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Dettaglio seduta n.172 del 20/12/11 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


LEARDI LORENZO



(Alle ore 10.00 il Consigliere Segretario Leardi comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 10.30 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Procediamo con l'esecuzione dell'Inno Nazionale.



(In applicazione del dispositivo dell'ordine del giorno n. 9 "Unità d'Italia", approvato dall'Assemblea consiliare il 1° dicembre 2010 l'Assemblea, in piedi, ascolta l'Inno nazionale della Repubblica Italiana "Il canto degli italiani")


Argomento: Rapporti Regioni - Enti pubblici nazionali

Ordine del giorno n. 592 presentato dalla Consigliera Cerutti, inerente a "Mantenimento costituzione di Parte Civile nel processo Eternit" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola la Consigliera Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Chiedo d'iscrivere all'ordine dei lavori di oggi l'ordine del giorno n.
592, relativo a "Mantenimento costituzione di Parte Civile nel processo Eternit".


Argomento: Trasporti su ferro

Mozione n. 595 presentata dai Consiglieri Gariglio, Reschigna, Boniperti Muliere, Ronzani, Burzi, Costa Rosa Anna, Taricco, Vignale, Tentoni, Laus Motta Angela, Valle, Lepri e Leardi, inerente a "Liberalizzazione del sistema trasportistico ferroviario piemontese" (richiesta iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gariglio; ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Chiedo sia iscritto all'o.d.g. una mozione sottoscritta in modo bipartisan, avente ad oggetto "Liberalizzazione del sistema trasportistico ferroviario piemontese".
Il documento non è numerato; lo deposito presso la Presidenza.


Argomento: Organizzazione scolastica

Ordine del giorno n. 492 presentato dai Consiglieri Bono e Biolé, inerente a "Una scuola per artisti al castello di Rivoli" (richiesta inversione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Chiedo, se possibile, ai colleghi dell'Aula di consentire un'inversione di punti all'o.d.g. Si tratta di esaminare l'ordine del giorno n. 492, "Una scuola per artisti al castello di Rivoli", sul quale dovrebbe esserci un accordo di massima per procedere alla votazione in poco tempo.



PRESIDENTE

A quale punto dell'o.d.g. propone di inserirlo?



BONO Davide

Come primo punto, dopo le comunicazioni.
Grazie.



PRESIDENTE

Quindi, al punto 3).
Grazie.


Argomento: Condizione femminile

Ordine del giorno n. 432 presentato dai Consiglieri Cursio, Gariglio Spagnuolo, Costa Rosa Anna, Lepri, Laus, Negro, Ponso, Vignale, Botta Marco, Burzi, Mastrullo e Manica, inerente a "Maternità e tutela del posto di lavoro" (inversione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cursio; ne ha facoltà.



CURSIO Luigi

Grazie, Presidente.
Chiedo anch'io, se è possibile, ritenendolo non un semplice ordine del giorno, ma qualcosa di più, d'anticipare l'esame dell'ordine del giorno n.
432. Le chiedo, Presidente, a sua discrezione, d'inserirlo in maniera che possa essere discusso oggi, poiché è in agenda da prima dell'estate scorsa.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Non voglio iscrivere nulla, Presidente, ma prendere atto di queste richieste d'iscrizione.
Non c'è alcun problema, però alla Conferenza dei Capigruppo ne abbiamo discusso: sappia, l'Aula, che occorre trovare - mi permetto di dire - un accordo, una "quadra"; diversamente, come Gruppo Lega Nord, dalla prossima seduta saremo costretti a non accettare nuovi inserimenti.
Lo dico assolutamente senza alcuna polemica: dobbiamo trovare il modo di risolvere la questione. Anche oggi, quattro ordini del giorno iscritti all'ultimo; questo è assolutamente legittimo, ma, come dicevo alla Conferenza dei Capigruppo, nessun problema e polemica, però dalla prossima volta riteniamo di non poter più accettare questo modo di iscrivere i documenti. Grazie.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.05 riprende alle ore 11.06)


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Richiamo l'attenzione, in particolare, dei signori Capigruppo e della Giunta regionale.
Dobbiamo andare per ordine: abbiamo una proposta presentata dal Consigliere Bono, il quale chiede d'invertire i punti all'o.d.g. della convocazione odierna, sostituendo il punto 3) - il proseguimento dell'esame del disegno di legge n. 129, "Disposizioni in materia di servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani" - con il punto 17) all'o.d.g., riguardante la trattazione e votazione dell'ordine del giorno n. 492.
Ci sono interventi contrari? Scusate, colleghi, ho richiamato l'attenzione dei Capigruppo e della Giunta: c'è un Consigliere, Presidente di Gruppo di minoranza, che propone di portare al punto 3) all'o.d.g. il punto 17), invertendolo.
Ho già fatto troppo, pertanto se qualcuno vuole intervenire, lo dica subito.
Prego, Consigliere Carossa.



CAROSSA Mario

Scusi, Presidente, ma non ero al mio posto.
Non siamo d'accordo riguardo all'inversione dell'o.d.g.



PRESIDENTE

Ritira la richiesta, Consigliere Bono?



BONO Davide

No.



PRESIDENTE

Bene.
Il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Permangono le richieste d'iscrizione all'o.d.g.
Nell'ordine: la mozione n. 595 ad oggetto "Liberalizzazione del sistema trasportistico ferroviario piemontese", sottoscritta dal Consigliere Gariglio, Reschigna Rosa Anna Costa, Tentoni, Motta, Muliere, Vignale, Burzi e Ronzani l'ordine del giorno n. 592 della Consigliera Cerutti, riguardante il "Mantenimento della costituzione di parte civile - da parte della Regione nel processo Eternit".
Infine, un richiamo dell'ordine del giorno n. 432 presentato dal collega Cursio, "Maternità e tutela del posto di lavoro", presentato dai Consiglieri Cursio, Gariglio, Spagnuolo, Costa Rosa Anna, Lepri, Laus Negro, Ponso, Vignale, Botta Marco, Burzi, Mastrullo, Manica che chiede di anticipare rispetto al punto 18).
Pertanto, propongo: "Approvazione verbali delle precedenti sedute" "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale"; proseguimento dell'esame del disegno di legge 129; proposta di deliberazione n. 169 proposta di legge n. 163; mozione n. 583 e poi la mozione del Consigliere Gariglio; l'ordine del giorno n. 432 del Consigliere Cursio e l'ordine del giorno della Consigliera Cerutti.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente alle iscrizioni e all'inversione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato approvato, così come modificato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Cota, Costa Raffaele, Giordano Leo, Motta e Spagnuolo.


Argomento:

b) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali della seduta del 16 dicembre 2011.


Argomento:

c) Non impugnativa l.r. 19/2011 e n. 20/2011


PRESIDENTE

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato in data 4 dicembre 2011 le seguenti leggi regionali ed ha deliberato la non impugnativa: legge regionale n. 19 del 10 ottobre 2011, "Norme in materia di sostegno alle professioni intellettuali ordinistiche"; legge regionale n. 20 dell'11 ottobre 2011, n. 20 "Modifiche alla legge regionale 22 dicembre 2008, n. 34 (Norme per la promozione dell'occupazione, della qualità, della sicurezza e regolarità del lavoro)".


Argomento:

d) Comunicazione relativa all'articolo 30, comma 9, del Regolamento


PRESIDENTE

Si informa che in data 13 dicembre 2011 è stata approvata la deliberazione legislativa avente ad oggetto "Ulteriori modifiche della legge regionale 26 gennaio 2009, n. 2 (Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo in attuazione della normativa nazionale vigente ed interventi a sostegno della garanzia delle condizioni di sicurezza sulle aree sciabili, dell'impiantistica di risalita e dell'offerta turistica)".


Argomento:

e) Variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2011


PRESIDENTE

La Giunta regionale in data 7 dicembre 2011 ha trasmesso, per comunicazione al Consiglio, in ottemperanza al comma 7 dell'articolo 24 della l.r. 7/2001 ("Nuovo ordinamento contabile della Regione Piemonte") n. 1 deliberazione del 18 ottobre 2011, n. 10 deliberazioni del 7 novembre 2011.
Gli allegati sono a disposizione dei signori Consiglieri presso l'Ufficio Aula.


Argomento:

f) Presentazione proposte di legge


PRESIDENTE

L'elenco delle proposte di legge presentati sarà riportata nel processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Informo che alle ore 14 si svolgerà la riunione dell'Ufficio di Presidenza.



PRESIDENTE

Informo che nel cortile del Palazzo Lascaris, FIAT Group sta svolgendo la presentazione di nuovi modelli dell'Azienda Automobilistica Torinese: la Lancia Thema e la Lancia Voyager.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Proseguimento esame disegno di legge n. 129, inerente a "Disposizioni in materia del servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 129, inerente a "Disposizioni in materia del servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Nella seduta antimeridiana del 6 dicembre 2011 è iniziato l'esame del disegno di legge n. 129 e il Consigliere Comba ha svolto la relazione di maggioranza.
Nella seduta pomeridiana del 6 dicembre 2011 è proseguito l'esame dello stesso provvedimento e i Consiglieri Taricco e Bono hanno svolto le relazioni di minoranza.
In sede di discussione generale sono intervenuti i Consiglieri Ronzani Muliere, Bresso, Botta Marco, Reschigna, Marinello, Lepri, Gregorio Gariglio, Negro, Buquicchio e Comba.
La discussione generale si è conclusa e siamo passati all'articolo 1.
Durante l'esame di tale articolo sono interventi, per dichiarazione di voto, i Consiglieri Biolé e Pedrale. L'articolo è stato posto in votazione ma la stessa è stata dichiarata non valida per mancanza del numero legale.
Pertanto, dobbiamo ricominciare con la votazione dell'articolo 1.
Comunico che il numero legale è 28.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 All'articolo 2 sono stati presentati molti emendamenti.
Emendamento rubricato n. 3) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: Al comma 1, dell'articolo 2, la parola "organizzazione" è sostituita dalla parola "coordinamento".
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
L'emendamento in questione è il primo di una serie significativa di emendamenti presentati in merito a questo disegno di legge.
Personalmente non condividiamo il testo licenziato dalla Commissione perché aprirebbe ad una gestione o, meglio, ad un affidamento, quindi una gestione di servizio che non va nell'ottica che noi riteniamo corretta per quanto riguarda la gestione dei rifiuti urbani. Essa, infatti permetterebbe, con l'abrogazione di un principio fondamentale come quello sancito dalla legge quadro - la n. 24 del 2002 - di far sì che venga affidato alla stessa azienda sia la gestione della raccolta, quindi la parte del riciclo, sia la parte dello smaltimento.
A nostro avviso è un principio sacrosanto della legge quadro del 2002 tra l'altro varata dalla Giunta Ghigo, quindi da una Giunta dello stesso colore di quell'attuale.
Non capiamo, quindi, le modificazioni intercorse nella politica e nelle visioni degli stessi Gruppi che nella VII Legislatura erano al Governo.
Questo è uno dei primi punti che riteniamo gravi, perché apre ad una gestione e ad un'amministrazione del servizio che sarà sbilanciato sullo smaltimento, sbilanciamento che vediamo già oggi in tutta Italia: lo vediamo in Emilia Romagna, dove grandi ex partecipate cercano di diventare delle multinazionali, come ERA, ma lo vedremo probabilmente anche in Piemonte con IREN, che vorrà subentrare nella gestione di una quota parte di TRM (Azienda Trattamento Rifiuti Metropolitani di Torino) e si costruiranno quindi dei colossi che cercheranno di fare profitto con l'ingiusta incentivazione del chilowattora prodotto da impianti che bruciano rifiuti. Ingiusta perché noi riteniamo che debbano essere incentivate solo le fonti realmente rinnovabili, in quanto - e lo specificherò meglio in un successivo intervento - sappiamo che tali quote vanno ad incidere pesantemente sulle bollette degli utenti, per una percentuale pari circa al 7%.
Visto che, con i rincari generali dell'IVA...



(Il Presidente ricorda al Consigliere che il tempo a disposizione è terminato)



BONO Davide

Presidente, ho terminato il tempo a mia disposizione. Concludo nel prossimo intervento, grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Biolé.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Questo, come ha detto il Capogruppo, è il primo di diversi emendamenti sulle parti che, secondo noi, sono da variare all'interno del disegno di legge in generale, così come licenziato dalla Commissione; ciò espunta la parte relativa al servizio idrico integrato, cosa positiva dal nostro punto di vista, in quanto risultato importante di quella che è stata un'attività territoriale diffusa e partecipata del gruppo del Forum dell'acqua. Tale aspetto ha tutto un percorso pregresso alle spalle, che ha portato dapprima alla presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare qualche anno fa e poi, pian piano, all'ottimo risultato referendario che c'è stato quest'anno e che è stato assolutamente da noi apprezzato.
Invece - come già detto - rimane aperto il discorso relativo al servizio di raccolta e smaltimento di quelli che volgarmente vengono chiamati rifiuti, ma che comunque stanno, anche a livello globale, andando nella direzione di definizione di materiale post-consumo.
Sicuramente lo sbilanciamento di cui parlava il Presidente Bono è visibile all'interno di contesti di altre Regioni e si svilupperà anche all'interno del nostro contesto territoriale.
importante sottolineare come, dal sentire comune e poi da una distorsione che è stata fatta grazie all'intervento sul mercato degli incentivi, smaltimento e raccolta non hanno l'equilibrio giusto.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Biolé.
Emendamento rubricato n. 2) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: Al comma 1, dell'articolo 2, la parola "organizzazione" è sostituita dalla parola "coordinamento".
La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Nell'intervento precedente dicevo che sicuramente una delle problematiche della gestione dei rifiuti viene ad iscriversi nella tematica della crisi economica di questi ultimi tempi, per cui sappiamo che fare scelte che non sono economicamente vantaggiose e che si scaricano, in un modo o nell'altro, sugli utenti non è premiante anche da un punto di vista politico. Potrebbe essere anche un consiglio politico quello di non prendere decisioni e strade di questo tipo, perché i grossi impianti (le cosiddette opere strategiche) che devono essere realizzati come nel testo di legge c'è scritto, d'intesa con la Regione, hanno degli ampi costi. Gli ampi costi sono ovviamente i soldi che servono per lanciare tali opere strategiche e, per adesso, si trovano non ancora attaccati agli alberi, ma si trovano nelle banche; sappiamo anche chi sono i soliti nomi grossi del sistema bancario italiano, insieme alla Banca Europea degli Investimenti (BEI) che finanzieranno l'inceneritore di Torino.
Faccio l'esempio di una provincia, Torino, ma nei prossimi interventi farò esempi di altre province. Si tratta di 500 milioni di euro che ovviamente il Comune di Torino e gli ex Consorzi che partecipano con quote proprie TRM non hanno. Considerata la tempesta finanziaria che è in atto l'aumento dello spread tra titoli italiani e titoli tedeschi con il conseguente aumento anche delle commissioni bancarie e dei tassi d'interesse in genere, nonché del tasso di scambio tra banche, prevediamo che gli interessi con cui si dovranno restituire questi 500 milioni di euro saranno ben più alti di anni addietro. Poi, ovviamente, sappiamo che ormai l'opera è iniziata e quindi difficilmente, per il principio di continuità amministrativa, un ente va ad interrompere un percorso amministrativo che è già iniziato, figuriamoci un percorso in atto con appalto già vinto e con un'opera che si è iniziata a costruire! Certo, bisogna anche introdurre principi nuovi in politica. Quando si capisce che un'opera non solo non è strategica, non è economicamente positiva nel senso che non ha un ritorno operativo dell'investimento a breve termine, bisognerebbe essere in grado di ammettere scelte che non sono consone ai tempi e, di conseguenza, cambiare linea politica.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Biolé.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Continuando il discorso impostato nell'illustrazione dell'emendamento precedente, ritengo che sia importante ridefinire e rivalorizzare tutta l'attività di raccolta, che in un certo senso ha dato esempi e risultati positivi in termini di recupero di materia.
Penso che tutti i colleghi presenti in Aula possano intendere e capire intuitivamente quanto poco sia efficiente e sostenibile quella che è una distruzione all'interno di grossi impianti come quelli che sono stati citati; chiaramente il più importante in questo momento è purtroppo quello che si sta costruendo alle porte del capoluogo, ma esistono anche altri impianti industriali che vengono utilizzati per lo smaltimento di questi materiali post-consumo.
Invece, la raccolta effettuata puntualmente in modo integrato e accorto può costituire, magari non subito ma col passare del tempo, un grosso risparmio per tutti gli enti che hanno come competenza e come delega questo tipo di attività.
Prima parlavo della differenza tra quella che è stata la definizione classica di rifiuto che si è creata nel tempo e quella che è invece la definizione che viene sempre più attribuita al materiale post-consumo. La tendenza per evitare consumo ulteriore di materie prime dovrebbe essere, a nostro avviso (non siamo tuttologi, ma ci siamo confrontati con quelli che possono essere studi avanzati), la riduzione di tutti questi materiali.
Proprio per questo, è importante che le istituzioni a tutti i livelli contribuiscano, sia tramite leggi che tramite l'incentivo di buone pratiche, a ridurre la quantità di questo tipo di materiale.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Biolé.
Emendamento rubricato n. 4) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: Al comma 1, dell'articolo 2, la parola "elaborazione" è sostituita dalla parola "preparazione".
La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Parlavamo delle problematiche che stanno dietro ad una scelta sbilanciata sull'incenerimento e sullo smaltimento in generale - in Italia stiamo passando dallo smaltimento in discarica allo smaltimento con inceneritore - rispetto ad una gestione più corretta e più oculata anche dal punto di vista delle risorse economiche e delle risorse materiali indirizzate sulla raccolta e il riciclo.
Ci sono grosse problematiche economiche e bancarie; in questi giorni lo stiamo vedendo con il nuovo Governo Monti: non ci saranno piccoli aumenti per quanto riguarda le tasse, le bollette e tutte le spese in generale perché ovviamente aumenta non solo l'IVA: pensiamo all'aumento dell'1 dell'IVA, che da ottobre 2012 aumenterà di altri due punti percentuali, e quindi a quanto va ad incidere sul costo finale di una merce.
Leggevo un articolo apparso nei giorni scorsi su un giornale, dove si parlava di "Nuova stangata in vista per le famiglie italiane. Da gennaio le tariffe di luce e gas potrebbero aumentare rispettivamente del 5% e del 3 con una maggiore spesa annua di oltre 50 euro".
Lo anticipa in un'ansa Lumis Energia nelle sue stime in attesa del ragionamento dell'Authority per l'energia atteso entro fine anno. Noi dobbiamo anche pensare ad un aumento di questi costi e ad un aumento di tutte le merci, relativo anche ad un aumento del costo del barile del greggio, da cui sono indicizzate quasi tutte le commodities all'interno della Borsa; quindi, anche il cibo.
Quindi, è assurdo pensare di lanciarsi in investimenti avventurosi in questo momento così incerto, in cui basta una vendita in Borsa di un grosso speculatore finanziario per fare crollare Paesi.
Sinceramente è una scelta da parte del Comune di Torino, ma anche della Provincia e della Regione, perché sappiamo che in Regione si stanno prendendo in considerazione la costruzione di inceneritori, non dico uno per Provincia, ma almeno uno per quadrante, e sono soldoni di cui non si sa qual è il rientro e quale sarà il ritorno, perché, con le banche che chiedono interessi sempre più alti, saranno i cittadini a pagare con la tariffa o la tassa sui rifiuti.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
La ridefinizione di rifiuti e materiale post-consumo porterebbe anche da un punto di vista concettuale ed intuitivo, a dare un valore diverso a quello che è, nell'idea del comune cittadino, un qualcosa da allontanare dalla vista e da quello che può essere un contesto in cui si vive, si lavora e si interagisce all'interno della città o all'interno degli spazi rurali.
In passato, le problematiche relative - problematiche che sono state indotte da una produzione e da un consumo un po' distorto - alla sistemazione e allo sbocco finale, lo scopo e il fine di questi oggetti che non sono più utilizzabili, erano problematiche molto minori. C'è stato un picco di problematica e anche di quantità di materiale da rifinalizzare in qualche maniera con i processi industriali.
In questo momento, per fortuna, ci sono delle buone pratiche, ben evidenziate e sottolineate sia a livello minuto e territoriale sia anche in atti formali di istituzioni superiori, che invece riprendono quelle che potevano essere le pratiche del passato.
Mi riferisco, ad esempio, a tutta quella che è la filiera della materia organica. Il più delle volte, fino a pochi anni fa, non si pensava, almeno in Italia, a questa ricchezza, che in realtà era rappresentata dal materiale post-consumo. In questo momento, per fortuna, in molte realtà territoriali questa valorizzazione del materiale post-consumo sta un po' rinascendo. Grazie.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Media Statale "I. Vian" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola Media Statale "Ignazio Vian" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
Li saluto con particolare piacere, visto che la scuola è nel quartiere dove abito.
Stiamo discutendo il disegno di legge n. 129, "Disposizioni in materia di servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani".
la legge che deve regolare la gestione dei rifiuti in tutta la Regione.
Oltre ad augurarvi buona permanenza, rivolgo anche l'augurio di Buon Natale e Anno Nuovo.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Proseguimento esame disegno di legge n. 129, inerente a "Disposizioni in materia di servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani" (seguito)


PRESIDENTE

Torniamo all'esame del disegno di legge n. 129 e degli emendamenti relativi all'articolo 2.
Emendamento rubricato n. 5) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: al comma 1 dell'articolo 2 la parola "aggiornamento" è sostituita dalla parola "adeguamento".
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Dicevo, nell'illustrare i precedenti emendamenti, che siamo fortemente critici, se non scettici, sulla logica e che sta dietro alla scelta di pratiche d'incenerimento, cioè bruciare i rifiuti - lo dico in maniera più chiara per i ragazzi della scuola che stanno assistendo.
Siamo scettici, perché anche i bambini sanno che bruciare qualcosa fa perdere l'oggetto che potrebbe essere recuperato e riciclato. Tra l'altro bruciare dei rifiuti, è ovvio, emette delle sostanze inquinanti.
Si parla di tecnologie avanzate per quanto riguarda l'incenerimento dei rifiuti e sappiamo che scolaresche vengono portate a visitare il futuro e progressivo impianto d'incenerimento di Torino, che è situato in zona Mirafiori e zona Gerbido.
Anche noi Consiglieri siamo andati in visita a quest'impianto e mi ricordo che eravamo in circolo intorno all'ingegnere di TRM e gli abbiamo chiesto: "Ingegnere, l'impianto del Gerbido di Torino emetterà degli inquinanti?". L'ingegnere ovviamente rispose: "No, assolutamente".
un po' come andare a chiedere all'oste se il suo vino è buono o non lo è.
Ricordo che quel giorno rimasi - mi si passi questo neologismo - un po' "attapirato", nel senso che non intervenni nella discussione con i colleghi Consiglieri, perché se le discussioni avvengono con l'Ingegnere che progetta il forno, l'inceneritore di Torino, risulta poi difficile fare una discussione in senso opposto.
Noi sappiamo che, dal punto di vista economico, è un qualcosa che non sta in piedi. In tutto il mondo stanno abbandonando la logica dell'incenerimento. Nessuno nega l'esistenza di un inceneritore nel centro di Vienna o di Monaco, o che ci siano in Germania, in Svezia o in America.
Però li stanno abbandonando. Invece noi corriamo ad infilarci nella trappola assurda e illogica - anche un bambino lo capirebbe! - di bruciare i rifiuti, anziché di recuperarli.
Questo è un assurdo, e lo è a maggior ragione dal punto di vista economico, perché non stanno in piedi se non ci sono gli incentivi, ovvero la quota che i cittadini pagano sulla bolletta dell'energia elettrica bolletta che - lo anticipo - non è più consultabile, se non dietro richiesta, nelle parti che vanno appunto ad incentivare, ad esempio, le cosiddette energie rinnovabili o a dare fondi per lo smaltimento del nucleare.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Prima stavo accennando al fatto che le buone pratiche inerenti le materie organiche stanno prendendo piede, per fortuna, un po' in tutta Italia. Studiosi e ambientalisti molto attenti hanno praticato questo tipo di raccolta anche in momenti in cui, in realtà, da un punto di vista istituzionale, del sentire comune e dell'opinione pubblica, questo tipo di raccolta dell'organico non veniva praticata in modo diffuso.
Fortunatamente, la ricerca e le relative tecnologie hanno consentito di progettare, costruire e realizzare impianti più efficienti e più capienti rispetto alle famose "raccolte" di organico (tout court, senza alcun tipo di trattamento) del passato.
risaputo che questa parte di materiale post-consumo rappresenta una percentuale piuttosto elevata rispetto alla produzione di rifiuti pro capite, con cifre che si aggirano intorno al 40% o più (ovviamente, per il fatto che il peso è maggiore, in quanto contiene parecchi liquidi).
Una delle problematiche che andrò ad analizzare nel prossimo intervento sarà relativa, invece, alla produzione del materiale plastico. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Biolé.
Emendamento rubricato n. 6) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: al comma 1 dell'art. 2 la frase "del relativo" è sostituita dalla frase "dell'attinente".
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Proseguirei la prima parte dei nostri interventi, volti a spiegare come riteniamo estremamente pericolosa l'abrogazione del comma 3, dell'articolo 10, della legge quadro sui rifiuti 24/2002, che prevede la possibilità di affidare ad un singolo operatore sia la raccolta che lo smaltimento sbilanciando fortemente verso lo smaltimento e la gestione dei rifiuti urbani, come succede in tutta Italia dove già è attiva tale pratica.
Sto facendo blogging su un social network - Facebook - con i miei iscritti alla pagina "fan", e sto chiedendo loro suggerimenti, racconti ed esperienze su altri territori. Gli stessi mi confermano che dove c'è questa logica per cui lo smaltimento e la raccolta differenziata sono in capo allo stesso soggetto, non si fa più raccolta differenziata. Questo succede proprio perché, come dicevo, non è incentivata: i cittadini pagano tre volte tanto il chilowattora, cioè l'unità di misura dell'energia elettrica prodotta da un impianto che brucia i rifiuti! Ma la pagano i cittadini e questo non è corretto. Così come, magari, non è corretto che si vadano ad incentivare le distese di pannelli fotovoltaici sui terreni agricoli. La Regione su questo è intervenuta, grazie anche all'azione bipartisan della Lega Nord, del PD e anche del Movimento 5 Stelle. Stiamo cercando di predisporre delle linee guida anche sugli impianti a biomassa (lo sa bene il Vicepresidente Molinari) e di riscrivere, in un prossimo futuro, con l'Assessore Giordano, un Piano sulle energie rinnovabili.
Ma non possiamo pensare che i rifiuti per la parte biodegradabile sappiamo che l'Europa ci ha comminato una multa, in quanto l'Italia considerava "rinnovabili" tutti i rifiuti che bruciavano, non solo la quota parte biodegradabile - ovvero il 50%, vengano considerati "energia rinnovabile", perché insieme alle bucce di banana ci finiscono evidentemente, anche i copertoni dei camion, le lampadine fluorescenti o quelle antecedenti, che contengono metalli pesanti. È una logica veramente assurda! Claudia, su Facebook, mi scrive: "La civiltà ricicla, non brucia". Mi torna alla mente una vecchia frase che recitava: "Dio ricicla, il diavolo brucia", perché se pensiamo alla nostra cultura e alla nostra civiltà, si rievoca proprio quell'immagine. Ma ci ritorneremo nel corso del prossimo intervento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Il discorso che ho portato avanti nel corso dell'illustrazione degli emendamenti s'intreccia con quello del Presidente Bono: è chiaro che, presi da punti di vista diversi, volgono poi nella stessa direzione e mirano allo stesso obiettivo.
Se prima si parlava della possibilità di aumentare la buona pratica del recupero del materiale biologico ed organico, l'aumento spropositato in termini volumetrici e non di peso di quella che è la produzione di materiale post-consumo, volgarmente detta "rifiuto", si registra da quando c'è una produzione industriale piuttosto sostenuta di polimeri plastici dalle più svariate misure e forme.
Chiaramente - anche questo è risaputo non solo fra i cittadini, ma eminenti studiosi ne parlano e ne scrivono (gli stessi colleghi possono toccarlo con mano tutti i giorni) - la parte "importante" in termini volumetrici rispetto allo smaltimento del rifiuto è data dagli imballaggi e dagli involucri, costruiti per lo più in polimeri plastici. Non si pu negare che questi polimeri, per proprietà chimiche proprie, hanno un potere calorifero più alto rispetto a quello delle altre materie, diventando, di conseguenza, uno dei materiali più ricercati nel momento in cui si decide di percorrere, ahimè, la pericolosa strada dell'incenerimento.
Accenno a quello che già è stato detto prima dal collega Bono: di sicuro, credo che, in questo momento, a tutti i livelli istituzionali anche nelle buone pratiche quotidiane, non ci sia nulla da inventare.
Chiaramente, molte volte, si perde di vista il fatto che, attraverso il processo d'incenerimento, il materiale non sparisce, bensì viene trasformato, in modo molto pericoloso. Proseguo nella prossima illustrazione.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MOLINARI



PRESIDENTE

Grazie, collega Biolé.
Emendamento rubricato n. 7) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: al comma 2 dell'articolo 2 la parola "scelta" è sostituita dalla parola "opzione".
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Gli emendamenti sono sempre relativi all'articolo 2: si pongono alcune questioni sulle scelte strategiche sottese al disegno di legge n. 129 licenziato dalla Commissione, che immagino non cambierà grandemente per quanto riguarda l'approvazione in Aula.
Chiedo solo se c'è l'Assessore Ravello.



PRESIDENTE

L'Assessore è presente.



BONO Davide

Perfetto.
Riteniamo che sia dal punto di vista dell'assetto della governance dell'Ambito Territoriale Ottimale, che sostituisce l'Autorità d'Ambito, che sia a livello dell'affidamento ci siano grosse problematiche.
Per quanto riguarda la governance, abbiamo svolto un ragionamento forse non d'alto livello politico: rispetto alla scelta operata dalla maggioranza, aspettiamo di vedere i frutti, perché esistono problemi relativamente alla fase transitoria - cioè, quei sei mesi, in cui non si capisce i consorzi che sono indebitati, rispetto ai consorzi che sono in pareggio o con un bilancio lievemente positivo, come andranno ad approcciarsi l'un l'altro all'interno del nuovo assetto, che ovviamente non è un ente - per quanto riguarda il personale e per quanto riguarda l'impiantistica. Soprattutto - è stata oggetto anche dell'intervento d'illustrazione del disegno di legge, come relatore di minoranza - c'è la grossa problematica che apre la situazione futura e futuribile delle Province, di cui, in effetti, non conosciamo il destino. C'è sempre tempo a mettere nuovamente mano al disegno di legge per cancellare la parola "Provincia", però non abbiamo saputo dall'Assessore Ravello - mi rendo conto della complessità della materia - né dagli Uffici, quale potrebbe essere il futuro assetto di quest'ambito.
Di fronte alla scomparsa delle Province, si dovrà dare ragione a chi diceva - in questo gruppo iscrivo anche il Movimento 5 Stelle - che sono i Comuni a dovere gestire la raccolta differenziata, il riciclo e gli impianti non strategici, oppure si consegnerà tutto in mano alla Regione.
Però, la Ragione è tutto tranne che un ente di prossimità. È vero che ha Uffici molto più ampi di tutti gli altri e personale in abbondanza - con il turn over un po' meno, quindi diciamo a sUfficienza - per poter gestire un po' di tutto, ma non riesco ad immaginare la gestione del servizio a livello regionale, se pensiamo all'ampiezza del territorio, che consta di 4 milioni e 400 mila abitanti.
In conclusione, si aprono sulla governance scenari complicati, che per lasciamo dipanare all'Assessorato; oggi, invece, è dell'affidamento che vogliamo parlare.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Biolé.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Prima ho accennato all'altra grande problematica - la quale, ad un certo punto, è stata ritenuta non risolvibile - che è stata determinata da un sistema di produzione e consumo con cui è avvenuta la moltiplicazione a dismisura di un sacco di oggetti, in realtà non utili, se non come involucri di altre produzioni, e che hanno la caratteristica chimica essendo polimeri plastici, di avere un alto potere calorifico. Per cui, nel momento in cui si presentano politiche atte a, come si dice in gergo - è un termine che noi non condividiamo - termovalorizzare questo materiale post consumo, diventano in quell'ottica una risorsa importante, purtroppo.
Invece, altre problematiche possono essere legate a materiali che presentano caratteristiche diverse all'interno dello stesso oggetto, per esempio la questione dei poliaccoppiati.
Provengo da un territorio in cui è stata creata un'azienda a parziale partecipazione pubblica, che, nel tempo, ha brevettato materiali con grossi quantitativi di materia plastica, destinati ad essere bruciati in impianti industriali d'altro tipo (per esempio, in cementifici), non essendone stati costruiti altri atti alle necessità. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Proseguiamo con l'emendamento rubricato n. 9), che viene illustrato congiuntamente con l'emendamento rubricato n. 8), di cui è primo firmatario il Consigliere Bono.
Emendamento rubricato n. 8) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: al comma 1 dell'articolo 2 la parola "forma" è sostituita dalla parola "modalità".
Emendamento rubricato n. 9) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: al comma 1 dell'articolo 2 la parola "gestione" è sostituita dalla parola "governo".
La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione congiunta degli emendamenti 8) e 9).



BONO Davide

Ho sempre tre minuti o sei?



PRESIDENTE

Ha tre minuti, poiché gli Uffici li hanno ritenuti identici nel significato.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Stavo cercando degli esempi per rendere chiara la situazione che paventiamo e che riteniamo credibile come sviluppo futuro della gestione dei rifiuti in Piemonte. L'esempio (in particolare mi rivolgo ai colleghi Pedrale, Tiramani e anche Cortopassi) riguarda la provincia di Vercelli, in cui è presente un impianto d'incenerimento, tra l'altro molto vecchio proprio nella città di Vercelli, che, di fatto, se mi permettete, ha un po' ostacolato la partenza della raccolta differenziata, la quale è partita da poche settimane e da pochi mesi negli altri comuni. Infatti, la Provincia di Vercelli era un po' considerata la pecora nera della regione Piemonte perché aveva il 20% della raccolta differenziata, rispetto, ad esempio alla provincia di Novara - tra Vercelli e Novara ci sono poco più di 20 chilometri - che ha il 70% di raccolta differenziata (è il luogo di provenienza del Presidente della Giunta, ad esempio, o dell'Assessore Giordano).
Come ho sempre detto, in termini di battuta, non è che i vercellesi sono geneticamente diversi dai novaresi, per cui non riescono a separare i rifiuti, a riconoscere i diversi materiali e ad inserirli negli appositi contenitori, semplicemente si tratta di scelte e nemmeno voglio ascrivere la responsabilità alle classi politiche. Infatti, nel momento in cui in un'area si costruisce un impianto che deve riuscire a produrre energia bruciando rifiuti - l'energia, come vi ho detto prima, è incentivata tre volte tanto, almeno dai cittadini - la classe politica non riesce e non pu sostenere la raccolta differenziata a causa dell'investimento compiuto sull'impianto d'incenerimento. L'investimento nel caso di Vercelli, ormai è stato ammortizzato, nel senso che risale agli anni '70.
Però, c'è un problema ancora più grande: quello di messa in sicurezza smaltimento e bonifica dell'area. L'Assessore Ravello sa benissimo, così come gli Uffici, che ci sono costi notevoli per quanto riguarda la bonifica dell'area dell'inceneritore di Vercelli perché le emissioni, poste ovviamente, nel momento dell'autorizzazione, negli anni '70 - a norma nell'ambito delle misurazioni, che sono misurazioni a campione, sforano nei momenti in cui l'impianto non funziona a pieno regime, quindi nel momento d'accensione, di spegnimento, nel momento in cui ci sono degli incendi: un impianto vecchio, ad esempio, che ha dato diverse problematiche.
Termino, Presidente, dicendo che è una logica complessa.
Nel momento in cui seguiamo una logica di questo tipo, ci possiamo scordare miglioramenti sostanziali nella raccolta differenziata. Questo è un dato di fatto.
I colleghi vercellesi, se vogliono, possono intervenire per smentire o confermare.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Il discorso di prima, rispetto a quanto detto dal Consigliere Bono, dà un'altra ottica a quella che potrebbe essere una responsabilità politica.
In realtà, in talune zone è stata proprio la volontà politica e la contrattazione con impianti già esistenti sul territorio a portare a problematiche che possono essere legate ad una questione di incisività negativa sull'ambiente e sulla salute, ma anche proprio al fatto di deresponsabilizzare il cittadino, e chiunque viva il proprio territorio rispetto alla dicotomia tra rifiuto inteso come un qualcosa assolutamente da allontanare rispetto al contesto, e rifiuto inteso come materiale post consumo che invece può essere valorizzato, riutilizzato, riusato o addirittura, studiato per evitare una sua successiva produzione in quantità maggiore.
vero, quindi, che ci sono diverse realtà all'interno del territorio piemontese, il più delle volte monitorate non in maniera precisa. Da studi effettuati sul territorio italiano è certificato il fatto che, come si diceva prima, una volta conferito il materiale all'interno di un forno industriale o costruito appositamente, esso non sparisca, ma si trasformi in materiale pericoloso.
A questo punto ci troviamo davanti ad una tonnellata, per fare un esempio specifico, di rifiuti, o cosiddetti. Circa il 30-40% del suo peso in materiale e rifiuto speciale procura enormi ed ulteriori problematiche di smaltimento o di risistemazione in loco o altrove.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Biolé.
Emendamento rubricato n. 10) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: al comma 1 dell'articolo 2, la parola "determinazione" è sostituita dalla parola "individuazione".
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Mi ero interrotto parlando del casus Vercelli, ma è una situazione che si sta iniziando a risolvere, come stavo leggendo, con scadenze diverse nei vari quartieri della città e anche nei comuni intorno, tra l'altro con risultati buoni, che ovviamente bisognerà valutare nel medio termine, ma sempre per specificare e ricordare che è abbastanza semplice fare la raccolta differenziata. Ci sono problematiche e materiali che ingannano anche la persona più esperta, a livello di differenziata, come gli scontrini dei ristoranti e dei bar, che non sono riciclabili nella carta essendo carta chimica.
Non è complesso fare la raccolta differenziata e, tra l'altro, dà un risparmio, ed eventualmente un guadagno, immediato al cittadino, perch esistono i vari contenitori di raccolta dei materiali di selezione, che possono essere rivenduti e che rientrano nel consorzio nazionale imballaggi, quindi i materiali sono facilmente avviati al recupero e al riciclo.
Ovviamente si può migliorare in tanti modi, perché siamo ancora indietro rispetto a Paesi del Nord Europa, dove raccolgono il vetro separato per colore, mentre noi lo raccogliamo ancora tutto insieme, con il risultato che, mescolando vetro di qualità diversa, alla fine diventa più difficile riutilizzarlo. Ancora meglio sarebbe raccogliere il vetro a rendere, cioè senza buttarlo nelle apposite campane, ma queste sono discussioni che attengono più ad un incontro con i cittadini per spiegare come funziona la raccolta differenziata, piuttosto che alla discussione della governance e sull'affidamento dei servizi che attengono al provvedimento in oggetto.
comunque importante fare esempi, sia per passare un po' di tempo insieme sia per delineare bene le motivazioni che giustificano i nostri interventi. Vorrei proprio sapere, anche se l'Aula si sta spopolando (probabilmente sono un po' noioso), chi la pensa diversamente, al di là del punti di vista, riferitomi dall'Assessore, secondo cui sono gli operatori del settore che vogliono questo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Le scelte politiche di chi gestisce un ambito provinciale, ed anche regionale, contano e contano anche parecchio. Da queste dipende il fatto che possano anche contare in un eventuale futuro, perché agendo bene alla base delle pianificazioni o riorganizzazioni di ambiti e di competenze, è chiaro che si riesce ad avere, come Istituzione, i fili per gestire virtuosamente, anche questo tipo di filiera.
Prima parlavo della realtà che conosco un po' meglio: quest'azienda ha potuto, anche con partecipazione pubblica, creare e certificare un certo tipo di materiale a grande quantità plastica, per poterlo poi bruciare in un impianto di produzione di cemento. Da tempo si cerca di capire come e se siano stati effettuati studi precisi per valutare gli eventuali impatti sulla salute.
Nelle e-mail ricevute pochi giorni fa ho visto che in alcune zone italiane - parliamo di alcune zone della Romagna - alcune analisi fatte hanno avuto risultati molto negativi, dal punto di vista della salute, che evidenzierò successivamente.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Biolé.
Emendamento rubricato n. 11) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: al comma 1 dell'articolo 2 la parola "modulazione" è sostituita dalla parola "variazione".
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Continuano ad arrivarmi commenti simpatici ed interessanti. Ne cito uno. Emiliano, da Roma, spiega come anche ad Albano Laziale adottino la stessa politica.
La ex municipalizzata Volsca del Comune vuole affidare raccolta e smaltimento ad un unico soggetto e permetterà, ciliegina sulla torta, di realizzare una centrale biogas ai Castelli Romani. I cittadini si stanno battendo per una raccolta firme (oltre ad aver protocollato richieste ed organizzato alcune assemblee pubbliche) perché la responsabilità e la priorità della raccolta dipenda direttamente dai Comuni. Si tratta un po' di quello che stiamo portando anche noi perché i Comuni sono gli Enti più vicini ai cittadini.
Se, infatti, come dicevo prima, spariranno le Province e delle competenze dovessero andare alla Regione, immagino file di cittadini Assessore, che magari vengono in Regione a lamentarsi di come viene gestita la governance e non tanto per quanto riguarda la gestione in concreto che riguarderà poi le aziende affidatarie del servizio.
Noi condividiamo le perplessità dell'Assessore e degli Uffici per quanto riguarda la governance affidata ai Comuni in questo momento di scarse risorse in cui, tra l'altro, anche i Comuni vengono toccati dalle varie manovre e dalle varie proposte di legge con accorpamenti di funzioni al di sotto dei 3.000 abitanti in montagna e al di sotto dei 5.000 in pianura. Riteniamo però, proprio perché c'è questo clima culturale e politico che prevede l'esercizio in forma associata, in termini d'unione di Comuni, di determinate funzioni, a maggior ragione possa andare in questa direzione almeno la raccolta, il riciclo dei rifiuti e il loro conferimento alle piazze di riciclo stesso. Questo sarebbe fattibile per i rifiuti individuando, come avevamo chiesto e annunciato in Commissione, un Comune capofila; Comune capofila che, esattamente come nei consorzi, esisteva già.
Se si prende qualunque consorzio - tranne ovviamente il Consorzio identitario del Comune di Torino (perché sopra i 500.000 abitanti un Comune può, in effetti, identificare un bacino corrispondente al proprio territorio comunale) - vi erano insiemi di Comuni che individuavano un Comune capofila (di solito quello più grosso), il quale andava a rappresentare le esigenze del territorio, dell'area vasta, all'interno dell'Autorità d'ambito.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Biolé.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
interessante che si possa, in un momento in cui davvero ci sono come si accennava prima - idee di riorganizzazioni, sia per quanto riguarda competenze, ambiti e deleghe dei vari organi istituzionali sia per quanto riguarda gli organi istituzionali e gli stessi enti, prendere un po' di tempo per trovare quelle che potrebbero essere delle linee utili, non tanto nell'immediato quanto poi, anche, nel prossimo futuro.
Il presupposto da cui partire è che - come ho detto prima - alcune pratiche, dettate da legislature precedenti o da amministratori poco oculati del passato, hanno poi ingabbiato le scelte più recenti dei vari livelli istituzionali e che molte volte, per mancanza di volontà o di lungimiranza, si sia caduti in nuove scelte, nuovi contratti o nuovi percorsi che vincolano sia l'Amministrazione sia i cittadini, che ci rimettono sia da un punto di vista economico sia da quello sanitario e ambientale.
Alcuni dati di presenza di nano-polveri e soprattutto di diossina componenti sui quali abbiamo i dati più precisi - fanno pensare che forse ci sia il tempo - molto poco, però - per invertire la rotta, in ordine allo smaltimento, in direzione del riutilizzo di materie seconde (di post consumo).



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Biolé.
Emendamento rubricato n. 12) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: al comma 1 dell'articolo 2 la frase "della gestione e di controllo" è sostituita dalla frase "del coordinamento e del governo" La parola per l'illustrazione al primo firmatario, Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
La situazione è sicuramente complessa sia a livello locale sia a livello nazionale: lo sappiamo tutti. Si sta raschiando un po' il fondo del barile, sia dal punto di vista del bilancio regionale sia da quello del bilancio nazionale. Dovremmo poi andarci a porre molte domande sul debito e su com'è nato; so che su questo anche la Lega Nord condivide alcune nostre posizioni sul potere della finanza e delle banche esercitato nei confronti della politica.
Scendendo però su un piano più attuale e vicino a noi, pensavo a quel che ha dichiarato l'Assessore Ravello nel dire che sono gli operatori del settore a volere l'accorpamento dell'affidamento dei servizi di raccolta e smaltimento in capo ad un unico soggetto. Questo era uscito anche su un'ansa, anche se l'Assessore scuote la testa: mi ricordo che due mesetti fa era appunto uscita un'ansa che diceva che le associazioni di categoria e qualche sindacato voleva questo, pensando che si sarebbero potuti aumentare i posti di lavoro o - meglio - che gli stessi si sarebbero mantenuti.
Mi permetto di dissentire. Purtroppo molto spesso i sindacati soprattutto quelli più grandi, i confederali - sembrano non aver chiare alcune dinamiche; ma non voglio pensare questo perché non sono certo io a poterlo dire. Si sa benissimo da fattive esperienze in altre realtà che nel momento in cui si abbandona una logica basata sulla raccolta differenziata - che ha bisogno di operatori umani oltre che, ovviamente dei camion per andare a prelevare i rifiuti prodotti dai cittadini - si va a diminuire la necessità di lavoratori.
Un impianto d'incenerimento - un grosso impianto - ha bisogno, infatti di pochissimi operatori, come funzione in sé, perché è un forno che brucia: c'è bisogno di un operatore che controlli che le temperature siano in un range giusto per evitare l'aumento dell'emissione di una molecola o dell'altra e c'è bisogno magari di un operatore che controlli la benna che raccoglie e porta i rifiuti; cinque-dieci operatori in confronto - e chiudo, Presidente - a decine, centinaia di operatori che svolgono il servizio di raccolta differenziata.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Biolé.



BIOLE' Fabrizio

Vorrei soffermarmi in quest'intervento su quanto è già stato accennato e che rappresenta un po' la non compatibilità di quelle che possono essere dichiarazioni ai vari livelli governativi e politici in ordine ad una volontà virtuosa di aumentare sia la raccolta differenziata sia il recupero di materiale post-consumo con la caduta - non tanto di stile quanto concreta ed effettiva - in logiche che invece trovano un accordo con investimenti privati rispetto a grossi impianti che quindi, se di facciata paiono spingere verso il recupero, alla fine non danno questo tipo di risultati e di effetti.
Una volta che impianti strategici, come possono essere i grossi inceneritori, vengono iniziati come cantiere e poi eventualmente anche realizzati in toto, è molto difficile riuscire a trovare una strada alternativa in merito ad un altro tipo di pratica - quella del recupero del riutilizzo, del riciclo, il più possibile completo, della materia perché si tratta di impianti molto, molto costosi, quindi si crea un circolo vizioso con banche e istituti finanziari che, in un momento piuttosto difficile per le economie degli Enti, comporta un ulteriore appesantimento dei bilanci.
Questo va a scapito, non solo dell'Ente in sé, ma soprattutto di quello che rappresenta: i cittadini.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Biolé.
Emendamento rubricato n. 13) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: al comma 1 dell'articolo 2, la parola "confermate" è sostituita dalla parola "mantenute".
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Volendo leggervi alcune esperienze presenti sul territorio nazionale riporto quella di Gianpaolo - l'esperienza più vicina a noi - riguardante il Comune di Piossasco, di cui mi sono interessato anch'io nel 2008/2009.
Si tratta di uno dei Comuni più "ricicloni" della regione (anche questo è un neologismo; la parola "riciclone" l'ha inventata Lega Ambiente facendo l'analisi indicizzata dei Comuni che attuano la migliore raccolta differenziata, sia in termini di punti percentuali sia in termini di servizi all'utenza), che raggiungeva una raccolta differenziata vicina all'80%, dove nel 2005 fu costruito un centro con macchinari che dovevano trattare a freddo, quindi non bruciando, i rifiuti, al costo di 2,8 milioni di euro.
Quel centro doveva o poteva ospitare un tapis roulant di selezione di materiali per togliere le impurità, sia dalle frazioni raccolte sia dall'indifferenziato, ed un impianto finale che, come ha detto precedentemente il collega Biolé, triturasse il materiale residuo, che, per definizione UNISU è paragonabile ai materiali plastici. Una volta tolte le impurità dall'indifferenziato, perché ovviamente la raccolta non è perfetta questo lo affermiamo anche noi - resta la plastica, che, non avendo l'incentivo COREPLA (il consorzio della plastica) non può essere recuperata. In questo caso, invece, triturandolo, si può ottenere sabbia sintetica.
Qui andiamo ad aprire un altro capitolo enorme, che va a toccare il discorso delle grandi opere, delle cave, e di molte altre tematiche: come "Comitato Rifiuti Zero", lo proponemmo, all'epoca, all'ex Assessore della Provincia di Torino, Angela Massaglia, la quale ci disse: "In Piemonte la sabbia sintetica è fuori mercato, perché la ghiaia estratta da cave costa meno" - e chiudo, Presidente - perché noi, come Regione, nella precedente e in questa legislatura abbiamo bocciato mozioni, ordini del giorno emendamenti, disegni di legge che chiedevano di aumentare le tariffe del diritto d'escavazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Biolé.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Come si vede, tutti gli argomenti e i settori sono correlati. Immagino di non essere il primo ad averne contezza, perché è chiaro che all'interno di un Ente, sia esso di piccole dimensioni piuttosto che legislativo o di gestione un po' più vasta, che ha e deve avere competenze in tantissime materie, l'integrazione tra le varie deleghe deve esserci e deve essere attentamente sviluppata e programmata nel tempo.
Prima accennavo al fatto - poi il discorso è stato ripreso dal collega Bono - che le grosse problematiche legate, non alla termovalorizzazione, ma all'incenerimento, soprattutto delle materie plastiche, comportano e hanno comportato anche in passato conseguenze di natura sanitaria.
Come ho detto, ho ricevuto commenti e messaggi; in una mail, in particolare, si parla di una questione relativa ad un territorio (non è piemontese, ma potrebbe essere perfettamente uno dei nostri territori) su sui insiste o insisterà un inceneritore o su cui insiste un impianto industriale.
Si tratta di una grossa problematica, che correla quest'argomento al settore sanitario: la presenza di diossina all'interno della sostanza latte, sia animale che umano. Purtroppo ci sono esempi anche recenti, che dimostrano questo tipo di risultati.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Biolé.
Emendamento rubricato n. 15) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: al comma 2 dell'articolo 2, la parola "esercitano" è sostituita dalla parola "impiegano".
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

L'emendamento è in linea con i precedenti.
La questione che cerchiamo di portare all'attenzione dell'Aula mi sembra abbastanza chiara; ovviamente ci sarà ancora spazio per approfondirla nei prossimi emendamenti.
Riteniamo che si possano accettare, o comunque rimandare alla responsabilità della Giunta e della maggioranza, problematiche della governance del servizio di gestione dei rifiuti urbani, ricordando che si apriranno problematiche notevolissime in merito alla questione delle Province, della loro trasformazione in organi di secondo livello, nominati dai Comuni e non più eletti con regolari elezioni, oppure addirittura l'eliminazione e la soppressione degli stessi Enti con un disegno di legge costituzionale.
Vedremo quanto durerà il Governo Monti, poiché c'è il nodo cruciale dell'asta delle frequenze televisive; vedremo se il Governo Monti durerà molto e riuscirà ad eliminare le Province, oppure se le salveremo o le salverete (non so come lo vogliamo dire), e quindi potrà andare a regime il periodo transitorio previsto nel disegno di legge 129.
Detto questo, abbiamo parlato con i tecnici, con i Comuni e quant'altro: quella parte è abbastanza problematica e confusa, soprattutto la parte relativa al mettere insieme la liquidazione di consorzi ed Enti che hanno un bilancio fortemente negativo con dei debiti e, dall'altra parte, un bilancio in pareggio.
Vorrei sapere, in quest'ottica e in questo momento difficile, quali sono i Comuni che accetteranno di accollarsi il debito, se se lo accollerà la Provincia oppure la Regione. Non credo, perché conosco poco il bilancio della Regione, ma sicuramente molto meno quello della Provincia.
Conoscendolo almeno un po', posso immaginare che sarà difficile che la Regione possa mettere dei soldi per ripianare i debiti fatti da consorzi che non sono stati efficienti e neanche efficaci per non dire di più perch su qualcuno probabilmente bisognerebbe fare delle indagini da parte della Magistratura competente.
Concludo, Presidente, dicendo che il nodo cruciale della governance c'è e rimane.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Biolé.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Mentre parlava il collega Bono, ho ritrovato questa nota che mi era stata inviata rispetto a un territorio che non è il nostro, ma che ha comunque molto a che vedere con quelli che possono essere territori su cui insiste un inceneritore presente o futuro, oppure un impianto industriale già presente, di un certo tipo. Per esempio, riportavo il caso di un cementificio.
In questo momento una delle città toccate da questa problematica parliamo di Ravenna - sono stati riscontrati dei livelli molto elevati all'interno di quelli che sono state campionature di quantità ridotta, che quindi non costituiscono comunque prova sostanziale, ma che danno comunque un piccolo allarme rispetto alla presenza di diossina all'interno del latte materno.
Addirittura, l'articolo (trasformato poi in messaggio e-mail) sostiene che se dovessero esserci questi valori interno al latte vaccino (che noi tutti immagino beviamo) sarebbe stato già ritirato dal mercato da tempo perché i valori superano anche di quattro volte quelli che sono i limiti di legge. Ripeto, le analisi sono state eseguite a campione in modo molto limitato.
Questo è uno degli esempi di effetti negativi rispetto all'ambiente e alla salute che dà la cosiddetta - ripeto, non mi piace il termine "termovalorizzazione" dei rifiuti o comunque una produzione industriale che sfrutta la combustione di materiale.
Su un paio di mamme che provengono dal Ravennate sono stati riscontrati dei dati che vanno sopra i 23 pg (picogrammi) di diossina all'interno di ogni grammo di massa grassa, oppure superiore a 15/16 pg. Questi rappresentano tra le tre e le quattro volte quello che è il dato di legge per quanto riguarda il latte consumato quotidianamente che ha un massimo di soltanto sei pg all'interno di un grammo di massa grassa.
La dose giornaliera va da una a quattro per quanto riguarda il riferimento dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Sono state scelte quelle località perché all'interno erano e sono presenti tuttora impianti che hanno delle combustioni all'interno del loro forni e questo è un esempio che sicuramente potrebbe riscontarsi anche sul nostro territorio.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Biolé.
Emendamento rubricato n. 16) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: Al comma, dell'articolo 2, la frase "soluzione di continuità" è sostituita dalla parola "interruzione".
La parola al Consigliere Bono, per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Mi allaccio all'intervento del Consigliere Biolé, perché è sicuramente interessante e meritevole d'approfondimento, anche in virtù dei miei studi.
vero che l'esame fatto dai colleghi del Movimento 5 Stelle in Emilia Romagna non ha una significatività statistica, perché il campione era molto limitato (due donne), però la risposta da parte di ERA (il soggetto che in Emilia Romagna gestisce la quota differenziata e una buona parte dei servizi pubblici locali) non è convincente nel momento in cui dice che la diossina si assume anche attraverso gli alimenti e poiché il modo oggigiorno è globalizzato una persona non mangia soltanto i cibi provenienti soltanto dal proprio territorio.
Resta il fatto che questo è uno dei tanti studi che sono stati fatti tra cui ricordo, ad esempio, lo studio Moniter che valutava con uno studio osservazionale, cioè con l'osservazione di una popolazione, più o meno fissa, per molti anni l'incidenza, cioè il comparire di nuovi casi di patologie tumorali tra un'area di residenti intorno all'inceneritore e un'area di residenti lontano dall'inceneritore. Quindi, si fanno dei cerchi concentrici e si dice: cinque chilometri, sette chilometri, dieci chilometri, quindici chilometri. E lì si è trovata una significatività statistica tra la vicinanza all'inceneritore e la comparsa di patologie tumorali in diversi studi (italiani, americani, inglesi, eccetera). Tanto è vero che la British Society for Ecological Medicine ha fatto una revisione di tutti gli studi esistenti aggiornati al 2010 e ha dichiarato che esiste anche da un punto di vista statistico, una significativa connessione tra impianti di combustione che siano cementifici, inceneritori o qualunque altro tipo d'impianto (poste anche le adeguate norme antinquinamento) e le patologie della popolazione, che siano cardiocircolatorie, respiratorie tumorali o malformazioni genetiche.
Quindi, non stiamo dicendo qualcosa che ancora non si sa. Noi non vorremmo (visto che è il caso di parlarne oggi, visto che il nostro Gruppo e la collega Cerutti abbiamo presentato un ordine del giorno sull'amianto) che si ripetesse la storia, l'ennesima storia in cui si ha un'evidenza scientifica di problematiche concernenti una tecnologia antropica e la politica sotto pressione delle lobby, nel senso che le lobby nascondono i dati scientifici, nascondono una parte di verità, non è capace di prendere posizione a difesa dei cittadini, dell'ambiente e della salute.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
La parola al Consigliere Biolé.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Pare che l'intervento del collega Bono ha comunque reso esaustivo quello che poteva essere il mio precedente intervento. In ogni caso, da commenti di tecnici competenti, si analizzavano questi dati che ho elencato prima, dicendo che non si lasciano spazi o dubbi e la quantità di questa sostanza, che è la diossina, è sUfficiente a causare delle patologie.
Questo è uno dei casi degli ultimi realizzati e portati avanti da analisi effettuate in laboratori dipendenti da cittadini, gruppi, comitati e associazioni che si battono per questo tipo di tutela della salute e ambientale. Ovviamente, se dal punto di vista statistico, corrisponde ad una minima parte, anche da un punto di vista dell'analisi di quelle che sono le sostanze prodotte, la diossina costituisce la minima parte, nel senso che poi ci sono tutte le questioni legate a polveri sottili e nanopolveri che - purtroppo, credo io, temo, anzi temiamo - seguiranno un percorso molto simile ad altri tipi di emergenzialità. Prima si parlava delle questioni legate all'asbesto, quindi all'amianto, che hanno avuto sempre più visibilità, studi e quindi risultati certi rispetto alla loro incisività sull'ambiente e sulla salute. Perché non evitare lo stesso tipo di percorso e cercare, in qualche modo, per quanto è nelle nostre facoltà o nelle facoltà di organi costituzionali anche inferiori, più competizione quindi evitare investimenti in questo tipo di impianti?



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Biolé.
Emendamento rubricato n. 17) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: al comma 2 dell'articolo 2 la parola "effetto" è sostituita dalla parola "efficacia".


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Richiesta, da parte del Consigliere Bono, di una sospensione dei lavori del Consiglio per chiarimenti in ordine alla deliberazione n. 94/2011 dell'Ufficio di Presidenza


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Prima di illustrare l'emendamento, volevo intervenire per una questione per cui chiederei la sospensione del Consiglio regionale. Mi è stato comunicato che ad uno dei relatori del convegno sulla TAV non è stato consentito l'ingresso a Palazzo Lascaris. Volevo sapere qual era la motivazione.



PRESIDENTE

M'informo e poi le faccio sapere. Nel frattempo, vuole illustrare l'emendamento?



BONO Davide

Volevo chiedere se era possibile sospendere la seduta, in attesa di una risposta.



PRESIDENTE

Per una sospensione bisogna che tutti siano d'accordo, altrimenti bisogna votare la proposta di sospensione.Qualcuno chiede di intervenire a favore o contro la sospensione? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marinello; ne ha facoltà.



MARINELLO Michele

Non concordiamo con la sospensione. Penso che il Consigliere Bono o il Consigliere Biolé possano verificare la questione senza interrompere i lavori del Consiglio.



PRESIDENTE

Se lei ritira la richiesta, Consigliere Bono, evitiamo la votazione.
M'informo sull'accaduto e poi le farò sapere.
Vuole procedere con la votazione? Il Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle, Consigliere Bono, propone di sospendere i nostri lavori. Il Consigliere Marinello è intervenuto contro. Votando sì, si acconsente alla sospensione dei lavori; votando no, al prosieguo dei lavori.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di sospensione dei lavori.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Proseguimento esame disegno di legge n. 129, inerente a "Disposizioni in materia del servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani" (seguito)


PRESIDENTE

Ritorniamo all'esame del disegno di legge n. 129.
Emendamento rubricato n. 17) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: Al comma 2 dell'articolo 2 la parola "effetto" è sostituita dalla parola "efficacia".
La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Volevo ringraziare il Consigliere Marinello per aver votato contro la richiesta di sospensione. V'intratterremo, quindi, ancora con qualche emendamento. Ritengo strano che sia successo questo fatto, chiedo al Presidente del Consiglio, appena sa qualcosa, di darmi una risposta.
Sull'emendamento n. 17), ritorniamo sulla solita questione. Abbiamo esperienza di gestione per quanto riguarda la raccolta differenziata che non può essere accorpata allo smaltimento. Si mettono in contrasto due opposte esigenze di servizio. L'esigenza di servizio nel cercare di far sì che la massima parte dei rifiuti - in inglese diversion rate, cioè una quota che non va in smaltimento - venga raccolta bene e venga avviata a recupero e riciclo che porta anche soldi alle casse comunali.
Dall'altra, l'opposta esigenza di un operatore privato che vorrà guadagnare il più possibile con i certificati verdi, ovvero sia con la possibilità di rivendere questi certificati per la produzione di una quota parte di energia da passare in biodegradabile e considerata rinnovabile.
Sono due opposte esigenze che vanno esattamente l'una contro l'altra. Non capisco come ci possa essere il silenzio assenso da parte dei 60 Consiglieri, ciò vuol dire che 60 Consiglieri sono d'accordo su una logica che è veramente assurda. È come mettere la volpe a guardia del pollaio.
Noi non ci stiamo e so che diversi Comuni non ci stanno. Non può essere che delle associazioni sindacali, degli operatori di settori, possano dettare la linea agli Uffici dell'Assessorato.
Se vi era questa norma rimasta salda dal 2002, non capisco quali siano le motivazioni per cui, a distanza di nove anni, dobbiamo ritoccare per andare incontro ad un'assurda gestione dei rifiuti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Biolé.



BIOLE' Fabrizio

Per sottolineare anch'io un tipo di situazione un po' paradossale.
corretto che ci sia anche in questo settore un certo tipo d'incentivazione d'incisività positiva da parte dell'istituzione all'interno delle gestioni private o miste. Molte volte non si tiene conto dei risultati pregressi di una gestione non correttamente pianificata e quindi si ricade nello stesso errore.
Invece, come si accennava prima, quella che poteva essere una regola che nel tempo stava dando dei buoni risultati, possa essere ignorata o modificata senza che si vedano - probabilmente dalla nostra limitatezza non riusciamo a vedere - delle ragioni positive per modificarla.
Lo scopo è già stato bene evidenziato da chi mi ha preceduto nell'illustrazione dell'emendamento. Il nostro scopo, come volontà di piccola modifica all'interno di un testo che, comunque, non consideriamo confacente a quello che potrebbe essere una buona redistribuzione di ambiti e competenze, è di evitare che il singolo operatore possa avere insieme la raccolta e lo smaltimento.
Ripeto ancora una volta: avendo un'incentivazione per quanto riguarda lo smaltimento inteso come incenerimento, quindi termovalorizzazione come si dice comunemente, con un mercato che poi è falsato dai certificati verdi come accennato dal Consigliere Bono, creerebbe, e creerà probabilmente uno squilibrio totale all'interno di questo tipo di sistema.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Biolé.
Emendamento rubricato n. 18) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: al comma 2, dell'articolo 2 la parola "funzioni" è sostituita dalla parola "attività".


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Comunicazioni, da parte della Presidenza del Consiglio, in ordine alla deliberazione n. 94/2011 dell'Ufficio di Presidenza (concessione delle sale della sede del Consiglio regionale e autorizzazione)


PRESIDENTE

Al termine del suo intervento, Consigliere Bono, se si vuole avvicinare al banco della Presidenza, la informerò su quanto ha richiesto.
Prego.



BONO Davide

Mentre interveniva il Consigliere Biolé, ero in comunicazione con i relatori del convegno visto che, come diceva il Consigliere Marinello riusciamo efficientemente a fare sia emendamenti che rimanere in comunicazione con i relatori del convegno. Per quanto ne so, non è stato ammesso tra i relatori, ma tra il pubblico.
Non mi risulta che in Consiglio regionale non sia ammesso il pubblico altrimenti...



PRESIDENTE

Se la mette su questo piano, le devo rispondere a microfono.



BONO Davide

Allora mi risponda a microfono, prima dell'illustrazione dell'emendamento.



PRESIDENTE

Il suo Gruppo ha chiesto una sala, come solitamente i Gruppi fanno, per una conferenza stampa (ci mancherebbe!) ed è stata assegnata la sala dei Presidenti.
La deliberazione n. 94/2011 riguarda le modifiche all'allegato della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 33/2010 in ordine alla concessione delle sale della sede del Consiglio regionale e autorizzazione.
Noi, ovviamente - come lei ricordava e com'è nella tradizione di questi 41 anni - non abbiamo impedito a nessuno né intendiamo impedire ad alcuno di entrare, ci mancherebbe! Semplicemente, per le iniziative come quella del Gruppo Movimento 5 Stelle delle ore 13, in base alla delibera richiamata poc'anzi, così come modificata da successiva delibera, è obbligo degli organizzatori, ancorché Consiglieri regionali e Gruppi consiliari, a norma dell'articolo 11, comma 2, presentare una richiesta per l'uso della sala per iniziative senza scopo di lucro, convegni, conferenze stampa tavole rotonde, seminari organizzati dai Gruppi consiliari, i quali devono sempre altresì corredare tale richiesta con l'elenco dei relatori esterni.
Pertanto noi non abbiamo impedito - o meglio, gli Uffici - a nessuno di entrare, semplicemente non è stata fatta entrare una persona che si è detta relatore poiché non presente in elenco.
Alla conferenza stampa entrano i relatori così come comunicati da voi.
Noi abbiamo una comunicazione del 20 dicembre 2011 (ore 12.42) dove sono indicati una serie di signori, per la precisione sei persone, tra cui non rientra la persona che non è stata fatta entrare. Siccome la stessa persona non è giornalista e ha chiesto di andare alla conferenza stampa, non essendo né giornalista né relatore, nella perfetta applicazione delle regole che ci siamo dati, gli Uffici si sono comportati.
Vuole intervenire sull'emendamento 18), collega Biolé? Prego, prenda pure la parola.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
La ringrazio per la precisazione, che assolutamente corrisponde alle regole. Semplicemente ci viene in mente il fatto che, da un punto di vista della conferenza stampa, non è ammesso comunque il pubblico che non sia giornalista. Questo stava dicendo, giusto? O che non sia relatore?



PRESIDENTE

normale che una conferenza stampa sia fatta per i giornalisti.
Comunque, c'è un Regolamento che è a vostre mani; se non l'avete, potete farne una copia. Preciso che ho detto - e ripeto - che nell'elenco che voi avete inviato non c'è la persona che si è presentata come relatore e quindi gli Uffici, che hanno l'obbligo di far rispettare le regole, hanno semplicemente rispettato una regola. Una persona che non è in elenco, a norma del Regolamento, non è stata fatta entrare.
Credo che possiamo chiudere l'argomento.



BONO Davide

Signor Presidente, chiedo la parola.



PRESIDENTE

Collega Bono, aveva la parola il Consigliere Biolé per co-presentare e illustrare l'emendamento n. 18): rinuncia? No, collega Biolé, non può cederla. Se rinuncia, passiamo all'emendamento n. 19) e lei lo può illustrare.



BONO Davide

Intendo intervenire in merito alle sue dichiarazioni, Presidente.



PRESIDENTE

Prego. Ricordo che per chiarimenti vi sono a disposizione tre minuti.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Prendo atto della modifica del Regolamento intercorsa e chiedo all'Ufficio di Presidenza di fornirmene una copia. Tuttavia, da quanto ne so, è comunque sempre stato ammesso il pubblico, così come è ammesso il pubblico alle sedute del Consiglio regionale, così come è ammesso il pubblico - ovviamente fermo restando che ci sono i controlli delle forze dell'ordine, del metal detector e quant'altro - per poter assistere alle conferenze stampa, che per definizione sono pubbliche.
Questo a meno che lei non mi voglia dire che, visto che in seguito all'episodio del 30 dicembre 2010 è stato vietato a chiunque non sia iscritto all'ordine dei giornalisti o pubblicista di fare riprese, anche le conferenze stampa vengono chiuse a chiunque non sia iscritto all'ordine perché altrimenti la prossima volta semplicemente metteremo 100 relatori e faremo una conferenza stampa di quel genere.
Credo che non si debba arrivare a questo, perché penso che anche lei convenga sul fatto che sia meglio lasciare un po' morbida la corda per avere la possibilità di essere percorsa con diverse modalità, altrimenti rischia di rompersi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Esprimo il nostro pensiero sul punto.
Noi siamo ben consapevoli delle ragioni per cui è nata questa delibera dell'Ufficio di Presidenza e devo dire che, pur se inizialmente con un po' di diffidenza, ne condividiamo appieno le ragioni di fondo. Ci rendiamo conto che si è dovuto intervenire per evitare un uso distorto delle sale anche ai fini di conferenze stampa.
Immaginiamo comunque che sia utile - anche per evitare che venga usato l'escamotage che ha testé ricordato il Consigliere Bono - poter prevedere eventualmente l'accesso alle conferenze stampa a persone che non siano n giornalisti né relatori, ma semplicemente pubblico, come peraltro accade per le sedute del Consiglio regionale.
Ribadisco la condivisione della delibera dell'Ufficio di Presidenza quindi di fatto non posso neanche contestare l'applicazione ineccepibile di quella che è stata meramente una delibera: anch'io avrei fatto esattamente lo stesso al posto di chi ha preso questa decisione, perché era abbastanza stringente l'interpretazione.
Chiederei - non solo perché siamo in spirito natalizio, ma perch questo devo dire che andrebbe anche perfettamente in linea con quella che è la condizione nelle ultime settimane di questo Consiglio, quindi in modo assolutamente conviviale e produttivo - un po' d'elasticità nell'applicazione.
Siccome questo non mi sembra un caso particolarmente grave, forse si potrebbe fare un piccolo strappo alla regola e permettere anche un minimo di elasticità nell'applicazione di queste norme, che sono peraltro - lo ribadisco - di buonsenso.
Non è richiesta risposta, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Sempre in merito, ribadisco quanto già detto dal Presidente Bono. Credo di non dire nulla di strano se, avendo partecipato ad alcune di quelle che potevano essere le conferenze stampa in sala dei Presidenti, mi pare che per carità, rispettando una regola che è scritta su delibera - un minimo d'elasticità è sempre stata considerata.
Peraltro, non essendo stato possibile interrompere, ci resta difficile anche confrontarci direttamente. Prendiamo per buona quella che è stata la comunicazione del Presidente; essendo intervenuto comunque un collega in segno di solidarietà, chiedo quantomeno che la Presidenza risponda alla sollecitazione che c'è stata da parte del collega Giovine, se lo ritiene possibile.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
Se lei ritiene di dover dare corso a questa richiesta, il consiglio che mi permetto di darle è di modificare le norme, perché ovviamente, facendo una deroga, se vale oggi, varrà anche per tutte le altre richieste di entrata in merito alle conferenze stampa.
Non ho nulla rispetto a quanto il Gruppo 5 Stelle richiede, cioè l'accesso di una persona a questa conferenza stampa. Dico nulla perch farei quest'intervento per chiunque, e vale ovviamente anche per me stesso però ricordo che diversi mesi fa ad una conferenza stampa venne tenuta all'esterno una persona da me invitata perché non era nell'elenco.
Rispettai quella norma con la massima correttezza.
Spiegando cortesemente al vostro invitato che esistono dei regolamenti e delle norme che non gli consentono l'ingresso per ovvie ragioni, credo che fareste anche voi un buon servizio alle istituzioni, dimostrandovi persone che nelle istituzioni sanno fare rispettare le norme.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Media "P. Gobetti" di Rivoli (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola Media "Pietro Gobetti" di Rivoli in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Comunicazioni, da parte della Presidenza del Consiglio, in ordine alla deliberazione n. 94/2011 dell'Ufficio di Presidenza (seguito)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Chiedo che i regolamenti siano applicati e non interpretati. I regolamenti devono essere sempre applicati e mai interpretati.
Dopo di che non nascondo - e lo dico a verbale - che possa essere soddisfatto che certe persone - specialmente se usano degli escamotage come quelli che sono stati usati, magari in forma involontaria - che quotidianamente insultano le forze dell'ordine, insultano i lavoratori e insultano il governo regionale e non solo, ma soprattutto - ripeto - le forze dell'ordine, non entrino in questo palazzo.



PRESIDENTE

Consigliere Biolé, lei è già intervenuto per richiesta di chiarimenti.



PRESIDENTE

BIOLE' Fabrizio (fuori microfono)



PRESIDENTE

Per fatto personale.



PRESIDENTE

Può esplicare il motivo del fatto personale? Perché non ho sentito n il suo cognome né il suo nome né la sua funzione negli interventi che si sono susseguiti.
Lo esplichi, per favore.



BIOLE' Fabrizio

Fatto personale, perché è chiaro che dal sottendimento del collega Carossa si intendeva dire che il Gruppo aveva utilizzato degli escamotage...



PRESIDENTE

No, non c'è nessun fatto personale. Togliere la voce al Consigliere Biolé.
Colleghe e colleghi, è evidente che se l'Ufficio di Presidenza ha assunto una proposta di deliberazione in modifica delle regole precedenti nel luglio di quest'anno, l'ha fatto per intervenire su alcune problematiche che si erano poste, ma soprattutto - e rispondo al Consigliere Giovine - non tanto per evitare usi distorti, ma per introdurre delle regole precise sull'uso delle sale e sull'uso delle sale per i Gruppi consiliari. Devo dire che da allora le situazioni sono notevolmente migliorate.
Non commento - non l'ho mai fatto e non inizio sicuramente oggi - gli interventi che sono stati fatti.
Dico una cosa molto semplice: le regole ci sono, sono state assunte con una deliberazione che è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte e trasmessa ai signori Capigruppo.
Gli Uffici, e il corpo di guardia che rientra ovviamente negli Uffici devono applicare le regole e sono tenuti a far rispettare le regole stesse.
evidente che queste regole discendono da un atto complesso, assunto in due occasioni dall'Ufficio di Presidenza. Pertanto non sta nella disponibilità del Presidente fare delle eccezioni nella giornata di oggi anche perché le stesse potrebbero costituire prassi. Anche per una forma di rispetto nei confronti dei miei colleghi dell'Ufficio di Presidenza, non intendo intervenire con delle eccezionalità su quanto bene i nostri Uffici e i nostri collaboratori stanno facendo nell'interesse del Consiglio e dell'applicazione delle regole che noi stessi ci siamo dati.
Detto questo, oggi alle ore 14 convocato l'Ufficio Presidenza ed affronteremo an che questo aspetto, tenendo conto di quanto è stato rappresentato nell'Aula.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Intervengo molto brevemente. Le chiederei, non tanto sugli argomenti oggetto del Consiglio regionale d'oggi quanto sulla programmazione delle attività durante la settimana, di valutare con l'Ufficio di Presidenza la possibilità di anticipare la Conferenza dei Capigruppo, che attualmente è prevista per giovedì. Valuti lei.



PRESIDENTE

Alla ripresa della seduta daremo comunicazioni.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.04)



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