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Dettaglio seduta n.142 del 26/07/11 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MOLINARI



(Alle ore 10.00 il Vicepresidente Molinari comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(La seduta ha inizio alle ore 10.36)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Procediamo con l'esecuzione dell'Inno Nazionale.



(In applicazione del dispositivo dell'ordine del giorno n. 9 "Unità d'Italia", approvato dall'Assemblea consiliare il 1° dicembre 2010 l'Assemblea, in piedi, ascolta l'Inno nazionale della Repubblica Italiana "Il canto degli italiani")


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Mozione n. 462 presentata dai Consiglieri Negro, Biolé, Gregorio, Taricco e Ponso, inerente a "Fornitura apparecchiature radiazioni ionizzanti all'ASO di Cuneo" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Negro; ne fa facoltà.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Chiedo, se possibile, l'inserimento all'ordine del giorno della mozione riguardante la fornitura all'ASO di Cuneo dell'apparecchiatura cosiddetta "LINAC" per il reparto di radioterapia. Non è più possibile sopportare la precarietà e la gravità della situazione venutasi a creare che compromette i trattamenti per i malati di tumore della provincia di Cuneo.
La mozione, peraltro, è firmata da tutti i Consiglieri della Provincia Granda, che ringrazio, compreso il collega Toselli che non è presente.
Chiederei quindi, se possibile, di poterla discutere prima della fine di questa settimana: ritengo lo si possa fare tranquillamente in cinque minuti. Grazie.


Argomento: Questioni internazionali

Ordine del giorno n. 463 presentato dai Consiglieri Artesio, Pedrale Cerutti, Motta Massimiliano, Cursio, Bresso, Costa Rosa Anna, Negro Manica, Ronzani, Vignale, Lepri, Spagnuolo, Reschigna, Valle, Gariglio Botta Franco Maria, Botta Marco, Muliere, Cantore, Boniperti, Comba Mastrullo, Leo, Carossa, De Magistris, Marinello, Angeleri e Bussola inerente a "Gettone presenza in favore della gravissima situazione d'emergenza che sta colpendo il Corno d'Africa" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliere Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Presidente, vorrei pregarla di porre in votazione l'ordine del giorno che abbiamo sottoscritto - credo quasi all'unanimità - per la devoluzione del gettone per il Corno d'Africa.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, richiamo all'attenzione dell'Aula le due proposte di modifica all'o.d.g.
Con la prima, proposta dal Consigliere Negro, si chiede di iscrivere nella convocazione valida per i tre giorni - 26, 27 e 28 luglio - una mozione sulla radioterapia nella Provincia di Cuneo, per l'esattezza la mozione n. 462.
Il collega Negro chiede anche un'intesa per arrivare alla discussione e alla votazione di questa mozione prima della fine dei lavori consiliari prevista nella giornata di giovedì 28 luglio.
Collocherei quindi questo come ultimo punto, con l'accordo di trovare poi una finestra per la relativa discussione e approvazione.
La Consigliera Artesio, invece, chiede semplicemente di porre all'o.d.g. l'ordine del giorno n. 463, avente ad oggetto "Gettone di presenza in favore della gravissima situazione di emergenza che sta colpendo il Corno d'Africa".
Procederei pertanto in questo modo: propongo di iscrivere l'ordine del giorno dei colleghi della Provincia di Cuneo (sia quelli di terra che di mare.) al punto 25) e l'ordine del giorno n. 463 al punto 6.1), dopo l'esame del disegno di legge n. 54, con l'intesa di votarlo prima della fine dei lavori della mattinata, sospendendo cioè dieci minuti. Non credo ci siano discussioni.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente alle iscrizioni all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Acconsentendo l'Aula alle modifiche, l'ordine del giorno sul Corno d'Africa è iscritto al punto 6.1) all'o.d.g., con l'intesa di ricavare una finestra per la sua votazione nei lavori della mattina odierna, e l'ordine del giorno di cui abbiamo sentito la richiesta di illustrazione da parte del Consigliere Negro al punto 25).
L'ordine del giorno è approvato, così come modificato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Toselli, Botta Marco, Burzi, Comba Carossa, Cota e Giordano.


Argomento:

b) Comunicazione relativa all'articolo 30, comma 9, del Regolamento


PRESIDENTE

Comunico che in data 22 luglio 2011 la I Commissione riunita in sede legislativa ha approvato a maggioranza la deliberazione legislativa avente ad oggetto "Modifiche alla legge regionale 31 agosto 1993 n. 47 'Determinazione della misura dell'addizionale dell'imposta al consumo sul gas metano e istituzione dell'imposta regionale sulla benzina'".
Comunico che in data odierna, precedentemente ai lavori dell'Aula, la III Commissione si è riunita in sede legislativa ed ha approvato la deliberazione legislativa avente ad oggetto "Modifica alla legge regionale 11 luglio 2011 n. 10 'Disposizioni collegate alla legge finanziaria per l'anno 2011'".


Argomento:

c) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili su richiesta i processi verbali delle sedute del 28 giugno e del 5 luglio 2011.



PRESIDENTE

Chiedo ai colleghi di prendere posto perché dobbiamo procedere ad una commemorazione.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione in memoria delle vittime degli attentati del 22 luglio in Norvegia


PRESIDENTE

Colleghi, la Norvegia è stata teatro, venerdì 22 luglio scorso, di due gravissimi fatti di sangue che hanno provocato 76 vittime e decine di feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. I due attentati, portati a termine da un estremista di nazionalità norvegese, si sono verificati a distanza di poche ore: il primo nel centro di Oslo, dove un'autobomba è esplosa vicino alla sede del Governo provocando la morte di sette persone il secondo sull'isola di Utøya, dove si teneva un campo estivo dei giovani laburisti e dove l'attentatore, in uniforme da poliziotto, ha ucciso almeno 70 persone, per lo più adolescenti, prima di arrendersi alla Polizia.
È unanime nel mondo la condanna del folle gesto, maturato sulla base di un'ideologia fondamentalista di matrice neonazista. Ho già espresso all'Ambasciatore del Regno di Norvegia in Italia, Sua Eccellenza Einar M.
Bull, e al Console Onorario a Torino, signor Paolo Vitelli, la solidarietà della comunità piemontese nei confronti del popolo norvegese e il profondo cordoglio dell'intero Consiglio regionale del Piemonte, unitamente alla condanna di un gesto estremista cui le democrazie debbono saper rispondere con la fermezza e la conferma degli ideali di pacifica convivenza e libertà e di dibattito di cui esse stesse si nutrono.
Invito il Consiglio regionale a voler osservare un minuto di silenzio in onore delle vittime degli attentati in Norvegia del 22 luglio.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)


Argomento: Interventi per calamita' naturali

Interrogazione a risposta indifferibile ed urgente n. 593 presentata dai Consiglieri Taricco, Gariglio, Lepri, Manica, Motta Angela, Muliere Pentenero, Reschigna e Ronzani, inerente a "'Batterio killer': in seria difficoltà anche gli agricoltori piemontesi"

Argomento: Interventi per calamita' naturali

Interrogazione a risposta indifferibile ed urgente n. 609 presentata dal Consigliere Negro, inerente a "Gravi conseguenze per i produttori agricoli causa batterio killer"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 593.
La parola al Consigliere Taricco, che ha due minuti per l'illustrazione.



TARICCO Giacomino

Presidente, credo sia noto a tutti quanto è successo a seguito delle vicende che hanno avuto ampia rilevanza di stampa e che sono passate sotto il nome di "batterio killer".
Al di là dei risvolti medici e scientifici del fatto - quindi le morti e tutte le conseguenze che si sono verificate - questa vicenda si è riverberata sulla situazione economica complessiva di due importanti settori: su quello orticolo prima e, in misura che crediamo non indipendente, anche su quello frutticolo. Si tratta di una ricaduta assolutamente negativa sul piano economico e commerciale.
Con l'Assessore abbiamo avuto occasione di partecipare anche ad eventi che avevano proprio lo scopo di ridare fiducia nei consumatori e nel fatto che le nostre produzioni, che avvengono in un contesto di grande attenzione alla salubrità dei prodotti, non potevano avere nessun tipo di implicazione con questo tipo di situazione verificatasi in altra parte d'Europa.
Tuttavia è innegabile che i danni verificatisi sono stati notevolissimi sulle aziende agricole e credo di non affermare una cosa esagerata se dico che quest'anno la campagna orticola rischia di essere devastata dalle vicende innescatesi con questa situazione.
Ebbene, sugli organi di stampa era evidenziata la disponibilità, da parte della Commissione europea, ad intervenire anche economicamente in soccorso ai produttori. Molto semplicemente, con quest'interrogazione noi abbiamo chiesto se l'Assessorato si stava muovendo, al di là delle cose concrete, proprio sulle azioni necessarie per mettere in moto anche nella nostra regione la possibilità di attingere a queste risorse, al fine di per poter in qualche misura ristorare, per quanto sia possibile farlo, tutto un mondo orticolo, che sicuramente in questo momento sta faticando molto.



PRESIDENTE

Trattiamo ora l'interrogazione n. 609, di pari argomento, presentata dal Consigliere Negro, inerente a "Gravi conseguenze per i produttori agricoli causa batterio killer".
L'Assessore Sacchetto provvederà a dare una risposta ad entrambe le interrogazioni.
La parola al Consigliere Negro per l'illustrazione.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Io dico che siamo un po' in ritardo rispetto a quest'argomento, per non è stato possibile portare l'interrogazione in aula prima.
Come ha già detto il collega Taricco, questo batterio killer ha creato danni gravi a tantissime aziende agricole in Piemonte e non solo, ma anche gravi danni su tutto il dipartimento commerciale.
Non voglio farla lunga, perché i giornali e le TV ne hanno già parlato ampiamente; vorrei solamente chiedere all'Assessore Sacchetto, che so essere attento e ligio al suo dovere essendo anche lui proveniente dal campo agricolo, in quale misura, con quale metro e che tipo di orientamento intende seguire la Regione Piemonte per dare un segnale alle aziende danneggiate a questo riguardo.
Attendo la risposta dall'amico Sacchetto, grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Sacchetto.



SACCHETTO Claudio, Assessore all'agricoltura e foreste

Grazie, Presidente.
Darò ora lettura della risposta come Assessorato all'agricoltura e poi leggerò la risposta pervenuta dall'Assessorato alla sanità in riferimento agli specifici quesiti posti nelle interrogazioni.
Sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea del 18 giugno 2011 è stato pubblicato il Regolamento 585/2011 della Commissione europea del 17 giugno 2011, che istituisce misure di sostegno eccezionali, a carattere temporaneo, per il comparto agricolo, con la previsione di finanziamento per 210 milioni di euro, in aggiunta alle risorse già previste dalla legislazione comunitaria.
Il provvedimento è da subito operativo. Intanto a Bruxelles la Commissione ha già predisposto i moduli per gli Stati membri ed entro il 18 luglio sono state inviate le richieste di compensazione, certificando i volumi totali dei prodotti ritirati dal mercato. Si tratta di un'operazione non facile, visto che si tratta di prodotti ad elevata deperibilità.
Il piano della Commissione prevede la pubblicazione dei dati finali delle compensazioni, che sono stati pubblicati il 22 luglio.
Le misure finanziate sono indicate in un decreto firmato due settimane fa dal Ministro per le Politiche Agricole, Francesco Saverio Romano.
I prodotti oggetto dell'intervento straordinario sono: cetrioli pomodori, insalata, indivia, peperoni e zucchine.
Il decreto ministeriale, in pratica, avvia il ritiro dal mercato di prodotti interessati dalla crisi e punta a correggere alcuni squilibri economici, generati dall'impatto mediatico sui consumi di ortofrutta della variante tedesca del batterio escherichia coli.
Il decreto n. 4442 del 20 giugno 2011 ha previsto l'importo massimo del sostegno per i ritiri dal mercato, per la mancata raccolta e la raccolta prima della maturazione, sia per i produttori associati alle UP sia per i produttori non associati.
L'AGEA, che il decreto ministeriale citato definisce quale autorità competente, adotta con propri provvedimenti le disposizioni necessarie all'applicazione del Regolamento d'esecuzione 585. L'AGEA e gli organismi pagatori sono le autorità nazionali competenti a ricevere le comunicazioni delle organizzazioni di produttori, nonché di produttori non associati ad organizzazioni di produttori, relativamente alle operazioni di raccolta prima della maturazione e di mancata raccolta, nonché alle operazioni di ritiro effettuate in assenza di sottoscrizione di contratti con organizzazioni di produttori stesse. L'AGEA è l'autorità nazionale competente a trasmettere alla Commissione ogni comunicazione prevista dal Regolamento in oggetto.
Con circolare del 16 giugno 2011, l'AGEA (area coordinamento) ha emanato la prima circolare, poi seguita dalla circolare n. 33 del 17 giugno, che riportava "modulistica e autorità competente ai controlli". Per il Piemonte è stata individuata un'apposita società delegata ai controlli e a riceve le domande di avvio delle operazioni di ritiro e mancata raccolta.
L'Assessorato regionale all'agricoltura ha costantemente seguito l'evolversi della situazione, contattando le UP riconosciute a livello regionale. A Saluzzo sono stati avviati, sin dal 22 giugno, due centri di ritiro.
Le centrali cooperative e le UP professionali e agricole. Queste ultime sono state informate attraverso incontri e comunicazioni relativamente alle modalità di attivazione delle operazioni di ritiro, di mancata raccolta e di possibile destinazione del prodotto ritirato. Abbiamo fatto in Assessorato alcuni incontri con tutti i rappresentanti, in modo che l'informazione e soprattutto le modalità venissero diffuse in maniera più capillare possibile.
Alla data odierna, sono stati attivati ritiri dalla Biofruit Italia per circa 70 tonnellate, da una cooperativa di Bra per circa 80 tonnellate, e da circa 15 produttori in proprio per circa dieci ettari di mancata raccolta.
Con la circolare n. 37 del 28 giugno, l'AGEA ha emanato le indicazioni sulla presentazione delle domande di aiuto, da presentarsi nel periodo fra il 1° e l'11 luglio 2011. Tali domande sono state presentate dalle UP e dai CA con funzionalità attivata sul portale SIAN. Con tale meccanismo, sarà possibile comunicare alla Commissione europea in tempi brevi le richieste di aiuto a livello nazionale.
I termini per il pagamento degli aiuti ritenuti ammissibili sono fissati dal Regolamento 585 al 15 ottobre 2011.
Adesso leggo la risposta da parte dell'Assessorato alla sanità in riferimento all'aspetto sanitario della questione.
Nel mese di maggio, si è sviluppata nel nord Europa, a partire dalla Germania, una diffusa epidemia di tossinfezione alimentare causata da un batterio denominato escherichia coli.
Il germe identificato è un ceppo particolare di una famiglia di batteri ubiquitari, normalmente presenti nell'intestino dell'uomo e degli animali che può contaminare sia prodotti di origine animale che vegetale.
In un primo momento, l'infezione è stata collegata in Germania al consumo di cetrioli di origine spagnola. Successivamente, dopo analisi approfondite, la fonte è stata identificata in germogli di diversi semi che vengono soprattutto in alcuni Paesi europei consumati crudi contaminati nel corso della coltivazione da concimazioni organiche.
A seguito di altri casi d'infezione umana riscontrati in Francia, sono state effettuate ulteriori indagini, che hanno portato alla probabile individuazione della contaminazione identificata in partite di semi contaminati alla produzione di provenienza egiziana.
È stato pertanto attivata una situazione di allerta internazionale. La Commissione europea ha emanato, in data 6 luglio 2011, una decisione di esecuzione relativa a misure di emergenza applicabili ai semi di fieno greco e a determinati semi di legumi importati dall'Egitto.
In Piemonte e nelle altre Regioni italiane non si è riscontrata la presenza di germogli appartenenti ai lotti oggetto dell'allerta né si sono registrati casi di contaminazione da escherichia coli, così come confermato nelle comunicazioni periodiche da parte del Ministero della Salute.
L'Assessorato alla sanità della Regione Piemonte, già fin dalla prima comunicazione del Ministero, che risale a fine maggio, ha provveduto ad informare i referenti del sistema di allerta e del sistema di sorveglianza malattie trasmesse da alimenti delle ASL circa la problematica segnalata al fine di evidenziare immediatamente, anche coinvolgendo le parti di pronto soccorso e nefrologia degli ospedali, eventuali casi sospetti.
Il Ministero della Salute, nodo comunitario del sistema di allerta, ha assicurato puntuale comunicazione di eventuale futuro interessamento del territorio nazionale e sta definendo in questi giorni, in collaborazione con le Regioni, specifici programmi di monitoraggio e certificazione delle produzioni di ortofrutta destinate all'esportazione.
Considerato che il sistema di allerta organizzato a livello comunitario garantisce, attraverso i nodi nazionali e regionali, comunicazioni rapide e in regime di reperibilità, verificato continuamente il mancato coinvolgimento, non si sono intraprese ulteriori iniziative, che avrebbero creato inutili allarmismi, anche valutando le contraddittorie ipotesi epidemiologiche.
Va tenuto presente, inoltre, che esistono attualmente programmi ordinari annuali di campionamento per escherichia coli su prodotti di origine animale e vegetale, inseriti nel piano regionale integrato di sicurezza alimentare, e che, a partire dal mese di maggio di quest'anno, è stato attivato un programma straordinario di campionamento per escherichia coli su prodotti di origine animale a maggior rischio.



PRESIDENTE

Chiedo, per favore, di far pervenire la risposta, anche in forma scritta, agli interroganti.


Argomento: Contratti ed appalti - Istituti di credito

Interrogazione n. 562 presentata dal Consigliere Leo, inerente a "Obblighi e adempimenti in materia di tracciabilità dei pagamenti - L. 136/2010"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione n. 562.
La parola all'Assessore Quaglia per la risposta.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Grazie, Presidente.
Con riferimento all'interrogazione che pone diversi quesiti - la risposta è articolata a seconda delle richieste - riferisco quanto segue.
Sebbene si concordi sul fatto che all'articolo 3 della legge n. 136 del 2010 si menzionano esclusivamente gli appalti ai contributi pubblici collegati a lavori, servizi e fornitura pubblici, tuttavia nella stessa norma, all'articolo 6 ("Sanzioni") si sancisce, al comma 1: "Le transazioni relative ai lavori, ai servizi e alle forniture di cui all'articolo 3 comma 1, e le erogazioni e concessioni di provvidenze pubbliche effettuate senza avvalersi di banche o della Società Poste Italiane SpA comportano, a carico del soggetto inadempiente, fatta salva l'applicazione dell'articolo 3, comma 9 bis, l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria dal 5 al 20% del valore della transazione stessa".
Tale distonia tra il disposto dell'articolo 3 e quello dell'articolo 6 della legge n. 36 del 2010 non risulta di semplice interpretazione applicazione soprattutto in relazione a quei finanziamenti erogati dalla Regione in forma di contributo - cui credo l'interrogante facesse riferimento - per la realizzazione di programmi o di attività specifiche, o in forma di rimborso spesa a fronte della realizzazione di attività assoggettata a rendicontazione.
Considerata la delicatezza e la complessità della materia e del suo impianto sul mercato, l'Autorità per la vigilanza dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture ha adottato la determinazione n. 8 del 18 novembre 2010 e la determinazione n. 10 del 22 dicembre 2010, con l'obiettivo di offrire prime indicazioni applicative dell'articolo 3 della legge sopraccitata. In tale determinazione l'argomento riferito ai finanziamenti erogati dalle Pubbliche Amministrazioni non era stato affrontato.
Solo recentemente l'Autorità ha adottato la determinazione n. 4 dell'8 luglio 2010 con l'intento di riordinare quanto affermato nei precedenti atti, al fine di fornire nuove linee interpretative e applicative anche in relazione ad alcune specifiche fattispecie. In tal senso, la determinazione n. 4, così come sottolineato dalla stessa Autorità di vigilanza, è da considerarsi in sostituzione delle due precedenti determinazioni, n. 8 e n.
10 del 2010.
L'argomento oggetto dell'interrogazione è trattato dall'autorità nel paragrafo 3.3 della determinazione - di cui possiamo dare copia al Consigliere - anche sulla base di quanto in tal senso espresso dal Ministero dell'Interno e dall'Avvocatura Generale dello Stato. L'Autorità precisa, quindi, che, per quanto riguarda l'erogazione e le concessioni di provvidenze pubbliche, l'ambito di applicazione si concretizza nei confronti di quei soggetti a qualsiasi titolo interessati ai lavori, ai servizi e alle forniture pubblici. È pertanto richiesta una correlazione di finanziamento pubblico con l'esecuzione di appalti di lavori, servizi e forniture.
Nella dizione "concessione di finanziamento pubblici" citata nell'articolo 3 della legge n. 136 2010, devono quindi ritenersi inclusi, e così sottoposti agli obblighi di tracciabilità, i soggetti destinatari dei finanziamenti pubblici che stipulano appalti pubblici per la realizzazione dell'oggetto del finanziamento, indipendentemente dall'importo.
Con nota del protocollo 21-692 del 12 luglio 2011, sono state fornite alle strutture regionali le indicazioni circa l'applicabilità delle norme di tracciabilità secondo le nuove indicazioni fornite dall'Autorità con la circolare di cui sopra.
Con riguardo, infine, al ridimensionamento dell'utilizzo della modalità di pagamento in contanti, in particolare per gli interventi di sostegno al diritto allo studio, si precisa che secondo le valutazioni espresse dall'Associazione Bancaria Italiana, la direzione dell'operazione in contanti costa al sistema Italia quasi dieci miliardi di euro l'anno, di cui 7,2 miliardi a carico delle imprese, mentre i restanti 2,8 miliardi pesano sui bilanci delle banche. Inoltre, dal progetto dell'ABI, di lotta al contante, al sommerso e alla criminalità economica, denominato War on Cash, emerge che in Italia, l'utilizzo del contante riguarda circa il 90 delle operazioni, mentre in Europa la media è pari al 69%.
Con la DGR n. 38 dell'11 febbraio 2011 sui mezzi di pagamento, si è data come indicazione la riduzione e non il divieto assoluto all'utilizzo della modalità di pagamento in contanti, quietanza diretta presso il tesoriere, soprattutto nel caso di sussidi, rimborsi e contributi a favore di una platea considerevole di beneficiari, come nel caso degli interventi a sostegno del diritto allo studio e del rimborso delle tasse automobilistiche per i seguenti motivi. Ridurre i costi connessi all'invio del cartaceo delle comunicazioni postali; limitare il numero di pagamenti in contanti non andati a buon fine (circa il 16%) connessi all'alta mobilità residenziale dei soggetti percipienti gli assegni di studio evitare di riemettere più volte i mandati di pagamento, per cause connesse a disguidi postali o non coincidenza di codice fiscale ed avvisi di pagamento.
Si è inoltre verificato che sul mercato sono disponibili diversi conti correnti offerti dalle banche italiane a pacchetto senza franchigia con cui è possibile effettuare un numero illimitato di operazioni gratuite a canone zero, spesso anche con il rimborso dell'imposta di bollo.
Inoltre, anche a mezzo del contact center, il numero verde della Regione, sono state suggerite altre soluzioni quali: l'utilizzo di una carta prepagata totalmente gratuita, cui è collegato un codice IBAN rilasciata presso diverse agenzie di credito. A titolo di esempio l'UniCredit Banca, attuale tesoriere regionale, ha offerto a tutti i percettori di assegni di diritto allo studio, una carta prepagata, Genius Card, collegata ad un codice IBAN senza alcuna commissione di apertura.
In sintesi, si ritiene che limitare l'utilizzo della modalità di pagamento in contanti ed il favorire strumenti di pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità della transazione finanziaria, permetta di favorire i controlli sulle dichiarazioni ISEE e renda più snella la procedura e i tempi di pagamento e, nel contempo, come gli esempi sono stati riportati sopra, non comporti un onere aggiuntivo ai percipienti.
Faccio affidamento sulle capacità del Consigliere Leo anche a dare evidenza di queste nuove modalità per rendere più agevole il servizio di pagamento. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leo per la replica.



LEO Giampiero

È stata una lettura precisissima, Presidente Cattaneo - desidero ringraziare l'Assessore Quaglia, la Giunta e gli Uffici - per la risposta per quanto, logicamente, estremamente giuridica e burocratica. Mi spiace che in questo momento non siano in aula i Consiglieri Stara e Pentenero che hanno seguito la vicenda, ma c'è il Consigliere Molinari, con cui abbiamo lavorato per attivare tutte le semplificazioni possibili.
Credo che l'Assessore Quaglia abbia dimostrato la grande sensibilità della Giunta nel processo di sburocratizzazione e la grande capacità della dirigenza nell'affrontare la materia.
Sulla seconda parte soddisfazione totale, sulla prima, denunciando mie non complete capacità di comprensione, ho bisogno di una piccola spiegazione tecnica. Se ho compreso, per gli appalti c'è un discorso complicatissimo, ma sui contributi alle piccole associazioni.
Ho bisogno di una piccola spiegazione tecnica.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Quaglia per una precisazione.



QUAGLIA Giovanna, Assessore al bilancio e finanze

Una nuova circolare - di cui darò copia al Consigliere Leo - di luglio 2011, la n. 4, fa rientrare quei contributi nel dovere di tracciabilità.
Quello che gli Uffici intendono portare avanti, soprattutto sui casi specifici che ho elencato sopra, la possibilità di dare evidenza a strumenti, il più possibile semplici e gratuiti, in modo da non causare un aggravio di spese e di complicazioni per chi deve ricevere questi contributi, seppur muovendosi nei paletti che, purtroppo o per fortuna, la circolare ha indicato per le pubbliche amministrazioni.



PRESIDENTE

Prego, continui pure, Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Chiedevo proprio che ci fosse uno sforzo di semplificazione, perch siamo tutti sostenitori del massimo rigore e legalità, ma nel contempo ci preoccupiamo di non rendere la vita più difficile del necessario ai cittadini.
Credo che con le norme nazionali esistenti, i suoi Uffici, Assessore Quaglia, abbiano agito proprio al meglio del meglio.
Grazie.



PRESIDENTE

Dichiaro chiuso il punto relativo al sindacato ispettivo.


Argomento: Nomine

Nomine (rinvio)


PRESIDENTE

Comunico che il punto 4) all'o.d.g. relativo a "Nomine" verrà trattato domani alle ore 15.
Comunico, altresì, che la Presidenza provvederà a distribuire le schede di una serie di nomine, così come fatto pervenire per iscritto ai signori Presidenti di Gruppo.
Comitato regionale per le comunicazioni (CORECOM): elezione di tre componenti. A seguito dell'elezione dei componenti dello stesso CORECOM, il Consiglio procederà, con voto segreto, all'elezione, al suo interno, del Presidente, in quanto il CORECOM è in scadenza e non può essere prorogato per la sua natura di autorità di garanzia.
Dovremmo poi procedere alla nomina del Consiglio di Amministrazione: designazione di due componenti; del Collegio dei Revisori: designazione di un componente.
Per quanto riguarda l'Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d'Aosta, per il quale la Giunta regionale ha già fatto pervenire circa dieci solleciti in forma verbale e scritta, com'è noto questa nomina non è stata effettuata, in quanto è venuto meno il numero legale nel corso della scorsa seduta.
Dovremmo poi procedere alla nomina di un membro effettivo e di un membro supplente del Collegio dei Revisori dei Conti, Fondazione del Teatro Stabile di Torino, in quanto, al momento, il Collegio è incompleto per colpa della Regione.
Infine, alla Fondazione Torino Wireless, Consiglio di Amministrazione, per la nomina di un rappresentante.
Pertanto, domani alle ore 15 verranno distribuite le schede per queste nomine.


Argomento: Parchi e riserve - Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)

Proseguimento esame disegno di legge n. 54, inerente a "Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 (Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità)"


PRESIDENTE

Proseguiamo con la trattazione del disegno di legge n. 54, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Nella seduta pomeridiana del 12 luglio è iniziato l'esame del provvedimento.
Sono state svolte le relazioni.
In sede di discussione generale, nel corso della seduta del 12 luglio e in quella del 19 luglio, sono intervenuti i Consiglieri Reschigna Buquicchio, Muliere, Ronzani, Ponso, Botta Marco, Tiramani, Lepri, Carossa e Pentenero, Manica, Negro, Cerutti, Bresso, Boeti, Gariglio, Angeleri Biolé e Comba.
Sono iscritti a parlare il Consigliere Giovine e la Consigliera Spagnuolo.
Il Consigliere Giovine non è presente in aula; la Consigliera Spagnuolo rinuncia all'intervento.
Non essendoci altre richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale.
Passiamo alla trattazione degli articoli.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 17) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: Si abroga l'articolo 1.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
È un emendamento che ci permette di reintrodurre il tema lungamente affrontato in Commissione e in una delle due relazioni di minoranza che ci ha visti protagonisti.
È un emendamento velleitario, perché non crediamo che abbia la minima speranza di essere accolto, però andrebbe ad eliminare la parte in cui è indicato che le zone naturali di salvaguardia sarebbero spostate al di fuori delle aree protette.
È un tema su cui ci siamo lungamente battuti in Commissione e credevamo che valesse la pena riportarlo in Consiglio, in quanto non condividiamo per nulla la posizione assunta dalla maggioranza di voler espungere queste parti che, soprattutto nel Parco del Po, rappresentano tuttora, o rappresentavano, a seconda di quale tempo vogliamo utilizzare, un unicum che permetteva comunque una gestione saggia, ragionata e collegata fra le realtà comunali facenti parte dell'area del Parco del Po, che adesso verrà praticamente smembrata.
È vero che ci sono difficoltà di gestione dei Parchi, perché siamo in una fase di ristrettezza economica (bisognerebbe poi indagare in che misura una quota parte di tali ristrettezze economiche sia provocata dal sistema finanziario, se non anche dal sistema politico), ma al di là della valutazione delle cause, che non sono sicuramente oggetto della discussione di oggi, con questo emendamento volevamo sottolineare come il precedente assetto delle aree naturali nella biodiversità era più confacente alle finalità della legge stessa, cioè di tutela della biodiversità, nella formulazione del testo unico della legge regionale 19/2009.
In questo caso ci saranno sicuramente problematiche nella gestione di queste zone di salvaguardia, anche se tutelate da un articolo che vedremo successivamente. Resta però il fatto che, sottraendole al sistema delle Aree protette del Piemonte, sicuramente si viene a creare un vulnus, un difetto in un sistema pensato in maniera più organica.
In questo modo l'Area protetta perde una sua parte, insieme alla trasformazione di una parte stessa delle zone di salvaguardia in aree contigue, come previsto dalla normativa nazionale, ma che non garantisce le stesse tutele.
Tutto questo solo per una mera questione di caccia; di apertura di alcune aree alla caccia. La motivazione, quindi, non ci sembra assolutamente congrua.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Con questo emendamento, che presenta anche la mia firma, come già accennato dal mio Capogruppo, andiamo a chiedere l'eliminazione dell'articolo 1.
Sicuramente sia nella relazione iniziale sia nell'intervento che era stato portato avanti dal Gruppo Movimento 5 Stelle, le motivazioni di soddisfazione, ma soprattutto quelle di critica rispetto a questo testo di legge, erano già abbastanza sviscerate.
Grazie all'opposizione del Gruppo Movimento 5 Stelle in Commissione si è riusciti a fare in modo che buona parte delle ex zone naturali di salvaguardia rientrassero nelle aree contigue. Su queste aree saranno poi redatti dei piani e dei programmi per la gestione della caccia e della pesca.
La Regione potrà disciplinare l'esercizio della caccia controllata riservata ai soli residenti dei Comuni nell'Area protetta e nell'area contigua.
Come è stato già detto, non ci sembra che questo tipo di modifica possa dare dei risultati che vadano nel senso del rispetto e della tutela di queste aree, cosiddette di salvaguardia, alle quali dovrebbero rimanere secondo noi, delle qualità e delle caratteristiche un po' più stringenti e non dovrebbe passare l'ottica del mero ritorno economico e di quella che è una liberalizzazione del prelievo venatorio. Grazie.



PRESIDENTE

È aperta la discussione generale.
Non vi sono richieste d'intervento né in discussione generale né per dichiarazione di voto.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17), sul quale l'Assessore Casoni, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 1, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 18) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: Si abroga l'articolo 2.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Anche l'emendamento n. 18) è un emendamento abrogativo dell'articolo 2 che riguarda l''istituzione delle aree contigue ex legge nazionale 394/91.
È stato quindi frutto del compromesso, per noi un compromesso al ribasso, trovato in Commissione dopo lunghe discussioni, proprio per cercare un minimo di salvaguardia di una parte delle cosiddette zone naturali di salvaguardia, che era prevista da legge nazionale, cioè quelle contigue, adiacenti, confinanti e vicine alle Aree protette stesse, che possono avere anche un discorso fisico e geografico di condivisione di quelli che sono i piani delle Aree protette.
In questo caso alcune aree, come l'area contigua del Bosco delle Sorti la Partecipanza di Trino, sono state interessate, e lo sono ancora, da grandi problematiche anche dal punto di vista dei finanziamenti per la manutenzione dell'area protetta stessa.
L'area dello Stura di Lanzo, l'area della Fascia Fluviale del Po tratto torinese, la Fontana Gigante, la fascia fluviale del Po tratto vercellese alessandrino e del Cuneese, la Palude di San Genuario, la Spina Verde l'Alpe Devero, Gesso-Stura, Val Strona e i Laghi di Avigliana sono state inserite come aree contigue. Tutte le altre zone naturali di salvaguardia invece usciranno dalla porta delle Aree protette ed avranno quindi molte meno tutele.
Già in questo caso, nelle aree contigue la gestione vera e propria verrà affidata ai Comuni, con tutte le difficoltà del caso, perch conosciamo molto bene le difficoltà dei trasferimenti statali. Le vediamo qui in Regione e quindi possiamo immaginare che, a cascata, le difficoltà peggiorano e si amplificano in Provincia e negli Enti locali. Quindi, vi saranno sicuramente difficoltà a mettere in pratica il compito di questa legge regionale, che è quello di tutela della biodiversità riguardante le aree contigue. Ancora maggiori difficoltà vi saranno per le zone naturali di salvaguardia.
Quindi, ovviamente la Regione predispone i piani e i programmi insieme agli Enti locali interessati per limitare nelle aree contigue la gestione della caccia e della pesca, ma in ogni caso sarà concessa, a meno che la Regione disciplini l'esercizio della caccia sotto forma di caccia controllata, riservata ai soli residenti dei Comuni dell'Area protetta e dell'area contigua.
In questo caso, sarà comunque possibile cacciare anche nell'area contigua, nonostante le modifiche dovute al fatto che la Corte Costituzionale aveva dichiarato incostituzionale la caccia all'interno delle aree protette. Così, all'interno delle aree contigue potremo anche cacciare.
Tutto nasce da questa motivazione, che - ribadisco - riteniamo assurda.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 18) prevede o propone l'abrogazione dell'articolo 2 di questo disegno di legge. Con quest'articolo si vanno ad elencare esattamente quali sono le aree contigue, individuate già in sede di discussione in Commissione, che sono un compromesso un po' al ribasso. Ci sono aree corrispondenti un po' a molte delle Aree protette del territorio regionale: il Bosco delle Sorti, la Stura di Lanzo, l'area contigua della Fascia Fluviale del Po tratto torinese, la Fontana Gigante, la fascia fluviale del Po nel tratto di Vercelli Alessandria, nel tratto cuneese, la Palude San Genuario, la Spina Verde, l'Alpe Devero, Gesso-Stura, l'Alta Val Strona e i Laghi di Avigliana.
In questo modo si è cercato un po' di creare quella che può essere una toppa rispetto al fatto che le zone di salvaguardia non venissero più tenute in considerazione.
Queste aree sono adiacenti alle Aree protette e hanno delle condivisioni soprattutto per quanto riguarda uso del suolo, fauna e flora.
Però, in realtà, proprio la fauna subirà dei contraccolpi piuttosto evidenti proprio perché si è tentato in tutti i modi - in tal senso questa proposta è in linea - di inserire il prelievo venatorio all'interno di queste aree contigue.



PRESIDENTE

Grazie.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Non essendoci richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale.
Chiedo se qualcuno intende intervenire per dichiarazione di voto.
La parola al Consigliere Tiramani per dichiarazione di voto.



TIRAMANI Paolo

Intervengo per ribadire l'approvazione all'articolo 2, come Gruppo consiliare della Lega e come Consigliere del territorio. Volevo rimarcare quello che per me - l'ho già evidenziato in sede di discussione generale è un problema, ovviamente sto parlando dei Sacri Monti.
Non ritengo giusto - anche perché non ero presente ai lavori di Commissione - che Varallo non abbia pari dignità con Crea. È inaccettabile e invito la Giunta a individuare una mediazione, per tentare di capire come affrontare la questione: per me è un problema che quello che viene considerato il Sacro Monte più bello del Piemonte non venga considerato in questa legge e abbia solo un centro di restauro.
Chiedo una pari dignità, anche per correttezza, perché ho un emendamento pronto e vorrei con la Giunta e con il Consiglio condividere un percorso per individuare una via d'uscita.
Ritengo altamente scorretto quanto prospettato da alcuni partiti, ossia prevaricarsi verso Varallo solamente per una discussione meramente politica. Cerchi un po' tutto il Consiglio di essere oggettivo e di trovare una via d'uscita.
Ripeto: con assoluta correttezza e trasparenza avrei potuto far calare all'ultimo momento questo emendamento con le tre firme dei Capigruppo, ma non è mia abitudine essere scorretto, anche nei confronti dell'opposizione.
Avrei potuto farlo all'ultimo, ma, proprio per correttezza anche nei vostri confronti, chiedo, alla Giunta di pensare ad una soluzione - una soluzione ponte - che possa risolvere il problema. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William, Assessore ai parchi e aree protette

Grazie Presidente.
Capisco la richiesta, però sarebbe mia intenzione mantenere comunque un'unitarietà del soggetto. Per questo mi impegno rispetto all'individuazione di una soluzione, per dare, comunque, un riconoscimento a Varallo, affinché, in effetti, rispetto al sistema possa, pur rimanendo la sede ufficiale a Crea, avere un ruolo, che credo gli spetti anche per la situazione.
Quindi, chiederei al Consigliere Tiramani di soprassedere sulla presentazione di questo emendamento; nel frattempo, mi impegno a predisporre un emendamento di Giunta, che poi verificherò con tutti i Capigruppo, affinché questa possa essere una soluzione di maggioranza e quindi, di minoranza. Se riusciremo a individuare questa mediazione, che sia di soddisfazione dell'Aula, aspirerei a fare in modo che anche su questo provvedimento si trovi, tra virgolette, lo "stesso consenso", che come tutti hanno detto, è stato dettato dal buonsenso. È un provvedimento di cui è importante l'approvazione, in quanto, nello stesso momento, dà delle risposte non solo ai Sacri Monti, infatti abbiamo anche molti altri parchi che attendono questa legge.
Quindi, chiedo al Consigliere di aspettare a presentarlo, tra mezz'ora sarò in grado di presentare un emendamento che, però, prima, vorrei confrontare con i Gruppi di maggioranza e di opposizione, per vedere se questa soluzione può facilitare l'approvazione di questa legge alla quale tutti teniamo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola al Consigliere Bono.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
La situazione è surreale, simpatica! Ovviamente, stavamo parlando di tutt'altro, ma, giustamente, lo sappiamo, l'interesse, praticamente, è solo sulla gestione - in questo momento, ovviamente, ne abbiamo discusso prima in Commissione - è tutta concentrata sull'importanza che verrà data al Sacro Monte di Varallo o meno. Spero che l'intero dibattito sul testo di legge, che prevede una cinquantina di articoli, non si riduca solo a capire quanto peso ha Varallo, anche perché immagino ne parleremo ampiamente a partire dall'articolo 15.
Mentre ci sono, essendo presente l'Assessore Casoni, chiedevo un suo pronunciamento non tanto in merito al nostro emendamento - essendo abrogativo non penso troverà spazio di discussione - ma per quanto riguarda l'applicazione - Assessore Casoni, le chiedo se può restare ancora dell'articolo 32 della legge n. 394/1991, che prevede che all'interno delle aree contigue possa essere disciplinato l'esercizio della caccia cosiddetta "controllata", ovverosia limitata solo ai residenti dei comuni dell'area protetta limitrofa e/o dell'area contigua.
Quindi, chiedo all'Assessore Casoni - non so se mi è sfuggito nell'analisi in Commissione - se è già previsto questo esercizio della caccia in forma controllata all'interno delle aree contigue oppure se occorrerà un regolamento o una dichiarazione d'intesa con gli enti locali da parte della Regione.
Con questa richiesta termino il mio intervento. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

La situazione è surreale, anche perché tale provvedimento, a questo punto, poteva già essere licenziato dall'Aula con una discussione di merito su alcuni punti, visto il positivo lavoro svolto in Commissione. Invece, la maggioranza - o parte della maggioranza - ha voluto incartarsi sul testo di questo disegno di legge.
Voglio ricordare all'Aula intera che questa mattina abbiamo ricevuto una bella lettera firmata dal coordinatore della Conferenza permanente del sito UNESCO Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, Padre Vito Nardin Rettore del Sacro Monte di Calvario, e dal vicecoordinatore della Conferenza permanente del sito UNESCO Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, Architetto Carlo Capponi, direttore dell'Ufficio Beni culturali dell'Arcidiocesi di Milano, che è stata inviata al Presidente della Giunta regionale, al Presidente del Consiglio regionale, all'Assessore Casoni e a tutti i Capigruppo del Consiglio regionale, nella quale, sostanzialmente si dice che la scelta di separare Varallo dal sistema dai Sacri Monti è miope! Allora, intanto sgombriamo il campo da una questione: per andare avanti e per chiudere...



(Scampanellìo del Presidente)



RESCHIGNA Aldo

Noi siamo disponibili a chiudere velocissimamente il provvedimento, ma sgombriamo il campo da una questione: qui in aula si rinunci alla logica di separare il Sacro Monte di Varallo dal complesso dei Sacri Monti del Piemonte, lo si dica chiaramente! Dopodiché, se ci sono altre questioni che la Giunta intende sottoporre, come emendamento, alla valutazione dell'Aula chiedo che, prima di andare avanti, la Giunta scopra le sue carte.
Presidente, è impossibile...



PRESIDENTE

Lo so, le chiedo scusa.
È vero, è avvenuto tutta la mattina: alla ripresa dei lavori disporr la parte dietro in modo diverso, glielo posso garantire.
Però, dobbiamo faro uno sforzo comune per poter ascoltare i colleghi altrimenti diventa difficile, soprattutto sui provvedimenti di legge.
Prosegua.



RESCHIGNA Aldo

Grazie.
La Giunta sveli le sue carte! Allora, se la Giunta vuole chiedere una sospensione della discussione sul disegno di legge, la chieda e presenti la proposta: ritengo anche surreale - lo dico molto francamente - che l'Assessore Casoni chieda di lasciargli mezz'ora di tempo per inventarsi un emendamento.



(Commenti in aula)



RESCHIGNA Aldo

Per presentare un emendamento...



(Commenti in aula)



RESCHIGNA Aldo

Qui posso parlare un po' chiaramente! Per inventarsi un emendamento che salvi capra e cavoli, faccia e non faccia, di tutti i soggetti che si sono impegnati in questa vicenda.
Sospendete la discussione sul disegno di legge in questione e presentateci un emendamento, che noi valuteremo: se non stravolgerà i principi di unitarietà, non creerà "figli e figliastri" all'interno del sistema del Sacri Monti, non modificherà scelte che sono state assunte dalla complessità dei Sacri Monti, lo giudicheremo in senso positivo. Se invece, creerà una sorta di sbilanciamento, solo perché qualcuno in questa vicenda deve salvare la faccia (sarebbe stato meglio pensarci qualche mese fa ad esporre quella faccia che oggi dev'essere salvata!), noi continueremo col nostro atteggiamento.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste di intervento per dichiarazione di voto?



(Commenti del Consigliere Reschigna)



PRESIDENTE

Collega Reschigna, per favore!



(Commenti del Consigliere Reschigna)



PRESIDENTE

Vi sono altre richieste d'intervento? La Presidenza farà una comunicazione dopo la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 18), sul quale l'Assessore Casoni, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Indìco la votazione palese sull'articolo 2, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
Dopo l'intervento del collega Tiramani e degli altri Consiglieri che ancorché in dichiarazione di voto e per sostenere la propria posizione sull'articolo 2, hanno espresso, in maniera molto chiara, il proprio pensiero, l'Assessore Casoni chiedeva una sospensione di dieci minuti per incontrare i Capigruppo e i Consiglieri interessati al provvedimento in Sala A, con l'intento di trovare una mediazione.
I nostri lavori riprenderanno alle ore 12. La sala A è a vostra disposizione.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.39 riprende alle ore 12.34)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Poiché la Giunta regionale ha manifestato l'esigenza di ulteriore tempo per presentare gli emendamenti, proporrei all'Aula di sospendere l'esame del disegno di legge n. 54 e di riprenderlo nella seduta consiliare pomeridiana.
Possiamo procedere all'esame dell'ordine del giorno n. 463, che questa mattina abbiamo iscritto al punto 6.1) dell'o.d.g., come da intesa, per poi interrompere i nostri lavori della mattinata e riprenderli alle ore 14.30 con la seduta ordinaria, che prevede il proseguimento dell'esame del disegno di legge n. 54.
Vi ricordo che alle ore 15 il Presidente della Regione terrà una comunicazione sulla situazione FIAT e, a seguire, l'Assessore Quaglia interverrà in merito ai cosiddetti "precari" della Regione.


Argomento: Questioni internazionali - Trattamento economico dei Consiglieri

Esame ordine del giorno n. 463 presentato dai Consiglieri Artesio, Pedrale Cerutti, Motta Massimiliano, Cursio, Bresso, Costa Rosa Anna, Negro Manica, Ronzani, Vignale, Lepri, Spagnuolo, Reschigna, Valle, Gariglio Botta Franco Maria, Botta Marco, Muliere, Cantore, Boniperti, Comba Mastrullo, Leo, Carossa, De Magistris, Marinello, Angeleri e Bussola inerente a "Gettone presenza in favore della gravissima situazione di emergenza che sta colpendo il Corno d'Africa"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 463, avente ad oggetto "Gettone presenza in favore della gravissima situazione di emergenza che sta colpendo il Corno d'Africa" presentato dalla Consigliera Artesio, di cui al punto 6.1) all'o.d.g.
La parola alla Consigliera Artesio per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Lo illustro cogliendo l'occasione di ringraziare tutti i colleghi del Consiglio regionale che, in modo trasversale, hanno aderito a questo appello. Ovviamente, la cronaca della vicenda che sta colpendo il Corno d'Africa è nota a tutti i colleghi del Consiglio regionale. Abbiamo una situazione di povertà endemica che è stata ulteriormente aggravata dalla condizione della siccità e che non prevede, a livello locale, la possibilità di avvio di posizioni solidaristiche dato lo stato di povertà di quei Paesi e dato il loro essere costantemente attraversati da situazioni di conflitto gravissime.
Proprio nella giornata odierna si è tenuta a Roma la riunione della FAO, nella quale è stato fatto il punto degli aiuti che sarebbero necessari per intervenire a tentare di contrastare le difficili condizioni e i susseguenti - purtroppo - decessi per carestia.
Da questo punto di vista, credo che, come lo Stato dovrà intervenire in base alla corrispondenza dei propri impegni di solidarietà internazionale così ciascuna istituzione, singolarmente, e ciascun cittadino, potrà nell'ambito delle proprie possibilità, contribuire ad incrementare questo fondo, che è sicuramente già strutturalmente inadeguato per quanto riguarda gli aiuti internazionali, ma è drammaticamente distante dal fabbisogno in questa emergenza.
Potremo avere, da un lato, un'adesione generalizzata a questa proposta di ordine del giorno, che, nel nostro specifico, propone la devoluzione del gettone di presenza del Consiglio regionale, e, contemporaneamente ritrovare, da questa emergenza, le ragioni comuni per sostenere complessivamente la cooperazione internazionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Voterò questo ordine del giorno, sebbene vi sia la consapevolezza che ciò non significhi risolvere i problemi. Vorrei cogliere questa occasione perché deve essere confermato l'impegno del Consiglio regionale, prima che interrompa la propria attività per la pausa feriale, a porre in votazione gli ordini del giorno sulla cooperazione internazionale che avevamo discusso in Aula e che poi, al momento della votazione, avevamo interrotto.
Sarebbe un po' incoerente, e oserei dire anche ipocrita, che la Regione, che vanta un'esperienza molto forte sul sostegno della cooperazione internazionale e ha saputo, nel passato, legare le comunità locali e molte amministrazioni comunali (non solo le organizzazioni di volontariato) a progetti coerenti che andassero in questa direzione, oggi sia totalmente disimpegnata, almeno sul piano della legge di bilancio, sul tema della cooperazione internazionale.
Voterò l'ordine del giorno presentato ed illustrato dalla collega Artesio, ma è l'occasione, per me e per il Gruppo regionale del Partito Democratico, di ribadire al Presidente del Consiglio regionale, come abbiamo avuto modo di fare anche in sede di Conferenza dei Capigruppo, di chiedere che prima di giovedì sera si pongano in votazione gli ordini del giorno che sono stati presentati, sia da questi banchi, che dai banchi della maggioranza, sul tema della cooperazione internazionale. Grazie.



PRESIDENTE

Come lei sa - ne sono certo, perché essendo Presidente di Gruppo è sempre molto attento - gli ordini del giorno n. 418 e 411 sono iscritti al punto 7) dell'o.d.g. di queste sedute, quindi penso che questo impegno potrà essere sicuramente rispettato, perché abbiamo ancora una serie significativa di sedute, fra le quali anche la seduta serale di giovedì 28.
La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente.
Come segnalavano alcuni colleghi, il Presidente Cattaneo sa benissimo che abbiamo presentato un ordine del giorno (il n. 418) a firma Leo, Costa Rosa Anna, Pedrale, Spagnuolo e altri colleghi del PdL. Quindi l'argomento della cooperazione internazionale ci sta a cuore.
In quell'occasione avevamo concordato, come ricorderà il Presidente Cattaneo, di dedicare sicuramente uno spazio in merito. È vero che adesso l'urgenza prevale, quindi mi rimetto alla decisione dei Capogruppo e concordo con i colleghi Reschigna e Artesio.
Avevamo pensato che fosse opportuno convocare un Consiglio non dico aperto, ma appositamente dedicato a questo tema; mi rimetto alla decisione dei Capigruppo sull'opportunità dell'una o dell'altra cosa.
Certo, l'urgenza c'è. L'urgenza dell'ordine del giorno della collega Artesio è immediata. Stiamo per votarlo subito e convintamente ringraziandola di averlo presentato.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno n. 418, avevamo ipotizzato di fare una seduta straordinaria, una seduta in cui pubblicizzare l'argomento per richiamare l'attenzione.
Se non c'è il tempo e se voi ritenete che sia più importante votare possiamo votarlo comunque entro i prossimi due giorni. L'assestamento è a settembre.
Noi comunque abbiamo firmato l'ordine del giorno con la collega Spagnuolo e altri. Dunque ci rimettiamo alle vostre valutazioni, perch riteniamo si tratti di un argomento di grandissimo interesse, reso ancora più attuale dagli avvenimenti odierni.
Dopodiché, la logica dei due ordini del giorno è perfettamente consequenziale, noi siamo d'accordo, ma avendo buona memoria, (come ho dimostrato l'altra volta rispetto a un ordine del giorno che sembrava non esserci, ma che invece era stato presentato), mi permetto di ricordare che l'idea era stata di dare più importanza, più enfasi, più apertura possibile a queste problematiche. Anche il collega Lepri aveva rappresentato quest'idea, per cui mi rimetto al Presidente e ai Capigruppo.
Sull'ordine del giorno specifico siamo d'accordo.



PRESIDENTE

Penso sia più corretto rispettare l'impegno che ci siamo dati questa mattina, quindi porre in votazione l'ordine del giorno presentato dalla collega Artesio.
Ricordo che è obiettivo della Presidenza e della Conferenza esaurire questo ordine del giorno, tant'è che è prevista una serale anche nella sera di giovedì.
Essendo questi documenti al punto 7), mi sentirei di espormi: l'assoluta certezza di arrivare già per via ordinaria, se così non fosse comunque, il Consiglio è sovrano. Basta che ce ne ricordiamo e sicuramente creeremo le condizioni per discutere e votare questi atti di indirizzo.
La parola al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Semplicemente per dire che ovviamente voteremo a favore, come Gruppo dell'ordine del giorno della collega Artesio.
Lei ci ha tranquillizzati, dopo la richiesta del Consigliere Reschigna sulla disponibilità dal punto di vista dell'ordine del giorno, di discutere sulla cooperazione internazionale, che riteniamo anche noi elemento estremamente importante, anche perché direi che è di stretta pertinenza per l'attività del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Botta Marco.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Ringrazio la collega Artesio per aver presentato questo ordine del giorno, che ci permette almeno di fare il punto su questa situazione o perlomeno di portarla all'attenzione anche dei colleghi. È chiaro che le denunce autorevolissime, che provengono dalla Chiesa, dal Papa e da tutte le autorità più importanti come l'ONU e la FAO, vanno nella direzione di un'attenzione di tutte le istituzioni.
Come alcuni colleghi sanno e come il Presidente sa, ho chiesto insieme ad altri colleghi la convocazione del Comitato di Solidarietà, perché certo non possono bastare le poche migliaia di euro che potremo raccogliere a livello volontario da parte dei Consiglieri che vorranno poi donare il proprio gettone su questa iniziativa.
Il Presidente ci ha fatto sapere che ai primi giorni di settembre appena torneremo, il Comitato si riunirà. Penso che quello sia lo strumento giusto da attivare per quanto riguarda il Consiglio regionale. Poi, la Giunta ha strumenti sicuramente più vigorosi e importanti di quelli che il Consiglio può mettere in campo per dare una risposta concreta e vera.
Ripeto, questa è una risposta più affettiva legata all'impulso di generosità, ma che certamente può influire limitatamente.
Tra l'altro, devo dire che noi, come Consiglio regionale e come Comitato di Solidarietà, abbiamo anche una tradizione già di rapporti con ONG che lavorano nel Corno d'Africa, in particolare anche in Somalia, dove mi sembra ci sia l'epicentro della crisi. Quindi, se lo riterremo, potremo avere un canale privilegiato proprio perché c'è tutta un'esperienza pregressa del Consiglio regionale di interventi che hanno avuto, tra l'altro, un buon successo, ma come tutti sanno, per quanto possano essere utili gli interventi del Comitato di Solidarietà, esso dispone di risorse limitate.
Quindi, sicuramente attenzione verso l'ordine del giorno, ma poniamoci come Assemblea, a settembre la questione di una riunione urgente nei primi giorni del mese, all'inizio dei nostri lavori, per dare un senso più compiuto a questo intervento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Negro.



NEGRO Giovanni

Grazie, Presidente.
Credo che, come cattolico credente, sia un dovere.
Ringrazio la collega Artesio per aver presentato questo ordine del giorno per il Corno d'Africa, in Somalia.
A mio avviso, come altri già hanno detto, questa è una piccola goccia però a volte anche le piccole gocce servono.
Io sono d'accordissimo. Il mio Gruppo voterà a favore, però dobbiamo cominciare a pensare al futuro, ossia, come Regione e come Enti pubblici andare incontro a questi Paesi sottosviluppati, creando opportunità di lavoro, insegnando loro a lavorare. Creare delle maestranze in quei territori, se no non riusciremo mai a soddisfare queste enormi esigenze.
Ringrazio di nuovo la Consigliera Artesio. Brava, complimenti! Noi voteremo a favore.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Biolé.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Naturalmente, ad ognuno di noi giungono problematiche di questo tipo e sappiamo che la soluzione non sarà ottenibile tramite questo tipo di misura, però ringrazio la collega Artesio per aver proposto questo tipo, se vogliamo, di sensibilizzazione e di segnale che possiamo dare verso l'esterno rispetto a queste problematiche.
A questo punto, avendone parlato all'interno del Gruppo, abbiamo valutato che questa devoluzione sia veramente poco più che simbolica.
Chiederei alla firmataria se non volesse modificare l'ordine del giorno inserendo invece la devoluzione di dieci gettoni anziché di uno. Grazie.



PRESIDENTE

Allora, faccio una precisazione riguardo all'intervento del collega Biolé: se lei presenta un emendamento, le dico che non lo può fare, perch su un ordine del giorno non è possibile. Se la prima firmataria accoglie la proposta lo può fare e le diamo la parola. Preciso però quale sarà la modalità e richiamo l'attenzione dell'Aula. Consigliere Leo, mi scusi! Se quest'ordine del giorno sarà approvato, nel pomeriggio troverete al tavolo l'elenco con i 60 Consiglieri e gli Assessori esterni, così com'è avvenuto nei casi precedenti. Non possiamo infatti obbligare nessuno a devolvere il gettone di presenza, ma può trattarsi solo di una devoluzione volontaria. Così com'è avvenuto nei casi precedenti, quando ci sarà l'elenco di coloro i quali aderiranno alla devoluzione, il Consiglio regionale - attraverso i propri Uffici - provvederà a fare sostanzialmente due cose: la prima, trattenere l'equivalente del gettone di presenza sullo statino del Consigliere o dell'Assessore Regionale; la seconda, devolvere dove sarà concordato con il Consorzio delle ONG piemontesi la cifra che deriverà dalla somma delle devoluzioni equivalenti al gettone di presenza (circa 122 euro, qualcosa del genere).
Se qualcuno desiderasse devolvere dieci gettoni, o l'intero ammontare dello stipendio di uno o più mesi, lo può fare volontariamente e volentieri il Consiglio regionale si farà carico di trasferire anche quella cifra trattenendola per intero - secondo le disposizioni volontarie di ogni singolo - al Consigliere interessato. È chiaro? Ha chiesto di intervenire la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Ho raccolto le firme - credo in modo francamente molto solidale - da tutti i colleghi del Consiglio su quella proposta, che era la devoluzione di un gettone, con la consapevolezza non solo del consenso ma anche del fatto che si trattasse semplicemente di un'opera di sensibilizzazione significativa ma ampiamente insufficiente rispetto alle necessità di quell'ambito territoriale. Penso che un analogo consenso lo abbiamo ascoltato rispetto all'impegno che si chiede all'Istituzione Regione.
Concorderei quindi su questa linea: mantenere fermo il testo che ad oggi è stato sottoscritto e contestualmente lasciare che l'Ufficio di Presidenza ci rivolga un monito costante nella possibilità che i colleghi del Consiglio procedano in un'ulteriore sottoscrizione, nell'ambito di quanto suggerito dal collega Biolé, attraverso la possibilità che il Presidente ci ricordava di segnalare agli Uffici del Consiglio regionale l'intenzione dei singoli di devolvere più del corrispondente di una seduta.
Mi sembra una modalità ragionevole di conciliare la richiesta che il Consigliere Biolé ha fatto.



PRESIDENTE

Bene. Allora procederemo così: nel pomeriggio faremo trovare al banco alla destra della Presidenza un elenco nominativo dei 60 Consiglieri regionali e degli Assessori esterni dove, a lato del cognome e del nome, ci sarà la frase di rito relativa all'autorizzazione a trattenere il gettone di presenza per andare a costruire la somma totale della devoluzione.
Lasceremo un rigo bianco: se qualcuno vuole scrivere altra cifra la precisi in numero e in lettere e sottoscriva con la seconda firma.
Gli Uffici si faranno carico volentieri sia della parte trattenuta sia di quella in devoluzione.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 463, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che: Il Consorzio delle ONG Piemontesi, di fronte alla gravissima situazione di emergenza che sta colpendo il Corno d'Africa ha lanciato un appello di raccolta fondi per contrastare i rischi di epidemie e di ulteriori crisi alimentari che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di milioni di persone in Etiopia, Somalia, Kenya, Sudan e paesi limitrofi Il Consorzio della ONG Piemontesi ha chiesto a tutti gli organi di stampa e a tutti gli enti e associazioni del territorio piemontese di fare il possibile e dare il proprio contributo affinché il sistema mediatico, le autorità locali e la comunità internazionale, che ad oggi non hanno dato la necessaria attenzione alla crisi umanitaria in corso, rispondano all'appello lanciato dalle Nazioni Unite affinché vengano trovate le necessarie risorse (quantificate in circa 700 milioni di Euro e ad oggi reperite solo nella misura del 30%) per far fronte alle necessità delle popolazioni colpite.
In considerazione della gravissima situazione del Corno d'Africa e dei numerosi appelli a dare il proprio contributo invita tutti i Consiglieri regionali a devolvere l'equivalente del 'gettone' di presenza per una seduta d'aula concordandolo con il Consorzio ONG Piemontesi".
Il Consiglio approva.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.55)



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