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Dettaglio seduta n.174 del 27/12/11 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 13.00 il Presidente Cattaneo, constatata la mancanza del numero legale comunica che la seduta avrà inizio alle ore 14.00)



(La seduta ha inizio alle ore 14.02)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Procediamo con l'esecuzione dell'Inno Nazionale.



(In applicazione del dispositivo dell'ordine del giorno n. 9 "Unità d'Italia", approvato dall'Assemblea consiliare il 1° dicembre 2010 l'Assemblea, in piedi, ascolta l'Inno nazionale della Repubblica Italiana "Il canto degli italiani")


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Proposta di deliberazione n. 167, inerente a "Bilancio annuale di previsione del Consiglio regionale per l'esercizio 2012. Bilancio pluriennale per gli esercizi 2012-2013-2014. Determinazione del fabbisogno finanziario del Consiglio regionale per l'anno 2012, ai sensi degli artt. 42 e 43, della l.r. 11 aprile 2001, n. 7" (inversione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Se non ve ne sono, la Presidenza propone di trattare al punto 3) la proposta di deliberazione n. 167 rubricata al punto 6).
(L'Assemblea, tacitamente acconsente all'inversione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

L'o.d.g., così come modificato, è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri. regionali Giordano, Costa Raffaele e Cota.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Nomine - Personale del servizio sanitario

Proposta di legge n. 148, inerente a "Norme in materia di selezione e nomina dei Direttori Generali delle Aziende sanitarie regionali" (inversione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Laus; ne ha facoltà.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente. Chiederei semplicemente se l'Aula ritiene possibile invertire il punto 8) all'o.d.g. rispetto al primo punto previsto, anche perché - se non ho capito male - questo rientrava negli accordi.



PRESIDENTE

L'o.d.g. è già stato modificato. Però sì, il Consigliere Reschigna nell'ambito della Conferenza dei Presidenti di Gruppo, aveva chiesto di porre la proposta di legge n. 148 in posizione abbastanza avanzata dell'o.d.g. La Giunta ha poi introdotto la priorità sui disegni di legge n.
129 e n. 217 e sul provvedimento concernente l'istruzione. Se l'Aula acconsente, potremmo trovare spazio per il punto 8) subito dopo questi provvedimenti oppure, visto che siamo convocati in seduta serale, spostare l'argomento a questa sera, se realmente c'è questa condivisione. Si tratta tra l'altro, di un richiamo in Aula.
La parola al Consigliere Laus.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente. Chiedevo di spostare il punto 8) e di trattarlo adesso.
Accoglierei però con piacere e soddisfazione se si riuscisse almeno a farlo "salire" di qualche punto: mi rimetto, Presidente, alla sua semplice discrezionalità.



PRESIDENTE

Va bene: mi rendo conto di aver proceduto un po' velocemente all'approvazione dell'o.d.g. Se l'Aula acconsente, possiamo inserire il punto 8) prima del punto 7).



(L'Assemblea, tacitamente acconsente all'inversione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

PRESIDENTE



PRESIDENTE

L'o.d.g. così come modificato, è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento: Bilanci preventivi - Bilancio pluriennale

Esame proposta di deliberazione n. 167, inerente a "Bilancio annuale di previsione del Consiglio regionale per l'esercizio 2012. Bilancio pluriennale per gli esercizi 2012-2013-2014. Determinazione del fabbisogno finanziario del Consiglio regionale per l'anno 2012, ai sensi degli artt. 42 e 43, della l.r. 11 aprile 2001, n. 7"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di deliberazione n. 167, di cui al punto 6 all'o.d.g.
Se non vi sono richieste in senso contrario diamo per letta la relazione alla proposta di deliberazione n. 167, sulla quale abbiamo ampiamente discusso.
Non essendovi richieste di dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione.
Do atto che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 167, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Proseguimento esame disegno di legge n. 129, inerente a "Disposizioni in materia di servizio idrico integrato, di gestione integrata dei rifiuti urbani"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame del disegno di legge n. 129, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Facciamo il punto sul provvedimento. Nella seduta pomeridiana del 20 dicembre è proseguito l'esame del disegno di legge. È stato illustrato l'emendamento rubricato n. 18). Sono stati ritirati gli emendamenti rubricati ai numeri 2), 3), 4), 5), 6), 7), 8), 9), 10), 11), 12), 13) 14), 15), 16), 17), 18), 19), 20), 21), 22), 23), 24) e 72).
L'articolo 2 è stato posto in votazione per quattro volte. Le votazioni sono state dichiarate non valide per mancanza del numero legale, poi si è passati ad altro punto all'o.d.g.
Pertanto, dobbiamo ripartire dalla votazione dell'articolo 2.
Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
Richiamo all'attenzione. Prima di passare all'articolo 3, abbiamo un emendamento del Consigliere Bono e Biolé, che propone la riscrittura parziale del capo III.
Emendamento rubricato n. 1) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: Il titolo del capo III è così sostituito: servizio di gestione dei materiali post consumo".
Il Consigliere Bono lo dà per illustrato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1), sul quale l'Assessore Ravello, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 3 Emendamento rubricato n. 32) presentato dal Consigliere Bono: All'art. 3 del disegno di legge 129 si riscrive l'art. 3 così: Art. 3 (Ambiti territoriali ottimali e aree territoriali omogenee) 1. Ai fini dell'organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani il territorio della Regione Piemonte è suddiviso nei seguenti ambiti territoriali ottimali: a) ambito 1: Novarese, Vercellese, Biellese e Verbano, Cusio, Ossola b) ambito 2: Artigiano e Alessandrino c) ambito 3: Cuneese d) ambito 4: Torinese.
2. I confini degli ambiti territoriali ottimali e gli enti locali in essi ricadenti sono individuati con riferimento ai confini amministrativi delle province di riferimento. La parziale modificazione dei confini degli ambiti territoriali ottimali necessaria ai fini del rispetto dei criteri di cui alla legislazione nazionale di riferimento, è apportata con deliberazione della Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, anche su istanza degli enti locali interessati.
3. Al fine di garantire la più adeguata rappresentazione delle esigenze dei territori di riferimento, gli ambiti territoriali ottimali devono essere articolati per aree territoriali omogenee a cui spetta la gestione dei conferimenti separati, dalla raccolta differenziata, della raccolta e del trasporto dei rifiuti residuali indifferenziati e delle strutture a servizio della raccolta differenziata. Il numero e la dimensione delle predette aree risponde ai principi d'efficienza, efficacia ed economicità dei relativi servizi.
La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Il primo emendamento che abbiamo presentato all'articolo 3, per amore di chiarezza espressiva e di sintesi, va a riscrivere l'articolo 3 con le modifiche puntuali che siamo andati a fare.
Le modifiche sono semplicissime. La parola "possono" viene sostituita dalla parola "devono", per quanto riguarda la possibilità di riorganizzazione degli ambiti territoriali ottimali in aree omogenee territoriali. Ovvero la possibilità, per i Comuni, di costituirsi in aree territoriali, quindi sorte di unioni comunali, cui farebbe capo la competenza relativa alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani, quindi al recupero e riciclo.
Finalità e funzione che fino ad ora è assegnata ai Comuni sia dal testo unico degli Enti locali n. 267 del 2000, sia dal testo unico ambientale n.
152 del 2006 e successive modifiche. In questo caso andremmo, secondo il mio parere, sia a creare un precedente, sia a rinnegare le normative nazionali in materia. Infatti, sono presenti le parole "possono essere articolati".
Avevo cercato di spiegare all'Assessore Ravello e alla maggioranza come sarebbe importante che i Comuni avessero l'obbligo almeno di costituirsi in aree territoriali omogenee, che non rappresentano un ente in più ovviamente, nella stessa formulazione che prevede l'Assessore Ravello. Si tratta semplicemente di passare, dalla fattispecie di possibilità, alla fattispecie di necessità di costituirsi in un'area territoriale omogenea.
Prendiamo l'esempio della Provincia di Torino, che comprende 306 Comuni magari il Consigliere Biolé poi dirà quanti sono nella Provincia di Cuneo. Come potrebbero, all'interno di una conferenza d'ambito territoriale, contare 306 singoli Comuni, ognuno con la sua piccola percentuale (avrà una percentuale di 0,1 a seconda della convenzione che avrà stipulato, ma immaginiamo che le percentuali siano quelle delle ATO esistenti)? Come potranno contare, con queste piccole percentuali all'interno di una conferenza d'ambito, dove è vero che c'è il voto a maggioranza qualificata (dobbiamo ancora decidere se di due terzi, di tre quarti o di quattro quinti o quello che vogliamo come percentuale)? Come potranno contare piccoli Comuni con lo 0,1% all'interno della conferenza dove la Provincia è al 50% e il capoluogo di Provincia arriva al 10-15 più o meno come accade adesso per l'ATO del servizio idrico integrato, dove la Provincia ha molto meno? La fattispecie di unirsi in aree territoriali omogenee, dal nostro punto di vista, Assessore, fortifica i Comuni. Mi rendo conto che poi ci saranno Comuni e alcune Valli che diranno: "No, il Comune di fianco mi sta antipatico" sia per l'Amministrazione in sé, ma anche per antipatie storiche, che vanno dai tempi del Medioevo o addirittura prima; tuttavia noi non possiamo ragionare in questa logica, ma dobbiamo dare la possibilità ai Comuni di essere più forti all'interno della Conferenza d'ambito.
Quindi, quando si va ad esprimere quel parere obbligatorio e vincolante (che per noi è pur sempre riduttivo, ma abbiamo capito che questa è la linea che vuole far passare l'Assessorato), se lo esprime un Comune che rappresenta lo 0,1%, allora si tratta di un parere con poco peso. Se invece lo fa un'area territoriale omogenea che rappresenta un 3-4-5% (tanti Comuni insieme), a quel punto può avere, in effetti, un valore maggiore, essere ascoltato e portare ad una modifica in senso migliorativo del servizio a livello territoriale.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MOLINARI



PRESIDENTE

Gli emendamenti rubricati n. 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 69 70, 71, 73, 74, 75, 76 sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
L'emendamento rubricato n. 25) dei Consiglieri Bono e Biolé è mantenuto.
Emendamento rubricato n. 25) presentato dai Consiglieri Bono, Biolé: al comma 1 dell'art. 3 le parole "integrata dei rifiuti" sono sostituite dalla seguenti: "dei materiali post consumo".
Lo vuole illustrare, Consigliere?



BONO Davide

No.



PRESIDENTE

Gli emendamenti n. 61), 62), 63), 64), 65), 66), 67), 68), 69), 70) 71), 73), 74), 75) e 76) sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Emendamento rubricato n. 57) presentato dai Consiglieri Taricco, Angela Motta, Muliere.
Al comma 3 dell'articolo 3 del disegno di legge n. 129, dopo le parole: "gli ambiti territoriali ottimali", sono inserite le seguenti: ", qualora richiesto dei sindaci rappresentanti la maggioranza della popolazione interessata dall'area in oggetto,".
La parola al Consigliere Taricco per l'illustrazione.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 57) sostanzialmente punta a sostituire la discrezionalità lasciata oggi in mano alla conferenza d'ambito di decidere se creare dei sub-ambiti o meno e a porre i Sindaci delle Amministrazioni di un potenziale sub-ambito nelle condizioni, qualora la maggioranza dei Sindaci che rappresentano la maggioranza del territorio siano d'accordo, di ottenerlo automaticamente. Difatti, la formulazione è: "Si possono creare subambiti, qualora richiesto dai Sindaci rappresentanti la maggioranza della popolazione interessata dall'area in oggetto". Questo per andare, in qualche misura, incontro alla stessa finalità che veniva presentata con l'emendamento precedente.
Crediamo che questa sia una modifica importante, perché con quest'emendamento sarebbe il sub-ambito a decidere di costituirsi in quanto tale e non più la conferenza d'ambito ad attivare i sub-ambiti.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Taricco.
Emendamento rubricato n. 26) presentato dai Consiglieri Bono, Biolé.
Nel comma 3 dell'art. 3 la parola "possono" è sostituita con la parola "devono".
Intende illustrarlo, Consigliere Bono?



BONO Davide

Lo do per illustrato.



PRESIDENTE

Gli emendamenti n. 77), 78), 79), 80) e 81) sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Emendamento rubricato n. 27) presentato dai Consiglieri Bono, Biolé: Al comma 3 dell'art. 3 si sopprimono le seguenti parole "se il numero e la dimensione delle predette aree risponde ai principi di efficienza efficacia ed economicità dei relativi servizi".
Intende illustrarlo, Consigliere Bono?



BONO Davide

Lo do per illustrato.



PRESIDENTE

Gli emendamenti n. 82), 83), 84), 85), 86) e 87) sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Apriamo la discussione generale sull'intero testo dell'articolo in discussione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Stara; ne ha facoltà.



STARA Andrea

Grazie, Presidente.
Ho già esplicitato in Commissione la mia avversità sulla governance che è stata individuata con questa legge, però faccio emergere una novità.
La novità sta nel fatto che il "milleproroghe" approvato prevede un anno di proroga rispetto ai Consorzi e, di fatto, dà la propria conferma sull'abolizione delle Province a fine legislatura in ogni sede.
A questo punto, poiché sono venuti meno i presupposti dell'urgenza che ci hanno portato ad accelerare la discussione in Commissione e a portare il testo qui in Consiglio per poterlo approvare entro il 31 dicembre, chiedo sia ai colleghi in Consiglio sia alla Giunta (in questo caso, all'Assessore competente), per quale motivo, visto appunto che vengono meno quelli che sono i motivi dell'urgenza, non si voglia riprendere il testo ed esaminarlo anche a fronte dei cambiamenti che avvengono.
Mi sembra veramente improprio andare a realizzare un testo di legge che fa finta che l'abolizione delle Province non ci sia e che impernia tutta l'autorizzazione delle nuove Conferenze d'ambito attraverso una governance che - ripeto, l'ho già detto in Commissione e quindi non voglio perdere altro tempo - reputo poco governabile se non attraverso un ruolo della Regione che qui è dietro le vie, ma che secondo me andrebbe più esplicitato. Ci vorrebbe più coraggio da parte della Regione, se intende esercitare quel diritto, di esplicitarlo in maniera più netta.
A oggi il testo fa riferimento a degli Enti che sono in fase d'abolizione. Il "milleproroghe" è stato approvato il 23 dicembre ed esplicita in maniera molto netta la proroga sui Consorzi. Mi chiedo per quale motivo, a fronte di questa situazione, non si voglia riprendere il testo come Giunta in Commissione avendo un anno di tempo per capire: 1) che fine faranno le Province, se questa questione viene confermata come appare dai testi legislativi predisposti dal Ministero e dal Governo; 2) andare a rivedere un po' alcuni nodi che sono stati esplicitati già anche dai miei colleghi e che evidenziano alcune difficoltà critiche nella governance di questo nuovo Ente.
Al di là di considerazioni generali sulla legge, la mia è una richiesta di valutare e di riconsiderare di riportare il testo di legge in Commissione per approfondirlo meglio, anche in vista dei cambiamenti che arrivano dal livello nazionale e che toccano essenzialmente tutte le Regioni, perché ad oggi mi risulta che la Regione Piemonte (magari mi sbaglio) sia l'unica che sta provvedendo nei termini di legge previsti prima del "milleproroghe" a adempiere a quest'obbligo entro il 31 dicembre.
Può essere che mi sbagli, ma: 1) se è così, per quale motivo ci stiamo affannando?; 2) se effettivamente le Province sono abolite e il "milleproroghe" prevede la sua posticipazione, non riesco a capire per quale motivo non riprendiamo in mano la questione con la giusta serenità anche in considerazione del fatto che il testo che era stato girato a tutti gli Enti coinvolti è stato completamente stravolto in Commissione e quindi tutti i Consorzi, le Province e i Comini che hanno espresso un loro parere lo hanno fatto su un testo che non era quello che noi stiamo qui approvando.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

Dichiaro chiuso il dibattito generale.
Ha chiesto la parola l'Assessore Ravello; ne ha facoltà.



RAVELLO Roberto Sergio

Grazie, Presidente.
doveroso dare una risposta all'ultimo intervento del Consigliere Stara, perché si richiama ad un elemento oggettivo intervenuto di recente su cui, senza bisogno degli appelli alle valutazioni, l'Assessorato ha già avuto modo di riflettere, liberandosi dall'interpretazione soggettiva, ma leggendo molto semplicemente la relazione con cui è stato accompagnato il testo dell'articolo al "milleproroghe", che stabilisce una proroga al 31/12/2012 di quanto disposto con l'articolo 186 bis della finanziaria 2010.
La relazione si richiama a due ragioni, cioè giustifica la proroga con due motivazioni. La prima concerne l'intempestività con cui molte Regioni italiane hanno risposto al dettato normativo. Intempestività che evidentemente non ci riguarda, poiché il testo è già incardinato in Aula.
Le posso assicurare che, per quanto mi riguarda, non mi sto per nulla affannando. Non mi pare, osservando i Consiglieri, che si possa riscontare un affanno diffuso, anzi mi pare che ci sia molta serenità.
Il testo "milleproroghe" rappresenta da un certo punto di vista un paracadute, però credo che in diverse occasioni sia stata condivisa, sul piano politico e ancora di più sul piano istituzionale, la necessità di dare un segnale, anzi di contribuire a quei segnali che vanno dati alla collettività che si amministra, attraverso anche il superamento della logica della proroga, che ha caratterizzato per molti anni il nostro sistema Paese.
In questo caso - e qui mi allaccio alla seconda ragione con cui viene giustificato questo articolo del "milleproroghe" - non ci riguarda, perch la ragione più importante con cui questo è stato giustificato è legata al fatto che gli esiti dei referendum di qualche mese fa hanno modificato il quadro normativo relativo all'affidamento dei servizi pubblici locali, con effetti significativi sul servizio idrico integrato. Cosa che, come lei sa bene, non ci riguarda minimamente, poiché quella parte è stata stralciata in maniera pienamente condivisa da tutte le forze politiche rappresentate in quest'Assemblea, dal disegno di legge n. 129, poiché il nostro sistema può tranquillamente continuare a lavorare ispirandosi alla legge n. 13/97 che gli permette di mantenersi in piedi senza dover adottare modifiche.
Credo che, senza affannarsi minimamente, sia importante dare un altro segnale al sistema, che vede la partecipazione in questa materia anche di ampi settori del mondo produttivo, che ha bisogno non tanto di risorse anche perché in quel caso comunque non ce ne sarebbero da mettere a disposizione per il suo sostegno - ma soprattutto ed essenzialmente di certezze sul piano normativo che, anche in un quadro prorogato ulteriormente, verrebbero a mancare.
Pertanto, avendo fatto tutti i passaggi, essendo usciti dalla Commissione competente dopo ore ed ore di dibattito, avendo la possibilità di potere sostenere - lei ne è testimone - il fatto che non ci si è limitati ad un confronto istituzionale in Commissione, ma sono stati moltissimi i confronti esterni alla Commissione, più o meno formali, che hanno visto la possibilità per tutte le forze politiche di dare il loro contributo a questa norma, considero che non vi siano le condizioni per approfittare dell'ennesima proroga, anzi al contrario che vi siano tutte le condizioni per portare avanti la discussione del disegno di legge, per approvarlo in tempi brevi e per dare un segnale positivo al sistema degli Enti locali, che aspetta certezze dalla Regione e al sistema produttivo che, insieme a loro, si unisce in questa attesa.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Ravello.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 32), sul quale l'Assessore Ravello, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Gli emendamenti rubricati n. 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 69 70, 71, 73, 74, 75, 76 sono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 25), sul quale l'Assessore Ravello, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 57), sul quale l'Assessore Ravello, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 26), sul quale l'Assessore Ravello, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Comunico che gli emendamenti rubricati n. 77), 78), 79), 80) e 81) sono stati ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Indico la votazione palese sull'emendamento n. 27), sul quale l'Assessore Ravello, a nome della Giunta regionale, esprime parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Gli emendamenti rubricati n. 82), 83), 84), 85), 86) e 87) sono stati ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 3, così come emendato.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
Riprendiamo i lavori tra 30 minuti.
La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 14.44 riprende alle ore 15.16)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Vi ricordo che era mancato il numero legale sulla votazione dell'articolo 3 del disegno di legge n. 129, per cui dobbiamo procedere con la ripetizione della votazione.
Vi ricordo che il numero legale è 30.



PRESIDENTE

CAROSSA Mario (fuori microfono)



PRESIDENTE

Chiediamo la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

Alla richiesta di appello nominale del Consigliere Carossa si associano i Consiglieri Lupi e Mastrullo.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 3, così come emendato.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
Riprendiamo i lavori tra 30 minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.18 riprende alle ore 15.48)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Dobbiamo ripetere la votazione sull'articolo 3, sulla quale, per ben due volte consecutive, è mancato il numero legale, che è 30.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 3, così come emendato.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
Così come preannunciato, ci riuniremo in Sala A per una Conferenza dei Capigruppo. Chiedo altresì alla Giunta regionale di intervenire. I nostri lavori sono quindi aggiornati di trenta minuti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Presidente, non ho nulla in contrario alla convocazione di una Conferenza dei Presidenti dei Gruppi; vorrei solo che lei prendesse atto che è la terza votazione nella quale viene a mancare il numero legale.
Potremmo andare avanti anche per ore in questo modo, ma non è mai accaduto che dopo tre votazioni consecutive, sul medesimo articolo, venisse a mancare il numero legale e il Consiglio regionale non fosse sciolto. Lo dico anche perché è inutile, al di là delle alchimie, proseguire in tal senso: ci troviamo, per l'ennesima volta, in presenza di una situazione di grande difficoltà all'interno della maggioranza. Peraltro, non è la prima volta che questo succede e credo che non sarà neanche l'ultima.
Tuttavia, a fronte di una situazione di questo tipo, non vi è alcuna contrarietà da parte nostra alla convocazione della Conferenza dei Capigruppo, però noi chiediamo che, come consuetudine, lei prenda atto che non vi sono le condizioni per proseguire il Consiglio regionale. Grazie.



PRESIDENTE

Mi darà atto che non solo ho detto, in maniera molto chiara, che è mancato per tre volte il numero legale, ma ho altresì aggiunto "consecutive".
Pertanto, concordo con quanto lei ha detto - anzi, come direbbe il collega Angeleri, l'ho detto per primo - e su questo non nutro alcun dubbio.
La Conferenza dei Capigruppo servirà, ovviamente, per tre cose: innanzitutto per valutare che cosa fare oggi pomeriggio; in secondo luogo vi ricordo che siamo convocati in seduta serale per le ore 20 e il Presidente, conseguentemente, ha il dovere d'ufficio di presentarsi a quell'ora, anche se dovessimo aggiornare i lavori del pomeriggio. Dunque la Conferenza dei Capigruppo potrà servire per fare una valutazione di previsione sui nostri lavori.
In ultimo, già che ci riuniamo, vediamo se sarà possibile assumere anche delle determinazioni o perlomeno cominciare a confrontarci sul prosieguo dei lavori della settimana, in merito ai quali eravamo già convocati domani mattina, per le ore 9.30.
I nostri lavori riprenderanno alle ore 16.25.
La Conferenza dei Capigruppo è convocata in Sala A.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.52 riprende alle ore 16.24)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Colleghi, dobbiamo ripetere la votazione dell'articolo 3 del disegno di legge oggetto della nostra discussione.
Se dovesse mancare il numero legale, v'invito a rimanere un minuto ai vostri posti, per comunicazioni.
Ricordo che il numero legale è 30.
Indìco la votazione nominale sull'articolo 3, così come emendato.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
Colleghi, è mancato nuovamente il numero legale: so che siete rimasti meravigliati, però vi chiedo un attimo d'attenzione.
I lavori della giornata odierna finiranno qui, perché la Conferenza dei Capigruppo ha stabilito che, in caso di mancanza del numero legale, la seduta serale, prevista per le ore 20, sarebbe stata sconvocata.
La riunione dei Presidenti di Gruppo di domani mattina, prevista per le ore 9.30, è annullata, perché la riunione dei Capigruppo odierna ha già stabilito che sono confermate le convocazioni della I Commissione permanente: alle ore 10, alle ore 14.30 e alle ore 19.
Alle ore 14 ci sarà la riunione dell'Ufficio di Presidenza.
Giovedì 29 è convocato il Consiglio regionale: alle ore 10, alle ore 14.30 e, in seduta serale, dalle ore 20 alle ore 24.
I lavori della mattina di giovedì 29 si concluderanno alle ore 12.30 per permette re la riunione congiunta dell'Ufficio di Presidenza e delle Commissioni d'indagine e d'inchiesta, per la programmazione dei lavori per il primo semestre 2012.
Il Consiglio regionale è altresì convocato per venerdì 30, alle ore 10 alle ore 14.30 e alle ore 20, con la chiusura dei lavori prevista per le ore 24.
La convocazione perverrà oggi stesso, tramite mail.
Non sono previsti lavori per sabato 31 dicembre.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 16.27)



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