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Dettaglio seduta n.126 del 23/06/11 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


NOVERO GIANFRANCO



(Alle ore 14.30 il Consigliere Segretario Novero comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.00)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(La seduta ha inizio alle ore 15.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Procediamo con l'esecuzione dell'Inno Nazionale.



(In applicazione del dispositivo dell'ordine del giorno n. 9 "Unità d'Italia", approvato dall'Assemblea consiliare il 1° dicembre 2010 l'Assemblea, in piedi, ascolta l'Inno nazionale della Repubblica Italiana "Il canto degli italiani")


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Ordine del giorno n. 412 presentato dai Consiglieri Cattaneo, Giovine Molinari, Taricco, Boniperti, Toselli, Novero, Lupi, Placido, Leo, Ponso Goffi, Reschigna, Pedrale, Cortopassi, Spagnuolo, Motta Angela, Leardi Negro, Vignale, Cursio, Tentoni, Tiramani, Montaruli, Burzi, Cerutti, Bono Biolé, Muliere, Motta Massimiliano, Laus, Artesio, Cantore, Bresso Bussola, Botta Franco, Marinello, De Magistris, Mastrullo, Stara, Comba Botta Marco, Angeleri, Gregorio, Costa Rosa Anna, Valle, Buquicchio, Boeti Ronzani e Carossa, inerente a "Abolizione bollino blu auto" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Interventi per calamita' naturali

Mozione n. 82 presentata dai Consiglieri Molinari, Marinello, Carossa Angeleri, Tiramani, Novero, De Magistris, Gregorio e Negro, inerente a "Rimborsi alluvione del 28/29 aprile 2009" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Cultura: argomenti non sopra specificati

Testo unificato delle proposte di legge n. 105 e n. 68, inerente a "Disciplina delle attività e dei servizi necroscopici, funebri e cimiteriali. Modifiche della legge regionale del 31 ottobre 2007, n. 20 (Disposizioni in materia di cremazione, conservazione, affidamento e dispersione delle ceneri)" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Sistema informativo regionale

Ordine del giorno n. 413 presentato dai Consiglieri Motta Massimiliano Boniperti, Burzi, Costa Rosa Anna, Tentoni, Valle e Vignale, inerente a "Governance CSI-Piemonte" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Ieri, durante la Conferenza dei Capigruppo sono state annunciate, con l'accordo di tutti i Capigruppo, alcune proposte di modifica: iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 412, "Abolizione del bollino blu auto", sottoscritto da oltre 50 Consiglieri, accordatisi per la votazione mozione n. 82, "Rimborsi alluvione 28/29 aprile 2009", presentata dai Consiglieri Molinari, Marinello, Carossa, Angeleri, Tiramani, Novero, De Magistris, Gregorio e Negro. Anche in questo caso, solo la votazione.
A richiesta del Gruppo del PD, il testo unificato delle proposte di legge n. 105 e n. 68 "Disciplina delle attività e dei servizi necroscopici funebri e cimiteriali. Modifica della legge regionale 31 ottobre 2007, n.
20, (Disposizioni in materia di creamazione, conservazione affidamento e dispersione delle ceneri".
Se ricordo bene, Consigliere Reschigna, lei aveva chiesto di porla come primo provvedimento, non in coda all'o.d.g. È giusto?



RESCHIGNA Aldo

A me sembrava che in coda ci fossero i provvedimenti della minoranza.



PRESIDENTE

Anche a me. Ha ragione.
Se non ci sono ulteriori richieste di modifica...



(Il Presidente Cattaneo si consulta con il Consigliere Motta Massimiliano)



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.04 riprende alle ore 15.05)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
C'è un ulteriore ordine del giorno, che ha per oggetto "Governance CSI Piemonte", presentato dai Consiglieri Motta Massimiliano, Costa Rosa Anna Boniperti, Burzi, Vignale, Valle e Tentoni, di cui si chiede l'iscrizione in coda all'o.d.g. della seduta odierna.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente all'iscrizione)



PRESIDENTE

Pertanto, do atto che l'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento, così come modificato.



PRESIDENTE

Come primo punto vi sarà la votazione dell'ordine del giorno n. 412; poi la mozione 82 sull'alluvione, solo votazione senza dibattito.
In coda viene iscritto il testo unico sulle proposte di legge n. 105 e n.
68 su richiesta del PD e l'ordine del giorno inerente a "Governance CSI Piemonte" come ultimo punto.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Angeleri, Bresso, Costa Raffaele Cota, Giordano, Maccanti e Sacchetto.


Argomento:

b) Assegnazione in sede referente IV Commissione proposta di legge n. 148


PRESIDENTE

La proposta di legge n. 148, presentata dai Consiglieri Laus, Motta Angela, Pentenero, Taricco e Ronzani il 17 giugno 2011, è stata assegnata in sede referente alla IV Commissione il 21 giugno 2011. Si tratta di norme in materia di selezione e nomine dei Direttori generali delle Aziende Sanitarie Regionali.


Argomento:

c) Incontro della Presidenza del Consiglio regionale con il Presidente dell'Associazione Nazionale Carabinieri e il Comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d'Aosta


PRESIDENTE

Comunico all'Aula che in data odierna la Presidenza ha incontrato il Presidente dell'Associazione Nazionale Carabinieri e il Comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d'Aosta, i quali hanno consegnato un attestato, a firma del Generale di Corpo d'Armata Libero Lo Sardo, che recita così: "Il Presidente nazionale, su delibera del Comitato centrale conferisce l'attestato di benemerenza 'Consiglio regionale del Piemonte' per la vicinanza ai valori dell'Associazione Nazionale dei Carabinieri e per il contributo offerto in occasione del 21° raduno nazionale".


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame ordine del giorno n. 412 presentato dai Consiglieri Cattaneo Giovine, Molinari, Taricco, Boniperti, Toselli, Novero, Lupi, Placido, Leo Ponso, Goffi, Reschigna, Pedrale, Cortopassi, Spagnuolo, Motta Angela Leardi, Negro, Vignale, Cursio, Tentoni, Tiramani, Montaruli, Burzi Cerutti, Bono, Biolé, Muliere, Motta Massimiliano, Laus, Artesio, Cantore Bresso, Bussola, Botta Franco, Marinello, De Magistris, Mastrullo, Stara Comba, Botta Marco, Angeleri, Gregorio, Costa Rosa Anna, Valle, Buquicchio Boeti, Ronzani e Carossa, inerente a "Abolizione bollino blu auto"


PRESIDENTE

Procediamo pertanto all'esame dell'ordine del giorno n. 412 sottoscritto da oltre 50 Consiglieri, su cui vi era l'intesa di metterlo subito in votazione.
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Sull'ordine dei lavori. Mi aiuti, Presidente. In base a quale articolo del Regolamento, o d'altra cosa, non si può illustrare un ordine del giorno di cui si chiede l'iscrizione all'Aula?



PRESIDENTE

La Presidenza non lo ha mai detto né ufficiosamente né ufficialmente.
La Presidenza ha detto al Consigliere Motta che oggi siamo in una seduta speciale, perché all'interno della programmazione quadrimestrale, una seduta è riservata a provvedimenti delle sole opposizioni, a norma di Statuto e di Regolamento.
Pertanto, ho chiesto al collega Motta, ed ecco perché ho interrotto la seduta, di chiedere quantomeno una cortesia al Consigliere Reschigna, che è Presidente del Gruppo titolare della maggioranza dei provvedimenti all'o.d.g. di questa seduta speciale del Consiglio, riservata ai soli provvedimenti dell'opposizione, a norma di Statuto e Regolamento, che avrei posto all'attenzione dell'Aula l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 412.
Il Consigliere Reschigna ha acconsentito al Consigliere Motta, ancorch questa sia una seduta speciale dedicata a provvedimenti solo dell'opposizione, di iscriverlo nel senso che avrebbe garantito, non avendo la sola maggioranza i voti necessari, la condivisione da parte dell'opposizione per l'iscrizione del documento in questione, cosa che è stata fatta.



BURZI Angelo

Senza illustrazione?



PRESIDENTE

Non abbiamo precisato questo.



BURZI Angelo

Lo precisi, perché credo che il collega Motta...



PRESIDENTE

Nessuno ha chiesto di illustrare l'ordine del giorno, collega Burzi.



BURZI Angelo

Il collega Motta non ha chiesto di illustrarlo?



PRESIDENTE

Consigliere Motta, lei ha chiesto di illustrare l'ordine del giorno?



MOTTA Massimiliano

Non ne ho fatto richiesta.



PRESIDENTE

Non abbiamo mai parlato di illustrazione con il Consigliere Motta. Se l'avesse chiesto...



BURZI Angelo

Avrebbe detto di sì?



PRESIDENTE

Penso di sì.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Chiedo di avere la copia dell'ordine del giorno presentato dal Consigliere Motta.



PRESIDENTE

Se l'Aula acconsente e serve l'illustrazione, si può illustrare anche in secondo un momento. Se poi addirittura dovessimo evadere il punto all'o.d.g., probabilmente sarà anche possibile discuterlo ed eventualmente votarlo.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 412, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che con legge regionale del 7 aprile 2000, n. 43 (Disposizioni per la tutela dell'ambiente in materia di inquinamento atmosferico. Prima attuazione del Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria) venivano approvate le disposizioni per la tutela dell'ambiente in materia di inquinamento atmosferico e la prima attuazione del Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria con il Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria era stato istituito su tutto il territorio regionale il divieto di circolazione a partire dal 1° luglio 2001 dei veicoli a motore che non sono in grado di attestare il rispetto delle prescrizioni tecniche di cui all'articolo 2 del Decreto Ministeriale dei trasporti e della navigazione 5 febbraio 1996, mediante l'esibizione del 'bollino blu' valido su tutto il territorio nazionale di cui al decreto del Ministero dei trasporti 28 febbraio 1994 e il possesso del certificato relativo al controllo delle emissioni considerato che l'iniziativa di controllo dei gas di scarico denominata "bollino blu" ha trovato nel corso degli anni la sua massima efficacia, in particolare per gli autoveicoli non catalizzati il ricambio dei veicoli e il miglioramento tecnologico hanno portato ad avere un parco circolante costituito da una quota sempre maggiore di veicoli di ultima generazione con una conseguente diminuzione di emissioni di CO (ossido di carbonio), e che il numero di autoveicoli non catalizzati è andato progressivamente diminuendo, anche in virtù dei provvedimenti di limitazione del traffico messi in atto dalle amministrazioni locali tutti gli autoveicoli dal quarto anno dalla prima immatricolazione sono soggetti all'obbligo della revisione biennale, che comprende anche il controllo delle emissioni dei gas di scarico rilevato che dai dati dell'ISTAT e dell'ACI, nel periodo 2005-2009, relativi alle autovetture suddivise per standard emissivo emerge una costante e netta diminuzione degli autoveicoli Euro 0, mentre vi è un incremento notevole di Euro 3, 4 e 5 preso atto che la quasi totalità delle autovetture oggi in circolazione grazie alla tecnologia raggiunta e ai controlli biennali in fase di revisione sulle emissioni di gas di scarico, è conforme ai valori previsti dalla normativa vigente considerato che la conduzione del veicolo che non ha effettuato la revisione di legge comporta le sanzioni previste dall'articolo 80 del decreto legislativo del 30 aprile 1992 n. 285 (Nuovo codice della strada) e il ritiro della carta di circolazione, con conseguente non possibilità di utilizzazione del veicolo fino a che non abbia superato con esito favorevole la revisione, in sede della quale viene effettuato anche il controllo dei gas di scarico ritenuto pertanto che il controllo della conformità delle emissioni dei veicoli ai termini di legge in sede di revisione sia sufficiente, e che conseguentemente si può porre termine all'iniziativa denominata "bollino blu", non ravvisandone più una concreta utilità per il contenimento dell'inquinamento atmosferico impegna la Giunta regionale a presentare, entro tre mesi, un provvedimento per il raggiungimento dell'obiettivo di revoca dell'iniziativa denominata 'bollino blu', a partire dall'anno 2012." Il Consiglio approva.


Argomento: Interventi per calamita' naturali

Esame mozione n. 82 presentata dai Consiglieri Molinari, Marinello Carossa, Angeleri, Tiramani, Novero, De Magistris, Gregorio e Negro inerente a "Rimborsi alluvione del 28/29 aprile 2009"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora la mozione n. 82, testé iscritta all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Questa mozione si riferisce agli eventi del 2009. Relativamente a questo, abbiamo in animo di fare una proroga, poiché vi è la scadenza del 30 giugno per presentare i documenti ai Comuni; i Comuni hanno poi tempo fino al 30 settembre per rimetterli in Regione, ma vi sono state delle sollecitazioni in ordine a una tempistica che poteva essere un po' allargata.
Ritengo che si possa lasciare invariato per i Comuni il termine del 30 settembre, termine entro il quale inviare in Regione la documentazione e consentire ai privati fino al 15 settembre di poter presentare quelle dichiarazioni residue ai Comuni.
A questo punto, chiederei ai presentatori della mozione di non metterla in votazione oggi; nel frattempo dovrebbe chiarirsi il quadro complessivo che riguarda anche altre calamità e quindi si potrebbe andare ad un'approvazione di un documento migliorato o aggiornato, magari d'intesa coi presentatori, fermo restando che questa proroga fino al 15 settembre ritengo di poterla presentare alla Giunta nella prossima seduta di lunedì.
Quindi l'invito è di sospendere questa votazione e rimandarla a successiva seduta, quando ovviamente saremo in grado di fornire più definitive comunicazioni.



PRESIDENTE

Consigliere Segretario Molinari, alla luce di quanto ha detto la Giunta, qual è la sua posizione in qualità di Consigliere?



MOLINARI Riccardo

Grazie, Presidente.
Voglio ringraziare il Vicepresidente Cavallera in quanto volevamo poter parlare di questa mozione con la Giunta prima di votarla, anche perch votare un documento senza avere la certezza che il documento porti a un risultato ha poco senso. Qui non stiamo facendo della demagogia sul problema, ma vorremmo che il problema si risolvesse.
Visto e considerato che l'atto della Giunta di prorogare i termini a settembre è un atto che va nella direzione di risolvere il problema capiamo che la Giunta ora ha delle difficoltà di bilancio per cui, non avendo ancora un bilancio approvato, non può rispondere con tranquillità e sincerità se questi fondi per venire incontro alle esigenze degli alluvionati ci sono o meno - apprezziamo lo sforzo della Giunta apprezziamo l'apertura del Vicepresidente Cavallera e siamo d'accordo a rinviare la mozione per poterla votare ed eventualmente anche modificare nella direzione che la Giunta ci potrà indicare, ma sempre per cercare di dare una risposta concreta alle esigenze degli alluvionati del 2009, senza fare delle promesse che poi la Giunta non sarebbe in grado di mantenere.
Il nostro interesse è risolvere il problema. Ringraziamo per quest'ulteriore proroga, nella speranza che il problema possa risolversi.



PRESIDENTE

Quindi la mozione è ritirata?



MOLINARI Riccardo

La lasciamo depositata, in attesa di un bilancio più chiaro.


Argomento: Comuni

Esame proposta di legge al Parlamento n. 78, inerente a "Modifica all'articolo 97 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti locali)"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della proposta di legge al Parlamento n. 78, di cui al punto 2) all'o.d.g.
Ricordo che la proposta di legge è stata licenziata a maggioranza dalla I Commissione il 1° aprile 2011.
Ricordo inoltre che per le proposte di legge al Parlamento nazionale occorre indicare, in sede di dichiarazione di voto, dopo l'approvazione dell'intero testo della legge, a quale ramo del Parlamento i proponenti intendono inviare la proposta (Senato o Camera dei Deputati).
La parola al relatore, Consigliere Taricco.



TARICCO Giacomino, relatore

Grazie, Presidente.
Svolgerò solo alcune considerazioni, perché alcune riflessioni già sono contenute nel testo della relazione che accompagna questa proposta di legge al Parlamento e che quindi i colleghi potranno tranquillamente leggere.
La spiegazione di questa norma è molto semplice. Noi abbiamo, anche in virtù del fatto che la nostra Regione è una Regione con una grande frammentazione territoriale, nella quale soprattutto in tanti territori più marginali vi sono in moltissimi casi appezzamenti di terreni e quindi conseguentemente particelle catastali di dimensioni molto piccole in tantissimi casi ed in molti casi, soprattutto in territori collinari e montani, appezzamenti e particelle catastali che hanno un valore unitario assolutamente esiguo, ci troviamo in molti casi in una situazione paradossale, nella quale molte di queste particelle non sono oggetto di cessione o di vendita.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliere Taricco.
Colleghi, siamo in fase di presentazione di una proposta di legge al Parlamento e credo che il relatore abbia il diritto di essere ascoltato.
Chiedo da parte vostra una maggiore attenzione, grazie.
Continui pure, collega Taricco.



TARICCO Giacomino

Dicevo, abbiamo in molti casi, proprio alla luce di questa peculiare situazione del nostro territorio, un contesto nel quale molte di queste particelle e di questi appezzamenti non sono oggetto di cessione, di vendita e, conseguentemente, di ricostruzione di accorpamento fondiario per il fatto che in molti casi il valore dell'atto notarile che sarebbe necessario è di gran lunga superiore a quello che è il valore del terreno quindi nessuno ovviamente compra un appezzamento di terreno dove magari l'appezzamento varrebbe 200/300 euro e l'atto per poterlo acquisire ne vale 1.000/1.500.
Allora la proposta che noi facciamo è molto semplice, e cioè quella di dare la possibilità ai Segretari comunali di quei territori sui quali insistono questo tipo di situazioni di poter, come già possono fare i Segretari comunali per gli atti di interesse dell'Ente cui appartengono, di rogitare questi atti con un'ovvia riduzione dei costi necessari e conseguentemente, con la possibilità di mettere in atto percorsi che potrebbero portare a riaccorpamenti fondiari e quindi in qualche misura ad una gestione più razionale del territorio.
Crediamo sia una proposta di grande buonsenso che pensiamo possa affrontare, partendo da un altro presupposto rispetto a quello che hanno fatto altri Paesi europei, il tema del riaccorpamento e della riaggregazione fondiaria così fondamentale nel nostro Paese. È quindi una proposta molto semplice: sono sostanzialmente pochi concetti chiari che riteniamo possano però avere un'importanza fondamentale e crediamo che un articolo unico in due commi possa essere uno strumento semplice con cui affrontare un grande problema che può portare innegabili benefici all'ambiente sul nostro territorio.
Credo che ci siano tutte le condizioni perché una proposta di questa natura, come già è stata approvata all'unanimità in Commissione, possa esserlo anche in Aula.



PRESIDENTE

Dichiaro aperta la discussione generale.
Ci sono interventi su questa proposta di legge? Prego, collega Vignale, prenda pure la parola.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
La proposta di legge del collega Taricco, ancorché al Parlamento nazionale, com'è corretto che sia perché non è, purtroppo, una competenza regionale, è certamente una proposta di buonsenso. Peraltro, ogni qualvolta vi è una nuova legislatura, viene presenta una proposta di legge simile che però purtroppo il Parlamento non recepisce mai. La nostra Regione più di altre ha questo problema, pertanto è una proposta di buonsenso.
Mi permetto di intervenire non soltanto nel merito della proposta di legge, ma anche un po' nel metodo. Noi viviamo - parlo ovviamente a titolo personale - una situazione un po' anomala. Abbiamo approvato un Regolamento del Consiglio regionale che, come abbiamo detto in decine di occasioni aveva due grandi modifiche: da una parte consentiva alle opposizioni di vedere in Aula, come sta avvenendo oggi, alcune loro proposte; dall'altra consentiva alla maggioranza e, in particolar modo, alla Giunta, garantire tempi certi nell'azione di governo.
L'aspetto un po' anomalo è che - lo dico giusto per la comprensione di una situazione non proprio semplice, per cui ci trasciniamo il disegno di legge n. 101 da qualche mese - se avessimo dovuto agire con la stessa modalità con cui i colleghi dell'opposizione si sono comportati fin qui e nella valutazione del Regolamento - e poi dirò perché - e nella valutazione delle norme, avrei dovuto presentare, pur condividendo il testo, una ventina di emendamenti alla proposta di legge presentata dal Consigliere Taricco. Per due motivi. Il primo perché non esiste - lo comunico al Presidente - la sessione dedicata alle opposizioni. Questa è una scelta che hanno fatto i Capigruppo di maggioranza.
Il nostro Regolamento dice che, nella programmazione quadrimestrale almeno un quinto delle leggi, salvo quelle di bilancio, devono essere dell'opposizione, ma non c'è scritto in una parte del Regolamento che nella calendarizzazione quadrimestrale vanno dedicate singole sessioni alle opposizioni.
Ricordo le modalità che abbiamo adottato in Consiglio nella precedente legislatura. Se volete, quella di oggi è una modalità, dal punto di vista metodologico, un po' forte, ma di buon senso. Quando si facevano - è accaduto una volta in cinque anni - degli accordi per cui venivano approvate sei leggi, una che interessava l'opposizione, due che interessavano anche l'opposizione, oltre che la maggioranza, e le altre quattro che interessavano la maggioranza, prima si inserivano le leggi più importanti della maggioranza e, successivamente, quelle dell'opposizione.
Questo significa, caro Consigliere Taricco, che per votare la sua legge prima si approva la legge n. 101 - tanto l'altra è al punto 2) dell'o.d.g.
e poi si vota la legge al Parlamento nazionale n. 78. Altrimenti c'è una schizofrenia nell'interpretazione regolamentare non soltanto da parte della maggioranza ma, soprattutto da parte della maggioranza che, oggettivamente per un Consigliere di maggioranza, è incomprensibile.
Rispetto alla certezza dei tempi di governo debordiamo rispetto all'interpretazione regolamentare, stiamo da molte settimane in Commissione Regolamento, poi arriviamo al secondo punto - la tutela delle opposizioni e infiliamo cinque proposte di legge dell'opposizione che velocemente andiamo ad approvare. È evidente - ed è corretto nell'interpretazione regolamentare, e anche in quello che ne consegue - che, nel momento in cui la proposta di legge n. 78 verrà approvato, il Consigliere Taricco e il Partito Democratico avranno tutta la legittimità a spiegare al mondo agrario che, grazie alla proposta di legge oggi approvata, qualora approvata al Parlamento nazionale, s'è fatto un importante passo avanti lo fa bene il suo lavoro, Consigliere Taricco, è pura scuola quella che sta facendo; lo spiego più ai colleghi di maggioranza che non a chi sa fare opposizione - che anzitutto unisce molti terreni e, in secondo luogo, non vi è una spesa.
Mentre il Consigliere Taricco e il Partito Democratico acquistano consenso - per esempio, nella sua Provincia, che è un territorio a grande vocazione agricola - noi siamo qui a sudarci il disegno di legge n. 101 e barattiamo con l'opposizione anche il più piccolo emendamento, anche su temi largamente condivisi. Penso, per esempio, perché ne abbiamo discusso moltissimo, al tema della caccia. Presenterò due subemendamenti relativamente alla caccia nei parchi perché lo chiede il mondo agricolo.
Così tu oggi, collega Taricco, dici che hai fatto votare la proposta di legge n. 78 e almeno io rispondo dicendo che a questo subemendamento hai votato contro, almeno, per quanto mi riguarda, facciamo uno a uno. Con il secondo subemendamento dico che andrebbe abrogato il divieto dell'utilizzo della radio, perché è uno strumento di sicurezza.
Ormai siamo al paradosso che dobbiamo fare quasi opposizione all'interno dell'Aula, pur essendo maggioranza. Non so se qualche collega vuole risvegliarsi dal torpore di interpretazione regolamentare e capire che siamo la maggioranza. La maggioranza tende a votare le leggi del Governo regionale o della maggioranza regionale, non dell'opposizione. Ogni tanto, in un rapporto corretto che ci deve essere con l'opposizione come vi è stato nei cinque anni precedenti, leggi di buon senso come il progetto di legge n. 78 presentato dal collega Taricco vanno approvate.
Questo non può esser il metodo, altrimenti uno ha due possibilità: o segnala, o se ne va. La terza, è farsi prendere in giro. Sinceramente delle tre ipotesi la terza è quella che tenderei a scartare.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale.
Sulla questione da lei rilevata - chiedo un attimo di attenzione da parte dell'Aula - è assolutamente vero quello che lei diceva, e cioè che il Regolamento non prevede una sessione apposita per la trattazione dei provvedimenti dell'opposizione; tuttavia, è altrettanto vero che non è assolutamente vietato organizzarsi in questo modo.
La informo che la Conferenza dei Capigruppo, presente anche il Presidente del suo Gruppo, ha ritenuto all'unanimità, per dare piena attuazione all'articolo 13, quindi per dare attuazione alla riserva della trattazione di un quinto dei provvedimenti proposti dall'opposizione quindi non è necessaria l'approvazione, ma la trattazione - di prevedere nel quadrimestre attuale, se non ricordo male, due o tre pomeriggi (non di martedì) per esaminare i provvedimenti dell'opposizione. È una modalità che non è assolutamente assoggettata ad interpretazioni regolamentari, ma è una scelta precisa.
Ripeto: la Conferenza dei Capigruppo, all'unanimità, così ha deciso ovviamente l'Ufficio di Presidenza ha convocato secondo quanto deciso dalla Conferenza dei Capigruppo.
La parola al Consigliere Buquicchio sulla discussione generale della proposta di legge n. 78.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
interessante l'intervento del Consigliere Vignale. Dal suo punto di vista, magari, avrà anche ragione.
Il Consigliere Vignale parte da un presupposto: che tutto debba essere frutto di un accordo politico. Ci sono tante cose, nell'ambito di un'attività istituzionale, che non possono prescindere dall'accordo politico.
Relativamente, invece, alle proposte di legge, ritengo che l'accordo politico sia un elemento da tenere in considerazione. Ma è solo un elemento.
L'elemento principale, prioritario, imprescindibile, indifferibile è quello della bontà del provvedimento. Se il provvedimento merita di essere votato, ancora prima delle valutazioni di carattere che attengono all'accordo politico tra maggioranza e minoranza, deve essere preso in considerazione per la sua bontà. Oppure no? Questa "corsia preferenziale", come la definisce il collega Vignale, ma che preferenziale non è, delle proposte di legge della minoranza, non implica assolutamente il licenziamento, da parte della Commissione competente, con un voto favorevole. Tant'è vero che ci accingiamo a discutere della proposta di legge relativa alle rievocazioni storiche, che mi appartiene, che è stata licenziata dalla Commissione consiliare con parere contrario e che, verosimilmente, sarà bocciata dall'Aula. Dunque, il fatto di dare spazio democratico ad un confronto su proposte di legge di interesse di una parte, non implica nocumento all'altra parte.
Considererei, invece, un grave elemento di nocumento il fatto di pensare che un consesso legislativo, a prescindere dalla bontà di un provvedimento solo in funzione di un accordo, debba decidere per l'approvazione o per la bocciatura.
vero che in passato - lo so, perché nella scorsa legislatura c'eravamo entrambi, sebbene sedessi tra i banchi della maggioranza e lei tra quelli dell'opposizione - come coda di un atteggiamento ormai inveterato, si tendeva a non considerare o a non prestare molta attenzione ai provvedimenti della minoranza. Ma dobbiamo uscire dal quel discorso e considerare i provvedimenti come tali: se sono buoni, a prescindere da colui che ne è stato il primo firmatario, dobbiamo lavorare tutti insieme per portarli a votazione; se non sono buoni, si fa capire con le buone maniere (magari un po' più eleganti rispetto a quelle che qualche collega della maggioranza mi ha riservato in sede di Commissione, relativamente alla proposta di legge sulle rievocazioni storiche!). Poi la democrazia ha i suoi numeri e sono quelli che decidono.
Detto questo, trovo veramente singolare il suo ragionamento, perché dà per scontato che il provvedimento della minoranza debba essere votato sulla scorta di un accordo. Così non va bene: se il provvedimento non è buono indipendentemente dal fatto che sia della maggioranza o della minoranza la minoranza ha tutto il dovere di opporsi fino in fondo, così come la maggioranza ha i numeri per bocciarlo. Questa, a mio avviso, è la logica che si dovrebbe seguire in un consesso democratico adulto; in un consesso democratico che non voglia fare ciò che è esclusivo di parte e di fazione.
Comprendo lo spirito del suo discorso, ma la invito con il cuore in mano a uscire da quelle logiche per fare qualcosa di positivo e di costruttivo in questa Regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Non condivido molto l'atteggiamento "buonista" del mio collega Buquicchio!



(Commenti del Consigliere Buquicchio)



RESCHIGNA Aldo

Era una battuta, collega! A parte gli scherzi, alle questioni di merito sollevate dal Consigliere Vignale, potrei rispondere tranquillamente che dopo il suo intervento per noi il risultato è comunque garantito: se passa la proposta di legge noi sosterremo, giustamente, che il collega Taricco ha avuto un'idea intelligente; se non possa, noi affermeremo che la maggioranza, solo perch tale, ha impedito che una proposta di legge intelligente per il mondo agricolo potesse procedere.
Potrei concludere qui il mio intervento, ma sappiamo che la realtà è un'altra. Diciamocelo francamente: caro collega Vignale, se vuoi vieni pure tra i banchi dell'opposizione, che noi ti ospitiamo volentieri! Fino a quel momento, l'opposizione la facciamo noi. Proprio in relazione alle tue considerazioni e proprio perché l'opposizione la facciamo noi fino in fondo, ho richiesto che mi venissero immediatamente trasferiti dalla sede del Gruppo all'aula tutta una serie di emendamenti e di ordini del giorno legati al disegno di legge sul collegato alla legge finanziaria. Perché gli accordi, quando si sottoscrivono, devono essere rispettati all'interno di quest'aula, altrimenti rimettiamo in discussione tutto rispetto alle questioni che stiamo tentando di portare avanti. Ma il problema non è questo.
La questione è che l'intervento del collega Vignale non ha come obiettivo l'opposizione e non ha neanche come obiettivo la proposta di legge al Parlamento nazionale presentata dal collega Taricco.
L'intervento del collega Vignale ha come obiettivo il Presidente del Consiglio regionale e il Presidente del Gruppo del Popolo della Libertà.
talmente evidente che anche una persona poco normodotata come il sottoscritto è riuscita a capirlo! Vi ripeto - e non voglio farla più lunga del necessario su questo piano che siamo solo all'inizio della legislatura; una legislatura difficile e complicata. Ogni volta che si riunisce questo Consiglio regionale non facciamo altro che riscontrare a quale livello di scontro all'interno della maggioranza stiamo assistendo, o all'interno dei Gruppi, nel rapporto tra i Gruppi e la Giunta, nei rapporti tra i Gruppi e l'Ufficio di Presidenza e con la Presidenza del Consiglio regionale. Guardate che il percorso è complicato e lungo, ma voi siete arrivati ad un punto che rischia di mettere fortemente in discussione l'efficienza, la produttività e la capacita, da parte di questa legislatura, di produrre degli atti significativi per il bene Piemonte.
Noi avvertiamo le contrapposizioni e gli scontri all'interno del PdL o nei rapporti tra lo stesso e la Giunta (peraltro, oggi abbiamo assistito ad un attacco molto diretto e duro nei confronti del Presidente del Consiglio regionale sotto questo aspetto). Ma non possiamo esimerci dal rilevare che tutto ciò sta determinando una condizione di forte paralisi nell'attività di questa Amministrazione regionale, oltre all'incapacità sul merito delle questioni che noi abbiamo avuto modo di denunciare con molta forza in questo primo anno.
Siamo all'inizio di una legislatura. Non mi reputo un grande "esperto" di attività in Consiglio regionale, dato che sono solo alla seconda legislatura, mentre i colleghi Ronzani e Muliere sono sicuramente più competenti di me sotto questo aspetto. Ma credo che non si sia mai visto dopo un anno, un livello di lacerazione così profondo; un livello così elevato di non voglia di affrontare i problemi; un livello nel quale la maggioranza è più dedicata alla regolazione degli scontri al proprio interno piuttosto che al bene e agli interessi della comunità piemontese.
Questo lo riscontriamo ancora oggi, e non è la prima volta. Non è la prima circostanza.
E siccome voglio emulare il modo con cui il collega Burzi finiva sempre i suoi interventi, buono lavoro, signori!



PRESIDENTE

Grazie per l'augurio e per l'intervento.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

La programmazione dei lavori di oggi è stata decisa all'unanimità in sede di Conferenza dei Capigruppo, anche ai sensi Regolamento interno proprio per consentire la discussione di proposte di legge presentate dall'opposizione o di progetti di legge licenziati dalla Commissione in maniera unanime.
Chi non è d'accordo, prenda delle decisioni definitive. Perché il sottoscritto si è anche un po' stancato - anzi, ci siamo un po' stancati per cui bisogna che qualcuno esca dalle ambiguità definitivamente. Se non si condividono determinate decisioni assunte in sede di Conferenza dei Capigruppo lo si dica e ci si dissoci ufficialmente: almeno lo faremo su un piano di chiarezza, che sarà anche un mio piano di chiarezza personale.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Pedrale.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale.
ARTICOLO 1 Sull'articolo 1 non sono stati presentati emendamenti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
Per cortesia, collega Taricco, vuole esplicitare a quale ramo del Parlamento nazionale intende inviare la proposta. Senato o Camera?



TARICCO Giacomino

Alla Camera dei Deputati.



PRESIDENTE

I proponenti hanno indicato, quale ramo del Parlamento cui inviare la proposta di legge, se approvata, la Camera dei Deputati.
Pertanto, procediamo con la votazione, non essendoci dichiarazioni di voto sull'intero testo.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato SÌ 42 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.


Argomento: Patrimonio culturale regionale (linguistico, etnologico, folcloristico, storia locale)

Esame proposta di legge n. 42, inerente a "Riconoscimento e valorizzazione delle rievocazioni storiche della Regione Piemonte" (rinvio in Commissione)


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di legge n. 42, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Relatore di maggioranza è il Consigliere Marinello, che ha pertanto facoltà di intervenire.



MARINELLO Michele, relatore

Grazie, Presidente.
La presente proposta di legge è stata assegnata in sede referente alla VI Commissione il 14 luglio 2011, ed è stata oggetto di consultazioni svolte il 4 novembre 2011.
Nel corso di tali consultazioni la Commissione ha potuto constatare la ricchezza delle iniziative che ogni anno si svolgono sul territorio piemontese.
La Commissione si è poi riunita il 24 febbraio di quest'anno e in tale occasione è stata illustrata l'attività svolta dagli Uffici regionali per sostenere le rievocazioni storiche piemontesi.
Anche in assenza di una norma di legge specifica, la Regione ha finanziato regolarmente, fin dal 1998, le rievocazioni storiche individuando le risorse necessarie nei capitoli di spesa della legge regionale 58/78.
Nel corso del dibattito sono emerse alcune criticità, quali se sia necessaria l'approvazione di un provvedimento di legge dedicato unicamente alle celebrazioni storiche; se l'ingente impegno di spesa previsto sia compatibile con il momento di grave difficoltà economica e se sia opportuna la previsione di un programma pluriennale che appesantirebbe fortemente l'iter procedurale.
stata quindi evidenziata l'esigenza che le leggi settoriali vengano inserite in un più ampio contesto, ovvero in una legge quadro che contenga tutte le norme inerenti le attività culturali.
Alcuni commissari, in sede di VI Commissione, hanno sottolineato, di fatto, l'esigenza che la legge regionale 58 del 1978 venga rivista, al fine di adeguare i contenuti alle nuove esigenze.
Nel corso del dibattito è emersa la necessità di poter approfondire il dibattito sulla proposta di legge alla presenza dell'Assessore alla cultura, cosa che è avvenuta il 14 marzo, dove la Commissione si è nuovamente riunita.
L'Assessore ha evidenziato che uno degli obiettivi primari della Giunta è di pervenire all'approvazione di una nuova legge di sistema dedicata a tutto il comparto cultura e spettacolo, che superi la legge regionale 58/78.
In tale ottica, i Consiglieri di maggioranza hanno ritenuto di licenziare con il voto contrario la proposta di legge n. 42, con l'intenzione di ricondurre i contenuti nella legge di sistema che verrà presentata in un prossimo futuro.
Qui termina la relazione formale predisposta in accordo con gli Uffici.
La mia considerazione è che su una tematica come questa, che non ha tensioni ideologiche, e che è stata affrontata in maniera efficace dalla Regione Piemonte fino ad oggi con interventi mirati, non è il caso di arrivare in Aula con il voto negativo sulla proposta di legge - cosa che ci può stare, perché alla fine la maggioranza, come ricordava qualcuno, magari in maniera un po' improprio un attimo fa, fa la maggioranza.
Tuttavia, su una tematica di questo tipo, molto poco politica e dalle connotazioni più tecniche, alla luce di quanto si è detto nella relazione cioè della volontà di un disegno complessivo di revisione delle regole che disciplinano gli interventi della Regione nel campo della cultura, da relatore mi permetto di chiedere e di suggerire che questa proposta di legge non arrivi in Aula con il voto negativo, ma venga ricondotta nell'ambito degli approfondimenti che sul settore cultura sono in atto in VI Commissione.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al relatore di minoranza, nonché primo firmatario della proposta di legge, Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea, relatore

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche il Consigliere Marinello.
Non ho mai nascosto di essere rimasto male per il modo con cui all'epoca, alcuni mesi fa, si è affrontata la discussione di quest'argomento su cui, per quanto concerne l'attinenza dello stesso alla legge 58 del 1978, c'è da discutere in modo onesto.
vero, la legge 58 del 1978, che tratta della promozione, della tutela e dello sviluppo delle attività dei beni culturali, richiede una rivisitazione totale.
Essendo l'argomento relativo alle rievocazioni storiche solo una piccola fetta di tutto questo, qualcuno ha ritenuto che non fosso giusto opportuno e conveniente fare una legge di settore.
Il mio modesto pensiero è che una legge di settore, in mancanza di una legge quadro complessiva, serve sempre, però su quest'argomento avrei gradito, da parte di alcuni esponenti della maggioranza, una volontà di confronto più corretta, e avrei preferito che si fosse evitata quella bocciatura dell'articolo 1 in Commissione, veramente un caso eccezionale che avevo interpretato anche in modo abbastanza offensivo.
Non posso che ringraziare l'apertura da parte del Presidente della Commissione, il Consigliere Marinello, ed esprimo il mio parere favorevole al ritorno in Commissione, nella speranza che si possa avere più tempo e volontà di affrontare nel merito la questione, sia relativa all'ambito di settore sia relativa al rapporto dello stesso con la legge 58 nel suo complesso.
Grazie.



PRESIDENTE

Mi sembra di capire che vi sia un'intesa per rinviare il provvedimento in Commissione, Consigliere Buquicchio? Benissimo.
Per rinviare il provvedimento in Commissione, oltre il voto, serve fissare un termine entro il quale la Commissione deve rimandare il documento in Consiglio.
Un termine congruo potrebbe essere 60 giorni al netto della pausa estiva.
Pongo in votazione il rinvio in Commissione della proposta di legge n. 42 con parere favorevole di entrambi i relatori.
Indìco la votazione palese sul rinvio in Commissione della proposta di legge n. 42.
Il Consiglio approva.


Argomento: Ordinamento sportivo

Esame proposta di legge al Parlamento n. 118, inerente a "Modifica all'articolo 8 della legge 24 dicembre 2003, n. 363 (Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo)"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della proposta di legge al Parlamento nazionale n.
118, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Sono relatori i Consiglieri Costa Rosa Anna e Laus.
La proposta di legge è stata licenziata all'unanimità dalla VI Commissione, il 13 aprile 2011.
Anche in questo caso, in sede di dichiarazione di voto e prima di procedere al voto finale sull'intero testo, i proponenti dovranno indicare il ramo del Parlamento nazionale al quale intendono inviare la proposta di legge.
I relatori intendono intervenire? Prego, Consigliera Costa; ne ha facoltà.



COSTA Rosa Anna, relatrice

Grazie, Presidente, e grazie, colleghi.
Poiché è la giornata dedicata ai provvedimenti dell'opposizione, cedo volentieri la parola al collega Laus. Abbiamo concordato insieme la relazione, pertanto lascio a lui l'illustrazione.
Grazie.



PRESIDENTE

La ringrazio per la sua sensibilità ed attenzione istituzionale.
La parola al Consigliere Laus.



LAUS Mauro, relatore

Presidente, grazie a lei e grazie per il garbo e l'eleganza della collega Costa.
Non leggerò la relazione tecnica, ma ringrazio i colleghi della maggioranza per quest'opportunità.
un provvedimento inserito nel nostro collegato, quindi avrà la sua efficacia nella regione Piemonte. Vuole essere uno stimolo da estendere qualora approvata la legge, a tutto il territorio nazionale.
La proposta di legge - in sintesi - evidenzia un elemento importante a garanzia della sicurezza di chi pratica gli sport invernali da discesa e da fondo: l'utilizzo del casco protettivo.
Il casco è un ausilio protettivo fondamentale, in grado di salvare molte vite umane, pertanto si ritiene indispensabile formulare una proposta di legge al Parlamento, ai sensi dell'articolo 121 della Costituzione, per elevarne l'obbligo d'utilizzo ai minori, fino agli anni 18.
Ringrazio ancora i colleghi di minoranza e di maggioranza.
Per quanto riguarda la scelta del ramo del Parlamento cui inviare la legge, sono un po' combattuto! Faccia lei: è indifferente.
Grazie.



PRESIDENTE

Me lo dirà in seguito: ci pensi.
Apriamo il dibattito generale sulla proposta di legge.
Non essendovi richieste d'intervento sul dibattito generale, procediamo con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
I proponenti indicano, quale ramo del Parlamento nazionale cui inviare la proposta di legge, se approvata, la Camera dei Deputati.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato SÌ 39 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.


Argomento: Comuni

Esame testo unificato del disegno di legge n. 88 e della proposta di legge n. 28, inerente a "Riordino delle funzioni amministrative sanzionatorie"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del testo unificato del disegno di legge n. 88 presentato dalla Giunta regionale, e della proposta di legge n. 28 presentata dal Gruppo del Partito Democratico, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Sono relatori i Consiglieri Angeleri e Reschigna.
I testi sono stati licenziati a maggioranza dalla I Commissione il 27 maggio.
Si tratta di un testo unificato; non vedo il collega Angeleri, pertanto do la parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo, relatore

Poiché c'è già qualcuno che svolge una funzione ostruzionistica, oggi mi riposo e do per letta la relazione!



PRESIDENTE

Grazie.
aperto il dibattito generale sul testo unificato del disegno di legge n. 88 e della proposta di legge n. 28.
Non essendovi richieste d'intervento, chiedo ai colleghi Consiglieri di prendere posto, poiché il testo unificato ha una serie di articoli da porre in votazione.
Procediamo, dunque, con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Prendo atto dell'approvazione di questo disegno di legge che riordina le funzioni sanzionatorie, dando all'Ente competente delle verifiche anche la possibilità di incassare gli introiti delle sanzioni stesse.
un riordino che era necessario per dotare la Regione di quest'aggiornamento normativo atteso da tempo.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Cavallera.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno votato SÌ 37 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento: Cultura: argomenti non sopra specificati

Esame testo unificato delle proposte di legge n. 105 e n. 68, inerente a "Discipline delle attività dei servizi necroscopici, funebri, cimiteriali. Modifiche della legge regionale del 31 ottobre 2007, n. 20, (Disposizioni in materia di cremazione, conservazione e affidamento e dispersione delle ceneri)" (rinvio)


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del testo unificato delle proposte di legge n. 105 e n. 68.
Tale testo unificato è stato licenziato dalla I Commissione il 17 giugno 2001.
Sono relatori i Consiglieri Angela Motta e Angeleri.
La parola alla relatrice, Consigliera Motta Angela.



MOTTA Angela, relatrice

Avevo concordato con il collega Angeleri di rimandarla, poiché lui non è presente.
Pertanto, le chiedo alcuni secondi di tempo per conferire con i colleghi.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.05 riprende alle ore 16.06)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Stiamo esaminando il testo unificato delle proposte di legge n. 105 e n. 68. La seconda è presentata dai Consiglieri Carossa, Angeleri ed altri mentre la prima dalla Consigliera Angela Motta ed altri.
Pertanto, non essendo presente il Consigliere Angeleri, ma credo che interverrà in sua vece il Capogruppo Carossa, do la parola alla Consigliera Motta, che ha pertanto facoltà di intervenire.



MOTTA Angela, relatrice

Grazie, Presidente.
Le chiedo scusa per questa minima interruzione.
Queste proposte di legge, la n. 68, che modifica l'articolo 8 della l.r. 31/10/2007 n. 20 in materia di "Disposizioni in materia di cremazione conservazione, affidamento e dispersione delle ceneri" e la n. 105 "Disciplina delle attività e dei servizi necroscopici, funebri e cimiteriali", sono leggi ampiamente condivise dai Gruppi consiliari. Di questo sono molto orgogliosa insieme al collega Angeleri, che è correlatore di questo testo unificato.
Crediamo che questa legge sia veramente attesa dal territorio piemontese, dalle associazioni di categoria, ma soprattutto dai familiari perché in questi anni troppe volte abbiamo dovuto purtroppo assistere a casi di cronaca connessi al fenomeno denominato "caro estinto".
Si tratta di comportamenti illeciti posti in essere da alcuni impresari che procacciavano funerali all'interno di strutture sanitarie o altre strutture.
Quindi, serviva una legge che monitorasse e desse garanzie sia alle imprese corrette che vogliono liberalmente lavorare in materia anche di libera concorrenza, ma soprattutto per i familiari che non devono essere sottoposti nei momenti più dolorosi della loro vita a pressioni o sollecitazioni d'ogni genere.
Quindi, è una riforma che abbiamo voluto con forza e che crediamo possa essere molto utile al nostro territorio e ci auguriamo, com'è avvenuto in Commissione, che venga licenziata a maggioranza, se non all'unanimità perché è una proposta bipartisan.
Per questo voglio ancora ringraziare non solo il collega Angeleri, che con me si è preso l'onere di confrontarsi con le associazioni e con i colleghi in commissione per cercare di arrivare il più possibile ad un testo condiviso, ma soprattutto tutti i colleghi che hanno partecipato al gruppo di lavoro che è stato formato e agli uffici perché - lo voglio ricordare - grazie a loro abbiamo questo testo di legge unificato. La loro competenza, la loro pazienza e il loro appoggio sono stati fondamentali per arrivare al testo conclusivo, e quindi a loro va il nostro grazie.



PRESIDENTE

rientrato il Consigliere Angeleri, che credo voglia intervenire in qualità di cofirmatario di entrambe le proposte di legge, ma è relatore della n. 68 Ha chiesto la parola il Consigliere Angeleri; ne ha facoltà.



ANGELERI Antonello, relatore

Grazie, Presidente.
La collega Motta ha già svolto la relazione al testo unificato su cui abbiamo lavorato per alcune settimane, anche attraverso una sottocommissione.
Non è stato un lavoro facile e in questo senso vorrei che andasse il mio ringraziamento, e penso anche quello di tutti i membri della Commissione, ai funzionari e ai dirigenti che ci hanno aiutato a mettere insieme due testi di legge, le proposte n. 68 e n. 105: un complesso di norme che tra l'altro era già stato esaminato nelle legislature precedenti e che non aveva mai avuto un risultato da un punto di vista legislativo.
Senza ripetere l'intervento della collega Motta, mi pare che lo sforzo compiuto da tutti i colleghi in questa sede - la I Commissione, che poi ha creato una sottocommissione - sia stato uno sforzo che obiettivamente dà anche in Piemonte una risposta con alcuni punti fermi e con una precisa volontà sanzionatoria nei confronti di chi svolge un'attività in questo campo delicatissimo utilizzando anche strumenti di pubblicizzazione non del tutto consoni, che abbiamo visto più volte campeggiare sui manifesti nelle varie città italiane.
Devo dire inoltre che, nonostante il lavoro della Magistratura, cui va tutto il nostro rispetto, in questi ultimi anni si sono ripetuti una serie di scandali nelle varie città piemontesi - l'ultimo è proprio quello di Asti, cui si faceva riferimento prima - e quindi era necessario che si dettassero delle linee che il mondo dell'imprenditoria in questo settore fra l'altro, richiedeva.
Ci sono però - lo dico anche per franchezza e per rispetto del lavoro che è stato svolto all'interno della Commissione - alcuni aspetti che volevamo ancora concordare anche con la Giunta e in particolare ovviamente, con i dirigenti e con l'Assessorato alla sanità. Per gli evidenti motivi che naturalmente non sto a sottolineare, quest'aspetto è saltato e quindi penso di poter raccogliere anche il parere favorevole dei colleghi.
Ringrazio il Presidente per aver incardinato questa proposta che aveva bisogno di una risposta, che penso il Consiglio regionale oggi abbia dato instradando il provvedimento stesso; richiederei però al Presidente proprio per portare all'attenzione di questo Consiglio un provvedimento del tutto completo che, per alcuni aspetti sollevati anche dai colleghi in sottocommissione, non è ancora stato definito al 100% - di poterlo rinviare e quindi esaminare, magari, la prossima settimana.
Se c'è da parte dei colleghi questa volontà, penso che alla fine della prossima settimana si possa definire e produrre - mi pare si tratti di due aggiustamenti fondamentali, che non sto giustamente a sottolineare in quest'aula, per non tediarvi - un testo di legge che sia più completo e veramente al servizio innanzi tutto dei cittadini oltre che, ovviamente delle imprese del settore, che noi ci auguriamo lavorino sempre seriamente in un momento delicatissimo della vita che tocca, appunto, ciascuno di noi.
Ringrazio quindi se la proposta verrà accolta, ovviamente con la promessa di poter approvare in tempi rapidissimi il provvedimento, già dalla prossima settimana.



PRESIDENTE

Bene. Il proponente Consigliere Angeleri chiede che il testo unificato sia rinviato ad altra seduta.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Motta; ne ha facoltà.



MOTTA Angela

Condivido la richiesta del correlatore, collega Angeleri, perché in Commissione c'erano due o tre aspetti votati all'unanimità, ma con mandato agli Uffici di rivedere la formulazione degli emendamenti da proporre.
Credo quindi debba essere necessaria ancora una settimana di tempo e la richiesta che provo a fare all'Aula è che il provvedimento possa essere inserito al primo punto, o tra i primi punti, dell'o.d.g. del prossimo Consiglio.



PRESIDENTE

No, il prossimo Consiglio è già convocato: il provvedimento non è all'o.d.g. e bisognerebbe iscriverlo. Lo rinvierei, se siete d'accordo, ad altra seduta e nella prossima Conferenza dei Presidenti di Gruppo decidiamo quando iscriverlo.
Dal momento che mi sembra di rilevare che vi sia un'intesa molto ampia e che sia necessario solo un po' di tempo per migliorare il testo unificato, quando poi sarà il momento - entro qualche giorno - lo rimetteremo all'o.d.g.
Il testo unificato delle proposte di legge n. 105 e n. 68 è dunque rinviato, su richiesta di entrambi i relatori, ad altra seduta.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 101, inerente a "Disposizioni collegate alla legge finanziaria per l'anno 2011"


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame del disegno di legge n. 101, di cui al punto 6) all'o.d.g.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.19 riprende alle ore 16.20)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Propongo all'Aula, in attesa dell'Assessore Sacchetto impegnato in una Commissione importante - mi dicono che arriverà entro le ore 17 - di accantonare la trattazione dell'articolo 7 bis, sul quale insistono i due emendamenti a firma dell'Assessore Sacchetto, che sostanzialmente fanno decadere, in accordo, tutto il blocco degli emendamenti e subemendamenti.
Passiamo dunque all'articolo 7 ter, sul quale chiedo un attimo di attenzione.
ARTICOLO 7 ter L'articolo 7 ter consiste in una serie di subemendamenti - nell'ordine n. 109), n. 227), n. 228), n. 229), n. 235) e n. 6) - che chiedono di istituire nuovi articoli. Incominciamo dal primo, il n. 109).



(Scampanellìo del Presidente)



PRESIDENTE

Scusate, ma ho bisogno dell'attenzione dell'Aula, perché altrimenti non riusciamo a fare le leggi! Questo non è un ordine del giorno: almeno la Giunta, i proponenti dell'emendamento n. 6) - il Gruppo del Popolo della Libertà, primo firmatario il Consigliere Pedrale - e quelli del sub emendamento n. 109) devono seguirmi, perché diversamente non riesco ad andare avanti.
Cominciamo dal subemendamento n. 109) che si propone di modificare l'emendamento n. 6).
Emendamento rubricato n. 6) presentato dai Consiglieri Carossa, Pedrale Angeleri, Vignale: Dopo l'art. 7 bis va inserito l'art. 7 ter (Modifiche alla legge regionale 9 agosto 1989, n. 45 (nuove norme per gli interventi da eseguire in terreni sottoposti a vincolo per scopi idrogeologici -Abrogazione legge regionale 12 agosto 1981, n. 27)." 1. All'articolo 2, comma 6 dell'articolo 2 dopo le parole : "dei fondi serviti" sono inserite le seguenti : "dei mezzi motorizzati dei soggetti autorizzati all'attività venatoria, nei giorni consentiti al prelievo, che espongono copia del tesserino venatorio in corso di validità".
Subemendamento rubricato n. 109) presentato dai Consiglieri Buquicchio Bono, Biolé, Cerutti, Stara, Artesio, Ponso: "All'articolo 2, comma 2 dell'articolo 2 dopo le parole 'dei fondi serviti' sono inserite le seguenti 'dei mezzi motorizzati dei soggetti autorizzati all'attività venatoria e piscatoria nei giorni consentiti al prelievo che espongono copia del tesserino venatorio in corso di validità ed in possesso di certificato di invalidità degli arti inferiori'".
La parola, per l'illustrazione, al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Lo spirito è di restringere la possibilità di accesso in determinate zone da parte di coloro che non hanno esigenza di utilizzare un mezzo che non sia quello delle proprie gambe, limitandolo ai soli portatori di handicap, che hanno una giustificazione.
Lo spirito è questo e penso che possa essere accettato, a meno che non esistano controindicazioni particolari; qualora esistano, sono qui per ascoltare e per valutare.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Buquicchio.
Subemendamento rubricato n. 227) presentato dai Consiglieri Taricco, Lepri Manica, Ronzani, Pentenero, Muliere, Gariglio, Reschigna, Motta Angela: "All'emendamento n. 6 al disegno di legge n. 101, prima delle parole 'dei mezzi motorizzati' sono inserite le seguenti parole 'e, previa autorizzazione del Presidente della Comunità montana'" La parola al Consigliere Taricco per l'illustrazione.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Noi abbiamo chiesto al collega Pedrale di ritirare l'emendamento n. 7 ter) perché, in realtà, è un tema che richiede un approfondimento maggiore che potremmo riconsiderare all'interno della riflessione complessiva che faremo sulla caccia, in quanto immaginare con questo emendamento di autorizzare su piste forestali altre strade semplicemente per la possibilità di accesso dei cacciatori e' comprensibile nella ratio, ma è una semplificazione che ci pare inopportuno inserire in questo testo.
Questo emendamento e tutta una serie di altri emendamenti che abbiamo presentato hanno il compito, qualora non fosse ritirato, di cercare di limitare i danni, anche se ci pare un approccio non sostanzialmente corretto.
Credo che sarebbe meglio se, come avevamo già provato a ragionare nella riflessione sul collegato, il Consigliere Pedrale ritirasse il testo, così evitiamo di perdere tempo in una discussione inutile su cui mi pare ci sia sufficiente convergenza per affrontarlo in altra occasione.



PRESIDENTE

Bene, ho parlato anche con i colleghi Pedrale e Carossa, i quali sono d'accordo ad aspettare l'Assessore Sacchetto, che arriverà tra una mezz'oretta, e a trattare tutta la partita della caccia in un unico momento.
ARTICOLO 8 Passiamo pertanto all'articolo 8 del collegato, che riguarda sostanzialmente la partita dei trasporti pubblici locali e della mobilità metropolitana regionale.
Emendamento rubricato n. 38) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Bonino: Prima del comma 1 dell'articolo 8 sono aggiunti i seguenti commi: La rubrica dell'articolo 8 della legge regionale 4 gennaio 2000, n. 1 (Norme in materia di trasporto pubblico locale, in attuazione del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422) è sostituita dalla seguente: "Agenzia per la mobilità metropolitana e regionale".
Al comma 1 dell'articolo 8 della l.r. 1/2000, le parole: "consorzio denominato Agenzia per la mobilità metropolitana", sono sostituite dalle parole: "ente pubblico di interesse regionale".
Dopo il comma 1 dell'articolo 8 della l.r. 1/2000 è aggiunto il seguente: "1 bis. L'Ente pubblico di cui a comma 1, istituito e disciplinato dalla presente legge, assume forma di consorzio e la denominazione: "Agenzia per la mobilità metropolitana e regionale".
Al comma 2 dell'articolo 8 della l.r. 1/2000, così come sostituito dall'articolo 2 della legge regionale 19 luglio 2004, n. 17, le parole: "in ambito metropolitano" sono soppresse.
La parola all'Assessore Bonino per l'illustrazione.



BONINO Barbara, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 38) si riferisce alla necessità di individuare nell'Agenzia per la mobilità metropolitana un ente pubblico di interesse regionale.
La filosofia che ha guidato la Giunta nell'individuazione di questo percorso si rispecchia nell'intenzione di fornire al territorio all'Assessorato, agli Enti che hanno la delega per il trasporto pubblico locale un contesto all'interno del quale l'integrazione di pianificazione dello sviluppo del servizio di trasporto pubblico sia efficace nella programmazione del servizio ferroviario regionale integrato con l'erogazione del servizio di trasporto pubblico su gomma.
L'Agenzia per la mobilità metropolitana ha lavorato in questo senso dando dei risultati operativi che sono apprezzabili dal punto di vista dello sforzo fatto in ordine alla pianificazione e al confronto con gli Enti che hanno la delega del trasporto pubblico locale.
La Giunta ha ritenuto utile immaginare di estendere questo schema di relazione e la possibilità di integrare i due livelli di progettazione in una struttura regionale, che offra a tutte le Province (non soltanto a quella di Torino) e a tutti i Comuni che esercitano la delega sui trasporti pubblici locali la possibilità di integrare la programmazione del ferro e della gomma senza con questo ipotizzare un percorso lento, faticoso e complicato che riguardi il passaggio delle deleghe da un livello istituzionale all'altro.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Bonino.
Emendamento rubricato n. 139) presentato dai Consiglieri Bargiglio Reschigna, Muliere, Placido, Taricco e Burzi: All'articolo 8 (Modifiche alla legge regionale 4 gennaio 2000, n. 1) del disegno di legge n. 101, prima del comma 1, inserire il seguente comma: "01. Il comma 1 dell'articolo 8 della legge regionale 4 gennaio 2000, n. 1 (norme in materia di trasporto pubblico locale, in attuazione del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422) è sostituito dal seguente: 1. Al fine di coordinare le politiche di mobilità nell'ambito metropolitano torinese, la Regione, insieme agli Enti locali interessati, promuove, entro nove mesi dall'entrata in vigore della presente legge, aderendovi, la costituzione di un consorzio d'interesse regionale denominato Agenzia per la mobilità metropolitana".
La parola al Consigliere Gariglio per l'illustrazione.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
L'emendamento, che peraltro aveva firme autorevoli anche da parte dei colleghi del centrodestra, si poneva l'obiettivo di andare a risolvere una delle questioni giuridiche che minacciavano di fermare l'attività dell'Agenzia per i trasporti dell'area metropolitana, cui con questo emendamento si cercava di rispondere.
Mi pare che l'emendamento presentato dalla Giunta regionale e test illustrato dall'Assessore Bonino sia più ampio, perché contiene la soluzione del problema giuridico cui volevamo far fronte noi, e parallelamente lancia la possibilità di utilizzare le strutture dell'Agenzia anche al servizio degli altri livelli di governo regionale.
vero che le gare sono state fatte, ma comunque i problemi di governo del trasporto pubblico ci sono e ci saranno, anche alla luce dei tagli sulle risorse che determineranno una necessità di ripianificare il trasporto pubblico locale, laddove andiamo a ridurre le risorse di base dei contratti di servizio.
Pertanto, penso di poter ritirare l'emendamento in questione, visto che è superato nei fatti dall'emendamento che è stato appena presentato. Quindi l'emendamento n. 139) viene ritirato.



PRESIDENTE

Diamo atto che l'emendamento n. 139) è ritirato.
Emendamento rubricato n. 50) presentato dai Consiglieri Bono, Biolé: All'art. 8 comma 1 vanno eliminate le parole "Le suddette risorse sono erogate dalla Regione direttamente anche alle aziende di trasporto secondo criteri e modalità stabiliti dalla Giunta regionale." La parola al Consigliere Bono per l'illustrazione.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Nell'ambito del collegato alla finanziaria, vi sono diverse tematiche e abbiamo avuto anche delle difficoltà ad affrontarle tutte con soddisfazione nell'analisi in Commissione.
La modifica che sommessamente proponiamo è di difficile interpretazione, altrimenti proponiamo la soppressione dell'articolo 8 comma 1, per quanto riguarda la parte che definisce che la Regione erogherebbe direttamente anche alle aziende di trasporto delle risorse secondo criteri e modalità stabilite dalla Giunta regionale stessa.
In questo caso, chiederemmo comunque l'inserimento di un passaggio relativo al sentire la Commissione consiliare competente, previa apertura di una valutazione, in quanto, con i principi di sussidiarietà, autonomia e differenziazione, ci chiediamo se è corretta l'interpretazione che ne ha dato l'Assessore, oppure l'interpretazione che noi diamo a questo articolo 8, comma 1, ovverosia se le risorse devono essere erogate direttamente dalla Regione anche alle aziende di trasporto.



PRESIDENTE

Credo che poi l'Assessore le risponderà alla fine dell'illustrazione se lei è d'accordo.
Emendamento rubricato n. 219) presentato dai Consiglieri Taricco, Manica Ronzani, Lepri, Muliere, Gariglio, Reschigna, Motta Angela: Al comma 1 dell'articolo 8 (Modifica alla legge regionale 4 gennaio 2000 n. 1) del DDL n. 101, dopo le parole "Le suddette risorse sono erogate dalla Regione direttamente anche alle aziende di trasporto secondo criteri e modalità stabiliti dalla Giunta regionale" sono inserite le seguenti parole ", sentita la Commissione consiliare competente".
La parola al Consigliere Taricco per l'illustrazione.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Questo emendamento è molto semplice. Noi chiediamo che siano inserite le parole "sentita la Commissione consiliare competente" perché ci pare che, qualora vengano messe in atto queste procedure, sia necessario coinvolgere il Consiglio in questo tipo di valutazione. Credo che non serva null'altro per spiegarne il significato



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Approfitto di quest'emendamento per porre una questione all'Assessore che riguarda le risorse trasferite alle Province e al TPL.
Si tratta di questo: nei mesi scorsi, quando discutemmo il bilancio nella legge finanziaria, ne discutemmo alla luce del fatto che vi erano stati dei tagli al sistema del trasporto pubblico. Successivamente lo Stato e la Regione avevano valorizzato, diciamo così, e fatto dipendere l'intesa sul federalismo fiscale che riguardava le Regioni dall'impegno del Governo a restituire una parte delle risorse tagliate al trasporto pubblico locale.
Ricordo che in quell'occasione (peraltro, il collega Gariglio intervenne in Commissione per chiedere all'Assessore di farci il quadro della situazione) più parti e più Governatori valorizzarono quell'intesa che prevedeva sì un assenso delle Regioni italiane al provvedimento sul federalismo, ma comportava l'impegno del Governo a restituire alle Regioni ciò che era stato tagliato in termini di trasporto pubblico locale.
Ne approfitto, Assessore, per porre una domanda: poiché a suo tempo noi operammo quei tagli che hanno riguardato le Province (e il trasporto pubblico locale), le quali stanno mettendo mano, naturalmente, per far fronte a quei tagli, ad una riorganizzazione delle aziende del TPL, e poiché noi dovremmo essere creditori nei confronti del Governo di una parte di quelle risorse che il Governo si era impegnato a restituire a seguito di quell'accordo, cosa capita in Piemonte? Cioè noi, essendo creditori verso il Governo di quelle risorse che dovrebbero sopperire ai tagli a suo tempo determinati, ritrasferiamo queste risorse al trasporto pubblico locale? Sì o no?



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gariglio; ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Noi capiamo la ratio che ha indotto gli uffici della Regione a presentare questo emendamento, che cerca di risolvere un aspetto annoso delle lungaggini nella usufruibilità dei finanziamenti regionali da parte degli utenti finali, cioè delle aziende. In periodi di crisi, anche queste norme sono importanti.
Noi abbiamo ritenuto di voler inserire quell'inciso perché crediamo che sui criteri sia opportuno che la Commissione venga chiamata ad interloquire. Ovviamente, non vogliamo intervenire nelle scelte amministrative - peraltro non è compito di questo Consiglio - ma riteniamo che sul sistema generale che regola la ripartizione delle risorse ci debba essere un passaggio in Commissione per informare i Consiglieri regionali.
Questo è l'intendimento e riteniamo che oggi sia quanto mai importante nel momento in cui le risorse per la parte di esercizio, che viaggiano su due binari separati, sono in progressivo calo (lo sappiamo e ne discuteremo in Commissione). Proprio per questo, l'ammontare delle risorse per l'acquisto di autobus e la loro ripartizione ci pare estremamente importante che vengano socializzate all'interno della Commissione. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gariglio.
Emendamento rubricato n. 141) presentato dai Consiglieri Taricco e Gariglio: I commi 2, 3 e 4 dell'articolo 8 (Modifiche alla legge regionale 4 gennaio 2000, n. 1) del disegno di legge n. 101, sono soppressi.
La parola al Consigliere Taricco, per l'illustrazione.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Anche in questo caso, l'emendamento si commenta da solo.
Noi chiediamo che i commi 2, 3, 4 dell'articolo 8, che afferiscono i controlli esterni, vengano sostanzialmente eliminati.
Molto semplicemente, ci permettiamo di sottoporre questa modifica all'Aula.



PRESIDENTE

Ho chiesto la parola il Consigliere Gariglio; ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Vorrei soltanto integrare le osservazioni già svolte dal collega Taricco per segnalare all'Assessore che questa norma, la cui ratio è chiara, così pure la provenienza e la genesi che ha avuto, crea una situazione che avrà degli effetti sul trasporto pubblico locale.
Attraverso questa norma, sappiano i colleghi che si privatizza o esternalizza nelle aziende di trasporto anche pubbliche una funzione che è tipicamente amministrativa. Non è che autorizziamo a dare un subappalto per guidare autobus su un certo numero di chilometri, ma autorizziamo le aziende a subappaltare a privati terzi una funzione pubblica quale quella della certificazione della regolarità della presenza a bordo dei clienti ovvero il pagamento del ticket. In pratica, diamo la possibilità a privati di fare sanzioni. Diamo la possibilità a privati di esercitare il ruolo di Polizia amministrativa che noi abbiamo attribuito ai verificatori titoli di viaggio con una norma di questo Consiglio regionale di tre anni fa. Questa normativa creerà - lo sappiamo tutti - un profondo scontento nel mondo sindacale. La norma è vista con molta fibrillazione.
Noi riteniamo che le norme che la Giunta regionale oggi introduce siano potenzialmente lesive dell'unitarietà di gestione aziendale, perché si esternalizza proprio la parte più di esercizio di funzioni pubbliche che attiene alle attività di gestione del trasporto pubblico locale da parte di un'azienda. Sono incaricati di un pubblico servizio che vengono passati, in modo malaccorto, a nostro dire, a terzi. Ecco perché siamo molto critici su questa norma e chiederemmo alla Giunta regionale di ritirarla.



PRESIDENTE

Poiché gli emendamenti sono stati tutti illustrati, dichiaro aperto il dibattito generale sul blocco complessivo degli emendamenti e sull'articolo 8.
Credo che voglia intervenire innanzitutto l'Assessore, poiché sono stati chiesti alcuni chiarimenti.
Prego, Assessore Bonino.



BONINO Barbara, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente. Alcune considerazioni sono dovute.
Intanto, come hanno già anticipato i Consiglieri che hanno commentato gli emendamenti presentati, la vicenda relativa alla necessità di prevedere un trasferimento o un'erogazione diretta delle risorse alle aziende che effettuano il servizio di trasporto pubblico locale è sentita in maniera molto accentuata e va nella direzione di porre rimedio ad una serie ingiustificata di lungaggini burocratiche che oggi si frappongono tra l'erogazione del servizio e l'atto di liquidazione, dovuta e in altra sede disciplinata.
Questi emendamenti non mi convincono per il semplice fatto che i criteri che individuano la ripartizione delle risorse del trasporto pubblico locale non sono minimamente legati al tema dell'erogazione diretta. Questo è un percorso che serve solo per semplificare una procedura di carattere amministrativo. Ma la ripartizione delle risorse, quindi l'individuazione della quantità di risorse che andranno al territorio di Cuneo piuttosto che a quello di Torino sulla programmazione del servizio di trasporto pubblico locale, non ha nulla a che vedere col provvedimento che affrontiamo dicendo che le risorse saranno trasferite direttamente. Quindi il passaggio in Commissione non lo vedrei proprio. Perché è giusto che ci sia un passaggio in Commissione sul tema della ripartizione delle risorse e della programmazione dei diversi livelli di servizio sulle diverse porzioni di territorio - questo mi è ben chiaro e lo condivido - ma il tema qui è di altro livello: si tratta semplicemente di introdurre un percorso che ci consente di tagliare tutta una serie di lungaggini che oggi, come giustamente veniva rilevato, mettono in sofferenza le aziende, visto il momento di crisi e la contrazione delle risorse.
Non sarei dunque dell'idea di raccogliere questi emendamenti perché non vanno nella direzione che probabilmente stava in animo anche ai Consiglieri e ai Gruppi che li hanno sottoscritti.
Presidente, procedo con le considerazioni relative all'emendamento n.
141)?



PRESIDENTE

Lei dovrebbe rispondere complessivamente a tutte le questioni che sono state poste.



BONINO Barbara, Assessore ai trasporti

Perfetto.
Per quanto riguarda, invece, l'emendamento n. 141), ritengo che soprattutto per alcune materie l'esternalizzazione corrisponda ad un percorso di efficientamento. Sappiamo perfettamente che una delle piega del trasporta pubblico locale, in particolar modo nell'area urbana e nell'erogazione di un livello metropolitano di erogazione di servizio, è proprio l'evasione, quindi il notevole livello di mancato introito da parte delle aziende che erogano il servizio di trasporto.
Per contrastare questo fenomeno è necessario modificare radicalmente il livello dell'intervento finalizzato all'individuazione di tutti quei soggetti che normalmente utilizzano il mezzo pubblico senza pagarlo.
Ritengo che la richiesta proveniente da un settore che da tempo ormai vive un livello di sofferenza su questo tema, vada nella direzione di un efficientamento necessario nel livello dei controlli. Questo efficientamento passa attraverso la possibilità di un'esternalizzazione per una questione ben conosciuta da chi gestisce le aziende e sottolinea una certa necessità di incrementare i servizi ispettivi.
Ovviamente la Regione non asseconda soltanto una richiesta proveniente da un contesto che ci segnala la necessità di intervenire in maniera più radicale sul tema del monitoraggio e del controllo del pagamento dei biglietti, ma interviene individuando un percorso finalizzato a certificare l'idoneità dei soggetti che procederanno ad accertare la violazione punita con sanzioni amministrative pecuniarie.
Ritengo che questo doppio percorso, che ci consente di pensare all'esternalizzazione, ma che contemporaneamente ci sposta nella direzione di una verifica dell'idoneità, ci permetta di dire che la garanzia, di cui abbiamo sottolineato la necessità, su un percorso di accertamento di una violazione amministrativa, sia comunque assicurata.
In risposta al Consigliere Ronzani sul tema dei tagli rispondo molto sinteticamente, perché è programmata anche una Commissione all'interno della quale potremo discutere più ampiamente del tema.
La Regione Piemonte ha un differente livello di riconoscimento delle risorse trasferite sul tema del trasporto pubblico locale. Una quota di queste risorse, com'è ben noto, è collegata a criteri di premialità che non ci vede nella condizione di dire che la nostra Regione recupererà il 100 delle risorse precedentemente trasferite.
In maniera molta sintetica, quindi, anche perché avremo l'opportunità di approfondire, le risorse trasferite alla Regione Piemonte non andranno a ristorare completamente il livello di trasferimento delle annualità precedenti sul tema del trasporto pubblico locale.
Per questo motivo, permanendo necessariamente lo scarto, si procederà ad un aggiustamento degli stanziamenti, che però va nella direzione di quell'efficientamento possibile, senza tagli dei servizi, che abbiamo individuato nella misura del 3% per il 2011 e che ci consente di fare un ragionamento ben tollerato dalle aziende.
Differente è la questione relativa al 2012 e al 2013, dove il percorso è più pesante e dove siamo in attesa di verificare il tema della fiscalizzazione e comprendere esattamente quali ripercussioni avrà sull'ammontare di risorse che la Regione Piemonte potrà destinare al trasporto pubblico locale.
Direi, quindi, che per il 2012 e il 2013 si tratta di un work in progress. D'altra parte, la delibera della Giunta regionale prevedeva in maniera molto chiara che, nel caso in cui il livello delle risorse fosse confermato in rapporto alle precedenti annualità, le risorse sarebbero andate nella programmazione di servizi aggiuntivi, innovativi e sperimentali, che discenderanno da quel nuovo livello di programmazione integrata ferro-gomma, che stiamo avviando sia nei tavoli dell'Osservatorio sul trasporto pubblico locale sia - ci auguriamo di poterla attivare all'interno dei lavori dell'Agenzia per la mobilità regionale, non più soltanto metropolitana.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Assessore, le abbiamo chiesto di riflettere per diverse ragioni: gliene illustro una che forse non ha considerato. Gliela faccio anche alla luce della mia ormai trascorsa esperienza di amministratore locale, dove uno dei temi più importanti che riguardano la gestione diretta è il logorio fisico dei lavoratori e la loro progressiva inidoneità, o parziale inidoneità all'attività lavorativa, soprattutto nel caso di lavori usuranti o parzialmente usuranti, come trattasi nel caso dell'autista di trasporto pubblico locale.
Assessore, ha riflettuto sul fatto che le aziende sono costrette, più o meno giustamente - diciamo giustamente - a considerare le parziali e totali inidoneità, e quindi a sollevare questi lavoratori tanto dal lavoro di assistenza a favore dell'anziano, quanto dal lavoro di autista sui mezzi pubblici? Questi numeri non sono di poco valore. Lei, che è più esperta di me nel campo dei trasporti, sa che ogni azienda di trasporto pubblico locale ha quando il 10, quando il 20, quando il 30%, di totali o parzialmente inidonei, che non potendo più viaggiare sul mezzo pubblico, sono chiamati a fare lavori diversi. In non pochi casi si tratta di lavori amministrativi in altri casi si tratta di lavori che potrebbero essere, nel caso specifico, il controllo della regolarità del biglietto piuttosto che il controllo su strada, rispetto al pagamento della tassa per la sosta nei parcheggi con le strisce blu.
Lei non pensa che l'esternalizzazione di questo servizio determini maggiori costi in capo alle aziende di gestione? Secondo me sì. Se c'è la possibilità di poterli impegnare in altre attività, come quella del controllo del pagamento dei biglietti, la parziale inidoneità è coperta. Se invece la soluzione, nello specifico, è l'affidamento a terzi, è verosimile ritenere che, rispetto alla guida del pullman, non sempre vi siano alternative per questi lavoratori.
La nostra preoccupazione è che l'esternalizzazione finisca per aggravare i costi dell'azienda, dovendo essa mantenere dei costi non più utilizzabili, ma considerandone dei nuovi, come quelli che lei si appresta a varare.
Il nostro suggerimento è di valutare attentamente questa opportunità che noi temiamo possa aumentare i costi complessivi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Due brevi considerazioni per l'Assessore.
Dal nostro punto di vista, sul fatto che il pagamento venga fatto direttamente ai responsabili dei servizi invece che agli Enti locali, non chiediamo il coinvolgimento della Commissione, però il testo dell'articolo dice che la Giunta regionale stabilisce i criteri e le modalità con cui questi vengono fatti.
Sul pagamento in quanto tale, è questione amministrativo-formale mentre crediamo sia giusto che la delibera che stabilisce i criteri e le modalità passi in Commissione. Ovviamente, sui singoli pagamenti e sulle singole questioni non deve esprimersi la Commissione, ci mancherebbe, ma crediamo che la delibera generale di criteri e di modalità sia tema che debba riguardare la Commissione.
Visto che l'Assessore ha svolto quella interessante riflessione sul tema delle risorse, vorrei sollecitare la Regione nel suo complesso.
Ci risulta che, soprattutto per quello che riguarda i Comuni capoluogo i pagamenti non siano ancora avvenuti, mentre le Province già hanno ricevuto, da circa un mese e mezzo, le risorse. Ci sono aziende che stanno lavorando per i Comuni capoluogo che hanno bloccato gli stipendi da dieci giorni.
Mi permetto di sollecitare una grande attenzione su questa differenziazione di pagamenti che la Regione ha messo in atto tra Province e Comuni capoluogo, perché ricade su tanti lavoratori che non ne possono nulla.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Ritorno sulla questione che hanno posto il Consigliere Gariglio e il Consigliere Lepri. Francamente non capisco, non è in questione, per quanto ci riguarda, l'esigenza di rendere più efficaci i controlli per ridurre l'area dell'evasione. Per l'amor del cielo! Se questo è il tema discutiamone, vediamo come rendere il controllo più cogente.
Poiché oggi quest'attività è in capo ad aziende che la svolgono attraverso personale dipendente, qual è il risultato che noi otteniamo esternalizzando quest'attività? Che le aziende avranno un problema di esubero del personale. Il primo risultato sarà questo.
L'attività che oggi svolge il personale dipendente delle aziende pubbliche, domani verrà svolto dal personale esterno. Credo, quindi, che le aziende, che hanno già problemi enormi, non potranno sicuramente ricollocare quei lavoratori e li licenzieranno. Siamo in presenza di una stretta nel trasferimento delle risorse.
Se io, addirittura, riduco le competenze in capo alle aziende, come quelle aziende che hanno già problemi dal punto di vista economico e finanziario affronteranno il fatto che io riduco le competenze? Licenziando quel personale! Vogliamo questo? Vogliamo davvero questo? Naturalmente credo che non vi sia contraddizione tra l'esigenza che lei pone (rendere più cogenti i controlli) con il fatto che sia quel personale a farli.
Secondo. Perché li trasferiamo all'esterno? Perché immaginiamo che siano i privati. Qui il problema non è ideologico, per quanto mi riguarda.
un problema di efficacia dell'intervento. Ma poniamolo in capo alle aziende, troviamo il modo affinché quell'attività che noi riteniamo essere per le aziende, essenziale perché incide sulle entrate e sui costi complessivi, venga svolta con maggiore efficacia.
Il fatto che io, per affrontare quel problema, decido che quell'attività la svolgono i privati, attribuendo ai privati non so quali capacità che non abbia il personale delle aziende, francamente, quale il risultato finale genera? Che esternalizzando ho più costi, che non ottengo risultati diversi rispetto a quelli che oggi ottengo e che, invece, devo naturalmente ottenere.
Terzo. Facendo questo intervento, creo una tensione nelle aziende e ho verosimilmente, il problema di affrontare il problema del personale che non farà quell'attività perché noi pensiamo di immaginarla fuori dalle aziende.
Ripensate questa cosa, Assessore, non vi è alcuna ragione perché venga adottata una misura del genere.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gariglio; ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Assessore Bonino, come vede noi abbiamo avuto un atteggiamento estremamente dialogante e costruttivo su questa materia. Cerchiamo di fare dei passi in avanti. Adesso ci proverò, sulla base della sue risposte alle nostre osservazioni.
Prima normativa. L'Assessore Bonino, la Giunta regionale, ci propone di erogare direttamente le risorse per l'acquisto degli autobus alle aziende quindi non più passarle agli enti soggetti di deleghe, alle Province e da queste alle aziende. Diciamo che comprendiamo la ratio di semplificazione pratica per le aziende.
Assessore, le chiediamo di inserire "sentita la Commissione competente". Lei dice che il Consiglio è già sentito nel momento in cui si definisce la ripartizione delle risorse, non è che lo dobbiamo sentire prima di un pagamento. Può andare bene, allora, Assessore, se così è; da questo punto di vista, il nostro emendamento è mal formulato. Lo proponiamo al comma 1 dell'articolo 8, laddove si dice: "Le risorse per gli investimenti, relative al rinnovo del materiale rotabile, sono ripartite agli enti soggetti di delega mediante concertazione". Allora inseriamo qui Assessore, e per quanto riguarda il passaggio in Commissione - questo le chiediamo - vogliamo essere interessati sui criteri con cui la Giunta regionale decide di spendere 100 milioni di euro per l'acquisto degli autobus dandoli alle Province.
Il nostro nodo è avere l'informazione qui, per controllare, perché si tratta di un'allocazione di risorse tra territori diversi e aziende diverse, pubbliche e private. Questo ci pare importante.
Le osservazioni del Consigliere Lepri sono estremamente pertinenti: la maggior parte del servizio di verificatori titoli di viaggio nell'azienda torinese è espletato da persone inidonee alla guida. Questa possibilità di lavoro rappresenta uno sfogo occupazionale per persone che vengono dichiarate inidonee al ruolo di conducente, che è sempre più gravoso.
Questo verrebbe in qualche modo meno.
D'altra parte, vi invito a riflettere ancora su un aspetto. Il livello di aggressioni che i verificatori dei titoli di viaggio delle aziende piemontesi subiscono è altissimo. Pensare che questo livello di stress e di aggressione fisica venga subito da persone che fanno parte di aziende che hanno garanzie normative ben diverse dal comparto del trasporto pubblico mi pare estremamente rischioso.
Con spirito costruttivo, Assessore, le sottolineiamo per l'ennesima volta le difficoltà di questa norma, che, come capiamo, lei presenta in buona fede, ma che crediamo possa comportare ricadute più negative di quelle che si vogliono risolvere.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Motta Massimiliano; ne ha facoltà.



MOTTA Massimiliano

Grazie, Presidente.
Ognuno i rapporti personali li gestisce come vuole. È il terzo o quarto intervento che sento in quest'Aula con cui si sta cercando di additare all'Assessore Bonino di fare un qualcosa che accentra un determinato potere o, comunque, di prendere determinate decisioni che non sono in linea rispetto alla correttezza e alla coerenza.
L'argomento non mi appassiona molto, tuttavia credo ci sia un dato di fatto certo. Questo tipo di bando è stato comunque richiesto l'esternalizzazione di questo servizio è stata richiesta da una persona che ha un nome e un cognome. L'Assessore Bonino è convinta di questa necessità perché convinta da questo signore, che ha un nome e un cognome. Una persona che ricopre anche un ruolo importante all'interno della GTT (amministratore delegato). Questa minoranza - che in altri enti è maggioranza - ha reiterato la sua nomina e ha riproposta la sua nomina rincofermandolo nonostante sia cambiato il Sindaco. L'Assessore Bonino, una volta convinta di questa richiesta, l'ha portata in Aula.
Questo genere di attacco, che sistematicamente viene riproposto in ogni intervento, mi pare abbastanza singolare.
Devo dire il nome e cognome dell'amministratore delegato? Credo che Barbieri sia un nome che conoscete abbastanza bene. Reputo pretestuoso che si continui a tentare di fare quello che si contesta ad alcuni nostri alleati, cioè maggioranza da una parte e opposizione alla stessa maggioranza che sarà presente, anche se non in questo Ente, in altri Enti.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Quando si presentano gli emendamenti, occorrerebbe intenderli correttamente e non come ha fatto il collega Motta; l'Assessore, invece, ha compreso più correttamente, anche nella parte che chiede, rispetto ad un comma, di tornare in Commissione.
Come ha sostenuto il Consigliere Taricco ed altri colleghi, di fronte ad una scelta della Giunta regionale di determinazione di criteri, fatta salva la facoltà della Giunta e il fatto che sia in capo ad essa la determinazione degli stessi, il fatto di sentire la Commissione competente è cosa che è sempre avvenuta, su qualsiasi provvedimento.
Quando ero Assessore e realizzavo deliberazioni che avessero queste caratteristiche, veniva regolarmente e puntualmente richiesto di andare in Commissione e in Commissione si andava, pertanto non vedo il motivo di un non accoglimento da parte della Giunta.
La seconda questione riguarda, invece, l'abolizione di altri commi relativamente al processo di esternalizzazione (così è stato chiamato).
I colleghi Gariglio e Ronzani hanno chiesto chiarimenti in merito alla scelta compiuta ed al rapporto tra efficienza ed efficacia, soprattutto in un momento in cui le aziende si trovano in una situazione di difficoltà.
Questo era un compito che veniva svolto e veniva svolto anche occupando personale specifico. Abbiamo un forte dubbio che tutto questo vada nella direzione dell'efficienza e dell'efficacia del servizio, ma che sia anche utile al sistema di lavoro e d'occupazione di carichi di lavoro sui dipendenti, all'interno delle aziende, in un momento occupazionale difficile.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Le argomentazioni che hanno portato la presentazione di questi due emendamenti sono state ampiamente illustrate dal collega del Gruppo. Voglio proporre alcune riflessioni rispetto all'intervento del collega Motta.
A me non sembra, caro collega Motta, che negli interventi dei Consiglieri del Gruppo del PD siano state fatte insinuazioni o che il comportamento dell'Assessore Bonino sia stato tacciato di essere spinto da chissà quali subdole motivazioni.
Noi abbiamo svolto delle osservazioni di merito e abbiamo ritenuto di proporre due elementi di riflessione.
Il primo: abbiamo presente che, per quanto riguarda il rapporto diretto, questo può rendere più semplice il sistema. Chiediamo solo che ci sia una valutazione rispetto, non al dettaglio delle operazioni, ma alle modalità, attraverso tutto ciò che si configura da parte della Commissione consiliare.
La seconda questione è legata al fatto che abbiamo contezza che questo lavoro sia svolto in gran parte da personale delle aziende di trasporto che, per la loro esperienza lavorativa e per l'impegno della loro esperienza lavorativa, molte volte non sono più in grado di continuare la propria attività.
Pertanto, è un modo attraverso il quale consideriamo di andare incontro alle aziende.
Per quanto riguarda i suggeritori della normativa proposta all'interno del collegato - collega Motta - voglio che siano chiari, su questo, come su altri temi, alcuni aspetti.
Il primo: noi guardiamo alla politica complessiva della Regione e quelle norme si applicano su tutta la regione. Non c'interessa se questa norma sia stata particolarmente sollecitata o sponsorizzata da GTT o dall'amministratore di GTT, perché può andare bene per GTT e può non essere confacente rispetto alla lettura che noi facciamo della situazione del sistema dei trasporti.
In secondo luogo, così com'è assolutamente legittimo che gli amministratori delle società di trasporti formulino delle proposte o delle sollecitazioni all'Assessore regionale ai trasporti, indipendentemente da chi è il soggetto che esprime tali sollecitazioni, è evidente che vi è un'autonomia di valutazione che compete a noi, come Gruppo, e all'Aula, nel suo complesso, nel momento in cui siamo impegnati nell'esame di un testo legislativo.
E noi, come Gruppo, quest'autonomia di valutazione la vogliamo rivendicare.



RESCHIGNA Aldo

MOTTA Massimiliano (fuori microfono)



RESCHIGNA Aldo

Questo vale anche per la Lega.



RESCHIGNA Aldo

Mah, vale per la Lega; non dico che vale per il PdL, perché la praticate in abbondanza.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Reschigna.
La parola all'Assessore Bonino.



BONINO Barbara, Assessore ai trasporti

Molto brevemente, Presidente.
Per quanto riguarda il passaggio in Commissione, concordo sulla necessità di raccogliere sempre l'invito del Consiglio a confrontarsi sui temi più disparati. Altra cosa è prevedere, per legge, la necessità di un passaggio in Commissione, del quale francamente non vedo la necessità.
Il Piano autobus prevede la sostituzione degli Euro 0 e degli Euro 1 in maniera molto semplice; tutto il resto è tema che attiene alla predisposizione di un capitolato che non riguarda in alcun modo il Consiglio.
Pertanto, stiamo ragionando su due livelli differenti. Per quanto riguarda l'erogazione delle risorse, il tema è tecnico e la Giunta pu decidere, con proprio provvedimento, di stabilire criteri relativi alle modalità dell'erogazione dal punto di vista della quantificazione della prima quota collegata nel tempo a determinate valutazioni. Sono - ripeto questioni molto tecniche, rispetto alle quali non c'è la necessità di un passaggio in Commissione.
Per quanto riguarda, invece, lo schema di programmazione, il territorio presenta la richiesta e il Piano autobus sostituisce integralmente i mezzi vetusti, partendo dagli Euro 0. Quando le risorse lo concedono, si passa agli Euro 1, e così via, man mano che la disponibilità di risorse si presenta nella valutazione che consegue l'approvazione delle finanziarie regionali.
Non credo, dunque, vi siano delle possibilità di arrivare ad altre determinazioni, poiché non esistono margini di discrezionalità o di valutazione differente. Dopodiché, qualunque richiesta sottoposta dal Consiglio all'Assessorato, in ordine ad un ulteriore passaggio in Commissione, com'è sempre avvenuto, sarà rispettata e raccolta, senza bisogno di introdurre un'esplicita previsione per legge che magari rischia solo di rallentare percorsi che purtroppo - come sapete - hanno già visto negli anni un notevole rallentamento.
Ricordo a me stessa e a voi: cinque anni senza la sostituzione di un solo autobus, pertanto ritengo sia dovere del Consiglio spingere nella direzione di un'accelerazione. Le risorse ci sono, il Piano autobus c'è: si tratta di sostituire gli autobus Euro 0 ed Euro 1, procedendo il più velocemente possibile.
L'altra questione riguardante l'idoneità ad accertare la violazione punita con sanzione amministrativa pecuniaria, per coloro che non hanno correttamente corrisposto le tariffe necessarie per l'acquisto del biglietto, per la circolazione sugli autobus.
Le aziende che operano nel settore sono state ampiamente monitorate, da parte della Giunta, prima di procedere all'individuazione e alla proposta di quest'articolo, anzi, non ho timore a dire che quest'articolo nasce proprio da una richiesta proveniente da un settore che soffre largamente il problema della mancata corresponsione del biglietto, dell'evasione, ecc.
Pertanto, il confronto è avvenuto proprio con i soggetti che, dal punto di vista gestionale, hanno la necessità di provvedere nella maniera più efficace ed efficiente a determinare un livello d'ispezione, che evidentemente oggi non trova nell'efficienza operativa una risposta sufficiente.
Quindi, sono dell'idea che quest'emendamento non risponda alle richieste che provengono da questo settore. Credo sia doverosa la disponibilità a dialogare e a verificare, anche dal punto di vista concreto in un'attività di consultazione con il livello sindacale, quali possono essere le migliori strategie per contemperare questo percorso di esternalizzazione e di efficientamento con un percorso rispettoso della situazione peculiare di questo settore. Però non mi sentirei di dire che la proposta della Giunta debba essere rivista nella direzione suggerita dai colleghi che hanno presentato l'emendamento rubricato n. 141).



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gariglio per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Assessore, con spirito costruttivo devo dire che il Consigliere Motta è solerte nella sua difesa, ma non ce n'era bisogno, perché non stiamo attaccando l'Assessore; stiamo discutendo e confrontandoci in modo estremamente costruttivo.
Assessore, noi non concordiamo e riteniamo che sia una chiusura non giustificata da parte sua il non voler inserire il passaggio in Commissione sulla prima parte del nuovo comma 6 sul bigliettamento degli autobus perché non si può dire - ci sono tanti colleghi Consiglieri che sono o sono stati amministratori di Provincia - che il Piano autobus determina la sostituzione degli Euro 0 e degli Euro 1. Il Piano autobus, in questo contesto storico, determina questo, ma l'articolo 9 della legge n. 1/2000 è l'articolo che stabilisce come la Regione spende i soldi per finanziare l'acquisto degli autobus.
Noi chiedevamo, e non ci pareva di essere fuori del mondo, che si venisse in Commissione a informarci, non a condividere, di come la Regione tra due anni o fra tre anni, quando l'Assessore verrà a dirci "abbiamo tolto tutti gli Euro 0 e gli Euro 1, abbiamo 100 milioni che mi ha dato Tremonti da spendere", dove li vuole spendere. Vuole spenderli su una parte del Piemonte o su un'altra? A chi vuole darli? Sono scelte discrezionali, Assessore, che noi ritenevamo e riterremmo molto più razionale che venissero portate in Commissione, perché non lei che è persona equilibrata, ma un altro Assessore meno equilibrato - magari di un'altra maggioranza che dovesse venire dopo la sua - potrebbe decidere di ripartirli tra le Province sulla base dell'appartenenza politica, sulla base della simpatia o sulla base della filiera politica cui appartiene l'Assessore ai trasporti. A noi pare che il suo irrigidimento su questa norma sia ingiustificato.
Per quanto riguarda, Assessore, la possibilità di privatizzare il servizio di controlleria sugli autobus, le chiediamo una cosa. Ci sono dei pronunciamenti in Aula sulle esternalizzazioni, chiediamo che vengano rispettati. L'Assessore se ne faccia carico, perché ci sono delle persone che lavorano.
Seconda cosa: lei chiediamo e le chiederemo in futuro di venirci a raccontare quanto queste esternalizzazioni sono costate e quanto incremento hanno portato ai ricavi dell'azienda.
In terzo luogo, le chiederemo di documentarci le aggressioni che hanno subito queste persone per verificare se il gioco vale la candela, perch mettiamo delle persone, che non hanno le tutele che hanno avuto finora i verificatori, a fare un lavoro difficilissimo, soggetto a continue aggressioni.
Noi non abbiamo nessuna pregiudiziale. Il fatto che questa norma le sia stata proposta da un amministratore di un'azienda che appartiene ad un Ente locale guidato da una maggioranza e con un Sindaco affini politicamente a noi, non ci porta a dire che solo per questa ragione si debba avere ragione. Siamo laici in questo.
Poi un albero si vede dai suoi frutti e vedremo i frutti che darà questa scelta. Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altre dichiarazioni di voto, passiamo alla fase delle votazioni.
Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38).
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.19 riprende alle ore 17.51)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ripetiamo la votazione dell'emendamento n. 38).
Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38).
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 17.54)



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