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Dettaglio seduta n.144 del 27/07/11 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MOLINARI



(I lavori iniziano alle ore 14.33 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta immediata n. 687 presentata dal Consigliere Taricco, inerente a "Alstom di Savigliano"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
687, presentata dal Consigliere Taricco, che ha la parola per l'illustrazione.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
L'interrogazione prende le mosse dalla constatazione di una situazione di fatto. L'attuale Alstom a Savigliano ha un sito produttivo che occupa oltre 1.200 lavoratori del territorio e da ormai parecchi mesi (oserei dire oltre un anno e mezzo) in questo stabilimento si sta vivendo una situazione di grossa difficoltà, legata in parte a processi di ristrutturazione che il gruppo Alstom sta portando avanti in tutta Europa e anche sul territorio nazionale e in parte al fatto che, nei vari tavoli su cui si stanno definendo i contenuti di questa ristrutturazione da parte della proprietà Alstom, continua ad emergere il dato che non è possibile, dal loro punto di vista, mantenere in essere un sito produttivo quale è quello di Savigliano se inserito dentro un contesto nel quale il territorio non si avvale della professionalità e delle capacità produttive che questo esprime.
Credo che tutti siano a conoscenza delle difficoltà intercorse tra l'azienda Alstom e Trenitalia per quel che riguarda le forniture fatte da questa al nostro maggior gestore di materiale rotabile sul territorio nazionale. La sensazione che tante volte in una qualche misura l'azienda ha lamentato è che, mentre dietro al gruppo Breda-Bombardier vi sia un ruolo pesante della Regione Lombardia e della Regione Liguria, un analogo peso non alle spalle di Alstom in Piemonte (anche per la dimensione del sito produttivo nella nostra regione), e non vi sono analoghe prese di posizione.
Leggendo anche sui giornali i fatti recentemente accaduti in Veneto e il rapporto della Regione Veneta con Alstom, a seguito dell'avvenuta la rilocalizzazione del sito produttivo, l'interrogazione sostanzialmente chiede due cose: 1) capire se (se "sì", cosa) la Regione ha intenzione di fare per prendere e mettere sotto osservazione le vicende che attraversano il sito Alstom di Savigliano e che cosa eventualmente ha già fatto; 2) soprattutto capire se e a che punto siano le più volte citate dai giornali vicende riguardanti l'acquisto di materiale rotabile nei piani di sviluppo della nostra Regione, che sono state in più occasioni annunciate dai giornali e date per acquisite e per definite, ma che poi nella realtà non hanno ancora avuto conferme.
Quindi, capire: 1) sulla situazione complessiva di Alstom, cosa abbia portato avanti in questi mesi la Regione e cosa abbia intenzione di fare 2) in merito a quello che già in una precedente interrogazione avevamo chiesto (poi trasformata in question time per avere una risposta immediata), quale sia il livello di perfezionamento giuridico amministrativo relativamente all'acquisto di nuovi treni Coradia Meridian da parte complessivamente della Regione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bonino per la risposta.



BONINO Barbara, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Rispondo trasferendo anche la nota dell'Assessore Porchietto, con la quale abbiamo ritenuto di concertare la relazione da portare al Consiglio regionale.
Intanto, ad oggi, agli atti degli Uffici non risulta che siano in atto delle procedure di sospensione del lavoro né risulta che l'azienda abbia dichiarato esuberi strutturali con conseguente attivazione della procedura di mobilità.
Da informazioni varie che abbiamo assunto, risulta che la società ha utilizzato la CIGO per circa 180 operai nel periodo settembre 2010-giugno 2011. L'operatività aziendale sembrerebbe invece essere ripresa da luglio grazie a commesse che si andranno ad esaurire a febbraio-marzo 2012 (se il cronoprogramma resta quello), che sono Pendolini per il mercato anglosassone, treni per la società Nord Milano, veloci AGV, più la commessa piemontese di cui parlerò in seguito.
Per fronteggiare questa situazione riferita ai nuovi ordinativi, ci risulta che la società stia provvedendo con l'assunzione di lavoratori interinali. In questa fase, la preoccupazione dei sindacati sembra riguardare un eventuale esubero di progettisti dell'area d'ingegneria.
L'azienda e le organizzazioni sindacali s'incontreranno a Milano in questi giorni proprio per una verifica della situazione della società. Noi attendiamo poi, a valle di quest'incontro, una relazione e sia l'Assessore Porchietto sia la sottoscritta sono ovviamente ben disponibili a incontrare i vertici delle organizzazioni sindacali e dell'azienda, con quale peraltro in questi mesi abbiamo mantenuto, come Assessorato ai trasporti e infrastrutture, una relazione abbastanza costante.
Faccio una riflessione di carattere generale. La Regione Piemonte, come le altre Regioni, nel contesto attuale si trova in realtà ad avere una scarsa capacità di incidenza rispetto alle dinamiche che riguardano gli ordinativi sui treni, che - come voi ben sapete - sono procedure che oggi Trenitalia gestisce in maniera totalmente autonoma con delle gare che non riguardano le singole Regioni, ma che riguardano ordinativi complessivi rispetto ai quali la competizione è di dimensione internazionale. Da questo punto vista, il peso di una piuttosto che dell'altra Regione, onestamente non mi risulta essere minimamente incidente.
Quello che invece incide pesantemente sono le valutazioni fatte da Trenitalia - parliamo della nostra azienda nazionale, della compagnia di bandiera ferroviaria, insomma parliamo del nostro principale gestore operatore nel settore ferroviario - in ordine alla qualità dei prodotti forniti, alle specifiche tecniche, alle tempistiche di consegna del prodotto, perché uno fra i contenziosi più importanti aperti fra le Regioni e il principale erogatore di servizi ferroviari nazionale è proprio relativo alle tempistiche di consegna del nuovo materiale rotabile, dove purtroppo, la storia c'insegna che fra i problemi di Trenitalia nell'espletare le procedure di gara d'acquisto e quant'altro, e le difficoltà oggettivamente riscontrabili da parte di talune aziende nel fornire il materiale rotabile secondo i cronoprogramma e che sia adeguatamente funzionante (ovvero senza la necessità di un annetto di rodaggio, con relativi aggiustamenti di questa o di quella parte, che poi al momento dell'operatività magari si dimostra scarsamente funzionale all'esercizio), è un problema serio. Quindi oggi nei contratti di servizio anche nel nostro - le penali relative ai ritardi nella consegna del nuovo materiale rotabile sono molto forti e, di conseguenza, le azioni di Trenitalia vanno nella direzione di un maggior rigore nel regolare i rapporti contrattuali con le aziende fornitrici del servizio. Questa credo, debba essere, dal nostro punto di vista (quindi dei trasporti), la principale delle preoccupazioni: quella di assicurare che se 280 milioni di euro d' investimenti sono garantiti per il Piemonte, lo siano anche secondo un dato cronoprogramma, perché se il cronoprogramma si dilata fino a raddoppiare, abbiamo mancato l'obiettivo anche nel caso in cui fortunatamente, un po' di lavoro può arrivare sul territorio. Ci tenevo a chiarire quest'aspetto che, a mio avviso, è importante.
Per quanto riguarda, invece, l'interrogazione che scende più nello specifico rispetto ai Coradia, agli acquisti e alle forniture commissionate da GTT e da Regione Piemonte, riporto la risposta che avrei dato all'interrogazione (consegnerò a vostre mani il testo).
Ad oggi, il nostro settore è competente per la fornitura di materiale rotabile da destinare all'esercizio sulle ferrovie concesse di GTT (Canavesana e Torino-Ceres). Gli strumenti per il finanziamento di questo materiale rotabile sono i seguenti: l'atto integrativo all'accordo di programma quadro, che conosciamo e che ha tutta una serie di riferimenti, e l'accordo di programma in materia di investimenti nel settore dei trasporti.
GTT, nel gennaio 2011, ovviamente dopo aver concordato con noi una linea di azione relativa al finanziamento, ha autorizzato l'espletamento di una procedura negoziata senza previa indizione di gara ai sensi dell'articolo 221, lettera e) del decreto legislativo n. 163 del 2006 s.m.i. con la società Alstom Ferroviaria S.p.A. per l'affidamento della fornitura di due treni TTR Coradia Meridian, con opzione di acquisto del terzo treno ad avvenuta formalizzazione del finanziamento regionale a valere sull'accordo di programma. La negoziazione fra GTT e Alstom si è conclusa nel mese di marzo 2011 e prevede la fornitura di tre treni Coradia Meridian al prezzo di 5.330.000 euro ciascuno.
Nel dettaglio - consegnerò comunque il testo della risposta - la fornitura di due treni è a valere su risorse dell'APQ, di un treno a valere su risorse statali ex ADP del 16/12/2002, come di seguito riportato.
Nel primo atto integrativo all'Accordo di Programma Quadro "Reti infrastrutturali di Trasporto" sottoscritto nel 2007, è inserito l'intervento denominato "Acquisizione di materiale rotabile per il trasporto regionale" che prevede il finanziamento di 11.000.000 euro a totale carico della Regione Piemonte e quale soggetto attuatore il GTT.
Con DGR n. 15-1394 del 19/01/2011 è stata approvata la rimodulazione delle risorse regionali stanziate per la realizzazione degli interventi inseriti nel primo Atto Integrativo all'APQ in maniera tale che l'intervento Trasp-1.3 denominato "Acquisto di materiale rotabile per il trasporto regionale" trova piena copertura finanziaria a seguito di limitazione del finanziamento per l'intervento Trasp-1.4 e l'utilizzo delle risorse assegnate all'intervento Trasp-1.5; con medesimo atto è stato dato mandato al responsabile dell'Accordo di sottoscrivere la Convenzione attuativa con GTT S.p.A. per la fornitura di due treni. La convenzione è stata approvata dal C.d.A. GTT nella seduta del 23/06/2011. Ad oggi, si è in attesa della sottoscrizione da parte dell'AD di GTT S.p.A.
Per quanto riguarda, invece, il terzo treno, il finanziamento è a valere su risorse dell'accordo di programma del 2002; in particolare la fornitura è prevista dalla terza rimodulazione programma di interventi dell'accordo succitato, approvata con una delibera di Giunta del 2011 e autorizzata con Decreto Ministeriale sempre del 2011 dell'importo complessivo di 8,6 milioni di euro. Consegno ovviamente il dettaglio.
Il dato interessante è che comunque, attraverso la procedura, noi abbiamo garantito la copertura finanziaria per l'acquisto di tre Coradia Meridian, per un complessivo che supera i 16 milioni di euro. Questo lo abbiamo fatto anche rispondendo alle sollecitazioni di un'azienda del nostro territorio che riteniamo fondamentale anche per continuare a tenere viva quella vocazione ferroviaria del Piemonte, che in un momento di crisi e di confusione generale è nostro dovere cercare di tutelare.
A ciò aggiungo che per quanto riguarda le azioni collegialmente condivise dalla Giunta, anche rispetto alla vocazione ferroviaria del Piemonte, anche alcune linee di finanziamento a fondo perduto attivate dall'Assessore Giordano sulle imprese vanno in quella direzione, tant' che, ad oggi, una società che si occupa del carrello ha trovato un posizionamento nel bando presentando un progetto in collaborazione con il Politecnico, tale per cui ha ricevuto un finanziamento importante.
Questo per dire che la vocazione ferroviaria, sia dal punto di vista ingegneristico, raccogliendo l'eredità di FIAT Ferroviaria e tutte quelle qualità professionali che ancora ci sono sul nostro territorio, per fortuna, sia dal punto di vista della produzione, e quindi dell'Alstom, è al centro della nostra attenzione, compatibilmente con gli strumenti di cui disponiamo. Grazie.



PRESIDENTE

Ricordo che nella trattazione delle interrogazioni a risposta immediata sono previsti tre minuti per l'illustrazione e cinque per la risposta. Abbiamo derogato, trattandosi di due interrogazioni sul medesimo argomento, ma per le altre v'invito a rispettare i tempi.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 688 presentata dal Consigliere Reschigna, inerente a "Stabilizzazione del 'Centro Ortopedico di Quadrante' (COQ) di Omegna"


PRESIDENTE

Proseguiamo i nostri lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 688, presentata dal Consigliere Reschigna, che ha la parola per l'illustrazione.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
L'interrogazione è molto semplice: il Consiglio regionale ha avuto più volte modo di intervenire su questo tema con disposizioni legislative, con atti d'indirizzo e ordini del giorno che, sostanzialmente, invitavano e impegnavano la Giunta regionale a definire le procedure per raggiungere una stabilizzazione delle sperimentazioni gestionali entro il 31 dicembre 2010 (termine che è stato poi posticipato).
Ricordo che le due sperimentazioni gestionali oggi presenti in Piemonte sono il Centro Ortopedico di Quadrante di Omegna e l'Hopital du Piemont di Settimo Torinese.
Con l'interrogazione in oggetto si vorrebbe sostanzialmente capire a che punto è l'iter attuale della stabilizzazione del Centro Ortopedico di Quadrante di Omegna, sia in riferimento ai tempi della stabilizzazione stessa, sia in riferimento alle procedure che la Giunta regionale intenderebbe mettere in atto al fine di raggiungere quell'obiettivo.
L'esigenza è duplice: la prima è che questa sperimentazione gestionale dura oramai da molti anni e uscire da una condizione di precarietà o di incertezze è quanto mai opportuno in questo momento. La seconda esigenza è che proprio in queste settimane è in corso un confronto tra la proprietà del Centro Ortopedico di Quadrante e l'Azienda Sanitaria Locale in merito ai contenuti dell'attività del Centro Ortopedico di Quadrante. È proprio di questi giorni la notizia di una riduzione dei posti letto di Medicina, con la conseguente liberazione di risorse umane che o rientrano all'interno dei ruoli dell'Azienda Sanitaria Locale, col rischio, però, di determinare una condizione deficitaria della stessa (si parla di dieci o dodici persone tra medici e operatori sanitari), oppure verrebbero licenziate senza nessun tipo di prospettiva sotto il profilo lavorativo.
Anche la stessa riduzione dei posti letto di Medicina annunciata dopo la pausa festiva è un qualcosa che deve essere valutato con molta attenzione: ricordo che le attività del Centro Ortopedico di Quadrante sono state oggetto di un avviso pubblico di gara (procedura pubblica) non solo per l'individuazione del soggetto privato con cui costruire una società mista ma anche in relazione ai contenuti dell'attività del Centro Ortopedico di Quadrante. Il fatto che la riduzione di attività prospettata dall'Azienda Sanitaria Locale vada a definirsi e a colpire reparti di degenza di Medicina, che - è notorio - sono meno remunerativi sotto il profilo dei DRG rispetto all'attività chirurgica, è un aspetto che dev'essere attentamente valutato in relazione al fatto che si verrebbe a "rompere" una condizione di equilibrio. Grazie.



PRESIDENTE

Risponde il Vicepresidente della Giunta regionale, Ugo Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Con nota prot. n. 43941/11 del 28/06/2011 l'ASL VCO ha trasmesso alla Direzione regionale sanità la deliberazione n. 296 del 15/06/2011 che approva la relazione in merito all'attività svolta in regime di sperimentazione gestionale nel periodo da gennaio 2003 a tutt'oggi presso il presidio "Madonna del Popolo" di Omegna da parte della società mista Centro Ortopedico di Quadrante S.p.A.
La Direzione sanità, sulla base della documentazione trasmessa, dovrà procedere alla valutazione dei risultati conseguiti dalla autorizzata sperimentazione, sia sul piano economico sia su quello della qualità dei servizi, per verificare la conformità del programma alle previsioni di cui ai predisponendi atti di programmazione regionale (predisposizione del nuovo Piano Socio Sanitario regionale e la revisione dell'assetto complessivo del Sistema Sanitario Regionale) ed ai vincoli di finanza pubblica derivanti dagli impegni assunti dalla Regione con il Ministero dell'Economia e delle Finanze (Accordo Regione e Ministero dell'Economia e delle Finanze con il riferimento anche al ben noto Addendum all'Accordo).
Solo al termine del percorso di valutazione di cui sopra si potrà procedere alla definizione del corretto inquadramento da attribuire al programma nell'ambito del Sistema Sanitario Regionale con definizione del conseguente assetto giuridico. La stabilizzazione del modello gestionale richiederà un intervento del legislatore regionale, che non potrà avvenire al di fuori dei principi della legislazione nazionale e comunitaria in materia di trasparenza e dalla necessità evidenziata dalla giurisprudenza (sentenza del Consiglio di Stato - Adunanza plenaria n. 1/2008) di stabilire un limite temporale ragionevole alla durata del rapporto sociale, per evitare che il socio divenga "socio stabile" della società mista.
Pertanto, per la definizione del provvedimento, in assenza di una normativa nazionale di riferimento, occorre valutare attentamente ogni aspetto dell'attuale rapporto contrattuale con il privato, onde evitare possibili contenziosi con il medesimo nel caso di prossima indizione di un nuovo bando di gara (in considerazione del tempo già trascorso con l'attuale assetto - circa nove anni) ovvero incorrere, nel caso di stabilizzazione dell'attuale assetto per un ulteriore non breve periodo, in possibili violazioni di principi cardine della legislazione nazionale e comunitaria.
Mi sembra di capire che siano soprattutto da valutare la forma e il percorso giuridico, fermo restando, ovviamente, l'importanza della sperimentazione che risulta dalla relazione che l'ASL ha fatto a giugno.
Questo, quindi, con riserva di comunicare il termine dell'iter di questa valutazione stringente e conclusiva.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 690 presentata dal Consigliere Muliere, inerente a "Presidio di Novi Ligure. Strutture Operative Complesse di Ortopedia e Traumatologia"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interrogazione a risposta immediata n. 690, presentata dal Consigliere Muliere, che ha la parola per l'illustrazione.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Ho presentato questa interrogazione per mettere in evidenza una situazione di criticità che si è venuta a creare nel reparto di Ortopedia dell'Ospedale di Novi dovuta soprattutto alla mancanza di personale. Tanto è vero che, una decina di giorni fa, i medici di quel reparto avevano scritto al Commissario dell'ASL provinciale, il dottor Pasino, per chiedere un rafforzamento del personale per gestire il reparto.
La riposta è stata questa: per ora chiudiamo nel periodo delle ferie dopodiché si vedrà com'è la situazione. Ma in ogni caso - dice il Commissario - noi non chiudiamo completamente il reparto.
Qual è la situazione? La situazione è questa che adesso dirò, perch c'è stata un'intesa tra il Direttore della struttura semplice di Ortopedia dell'Ospedale di Novi, quello dell'Ospedale di Tortona e il Direttore sanitario dei Presidi ospedalieri.
Quest'accordo cosa dice? Questo accordo rafforza le mie perplessità: il rischio è che si vada oltre il mese di agosto. In pratica, questo accordo prevede che nell'Ospedale di Novi Ligure, nel periodo delle ferie, dal lunedì al venerdì, due medici ortopedici, con il contributo del Direttore della struttura semplice, provvederanno all'attività ambulatoriale inoltre, che l'attività chirurgica ortopedica dell'Ospedale di Novi viene temporaneamente sospesa e soltanto le urgenze possono essere effettuate. Le situazioni non trasferibili verranno trattate all'Ospedale di Novi, mentre le altre verranno trattate nell'Ospedale di Tortona.
Ma ciò che è ancora più preoccupante è quando si afferma che i pazienti in lista d'attesa per il ricovero ordinario presso il reparto di Ortopedia di Novi, se la situazione di criticità non dovesse migliorare e se dovesse protrarsi oltre il mese di settembre, gli stessi verranno iscritti in lista di programmazione presso il reparto Ortopedia di Tortona.
Dalle notizie che ho, la situazione a settembre non migliorerà dal punto di vista del personale, ma rischia di peggiorare. Quindi, rischiamo di andare oltre il mese di agosto e di settembre e questa situazione di criticità rischia di protrarsi oltre questo periodo.
Tra l'altro, nella programmazione rispetto alla rete di emergenza, Novi Ligure ha un Ospedale con il dipartimento di emergenza e Tortona è un pronto soccorso semplice integrato con il dipartimento di emergenza di Novi Ligure.
L'ultima considerazione che voglio fare è la seguente. Dal momento che si teorizza che bisogna costruire la rete ospedaliera (su questo siamo d'accordo perché abbiamo già lavorato in quella direzione negli scorsi anni), l'integrazione tra i due Presidi ospedalieri dovrebbe comportare il seguente ragionamento: se manca del personale in un reparto importante come quello dell'Ortopedia all'Ospedale di Novi, poiché l'Ospedale di Novi ha più posti letto rispetto al reparto di Ortopedia di Tortona e ha più passaggi, e l'Ospedale di Tortona, in questo momento, ha più medici dell'Ospedale di Novi, ci deve essere questa integrazione, pertanto trasferiamo alcuni medici dal reparto di Ortopedia di Tortona a quello di Novi. No! Questo non avviene. Questo non avverrà.
Il rischio è che il reparto di Ortopedia, oltre ad essere limitato nella sua attività in questi due mesi, continui ad essere limitato anche oltre a questi due mesi.
Chiedo che cosa ha intenzione di fare, nel quadro della riforma che voi avete disegnato, la Giunta regionale, quali sono le indicazioni che volete dare al Commissario straordinario dell'ASL provinciale per evitare la chiusura del reparto di ortopedia di Novi ligure.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Cavallera per la risposta.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Con riferimento all'interrogazione in oggetto si fa presente che l'ASL di Alessandria ha assunto, nel corso dell'anno 2010, 51 medici contro 27 cessazioni. Inoltre, nel primo trimestre 2011, le cessazioni sono state inferiori alle assunzioni in quanto sono avvenute prima dell'adozione della deliberazione della Giunta regionale n. 14 del 28 gennaio 2011.
Pertanto, è evidente che le difficoltà delle strutture di Ortopedia e Traumatologia derivano da scelte compiute negli anni passati e che si sta cercando di ridefinire razionalizzando i servizi.
A tal fine, per garantire la regolare continuità delle prestazioni senza creare disagi all'utenza e consentire comunque al personale medico l'adeguato recupero psicofisico richiesto, la Direzione sanitaria dell'ASL ha concordato con il Direttore della struttura Ortopedia del Presidio di Novi e il Direttore della struttura Ortopedia di Tortona di rimodulare l'attività al fine di garantire, per il periodo agosto-settembre 2011, la presenza attiva presso l'Ospedale di Novi Ligure, nella fascia oraria dalle 8.00 alle 20.00 dal lunedì al venerdì, di due medici ortopedici che, con il contributo del Direttore della Struttura, provvederanno all'attività ambulatoriale, alla Sala gessi e alle consulenze a favore del Pronto Soccorso. Viene inoltre mantenuto il servizio di Pronta disponibilità notturna e festiva, secondo le modalità fin qui esperite.
In linea, peraltro, con quanto già programmato per l'attività operatoria del Presidio, è stata prevista la temporanea sospensione per il periodo estivo dell'attività chirurgica ortopedica presso l'Ospedale di Novi, fatti salvi urgenze indifferibili o casi intrasportabili che verranno comunque trattati presso lo stesso Ospedale di Novi dai medici ortopedici novesi con l'eventuale collaborazione, in caso di necessità, dei colleghi di Tortona.
Gli eventuali ricoveri di pazienti operati nelle condizioni di emergenza all'Ospedale di Novi ed intrasportabili avverranno nell'ambito del reparto già precedentemente accorpato dal 1° luglio scorso - Chirurgia e Ortopedia sito al piano secondo del Presidio.
Se posso, aggiungerei qualcosa in termini di conoscenza diretta, visto che mi considero - all'occorrenza - un "utente" dell'Ospedale di Novi.
Visti i numeri - dal momento che abbiamo rilevato che nel 2010 51 medici sono stati assunti e 27 sono cessati e che comunque nel 2011 le assunzioni superano al momento le cessazioni - come dimostra il caso della chirurgia, dove si è trovato un aiuto nella figura professionale dell'Aiuto di Reparto che dall'Ospedale di Alessandria è andato permanentemente all'Ospedale di Novi, credo che il problema di Novi sia proprio avere - al di là dei "comandi", che ovviamente competono al Commissario per evitare scoperture dei posti - anche la professionalità e la condivisione da parte dei soggetti che devono operare di scegliersi (o almeno di concorrere a individuare) un luogo di lavoro in cui esercitare al meglio la loro professionalità, cosa alla lunga necessaria.
Se fosse possibile individuare dei medici ortopedici disposti a trasferirsi permanentemente presso il reparto di Novi, credo che la questione potrebbe trovare un migliore equilibrio. Per ora, ovviamente, il tutto si risolve con ordini di servizio e accordi con i Primari, ma certamente questa - come diceva l'interrogante - non è la condizione ottimale.
Credo quindi che si debba lavorare tutti per andare nella direzione che prima, in modo forse semplicistico e non burocratico-formale, ho cercato di dire. Grazie.


Argomento: Personale del servizio sanitario

Interrogazione a risposta immediata n. 689 presentata dal Consigliere Buquicchio, inerente a "Copertura di responsabilità civile del sistema sanitario piemontese"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'interrogazione a risposta immediata n. 689, presentata dal Consigliere Buquicchio, che ha facoltà di intervenire.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Vicepresidente Cavallera, un recente articolo del 15 luglio del il Sole 24 Ore, che lei sicuramente avrà letto, dal titolo "La FARO verso la liquidazione" trattava la materia della gestione dei rischi sanitari e in particolare la decisione del Consiglio ISVAP - Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private di interesse collettivo - di porre in liquidazione amministrativa coatta la FARO, compagnia di assicurazione e ri assicurazione. La notizia è di grande importanza, dal momento che la FARO Assicurazioni è la contraente di una delle polizze - la Primary - con cui il nostro Sistema sanitario si assicura contro i rischi e i sinistri.
Di questa situazione di criticità la Giunta era al corrente, tanto che nel marzo di quest'anno ha emanato una deliberazione - la n. 19-1765 - per dare mandato all'Azienda Ospedaliera Universitaria "San Giovanni Battista" di Torino, individuata dalla Regione per la gestione dei programmi assicurativi, di riesaminare tutte le possibilità, al fine individuare le migliori soluzioni possibili per la gestione del rischio sanitario delle Aziende Sanitarie regionali. Pochi giorni or sono, il 15 luglio, l'Azienda Ospedaliera Universitaria "San Giovanni Battista" di Torino in una nota indica "l'attuale e perdurante status che ha originato e determinato il provvedimento di commissariamento della Compagnia FARO e serie perplessità sulla convenienza e opportunità di proseguire ulteriormente il rapporto contrattuale sino alla scadenza del 31/12/2013", arrivando alla conclusione che "è consigliabile l'esercizio del diritto di recesso dalla polizza in oggetto alla scadenza dell'annualità", recesso esercitabile entro il 30 settembre 2011.
Quest'oggi abbiamo tutti appreso in IV Commissione Sanità del parere della Giunta regionale di provvedere all'indizione di una nuova gara per l'affidamento della polizza. Vede, Vicepresidente, questo non è esattamente corretto: vorremmo cioè capire il ruolo della FARO in questa partita che la Giunta propone.
Il provvedimento cautelativo da adottare mi sembra più che doveroso però - al di là delle perplessità degli estensori, lette nella deliberazione a firma del Presidente Cota, riguardo alla FARO - emerge un problema per gli operatori: da oggi comunque e sino a quando sarà possibile recedere dal contratto - e quindi dall'impegno contrattuale con la FARO da chi e come, ad oggi e sino a quel momento, sono garantiti gli operatori sanitari? È questa la domanda. Grazie, Vicepresidente.



PRESIDENTE

La parola, per la risposta, al Vicepresidente Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Con riferimento all'interrogazione si precisa quanto segue.
Le difficoltà della Società FARO, contraente della polizza Primary del programma assicurativo "Responsabilità civile Sistema Sanitario regionale" sono note dal momento del l'adozione del provvedimento n. 2871 del 24 gennaio 2011 con cui l'ISVAP, Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni Private, ha disposto il commissariamento della Compagnia per la durata di un anno, nominando contestualmente gli Organi della procedura di amministrazione straordinaria della medesima.
A seguito di tale atto, con deliberazione n. 19 del 28/03/2011, la Giunta regionale - in prossimità della scadenza della proroga trimestrale del contratto con FARO spa. e in conformità all'invito formulato dalla IV Commissione consiliare nella seduta del 23 marzo 2011 - aveva ritenuto di accogliere la proposta formulata dall'Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni Battista di Torino, soggetto delegato alla gestione del programma assicurativo ASR-2011-2013 in forza della deliberazione della Giunta regionale n. 55 del 29/12/2010, di rinnovare per un triennio la polizza in atto, prevedendo altresì, entro il 31 luglio 2011, un riesame delle soluzioni contrattuali per il piazzamento del rischio sanitario delle ASR da effettuarsi in considerazione dell'evoluzione dello stato di criticità della Società FARO.
A seguito del provvedimento ISVAP di cui sopra, veniva sospesa la possibilità per il personale dipendente dalle Aziende Sanitarie regionali di assicurarsi per la cosiddetta "colpa grave" con la Società FARO e venivano effettuate tempestivamente, per il tramite broker Marches S.p.A.
le indagini di mercato necessarie alla ricerca di una proposta alternativa.
La proposta alternativa veniva individuata nella polizza di assicurazione della responsabilità civile per "colpa grave professionale" della Società New Line Insuranca co.ltd alle medesime condizioni della soluzione proposta dalla società FARO e a parità di premio.
Venivano altresì contattati i dipendenti che avevano già provveduto all'adesione alla polizza FARO per proporre loro la sostituzione dell'assicuratore o, in alternativa, la restituzione del premio (qualora già pagato).
Si precisa inoltre che, per quanto è di conoscenza degli uffici regionali, nessun procedimento contabile è stato avviato contro il personale assicurato (medico e non medico) e pertanto nessun sinistro è stato denunciato sulla polizza FARO che, personalmente e volontariamente ognuno aveva eventualmente stipulato, con la conseguenza che non ci sono al momento, rischi concreti di scopertura finanziaria e di aggressione del patrimonio personale dei dipendenti delle aziende sanitarie.
Dato il perdurare dello stato di criticità, come risultava dall'interlocuzione condotta con il broker regionale Marsh S.p.A.
riportate nella relazione prodotta dall'azienda Ospedaliera San Giovanni Battista di Torino con nota del 15 luglio 2011 (prot. n. 0050683), la Direzione Sanità, ritenendo inopportuna la prosecuzione del contratto con la Società FARO S.p.A. e consigliabile l'esercizio del diritto di recesso della polizza Primary alla scadenza dell'annualità in corso previa osservanza del termine di preavviso disciplinato dal contratto vigente (recesso da esercitare entro il 30 settembre 2011).



(Brusìo in aula)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

Mi scusi, Vicepresidente Cavallera.
Consiglieri, diventa oramai un ritornello noioso richiamarvi all'attenzione: passare per noioso senza avere responsabilità è eccessivo.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

L'Assessorato ha predisposto bozza di delibera di Giunta regionale che prevede l'indizione, entro il mese di agosto 2011, di una gara per l'affidamento della polizza Primari - biennio 2012-2013 - con premio a carico delle Aziende Sanitarie Regionali.
La bozza di delibera della Giunta regionale è stata trasmessa alla IV Commissione consiliare per l'acquisizione del parere di competenza ai sensi dell'articolo 21 della legge regionale n. 9 del 2004 e s.m.i. Risulta tuttavia, che la Commissione, nella seduta di questa mattina, non abbia espresso il parere richiesto e, pertanto, l'esame della proposta di delibera, che era già all'ordine del giorno della riunione di Giunta regionale odierna, è stata rinviato.
Si precisa, inoltre, con riferimento alla polizza stipulata con la società FARO S.p.A., che per il triennio 2008-2010 la polizza é in coassicurazione al 50% con i Lloyd's Sindacato Brit, che risponde per la metà dell'importo dei sinistri; inoltre, la Regione Piemonte dispone di una polizza fidejussoria a garanzia del contratto per un valore di circa cinque milioni e 240 mila euro.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Trasporti aerei

Interrogazione a risposta immediata n. 692 presentata dal Consigliere Biol inerente a "Utilizzo Aeroporto di Levaldigi per fini bellici"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con la trattazione dell'interrogazione a risposta immediata n. 692 presentata dal Consigliere Biolé, che ha la parola per l'illustrazione.



BIOLE' Fabrizio

Preciso che nell'oggetto c'era anche un punto interrogativo finale altrimenti non si capisce il senso dell'interrogazione.
Nei giorni scorsi abbiamo visto che sulla stampa locale è comparsa la notizia che l'aeroporto di Cuneo Levaldigi verrà utilizzato per una sperimentazione dei cosiddetti velivoli droni, cioè aerei senza pilota, i quali - com'è noto - sono utilizzati, per la maggior parte, per scopi militare in missioni pericolose. Il loro uso è aumentato da quando vengono utilizzati anche in Afghanistan; poco tempo fa, anche gli Stati Uniti hanno deciso di inviare in Libia dei droni per contribuire agli sforzi della NATO a fianco dei ribelli impegnati nella guerra civile contro Gheddafi.
Sappiamo che una zona molto vicina all'aeroporto di Levaldigi, come quella in cui dovrebbe sorgere il cantiere del tunnel geognostico della Maddalena di Chiomonte, probabilmente a breve sarà dichiarata ufficialmente presidio militare di interesse strategico nazionale (sempre come riportato dalla stampa).
Sia il primo che il secondo sono segnali che ci fanno un po' allarmare.
L'interrogazione verte sulla richiesta di avere delucidazioni sull'utilizzo e lo scopo preciso per cui verranno usati questi aerei senza pilota presso l'aeroporto di Levaldigi, tenuto conto della situazione internazionale molto critica e dell'uso che ne è stato fatto recentemente soprattutto per scopi bellici.
In pratica, vorremmo essere rassicurati che questo tipo di velivoli non siano utilizzati per scopi non propriamente civili.



PRESIDENTE

La parola, per la risposta, al Vicepresidente Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Avendo una risposta di quattro pagine, non posso che consegnare la risposta all'interrogante.
Devo dire che si tratta del progetto SMAT-F1. È un progetto di ricerca finanziato dalla Regione, nato nell'ambito del Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Piemontese (com'è noto, l'Alenia Space e tante altre industrie della filiera e subfornitori).
Questo progetto riguarda, ovviamente, le componenti sia del segmento di volo che del segmento di terra, con le control station, ecc.; tali segmenti verranno testati fino ad arrivare, entro settembre, ad una giornata in cui tre di questi sistemi - avendo la Provincia di Cuneo una caratteristica di pianura, di collina, di montagna, di fiumi, quindi un terreno molto variegato e adatto (ecco perché la scelta di Levaldigi) - faranno questa sperimentazione a chiusura di un programma che è durato un anno e finalizzato a rimarcare la caratteristica del Piemonte come terra all'avanguardia dal punto di vista della ricerca e dell'innovazione.
I soggetti interessati sono: Alenia Aeronautica, Selex Galileo, ALTEC il Politecnico di Torino, l'Università di Torino, l'Istituto Superiore Mario Boella, undici industrie locali.
Vado alle conclusioni, che sono quelle che interessano; tutto il resto sarà una lettura dell'interrogante.
Come si evince da quanto sopra esposto, risulta del tutto evidente che il progetto in questione riguarda ambiti di carattere civile; sono escluse applicazioni di tipo militare.
Si escludono altresì connessioni con la situazione in Val di Susa richiamate dal Consigliere interrogante. Si fa presente - in proposito che il progetto è stato avviato nel 2009 e terminerà entro il presente anno. Già fin dal suo avvio era prevista, nella fase conclusiva, una giornata dimostrativa sui risultati ottenuti. Pare quindi del tutto infondata l'ipotizzata connessione tra i due eventi, anche per evidenti motivi temporali.
Tutto ciò si farà a chiusura dell'estate 2011, mentre nella Val di Susa i lavori sono programmati per un periodo più lungo. Il progetto ha inoltre, molteplici valenze e obiettivi; tra questi cogliamo l'occasione per sottolineare: il radicamento e il mantenimento sul territorio regionale del distretto aerospaziale, settore di alto contenuto tecnologico; la sinergia tra piccola, media e grande industria, nonché centri di ricerca pubblici e privati su progetti comuni in grado di favorire e sostenere filiere produttive e qualificare la piccola e media impresa.
È totalmente priva di fondamento qualsiasi altra ipotesi.


Argomento: Trasporti su ferro - Trasporti e comunicazioni: argomenti non sopra specificati

Interrogazione a risposta immediata n. 695 presentata dal Consigliere Stara inerente a "Dubbi e preoccupazione dei pendolari su materiale utilizzato per rifoderare i sedili dei treni"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 695 presentata dal Consigliere Stara, che ha la parola per l'illustrazione.



STARA Andrea

Grazie, Presidente.
L'interrogazione è il frutto di diverse segnalazioni, sia di singoli cittadini pendolari che di associazioni, che oltre a lamentarsi delle precarie condizioni del servizio di trasporto ferroviario regionale e interregionale in termini di qualità, puntualità e, in particolar modo in questo caso, di pulizia delle carrozze e della vetustà del materiale rotabile. Abbiamo recepito una segnalazione più specifica, relativa agli interventi di rivestimento dei sedili delle carrozze vecchie, con materiale in ecopelle blu.
Credo che quell'investimento sia stato fatto, frutto dell'obiettivo di rinnovare l'efficienza e l'immagine del servizio e dell'allestimento delle carrozze stesse, però sono arrivate preoccupazioni e dubbi proprio in virtù del fatto che spesso questo materiale produce irritazione e fastidi.
A questo si unisce il fatto che, molto più spesso, le carrozze hanno il servizio di condizionamento che non funziona, quindi nel periodo estivo questo materiale può creare prurito e fastidio.
Poiché queste segnalazioni sono arrivate da più persone in ambiti diversi, si richiede una risposta che possa tranquillizzarle, innanzitutto sulla tipologia del materiale e sui relativi costi che questa operazione che evidentemente non produce, anche solo in termini di percezione, gli effetti sperati e desiderati, sia da parte di Trenitalia sia da parte dalla stessa Regione, anche in termini di rassicurazione sui coloranti usati e sul materiale. Si tratterebbe di ecopelle ma che, di fatto, produce questa irritazione alle persone.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bonino per la risposta.



BONINO Barbara, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
La relazione che ci proviene dagli Uffici, in seguito agli approfondimenti fatti con la società esercitante Trenitalia-Direzione Regionale Piemonte ci dice che la sostituzione dei rivestimenti dei sedili riguarda tutta la flotta circolante in Piemonte.



PRESIDENTE

Mi scusi, Assessore. Che non sentano gli altri Consiglieri è comprensibile, ma che non senta nemmeno l'interrogante quanto sta dicendo l'Assessore, è inaccettabile.
Quindi, collega Giovine, per cortesia vada al suo posto o vada fuori.
Collega Botta, sia parte diligente e il collaboratore del Consigliere Ronzani vada a suo posto. Non è proprio possibile! Prego, Assessore Bonino.



BONINO Barbara, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
La sostituzione dei sedili riguarda tutta la flotta circolante in Piemonte.
Ad oggi, la sostituzione dei rivestimenti è stata completata sul 95 dei rotabili.



(Commenti del Consigliere Ronzani)



PRESIDENTE

Per cortesia, collega Ronzani, l'ho invitata.



(Commenti del Consigliere Ronzani)



PRESIDENTE

Certamente. Intanto lei stia al suo posto, la ringrazio.
Prego, Assessore Bonino.
RONZANI Wilmer (fuori microfono) Le regole valgono per tutti, anche per il Presidente. È troppo comodo!



PRESIDENTE

Prego, Assessore.



BONINO Barbara, Assessore ai trasporti

Ad oggi la sostituzione dei rivestimenti è stata completata sul 95% dei rotabili (carrozze, mezzi leggeri elettrici, mezzi leggeri diesel) ed entro l'autunno è previsto il completamento. Il costo medio per ogni sedile (esistono diverse tipologie di sedili e, quindi, di fodere) è di circa 22 euro con un impegno economico complessivo, a completo carico di Trenitalia di circa un milione e 200 mila euro.
Il materiale utilizzato, di tipo "ecopelle" per i rivestimenti rispetta i vincoli tecnici di sicurezza, di igiene per i viaggiatori e per l'ambiente previsti dalle normative che richiamo.
Leggi dello Stato: L. 883/73; Norme UNI, Norme UNI-CEI; Norme UNI-EN; Norme UNI-EN-ISO. In particolare, queste ultime, nella fattispecie delle richieste contenute nell'interrogazione, disciplinano anche la qualità del tessuto, le prove di solidità e tossicità coloro, la determinazione delle caratteristiche della "pezza", la determinazione della resistenza all'usura e modelli per l'assicurazione della qualità nella fabbricazione. Direi quindi che, com'era prevedibile, dal punto di vista della tossicità o dei problemi generati dall'irritazione, forse possiamo considerare che la stagione estiva possa essere responsabile di qualche episodio di accaloramento che ha determinato reazioni. Essendo tutti certificati i materiali installati sui mezzi destinati a frequentazioni rilevanti, non credo vi siano particolari problemi di questo genere.
Per quanto riguarda le segnalazioni, devo dire - una volta tanto con piacere - che abbiamo ricevuto segnalazioni rispetto, per esempio, alla qualità del servizio regionale sulla direttrice Torino-Milano che, come sappiamo, proprio di recente era uno dei punti dolenti.
Questo non ci autorizza a considerare risolto il problema, perch alcuni momenti di sovraffollamento permangono, però, rispetto alla qualità degli interventi effettuati da Trenitalia, anche di pulizia, cominciamo a ricevere riscontri positivi rispetto al miglioramento. Questo non esime la Regione dal mantenere un impegno ispettivo molto accentuato, al quale abbiamo dato continuità, modificando però le regole di ingaggio che, come ho avuto modo di dire anche qualche volta in Commissione, prima non erano rispondenti a valutazioni davvero puntuali delle condizioni in cui si trovavano i viaggiatori, né tanto meno ci esenta dal recepire indicazioni puntuali, da parte dei viaggiatori o dei Consiglieri che avessero avuto delle segnalazioni, da far seguire a queste segnalazioni un'ispezione dedicata da parte del nostro personale o degli ispettori che lavorano per noi.
Questo per dire che se ci sono casi che vi hanno segnalato trasferiteli all'Assessorato che farà in modo di approfondirli per fare poi le verifiche con Trenitalia.
Ho scoperto che la collaborazione che ad oggi Trenitalia ci garantisce nel rispondere tempestivamente alle nostre segnalazioni ci permette di risolvere i problemi senza fare tante polemiche.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 691 presentata dalla Consigliera Artesio, inerente a "Riduzione attività e servizi del Don Gnocchi di via Peyron a Torino"


PRESIDENTE

Proseguiamo con la trattazione dell'interrogazione a risposta immediata n. 691, presentata dalla Consigliera Artesio, che ha la parola per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
L'interrogazione nasce da un allarme letto sugli organi di informazione, secondo la quale questa struttura convenzionata e accredita che è una struttura di riabilitazione di terzo livello, quindi dedicata a situazioni di recupero funzionale di gravi compromissioni di origine traumatica o di origine neurologica, dovrebbe ridurre posti letto e attività di Day Hospital, in modo particolare dedicati ai pazienti cerebrolesi, in ragione, così riportano i giornali, dell'attuazione del piano di rientro deciso dalla Regione Piemonte.
La questione è di grande delicatezza, perché i colleghi Consiglieri conoscono gli indirizzi per il Patto per la salute, ovviamente ripresi nel nostro piano di rientro della sanità piemontese, secondo il quale bisogna ricondurre lo standard di posti letto/popolazione, non più, com'era fino al 2009, a 4,6 per mille abitanti, bensì a quattro ogni mille abitanti, di cui lo 0,7 dedicati alla post-acuzie, in cui rientrano i casi anche della riabilitazione di terzo livello.
È evidente che la questione interessa ogni Regione - la nostra compresa nel contrattare dove rideterminare la riduzione dei posti letto. Pare stupefacente che si faccia sui livelli di maggiore specializzazione della riabilitazione e, in modo particolare, lo si faccia sulle gravi cerebrolesioni acquisite, ricordando che in modo particolare nella sede del CTO, con una polemica che toccò da vicino anche la mia scelta, si era deciso, proprio in rilevanza delle gravi difficoltà di assistenza per questi pazienti, di convertire alcuni posti letto che erano dedicati alle lesioni midollari in direzione delle lesioni cerebrali.
Ora, la domanda concretamente è: se così avverrà, e così sembra che debba avvenire, perché per diretta informazione di alcuni pazienti sono state comunicate le date di dimissione, e poiché conosciamo l'impossibilità di una stabilizzazione per alcuni purtroppo anche nel lungo periodo - per altri, invece, vi è la necessità di protrarre il periodo di riabilitazione ad un arco temporale superiore a quello previsto rispetto alla chiusura di questi reparti - che cosa farà la Regione verso questi pazienti? Sapendo che certamente non si tratta, semmai in sanità si possa trattare di una questione di economia, di fare dei ragionamenti di carattere economico perché in ogni caso, o in altra struttura o in assistenza domiciliare dovranno essere seguiti? La questione seria è la certezza di continuità delle cure da offrire a questi pazienti.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Cavallera per la risposta.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

In riferimento all'interrogazione in oggetto, si fa presente che con DGR n. 12 del 7 marzo 2011 sono stati approvati i criteri di appropriatezza per le attività di day hospital riabilitativo e le indicazioni per le attività di day hospital terapeutico realizzate dalle strutture sanitarie pubbliche e private di recupero e rieducazione funzionale di secondo e terzo livello.
Tali criteri prevedono tra l'altro che il day hospital riabilitativo in strutture di recupero e riabilitazione funzionale di terzo livello (codice 75), che si riferisce alle unità gravi cerebro lesioni e il day hospital riabilitativo del reparto (codice 75), sia attivabile esclusivamente per i pazienti provenienti da precedente ricovero in reparto codice 75.
Per il day hospital riabilitativo effettuato dal reparto codice 75 vale il criterio dei 30 accessi/anno, in quanto il paziente successivamente, se ne ricorrono le condizioni, può proseguire nel reparto codice 56 di cui la struttura Don Gnocchi Ausiliatrice è accreditata per 22 posti letto di ricovero ordinario e per 20 posti letto di day hospital sia come ricovero ordinario che in day hospital. La DGR succitata prevede inoltre che la dotazione di posti letto di day-hospital riabilitativo, dei reparti di recupero e riabilitazione funzionale di terzo livello codice 75 non dovrà superare il rapporto di un posto letto di day hospital riabilitativo ogni sei posti letto di ricovero ordinario.
Il Presidio Sanitario Ausiliatrice-Fondazione Don Carlo Gnocchi è attualmente accreditato come codice disciplina 75 per 22 posti letto di ricovero ordinario e 20 posti letto di day hospital e l'attività della struttura per il Servizio Sanitario Regionale è disciplinato dall'accordo repertorio 14813 sottoscritto il 28/10/2009.
È ovvio che per migliorare l'appropriatezza della struttura in oggetto si dovrà rivedere, in accordo con la Regione, la distribuzione di posti letto e la tipologia di prestazione per singoli codici di disciplina. In ogni caso, tutto ciò non inciderà sul livello di assistenza ai pazienti.
Da quanto ho cercato di capire oltre a quello che è indicato nella risposta, che consegnerò all'interrogante, mi sembra che siano sottese delle questioni più di classificazione delle prestazioni che non di accesso o meno di pazienti, anche perché ritengo che qui ci siano delle degenze di un certo tipo oppure delle frequenze di day hospital molto ripetute.
Probabilmente è stato avviato un riequilibrio tra il day hospital riabilitativo e l'ordinario, in qualche modo, nell'ambito della ricerca come si dice all'inizio, di una migliore appropriatezza.


Argomento: Partecipazioni azionarie regionali - Industria (anche piccola e media)

Interrogazione a risposta immediata n. 693 presentata dalla Consigliera Cerutti, inerente a "TNE, quali azioni della Regione a tutela degli investimenti pubblici?"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interrogazione a risposta immediata n. 693, presentata dalla Consigliera Cerutti, che ha la parola per l'illustrazione.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente.
Abbiamo pensato di riproporre questo tema, perché sono già stati presentati diversi documenti, che però non vedono la condivisione del Consiglio regionale. Quindi, abbiamo pensato di porre alcune questioni puntuali in appendice a quello che è stato il dibattito di ieri affrontando una questione specifica che è TNE, a fronte anche delle dichiarazioni che ci vengono dal Brasile da Sergio Marchionne rispetto alle future intenzioni di FIAT in Italia, che non sono particolarmente rassicuranti.
A questo punto, anche a fronte di un progetto più contenuto dal punto di vista di quella che è l'entità dell'impegno di FIAT in Italia, vorremmo capire quale futuro abbia TNE proprio perché pensiamo che su questo ci sia stato un investimento proficuo da parte degli Enti locali, quindi Regione Provincia e Comune, insieme a FIAT rispetto ad un'idea che nel 2005 aveva un suo significato.
Sappiamo però - come alcuni ci ricordano - che il mondo è successivamente cambiato ed è probabilmente necessario che il progetto TNE venga rivisto. In Consiglio comunale sono stati approvati diversi atti anche per far sì che ci fossero dei bandi per richiamare delle imprese che potessero investire sui terreni di FIAT Mirafiori. Purtroppo sappiamo che questi bandi sono andati tutti deserti. Poi vi è stata un'ultima deliberazione che il Consiglio comunale di Torino ha votato in data 11 aprile 2011, che ha visto la nostra forza politica già molto dubbiosa rispetto ad uno snaturamento di quello che era il progetto iniziale, ed apprendiamo che la stessa FIAT ha successivamente fatto ricorso al TAR rispetto alla deliberazione in questione.
Poiché sappiamo che la stessa Regione Piemonte aveva posto delle perplessità sulla questione delle bonifiche, vorremo comprendere dalla Giunta regionale quali siano le azioni che intende adottare a tutela dell'investimento operato dagli Enti locali nel progetto TNE, con particolare attenzione al tema delle bonifiche. Anche perché - lo dico con una nota polemica, vista anche la valenza che assumono i question time con gli altri Gruppi dell'opposizione abbiamo provato a chiedere con degli atti che ci fosse un approfondimento in Commissione del progetto TNE, ma questi atti sono stati bocciati dal Consiglio regionale.
Quindi, vorremmo capire, a fronte anche di queste bocciature, che cosa si voglia fare su TNE, perché non ci è dato di discuterne in modo più articolato.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Cavallera per la risposta.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

La società Torino Nuova Economia è stata costituita nel dicembre 2005 dalla Regione al 40%, dalla Provincia di Torino al 10% e dalla Città di Torino al 40% e da FIAT Group al 10% per dare attuazione al Protocollo d'Intesa sottoscritto dai medesimi soggetti.
Fra gli obiettivi individuati dal suddetto Protocollo figura anche quello riguardante la valorizzazione delle ex aree industriali dismesse dalla casa automobilistica acquisite da Torino Nuova Economia.
La finalità istitutiva di TNE concerne quindi la riqualificazione delle aree cedute da FIAT nel comprensorio di Mirafiori. Per adempiere a tale obiettivo TNE intende creare le condizioni ideali per attrarre investimenti qualificati e innovativi in campo industriale e nel settore del terziario moderno a servizio delle imprese. Nella competizione sempre più agguerrita tra Città per accaparrarsi gli investimenti più importanti vince chi è in grado di offrire soprattutto capacità di ricerca e d'innovazione e la possibilità di utilizzare personale altamente qualificato.
Per questi motivi, TNE si è data da subito l'obiettivo di trasformare una parte rilevante delle aree di sua proprietà (e in particolare la cosiddetta Zona A dover sorge il Centro del Design) in un polo tecnologico nel quale far convivere positivamente imprese innovative, centri di ricerca e d'alta formazione.
In questo quadro, la variante urbanistica approvata nell'aprile 2011 inserita nella modifica all'accordo di programma sottoscritta da Regione Provincia, Provincia di Torino, Città di Torino, Politecnico e TNE risponde pienamente agli obiettivi della società in quanto rende possibile la realizzazione della Cittadella Politecnica della Mobilità: un progetto che valorizza non solo le aree di TNE, ma anche e soprattutto il sapere e le professionalità della nostra Regione nel campo della mobilità.
Per tutte queste ragioni, TNE è fortemente decisa a perseguire l'obiettivo che si è dato, certa di trovare attorno a queste finalità il sostegno e la condivisione delle Istituzioni locali.
La società FIAT, che ha partecipato alle sedute della Conferenza dei servizi mediante la quale si è giunti alla sottoscrizione della modifica all'accordo di programma, ha presentato un ricorso al TAR del Piemonte contro la Città di Torino, chiedendo l'annullamento del suddetto atto, cioè della variante.
Con tale ricorso la società FIAT ha impugnato anche i provvedimenti d'adozione e approvazione dell'accordo deliberati dalla Città con delibera CC dell'11 aprile 2011, n. 93, e dalla Regione con DPGR del 10 maggio 2011 n. 43. La ricorrente contesta l'illegittimità della procedura amministrativa attuata ai fini dell'approvazione della variante urbanistica, ritiene che la variazione del mix funzionale di destinazione d'uso previste nella Zona A, introdotte con tale variante, stravolge gli obiettivi del protocollo d'intesa del 2005 e comporta interferenze con le attività produttive svolte dalla casa automobilistica nelle aree limitrofe alla Zona A.
Infine, la società FIAT ribadisce quanto contestato con i precedenti ricorsi presentati riguardanti le problematiche ambientali.
Il tema della bonifica delle aree cedute dalla FIAT è, infatti, uno degli aspetti su cui si fonda il contenzioso in atto.
Su tale aspetto TNE e FIAT hanno assunto posizioni contrapposte sotto il profilo contrattuale e procedurale. Se, infatti, da un lato, l'attuale proprietario invoca l'attivazione della garanzia ambientale, prevista nell'atto di compravendita delle aree, al fine di ottenere la bonifica delle porzioni d'aree contaminate, dall'altro, FIAT propone l'attuazione d'interventi di messa in sicurezza permanente - tra bonifica e messa in sicurezza c'è una certa differenza.
Il contenzioso ha risvolti sotto il profilo economico sia per quanto attiene i costi inerenti la tipologia d'interventi di risanamento ambientale che saranno attuati, sia per quanto riguarda la svalutazione delle aree derivante da vincoli correlati a eventuali interventi di messa in sicurezza permanente.
Ai fini della soluzione di tali problematiche, TNE, d'intesa con i soci pubblici, si è attivata per addivenire alla formalizzazione di un accordo con FIAT.
Tale accordo è parte integrante di un'intesa più generale che riguarda tutti gli aspetti legati alla trasformazione delle aree dismesse da FIAT e che vede impegnate le Istituzioni locali in qualità di soci pubblici di TNE e di enti preposti al governo del territorio.
La Regione e gli altri soci pubblici di TNE hanno sempre operato in stretta sintonia con la società nell'ambito dello Steering Commitee.
In questo quadro, la Regione si muoverà per trovare eque soluzioni ai problemi e rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione dei progetti e delle iniziative per costituire la cosiddetta Cittadella Politecnica della Mobilità.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Cavallera.


Argomento: Bilanci consuntivi (generale e del Consiglio Regionale) - Assestamento di bilancio

Interrogazione a risposta immediata n. 694 presentata dalla Consigliera Bresso, inerente a "Motivazioni del superamento del termine dell'approvazione e della presentazione al Consiglio del rendiconto 2010 e dell'assestamento 2011"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta immediata n. 694, presentata dalla Consigliera Bresso, che ha la parola per l'illustrazione.



BRESSO Mercedes

Assessore, questa è la seconda puntata in relazione all'interrogazione a risposta immediata che ho presentato la volta scorsa, a fronte della quale lei mi rispose che la non presentazione del rendiconto non è connessa a ritardi o proroghe di tipo burocratico, ma ad una verifica commissionata a primaria società di revisione, relativamente alla differenza riscontrata tra previsioni di entrata, iscritte nella proposta di bilancio e rendiconto, e la ricognizione dei residui attivi e passivi.
Allora, la mia interrogazione è molto semplice e chiede di conoscere qual è la primaria società di revisione.
Il mio commento è il seguente: ho proprio l'impressione che queste operazioni - siccome lei ben sa che le entrate, in realtà, non sono entrate vere, ma sono collegate ad un fondo ripartito per la stragrande maggioranza forse, sarebbe molto più facile che le facessero i funzionari. Credo che la vostra società di revisione queste cose, se non gliele spiegano i funzionari, non le può sapere, quindi la sua revisione darà pochi risultati.
Comunque, mi interessa, soprattutto, capire chi è la famosa primaria società di revisione. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Vicepresidente della Giunta regionale Cavallera per la risposta.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

A titolo di premessa, credo che la certificazione sia una cosa e le attività di competenza dei nostri funzionari sia un'altra. Credo che la certificazione sia anche un elemento...



(Commenti della Consigliera Bresso)



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Ho fatto una premessa.
Chiedo alla Consigliera Bresso di valutare che un conto è la certificazione da parte della società di revisione, altra cosa sono gli atti che, per dovere d'ufficio, senz'altro i nostri dipendenti hanno sempre fatto, fanno e faranno.
Con riferimento all'interrogazione in oggetto si comunica quanto segue.
L'incarico relativo alla verifica delle entrate è stato commissionato alla società KPMG con delibera n. 26-1744 del 21 marzo 2011 e determinazione dirigenziale n. 45 del 23 marzo 2011 per un importo pari a 18.000 euro, IVA compresa.
La ricognizione dei residui attivi e passivi è stata affidata nell'ambito del protocollo d'intesa di cui alla delibera di Giunta regionale n. 35-990 del 10 novembre 2010 e successiva convenzione di cui alla determina n. 49 del 25 marzo 2011 alla Fondazione IFEL - è la Fondazione degli Enti locali con un contributo previsto pari a 120.000 euro - che non si riferisce solo alla revisione dei residui - onnicomprensivo di tutte le attività previste dalla convenzione.
Questa è la risposta alla domanda, dopo ci sarà il seguito.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.



(Alle ore 15.51 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



(La seduta ha inizio alle ore 15.52)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Procediamo con l'esecuzione dell'Inno Nazionale.



(In applicazione del dispositivo dell'ordine del giorno n. 9 "Unità d'Italia", approvato dall'Assemblea consiliare il 1° dicembre 2010 l'Assemblea, in piedi, ascolta l'Inno nazionale della Repubblica Italiana "Il canto degli italiani")


Argomento: Controlli amministrativi: argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte del Consigliere Placido, d'accesso su atti qualificati come riservati


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
La parola al Vicepresidente Placido, che interviene in qualità di Consigliere.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente.
Chiederei l'attenzione del Vicepresidente della Giunta regionale Cavallera in quanto è una questione che riguarda la Giunta regionale anzi, è un problema annoso che sta cominciando a diventare noioso stucchevole e imbarazzante.
In base al diritto di accesso riconosciuto ai Consiglieri regionali dieci giorni fa ho chiesto al Commissario della ASL 2 di poter avere una serie di documenti circa l'attività di quell'ASL. Non ottenendo risposta ho investito della questione il Gabinetto della Presidenza della Regione non volendo immediatamente coinvolgere il Presidente Cota, avendo lui la delega alla Sanità...



(Commenti del Vicepresidente della Giunta regionale Cavallera)



PLACIDO Roberto

Mi scusi, Assessore Cavallera, i termini sono altri. Riprendendo, non volendo investire della questione il Presidente Cota, ho parlato con il Gabinetto della Presidenza, chiedendo che intervenisse affinché il diritto di un Consigliere regionale fosse rispettato.
Per tutta risposta, dopo le garanzie ricevute che mi avrebbero fornito l'intera documentazione, oggi ricevo, da parte del Commissario dell'Asl 2 Manuguerra, la risposta che posso consultare la RUPAR della Regione per poter avere i documenti, che è a metà fra la presa in giro e una cosa seria.
Per inciso La informo che gli uffici del settore informatico del Consiglio regionale del Piemonte stanno verificando le modalità d'accesso alla RUPAR Piemonte da parte dei Consiglieri regionali per accertarsi che il livello più alto dei tre previsti consenta al Consigliere stesso di avere accesso ai dati completi Allora, Assessore Cavallera e Presidente del Consiglio regionale l'ultima volta sono dovuto andare con i Carabinieri: la notizia era sui giornali.
Cosa devo fare questa volta? Chiedo a lei, in qualità di Presidente del Consiglio regionale, e al Vicepresidente Cavallera di sapere se il diritto, che è il più importante di un Consigliere regionale, dell'accesso agli atti è, una volta per tutte, garantito in questa Regione. Altrimenti l'altra volta sono ricorso ai Carabinieri, la fantasia non mi manca per andare non da solo negli uffici dell'ASL 2 presso il Commissario pro tempore e ottenere il diritto sacrosanto di accesso agli atti.



PRESIDENTE

Collega Placido, mentre lei rappresentava questa questione, ho parlato col Vicepresidente della Regione e con l'Assessore Maccanti, i quali mi hanno detto che assolutamente, durante il corso della seduta, la Giunta si riserva di fare una comunicazione sulla questione, in quanto quello che lei ha esposto è un fatto sicuramente rilevante.
Per quanto attiene alla Presidenza, considero il diritto di accesso agli atti dei Consiglieri regionali un diritto inalienabile, un diritto primario dell'Assemblea e di ogni singolo componente. Ritengo quindi che se fosse confermato che lei in risposta a un diritto di acceso agli atti ha ottenuto come risposta sostanzialmente quella di "arrangiarsi" con la RUPAR, il fatto deve essere ripreso ed eventualmente ne parleremo anche in Ufficio di Presidenza.
Ad ogni modo, credo che il fatto che la Giunta voglia oggi comunicare sulla questione sia un fatto positivo.


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Ordine del giorno n. 478 presentato dai Consiglieri Bono, Biolé e Ponso inerente a "Condanna dell'incitazione alla violenza razzista e xenofoba" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Vi sono delle proposte di modifica dell'o.d.g.? Prego, Consigliere Bono, prenda pure la parola.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Chiedo se è possibile inserire un ordine del giorno abbastanza urgente correlato agli accadimenti recenti (strage di Oslo), di condanna di ogni violenza relativa a fondamentalismi religiosi di qualunque tipo e di incitazione di qualunque tipo alla violenza razzista e xenofoba.



PRESIDENTE

Colleghi, abbiamo una proposta di modifica.
Il Presidente Bono chiede che l'ordine del giorno a sua firma e del collega Biolé, avente ad oggetto "Condanna dell'incitazione alla violenza razzista e xenofoba", che esprime solidarietà al popolo norvegese, venga iscritto alla seduta di oggi.


Argomento: Controlli amministrativi: argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte del Consigliere Placido, di accesso su atti qualificati come riservati (seguito)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Intervengo sulle comunicazioni inerenti all'argomento che prima ha sollevato il collega Placido, cui lei peraltro ha già dato una risposta che per me è più che soddisfacente.
Volevo fornire solo un elemento che probabilmente molti colleghi non conoscono, ricordando che forse l'unica modifica di Statuto che abbiamo fatto nella scorsa legislatura, sollecitata e partita da un caso che all'epoca era scaturito dal collega Tino Rossi, Capogruppo della Lega Nord era inerente proprio all'accesso agli atti. Credo che - sono contento che il Presidente abbia dato questa risposta - l'accesso agli atti dei Consiglieri di qualunque parte debba essere il più ampio ed esteso possibile.


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Ordine del giorno n. 478 presentato dai Consiglieri Bono, Biolé e Ponso inerente a "Condanna dell'incitazione alla violenza razzista e xenofoba" (iscrizione all'o.d.g.) (seguito)


PRESIDENTE

Grazie.
Stavo dicendo: propongo l'inserimento all'o.d.g. di oggi dell'ordine del giorno avente ad oggetto "Condanna dell'incitazione alla violenza razzista e xenofoba", così come chiesto dal collega Bono, a nome dei firmatari Bono e Biolé.
L'Aula acconsente? Prego, Consigliere Carossa, prenda pure la parola.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Prima di decidere in merito, chiederei cortesemente di poter leggere quest'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Glielo leggo: ascolti.
"Premesso che il 22 luglio la Norvegia è stata colpita da una terribile strage terroristiche che ha causato 76 vittime e numerosi feristi ad Oslo è esplosa un'autobomba nei pressi dell'ufficio del Premier e di alcuni Ministeri sull'isola di Utoya un attentatore travestito da poliziotto ha radunato dei giovani partecipanti a un campo estivo del partito laburista e ha fatto fuoco su di loro l'autore reo confesso degli attentati è il trentaduenne norvegese Anders Breivik, estremista di destra, nazionalista, fervente cattolico, razzista e xenofobo, che ha definito la strage come 'un atto atroce, ma necessario per liberare l'Europa dall'invasione islamica'.
Considerato che l'Europarlamentare piemontese Mario Borghezio ha dichiarato, in un'intervista a Radio 24, che 'le idee di Breivik sono condivisibili buone, alcune ottime' e che 'la tragedia, una parte dei norvegesi se l'è cercata sia il Ministro Calderoli che altri esponenti leghisti si sono dissociati da tali gravi affermazioni, definendole delle farneticazioni il Consiglio regionale esprime solidarietà al popolo norvegese e rigetta qualsiasi forma di fanatismo religioso, condannando qualsiasi affermazione tendente a trovare delle giustificazioni per atti inaccettabili come quello che ha colpito la Norvegia".



CAROSSA Mario

Accettiamo l'inserimento dell'ordine del giorno all'o.d.g.



PRESIDENTE

Se nessuno si oppone, l'ordine del giorno è iscritto.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Ordine del giorno n. 479 presentato dai Consiglieri Ronzani, Reschigna Cursio, Bresso, Stara, Artesio, Dell'Utri, Muliere, Cerutti, Negro, Motta Angela, Ponso, Pentenero, Buquicchio, Laus, Taricco, Manica e Lepri inerente a "Dichiarazioni dell'on. Borghezio sulla strage di Oslo" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Colleghi, vi è un'ulteriore richiesta di iscrizione di un ordine del giorno da parte del Gruppo del Partito Democratico, a firma dei Consiglieri Ronzani, Cerutti, Ponso, Laus, Muliere ed altri, avente ad oggetto "Dichiarazioni dell'on. Borghezio sulla strage di Oslo".
Ne do lettura: "Il Consiglio regionale del Piemonte premesso che l'esponente della Lega Nord ed Europarlamentare Mario Borghezio, durante la trasmissione 'La Zanzara' di Radio 24, di martedì 26 luglio 2011, ha dichiarato di ritenere condividibili le idee razziste e xenofobe del giovane fondamentalista ed estremista di destra Anders Breivik, che pochi giorni prima in Norvegia aveva ucciso 74 persone le affermazioni dell'On. Borghezio hanno suscitato reazioni durissime da parte della società civile e di tutta la politica, compresa la Lega, che è stata costretta a chiedere scusa la lotta al razzismo e alla discriminazione può dirsi oggi rientrare a pieno titolo negli obiettivi politici dell'Unione europea ed investire ormai molti dei settori di azione delle istituzioni comunitarie, tra i quali si possono menzionare la protezione e la promozione dei diritti umani, anche nelle iniziative comunitarie verso gli Stati terzi e nella politica estera, e la realizzazione di un'area di libertà, sicurezza e giustizia la Costituzione italiana condanna ogni forma di razzismo e all'articolo 3 recita: 'Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale, sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali' le posizioni europee ed italiane di chiara e netta condanna alla xenofobia sono nettamente dissonanti con quanto affermato dall'On.
Borghezio,che ha condiviso le idee che hanno portato Anders Breivik a compiere una delle stragi più efferate verificatesi negli ultimi anni in Europa tutto ciò premesso impegna la Giunta regionale ad intervenire formalmente presso il Governo e gli organismi competenti affinché invitino Mario Borghezio a dimettersi da Europarlamentare, rappresentante l'Italia".
Possiamo iscrivere anche questo documento?



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Ordine del giorno n. 476 presentato dai Consiglieri Stara, Bresso, Boeti Manica, Pentenero, Ronzani, Artesio, Cerutti e Dell'Utri, inerente a "Approfondimento, in Commissione Sanità, del Protocollo regionale sulla Regolamentazione dei Consultori pubblici" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Abbiamo ancora la richiesta dell'iscrizione di un altro ordine del giorno, avente ad oggetto "Approfondimento, in Commissione Sanità, del Protocollo regionale sulla Regolamentazione dei Consultori pubblici", primo firmatario il Consigliere Stara.
Iscriverei anche questo come ultimo punto.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

L'o.d.g. così modificato è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Boniperti, Costa Raffaele, Cota Giordano, Goffi, Toselli.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione del Primo Caporal Maggiore David Tobini, caduto in Afghanistan il 25 luglio 2011


PRESIDENTE

Le Forze Armate Italiane presenti in Afghanistan hanno subito, nella mattinata di lunedì 25 luglio, un attentato in cui un militare ha perso la vita e altri due sono rimasti feriti.
L'attacco è avvenuto durante un'operazione congiunta tra i militari italiani e le forze afghane nella zona a nord-ovest della valle di Bala Murghab.
Nello scontro a fuoco è rimasto ucciso il Primo Caporal Maggiore David Tobini, di 28 anni, del 183° Reggimento Paracadutisti "Nembo" di stanza alla caserma Marini di Pistoia. Celibe, risiedeva ad Anguillara Sabazia vicino a Roma.
La salma del Primo Caporal Maggiore Tobini è rientrata in Italia questa mattina e oggi, alle ore 18, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma, si svolgeranno i funerali di Stato.
Sale così a 41 il numero delle vittime italiane dall'inizio della missione. Il nostro Paese paga un nuovo grande tributo di sangue continuando l'impegno quotidiano per garantire il processo di sviluppo democratico in Afghanistan alla causa di sicurezza e libertà in un territorio dilaniato dalle guerre. Con profonda commozione ci uniamo al cordoglio manifestato da tutte le istituzioni per questo grave lutto che colpisce le nostre Forze Armate ed esprimiamo ai familiari e ai commilitoni del Primo Caporal Maggiore David Tobini le più sentite condoglianze. Ai militari feriti, al Caporal Maggiore Simone D'Orazio e al Caporale Francesco Arena rivolgiamo i più calorosi auguri di pronta guarigione unitamente alla nostra piena solidarietà.
Prego il Consiglio regionale di voler osservare un minuto di silenzio.



(L'Assemblea, in piedi osserva un minuto di silenzio)


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale (seguito)


PRESIDENTE

Colleghi, c'è ancora un supplemento di comunicazioni.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo

a) Esposizione a mezz'asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici


PRESIDENTE

Informo che la Prefettura di Torino, con comunicazione pervenuta al Gabinetto della Presidenza, ha disposto l'esposizione a mezz'asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici per oggi, 27 luglio 2011, alle ore 18, in concomitanza dei funerali del Caporal Maggiore David Tobini, deceduto in Afghanistan, che abbiamo testé commemorato.


Argomento:

b) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 12 e 14 luglio 2011.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali del 28 giugno 2011 e del 5 luglio 2011.


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Colleghi, possiamo passare all'esame del punto 4) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
Vi informo che dopo questa prima tornata di nomine, qualora l'elezione dei tre componenti del Corecom risultasse fruttuosa, si dovrà procedere all'elezione del Presidente (nel frattempo, riprenderemo la trattazione del disegno di legge n. 54).
Ha chiesto la parola il Consigliere Motta Massimiliano; ne ha facoltà.



MOTTA Massimiliano

Scusi, Presidente, le pongo un quesito a titolo personale: abbia pazienza, ma vorrei che lei aprisse un noto giornale online.
Perché, rispetto a quanto risulta scritto in quel giornale, considerate le regole che regolamentano questo Consiglio (che sono quelle della segretezza), se il risultato fosse quello, non vorrei che la votazione fosse oggetto di impugnazione da parte di qualcuno.



PRESIDENTE

La Procura della Repubblica fa il proprio mestiere, io faccio il Presidente del Consiglio regionale e la votazione è libera e segreta trattandosi di persone, ed è fatta con schede.
Se non vi sentite tranquilli, predisponiamo la cabina dietro alle mie spalle; in tal senso, non vi è alcun tipo di problema. Ovviamente, il Consiglio regionale è sovrano.
Non ho letto quanto lei sosteneva, ma resteranno agli atti le sue considerazioni.
Intenderei comunque procedere alla votazione, ma se lei riterrà potremo sicuramente predisporre la cabina alle mie spalle.



MOTTA Massimiliano

Grazie.



PRESIDENTE

Bene, istituiamo la cabina elettorale alle spalle della Presidenza.
Occorre procedere alla votazione delle seguenti nomine:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 142 "Comitato Regionale per le Comunicazioni CO.RE.COM." - (articolo 3, l.r. 1/2001 modificata dalla l.r. 2/2002 e dalla l.r. 10/2011) - elezione di 3 componenti fra i quali il Consiglio stesso elegge il Presidente


PRESIDENTE

Vi ricordo che i componenti del Corecom sono eletti dal Consiglio regionale a votazione segreta, con voto limitato a due. Immediatamente dopo l'elezione dei componenti del Corecom, il Consiglio regionale procederà con voto segreto, alla elezione, al suo interno, del Presidente: risulterà eletto colui che riporterà il maggior numero di voti. In caso di parità verrà eletto il più anziano di età.
La Presidenza, essendo il voto limitato a due, ritiene di non chiedere esplicitamente alle opposizioni, essendo questa un'autorità di garanzia, di assumere la propria candidatura, sempre che le opposizioni siano d'accordo.
Qualcuno si oppone?



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente)



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 110 "Istituto Zooprofilattico sperimentale del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta" - (Art. 3 dell'Accordo tra le Regioni Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta per le modalità di gestione organizzazione e funzionamento dell'Ente) - Consiglio di Amministrazione Designazione di 2 componenti


PRESIDENTE

Siamo in sede di seconda votazione, per cui ricordo che è sufficiente che un candidato ottenga un voto per risultare eletto.


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 109 "Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta" - (Art. 3 dell'Accordo tra le Regioni Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta per le modalità di gestione organizzazione e funzionamento dell'Ente) - Collegio dei Revisori dei Conti - Designazione di 1 componente


PRESIDENTE

Anche in questo caso siamo in seconda votazione.


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 150 "Fondazione del Teatro Stabile di Torino" (art. 12 Statuto Fondazione) - Collegio dei Revisori dei Conti designazione di 1 membro effettivo e di 1 membro supplente.


PRESIDENTE

Sulla scheda è presente l'indicazione "membro effettivo" accanto ad alcuni nominativi, poiché tale candidato aveva espressamente scritto sulla propria candidatura di voler ricoprire esclusivamente il ruolo di membro effettivo. Gli altri, che non hanno ovviamente scritto a fianco "effettivo" sono eleggibili sia come membri effettivi, sia come membri supplenti.


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 133 "Fondazione 'Torino Wireless'" (articolo 6 dello Statuto) - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 rappresentante


PRESIDENTE

Anche in questo caso, ci troviamo in seconda votazione.
Comunico inoltre all'Aula che, relativamente al Comitato Regionale per le Comunicazioni Corecom, all'elezione di tre componenti fra i quali il Consiglio elegge il Presidente, è stata riammessa la candidatura del signor Giorgio Strambi, in quanto, come annunciato ieri in Commissione Nomine abbiamo verificato (lo ha fatto il Segretario generale) che il fax risultava spedito alle ore 00.10, ma è stato ricevuto alle ore 00.00 (abbiamo potuto risalire al dato tramite la stampa, che è a disposizione per tutti coloro che volessero vederla, sia oggi che successivamente a questa seduta). Ribadisco che è stato ricevuto alle ore 00.00.
Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Chiedo scusa, Presidente, ma poiché non intendo fare nulla di irrituale, chiedo a lei e mi atterrò al suo suggerimento, oltre che alle sue disposizioni: trattandosi in questo caso di votazioni che mi permetto di definire un po' "particolari" per la situazione che si è venuta a determinare, soprattutto relativamente alla Commissione Regionale delle Comunicazioni, per la riduzione dei numeri e quant'altro, chiedo se è possibile (a mio avviso sarebbe opportuno) palesare la proposta di candidatura in modo trasparente da parte, eventualmente, di chi ritiene di doverlo fare.



PRESIDENTE

Rispetto a quanto lei pone, i problemi sono due.
Il primo: tutto è possibile - non obbligatorio - per cui se qualcuno si alza e chiede la parola, può candidare chi ritiene. Come dico, è possibile ma non obbligatorio.
L'altro problema è più delicato, per cui chiedo l'attenzione da parte dei signori Presidenti di Gruppo delle opposizioni. Avevo proposto, proprio a tutela della riservatezza, di non esplicitare le candidature, così come prevede il Regolamento per le nomine quando la Commissione è tutelata. Se lei si oppone, ovviamente non posso che chiedere alle opposizioni di esplicitare a loro tutela la candidatura.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Chiedo scusa, ma mi è sfuggito un passaggio.



PRESIDENTE

All'inizio avevo precisato che se l'Aula acconsentiva e se le opposizioni fossero state tutte d'accordo, la Presidenza riteneva non necessario, essendo il voto limitato a due - quindi tutelata l'opposizione stessa per l'aspetto tecnico di poter esprimere il proprio candidato - di palesare la candidatura delle opposizioni, come garbo, trattandosi di un organismo di garanzia.
Se qualcuno si oppone, dobbiamo applicare rigidamente il Regolamento quindi occorre che le opposizioni facciano l'apparentamento con il proprio candidato.
Mi sembrava che questo problema non ci fosse, prima del suo intervento Consigliere Buquicchio.
Prego, Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Relativamente a questa vicenda, essendosi tutto accavallato in pochissimo tempo per problemi di scadenze e quant'altro, effettivamente le cose non si sono determinate nel modo che lei auspicava.
Pertanto, poiché registro la diversità di proposte nell'ambito della minoranza (registro questo), mi sembra opportuno, proprio per trasparenza in questo ambito, far palesare le proposte, in modo che ognuno possa decidere secondo coscienza.



PRESIDENTE

D'accordo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.15 riprende alle ore 16.18)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ho approfondito la questione, Consigliere Buquicchio e Consigliere Reschigna: opponendosi il collega Buquicchio, bisogna procedere - articolo 79, comma 3 - quindi, essendo garantito un posto alla riserva di posti per le minoranze, "sono eletti i candidati proposti, sostenuti dalle minoranze nell'ordine dei voti riportati, fino a raggiungere la riserva dei posti predetta".
Per poter procedere è evidente...
Chiedo scusa, colleghi, stiamo eleggendo i componenti del Corecom.
Assessore Sacchetto, le spiace sedersi ai banchi della Giunta? I Consiglieri sono pregati di prendere posto, per favore. Se serve una sospensione, la faremo quando avremo fissato bene le regole di procedura ritengo che adesso abbiamo interesse ad individuare la modalità con la quale procedere.
Ripeto, è necessaria l'assunzione, per due motivi: perché un Presidente di Gruppo me lo chiede, quindi a tutela; poi, perché comunque il Vicepresidente, ancorché sarà eletto dai tre Commissari, non può che essere, per legge istitutiva e regolatrice del Corecom, il Commissario espressione della minoranza.
Quindi, bisogna individuarlo per forza.
Chiedo alle minoranze di assumere la propria candidatura.
Prego, Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Chiedo scusa, forse sono io che non sono pratico di quest'argomento: cosa significa "chiedo alle minoranze di assumere la propria candidatura"?



PRESIDENTE

Ripeto: il Presidente, per fare bene, ha sbagliato e si assume la responsabilità dell'errore.
Essendo, questa, una nomina delicata, pensavo - con il buonsenso - che non far fare l'assunzione alle minoranze potesse essere un elemento di garbo, essendo un'autorità di garanzia.
Purtroppo, ci sono due elementi di novità. Ora lei mi chiede, invece che la minoranza - anzi, l'ha detto addirittura l'intero Consiglio presenti le proprie candidature, quindi in particolare la minoranza. Ma grazie al suo intervento, ho potuto approfondire un altro aspetto: il Vicepresidente del Corecom, che non sarà eletto qua, ma sarà eletto dai Commissari del Corecom, non potrà che essere l'unico Commissario eletto in quota alla minoranza, perché, per legge, il Vicepresidente del Corecom deve essere uno dei Commissari - oggi un Commissario, perché nel Corecom sarà uno dei tre - espressione della minoranza.
Quindi, è indispensabile l'assunzione della candidatura o delle candidature da parte della minoranza, in modo che, una volta eletti, i Commissari, quando si riuniranno ad eleggere il Vicepresidente, abbiano la certezza che Tizio è della minoranza e non espressione della maggioranza.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Chiedo - mi sembra evidente che ce ne sia bisogno - appena saranno terminati gli interventi sul punto, cinque minuti di sospensione, perch ritengo che per la maggioranza sia necessario riunirsi un attimo, non tanto sul punto Corecom, quanto perché ho questa velina cortesemente postami dai colleghi, che ancora adesso vorrei capire...



PRESIDENTE

Va bene.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Il Gruppo del Partito Democratico sottopone al Consiglio regionale la candidatura di Sergio Rogna.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Il Gruppo dell'Italia dei Valori sottopone all'attenzione e al vaglio quindi al voto, del Consiglio regionale, la dottoressa Tiziana Maglione.
Grazie.



PRESIDENTE

Pertanto, i candidati Maglione Tiziana e Rogna Manassero di Costigliole Sergio sono assunti dalle opposizioni.
Ci sono altri interventi prima della sospensione?



PEDRALE Luca

Noi della maggioranza dobbiamo indicare qualcuno?



PRESIDENTE

No, no. Non è obbligatorio.
Il Consigliere Giovine ha chiesto una sospensione di cinque minuti: i lavori riprenderanno alle ore 16.30.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.22 riprende alle ore 16.31)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Nominiamo il seggio: il Vicepresidente Molinari e i Consiglieri Segretari Ponso e Novero scrutatori.
Il Consigliere Ponso si metterà vicino all'urna e sarà sostituito dal Consigliere Novero - e viceversa - quando il Consigliere Ponso andrà a votare.
Il Consigliere Leardi procederà alla chiama e voterà per primo.
Procediamo in questo modo: le schede saranno ritirate alla destra della Presidenza, quindi alla vostra sinistra, dall'usciere che ci assiste.
Andrete nel corridoio, dietro il muro alle spalle della Presidenza, dove c'è un tavolino; il Consigliere lì potrà esercitare il proprio diritto di voto. Una volta esercitato il proprio diritto di voto, piegherà almeno in due la scheda e la depositerà nell'urna alla sinistra della Presidenza tornando al proprio posto.
È tutto chiaro? Bene: diamo inizio alla votazione.
Invito il Consigliere Segretario Leardi a recarsi a votare.
Ho detto prima che le schede si ritireranno dall'usciere alla destra della Presidenza, vostra sinistra.
Il Consigliere Segretario Leardi ha votato e adesso può procedere alla chiama.
Preciso che nella cabina dovrà essere votato l'intero blocco delle nomine, perché le schede non sono separabili.



MOTTA Massimiliano

Posso fare una domanda, Presidente?



PRESIDENTE

Siamo in sede di votazione.



MOTTA Massimiliano

Voglio solo fare una domanda: perché alla richiesta di votare solo il Corecom si vota tutto quanto? Se me lo spiega.



PRESIDENTE

Le spiego perché: poiché le schede sono tutte pinzate insieme, se vogliamo procedere ancora oggi a fare la votazione e non perderne la metà per strada o mettere nelle condizioni gli Uffici di rifare tutto e di espletare le votazioni alle 18, bisogna procedere.
Non credo sia molto complicato tenere a mente sei, sette nomi, oppure andare con il fax simile, come farà il Presidente.
Continuiamo.
Prego il Consigliere Segretario Leardi di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Leardi effettua l'appello nominale)



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Siamo in sede di votazione! Capisco tutto; però, per favore, cerchiamo di aiutarci un po'.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

Nel frattempo comunico - anche se siamo in sede di votazione e me ne scuso - che c'è l'elenco per la devoluzione del gettone di presenza per il Corno d'Africa. Dal momento che molti Consiglieri mi hanno chiesto di essere avvisati quando sarebbe stato ancora disponibile, informo che è possibile firmare, per chi non l'avesse ancora fatto e ne avesse la volontà.



(Il Consigliere Segretario Leardi effettua il secondo appello nominale)



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la votazione Invito il seggio a recarsi immediatamente in sala A per lo spoglio, in quanto adesso riprenderemo la trattazione del disegno di legge n. 54; poi interromperemo nuovamente per procedere all'elezione del Presidente del Corecom.


Argomento: Parchi e riserve - Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)

Proseguimento esame disegno di legge n. 54, inerente a "Modifica alle legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 (Testo unico sulle tutela delle aree naturali e della biodiversità)"


PRESIDENTE

Invito i componenti del seggio a rimanere in aula, perché dobbiamo proseguire i lavori con votazioni immediate.
Procediamo, infatti, proseguendo l'esame del disegno di legge n. 54, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Nella seduta di ieri era mancato il numero legale sulla votazione di un emendamento. Nella seduta pomeridiana di ieri, infatti, si è passati all'esame dell'articolo 3 e sono stati ritirati tutti gli emendamenti tranne i due che sono stati votati.
Sono stati illustrati gli emendamenti rubricati n. 106) e 107), quindi si è passati alla votazione dell'emendamento n. 106). La votazione non è stata ritenuta valida per mancanza del numero legale.
Invito i Consiglieri a prendere il proprio posto perché dobbiamo ripetere la votazione dell'emendamento n. 106), di cui è primo firmatario il Consigliere Taricco.
Ricordo che il numero legale è 28.
Emendamento rubricato n. 106) presentato dai Consiglieri Taricco, Stara Lepri, Motta Angela, Reschigna, Gariglio, Muliere, Ronzani, Pentenero Manica: All'articolo 3 del disegno di legge n. 54, dopo il comma 1 è inserito il seguente comma.
"1 bis. Al numero 3) della lettera c) del comma 2 dell'articolo 7 della l.r. 19/2009, dopo le parole "ed ambientali" sono inserite le seguenti parole: ", anche prevedendo adeguate risorse a sostegno degli interventi." Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 106), sul quale l'Assessore Casoni, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 7) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Casoni: Dopo il comma 1 è inserito il seguente: "1 bis. Dopo il comma 2 dell'articolo 7 della l.r. 19/2009 è inserito il seguente: "2 bis. L'Ente cui è affidata la gestione del Parco naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino persegue inoltre la finalità di tutelare e valorizzare le caratteristiche naturali, ambientali e paesaggistiche del Parco naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino nel pieno rispetto delle pratiche silvocolturali e dei diritti e delle consuetudini secolari previste dagli statuti della proprietà collettiva indivisa del Bosco.".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 3, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Emendamento rubricato n. 23) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: 1. Si abroga il comma 1 dell'art. 4 del disegno di legge 54.
La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
L'emendamento in discussione è abrogativo del comma 1 dell'articolo 4.
In questo caso, intendiamo mantenerlo perché rimane ferma la nostra opposizione all'inserimento nell'articolo della previsione di demandare la questione ad un regolamento della Giunta e quindi non più alla legge in questione, che è la legge quadro riguardante la caccia.
Inoltre - ed è il motivo per cui ho preso la parola per illustrare l'emendamento - desidero chiedere alcune delucidazioni. Sono andato a scorrere gli ultimi emendamenti presentati e ho visto un emendamento presentato forse dal consigliere Vignale; è l'emendamento rubricato n.
118), che va ad inserire nuove modifiche rispetto a quel compromesso che noi riteniamo fortemente al ribasso riguardante la caccia e il controllo della fauna da parte dei cacciatori a titolo oneroso, non residenti all'interno dei comuni nell'area contigua e dei comprensori alpini o aree affini.
In questo caso, noi volevamo sapere dall'Assessore se quest'emendamento è stato presentato con il suo accordo e se.



PRESIDENTE

L'emendamento è stato ritirato.



BONO Davide

Allora chiudo l'illustrazione del mio emendamento, che, comunque rimane.



PRESIDENTE

D'accordo, collega Bono.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 23), sul quale l'Assessore Casoni, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 4, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Emendamento rubricato n. 44) presentato dai Consiglieri Taricco, Reschigna Stara, Ronzani, Motta Angela, Pentenero, Lepri, Laus, Muliere, Boeti: L'articolo 5 del disegno di legge n. 54 è sostituito dal seguente: Art. 5 (Modifiche all'articolo 10 della l.r. 19/2009) 1. Al comma 2 dell'articolo 10 della l.r. 19/2009 sono apportate le seguenti modifiche: a) il numero 9 della lettera a) è sostituito dal seguente: "9) Parco naturale del Marguareis;" b) dopo il numero 18 della lettera c) è inserito il seguente: "18 bis) Parco naturale della Alta Valle Antrona;" c) dopo il numero 27 della lettera c) è inserito il seguente: "27 bis) Riserva naturale delle Grotte del Bandito;" d) dopo il numero 27 della lettera c) è inserito il seguente: "27 bis) Riserva naturale delle Grotte di Bossea;" e) il numero 32 della lettera c) è sostituito dal seguente: "32) Riserva naturale della Confluenza del Sesia e del Grana e della Garzaia di Valenza;" f) dopo il numero 34 della lettera c) è sostituito dal seguente: "34) Riserva naturale del Bric Montariolo;" g) dopo il numero 39 della lettera c) sono inseriti i seguenti: 39 bis) Riserva naturale Castelnuovo Scrivia; 39 ter) Riserva naturale Isola Santa Maria;" h) i numeri 42 e 43 della lettera c) sono sostituiti dal seguente: 42) Riserva naturale delle Baragge e della Bessa" i) dopo il numero 49 della lettera c) sono inseriti i seguenti numeri: "49) Riserva naturale del Brich Zumaglia" 50) Riserva naturale del Sacro Monte di Belmonte 51) Riserva naturale del Sacro Monte di Crea 52) Riserva naturale del Sacro Monte di Orta, Monte Mesma, Colle di Buccione 53) Riserva naturale del Sacro Monte di Domodossola 54) Riserva naturale del Sacro Monte di Varallo 55) Riserva naturale del Sacro Monte di Griffa 56) Riserva naturale del Sacro Monte di Oropa 57) Riserva naturale della Bessa 58) Riserva naturale di Benevagienna." l) il numero della lettera e) è soppresso m) dopo il numero 2 della lettera e) è aggiunto il seguente: "2bis) Riserva naturale della Spina verde;" n) le lettere f), g) e h) sono abrogate.".
Emendamento rubricato n. 41) presentato dal Consigliere Taricco: Dopo la lettera i) del comma 1, dell'articolo 5 del disegno di legge 54 (di modifica all'articolo 10 della l.r. 19/2009), è aggiunta la seguente: "dopo il numero 7) della lettera h) del comma 2 dell'articolo 10; è aggiunto il seguente: "7 bis) Riserva speciale del Sacro Monte di San Giovanni d'Andorno;".
La parola al Consigliere Taricco per l'illustrazione degli emendamenti.



TARICCO Giacomino

Inizialmente, avevamo presentato l'emendamento n. 44) come interamente sostitutivo dell'articolo. Se le cose vanno come devono andare, lasciamo che sia respinto: non è più un emendamento centrale.
Siamo consapevoli che quanto proposto con l'emendamento n. 41) difficilmente potrà trovare una strada facile per l'attuazione, ma crediamo sia importante lasciarlo affinché rimanga agli atti la nostra richiesta di istituire un'ulteriore riserva speciale, quella del Sacro Monte di San Giovanni di Andorno. Crediamo che questo tipo di percorso debba comunque essere avviato per coloro che vengono dal territorio di riferimento e sanno quanto stia a cuore al territorio questo inserimento. Annunciamo già da ora che all'articolo 8 chiederemo che questa venga inserita dentro quanto previsto da quell'articolo.
Siamo consapevoli che il percorso non sarà né facile né immediato, per crediamo sia assolutamente importante che rimanga agli atti la richiesta di avviare un percorso che porti ad inserire questo ulteriore Sacro Monte nel sistema complessivo dei Sacri Monti del Nord-Ovest d'Italia.
Manteniamo questo emendamento, consapevoli che sarà poi l'Aula a giudicare se accettare o meno questo tipo di percorso. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Taricco.
Emendamento rubricato n. 8) presentato dalla Giunta regionale, a firma dall'Assessore Casoni: Dopo la lettera i) del comma 1 sono inserite le seguenti: "i bis) il numero 42) della lettera c) è sostituito dal seguente: "42 Riserva naturale delle Baragge;" i ter) il numero 43) della lettera c) è soppresso." .".
Ha chiesto la parola l'Assessore Casoni per l'illustrazione; ne ha facoltà.



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

L'emendamento è molto semplice.
È la modifica di un inserimento di titolo. È un raccordo del testo.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Casoni.
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Come ho già detto, Presidente, crediamo sia utile lasciare agli atti la proposta d'inserimento di questo Sacro Monte, pur consapevoli che non avrà un percorso facile.
Crediamo sia un segnale importante di quella che riteniamo una direzione necessaria.



PRESIDENTE

Gli emendamenti sono stati illustrati.
Passiamo alla discussione generale sull'articolo 5 e sull'intero blocco degli emendamenti all'articolo 5.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Condividiamo il ragionamento del relatore di minoranza, Consigliere Taricco, per quanto riguarda la proposta di istituire la riserva speciale del Sacro Monte di San Giovanni d'Andorno.
È una questione aperta ormai da un po' di tempo, al cui riguardo c'è una proposta avanzata dagli Uffici della Regione Piemonte, dal Presidente della Comunità montana della Valle Cervo e dai Sindaci dei Comuni interessati.
Uno dei requisiti richiesti è che la proposta abbia il sostegno diretto delle comunità locali. In questo caso, la proposta è sostenuta e suffragata dalla presa di posizione delle comunità locali interessate.
A questo riguardo vorrei insistere sulla questione, indipendentemente da una valutazione prettamente politica, sottolineando il valore di questo Santuario che è stato considerato, a partire dal 500, considerato un luogo simbolo, oltre che religioso, dagli abitanti della Bassa e Alta Valle Cervo.
Ovviamente non è obbligatorio che tutti i colleghi lo sappiamo, ma sicuramente lo sanno coloro che si occupano di queste questioni.
Questo Santuario è stato considerato un punto di riferimento sul piano culturale, religioso e simbolico.
Queste ragioni ci spingono a fare nostra la proposta avanzata dalle comunità locali. Non è una proposta di partito, nel senso che vorrei che questa questione non venisse caratterizzata come questione politica che pone il PD, o che pone il PD soltanto.
Siamo in presenza di una questione e di una proposta che riteniamo abbia tutti i requisiti per essere condivisa e sostenuta dall'intero Consiglio regionale, anzi, ci augureremmo che un emendamento come questo potesse essere, non solo votato ma sottoscritto da un ampio numero di Consiglieri regionali.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Brevemente, solo per dichiarare il nostro voto favorevole all'emendamento presentato per l'inserimento del Sacro Monte di Adorno.
Premetto che non ne ero a conoscenza, sono andato su Internet a visionarlo e, se non sbaglio, al momento presenta cinque Cappelle.
Ritengo, quindi, che sia condivisibile e spero che lo sia anche da parte della maggioranza. Non vedo motivazioni per un voto contrario.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Negro; ne ha facoltà.



NEGRO Giovanni

Mi dichiaro favorevole al riguardo. Ben venga un'altra struttura dei Sacri Monti.
Le cose belle vanno tutelate, valorizzate e non lasciate decadere.
Esprimo parere favorevole.
Grazie.



PRESIDENTE

Prego, Assessore Casoni.



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

Vorrei significare la volontà di accertarli in fase successiva perch com'è noto, i Sacri Monti sono siti certificati dall'UNESCO. M'impegno a valutarlo, però, se non viene ritirato in questa fase l'emendamento 41 sono costretto a dare un voto contrario, perché, logicamente, va riunito l'insieme degli altri Sacri Monti. La proposta va inserita e accettata dall'UNESCO; dopodiché potrebbe far parte della situazione.
Lo posso tenere come suggerimento da proporre per un successivo inserimento, una volta ricostituito il soggetto Sacri Monti del Piemonte come valutazione interna alla gestione dei Sacri Monti.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la discussione generale.
Procediamo con le dichiarazioni di voto.
Alla luce dell'intervento dell'Assessore Casoni, gli emendamenti vengono mantenuti? Sì, allora procediamo con le votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 44), sul quale l'Assessore Casoni, a nome della Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 41), sul quale l'Assessore Casoni, a nome della Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 5, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Non è il caso che lei dia l'esito delle votazioni sulle nomine appena fatte?



PRESIDENTE

Le ho già sollecitate.



RESCHIGNA Aldo

Le consiglierei un momento di tranquillità all'interno del Consiglio regionale o un momento di sospensione dei lavori. Chiedo questo.



PRESIDENTE

La ringrazio del consiglio, però avevamo inteso che avrei interrotto in qualsiasi momento non appena fossi stato messo in condizione.
Quindi, credo che si possa continuare con l'illustrazione degli emendamenti.
Ho comunque chiesto se fosse già pronta quella del Corecom, visto che bisogna fare la seconda votazione e potrebbe essere più utile.
Emendamento rubricato n. 46) presentato dai Consiglieri Taricco, Lepri Reschigna, Muliere, Ronzani, Boeti, Laus, Pentenero, Motta Angela: L'articolo 6 del disegno di legge n. 54 è soppresso.
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco per l'illustrazione; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Questo è un emendamento cautelativo che avevamo presentato. Nel caso non ci fosse stato il recupero di una piena condivisione del percorso avremmo chiesto la soppressione dell'intero articolo.
Essendo intervenuta una convergenza nel percorso, questo è uno degli emendamenti che nel corso della discussione andremo a ritirare.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 25) è ritirato dai proponenti.
Emendamento rubricato n. 45) presentato dai Consiglieri Taricco, Lepri Reschigna, Muliere, Ronzani, Boeti, Laus, Pentenero, Motta Angela: L'articolo 6 del disegno di legge n. 54 è sostituito dal seguente: "Art. 6 (Inserimento dell'articolo 10 bis della l.r. 19/2009) 1. Dopo l'articolo 10 della l.r. 19/2009 è inserito il seguente: "Art. 10 bis) (Modifiche parziali dei confini) 1. La parziale modificazione dei confini delle aree protette delimitati nell'allegato A o nelle relative leggi istitutive, che si rendesse necessaria al fine di garantire l'effettivo raggiungimento delle finalità di cui alla presente legge, nonché di tener conto delle necessità evidenziate e segnalate dagli enti locali il cui territorio sia interessato dalla perimetrazione, è apportata con apposita deliberazione della Giunta regionale, d'intesa con gli enti locali interessati e previo parere vincolante della competente Commissione consiliare.".".
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco per l'illustrazione; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Ritenevamo e continuiamo a ritenere che questo sia un emendamento di merito, nel senso che abbiamo approvato una procedura che permette in una serie di casistiche, così come prevedeva l'articolo 10 della legge n. 19 una possibilità di modificazione dei confini delle Aree protette di cui allegato A (la norma recita: "che possa essere effettuato per garantire le finalità della legge") e possa essere fatta con una procedura semplificata.
L'emendamento che proponiamo diceva anche che questa stessa procedura semplificata potrebbe essere utilizzata quando vi fossero state necessità segnalate dagli Enti locali dei territori interessati per modificare a volte confini che fossero di interesse di questi Enti locali.
Dato che avevamo avuto segnalazioni che casi di questa fattispecie si erano verificati, pensavamo che una possibilità in più potesse essere interessante.
Dopodiché, come ho avuto occasione di dire ai funzionari e ai dirigenti dell'ente e all'Assessore, non è il caso di farne una questione di Stato.
Ci eravamo permessi di suggerirlo, perché ci pareva che potesse essere un utile strumento in più per affrontare i problemi.
Come ho già avuto occasione di dire, riteniamo che sia utile, ma per noi questo tipo di questione non è vitale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Bresso; ne ha facoltà.



BRESSO Mercedes

Molto brevemente per sostenere questo emendamento, perché mi pare che il tema sia rilevante.
Molto spesso si tratta di piccolissime modifiche, ma che possono essere essenziali per risolvere un problema. Com'è noto, una modifica dei confini di un parco è molto complicata da fare, perché la Giunta lo deve proporre l'Ente locale interessato deve essere d'intesa, la Commissione competente dà un parere vincolare. Credo che questo permetta di accelerare una procedura che altrimenti può essere molto lunga.
Ovviamente si tratta normalmente di cose molto piccole, però a volte importanti per questioni di carattere locale.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Bresso.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 46), sul quale l'Assessore Casoni, a nome della Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 45), sul quale l'Assessore Casoni, a nome della Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 6, così come emendato.
Il Consiglio approva.
Sospendiamo la trattazione del disegno di legge n. 54 e riprendiamo l'esame del punto 4) all'o.d.g., inerente a "Nomine" con la comunicazione all'Aula dell'esito delle votazioni; successivamente, dovremo procedere immediatamente alla votazione del Presidente del Corecom.


Argomento: Nomine

Nomine - Proclamazione eletti


PRESIDENTE

Relativamente al punto 4) all'o.d.g., che reca "Nomine", in base allo scrutinio effettuato, possiamo procedere alla proclamazione degli eletti delle seguenti nomine: Proposta di deliberazione n. 142 "Comitato Regionale per le Comunicazioni CO.RE.COM." - (articolo 3, l.r. 1/2001 modificata dalla l.r. 2/2002 e dalla l.r. 10/2011) - elezione di 3 componenti fra i quali il Consiglio stesso elegge il Presidente.
Presenti in aula al momento della votazione: n. 52 Votanti: n. 50 Hanno riportato voti: Geraci Bruno, nato ad Alghero (SS) il 23/12/1940 Rivoli (TO), via Novalesa n. 14 n. 25 Ercole Ezio, nato a Torino il 02/07/1957 n. 22 Torino, via Bibiana n. 68 n. 22 Maglione Tiziana, nata a Torino il 05/04/1972 Torino, via Bava n. 38 n. 18 Rogna Manassero di Costigliole Sergio n. 10 Franchino Sara n. 3 Strambi Giorgio n. 2 Moisio Roberto n. 1 Schede bianche: n.
Schede nulle: n.
Proclamo eletti, quali componenti in seno al Comitato Regionale per le Comunicazioni CO.RE.COM., i signori Ezio Ercole, Bruno Geraci e Tiziana Maglione, quest'ultima in rappresentanza delle minoranze consiliari.
Proposta di deliberazione n. 110 "Istituto Zooprofilattico sperimentale del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta" - (Art. 3 dell'Accordo tra le Regioni Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta per le modalità di gestione organizzazione e funzionamento dell'Ente) - Consiglio di Amministrazione Designazione di 2 componenti Proclamo designati, quali componenti in seno al Consiglio di Amministrazione dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte della Liguria e della Valle d'Aosta, i signori Borsano Gregorio e Durando Piero.
Proposta di deliberazione n. 109 "Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta" - (Art. 3 dell'Accordo tra le Regioni Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta per le modalità di gestione organizzazione e funzionamento dell'Ente) - Collegio dei Revisori dei Conti Designazione di 1 componente Proclamo designato, quale componente in seno al Collegio dei Revisori dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta, il signor Camani Fabrizio.
Proposta di deliberazione n. 150 "Fondazione del Teatro Stabile di Torino" (art. 12 Statuto Fondazione) - Collegio dei Revisori dei Conti designazione di 1 membro effettivo e di 1 membro supplente.
Proclamo designati, nel Collegio dei Revisori dei Conti della Fondazione del Teatro Stabile di Torino, i signori: Girardi Guido, quale membro effettivo, e Piovano Luca Giuseppe, quale membro supplente.
Proposta di deliberazione n. 133 "Fondazione 'Torino Wireless'"(articolo 6 dello Statuto) - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 rappresentante.
Proclamo nominato, quale rappresentante nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione "Torino Wireless", il signor Manzo Mario.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Innanzitutto, voglio augurare un buon lavoro ai componenti del Consiglio d'Amministrazione del Corecom che sono stati eletti. Però, alla luce dell'esito della votazione, devo svolgere alcune brevissime considerazioni.



PRESIDENTE

Mi permetto di interromperla, perché non sarebbe previsto, ai sensi dell'articolo 66, alcun intervento; però, vista la particolarità dell'elezione, le chiederei di essere breve.



RESCHIGNA Aldo

Lei mi interrompa pure, Presidente...



PRESIDENTE

No, non la voglio interrompere, le sto dicendo il contrario.
Chiedo solo di essere succinto.



RESCHIGNA Aldo

Non le prometto di essere succinto, lei può interrompermi ai sensi del Regolamento, tanto le stesse considerazioni posso svolgerle tra cinque minuti, appena ho la circostanza di poterle fare.



PRESIDENTE

Prego.



RESCHIGNA Aldo

Auguro un buon lavoro ai componenti del Corecom che sono stati eletti: lo faccio sinceramente. Però, devo rilevare un fatto che è avvenuto per la prima volta da che ne ho memoria all'interno di questa mia esperienza in Consiglio regionale: al momento della votazione erano presenti in aula 21 Consiglieri rappresentanti i Gruppi di opposizione, ma uno - la Consigliera Bresso - non ha ritirato la scheda, quindi hanno votato 20 Consiglieri.
I candidati espressione dell'opposizione hanno avuto 28 voti. Questo vuol dire sinceramente e sostanzialmente solo una cosa: che il candidato espressione dell'opposizione è stato deciso dalla maggioranza probabilmente immaginando, in questo modo, di punire il Gruppo regionale del Partito Democratico, che fino ad ora ha deciso di fare un'opposizione molto seria, ma molto decisa, sui provvedimenti. Questo fatto lo considero grave, ma considero anche scorretto che una maggioranza decida per conto delle opposizioni. Non posso fare altro che rilevare e annunciare che tutto ciò non farà che rendere ancora più complicati i rapporti all'interno di quest'Aula, i rapporti tra il Gruppo consiliare del Partito Democratico e la maggioranza e la Giunta regionale; renderà ancora più complicato il senso della nostra opposizione nel merito delle questioni e, certamente questo non farà assolutamente cambiare il nostro atteggiamento, lo renderà ancora più convintamente e fortemente presente su questa materia.
È un grave fatto quello che è avvenuto, non tanto perché è stato eletto all'interno del Consiglio del Corecom un rappresentante non indicato dal Partito Democratico - questo è nella logica della democrazia - ma da un altro autorevole Gruppo dell'opposizione: è grave che sia stata la maggioranza a dover decidere tutto questo.
Allora, possiamo leggere tutto quello che è avvenuto in tanti modi: un segnale di destabilizzazione totale dei rapporti politici all'interno di questo Consiglio regionale; un segnale che riguarda i rapporti tra la maggioranza e l'opposizione; un segnale che riguarda anche i rapporti all'interno della stessa maggioranza.
Ogni interpretazione è assolutamente legittima. L'unica conclusione a questo tipo di ragionamento è la seguente: poiché alle prevaricazioni non ci sto, così come non ci sto al non rispetto dei rapporti tra i Gruppi questa maggioranza e questa Giunta si renderanno conto, in tempi assolutamente veloci e celeri, che cosa vuol dire decidere per conto degli altri.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Potrebbe rileggermi l'esito della prima votazione sul Corecom? Credo di essermi perso un passaggio.



PRESIDENTE

Aderisco volentieri alla sua richiesta e procedo alla rilettura dei risultati (successivamente, procederemo all'elezione del Presidente).
L'esito è il seguente: presenti n. 52 votanti n. 50 Hanno ottenuto voti: Geraci Bruno n. 25 Ercole Ezio n. 22 Maglione Tiziana n. 18 Rogna Manassero di Costigliole Sergio n. 10 Strambi Giorgio n. 2 Moisio Stefano n. 1 schede bianche nessuna schede nulle nessuna Ho proclamato eletti Geraci Bruno, Ercole Ezio e Maglione Tiziana, che era stata assunta dalle opposizioni.


Argomento:

Nomine

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 142 "Comitato Regionale per le Comunicazioni Corecom" - (articolo 3, l.r. 1/2001 modificata dalla l.r. 2/2002 e dalla l.r. 10/2011) - elezione di 3 componenti fra i quali il Consiglio stesso elegge il Presidente.


PRESIDENTE

Si proceda ora alla distribuzione della scheda relativa all'elezione del Presidente del Comitato regionale per le Comunicazioni Corecom, per la votazione a scrutinio segreto.
Vi verrà distribuita un'unica scheda e procederemo esattamente come per la prima votazione (le schede vi verranno distribuite dalla signora alla mia destra).
Sulla scheda sono riportati i nominativi proposti per l'elezione del Presidente; trattasi, nello specifico, dei tre Commissari testé eletti: Ercole Ezio, Geraci Bruno e Maglione Tiziana.
Si potrà votare un unico candidato: colui che riceverà il numero maggiore di preferenze sarà eletto Presidente del Corecom. È tutto chiaro? Le operazioni si svolgeranno come prima: sarete chiamati dal collega Leardi, che voterà per primo, riceverete la scheda, passerete dietro al banco, voterete e depositerete la scheda all'interno dell'urna.
Invito il collega Leardi a votare.



(Il Consigliere Segretario Leardi vota)



PRESIDENTE

Sospendo la votazione: il voto espresso dal Consigliere Leardi è nullo in quanto la votazione è sospesa ed annullata.
Chiedo per cortesia ai colleghi di prendere posto, poiché devo dare un'importante comunicazione.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Chiedo scusa, ma la seduta è in corso: chiederei per gentilezza ai colleghi di prendere posto, perché devo dare un'importante comunicazione.
Rispetto all'esito della votazione che ho letto prima, il seggio mi ha comunicato che per mero errore materiale sul foglio consegnato a mie mani per la lettura dell'esito non erano stati riportati i voti attribuiti al candidato Franchino Sara: 3 voti.
Non cambia nulla ai fini della proclamazione. Tuttavia, visto che il seggio mi ha comunicato quest'errore materiale, provvederò a rileggere l'esito della votazione (ovviamente non rifarò la proclamazione, perché già fatta - ed era corretta).
L'esito della votazione è dunque il seguente: presenti 52, votanti 50.
Hanno ottenuto voti: Geraci Bruno 25, Ercole Ezio 22, Maglione Tiziana 18 Rogna Manassero di Costigliole Sergio 10, Franchino Sara 3, Strambi Giorgio 2, Moisio Stefano 1; schede bianche: nessuna; schede nulle: nessuna.
Mi scuso anche a nome del seggio per l'errore materiale di comunicazione.
Riprendiamo quindi la votazione: invito il Consigliere Segretario Leardi a votare.



(Il Consigliere Segretario Leardi vota)



PRESIDENTE

Prego il Consigliere Segretario Leardi di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Leardi effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione è terminata. Procediamo allo spoglio delle schede direttamente in aula.
Comunico l'esito della votazione: presenti n. 52 votanti n. 35 Hanno ottenuto voti: Geraci Bruno n. 29 Ercole Ezio n. 3 Maglione Tiziana n. 2 schede nulle n. 1 schede bianche Proclamo eletto, quale Presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni il signor Geraci Bruno.


Argomento: Parchi e riserve - Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)

Proseguimento esame disegno di legge n. 54 "Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 (Testo unico sulla tutela delle aree naturali e delle biodiversità)" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo ora la trattazione del disegno di legge n. 54.
ARTICOLO 7 Emendamento rubricato n. 26) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: Si sostituisce l'articolo 7 con il seguente (Modifica all'articolo 11 della l.r. 19/2009) 1. Dopo il comma 3 dell'articolo 11 della l.r. 19/2009 è aggiunto il seguente: "3 bis. Le aree protette a gestione provinciale possono essere altresì gestite da enti strumentali di diritto pubblico della provincia competente o da usi civici. A tali enti si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni relative agli enti di gestione delle aree protette regionali." Ha chiesto la parola il Consigliere Bono per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Lo mantengo giusto perché era stato frutto di un lavoro in Commissione per una prospettiva di futuri sviluppi per quanto riguarda la possibile gestione di aree protette anche da enti strumentali della Provincia o addirittura da usi civici. La finalità è favorire una "terza via" alla gestione delle Aree protette - visti questi momenti di ristrettezza economica - suggerendo una possibile gestione collettiva e sfruttando quelli che sono i cosiddetti "usi civici", implementandoli appunto per fruizione collettiva delle aree protette. Grazie, Presidente.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO


Argomento: Statuto - Regolamento

Richiesta, da parte del Consigliere Reschigna, di accesso agli atti di scheda delle nomine e di una riunione dell'Ufficio di Presidenza e della Giunta per il Regolamento, circa l'interpretazione dell'art. 79, comma 3 del Regolamento


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Chiedo, Presidente, che l'Ufficio di Presidenza e la Giunta per il Regolamento si riuniscano per valutare l'articolo 79 del Regolamento del Consiglio regionale, in modo particolare il terzo comma, che recita testualmente: "Nel caso di nomine regolate da norme di legge che garantiscono una riserva di posti per le minoranze, sono eletti i candidati proposti, sostenuti dalle minoranze" - la parola "sostenuto" non significa "proposto" - "nell'ordine dei voti riportati, fino a raggiungere la riserva dei posti predetta".
Innanzitutto, a scanso di equivoci, chiedo al Presidente del Consiglio regionale di avere un immediato diritto di accesso alle schede, senza alcuna valutazione da parte dell'Ufficio di Presidenza. Voglio che l'Assemblea verifichi che non vi sia stato doppio voto da parte dei Consiglieri regionali del Gruppo del PD: siccome in quest'aula si racconta questa favoletta, vorrei che questo punto venisse immediatamente "sgomberato" dal campo. Chiedo immediatamente - è mia facoltà - di poter accedere alle schede perché almeno quel fatto sia assodato. Inoltre, chiedo all'Ufficio di Presidenza e alla Giunta per il Regolamento di riunirsi per interpretare il terzo comma dell'articolo 79, perché a mio avviso la parola "sostenuto" significa "votato" e non "indicato".



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani. Vorrei che per cortesia esplicitasse su quale argomento chiede di intervenire.
La ringrazio.



RONZANI Wilmer

Intervengo ancora su tale questione, per aggiungere, ad integrazione della proposta che ha avanzato il Presidente del Gruppo, che trattasi di richiesta di riunione "immediata" della Giunta per il Regolamento.
Immediata.
Perché la votazione che si è svolta, indipendentemente dal giudizio che noi possiamo esprimere e dalle valutazioni politiche che il Gruppo o i Gruppi possono manifestare sull'esito di quella votazione per il modo in cui si è svolta, è evidente che l'articolo 79 del Regolamento richiede un'interpretazione immediata.
Non è questione opinabile e non è questione politica: è questione interpretativa.
Il Regolamento dice una cosa, a tutela, naturalmente, delle minoranze.
Perché è evidente che una quota di eletti compete alle minoranze.
Quel tipo di votazione, per il modo in cui si è configurata, rende evidente il fatto che il rappresentante eletto delle minoranze non pu essere considerato totalmente delle minoranze, perché hanno concorso alla sua elezione esponenti della maggioranza.
Viene meno, quindi, il presupposto del comma 3 dell'articolo 79 del Regolamento, che stabilisce che deve essere eletto e considerato membro della minoranza in un determinato organismo colui il quale è sostenuto dalle minoranze.
Naturalmente, nessuna questione sarebbe stata posta...



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

Consigliere Ronzani, non c'è il dibattito su questo, se vuole concludere.



RONZANI Wilmer

Presidente, concludo e chiedo scusa: chiedo che la convocazione della Giunta per il Regolamento avvenga, non nel mese di settembre, ma immediatamente, affinché questa valutazione possa essere rimessa ad una valutazione attenta e immediata dei componenti della Giunta per il Regolamento.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Bresso.



BRESSO Mercedes

Non ho votato, ma pongo un problema. Ho memoria che si sia sempre votato, in casi di questo genere, con voto limitato, cioè il numero delle esprimibili era limitato al numero...



PRESIDENTE

Difatti, così è avvenuto.



BRESSO Mercedes

Quindi il voto limitato c'era.
Va bene, ho capito.



PRESIDENTE

Il motivo del contendere è un altro: il voto limitato c'era, perch erano tre le persone da eleggere e il voto era limitato a due. Quello che sostiene il Gruppo del PD, attraverso il suo Presidente e, in parte attraverso il collega Ronzani, è che vi sia stata la cosiddetta interferenza.



BRESSO Mercedes

Questo mi è chiaro.



PRESIDENTE

Per quanto riguarda la Giunta per il Regolamento, la convocheremo.
Ovviamente, non è possibile farlo subito.
Per quanto riguarda, invece, l'accesso agli atti, l'articolo 19 dello Statuto, comma 3, recita: "I Consiglieri hanno facoltà di esercitare il diritto di accesso sugli atti e i documenti che, in base alla legge, sono qualificati come riservati, fermo restando l'obbligo di mantenere la riservatezza".
Il parere della Presidenza è che le schede sono atti che possono essere consultati, pertanto ci organizzeremo per predisporre la seduta di consultazione di questi atti, poiché bisognerà - essendo gli stessi in questo momento sigillati, come avviene, in una busta - creare una condizione affinché, attraverso gli Uffici si possa aprire la busta, fare il verbale, darli in visione, mettere gli atti nella busta, chiudere la busta e ultimare il verbale.
RESCHIGNA Aldo (fuori microfono) È così complicato farlo immediatamente?



PRESIDENTE

Se lei vuole proporre...
Guardi, Consigliere Reschigna, potrà dire tutto, però ritengo di prendermi le mie responsabilità e sono qui per cercare di risolvere il problema.
Altri avevano chiesto di accedere agli atti; abbiamo fatto una valutazione, nel frattempo, e non abbiamo bisogno di fare altre valutazioni: possono essere visionati da tutti coloro i quali Consiglieri, ovviamente - li vorranno visionare.
Se lei vuole visionarli subito, lo possiamo fare subito, però deve avanzare una proposta di sospensione dei lavori, perché sono le 18.58.
Pertanto, se lei propone di sospendere i lavori, e se l'Aula acconsente, proprio per togliere tutti i dubbi emersi successivamente all'elezione, lo facciamo immediatamente. Se qualcuno si oppone, poniamo in votazione la proposta del Consigliere Reschigna. Pertanto, se la votazione darà esito favorevole, lo facciamo direttamente; se darà esito contrario lo possiamo fare anche al termine della seduta, alle ore 20.
L'Aula acconsente rispetto alla richiesta del Consigliere Reschigna di sospendere i lavori, per mettere in condizione chi ha chiesto l'accesso agli atti di poter accedere agli atti? Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Direi di acconsentire a vedere subito le schede.



PRESIDENTE

Bene.
Consigliere Carossa, lei ha fatto una richiesta: presumo che acconsentirà.



CAROSSA Mario

Assolutamente sì, così almeno vediamo di chiarire qualsiasi problema.



PRESIDENTE

Consigliere Buquicchio?



BUQUICCHIO Andrea

Presidente, se mi è concesso di intervenire sul punto, perché...



PRESIDENTE

Lei potrebbe intervenire contro, perché tutti sono intervenuti a favore.



BUQUICCHIO Andrea

Non voglio intervenire in questo senso.
Poiché sono state fatte delle valutazioni rispetto alla validità di un voto, mi permetto di esprimere...



PRESIDENTE

Questo non è stato, almeno io così non ho inteso.
In questa fase è stato chiesto dai Consiglieri regionali di poter accedere a visionare gli atti di scheda.



BUQUICCHIO Andrea

La validità dal punto di vista politico, tant'è vero che si è voluto leggere l'articolato relativo al Regolamento e ci si è soffermati sul termine "sostenuto" e non "proposto".
Allora, la mia domanda semplicissima è: si può far divieto ad un consesso legislativo come questo, di votare liberamente oltre i limiti di un'appartenenza in termini di minoranza o maggioranza che sia? In poche parole, che male c'è, da parte di qualsiasi Consigliere di maggioranza o minoranza che sia, dare anche il voto a qualcuno oltre i propri candidati? E allora, poiché il candidato qui non era uno, quello sostenuto - per usare il termine del Regolamento - dalle minoranze, ma i candidati erano due, complessivamente le minoranze erano rappresentate da 22 o, con uno che non ha ritirato la scheda, 21, comunque la Maglione ha ottenuto, togliendo i voti che non "appartengono" alla minoranza, 11 su 10.
Pertanto, non capisco dove stia il problema.



(Il Consigliere Motta chiede la parola)



PRESIDENTE

Scusi, non c'è un dibattito. A favore è già intervenuto il suo Capogruppo, quindi lei interviene contro.
Prego.



MOTTA Massimiliano

Abbia pazienza, Presidente, non è una questione che mi appassiona anche perché non riesco ancora a comprendere come si possano fare affermazioni quali quelle espresse dal Capogruppo Reschigna.
Mi fa specie quando si afferma che si possano riconoscere i voti espressi da un certo partito, perché non ho lasciato né impronte digitali né altro.



PRESIDENTE

Nessuno ha detto questo.



MOTTA Massimiliano

Il collega Reschigna...



PRESIDENTE

Che si riconoscano i voti espressi da un certo partito io non l'ho sentito.



MOTTA Massimiliano

No, però il riconoscimento come viene fatto? Comunque, sono contro la sospensione e sono per la chiusura dei lavori a questo punto, così fate tutte le verifiche che dovete fare.



PRESIDENTE

La ringrazio, ma era abbastanza evidente.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Sono contro, solo perché devo darle un motivo per intervenire.
Sono a favore, come lo ero prima, per il più totale, pieno e libero accesso agli atti da parte dei colleghi Reschigna e Ronzani, com'è giusto e sacrosanto.
Si riunisca la Giunta per il Regolamento, si chiudano i lavori, perch non è giusto che siano sospesi i lavori su questa questione che mi sembra tutto sommato, una partita all'interno dell'opposizione.
Faccio semplicemente presente che normalmente queste questioni di numeri e di matematica si risolvono in base alla capacità politica di trovare la sintesi, in seno alla maggioranza, come abbiamo fatto, e in seno all'opposizione.



PRESIDENTE

Va bene.
Poiché nessuno si oppone - mantiene l'opposizione all'accesso agli atti, collega Motta? Se la mantiene, devo porre in votazione; se la ritira...



MOTTA Massimiliano

No, la ritiro.



PRESIDENTE

Bene. Allora l'Aula acconsente.
Procederemo così: alla presenza dei due Vicepresidenti del Consiglio regionale e degli Uffici, in Sala A sarà aperta la busta, con un verbale.
Un Consigliere alla volta potrà accedere alla Sala A, alla presenza dei due Presidenti, e vedere tutto quello che ritiene, nel tempo che ritiene.
Quando è uscito il primo Consigliere, può entrare il secondo.
Al momento sono state depositate le richieste da parte del Consigliere Reschigna e del Consigliere Carossa.
Essendo quella del Consigliere Reschigna precedente a quella del Consigliere Carossa, incominceremo con il Consigliere Reschigna successivamente al Consigliere Reschigna, il Consigliere Carossa.
Se qualcuno si vuole aggiungere, lo dica subito.
Incominceremo fra cinque minuti in sala A.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19.03)



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