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Dettaglio seduta n.178 del 31/01/12 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(Alle ore 10.00 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(La seduta ha inizio alle ore 10.32)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Istituzione nuovi comuni - Mutamento denominazioni

Proposta di deliberazione del Consiglio regionale inerente a referendum Mappano Comune (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio; ne fa facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Ho ritenuto di presentare una richiesta formale, anche cartacea affinché si possa inserire nell'odierno o.d.g. la proposta di deliberazione in merito all'indizione del referendum sul Comune di Mappano. Se mi consente solo trenta secondi, vorrei spiegare le motivazioni.
Come lei e i colleghi presenti ricorderanno, all'ultima riunione dei Capigruppo c'era stata la richiesta di discutere nel merito sul tempo dell'iter riguardante l'indizione del referendum in una seduta della I Commissione che si sarebbe potuta svolgere il giorno successivo o dopo un paio di giorni, per poter giungere oggi alla discussione, sempre nel merito, in aula. Siccome ritengo che...



PRESIDENTE

Chiedo scusa, collega Buquicchio.
Il Consigliere Buquicchio sta facendo una proposta d'inserimento all'o.d.g. per la nota questione della deliberazione relativa al referendum per l'istituzione del Comune di Mappano: pregherei un po' d'attenzione poiché immagino che anche altri Gruppi vorranno esprimersi.
Prego, continui, Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Dicevo che ritengo che in quell'occasione - dal punto di vista della partecipazione, che dovrebbe essere la più larga possibile - si sia verificata una strozzatura e che la Conferenza dei Capigruppo, per volere di una parte sola, ha deciso di bloccare lì la discussione, di non dare spazio ad un eventuale dibattito in I Commissione e quindi anche di non dare la possibilità, oggi, di discutere il provvedimento.
Siccome penso che nell'ottica della democrazia in senso lato - seppur limitata a livello istituzionale - si sia trattato di un vulnus, oggi ho ritenuto di presentare questa richiesta in modo che non sia solo un numero ristretto di Capigruppo a favorire o a limitare il confronto su una questione così delicata e che attiene, anche in modo trasversale tra i banchi di quest'Aula, alla sensibilità dei colleghi.
Affinché non siano solo loro a dire se è possibile discutere o meno, ma sia il Consiglio nella sua interezza a potersi esprimere nel merito, penso che una discussione in Consiglio nel merito di quest'argomento vada fatta ed è per questo che mi sono permesso di inoltrare questa richiesta. Grazie Presidente.



PRESIDENTE

Consigliere Buquicchio, prima di andare avanti con le proposte di modifiche, richiamerei l'attenzione dell'Aula su questo punto.
Il collega Buquicchio chiede di inserire all'o.d.g. della seduta di oggi la proposta di deliberazione del Consiglio regionale con la quale indire il referendum per il costituendo Comune di Mappano; ricordo peraltro che stamattina abbiamo incontrato una delegazione alla quale abbiamo dato rassicurazioni e la Conferenza dei Capigruppo parlerà di questo anche nella giornata di domani.
Abbiamo però un problema procedurale, collega Buquicchio: mentre lei essendo trascorsi i trenta giorni - poteva chiedere l'iscrizione in aula della proposta di legge, per quanto attiene questa proposta di deliberazione questo non è possibile, perché si tratta di un tipo d'atto che nasce in Commissione e quindi è solo la Commissione che lo pu trasmettere.
nelle sue facoltà di Consigliere regionale, collega, richiedere eventualmente una riunione straordinaria della Commissione competente per lo dico in un modo non istituzionale e me ne scuso - "far nascere l'atto": per avere, cioè, proprio il "prodotto" del quale chiedere l'iscrizione in aula.
Non si può iscrivere la deliberazione perché - a norma del comma 6 articolo 3, della legge regionale 2 dicembre 1992 n. 51 a riguardo dell'istituzione di nuovi Comuni - "il parere della Commissione è quindi trasmesso al Consiglio per l'esame e l'eventuale approvazione della delibera favorevole all'indizione del referendum stesso, ovvero della delibera che fa propri i risultati dei referendum effettuati dai Comuni".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Proprio in considerazione delle sue giustissime osservazioni, mi permetto allora di chiedere all'Aula - e quindi a lei e all'Ufficio di Presidenza nel suo insieme - una sospensione del Consiglio: visto che è presente il Presidente della I Commissione, si potrebbe convocare subito una seduta straordinaria di Commissione sull'argomento. Grazie.


Argomento: Patrimonio culturale regionale (linguistico, etnologico, folcloristico, storia locale)

Ordine del giorno n. 620 presentato dai Consiglieri Leo, Pedrale Montaruli, Spagnuolo, Motta Massimiliano, Pentenero e Giovine, inerente a "Impegno per la salvaguardia e valorizzazione del Planetario di Pino Torinese come strumento indispensabile per la diffusione della cultura scientifica tra i giovani piemontesi" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente.
Intervengo su un tema che, in questi giorni, credo e spero sia condiviso, anzi, penso proprio di sì: c'è molta attenzione sulle vicende del Planetario di Pino Torinese. Avrete visto sui giornali appelli da parte di Margherita Hack e di tante altre personalità.
Vorrei ricordare che il Popolo della Libertà ha presentato già da qualche giorno, Presidente, un ordine del giorno sul Planetario: l'abbiamo depositato subito per poterne discutere in tempi brevissimi. Ovviamente si tratta di un documento apertissimo a qualsiasi sottoscrizione e modifica perché so che è un argomento d'interesse trasversale, anche se inizialmente l'abbiamo seguito i colleghi Montaruli, Mastrullo, Pedrale ed io.
Chiederemmo però, Presidente...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Leo: esiste già l'ordine del giorno?



LEO Giampiero

Sì, è depositato: i miei collaboratori mi dicono di averlo fatto.



PRESIDENTE

Qui non risultano documenti a proposito del Planetario. In ogni caso collega Leo, lei ne chiede l'iscrizione all'o.d.g.?



LEO Giampiero

Sì, Presidente: per oggi, perché le Fondazioni bancarie si riuniscono venerdì per decidere in merito. Grazie.


Argomento: Rapporti Regione - Parlamento

Ordine del giorno n. 623 presentato dai Consiglieri Cursio, Ponso e Negro inerente a "Plauso e sostegno alle parole espresse dal Presidente della Repubblica circa l'estensione del diritto di cittadinanza ai bambini nati sul suolo italiano e per invitare il Parlamento a svolgere l'iter di revisione del diritto di cittadinanza, rispettando i diritti di chi è nato e cresciuto e si sente italiano" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cursio; ne ha facoltà.



CURSIO Luigi

Grazie, Presidente.
Vorrei chiedere, se possibile, di iscrivere un mio ordine del giorno presentato stamani, che riguarda l'estensione del diritto di cittadinanza a tutti coloro che nascono in questo nostro Paese, proprio per dar seguito anche alle parole espresse dal nostro Presidente della Repubblica. Grazie.


Argomento: Rapporti Regione - Parlamento

Ordine del giorno n. 582, inerente a "Cittadinanza italiana per i figli di genitori stranieri nati in Italia" presentato dai Consiglieri Bresso Artesio, Cerutti, Dell'Utri, Stara


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Stara.



STARA Andrea

Non me ne voglia il collega Buquicchio, però credo che la discussione avvenuta anche in Commissione - abbia esplicitato un certo orientamento.
Personalmente sono contrario a che s'inserisca quel tipo d'ordine del giorno sul Comune di Mappano. Sono però anche contrario all'iscrizione dell'ordine del giorno che è stato appena illustrato dal collega Cursio nel senso che sul tema c'è già un ordine del giorno della Consigliera Bresso, che anch'io ho firmato. Direi quindi che le cose, se si affrontano si affrontano insieme: se vogliamo inserire questo documento all'o.d.g.
facciamolo, ma inseriamolo insieme con quello già depositato che chiede il medesimo tipo di intervento.


Argomento: Diritti umani

Ordine del giorno n. 565 presentato dalla Consigliera Artesio, inerente a "Adesione alla campagna 'L'Italia sono anch'io'" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Artesio.



ARTESIO Eleonora

In linea con quanto appena dichiarato dal Consigliere Stara, ma non in polemica con la richiesta del Consigliere Cursio, segnalo che sulla raccolta firme "L'Italia sono anch'io" insistono due ordini del giorno: uno mio e quello n. 582 della collega Bresso, che avevo cofirmato. Quindi, per affinità, chiederei l'abbinamento.


Argomento: Istituzione nuovi comuni - Mutamento denominazioni

Proposta di deliberazione del Consiglio regionale inerente a referendum Mappano Comune (richiesta iscrizione all'o.d.g.) (seguito)


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Intervengo a riguardo della richiesta di inserire l'ordine del giorno sul referendum per il Comune di Mappano.
Dico semplicemente che, per essere coerenti con quanto abbiamo già sostenuto in Conferenza dei Capigruppo - e penso che questo sarà confermato anche dagli altri Capigruppo di maggioranza - riteniamo che in questa fase l'avvio delle procedure per l'indizione del referendum non sia opportuno perché - come abbiamo già detto e non vorrei dilungarmi - abbiamo una situazione per la quale tra i Comuni che devono essere coinvolti nel referendum alcuni sono in scadenza e uno è commissariato. Non abbiamo quindi la contezza democratica dell'opinione di questi Comuni, che devono in ogni caso esprimere un parere da questo punto di vista.
Chiedere il referendum nella fase primaverile mi sembra pertanto prematuro: nulla vieta di aspettare che queste Amministrazioni vengano elette o rielette; poi, eventualmente, indire il referendum nella fase autunnale. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Prima di procedere, comunico brevemente l'esito dell'incontro, anche perché vorrei concludere la questione per procedere sia alla commemorazione del Presidente emerito della Repubblica sia dell'ex Consigliere Gastaldi alle ore 11, come previsto. Pertanto, vi invito a fare un po' di sintesi cominciando da me stesso.
Oggi abbiamo incontrato la delegazione del Comitato per la costituzione del Comune di Mappano, alla quale abbiamo spiegato che, successivamente ai primi incontri che si sono svolti nelle ultime settimane, comunque, è stata presentata una proposta di legge; sono state richieste le consultazioni sono stati chiesti i pareri in data 18 gennaio 2012 ai quattro Consigli comunali competenti e al Consiglio provinciale di Torino. La I Commissione ha chiesto all'Ufficio di Presidenza di valutare la questione nella Conferenza dei Capigruppo.
La Conferenza dei Capigruppo ha valutato che non c'era un orientamento prevalente per trattare dell'argomento nell'eventuale seduta della I Commissione di giovedì scorso e in aula quest'oggi; comunque, vi è un impegno, sostanzialmente corale, solo un collega ha dissentito in maniera molto efficace in sede di Conferenza dei Capigruppo.
L'orientamento fortemente prevalente di maggioranza e di opposizione prevedeva di procedere successivamente alla data ultima dell'espressione dei pareri del 19 marzo 2012, per mettere in condizione i mappanesi di avere una risposta, che mi sembra potrebbe essere anche positiva.
Successivamente, sarà la I Commissione e, poi, l'Aula nella sua sovranità ad assumere una decisione, ben prima del termine nuovo ed ultimo del 31 luglio, per permettere loro di svolgere un referendum in autunno.
Pertanto, Consigliere Buquicchio, alla luce di quanto espresso, mi sembra non ci sia condivisione sull'interruzione dei lavori e riunione della I Commissione: lei ne prende atto o devo esprimerlo attraverso la votazione? La parola al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Mi rammarico di questa decisione.
Caro Consigliere Pedrale, trattandosi di un argomento caratterizzato da una sensibilità diffusa ed estrema, ritengo che ogni Consigliere si sarebbe potuto esprimere in aula assumendosi la responsabilità dell'espressione di voto personale; invece, lei con questo atteggiamento sta strozzando il confronto democratico. Altresì, mi sembra una posizione da struzzo, perch si vuole infilare la testa sotto la sabbia.
bene che ognuno esprima la sua posizione. Io, per esempio, sono favorevole, mentre lei so che non lo è, ma diciamolo pubblicamente! Non mi piace essere inserito in quel calderone dove si dice che " il Consiglio regionale si rifiuta". Non è vero che il Consiglio regionale si rifiuta: lei e altri si rifiutano ed è bene che possa rimanere agli atti formalmente con una votazione.



PRESIDENTE

Quindi, vuole la votazione?



BUQUICCHIO Andrea

Sì.



PRESIDENTE

Procediamo con la votazione sulla richiesta del Consigliere Buquicchio di interrompere i nostri lavori per dare corso ad una riunione straordinaria della I Commissione riguardo alla delibera inerente al referendum per l'istituzione del Comune di Mappano.
Chi vota "sì" intende sospendere i lavori e procedere - ovviamente avverto che si svolgeranno le commemorazioni - con i lavori della I Commissione; chi vota "no" vuole proseguire con l'o.d.g. dell'odierna adunanza.
Il numero legale è 27.
Indìco la votazione palese sulla richiesta del Consigliere Buquicchio.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Colleghi, c'è la richiesta, se l'Aula acconsente, di iscrivere all'odierno o.d.g. i seguenti atti d'indirizzo, pervenuti in mattinata alla Presidenza: ordine del giorno n. 629 presentato dai Consiglieri Cattaneo, Leardi Ponso e Cerutti, inerente a "Sostegno ai lavoratori della Servirail Italia ex Wagon-lits" (sostanzialmente condiviso) ordine del giorno n. 624 presentato dai Consiglieri Cattaneo, Leardi Ponso, Vignale, Mastrullo, Botta Marco, Taricco, Leo, Pedrale, Negro Boniperti, Pentenero, Valle, Muliere e Carossa, inerente a "Norme sulla fiscalità agricola introdotte dal d.l. 'Salva Italia' e applicazione dell'IMU" (ordine del giorno votato all'unanimità dalla Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e delle Province autonome, di cui ho già parlato con l'Assessore, su cui i Presidenti dei Consigli regionali avevano assunto l'impegno di farlo approvare la prima seduta utile) ordine del giorno n. 622 presentato dai Consiglieri Bono e Biol inerente a "Sussidi e ammortizzatori sociali attualizzati alla situazione economica e non alla Certificazione Unica dei Redditi (CUD)" ordine del giorno n. 620 presentato dai Consiglieri Leo, Pedrale Montaruli, Spagnuolo, Motta Massimiliano, Pentenero e Giovine, inerente a "Impegno per la salvaguardia e valorizzazione del Planetario di Pino Torinese come strumento indispensabile per la diffusione della cultura scientifica tra i giovani piemontesi" ordine del giorno n. 623 presentato dai Consiglieri Cursio, Ponso e Negro, inerente a "Plauso e sostegno alle parole espresse dal Presidente della Repubblica circa l'estensione del diritto di cittadinanza ai bambini nati sul suolo italiano e per invitare il Parlamento a svolgere l'iter di revisione del diritto di cittadinanza, rispettando i diritti di chi è nato e cresciuto e si sente italiano" ordine del giorno n. 565 presentato dalla Consigliera Artesio, inerente a "Adesione alla campagna 'L'Italia sono anch'io'" Collega Cursio, su questo abbiamo registrato una perplessità e una contrarietà: permane la sua richiesta? Anche perché mi corre l'obbligo di dirle che...
La parola al Consigliere Cursio.



CURSIO Luigi

Pensavo che l'osservazione da parte del collega Stara intendesse invece, aggiungere l'ordine del giorno presentato dalla Consigliera Bresso...



PRESIDENTE

Se l'interpretiamo in questo senso, va bene.



CURSIO Luigi

Io l'ho inteso in tal senso.



PRESIDENTE

D'accordo.



CURSIO Luigi

Per cui è rafforzativo.



PRESIDENTE

Quindi, colleghiamo all'ordine del giorno del collega Cursio anche il n.
582, inerente a "Cittadinanza italiana per i figli di genitori stranieri nati in Italia"presentato dai Consiglieri Bresso, Artesio, Cerutti Dell'Utri, Stara Se siamo d'accordo, propongo di modificare i nostri lavori come segue: procederemo alle commemorazioni; seguirà lo svolgimento delle interrogazioni e interpellanze; le nomine; la votazione sulla proposta di deliberazione n. 158; poi, l'esame dell'ordine del giorno relativo ai lavoratori ex Wagon-lits; dell'ordine del giorno sull'applicazione dell'IMU in agricoltura; dell'ordine del giorno sugli ammortizzatori sociali presentato dal Consigliere Bono; dell'ordine del giorno per la salvaguardia e la valorizzazione del planetario, presentato dal Consigliere Leo e dell'ordine del giorno richiesto dal Consigliere Cursio e altri colleghi.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente)


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Ordine del giorno n. 606 presentato dai Consiglieri Boeti, Lepri Reschigna, Gariglio e Manica, Carossa, inerente a "Tutela dei lavoratori in mobilità rispetto alle disposizioni nazionali in materia di pensioni" ((richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Signor Presidente, informo che la settimana scorsa ho depositato un ordine del giorno relativamente a quei lavoratori cosiddetti "esodati" cioè quei lavoratori che avrebbero dovuto, magari dopo la mobilità, andare in pensione, rispetto ai quali, invece, lo spostamento dell'anno di pensione rende, di fatto, non più dipendenti e anche...



PRESIDENTE

Iscriviamo anche questo.



BOETI Antonino

Poiché il 4 febbraio il Senato voterà su questo provvedimento, sarebbe opportuno discuterne.



PRESIDENTE

Va bene, è iscritto anche questo.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente)



PRESIDENTE

L'o.d.g. è approvato così come modificato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali delle sedute del 20, 27 e 29 dicembre 2011.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione del Senatore a vita e Presidente emerito della Repubblica italiana Oscar Luigi Scalfaro, deceduto il 29 gennaio 2012


PRESIDENTE

Invito i colleghi Consiglieri a prendere posto, per cortesia, per procedere alla commemorazione del Presidente emerito della Repubblica italiana.
RESCHIGNA Aldo (fuori microfono) una vergogna!



PRESIDENTE

Chiedo scusa, collega Reschigna.



PRESIDENTE

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PRESIDENTE

una vergogna!



PRESIDENTE

Collega Reschigna, per favore! Poi, se vuole, interverrà; adesso procediamo.



PRESIDENTE

Domenica 29 gennaio è deceduto a Roma il Senatore a vita e Presidente emerito della Repubblica italiana, Oscar Luigi Scalfaro. I funerali sono stati celebrati in forma privata lunedì 30 nella Chiesa di Santa Maria in Trastevere a Roma.
Nato a Novara il 9 settembre 1918, Scalfaro ha ricoperto la carica di Presidente della Repubblica dal 1992 al 1999, raggiungendo così il culmine di una carriera in seno alle Istituzioni che lo ha visto rivestire numerosi incarichi.
Eletto nel 1946 a fa parte dell'Assemblea Costituente, è stato successivamente parlamentare dal 1948 e ininterrottamente fino al 1992, in rappresentanza della Circoscrizione di Torino-Novara-Vercelli, deputato.
A partire dal 1954 è stato più volte nominato Sottosegretario di Stato e nel 1966 è stato incaricato per la prima volta Ministro, con le deleghe ai trasporti, all'aviazione civile e, poi, nel 1983, Ministro dell'Interno ruolo ricoperto in più Governi, affrontando temi di grande rilievo nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata.
stato anche Presidente della Camera dei Deputati, dal 24 aprile 1992 al 25 maggio dello stesso anno, quando venne ad ampia maggioranza eletto Presidente della Repubblica, pochi giorni dopo la strage di Capaci in cui perse la vita il giudice Falcone con la moglie e la scorta.
Figura integerrima di cattolico impegnato in politica ha portato in seno alle Istituzioni il rigore morale e la fiducia nel funzionamento delle regole democratiche, accompagnando la transizione tra la prima e la seconda Repubblica, in uno dei momenti più difficili della vita politica italiana.
Desidero ricordare che, nel novembre 2008, il Consiglio regionale ha organizzato un incontro con il Presidente emerito della Repubblica al Teatro Regio di Torino per una sua Lectio magistralis, di fronte a 1.300 studenti delle scuole superiori piemontesi, in occasione della manifestazione di chiusura delle celebrazioni per i 60 anni della Costituzione repubblicana.
Alla figlia Marianna, a tutti i parenti e in particolare al nipote Paolo Cattaneo, già Presidente della Provincia di Novara e Consigliere regionale nel corso dell'VIII Legislatura, va il profondo cordoglio dell'intera Assemblea per la scomparsa di un grande politico piemontese sempre legato alla propria terra d'origine.
Questa mattina nel Duomo di Novara si è celebrata una messa in suffragio in forma privata, a cui, in rappresentanza dell'Ente Regione ha partecipato l'Onorevole Roberto Cota, Presidente della Giunta regionale.
Prego il Consiglio regionale di voler osservare un minuto di silenzio.



(L'Assemblea, in piedi osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Presidente, la ringrazio per il modo con cui lei ha voluto ricordare la figura del Senatore a vita, già Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro.
A me hanno insegnato fin da piccolo che nei confronti di una persona scomparsa ci deve essere rispetto, anche nei confronti delle persone con cui sul piano politico c'è stato lo scontro più duro e più violento.
Questo rispetto oggi è mancato in quest'Aula, è mancato nei confronti di una persona rispetto alla quale si poteva anche legittimamente pensare in modo diverso, ma rispetto alla quale nessuno può sottrarsi al fatto di aver servito Oscar Luigi Scalfaro questo Paese, questa Repubblica e difeso questa Costituzione.
Questa sua commemorazione e questo suo ricordo nel modo sincero con cui lei l'ha voluto fare si è sviluppato di fronte alla presenza di nove Consiglieri della maggioranza di questa Regione. Non voglio dire altro, se non ribadire con grande sincerità d'animo e di cuore: vergogna, vergogna vergogna!



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Reschigna.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Costa Raffaele, Cota, Giordano Novero e Spagnuolo.


Argomento:

b) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

a disposizione e riproducibile, su richiesta, il processo verbale della seduta del 17 gennaio 2012.


Argomento:

c) Comunicazione relativa all'articolo 30, comma 9, del Regolamento


PRESIDENTE

Comunico che, in data 30 gennaio 2012, la IV Commissione, riunita in sede legislativa, ha approvato a maggioranza la deliberazione legislativa avente ad oggetto "Sostituzione dell'articolo 23 della legge regionale 23 maggio 2008, n. 12 (Legge finanziaria anno 2008)".


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

d) Comunicazione relativa al Consigliere regionale Riccardo Molinari


PRESIDENTE

Colleghi, devo dare un'importante comunicazione relativa al Consigliere Riccardo Molinari.
In data 26 gennaio 2012 è stata comunicata al Presidente della Giunta regionale la sentenza della Corte Suprema di Cassazione, I Sezione Civile n. 438/2012, che ha dichiarato l'ineleggibilità alla carica di Consigliere della Regione Piemonte del dottor Riccardo Molinari.
Ho già provveduto a trasmettere al Presidente per la Giunta per le elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e le insindacabilità la documentazione per gli adempimenti di competenza.
La Giunta per le elezioni, sulla scorta dei verbali degli Uffici centrali circoscrizionali, proporrà al Consiglio regionale la proclamazione del Consigliere in sostituzione del Consigliere Molinari.


Argomento:

e) Nota programmazione lavori articolo 13 Regolamento consiliare


PRESIDENTE

stata data comunicazione della programmazione quadrimestrale (18 gennaio-19 maggio 2012) - calendario bimestrale (18 gennaio-18 marzo 2012) dei lavori definiti dalla Conferenza dei Gruppi consiliari in data 25 gennaio 2012.


Argomento:

f) Variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2011


PRESIDENTE

La Giunta regionale, in data 17 gennaio 2012, ha trasmesso per comunicazione al Consiglio, in ottemperanza al comma 6 dell'articolo 24 della legge regionale n. 7/2001 "Nuovo ordinamento contabile della Regione Piemonte", n. 17 deliberazioni del 28 novembre 2011, n. 7 deliberazioni del 5 dicembre 2011, n. 12 deliberazioni del 12 dicembre 2011, n. 3 deliberazioni del 19 dicembre 2011.
Gli allegati sono a disposizione dei signori Consiglieri presso l'Ufficio Aula.


Argomento:

g) Nomine e designazioni effettuate dalla Giunta e dal suo Presidente


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 37, comma 2 bis, dello Statuto, si dà atto che sono state trasmesse le informative da parte del Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale in merito a n. 16 decreti di nomina della Presidenza della Giunta regionale e a n. 3 deliberazioni di nomina della Giunta regionale.
Anche in questo caso, gli allegati sono a disposizione dei signori Consiglieri presso l'Ufficio Aula.


Argomento:

h) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Province - Montagna

i) delegazione delle OO.SS. FLAI CGIL, FAI CISL E UILA UIL in merito a questioni attinenti il settore forestale


PRESIDENTE

Informo che intorno alle ore 13.30, quando finiremo i lavori della seduta di oggi, perché - com'è noto - la seduta di Consiglio pomeridiana è stata sconvocata in quanto molti colleghi hanno rappresentato l'esigenza e la volontà di partecipare ai Consigli provinciali aperti che si terranno in concomitanza alle ore 16.30 presso le otto Province del Piemonte (i cosiddetti "Consigli a difesa delle Province").



PRESIDENTE

RONZANI Wilmer (fuori microfono)



PRESIDENTE

In verità, si svolgono al mattino.



PRESIDENTE

A me è arrivata una nota in questo senso.
Come dicevo, informo che alla fine dei lavori, presso la Sala Viglione sarà ricevuta una delegazione delle organizzazioni sindacali in merito alle questioni attinenti al settore dei operai forestali, che in questo momento sono presenti con una delegazione davanti all'entrata del nostro Palazzo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.00 riprende alle ore 11.01)


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dell'ex Consigliere regionale Enrico Gastaldi, deceduto il 25 dicembre 2011


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Dobbiamo procedere alla commemorazione del dottor Enrico Gastaldi.
Colleghi Consiglieri, è scomparso il 25 dicembre scorso a Priocca all'età di 90 anni, il dottor Enrico Gastaldi, Consigliere regionale nella II e III Legislatura.
Nato il 23 dicembre 1921 a Chiusa Pesio, è stato per lunghi anni medico condotto di Priocca, molto apprezzato per la sua umanità e professionalità.
Per la prima volta in Consiglio regionale nel 1976, eletto nella lista del PRI - circoscrizione di Cuneo, è stato componente della IV Commissione sanità, della V Commissione ambiente e Vicepresidente della III Commissione agricoltura.
Rieletto nella legislatura successiva, è stato componente della III Commissione agricoltura e della V Commissione sanità.
Enrico Gastaldi è ricordato come una persona aperta, orientata al dialogo e al confronto, al servizio degli altri, sia come medico che come amministratore e politico, con un profondo senso delle istituzioni.
Con il Consiglio regionale del Piemonte ha sempre mantenuto uno stretto rapporto, sostenendo e partecipando attivamente alle iniziative dell'Associazione dei Consiglieri cessati dal mandato, finché la salute glielo ha permesso.
Ai funerali del dottor Gastaldi, che si sono svolti in Priocca il 27 dicembre, era presente in rappresentanza del Consiglio il collega Capogruppo Giovanni Negro e il Gonfalone della Regione Piemonte.
Ai familiari presenti desidero rinnovare, a nome dell'Assemblea regionale, le più sentite condoglianze.
Invito i presenti a osservare un minuto di silenzio in memoria di Enrico Gastaldi.



(L'Assemblea, in piedi osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.04 riprende alle ore 11.09)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Informo i Capigruppo, in particolare, e i colleghi Consiglieri che desiderano apporre la propria firma all'ordine del giorno relativo ai lavoratori ex Wagon-lits, che fra circa due minuti sarà possibile farlo.
Abbiamo, inoltre, il documento relativo alla fiscalità agricola: se aspettiamo cinque minuti avremo a disposizione entrambi gli ordini del giorno.


Argomento: Presidente della Giunta Regionale - Parchi e riserve

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 869 presentata dal Consigliere Ronzani, inerente a "Sistema dei Sacri Monti"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 869.
La parola al Consigliere Ronzani per l'illustrazione.



RONZANI Wilmer

Presidente, con quest'interrogazione domandiamo per quale ragione il Presidente della Giunta regionale non abbia ritenuto opportuno incontrare i Rettori dei Sacri Monti, avendo - questi ultimi - espresso la necessità e la richiesta di essere consultati a proposito della nomina del nuovo Presidente dell'Ente.
La legge, palesando un vuoto che dev'essere colmato, non lo prevede, ma questa non è una buona ragione per non accogliere la richiesta dei Rettori.
Nella lettera inviata al Presidente Cota e, per conoscenza all'Assessore Casoni, Padre Nardin evidenziava come la nomina del Presidente (nel frattempo la nomina è avvenuta) rappresentasse un passaggio delicato e che, per questo motivo, fosse necessario individuare una persona sostenuta da un ampio consenso, allo scopo di evitare brutte figure in campo nazionale ed internazionale, poiché il sistema dei Sacri Monti è una realtà che si trova sotto gli occhi del mondo.
Questi sono gli antefatti e la ragione per la quale abbiamo presentato l'interrogazione.
Voi, naturalmente - Assessore Casoni - ve ne siete degnamente infischiati e oggi - mi consenta di dirlo - ne sono chiare le ragioni: non avete incontrato i Rettori dei Sacri Monti, perché avevate già deciso di nominare il Presidente del nuovo Ente nella persona del dottor Gagliardini una nomina - se ho inteso bene - che va nella direzione opposta rispetto alle preoccupazioni espresse dal Rettore e che rappresenta, rispetto a quella sollecitazione e preoccupazione, una vera e propria forzatura.
Presidente del Consiglio, noi torneremo su tale questione: è importante verificare se abbiano un fondamento le notizie secondo le quali l'intesa per la nomina del dott. Gagliardini ha coinvolto solo una minima parte degli Enti locali interessati ed ha avuto il consenso di quattro amministratori su otto, presenti alla riunione.
Verificheremo questo non appena l'Assessore Casoni avrà la bontà e la correttezza di trasferirci i verbali delle riunioni e i curriculum dei candidati che da tempo ci nega, in aperta e sistematica violazione delle norme sull'accesso agli atti (ho finito, Presidente); violazione che il Consigliere Reschigna ha più volte denunciato alla Conferenza dei Capigruppo.
Una cosa è certa, Assessore Casoni: questa nomina rappresenta - credo indipendentemente dal giudizio sulla persona, un elemento di rottura e divisione, in una fase nella quale occorre - viceversa - rilanciare il sistema dei Sacri Monti. Ma anche in questo caso, lasciatemelo dire pubblicamente, gli interessi...



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliere Ronzani: per cortesia, termini l'intervento.



RONZANI Wilmer

Gli interessi possono aspettare, poiché prima vengono altre ragioni.
Ho finito, Presidente.
Assessore Casoni, a questo riguardo, è emblematica la decisione di attribuire le funzioni di direttore provvisorio di un Ente ad una persona che non ha i requisiti, approvando un decreto che oggi viene contestato da una parte dei Consiglieri di Amministrazione del nuovo Ente, che chiedono la revoca di quel provvedimento.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ronzani.
La parola all'Assessore Casoni, per la risposta.



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

Grazie, Presidente.
Voglio svolgere alcune considerazioni a margine di quest'interrogazione, come premessa.
Nella discussione della legge costitutiva degli Enti Parco, su sollecitazione di tutta l'Aula, ma anche per una mia sensibilità su questo tema, abbiamo creato un meccanismo preciso, legato ad un vincolo di legge che abbiamo inteso derogare e che abbiamo motivato a Roma con il fatto che l'Ente Sacri Monti, essendo un accorpamento di Enti che presuppongono la presenza degli Ordini religiosi e dei Comuni, deve avere una differente composizione rispetto a quanto la legge nazionale c'impone.
Infatti, abbiamo costituito un Consiglio di 16 persone, proprio per permettere ad ogni Comune e ad ogni Ordine religioso di partecipare, a differenza di tutti gli altri Parchi, dove - come è noto - a fronte della presenza di 50 o 30 Comuni, siedono nei rispettivi Consigli di Amministrazione due soli rappresentanti.
In questo caso, i rappresentanti di tutti i Comuni e tutti gli Ordini religiosi di ogni Sacro Monte siedono all'interno del Consiglio; pertanto si è creato un meccanismo che consente di esprimere democraticamente, al proprio interno, le considerazioni che la gestione di questo sistema richiede, indipendentemente dalle altre considerazioni.
Vengo all'oggetto dell'interrogazione.
Relativamente al direttore non entro nel merito, perché non è oggetto di quest'interrogazione, ma di un'altra. Ricordo al collega Ronzani (non vuole essere una risposta tout court) che ho ricevuto anche un'altra interrogazione e ho iniziato a fare, per mio conto, delle indagini: la prima cosa che ho chiesto è se la nomina di quel direttore fosse stata approvata e da chi, con quali modalità.
Mi hanno riferito che quella nomina è stata approvata all'unanimità all'interno del nuovo Consiglio, vale a dire i sette...La dico come l'ho sentita; poi, ho chiesto la trasmissione di atti formali per vedere come può essere seguita, mentre - come ha ricordato il collega Ronzani giustamente dobbiamo fare degli adempimenti dettati dalla legge.
Da subito, ho detto che i Sacri Monti e gli Enti territoriali sarebbero stati fortemente interessati, poiché ognuno di essi sedeva nel Consiglio.
Pertanto, non hanno bisogno nemmeno di rappresentanza esterna o di consultazioni, perché - ripeto - ogni Ente siede nel Consiglio di Amministrazione, così come ogni Comune in cui ha sede il Sacro Monte quindi la rappresentanza è garantita.
La legge approvata, però, stabilisce che dobbiamo concordare il Presidente con i Sindaci, con gli Amministratori comunali.
Anche in altri Parchi, non gli ex Sacri Monti, come in questo caso molti Sindaci, molti Comuni, legittimamente, sono stati "estromessi" dalla scelta, perché su un numero di 20 o 15 Comuni ne entrano due, quindi, di fatto, non tutti sono rappresentati.
Ho invitato i Presidenti e i Consigli a rapportarsi, almeno una volta al mese, con gli organismi più larghi, cioè con tutti i Comuni che non siedono in quella sede. Occorre consultarli, tenere delle riunioni dove ci si possa rendere conto di quello che il Parco sta facendo e si ascoltino le sollecitazioni provenienti anche da coloro che non sono presenti all'interno.
mio interesse che il processo avvenga nella maggiore concordia possibile.
In questo caso, come in tutti gli altri casi, sono state convocate (non direttamente da noi, perché sono le cosiddette comunità dei Parchi che lo hanno fatto) le varie riunioni.
Informo, inoltre, il Consigliere Ronzani che venerdì scorso i miei Uffici hanno trasmesso al suo Capogruppo tutta la relativa documentazione che ho dovuto recuperare da "x" parti, nel senso...



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

RONZANI Wilmer (fuori microfono)



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

Tre mesi e mezzo...



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

No, le riunioni le abbiamo fatte un mese fa: cosa dice, Consigliere Ronzani? Le riunioni le ho fatte io...



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

RONZANI Wilmer (fuori microfono)



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

Sono tre mesi e mezzi che aspettiamo i curriculum!



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

No, no. Lo ricordo in particolare, perché ho trascorso la vigilia di Natale, dal 15 al 23, a fare tutte queste riunioni in giro per i Parchi del Piemonte, peraltro impegnando tutto il mio tempo per fare questo. Me lo ricordo bene, perché ho dovuto rinunciare ad altro, per fare questo tour importante che andava fatto con i mie funzionari.
Sono sempre stato accompagnato - non ho mai voluto andare da solo in queste occasioni - dal responsabile del Settore Assandri, che ha verbalizzato tutte le riunioni, che sono state condivise con la firma da tutti i presenti. Anche in questo caso, è stata seguita la procedura seguita nelle altre assemblee in cui, ai fini dell'acquisizione dell'intesa, per maggioranza s'intende la maggioranza dei presenti e dei votanti. Laddove non si è acquisita l'intesa, - come noto - in due parchi del Piemonte sono stati nominati dei commissari. Questo è lo spirito della legge.
Come dice il Consigliere Ronzani, è un testo migliorabile; sicuramente tutte le leggi sono migliorabili e possono essere diversamente corrette, ma in questo caso posso garantire che è stata seguita la procedura corretta e gli atti sono stati trasmessi: nessuno, a livello locale, ci ha contestato alcunché formalmente. Ho chiesto che a verbalizzare, oltre al mio dirigente, venissero i direttori dei vecchi enti. Ci sono dei verbali sottoscritti da tutti i sindaci e dai dirigenti presenti: su questo sono molto tranquillo.
Sull'opportunità di coinvolgere i rappresentanti dei Sacri Monti, credo che, sedendo in Consiglio, essi potranno fare tutte le azioni che riterranno necessarie.



PONSO TULLIO


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Media "Borgaretto" di Beinasco (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola Media "Borgaretto" di Beinasco in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
Ricordo che siamo nella fase delle interrogazioni in cui uno o più consiglieri regionali pongono alla Giunta, all'Assessore competente quesiti su problematiche del territorio.


Argomento: Nomine - Parchi e riserve

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 895 presentata dalla Consigliera Manica, inerente a "Presidente dell'Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 895.
La parola alla Consigliera Manica per l'illustrazione.



MANICA Giuliana

Essendo questo un argomento molto importante, non ho dubbi che l'Assessore sia a conoscenza delle grosse polemiche che si sono scatenate intorno a tutto questo.
Prendo atto che la Giunta abbia affermato, più volte e in più occasioni, che avrebbe fatto solo nomine di merito e che avrebbe guardato esclusivamente alle competenze e alle problematiche che dovevano essere affrontate in quella particolare fattispecie, con quella particolare nomina.
Sulla vicenda di uno dei Parchi più importanti del Piemonte, quello del Ticino e del Lago Maggiore, che unifica parchi di grande importanza nonostante la richiesta dei Sindaci del territorio che venissero nominati alla Presidenza, nel Consiglio di Amministrazione, persone competenti, che avessero un legame con il territorio, che avessero un legame con la realtà di quei parchi e con una conoscenza di tutto questo, noi ci troviamo davanti ad una nomina che viene definita da tutti, e che viene anche stigmatizzata in un documento dei Sindaci, esclusivamente politica.
Si dice di appartenenza leghista in quanto, sempre la stessa persona ai tempi, era stata nominata alla presidenza dell'Ente Risi dal Ministro Zaia, allora Ministro dell'agricoltura, e successivamente sostituita dal Ministro Galan.
persona che viene nominata in più luoghi, in alcuni viene sostituita in altre viene contestata. Non voglio togliere nulla ai meriti della persona, all'imprenditore, senz'altro bravo e capace, tuttavia c'è certamente in queste nomine, esclusivamente politiche, un vulnus che crea una grossa difficoltà al governo del Parco.
So che anche il Presidente è dovuto intervenire ad un'assemblea con i Sindaci, ad una delle prime riunioni, perché la situazione era molto movimentata, per cui mi chiedo se vogliate soprassedere ad una scelta così discussa e discutibile.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Casoni per la risposta.



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

Grazie, Presidente.
Anche in questo caso non ripeto, come ho già detto per la risposta all'interrogazione del Consigliere Ronzani, le procedure di legge che noi dobbiamo seguire.
Mi stupisce che nell'interrogazione della Consigliera Manica, a differenza di quella del Consigliere Ronzani, si pone un fatto di opportunità: si dice "come mai, pur non essendo in legge, non sono stati consultati?".
Non ho ritenuto di farlo, perché ho risposto loro, informalmente, che voi siete rete nel Consiglio, quindi quale migliore occasione per garantire fiducia - non fiducia al Presidente nominato dalla Regione - assieme a quelli territoriali? In questo caso, invece, si tratta di un Parco importante, il Parco del Ticino e del Lago Maggiore, che insiste su una serie di Comuni e, così come dice la legge, è stata creata la Comunità del Parco. La Comunità del parco non è altro che la rappresentanza di tutti i Comuni che insistono su un'area parco.
In questo caso, tutti i Comuni che insistono sul Parco del Ticino e del Lago Maggiore, siedono nella Comunità del Parco, hanno eletto un loro Presidente, senza un nostro intervento, e un loro Vicepresidente.
La Comunità del Parco del Ticino e del Lago Maggiore ha correttamente invitato tutti i Sindaci della Comunità a partecipare all'incontro del 21 dicembre a Novara, nella sede della Provincia, (anche il sottoscritto era presente), sulla nomina del Presidente. Alla fine della discussione l'esito del confronto è stato di otto favorevoli alla nomina sui 13 rappresentanti che hanno preso parte alla votazione; di fatto, la maggioranza dei partecipanti alla riunione. Come è avvenuto nella altre Comunità del Parco, è stata trovata un'intesa sui candidati Presidenti che avessero la maggioranza più uno dei presenti alla riunione della Comunità del Parco. Anche in questo caso si è seguito la procedura di legge, così come doveva essere.
Non entro nel merito delle considerazioni sulla nomina della persona.
Logicamente, l'incarico viene dato sulla fiducia e il giudizio sull'operato sarà dato nei prossimi mesi, ma sono convinto che sarà un buon operato.
Ricordo che il Parco del Ticino interessa un territorio prevalentemente agricolo e boschivo ed i problemi dello stesso riguardano prevalentemente le modalità di gestione delle fauna in rapporto alle produzioni agricole anche con riguardo ai territori limitrofi.
In ragione di ciò, si è ritenuto che la conflittualità venutasi a creare negli ultimi anni tra aziende agricole e aree protette, sia nell'area del Ticino sia nell'area del Bosco Solivo (Lago Maggiore) potrebbe essere affrontata con maggiore efficacia da un Presidente del Parco che conosca bene i problemi e le istanze degli imprenditori agricoli e sia in grado di svolgere un ruolo di mediatore tra posizioni e visioni talvolta configgenti.
Anche di questo aspetto la Comunità nelle aree protette, quindi i rappresentanti dei Comuni, hanno dibattuto a lungo nella seduta sopra richiamata, ritenendo a maggioranza che le competenze della persona in questione nel settore agricolo - appropriate alle funzioni che, come neopresidente, sarà chiamato a svolgere - sono sufficienti.
Si rimane a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.


Argomento: Nomine - Parchi e riserve

Interrogazione n. 898 presentata dal Consigliere Ronzani, inerente a "Nomina Presidente Ente di gestione Riserve Pedemontane e Terre d'acqua"


PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione n. 898 del Consigliere Ronzani, inerente a "Nomina Presidente Ente di gestione riserve pedemontane e Terre d'acqua".
Essendo un'interrogazione ordinaria non è prevista l'illustrazione quindi la parola all'Assessore Casoni per la risposta.



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

Grazie, Presidente.
Oggi corro il rischio di essere noioso, quindi salterei la parte della legge e delle procedure che anche in questo caso sono state svolte correttamente.
Anche in questo caso i Sindaci facenti parte di questa Comunità stiamo parlando dell'Ente di gestione Riserve Pedemontane e Terre d'acqua e che costituiscono la Comunità del parco, hanno eletto il loro Presidente e Vicepresidente autonomamente, senza che la Regione entri in questi processi, perché giustamente sono processi a livello locale.
stato chiesto a questa comunità, come a tutte le altre comunità, di convocare la riunione sull'intesa della nomina a Presidente.
Tra l'altro, ho la trasmissione della sintesi del verbale che credo sia eloquente.
La seduta si è svolta alla presenza dell'Assessore, Vicepresidente e Presidente e di tutti i convenuti e si è conclusa con la votazione favorevole, all'unanimità dei presenti, del signor Paolo Avogadro.
Correttamente sono stati invitati tutti i Sindaci di questo parco e correttamente si è svolta la riunione. La Regione ha proposto questo nominativo e all'unanimità c'è stata la condivisione sul nominativo del Presidente - cosa peraltro che non è avvenuta in tutti parchi, perché ad esempio prima si parlava di una votazione di otto su 13, quindi non era una votazione all'unanimità. In questo caso, all'unanimità dei presenti c'è stata la condivisione sul nominativo del Presidente.
I verbali di tutte queste riunioni sono quelli che sono stati trasmessi al Presidente del Gruppo PD, che ha chiesto l'accesso agli atti. Sono firmati dai Presidenti, Vicepresidenti della comunità del parco e dal funzionario Assandri, che era presente e che ha verbalizzato.
Quindi, ci sono tutti gli elementi di chiarezza su queste procedure che non solo sono state corrette, ma in questo caso c'è stata anche piena condivisione. Non ce n'è stato uno che si sia opposto a questo nominativo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà



RONZANI Wilmer

In questo caso è una replica severa e necessaria, perché, Assessore non posso sentirmi rispondere da lei che le procedure sono corrette. Ci mancherebbe ancora che le procedure non fossero state corrette! Non era questo l'oggetto della mia interrogazione, perché non le ho contestato le procedure, così come non ho contestato la presenza o l'assenza del funzionario della Regione. Le contesto il merito di questa decisione.
La vicenda merita di essere raccontata in tre minuti, perché voi avete nominato Presidente di questo nuovo ente un signore - non cito i nomi perché non è questo il mio problema - che non ha alcuna competenza specifica. E poi ci fate i concioni sulla meritocrazia! Questa è lottizzazione in merito delle vecchie appartenenze politiche. Assessore Casoni, vecchie appartenenze politiche! E lei sa a cosa mi riferisco! Per questo abbiamo chiesto un Consiglio straordinario, perché questo è un signore che non ha competenze. L'unica competenza che ha è che fa parte nel Consiglio di Amministrazione delle funivie di Oropa, ma non sa cos'è un'area protetta.
Voi riorganizzate le aree protette e di sette ne fate una; lei Assessore, torna dalla Spagna, viene in aula e ci racconta che bisogna riorganizzare le aree protette e farle diventare un volano dello sviluppo della nostra Regione. E chi nominate Presidente di quell'area protetta? Un signore che non sa neppure cos'è un'area protetta! Non sa cos'è un'area protetta! Ma se fosse finita qui, avremmo steso un velo pietoso e avremmo chiuso la partita. Ma non è finita qui! Perché questa vicenda - sulla quale abbiamo chiesto un Consiglio straordinario - è emblematica ancora di più rispetto alle altre. Perché è emblematica ancora di più rispetto alle altre? Perché alcuni Sindaci vi avevano comunicato un nome diverso, che era il nome di un Presidente di un'area protetta preesistente. Non so quale tessera abbia in tasca quell'uomo, però era competente ed era capace.
Avete nominato un incompetente, questa è la verità. Finisce qui? No purtroppo non finisce neanche qui, perché ce n'è un'altra ancora più grave.
Questo Presidente che avete nominato - Presidente del famoso Ente di gestione riserve pedemontane e terre d'acqua - è parente, cioè cognato dell'Assessore all'agricoltura della Provincia di Biella, il quale è diventato Presidente del comitato delle aree protette, che ha fatto un comitato "No Parchi". Ma si rende conto? Vi rendete conto che il Presidente del comitato aree protette di Biella, che è Assessore all'agricoltura della Provincia di Biella ed è il cognato del Presidente del nuovo ente, dovrebbe controllare il cognato, cioè il Presidente del nuovo ente, controllare i regolamenti e gli atti di indirizzo. E quel Presidente del comitato aree protette, che è l'altro organismo, è anche Assessore alla Provincia ed ha fondato un'associazione "No Parchi"! Vergognatevi! Altro che procedure! Vergognatevi! Cosa c'entra la procedura? Qui c'entra la politica e voi l'avete attuata nel modo peggiore caro Presidente e caro Assessore!


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 822 presentata dai Consiglieri Biolé e Bono, inerente a "Scarsa efficienza del sistema regionale dei Centri per l'Impiego"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione ordinaria n. 822 dei Consiglieri Biolé e Bono.
Ha chiesto la parola il Consigliere Biolé per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
L'interrogazione in oggetto è piuttosto chiara, perché in un momento in cui la contingenza ed una delle problematiche pregnanti è proprio quella del lavoro - e quindi di chi lo perde, ma di chi lo deve recuperare e ritrovare, deve essere in qualche modo aiutato dalle istituzioni in questo ci rendiamo conto che probabilmente tutta la rete dei centri pubblici per l'impiego regionale pecca di diverse inefficienze.
In qualche modo, ad esempio i CPI provinciali ricevono dei contributi in proporzione al numero di iscritti, quindi si pone una questione di opportunità rispetto al fatto che, per assurdo, meno iscritti vengono collocati e più contributi vengono ricevuti. In più, in un'ottica di occupazione globale, almeno a livello regionale riteniamo che possa essere opportuno modificare l'obbligo per i disoccupati - o, comunque, per i non lavoratori di una certa provincia - di iscriversi esclusivamente al Centro per l'Impiego di riferimento provinciale.
Presidente, chiedo scusa, ma ho un po' di disturbo...



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

Chiedo scusa, collega Ronzani, ma il collega Biolé non ha il suo timbro di voce e quindi fa fatica a farsi sentire.
Prego continui, Consigliere Biolé.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Dicevo che per l'obbligo di iscriversi nella propria provincia, la conformazione geografica delle province piemontesi crea una problematica: in qualche caso, infatti, chi risiede nelle parti marginali di una provincia può avere un ventaglio di possibilità che vanno - ovviamente in senso geografico - solo in una direzione.
In più ci chiediamo perché, pur utilizzando tutti lo stesso applicativo gestionale, non ci siano delle condivisioni dei database. Questo interrogativo ovviamente è rivolto direttamente all'Assessorato per capire in che modo, per ottimizzare l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro, voglia, possa e abbia intenzione di porre rimedio a queste problematiche; sempre ricordando che in questo momento proprio questo tipo di istituti, che sono i Centri per l'Impiego, hanno un'importanza rilevante in quanto non siamo in una contingenza lavorativa ottimale.
Ringrazio da ora per la risposta.



PRESIDENTE

Per la Giunta regionale, risponde l'Assessore Porchietto.



PORCHIETTO Claudia, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
Se mi è permesso, vorrei soltanto rammentare un attimo un passaggio significativo, che serve anche a spiegare il motivo e il modo con cui stiamo lavorando, oggi, sul tema del sistema regionale per quanto riguarda l'impiego.
In primo luogo vorrei solo ricordare che non c'è un sistema regionale dei Centri per l'Impiego - i Centri per l'Impiego dipendono direttamente dalle Province - ma esiste un sistema regionale dei servizi per l'impiego.
Questa precisazione non vuole essere un bisticcio di parole o una specifica, ma credo sia importante per capire anche, laddove stiamo intervenendo, come lo stiamo facendo per avere un approccio sempre più efficace rispetto alle migliaia di persone che oggi hanno un problema occupazionale, o temporaneo o permanente.
Il Decreto legislativo del '97, il n. 469, aveva conferito alle Regioni e agli Enti locali funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro. La Regione Piemonte approvò in quel senso la prima legge regionale sulle tematiche legate al lavoro nel '98. Successivamente, a fronte di tutte le innovazioni che aveva portato la legge Biagi nel 2003, venne approvata la legge n. 34 del 22 dicembre 2008 che, per la Regione Piemonte, è la fonte normativa per realizzare la riforma del mercato del lavoro voluta dall'ordinamento statale, nel suo continuo mutare ed evolvere.
Su questa normativa, il Capo V - che è denominato "Sistema regionale dei servizi per l'impiego" - disciplina sul piano normativo le competenze di Regione e Province nell'erogazione di tali servizi., In particolare l'articolo 19 declina in modo dettagliato quali sono i soggetti che operano all'interno dei servizi per il lavoro: i Centri per l'Impiego delle Province, gli operatori pubblici e privati che sono autorizzati dal Ministero del Lavoro per svolgere la funzione di Agenzie per il lavoro (su scala interregionale), gli operatori pubblici e privati autorizzati dalla Regione a svolgere sul territorio regionale i sopraelencati servizi (fatte salve le attività di somministrazione) e gli operatori pubblici e privati sempre accreditati dalla Regione a svolgere i servizi per il lavoro previsti dal Decreto legislativo n. 181 del 2000 (per la parte di colloquio, orientamento, proposta di adesione ad iniziative di inserimento lavorativo, di formazione e di riqualificazione professionale o di altra misura che favorisca l'integrazione professionale).
Ho fatto questa specificazione anche per portare a conoscenza dei Consiglieri - che sicuramente avranno già valutato questi passaggi - di come il sistema sia articolato, ma soprattutto di come siano articolate le competenze e anche di come le autonomie delle Province, relativamente ai Centri per l'Impiego, siano autonomie specifiche.
Chiaramente questo, a fronte anche di quello che riportavate nella premessa, comporta un sistema che non sempre è omogeneo e unificato sul territorio della Regione Piemonte, tant'è che stiamo lavorando da questo punto di vista per far sì che un sistema articolato ed omogeneo - non soltanto negli input che arrivano dalla Regione Piemonte ma anche, per esempio, proprio nella struttura informatica e nei database condivisi veda ricompresi non solo i Centri per l'Impiego ma anche - attraverso l'accreditamento regionale, che è un tema cui stiamo lavorando insieme alle parti sociali - le cosiddette Agenzie per il lavoro, vale a dire la parte privata che si occupa della tematica "mercato del lavoro".
Si tratta sicuramente di un tema complesso e articolato in quanto riuscire a far convivere sistemi diversi che hanno anche finalità diverse non è un passaggio facile, ma è un sistema che stiamo mettendo a punto e verosimilmente, nell'arco del 2012, vedrà finalmente alla luce la "filiera" del Servizio per il lavoro, dalla presa in carico della persona che non è occupata o che ha un'occupazione non stabile, ad una fase di orientamento e di formazione fino al completamento del processo di riqualificazione e di ricollocazione. Su questo ambito siamo già partiti con due sperimentazioni sulle province di Novara e Torino, che hanno visto nel 2011 alcuni passaggi significativi che hanno permesso di verificare la tenuta di un sistema di filiera. Si tratta appunto del sistema su cui stiamo lavorando.
A supporto del funzionamento del sistema, abbiamo previsto nell'articolo 25 della legge n. 34, il cosiddetto "Sistema informativo regionale per il lavoro", che dev'essere una parte integrante del Sistema informativo regionale. In ausilio al sistema stesso e alla sua utilizzabilità per operatori e cittadini, nell'articolo 25 abbiamo previsto il Sistema informativo regionale come parte integrante di questo meccanismo. Il sistema consente ai soggetti interessati, compresi i datori di lavoro, di ottenere le informazioni disponibili in ordine alle offerte e alle richieste di lavoro e alle dinamiche della popolazione che studia o che si forma professionalmente sul territorio piemontese. Questo sistema informativo del lavoro conferisce i dati che riguardano domanda e offerta di lavoro verso il nodo regionale della borsa continua nazionale del lavoro adesso denominato "Cliclavoro" - per far sì che ci sia anche un'azione di monitoraggio a livello nazionale sul matching tra domanda e offerta di lavoro.
Il monitoraggio, vale a dire l'osservazione critica sul funzionamento del sistema regionale dei servizi per l'impiego, è fornito - in base a quanto è previsto dall'articolo 6 della legge regionale - dagli indirizzi della Giunta, dall'Agenzia Piemonte Lavoro che, a questo proposito, produce periodicamente report di monitoraggio a disposizione di tutti. Informo anche i Consiglieri che ne volessero aver copia che è stato appena stilato il monitoraggio sui Centri per l'Impiego per l'anno 2011, che fornisce già dei significativi passaggi rispetto agli andamenti della crisi degli ultimi tre anni e all'impatto che ha avuto sui vari territori regionali, anche in funzione delle rispettive specificità: è stato pubblicato la scorsa settimana e quindi è a disposizione in copia presso l'Assessorato.
Il finanziamento del sistema regionale dei servizi per l'impiego è molto articolato perché il funzionamento dei Centri per l'Impiego è stato per i primi anni a carico dello Stato, che conferiva direttamente alla Provincia una determinata somma, e poi parallelamente è stato finanziato attraverso il Fondo Sociale Europeo e il POR nelle due ultime programmazioni europee (sia in quella del 2000-2006 sia nella prima parte di quella del 2007-2013), con trasferimenti alle Province da parte della Regione Piemonte di somme ripartite in base all'incidenza della disoccupazione locale, dal momento che il suo contrasto è la missione principale dei Centri per l'Impiego.
I Centri per l'impiego in questi dodici anni hanno svolto un'attività di accoglienza, censito e convocato per i colloqui di orientamento, avviato percorsi di riqualificazione volti al reinserimento nel mercato del lavoro.
Il Sistema regionale, certamente, va migliorato ed è già il motivo per cui...
Presidente, chiedo scusa, non riesco a proseguire!



PRESIDENTE

Lo so, non ho voluto interromperla, Assessore.
Lei ha perfettamente ragione, però ci sono anche i tempi legati alla risposta da rispettare, che sono pari a tre minuti. Poiché ci siamo avvicinati al triplo di questo tempo, la invito a concludere.



PORCHIETTO Claudia, Assessore al lavoro

Certo, termino, chiedo scusa.



PRESIDENTE

Semmai depositiamo la risposta agli interroganti.



PORCHIETTO Claudia, Assessore al lavoro

Proprio in questa direzione è volta la nostra finalità. Per cui il processo che prima vi ho esplicitato è quello che sta portando avanti la Giunta regionale.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto Tecnico Commerciale "E. Fermi" di Cirié (TO)


PRESIDENTE

Prima di procedere, a nome dell'Assemblea e mio personale, desidero porgere il benvenuto alle ragazze e ai ragazzi, ovviamente anche agli insegnanti che li accompagnano, della classe IV A Ragionieri dell'Istituto Tecnico Commerciale "E. Fermi" di Cirié in Provincia di Torino, che hanno seguito una parte dei nostri lavori. Grazie e benvenuti.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 845 presentata dalla Consigliera Artesio, inerente a "Chiusura ISAP di Volpiano"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n.
845.
Chiedo un po' di collaborazione: so che il sindacato ispettivo spesso riguarda l'interrogante e il soggetto che fornisce la risposta, però sono temi importanti che sono stati all'attenzione dell'opinione pubblica.
Magari, se creiamo le condizioni minime per potere ascoltare l'illustrazione e le risposte, possiamo svolgere un buon lavoro. Grazie della collaborazione.
La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

La questione industriale che poniamo all'attenzione di questo Consiglio sta raggiungendo, per il periodo nel quale perdura uno stato di incertezza e di crisi, situazioni profondamente drammatiche per quanto riguarda la condizione di vita dei lavoratori addetti.
Stiamo parlando di una struttura produttiva di Volpiano, che, nel 2009 è stata rilevata da un'analoga attività produttiva sita a Trivignano Udinese.
Negli anni successivi a quelli dell'acquisizione, l'azienda avrebbe dichiarato di avere subito un tracollo economico che, nel contraddittorio realizzato nelle diverse sedi, in realtà, non pare equivalente a quanto denunciato...



PRESIDENTE

Chiedo scusa, altrimenti sospendo seduta! Chi ha dedicato del tempo per scrivere l'interrogazione e occuparsi di tematiche rilevanti credo abbia il diritto minimo di un po' di rispetto delle condizioni minime per poterla rappresentare e, poi, di ascoltare la risposta.
Per favore, chi non fosse interessato - non c'è nemmeno l'obbligo del numero legale - può uscire e rientrare quando ci sarà l'obbligo, se lo ritiene.
Prego, Consigliera Artesio.



ARTESIO Eleonora

L'azienda avrebbe dichiarato uno stato di condizione economica critica che non risulterebbe fondato e che ha subito successivi contraddittori negli incontri con le Organizzazioni Sindacali.
Tuttavia, alla fine del precedente anno, la casa madre ha annunciato l'intenzione di chiudere lo stabilimento di Volpiano. In questa direzione ai fini di contrastare e valutare le reali possibilità di mercato ancora sussistenti per lo stabilimento di Volpiano, le Organizzazioni Sindacali si sono rivolte alle pubbliche Istituzioni chiedendo l'apertura di un tavolo di crisi, che consentisse anche di appurare la fondatezza delle situazioni di difficoltà avanzate dall'impresa ovvero un semplice piano industriale, a scapito dei lavoratori, per delocalizzare la produzione sullo stabilimento che ha la maggiore capienza, avendo prima acquisito un'impresa - quella di Volpiano - al fine, forse, di contenere la competizione all'interno dell'area di mercato.
Dal novembre 2011, purtroppo, la situazione per quei lavoratori non è affatto cambiata, anzi sugli organi di informazione leggiamo di come costantemente e con grande ostinazione ed attaccamento rispetto al proprio luogo produttivo, quei lavoratori stanno proseguendo nell'attività di presidio senza percepire, ormai da due mesi, alcun tipo di stipendio quindi con le sorti personali e delle proprie famiglie affidate ad una situazione di profonda incertezza.
So bene che questa condizione è omogenea, purtroppo, a molte altre che si stanno manifestando nel nostro territorio e che l'Assessore sta seguendo in relazione alle sue competenze sulla tutela dell'occupazione. Ovviamente chiedo quali iniziative siano state attivate e quali prospettive l'Assessore competente intraveda in merito a questa situazione.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Porchietto per la risposta.



PORCHIETTO Claudia, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
Non ripeto la dettagliata cronistoria fino ad oggi anche per contenere i tempi della risposta: confermo quanto già detto dalla Consigliera Artesio in merito alla storia dell'azienda.
Mi permetto solo di aggiungere alcuni passaggi, che sono significativi per quanto riguarda l'eventuale evoluzione della situazione, perché, in realtà, a fine 2010, il bilancio della società chiudeva con una perdita di un milione e 600 mila euro.
L'anno precedente era già stato azzerato il capitale e l'azienda era stata ricapitalizzata con 500 mila euro, con, appunto, la partecipazione della Stark, che, a quel punto, era diventata socio di maggioranza con il 60%.
chiaro che, con la perdita di un milione e 600 mila euro e con un capitale di 500 mila euro appena rifinanziato, i soci - non quelli di maggioranza, ma coloro i quali erano presenti e attivi all'interno dell'azienda - hanno dichiarato la loro impossibilità finanziaria nel coprire la perdita e, a questo punto, ricapitalizzare nuovamente la società, dopo soltanto dodici mesi che avevano già proceduto a questa ricapitalizzazione.
Questo è stato uno degli ultimi passaggi che, non più tardi di un mese fa, ancora, la proprietà ha fatto con il mio Assessorato e con la sottoscritta. Chiaramente, in funzione dei 29 lavoratori di questa società abbiamo cercato in tutti i modi di sostenere l'eventuale ricapitalizzazione della società.
In questo momento, la società è stata messa in liquidazione, a seguito appunto, dell'impossibilità di coprire la perdita. Si sta valutando la possibilità di accedere ad un concordato preventivo, nel quale eventualmente, affittare il ramo d'azienda. Infatti, una delle ultime possibilità di cui siamo venuti a conoscenza è rappresentata da una nuova società - una newco - che potrebbe affittare un ramo d'azienda. Però, la newco non è in grado di garantire l'occupazione ai 29 lavoratori, ma ad un terzo, quindi ad una decina di persone.
chiaro che, in questo momento, sono stati messi a disposizione i normali ammortizzatori sociali che in questo caso possiamo mettere in campo. Quindi, in questo momento c'è un periodo di cassa integrazione straordinaria, che è già stato richiesto per cessazione di attività dopodiché noi abbiamo già, come stiamo facendo sistematicamente in particolare con una relazione territoriale, segnalato i nominativi dei lavoratori ad aziende del settore, chiaramente con la finalizzazione della ricollocazione.
Anche l'utilizzo del comando-distacco è sempre finalizzato alla ricollocazione nell'ambito della procedura eventuale di concordato; la mobilità volontaria ha il fine ultimo di raggiungere il trattamento pensionistico, cosa molto difficile a fronte della riforma pensionistica e quindi del prolungamento dell'età per arrivare alla pensione. Inoltre abbiamo messo a disposizione gli strumenti legati alle iniziative di auto imprenditorialità.
Stiamo seguendo con particolare attenzione coloro i quali si sono resi disponibili eventualmente ad affittare il ramo d'azienda per mettere a disposizione quelli che sono gli strumenti regionali in supporto di coloro i quali intervengono sulle aziende in crisi per l'acquisizione o anche l'affitto e successiva acquisizione dei rami d'azienda.
Chiaro è che in questo momento, per essere assolutamente corretti e molto realisti, non credo che si possa ragionare su un'opportunità di ricollocazione per tutti i 29 dipendenti, perché questa è un'opportunità che è stata immediatamente scartata da chi si è presentato per eventualmente acquisire quel ramo d'azienda. Stiamo però seguendo attentamente la questione, anche perché è una situazione dell'ultima settimana quella della presentazione di un soggetto, di un operatore disponibile a valutare questa opzione.


Argomento: Beni demaniali e patrimoniali

Interrogazione n. 776 presentata dal Consigliere Placido, inerente a "Associazione Sme-Union"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione n. 776, presentata dal Consigliere Placido.
La parola all'Assessore Quaglia per la risposta.



QUAGLIA Giovanna, Assessore alle risorse umane e patrimonio

Grazie, Presidente.
Con riferimento all'interrogazione in oggetto, si precisa quanto segue.
I presupposti che hanno determinato l'interesse della Regione Piemonte a concedere in uso propri locali presso l'immobile di Bruxelles (Rue du Trone, n. 62) all'Associazione Sme-Union sono ravvisabili nelle ritenute proficue collaborazioni e sinergie con l'Associazione stessa a favore delle piccole e medie imprese piemontesi, sia per quanto riguarda il monitoraggio legislativo relativamente alle materie di interesse delle piccole e medie imprese sia nell'ottica di valorizzare le opportunità anche finanziarie offerte dall'Unione Europea a questi importanti attori del tessuto economico della Regione, oltre che per rafforzare il peso e le modalità di comunicazione degli interessi delle piccole e medie imprese piemontesi presso gli organi decisionali europei.
Tali presupposti sono alla base della "collaborazione", di cui alla determina n. 710 del 20/09/2011, richiamata dall'interrogante.
Rispetto agli altri punti dell'interrogazione, l'Associazione Sme-Union è un'associazione senza scopo di lucro del PPE (Partito Popolare Europeo) del quale, solo per citare la componente italiana, fanno parte il Popolo della Libertà-PdL, Unione di Centro-UDC, Popolari per il Sud-UDEUR Südtiroler Volskpartei-SVP) ed è composta dalle seguenti associazioni nazionali.
Di seguito ho l'elenco di tutte le associazioni (com'è stato chiesto) che consegno nella versione scritta. Riassumo dicendo che si tratta di 37 associazioni nazionali per 26 Paesi dell'Unione europea.
Le finalità della Sme-Union sono quelle di sostenere e promuovere gli interessi delle piccole e medie imprese nei loro rapporti con le istituzioni politiche dell'Unione europea. Sulla base di un' analisi precisa della situazione, delle sfide e delle problematiche delle piccole e medie imprese, Sme-Union presenta proposte di soluzioni che possano migliorare il contesto imprenditoriale per le piccole e medie imprese.
La presa in possesso dei locali da parte dell'Associazione Sme-Union è avvenuta in data 2 maggio 2011.
Si precisa inoltre che, in data 13/10/2011, con nota prot. n. 43572/DB0707 gli Uffici hanno trasmesso all'Associazione Sme-Union l'atto di concessione rep. N. 16421 del 13/10/2011 per la sottoscrizione, invitando altresì la medesima a provvedere al pagamento del semestre maggio-ottobre 2011 successivamente regolarmente avvenuto.
Per completezza di esposizione, si segnala che il canone di concessione d'uso corrisposto dall'Associazione alla Regione Piemonte ammontante a circa 14.000 euro annui, è in linea con gli altri contratti di locazione stipulati dalla Regione nella sede di Bruxelles. A titolo di esempio, si riporta che nel 2009 sono stati concessi a Unioncamere Piemonte sale e spazi comuni, per metrature più ampie, con un canone annuo di circa 16.000 euro. Dal 2007, un Ufficio è stato affidato al CSI Piemonte a 6.000 euro all'anno, spazio poi liberato alla fine del 2010, esercitando il diritto di recesso.
Si vuole inoltre precisare che, rispetto a questa ipotesi l'Amministrazione regionale, nel caso specifico, aveva portato avanti una valutazione, insieme alla Regione Liguria, circa una richiesta di interesse da parte della Regione Liguria sull'affitto di una parte dei locali. Questo poi non è avvenuto per una precisa verifica dei tecnici della Regione Liguria, che hanno ravvisato delle problematiche logistiche e tecniche rispetto agli Uffici e hanno presentato all'Amministrazione ligure la proposta di affitto di un'altra sede.
Si ricorda, infine, che dal 2006 la Regione Piemonte "condivide" la sede di rappresentanza con le Regioni Valle d'Aosta, Provenza Alpi Costa Azzurra e Rhône-Alpes, partners del progetto Euroregione Alpi-Mediterraneo affittando spazi per un importo complessivo annuo di oltre 200.000 euro.
La copia dell'interrogazione, qualora servisse, è a disposizione degli interroganti.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Placido, che interviene in qualità di Consigliere.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente.
Assessore, al di là delle notizie da lei comunicate, che sono diverse da quelle che io ho avuto Ufficiosamente dalla Regione Liguria, comunque mi attengo agli atti e a quello che lei appunto, dice. In virtù del mancato contratto tra la Regione Piemonte e la Regione Liguria per l'affitto dei locali della sede della Regione Piemonte a Bruxelles, viene meno il progetto di mettere tutte le Regioni dell'Arco alpino in un'unica sede. Ma non è questo il problema.
Vede, Assessore Quaglia, con tutta la simpatia che nutro nei suoi confronti, qui si parla di canoni di affitto, che ritengo insUfficienti rispetto alla sede e alla città. Ma non è neanche questo il problema.
Lei, Assessore, bellamente, senza avere un minimo di imbarazzo, ha praticamente detto all'Aula - chi non conosce bene le situazioni può anche ritenersi soddisfatto - che voi avete affittato a cifre che io ritengo inadeguate, due stanze dentro la sede della Regione Piemonte di Bruxelles all' Associazione Sme-Union. Badate bene: non con un' entrata separata, ma con la stessa entrata cui si accede per gli Uffici della Regione Piemonte fra le varie stanze, nello stesso corridoio comune, dove ad un certo punto si trova due stanze affittate. A chi? A questa Sme-Union! Ma cos'è è la Sme-Union? È un'Associazione del Partito Popolare Europeo - non l'ARCI, che può essere definita fiancheggiante del centrosinistra, della sinistra - sul cui sito si trovava la campagna elettorale per Rajoy, è chiaro? È come se la Regione governata dalla sinistra, affittasse un pezzo dei suoi Uffici a un'Associazione che adesso si occupa della campagna elettorale per Hollande in Francia. Questo dà la misura del fatto che voi non avete il senso delle Istituzioni, non capite cosa vuol dire per un'Istituzione rappresentare una comunità..
Cari amici della Lega, a voi sta bene che proprio all' interno degli Uffici della Regione, uno spazio sia affittato a un'Associazione che fa la campagna elettorale per i vari Partiti di centrodestra negli altri Paesi europei? Ma non si è mai visto! Neanche nelle repubbliche delle banane si fanno queste cose, perché hanno vergogna e hanno il senso della misura! Ma si rende conto? E lei non mostra neanche imbarazzo! Assessore Quaglia, lei sa che nutro nei suoi confronti tutta la simpatia ma non è proprio possibile quest'atteggiamento. È come se governassimo noi e facessimo entrare negli Uffici della Regione, quindi con la possibilità di accedere a tutti i documenti della Regione, un'associazione non vicina come l'ARCI, che è troppo moderata, ma un'associazione che fa la campagna elettorale, in ogni Paese, per il candidato socialista e di sinistra di quel Paese: ma non si è mai visto da nessuna parte! Lei ha detto, Assessore Quaglia, che il contratto è partito dal 1 maggio 2011; benissimo; ma dal 1° gennaio al 1° maggio cosa ci sono stati a fare lì dentro senza contratto? Chi li ha autorizzati, chi ha permesso loro di essere abusivi? Ho le prove! Chi ha permesso che si potessero occupare abusivamente questi Uffici, forniti anche di arredi, pagati con soldi pubblici. Si rende conto di cosa è venuta a dire? Capisco che rispetto ai nove miliardi di debiti ai forestali che protestano fuori dal palazzo, alla sanità, per carità; questa sia una cosa infinitesimale; ma è il paradigma del non rendersi conto di quello che si può fare e di quello che non si deve fare. Questa è la questione! Si può permette l'abusivismo negli Uffici della Regione? Veramente siamo oltre al ridicolo! Non trovo parole. Mi creda, non mi manca la fantasia, ma rispetto ad una cosa del genere lei è riuscita, cara Assessore Quaglia, a lasciarmi senza parole! Una cosa del genere, in tutti gli anni in Consiglio regionale, non l'ho mai vista né sentita.
Mettiamo un'associazione di parte, che farà campagna per Sarkozy legittimamente, ma non può avvenire negli Uffici della Regione. Avete autorizzato l'abusivismo dentro gli Uffici istituzionali. Hanno ragione gli squatter, che non condivido, ma non si fa distinzione tra abusivi.
Farò un esposto alla Corte dei Conti perché per utilizzare senza contratto, senza autorizzazione degli Uffici pubblici è un reato.


Argomento: Uso delle acque (regimazione, usi plurimi)

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 778 del Consigliere Ronzani inerente a "Gestione servizio idrico integrato in Provincia di Biella"


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Darei per acquisita la risposta all'interrogazione n. 778 dell'Assessore Ravello avente per oggetto "Questioni riguardanti servizio idrico integrato in provincia di Biella".



PRESIDENTE

Non è all'o.d.g., ma la diamo per acquisita.


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Sospenderei il punto relativo all'interrogazioni, per procedere all'esame del punto 4) all'o.d.g., inerente a "Nomine", poiché abbiamo l'obbligo di dare comunicazione dell'esito in aula prima delle 13.30.
Si proceda alla distribuzione delle schede per le seguenti nomine:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 143 "Fondazione 20 marzo 2006" - (articolo 13 Statuto Fondazione) - Collegio dei Revisori dei Conti - designazione di 1 componente effettivo

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 166 "Fondazione 20 marzo 2006" - (articolo 11 Statuto Fondazione) - Consiglio di Amministrazione - designazione di 1 componente.

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 32 "Commissione di Garanzia" - (articolo 91 Statuto della Regione Piemonte e articolo 3, l.r. 25/2006) - elezione di 1 membro in sostituzione della dimissionaria Carla Spagnuolo (ex Consigliere regionale).

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 124 "Designazione del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale nell'ambito del territorio della Regione (l.r. 28/2009)".


PRESIDENTE

Ricordo che per le ultime due nomine, il quorum è di 40 Consiglieri pari a due terzi.



PRESIDENTE

Nomino scrutatori i Consiglieri e Leardi e Ponso



PRESIDENTE

Prego il Consigliere Segretario Leardi di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Leardi effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Mentre si procede allo spoglio delle schede, riprendiamo il punto della trattazione del sindacato ispettivo da dove l'avevamo interrotto.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti idrici

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 650 presentata dalla Consigliera Motta, inerente a "Grave inquinamento del tratto astigiano del fiume Tanaro"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 650 della Consigliera Motta Angela, che intende darla per illustrata.
Per la Giunta regionale, risponde l'Assessore Ravello.



RAVELLO Roberto Sergio

Grazie, Signor Presidente.
Essendo una questione che ha molti richiami e riferimenti di natura tecnica, le leggerò, Consigliera Motta, una nota; le preannuncio che le lascerò ben volentieri una copia contenente degli aspetti che magari non è opportuno leggere perché di difficile comprensione (per il sottoscritto ovviamente).
In relazione alle sue premesse, è necessario precisare che il parere che lei cita, reso dall'ASL il 29 dicembre 2010, non consiglia la modifica del limite di emissione del parametro Escherichia coli in sede di autorizzazione allo scarico, ma piuttosto si limita ad osservare come il valore riscontrato nell'ambito del monitoraggio del corpo idrico sia facilmente raggiungibile poiché la normativa nazionale in materia di scarichi non impone un limite massimo di emissione per quel parametro, ma consiglia un limite di emissione non superiore a 5.000 ufc/100 ml e rimanda all'autorità competente, cioè la Provincia, la definizione del limite più opportuno in relazione alla situazione ambientale e igienico-sanitaria del corpo idrico recettore e agli usi esistenti.
Si precisa inoltre che i dati citati nei pareri resi da ARPA e ASL non sono riferiti a monitoraggi nel punto di scarico del depuratore comunale come citato in premessa dall'interrogazione - bensì ad un punto delle rete regionale di monitoraggio delle acque naturali superficiali e sotterranee approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 46 del 19 marzo 2001.
La rete di monitoraggio, che risponde ai criteri definiti dal Decreto legislativo n. 152, è rimasta attiva fino al 2008 ed è stata successivamente adeguata alle innovazioni introdotte in Europa dalla direttiva n. 2000/60/CE, nonché al decreto nazionale di recepimento, cioè il Decreto legislativo n. 152 del 2006.
Il nuovo programma di monitoraggio delle risorse idriche è attivo in Piemonte dal 2009 ed è stato approvato con DGR n. 48 del 22 febbraio 2010 contestualmente all'espressione del parere regionale sul progetto di Piano di gestione del Distretto idrografico del Fiume Po. Con l'applicazione della normativa comunitaria i fiumi sono stati suddivisi in corpi idrici individuati quali tratti omogenei per pressioni e qualità e il punto di monitoraggio ambientale localizzato nel Comune di Asti - più precisamente la località Ponte tangenziale sud - è stato eliminato poiché i risultati ottenuti nella stazione di monitoraggio a valle - a Castello di Annone sono ritenuti rappresentativi di tutto il corpo idrico del Fiume Tanaro che ha inizio a valle dalla confluenza del Torrente Borbore. La stazione presso il Comune di Asti rimane comunque attiva nell'ambito della rete provinciale di monitoraggio dell'ittiofauna.
Si segnala inoltre che con la stesura a livello nazionale di nuovi metodi di indagine e valutazione della qualità delle acque, il parametro Escherichia coli non rientra più tra quelli utilizzati per la classificazione ambientale dei fiumi. In Regione Piemonte comunque questo parametro - seppure non più utilizzato per formulare il giudizio di stato ambientale - viene tuttora misurato in alcuni punti della rete ritenuti significativi e, in particolare, è monitorato nella Stazione di Castello di Annone. Lo scarico del depuratore, invece, è oggetto di controlli da parte dell'autorità competente secondo le frequenze previste dalla normativa vigente, cioè sempre al Decreto legislativo n. 152 del 2006.
In riferimento al primo quesito, si informa quindi che il Fiume Tanaro è oggetto di monitoraggio mensile a partire dall'anno 2000 e che lo stato ambientale del punto di Asti e risulta in classe di Stato Ambientale "sUfficiente", in linea con l'obiettivo fissato nel Piano di tutela delle acque per l'anno 2008.
Per le medesime motivazioni, in merito al secondo quesito, si ritiene che il monitoraggio attuale dei corpi idrici sia funzionale alla verifica dello stato ambientale del Fiume Tanaro e dei suoi affluenti e non si ritiene necessario effettuare attività di controllo diverse da quelle già in atto.
In merito al terzo quesito relativo all'imprescindibilità di una specifica attività di censimento degli scarichi fognari incidenti sull'asta del Tanaro, si informa che è in corso un'approfondita attività di ricognizione delle infrastrutture del servizio di acquedotto, fognatura e depurazione, promossa dalla Regione Piemonte, a partire dal 2009, per aggiornare la base dati del SIRI (Sistema Informativo delle Risorse Idriche).
L'attività, estesa a tutto il territorio regionale, nell'Astigiano Monferrato è coordinata dalla locale Autorità d'Ambito del Servizio Idrico Integrato, la quale, nel luglio 2010, ha stipulato una convenzione operativa con i gestori di riferimento del Servizio Idrico per la rilevazione delle infrastrutture ed aggiornamento della banca dati.
In base allo stato di avanzamento della rilevazione oggi disponibile risulta che l'area urbana della città di Asti è interamente servita dall'impianto di Strada delle Quaglie, il quale presenta stabilmente valori conformi per quanto riguarda i parametri oggetto di reporting al Ministero dell'Ambiente ed alla Commissione europea, anche se è necessario evidenziare che tra tali parametri - come le ho già accennato - non è previsto Escherichia coli.
Anche il tratto urbano del Torrente Borbore è stato oggetto, negli anni scorsi, di specifici interventi tesi ad eliminare i residuali scarichi diretti in acque superficiali, con la realizzazione di un collettore lungo gli argini che recapita i reflui intercettati nell'impianto cittadino sopra citato.
Inoltre, anche nei territori circostanti l'area urbana di Asti prosegue l'azione di estensione della rete di collettamento e di razionalizzazione/adeguamento del sistema degli scarichi, secondo la disponibilità finanziaria compatibile con la capienza del piano tariffario approvato dall'Autorità d'Ambito nel rispetto del metodo tariffario nazionale - che, come sa, tra l'altro, dovrà essere oggetto di revisione a seguito delle consultazioni referendarie.
Infine, in relazione al quarto quesito, in cui si chiede se non si ritenga opportuno rilanciare un progetto organico di Parco del Tanaro - qui rispondo leggendole una parte della nota recuperata grazie all'Assessore Casoni e agli Uffici del suo Assessorato, perché non è di competenza di questo Assessorato - si informa che l'asta del Tanaro risulta attualmente interessata dalle seguenti aree protette: Riserva naturale della confluenza del Tanaro e Zona di Salvaguardia del Po Vercellese-Alessandrino.
Sono inoltre presenti le seguenti aree SIC e ZPS: SIC Stagni di Belangero; ZPS Fiume Tanaro e Stagni di Neive; SIC e ZPS nei pressi della confluenza.
Come si può vedere soltanto una di queste aree (gli Stagni di Belangero) interessa la provincia di Asti, mentre le altre aree sopra indicate si trovano più a monte (Stagni di Neive, in provincia di Cuneo) o più a valle, verso la confluenza con il Po.
Altre aree protette in provincia di Asti sono state istituite sulla base delle caratteristiche ecologiche del territorio, in particolare nella fascia collinare, dove i valori naturalistici sono stati meno compromessi dagli interventi antropici rispetto alla fascia fluviale.
Un eventuale ampliamento delle aree protette esistenti in provincia di Asti (in particolare Rocchetta Tanaro) fino al Fiume Tanaro o l'istituzione di nuove aree andrebbe in ogni caso concertata preventivamente con il territorio, tenendo conto delle limitazioni ad una serie di attività antropiche che l'istituzione di un'area protetta (Parco o Riserva naturale) andrebbe a comportare.
Inoltre, come sa, è recentemente entrata in vigore la legge regionale n. 16 del 3 agosto 2011, che contiene una serie di modifiche e qualche ampliamento di aree protette, risultato di un lungo iter concertativo. Solo quando la legge avrà piena attuazione anche per gli aspetti organizzativi/gestionali del Sistema delle aree protette regionali si potranno valutare ulteriori proposte, tenendo sempre presente gli aspetti finanziari che la gestione delle aree protette comporta.
Comunque, le lascio la nota. Come le dicevo, vedrà che c'è una pagina riportante delle tabelle di indicazione rispetto ai parametri dell'Escherichia coli. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Mi permetto di invitare la Giunta regionale al rispetto dei tempi nelle risposte.
Chiedo scusa, lei, Assessore Ravello, è vittima di una mattinata intensa, anche perché non è sicuramente tra coloro che hanno sforato di più.
Dobbiamo procedere alla votazione su cui è mancato il numero legale e successivamente, di due ordini del giorno; poi, ci sono gli operai forestali che da alcune ore attendono di essere ricevuti.


Argomento: Opere pubbliche - Difesa idrogeologica

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 742 presentata dal Consigliere Ronzani, inerente a "Gestione dell'invaso sull'Ingagna"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 742.
La parola al Consigliere Ronzani per l'illustrazione.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Per riassumere i termini della questione, il primo dato è il seguente.
Nel 1999, la Prefettura di Biella ha disposto un aggiornamento del Piano provinciale di emergenza per l'area interessata dalla diga sul Torrente Ingagna.
Relativamente al secondo dato, queste nuove disposizioni introducono prescrizioni più puntuali rispetto a quelle che c'erano in precedenza.
Per quanto concerne il terzo dato, da una lettura delle relazioni che ha svolto il consulente del Comune di Mongrando e riguardanti il triennio 2008-2010, risulta che il consorzio di bonifica non abbia o non avrebbe uso il condizionale - rispettato fino in fondo le norme contenute nel Piano di emergenza nuovo predisposto dalla Prefettura di Biella. In particolare per alcuni periodi non avrebbe osservato il rispetto della quota massima del livello di invaso, pari a 385,500 metri.
Ai sensi di una quarta considerazione, il mancato rispetto di queste disposizioni, oltre, ovviamente, a violare le disposizioni contenute nel Piano di emergenza, potrebbe, in potenza, accrescere il rischio dell'invaso, a fronte di eventi alluvionali e di piena.
Quindi, chiedo all'Assessore di conoscere se la Regione, a seguito della mia interrogazione, abbia ritenuto di verificare una corretta gestione dell'invaso e di controllare se, eventualmente, queste disposizioni contenute nel Piano di emergenza sono state violate.
In questa situazione - ho terminato, Presidente - è ancora più incomprensibile, direi quasi stucchevole, la decisione del consorzio di bonifica - mi sia consentita una battuta: che non è mai sazio! - di presentare un nuovo progetto per una nuova captazione sul Torrente Elvo che prevede una derivazione di otto milioni e mezzo di metri cubi d'acqua una galleria che dovrebbe attraversare la valle per circa un chilometro e mezzo e investimenti, anche in questo caso, per ulteriori 13 milioni di euro.
Francamente, alla luce delle questioni poste nell'interrogazione ritengo un non senso questo progetto non ancora presentato nella forma definitiva ed esecutiva non solo perché è contro una parte di quella vallata che ritiene quest'opera inutile, ma in quanto, se sono vere le questioni che prima ho ricordato, non si giustifica la previsione di una nuova ed ulteriore captazione. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ronzani.
La parola all'Assessore Ravello per la risposta.



RAVELLO Roberto Sergio

Grazie, signor Presidente.
Innanzitutto, le porgo le mie scuse per avere sforato nei tempi: purtroppo, per rendere risposte puntuali, a volte, è necessario.
Le posso già anticipare che questo problema non si presenterà per questa risposta, perché sarò molto più breve, considerato che dalla sua interrogazione non sono state ravvisate competenze nella gestione di questo invaso in capo a questo Assessorato. Infatti, la diga del Comune di Mongrando è una struttura di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la Regione su queste infrastrutture non esercita alcun controllo se non quello - tutto il ruolo della Regione si limita a questo relativo all'approvazione dei progetti di gestione del materiale sedimentato.
Comunque, abbiamo ritenuto opportuno - devo dire doveroso - svolgere delle verifiche. Le comunico che agli Uffici regionali non è pervenuta alcuna segnalazione rispetto ad ipotetici danni causati in seguito ai recenti eventi meteorologici.
Inoltre, si segnala che la possibilità di alimentare l'invaso dell'Ingagna anche con un'ulteriore presa sul Torrente Elvo verrà opportunamente valutata dal punto di vista idraulico dai competenti Uffici regionali, quando saranno chiamati a farlo.
Per quanto riguarda il rispetto del Piano provinciale di emergenza, la Direzione regionale ci ha comunicato di non essere a conoscenza di alcuna violazione e ha rimandato ogni valutazione per questi aspetti alla competente Prefettura di Biella e alla competente Provincia di Biella.
Comunque, sebbene lei abbia utilizzato molto correttamente il condizionale, riteniamo che le anomalie citate giustifichino quanto meno la trasmissione di questo atto e una richiesta di ulteriori chiarimenti a tutti i soggetti coinvolti, a cominciare dal Ministero delle infrastrutture, che è il soggetto che ha la competenza diretta nella gestione di questi aspetti. Per cui, sarà mia cura, nel momento in cui riceveremo un riscontro, farglielo pervenire attraverso i nostri Uffici.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore, per il rispetto dei tempi.


Argomento: Contributi all'agricoltura

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 736 presentata dalla Consigliera Motta Angela, inerente a "La semplificazione ed una maggiore accessibilità delle misure del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 sono indispensabili per non rischiare la perdita dei finanziamenti"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 742 che viene data per illustrata dall'interrogante.
La parola all'Assessore Sacchetto per la risposta.



SACCHETTO Claudio, Assessore all'agricoltura e foreste

Grazie, signor Presidente.
Innanzitutto ringrazio la collega Motta per aver presentato questa interrogazione, perché ci dà modo di spiegare qual è lo stato dell'arte dell'attuazione delle previsioni di spesa del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013.
Tra l'altro, sono risposte parzialmente positive rispetto ai quesiti che la collega pone, in particolare sulla questione legata all'ipotesi di bando aperto che abbiamo già sperimentato nei bandi emanati l'anno scorso e che si chiuderanno il 27 febbraio prossimo, dopo che è stata prorogata la chiusura dal 9 gennaio.
Abbiamo notato che questa nuova tipologia, che peraltro non è nuova perché già stata sperimentata anche da altre regioni, funziona e dà delle garanzie di celerità delle pratiche.
Permane purtroppo la stratificazione rispetto a quella che era la vecchia misura 121, quindi ha dei ritardi fortissimi derivanti da stratificazioni enormi in merito a questa misura, in particolare a carico delle Amministrazioni Provinciali. Ed è chiaro che, di conseguenza, tutto l'impianto fatica a marciare. Peraltro, devo dire che come spesa già nel 2010 c'è stato un sensibile miglioramento e nel 2011 siamo arrivati, per la prima volta, a raggiungere una previsione di spesa rispetto a quella che era la tabella sui sette anni. Abbiamo raggiunto, peraltro, nel 2011 un overbooking di oltre 15%, quindi abbiamo speso il 115% rispetto a quella che era la previsione sul 2011 rispetto a quello previsto dall'Unione Europea. La sua interrogazione non è aggiornata, perché è stata fatta qualche mese fa e contemplava una performance di spesa intorno al 29 rispetto al budget totale. Adesso siamo vicini al 40%, quindi devo dire che si sta marciando bene.
chiaro che non siamo assolutamente al sicuro da future ipotesi di disimpegno, però è chiaro che l'attenzione rimane sicuramente alta. Ritengo che se si continua con la tabella di marcia messa in atto nel 2011, non dovremmo avere difficoltà, tenuto conto del fatto che purtroppo questa è una situazione endemica a tutte le Regioni italiane, molto di più in alcune aree geografiche del Paese.
Devo dire che nel 2011 il Piemonte ha colmato il gap che aveva nei confronti delle altre Regioni del Nord, e questo naturalmente ci fa ben sperare.


Argomento: Agricoltura: argomenti non sopra specificati

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 795 presentata dai Consiglieri Motta Angela e Taricco, inerente a "Truffa ai danni dei viticoltori per inesistenti consulenze all'export"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 795 dei Consiglieri Motta Angela e Taricco, che la danno per illustrata.
La parola all'Assessore Sacchetto per la risposta.



SACCHETTO Claudio, Assessore all'agricoltura e foreste

Ringrazio i colleghi per aver posto alla nostra attenzione tale questione, che peraltro nello specifico non era a conoscenza dei nostri Uffici e di cui si stanno occupando, premesso il fatto che non è competenza specifica dell'Assessorato all'agricoltura.
In ogni caso, abbiamo avuto modo di attivarci anche nei confronti degli Assessorati competenti per approfondire la situazione e per capire quali sono state le dinamiche maturate, premesso il fatto che chiunque si occupi di imprenditoria e di commercio o quant'altro è esposto tutti i giorni a delle problematiche in questo senso e - consentitemi di dire - che comunque sia, nessuno obbliga qualcuno a sottoscrivere un contratto se non è consenziente.
Quindi, è chiaro che l'attenzione deve essere naturalmente a carico delle organizzazioni agricole e delle istituzioni, ma prima fra tutti a coloro che sottoscrivono certi contratti.
Devo dire che la segnalazione è pervenuta anche ad alcune organizzazioni agricole, prima fra tutte la Coldiretti. Comunque sia, in queste settimane, anche grazie alla vostra segnalazione, i nostri Uffici stanno approfondendo la questione.
partita, di concerto con le organizzazioni agricole, un'informativa abbastanza capillare nei confronti delle aziende per allertarle, perch solo loro possono incrementare l'attenzione di queste tentate truffe, dato che sono tentate truffe a tutti gli effetti.
Quindi, nel momento in cui si ritrovassero - questo è il consiglio che ci siamo sentiti di dare - a trattare con personaggi equivoci, piuttosto che con delle proposte un po' sospette, segnalarle immediatamente, in modo da potersi attivare e magari riuscire a scongiurare qualcuna di queste operazioni truffaldine.


Argomento: Nomine

Nomine - Proclamazione degli eletti


PRESIDENTE

Relativamente al punto 4) all'o.d.g., che reca "Nomine", in base allo scrutinio effettuato, possiamo procedere alla proclamazione degli eletti delle seguenti nomine: Proposta di deliberazione n. 143 "Fondazione 20 marzo 2006" - (articolo 13 Statuto Fondazione) - Collegio dei Revisori dei Conti - designazione di 1 componente effettivo Comunico che la deliberazione non è valida per mancanza del numero legale.
Proposta di deliberazione n. 166 "Fondazione 20 marzo 2006" - (articolo 11 Statuto Fondazione) - Consiglio di Amministrazione - designazione di 1 componente Comunico che la deliberazione non è valida per mancanza del numero legale.
Proposta di deliberazione n. 32 "Commissione di Garanzia" - (articolo 91 Statuto della Regione Piemonte e articolo 3, l.r. 25/2006) - elezione di 1 membro in sostituzione della dimissionaria Carla Spagnuolo (ex Consigliere regionale) Comunico che la deliberazione non è valida per mancanza del numero legale.
Proposta di deliberazione n. 124 "Designazione del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale nell'ambito del territorio della Regione (l.r. 28/2009)" Comunico che la deliberazione non è valida per mancanza del numero legale.


Argomento: Delega di funzioni regionali agli enti locali - Uso delle acque (regimazione, usi plurimi)

Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 158, inerente a "LR n. 38/2001 (Costituzione dell'Agenzia interregionale per la gestione del fiume Po - AIPO). Ridefinizione dell'ambito territoriale di competenza dell'AIPO"


PRESIDENTE

Dobbiamo procedere, ora, alla votazione della proposta di deliberazione n. 158, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Nella seduta del 17 gennaio 2012, la proposta di deliberazione n. 158 è stata posta in votazione, ma la votazione è risultata non valida per mancanza del numero legale. Dobbiamo, pertanto, ripeterla, ricordando che il numero legale è 27.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 158, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Esame ordine del giorno n. 629 presentato dai Consiglieri Cattaneo, Leardi Ponso e Cerutti, inerente a "Sostegno ai lavoratori della Servirail Italia ex Wagon-lits"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 629, avente ad oggetto "Sostegno ai lavoratori della Servirail Italia ex Wagon-lits".
Richiamo soprattutto l'attenzione dei Consiglieri firmatari: abbiamo modificato il dispositivo. Si tratta di una correzione molto minimale: su richiesta dell'Assessore Porchietto, che esprime parere favorevole all'ordine del giorno (mi ha pregato di ricordarlo nell'illustrazione), al posto di "a valutare l'applicazione", si inserisce "a verificare se sia possibile".
Nella sostanza, non cambia nulla.
Ci sono Consiglieri che intendono intervenire? Chi desidera aggiungere la propria firma potrà farlo recandosi dalla dottoressa Restivo.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 629, il cui testo recita: "Premesso che: Trenitalia ha soppresso i collegamenti ferroviari notturni che univano a basso costo il Nord e il Sud Italia e che costituivano un importante servizio per la regione Piemonte e, in particolare, per chi ha la necessità di attraversare l'Italia a prezzi accessibili tale decisione purtroppo ha determinato il licenziamento di 800 lavoratori di Servirail Italia ex Wagon-lits in tutta Italia, di cui 63 in Piemonte una delegazione dei lavoratori licenziati - ricevuti dal Consiglio regionale il 25 gennaio scorso - ha avanzato richiesta di poter accedere agli ammortizzatori sociali, nonché il sostegno per un'eventuale ricollocazione sul mercato del lavoro Considerato che: la soppressione di un rilevante collegamento con il Sud Italia ha determinato un'importante limitazione per il Piemonte, nonché un significativo disagio per una fascia di utenza che si trova nella situazione di non poter sopperire alla carenza sono state raccolte più di 8.000 firme in Piemonte e 50.000 in Italia per chiedere la riattivazione del servizio da diverse settimane i lavoratori licenziati e le loro famiglie versano in una situazione drammatica, non potendo fruire degli ammortizzatori sociali per chi si trova in situazione di disoccupazione questa categoria di lavoratori è caratterizzata da rilevanti professionalità che sarebbe fondamentale non andassero perse, ma opportunamente valorizzate nel tessuto produttivo piemontese - anche eventualmente attraverso specifici corsi di formazione - sia per i lavoratori stessi sia per il sistema produttivo e sociale del Piemonte Il Consiglio regionale del Piemonte Impegna il Presidente della Giunta regionale e gli Assessori competenti ad attivarsi presso Trenitalia per chiedere il ripristino dei collegamenti ferroviari notturni a basso costo che collegavano il Nord al Sud Italia e il reintegro dei lavoratori a verificare se sia possibile l'applicazione di strumenti normativi idonei ad anticipare l'indennità di disoccupazione ai lavoratori licenziati da Servirail Italia ex Wagon-lits a considerare - anche eventualmente attraverso specifici corsi di formazione - come poter valorizzare le rilevanti professionalità di tali categorie di lavoratori affinché non vadano perse, ma opportunamente reinserite nel tessuto produttivo e sociale piemontese".
Il Consiglio approva.


Argomento: Norme generali sull'agricoltura

Esame ordine del giorno n. 624 presentato dai Consiglieri Cattaneo, Leardi Ponso, Vignale, Mastrullo, Botta Marco, Taricco, Leo, Pedrale, Negro Boniperti, Pentenero, Valle, Muliere e Carossa, inerente a "Norme sulla fiscalità agricola introdotte dal d.l. 'Salva Italia' e applicazione dell'IMU"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 624, presentato dai Consiglieri Cattaneo, Mastrullo, Taricco e altri.
Si tratta di un documento sulla fiscalità agricola che è stato adeguato ai dati della regione Piemonte, approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, il 27 gennaio 2012, su proposta del Presidente del Consiglio regionale del Veneto. Il Veneto è la regione che, all'interno della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, segue la partita sull'agricoltura.
L'ordine del giorno riguarda le norme sulla fiscalità agricola introdotte dal decreto legge "Salva Italia" e l'applicazione dell'IMU in agricoltura.
Sostanzialmente, molte Regioni e molti Comuni di alcune regioni hanno dei canoni molto alti, dovuti anche agli ettari dei terreni agricoli. Con l'introduzione dell'IMU pagheranno anche i ruderi, le cascine e quant'altro, pertanto l'ordine del giorno impegna il Presidente della Giunta e l'Assessore competente ad attivarsi verso il legislatore nazionale che ha già recepito l'importanza dell'imprenditore agricolo professionale affinché modifichi l'attuale modulazione dei moltiplicatori prevista per i terreni agricoli, di cui all'articolo 13, comma 5, del decreto "Salva Italia" e altri riferimenti.
Il documento impegna il Consiglio a sollecitare l'ANCI nazionale a intervenire verso i Comuni affinché siano adottate le delibere con le quali si applicano le aliquote più basse, così come previsto dall'articolo 13 comma 6 e 8 del decreto legge 201/2011.
Anche quest'ordine del giorno potrà essere sottoscritto da coloro i quali vorranno apporre la propria firma, durante la seduta.
Prima del dispositivo - mi rivolgo in particolare ai firmatari - è stata aggiunta questa frase: "Preso atto che la Giunta regionale si è già attivata sulla questione in sede nazionale", poiché l'Assessore Sacchetto mi ha informato che, sia a livello di Commissione parlamentare competente sia a livello di Ministero, hanno già avuto una serie d'incontri su questa tematica.
Ci sono dei Consiglieri che intendono intervenire? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Visto che il documento è stato iscritto oggi, chiedo se può essere distribuito ai colleghi, così capiamo cosa votare.



PRESIDENTE

Le ricordo che il documento è in rete, comunque le faremo pervenire una copia cartacea. In apertura di seduta avevo già illustrato la questione, ma è comunque un suo diritto chiedere copia del documento. Vedo che non ha il computer, chiedo quindi di far pervenire una copia dell'ordine del giorno al Consigliere Giovine...
Non era una polemica, come atto di cortesia ho detto che le far pervenire il documento su carta.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Presidente, chiedo cortesemente, se fosse possibile, di avere anche noi copia cartacea del documento.



PRESIDENTE

Va bene. Faremo pervenire una copia a tutti i Capigruppo.
Sospendiamo la trattazione del punto e passiamo all'esame di altri ordini del giorno.


Argomento: Ammortizzatori sociali

Esame ordine del giorno n. 622 presentato dai Consiglieri Bono e Biol inerente a "Sussidi e ammortizzatori sociali attualizzati alla situazione economica e non alla Certificazione Unica dei Redditi (CUD)"


PRESIDENTE

Passiamo ora ad esaminare l'ordine del giorno n. 622, a firma dei Consiglieri Bono e Biolé.
La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Cercherò di essere breve. È una richiesta sollevata anche dai lavoratori della ex Wagon-Lits che abbiamo recentemente audito in Sala Presidenti, ma ovviamente riguarda un po' tutto il mondo dei lavoratori.
L'ordine del giorno riguarda la questione degli ammortizzatori sociali che vengono normalmente legati alla Certificazione Unica dei Redditi (CUD) dell'anno solare lavorativo precedente a quello in cui si viene a verificare la situazione di licenziamento, di mobilità, di crisi lavorativa, quindi anche di crisi del reddito singolo o familiare. Si assistono a discrepanze temporali tra la necessità immediata di avere un sostegno al reddito da parte di chi si trova in difficoltà lavorativa e il rilascio di ammortizzatori sociali o sussidi.
Nel dispositivo che, come potete vedere, è abbastanza sintetico e ha una serie di promesse che spiegano la situazione nota a tutti i colleghi del Consiglio regionale, chiediamo, alla fine, di sollecitare la Giunta regionale a farsi promotrice presso il Governo nazionale per utilizzare parametri più immediati o, comunque, a rendere complementari nuovi parametri rispetto a quello del CUD relativo all'anno precedente, per far sì che si abbia un sostegno economico immediato ai lavoratori in difficoltà, nonché a semplificare tutte le pratiche burocratiche che ritardano l'assegnazione di detti sussidi e ammortizzatori.
Penso sia un ordine del giorno condivisibile con un impegno politico alla Giunta affinché si faccia sentire presso il tavolo nazionale, perché è una normativa nazionale.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Non ci sono altre richieste d'intervento, pertanto procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 622, il cui testo recita: "Premesso che gli ammortizzatori sociali sono un complesso di misure finalizzate al sostegno del reddito dei lavoratori che hanno appena perso il posto di lavoro.
Col termine di ammortizzatori sociali si intendono quei mezzi a cui ricorrono le aziende in difficoltà che hanno esigenze di riorganizzazione ristrutturazione ridimensionamento. I principali ammortizzatori sono la mobilità lunga o corta, la cassa integrazione, indennità ordinaria di disoccupazione e i prepensionamenti. Queste operazioni sono possibili perché gli enti previdenziali se ne sono assunti i costi.
Per far fronte all'attuale stato di crisi in atto e quindi ad una congiuntura negativa si sono aggiunti i costi detti Ammortizzatori Sociali in deroga. Viene concessa la possibilità di accedere alla cassa integrazione, guadagni e mobilità ai lavoratori dipendenti da imprese escluse dalla normativa generale sugli ammortizzatori sociali (legge 223/1991 e successive modificazioni) trova riscontro normativo nell'articolo 2, comma 36, della legge n. 203/2008, nell'articolo 19 della legge n. 2/2009 e nell'articolo 7-ter della legge n. 33/2009.
Considerato che: poiché le procedure di assistenza devono essere di aiuto e non di ostacolo almeno quelle svolte dal soggetto interessato devono essere semplificate il più possibile escludendo o riducendo le pastoie burocratiche che non siano funzionali al ripristino della sua situazione economica.
Verificato che: per permettere di accedere a tali supporti, viene richiesta ai lavoratori dipendenti e a chi percepisce un reddito per attività equiparate al lavoro dipendente, come ad esempio i lavoratori a progetto e i lavoratori subordinati, la presentazione della Certificazione Unica dei Redditi (in seguito CUD) con l'intento di verificar la situazione economica e reddituale del soggetto.
In quanto il CUD si riferisce alla situazione economica del soggetto relativa all'anno precedete, in cui probabilmente esso possedeva un lavoro e aveva una situazione economica sUfficiente, questo parametro offre una situazione non aggiornata, incoerente con l'improvviso statuto si difficoltà economica, tale da creare serie difficoltà all'erogazione di detti sussidi.
Il Consiglio regionale sollecita la Giunta regionale a farsi Promotrice presso il Governo nazionale per: utilizzare parametri diversi, più immediati e realistici per permettere l'accesso più repentino agli ammortizzatori sociali nazionale e locali senza per questo concederli a chi ha la situazione economica e contestuali tali da poter comunque essere autosUfficiente.
Semplificare la burocrazia necessaria rendendo limitati all'essenziale e ove possibile, automatici, i passaggi burocratici. Questo per permettere al soggetto di potersi concentrare sulla ricerca di nuove attività lavorative che possano permettergli di tornare all'autosUfficienza".
Il Consiglio non approva.


Argomento: Norme generali sull'agricoltura

Esame ordine del giorno n. 624 presentato dai Consiglieri Cattaneo, Leardi Ponso, Vignale, Mastrullo, Botta Marco, Taricco, Leo, Pedrale, Negro Boniperti, Pentenero, Valle, Muliere e Carossa, inerente a "Norme sulla fiscalità agricola introdotte dal d.l. 'Salva Italia' e applicazione dell'IMU" (seguito)


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 624, essendo pervenuta copia cartacea del documento presso tutti i Capigruppo.
Se non vi sono richieste di intervento, indico la votazione palese sull'ordine del giorno n. 624, il cui testo recita: "Visto l'ordine del giorno approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome il 27 gennaio 2012 ritenendo che le considerazioni di merito di seguito esposte riguardino tutto il comparto nazionale Premesso che la legge n. 214 del 2011, di conversione del decreto legge n. 201 del 2011 recante 'disposizioni urgenti per la crescita l'equità e il consolidamento dei conti pubblici' che ha anticipato l'entrata in vigore della imposta municipale unica (IMU), prevista dal Decreto legislativo n. 23 del 2011,al 2012, rischia di penalizzare pesantemente una filiera agricola, pur in un contesto di dati positivi, incidendo negativamente sui fattori produttivi considerato che le nuove disposizioni, stravolgono il regime fiscale degli immobili agricoli, siano essi terreni o fabbricati, imponendo un aggravio fiscale in particolare sugli immobili utilizzati per lo svolgimento dell'attività agricola, con ricadute negative sui costi della produzione e con il rischio di mettere a repentaglio la sopravvivenza dell'impresa da una fiscalità speciale, prevista per il settore primario e giustificata dal particolare ruolo che svolge l'impresa agricola, in primis di salvaguardia del territorio, senza alcuna gradualità, si è passati ad una fiscalità ordinaria che colpirà pesantemente i mezzi di produzione (stalle cantine, serre, fienili, cascine, ricovero attrezzi, capannoni) in un contesto generale di crisi economica, l'agricoltura vuole comunque contribuire a fare la sua parte per il rilancio del Paese ma non può essere 'la cassa' alla quale attingere, in modo sproporzionato, per il risanamento della finanza pubblica.
Ritenuto che Si impone come necessità prioritaria per il settore mitigare l'impatto dell'IMU, sia per quanto riguarda gli elementi quantitativi della fiscalità aggiuntiva, sia per quanto riguarda le modalità applicative, che rischiano di introdurre vari elementi di incertezza e di disparità di applicazione, a seconda dei territori comunali è necessario, ai fini della assoggettabilità ad una fiscalità ordinaria del settore primario, distinguere chiaramente chi fa impresa agricola e utilizza i beni produttivi per esercitare una attività economica che produce reddito e occupazione da chi utilizza il fattore 'terra' come semplice investimento finanziario su questo versante, la stessa normativa citata accoglie la diversificazione e differenzia i moltiplicatori utili a fini del calcolo della imposta municipale, assegnando un valore inferiore nel caso di un terreno agricolo condotto da coltivatore diretto i imprenditore agricolo professionale rispetto ad altro soggetto, mantenendo comunque l'aliquota di base. Lo stesso dicasi per i fabbricati rurali ad uso strumentali ai quali è assegnata un'aliquota speciale il legislatore nazionale assegna ai Comuni il potere di ridurre le rispettive aliquote fino ad arrivare, nel caso specifico dei fabbricati rurali, una riduzione del 50 le amministrazioni locali assumono un ruolo di fondamentale importanza nel gestire l'impatto dell'imposta municipale sulle imprese agricole i Comuni, al di là di precisi e seppur necessari calcoli e simulazioni è certo e oggettivo che riceveranno attraverso i fabbricati rurali, un gettito che, con il vecchio regime fiscale, era più contenuto preso atto che la Giunta regionale si è già attivata sulla questione in sede nazionale tutto ciò premesso il Consiglio regionale del Piemonte impegna il Presidente della Giunta e l'Assessore competente ad attivarsi presso il legislatore nazionale, che già ha recepito l'importanza dell'imprenditore agricolo professionale, affinché modifichi l'attuale modulazione dei moltiplicatori prevista per i terreni agricoli di cui all'art. 13, comma 5, del decreto legge n. 201 del 2011 convertito dalla legge n. 22 del 2011 così come previsto nel testo predisposto dalle Commissioni Riunite I e V del 18 gennaio 2012 relativo al 'Milleproroghe' a sollecitare l'Anci nazionale a intervenire verso i Comuni affinché siano adottate le delibere con le quali si applicano le aliquote più basse, così come previsto dall'articolo 13, comma 6 e 8 del decreto legge n. 201 del 2011, al fine di salvaguardare l'interesse dell'impresa agricola a non essere colpita pesantemente nell'esercizio della sua attività economica".
Il Consiglio approva.


Argomento: Patrimonio culturale regionale (linguistico, etnologico, folcloristico, storia locale)

Esame ordine del giorno n. 620 presentato dai Consiglieri Leo, Pedrale Montaruli e Spagnuolo, inerente a "Impegno per la salvaguardia e valorizzazione del Planetario di Pino Torinese come strumento indispensabile per la diffusione della cultura scientifica tra i giovani piemontesi"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'ordine del giorno n. 620, avente come oggetto "Impegno per la salvaguardia e valorizzazione del Planetario di Pino Torinese come strumento indispensabile per la diffusione della cultura scientifica tra i giovani piemontesi".
La parola al Consigliere Leo per l'illustrazione.



LEO Giampiero

Si tratta di un'iniziativa nata con la Giunta Ghigo quando ero Assessore, che la precedente Giunta di governo di centrosinistra ha sostenuto con grande impegno anche per il livello di educazione scientifica che la caratterizza, e che oggi l'Assessorato sta difendendo.
Occorre sottolineare l'importanza dell'educazione alla scienza dei nostri giovani. Tuttavia, tra le fondazioni bancarie c'è una tiepidezza non comprensibile. Abbiamo constatato che c'è una carenza di vocazione scientifica in Italia, carenza che si può contrastare proprio promuovendo l'interesse per le scienze tramite strumenti appropriati quali il Planetario oggetto del nostro o.d.g.
un osservatorio frequentatissimo, ha grande successo. Andate a leggere cosa ne pensano molti scienziati, in particolare l'ultimo intervento, molto autorevole, di Margherita Hack, su La Stampa.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.



PENTENERO Giovanna

Solo per esprimere la condivisione rispetto a quest'ordine del giorno e per aggiungere un ulteriore elemento di grande insoddisfazione rispetto all'atteggiamento dell'Assessore.
L'Osservatorio astronomico è punto di riferimento non solo didattico pedagogico ed educativo per migliaia di ragazzi che lo visitano, ma anche punto di riferimento per la ricerca di un settore quale l'astronomia, dove Torino è sempre stato punto di riferimento al quale gli scienziati hanno guardato.
Essere insensibili di fronte ad appelli accorati come quello di Margherita Hack e altri scienziati, consapevoli che le risorse sono quelle che sono, denota ancora una volta la povertà con la quale l'Assessore Coppola affronta queste tematiche.
Non possiamo che condividere la sensibilità espressa dall'ordine del giorno del Consigliere Leo, ma non possiamo che condividere ed esprimere ancora una volta la grande preoccupazione per l'assoluta inefficacia di quanto l'Assessore sta portando avanti all'interno dell'Assessorato, con nessun livello di programmazione e nessun livello di attenzione nei confronti di tematiche che toccano (frase che può sembrare banale) il futuro dell'educazione e della didattica di tutti i nostri ragazzi.
Quindi chiediamo davvero che ci sia una consapevolezza dell'atteggiamento con il quale vengono affrontate tutte queste tematiche ma credo che l'ordine del giorno ne sia una testimonianza, insieme a molti altri piccoli tasselli che stiamo mettendo insieme.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Inizio l'intervento dicendo che anch'io aggiungo la firma al documento con l'assenso del primo firmatario, perché condivido assolutamente lo spirito che ha animato i proponenti dell'ordine del giorno sul planetario.
Tuttavia, dopo aver udito l'intervento della collega Pentenero, devo anche dire che non condivido quello che ha detto sull'Assessore Coppola. Nella fattispecie - vi avrà sicuramente prestato interesse la collega Pentenero poiché recentemente sono apparse diverse notizie sui giornali - l'Assessore Coppola ha invece affermato che avrebbe rivolto attenzioni crescenti verso il planetario torinese, contrariamente a quanto sostenuto dalla Consigliera Pentenero.
Non solo. Trovo che sia anche ingeneroso parlare di povertà di attenzione da parte dell'Assessorato alla cultura e da parte dell'Assessore Coppola. Tante critiche si possono fare all'Assessore Coppola; anche io in Commissione posso ogni tanto aver esternato queste critiche in modo palese o in modo implicito, ma su questa partita credo che non si possa assolutamente eccepire nulla all'Assessore Michele Coppola.
Non credo che questa sia una difesa d'Ufficio, perché chi mi conosce sa perfettamente che non faccio mai difese d'Ufficio. Semmai si tratta di una constatazione dei realtà dei fatti, assolutamente necessaria da fare.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marinello; ne ha facoltà.



MARINELLO Michele

Grazie, Presidente. Sarò brevissimo, anche alla luce dell'appuntamento che ci attende con i forestali.
Credo che la collega Pentenero abbia colorato con una nota polemica in maniera inutile e gratuita, direi, un ordine del giorno che invece pone l'attenzione su una problematica vera, alla quale penso teniamo tutti.
una problematica che caratterizza non solo quella realtà, ma tante altre.
Ritengo che, nel momento in cui si cerca l'unanimità del sostegno a documenti che hanno un nobile fine come quello di sensibilizzare nei confronti di una situazione particolarmente difficile, la nota polemica non andrebbe fatta.
Quindi, a prescindere da quello, per evitare che un voto a favore di questo ordine del giorno possa essere inteso come un avallo alle parole di critica nei confronti dell'Assessore, ci tengo a sottolineare il pieno sostegno all'attività dell'Assessore Coppola e la solidarietà nei suoi confronti, visto che si trova a gestire una situazione molto difficile anche alla luce della verità trovata.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Senza volersi perdere in inutili polemiche perché non è il momento e non era nello spirito di questo ordine del giorno firmato da tanti colleghi, credo che si tratti di voler esprimere una doverosa attenzione verso un problema specifico che interessa il mondo della cultura piemontese. Nel contempo, è uscita una critica - a nostro avviso, fuori luogo - verso l'Assessore Coppola, che invece - come sapete, se c'è una certa onestà intellettuale e politica - sta cercando, anche in collaborazione con tutto il Consiglio regionale, di far fronte a una situazione non facile, dovuta a minori trasferimenti e a situazioni difficili da gestire.
L'Assessore ha già anticipato in più di un'occasione tutta l'intenzione e il desiderio, insieme a maggioranza e minoranza, di riformare ad esempio alcune leggi regionali del sistema culturale proprio per rendere più efficiente la Regione Piemonte sul campo culturale. Di conseguenza, il nostro voto è ovviamente a favore di questo ordine del giorno, ma non condividiamo le critiche all'Assessore Coppola.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Se basta un pacato intervento della Consigliera Pentenero per chiamare tutta la maggioranza in difesa dell'Assessore Coppola, significa veramente che la collega Pentenero, sia pure in modo pacato, ha colpito nel segno.
A noi non interessa utilizzare la discussione su questo ordine del giorno per attaccare l'Assessore Coppola. A noi interessa mettere in evidenza sostanzialmente un dato.
Secondo il detto che un ordine del giorno non si nega a nessuno, vorrei solo ricordare - probabilmente farò una ricerca per mia cultura personale il numero di ordini del giorno e di mozioni che quest'Aula ha vota nell'ultimo anno e mezzo sul tema della cultura.
Quando un'Aula esprime una forte attenzione a un indizio siffatto è perché rileva sostanzialmente un dato: che chi è responsabile di quella politica all'interno della Giunta regionale non sta svolgendo quella funzione in modo adeguato. Tutto qui. Poi è giusto che voi serrate le fila però attenzione anche alla moderazione delle risposte, perché troppe risposte coram populo di sostegno nei confronti dell'Assessore danno la sensazione, a noi dell'opposizione, che veramente, in cuor vostro, la pensiate in modo contrario.



PRESIDENTE

Su internet, col nuovo sito e col banco elettronico, oggi abbiamo tutto a disposizione, quindi non c'è bisogno di fare grandi ricerche. Lo dico a servizio dei Consiglieri.
Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Noi ci siamo astenuti nell'intervenire sull'ordine del giorno precedente (IMU), che abbiamo votato all'unanimità, proprio perch riteniamo che quando ci sono documenti condivisi, firmati da tutte la parti, non ci deve essere assolutamente nessuna polemica.
Sull'ordine del giorno relativo all'IMU avremmo potuto intrattenere l'Aula per un'ora dicendo tutto quello che pensavamo di questo Governo che la maggior parte di quest'Aula sta appoggiando, ma siamo stati zitti apposta. Poi ci ritroviamo di fronte a un ordine del giorno che tutti quanti condividono, ma si riesce lo stesso - questa è una prerogativa del PD - a instillare una goccia di veleno, seppur molto garbata, ma sempre una goccia di veleno! Ricordo e chiedo veramente in questi casi di fare delle dichiarazioni neutre. Votiamo tutti quanti, tutti d'accordo e cerchiamo in questa difficoltà, che oramai è sotto gli occhi di tutti, a provare di portare dei vantaggi alla collettività piemontese.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Carossa.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 620, il cui testo recita: "Considerato che Attilio Ferrari, Presidente del Planetario di Pino Torinese, ha recentemente rimesso le deleghe alla Regione per denunciare la carenza di finanziamenti e il rischio di chiudere il bilancio con un debito di circa 500.000 euro le difficoltà sono emerse in seguito alla conclusione del consistente supporto economico garantito dalle fondazioni bancarie CRT e Compagnia di San Paolo la Regione Piemonte, che contribuisce con circa 200.000 euro, ha già attivato attraverso l'Assessorato alla Cultura una ricerca di possibili sponsor Tenuto conto che ogni anno sono almeno 40.000, tra studenti, ricercatori e semplici appassionati, i visitatori che accedono al museo e all'osservatorio sono ben 11 i lavoratori che rischiano, con la chiusura, di perdere il posto di lavoro la scarsa vocazione alle materie scientifiche da parte degli studenti è un problema che affligge il nostro Paese autorevoli studi internazionali dimostrano con grande evidenza che proprio realtà come il Planetario, a cui è annesso il Museo dello Spazio e delle scienze Astronomiche, sono fonte di ispirazione per le scelte del percorso di studi nei giovani Il Consiglio regionale nell'esprimere il suo apprezzamento al lavoro svolto fino ad oggi dalla Regione Piemonte impegna il Presidente e la Giunta ad attivarsi anche presso il Ministero dell'Istruzione e della Ricerca Scientifica e in tutti i tavoli di confronto con potenziali sponsor, in particolare con le Fondazioni bancarie, affinché il Planetario di Pino torinese possa continuare ad essere un importante luogo di conoscenza e di stimolo per le generazioni future".
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Abbiamo ancora un punto con tre ordini del giorno collegati, il primo presentato dal Consigliere Cursio, il secondo dal Consigliere Bono, mentre il terzo ordine del giorno è dei Consiglieri Artesio, Stara ed altri, che riguardano il plauso e il sostegno alle parole del Presidente della Repubblica per l'estensione del diritto di cittadinanza e l'adesione alla campagna "Italia: sono anch'io" e "No alla strumentalizzazione partitica sul tema dell'immigrazione".
Mi corre l'obbligo di dire che se si votano soltanto, riusciamo ad approvarli, altrimenti, essendo l'argomento corposo, lo rimanderei ad altra seduta, in quanto è già presente al secondo piano la delegazione dei lavoratori forestali.
Magari domani, nella Conferenza dei Capigruppo, lo inseriremo all'o.d.g. della prossima seduta di Consiglio.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Esame ordine del giorno n. 606 presentato dai Consiglieri Boeti, Lepri Reschigna, Gariglio, Manica, inerente a "Tutela dei lavoratori in mobilità rispetto alle disposizioni nazionali in materia di pensioni"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 606, avente ad oggetto "Tutela dei lavoratori in mobilità rispetto alle disposizioni nazionali in materia di pensioni", presentato dai Consiglieri Boeti, Lepri, Reschigna Gariglio e Manica.
Nel dispositivo, il documento dice semplicemente di impegnare la Giunta a farsi promotrice presso il Parlamento nazionale di un intervento legislativo che garantisca innanzitutto la copertura finanziaria per l'erogazione della pensione per coloro i quali hanno la famosa finestra scoperta tra il giorno in cui perdono il lavoro e il giorno in cui hanno la pensione, e affinché vengano rispettati gli accordi presi e sottoscritti dalle organizzazioni sindacali, dall'INPS e dal Ministero del Lavoro in relazione al pensionamento secondo le normative in vigore all'atto del licenziamento dei lavoratori interessati.
Mi sembra che questo sia un ordine del giorno di quelli che, di norma possono essere votati senza dibattito.
Se non vi sono richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 606, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte premesso che con l'entrata in vigore della Legge 23 luglio 1991, n. 223 ('Norme in materia di cassa integrazione, mobilità, trattamenti di disoccupazione attuazione di direttive della Comunità europea, avviamento al lavoro ed altre disposizioni in materia di mercato del lavoro') le aziende, a fronte di processi di ristrutturazione nonché di crisi di mercato, hanno ampiamente utilizzato l'istituto della mobilità per affrontare in modo più sopportabile per i lavoratori colpiti le riduzioni strutturali del loro personale considerato che il decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 ('Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica') convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ovvero la c.d. 'Manovra Tremonti' e successivamente, il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 ('Crescita equità e consolidamento dei conti pubblici'), convertito dalla legge 23 dicembre 2011 n. 214, (la c.d. 'Manovra Monti') hanno modificato sia i requisiti minimi per la maturazione del diritto alla pensione che i tempi per la sua successiva fruizione specificamente il DL 78/2010 ha innalzato i requisiti minimi d'età per la riscossione dell'assegno pensionistico, spostandolo di fatto da 40 a 41 anni, mentre con il DL 201/2011 è stato introdotto il calcolo con metodo contributivo in luogo del sistema retributivo puro con conseguente riduzione dell'assegno per coloro che godevano di tale sistema, è stato deciso il progressivo aumentato dell'età pensionabile a 66-67 anni, sono stati innalzati i requisiti contributivi per poter accedere alla pensione 'anticipata' e sono state fissate penalità sull'entità dell'assegno nel caso si acceda alla pensione anticipata rispetto all'età minima prevista constatato che i sopraccitati provvedimenti normativi, applicati a lavoratori ancora in attività, potranno essere 'ammortizzati' dal prolungamento del periodo di lavoro per gli anni necessari, mentre, per i lavoratori che abbiano già abbandonato il proprio posto per effetto di accordi di mobilità o di dimissioni incentivate si determinano conseguenze drammatiche: infatti tali lavoratori vengono, a trovarsi in una situazione tale per cui, terminato il periodo di mobilità previsto non godranno più del relativo assegno e contemporaneamente, non potranno percepire ancora la pensione trovandosi quindi a reddito zero impegna la Giunta regionale a farsi promotore presso il Governo ed il Parlamento nazionale di un intervento legislativo che garantisca innanzitutto la copertura finanziaria sino all'erogazione della pensione affinché vengano rispettati gli accordi presi e sottoscritti da Organizzazioni Sindacali, Unione Industriale, Aziende INPS, Ministero del Lavoro, in relazione al pensionamento, secondo le normative in vigore all'atto del licenziamento dei lavoratori interessati".
Il Consiglio approva.
Ricordo che alle 14.30 è annullata la seduta per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata e che la seduta pomeridiana prevista alle ore 15 non si terrà.
Domani la Conferenza dei Capigruppo ricalendarizzerà i nostri lavori a partire dalla prossima settimana.
Al primo piano, come detto in apertura di seduta e ricordato poc'anzi al primo piano si svolgerà tra pochi minuti l'incontro con una delegazione dei lavoratori operai forestali della Regione Piemonte, che hanno chiesto di essere ricevuti e che hanno manifestato questa mattina al di fuori di Palazzo Lascaris.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.21)



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