESIDENTE

Non c'è la dichiarazione di voto, ma ha il diritto di replica.
La parola al Consigliere Stara.



STARA Andrea

Sarò brevissimo.
Come già annunciato, sono sul campo i problemi tecnici che l'Assessore ha ricordato, così come nel mio intervento.
Ricordo a tutti che si tratta di un ordine del giorno. Quindi ribadisco a tutti i colleghi l'invito a votare, che dà un indirizzo politico importante alla Giunta, che, in qualche modo, farà di tutto per seguire le indicazioni provenienti dal Consiglio, comunque con una formalità esplicitata che, di fatto, impegnerà il Presidente Cota e la Giunta nell'individuare comunque una soluzione.
Ovviamente, se non sarà possibile tecnicamente, di fatto, la Giunta ci spiegherà i motivi.
L'invito a tutti i colleghi è quello di responsabilizzarci, come Consiglio, su questo tema. Grazie.



PRESIDENTE

Il numero legale è 29.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 637, il cui testo recita: "Premesso che il TAR ha stabilito che il presidente della Giunta Regionale con decreto deve fissare entro 15 giorni dalla notifica della sentenza, la data di svolgimento del referendum sulla caccia da tenersi in una domenica compresa tra il 15 aprile ed il 15 giugno 2012 considerato che nello stesso periodo i cittadini di quasi un centinaio di comuni e di 3 province del Piemonte saranno chiamati ad esprimere il loro voto per il rinnovo delle relative amministrazioni la separazione dei due momenti elettorali - oltre a comportare disagio per i cittadini che si troverebbero a votare in due momenti diversi nell'arco di poche settimane - comporterebbe un inutile esborso economico per la pubblica amministrazione i risparmi derivanti dall'accorpamento delle elezioni potrebbero essere indirizzati verso fini di pubblica utilità in un contesto dominato da continui ed indistinti tagli alle risorse del bilancio l'accorpamento della data delle elezioni amministrative e del Referendum dimostrerebbe un atto di responsabilità politica e di rispetto per i contribuenti e per la collettività impegna la Giunta Regionale a far coincidere la data di svolgimento per il Referendum sulla caccia con la data individuata dal Governo per lo svolgimento delle consultazioni amministrative".
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 643, il cui testo recita: "Premesso che Dopo 25 anni finalmente, tramite il pronunciamento della Corte di Appello di Torino e l'ultima sentenza del TAR, la Regione è stata dichiarata inottemperante verso il referendum abrogativo regionale in materia di regolamentazione della caccia e obbligata ad indirlo, pena il commissariamento prefettizio Il referendum regionale deve svolgersi una domenica tra il 15 di aprile ed il 15 di giugno corrente anno Il 6 di maggio con tutta probabilità si voterà per il primo turno delle amministrative in 81 comuni piemontesi, tra cui i capoluoghi di provincia Asti, Alessandria e Cuneo, per un totale di quasi 600 mila abitanti Appreso che Il costo di un'elezione regionale si aggira sui 25 milioni di euro La Regione Piemonte versa in una situazione di bilancio complessa, per via di un indebitamento cresciuto nettamente negli ultimi anni e per via degli ultimi tagli ai trasferimenti statali L'eventuale accorpamento del referendum al primo turno delle elezioni amministrative porterebbe ad un sicuro risparmio, almeno relativo all'allestimento dei seggi nei comuni che vanno al voto amministrativo Tale risparmio è valutabile approssimativamente in circa 3-4 milioni cioè un settimo della spesa totale, essendo 600 mila i piemontesi che vanno al voto sul totale di oltre 4 milioni e 400 mila piemontesi Il Consiglio regionale impegna la Giunta Regionale ad indire il referendum regionale la domenica del primo turno delle amministrative, per permettere il maggior risparmio possibile alla Regione Piemonte".
Il Consiglio non approva.
I Presidenti di Gruppo sono immediatamente convocati in Sala A per la Conferenza dei Capigruppo.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.04)



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