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Dettaglio seduta n.120 del 14/06/11 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MOLINARI



(Alle ore 14.31 il Vicepresidente Molinari comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.00)



(La seduta ha inizio alle ore 15.01)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Ordine del giorno n. 400 dei Consiglieri Gariglio, Reschigna, Vignale Placido e Valle, inerente a "Chiusura dell'Askoll di Moncalieri (TO)" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne fa facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Noi chiediamo l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 400 relativo a "Chiusura dell'Askoll di Moncalieri (TO)", che provvedo adesso a depositare.



PRESIDENTE

I 40 voti ci sono. Bisogna vedere se c'è il consenso dell'Aula.


Argomento: Diritti umani

Ordine del giorno n. 275 dei Consiglieri Leo, Angeleri, Costa Rosa Anna Motta Angela, Negro, Valle, Placido, Spagnuolo, Ponso, Taricco, Pentenero Reschigna, Leardi, Manica e Bresso, inerente a "Diritti umani in Iran" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Vorrei soltanto rammentare, a nome dei colleghi dell'Associazione dei Diritti Umani, che nel corso dell'ultima seduta avevamo unitariamente caldeggiato l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 275, "Diritti umani in Iran", sottoscritto dai Consiglieri Angeleri, Costa Rosa Anna, Motta Angela, Negro, Valle, Placido, Spagnuolo, Ponso, Taricco, Pentenero Reschigna, Leardi, Manica e Bresso, - peraltro è a disposizione di tutti coloro volessero ancora firmarlo - sulla repressione della comunità Bahà'i in Iran.
Ne chiederemmo, se fosse possibile, l'iscrizione all'o.d.g. e la relativa votazione, magari al termine della seduta odierna.
Peraltro, Presidente, lei è uno dei promotori dell'Associazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Collega Leo, vale lo stesso principio: ci sono i 40 voti, per cui se l'Aula acconsente, potremmo iscriverlo.
già depositato il suo ordine del giorno?



LEO Giampiero

Sì, sì.
Si tratta dell'ordine del giorno n. 275.



PRESIDENTE

Se l'Aula acconsente, li consideriamo iscritti.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente alle iscrizioni all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Con queste modifiche, l'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Boniperti, Bussola, Cantore Cattaneo, Cota e Giordano.


Argomento:

b) Costituzione in giudizio della Regione avanti la Corte Costituzionale


PRESIDENTE

Comunico che l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale in data 13 giugno 2011 ha espresso parere favorevole alla costituzione in giudizio della Regione avanti alla Corte Costituzionale a difesa della legge regionale 24 dicembre 2004, n. 39 recante "Costituzione dell'Azienda Sanitaria Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino".


Argomento:

c) Deliberazione di non impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri


PRESIDENTE

Informo che il Consiglio dei Ministri, in data 19 maggio 2011 e in data 9 giugno 2011, ha esaminato le seguenti leggi regionali e ne ha deliberato la non impugnativa: legge regionale 29 marzo 2011, n. 2 "Modifiche agli articoli 56 e 65 della legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 (Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità) e dell'articolo 1 della legge regionale 7 agosto 2006, n. 29 (Proroga della destinazione a Parco naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino)" legge regionale 29 marzo 2011, n. 3 "Modifiche all'articolo 16 bis della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo)" legge regionale 21 aprile 2011, n. 4 "Promozione di interventi a favore dei territori interessati dalla realizzazione di grandi infrastrutture.
Cantieri - sviluppo - territorio" legge regionale 22 aprile 2011 n. 5 "Interventi a sostegno della realizzazione di servizi di accesso Wi-Fi gratuiti e aperti".


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 101, inerente a "Disposizioni collegate alla legge finanziaria per l'anno 2011"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 101, di cui al punto 2) all'o.d.g.
ARTICOLO 2 Nella seduta del 7 giugno era terminata l'illustrazione degli emendamenti presentati all'articolo 2. Era stato posto in votazione l'emendamento rubricato n. 193) e la votazione era stata dichiarata non valida per mancanza del numero legale.
Dobbiamo ripartire, dunque, con la ripetizione della votazione sull'emendamento rubricato n. 193), sul quale la Giunta aveva espresso parere contrario.
Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 193), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 192), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 196), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 194), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 197), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 195), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 23), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 198), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 167), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 165), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 166), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 176), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Ricordo che il numero legale non è 29, ma 28.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 175), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 173), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 172), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 171), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 170), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 169), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 190), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie. Vorrei chiedere una sospensione di cinque minuti dei lavori per fare una Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Suggerirei di terminare la votazione degli emendamenti e poi sospendere per indire la Conferenza.
Ha chiesto la parola la Consigliera Spagnuolo; ne ha facoltà.



SPAGNUOLO Carla

Siccome non tutti i Consiglieri hanno il computer, non potrebbe leggere i testi degli emendamenti? È vietato?



PRESIDENTE

No, non è vietato.
Se vuole, leggo il testo dell'emendamento.



SPAGNUOLO Carla

Grazie, almeno sappiamo cosa votiamo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 185), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 168), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 186), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 178), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 177), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 179), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 174), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 182), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 181), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 191), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 187), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 180), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 184, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 183, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 164), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 24), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Dichiaro decaduti gli emendamenti rubricati n. 188) e n. 189), avendo il medesimo contenuto del precedente.
Indìco la votazione palese sull'articolo 2, così come emendato.
Il Consiglio approva.
Ora, come richiesto dal Consigliere Pedrale, sospendiamo la seduta per 30 minuti.
La Conferenza dei Capigruppo è convocata in Sala A.
Dal momento che giungono richieste per sospendere di soli 15 minuti rettifico: la seduta è sospesa per 15 minuti.
La seduta è sospesa.
(La seduta è sospesa alle ore 15.49)



(Alle ore 16.13 il Consigliere Segretario Ponso comunica che la seduta riprenderà dopo ulteriori 15 minuti di sospensione)



(La seduta riprende alle ore 16.41)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 101. Siamo arrivati all'articolo 3.
Dopo la Conferenza dei Capigruppo, si è trovato l'accordo per ritirare alcuni emendamenti e arrivare fino all'articolo 7; dunque, i proponenti indicheranno quali emendamenti sono ritirati e quelli di cui si chiede la trattazione.
Nel frattempo, è stato distribuito - è a vostre mani - l'emendamento dell'Assessore Sacchetto.
ARTICOLO 3 Comunico al Consiglio che sono stati ritirati dai proponenti gli emendamenti rubricati n. 161, 162, 160, 163, 159, 156, 25, 157, 199, 202 201, 200 e 158.
Emendamento rubricato n. 20) presentato dai Consiglieri Taricco, Reschigna Ronzani, Motta Angela, Pentenero.
Al comma 5 dell'articolo 3 (Interventi straordinari per la semplificazione degli adempimenti amministrativi) dopo le parole "competenza della pubblica amministrazione." Sono inserite le seguenti "Di dette convenzioni è data informazione alla Commissione consiliare competente entro 30 giorni dalla deliberazione della Giunta regionale.".
Domando al primo firmatario se tale emendamento viene ritirato.



TARICCO Giacomino

Chiediamo sia mantenuto e votato.



PRESIDENTE

Il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 20), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Il numero legale è sempre 29.
Indìco la votazione palese sull'articolo 3, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Emendamento rubricato n. 286) presentato dalla Giunta regionale: "L'articolo 4 è soppresso".
Il numero legale è sempre 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 286).
Il Consiglio approva.
Avendo approvato l'emendamento rubricato n. 286), soppressivo dell'articolo 4, automaticamente decadono tutti gli emendamenti presentati sull'articolo 4.
ARTICOLO 4 bis L'Assessore Sacchetto ha presentato un emendamento rubricato n. 1) poi, ci sono tre subemendamenti presentati da alcuni Consiglieri: naturalmente, si votano prima i subemendamenti.
Quindi, c'è un emendamento della Giunta rubricato n. 1), con un testo abbastanza lungo.
Ci sono tre subemendamenti: il n. 232), il n. 231) e il n. 281): il n.
231) e il n. 281) praticamente identici, li riteniamo accorpati.
Collega Taricco, il n. 232...



TARICCO Giacomino

Sono molto semplici: chiediamo che venga sentita la Commissione quando vengono varati i programmi.



PRESIDENTE

Entrambi dicono la stessa cosa?



TARICCO Giacomino

La richiesta di sentire la Commissione.



PRESIDENTE

Sì, però, sono su parti diverse. Quindi, ne votiamo uno e, se la Giunta è d'accordo, diamo la stessa votazione.
Subemendamento rubricato n. 232) presentato dai Consiglieri Taricco, Lepri Manica, Ronzani, Pentenero, Muliere, Gariglio, Motta Angela, Reschigna: al comma 1 dell'articolo 4 bis (Integrazioni alla legge regionale 12 ottobre 1978, n. 63) dell'emendamento n. 1 al DDL n. 101, dopo le parole "la Regione Piemonte può concedere" sono inserite le seguenti parole: " con delibera di Giunta, sentita la Commissione consiliare competente,".
Il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 232), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Subemendamento rubricato n. 231) presentato dai Consiglieri Taricco, Lepri Manica, Ronzani, Pentenero, Muliere, Gariglio, Motta Angela, Reschigna: Al comma 4 dell'articolo 4 bis (Integrazioni alla legge regionale 12 ottobre 1978, n. 63) dell'emedamento n. 1 al disegno di legge n. 101, dopo le parole "la Giunta regionale, con proprio provvedimento" sono inserite le seguenti parole "sentita la Commissione consiliare competente,".
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 231), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Subemendamento rubricato n. 281) presentato dai Consiglieri Taricco Muliere, Reschigna: All'emendamento n. 1 al disegno di legge n. 101, dopo le parole "infestazioni parassitarie, sulla base del programma di cui al comma 2, la Giunta regionale" sono inserite le seguenti parole ", sentita la Commissione consiliare competente,".
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 281), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 1) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Sacchetto: Dopo l'articolo 6 del disegno di legge 101 inserire i seguenti articoli: Art. 4 bis (Integrazioni alla legge regionale 12 ottobre 1978, n. 63) 1. o l'articolo 18 della legge regionale 12 ottobre 1978, n. 63 (Interventi regionali in materia di agricoltura e foreste), è inserito il seguente: Art. 18 bis (Misure di intervento a favore delle piccole e medie imprese del settore agricolo per la prevenzione e l'eradicazione di fitopatie ed infestazioni parassitarie).
Al fine di compensare i costi e le perdite per la prevenzione e l'eradicazione di fitopatie o infestazioni parassitarie, causate alle produzioni vegetali da organismi nocivi di recente introduzione per i quali non esistono efficaci metodi di lotta, la Regione Piemonte può concedere contributi alle piccole e medie imprese del settore agricolo, anche a titolo di anticipazione di risorse previste da norme statali a favore della Regione per il finanziamento di analoghe misure di intervento.
Gli interventi di cui al comma 1 sono attivati nell'ambito di un programma pubblico di prevenzione, controllo o eradicazione di fitopatie o di infestazioni parassitarie.
Beneficiano dei contributi di cui al comma 1 le piccole e medie imprese singole o associate, del settore agricolo che abbiano provveduto ad ottemperare alle prescrizioni di abbattimento ed eventuale distruzione di colture agrarie in produzione, infette o infestate da organismi nocivi, del Settore fitosanitario regionale ai sensi dell'articolo 50 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214 (Attuazione della direttiva 2002/89/CE concernente le misure di protezione contro l'introduzione e la diffusione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali).
Per ciascuna specie vegetale ed in relazione a determinate fitopatie o infestazioni parassitarie, sulla base del programma di cui al comma 2, la Giunta regionale, con proprio provvedimento, disciplina i criteri e le modalità per la concessione dei contributi, fissa l'importo di sostegno ed individua la relativa dotazione finanziaria.
Il contributo di cui al comma 4 non può superare la perdita subita commisurata al valore di mercato delle colture distrutte ed alla eventuale diminuzione di reddito dovuta a obblighi di quarantena, difficoltà di reimpianto o coltivazione, dedotte le somme percepite a titolo di indennizzo assicurativo.
I soggetti beneficiari dei contributi di cui al comma 1 non possono accedere ad altre linee di intervento, previste da disposizioni comunitarie, nazionali o regionali, per le medesime finalità.
Gi atti emanati in applicazione del presente articolo che prevedono l'attivazione di azioni configurabili come aiuti di Stato, ad eccezione dei casi in cui detti aiuti siano erogati in conformità a quanto previsto dai regolamenti comunitari di esenzione, o in regime de minimis, sono oggetto di notifica ai sensi degli articoli 107 e 108 del Trattato." Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1).
Il Consiglio approva.
L'emendamento rubricato n. 1) dà vita all'intero articolo 4 bis, quindi non c'è la necessità di votare l'articolo così emendato.
ARTICOLO 4 ter Emendamento rubricato n. 230) presentato dai Consiglieri Taricco, Lepri Manica, Ronzani, Pentenero, Muliere, Gariglio, Motta Angela, Reschigna.
Al comma 1 dell'articolo 4 ter (Integrazioni alla legge regionale 12 ottobre 1978, n. 63) dell'emendamento n. 2 al disegno di legge n. 101, le seguenti parole: "6. Specifici compiti relativi all'attuazione delle misure di emergenza di cui al comma 1 possono essere gestiti dalle Province, dai Comuni e dalle Comunità montane a seguito di accordi con la Regione." Sono sostituite dalle parole: "6. Specifici compiti relativi all'attuazione delle misure di emergenza di cui al comma 1 possono, con delibera di Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente, essere affidati a Province, Comuni e Comunità montane, previo accordo con le stesse.".
La parola al Consigliere Taricco per l'illustrazione.



TARICCO Giacomino

Si tratta di una riformulazione che ci pare più chiara, se avevamo capito bene lo spirito dell'articolo.
Alla dicitura "Specifici compiti relativi all'attuazione di misure di emergenza di cui al comma 1 possono essere gestiti dalle Province dai Comuni e dalle Comunità montane a seguito di accordi con la Regione", noi abbiamo riformulato inserendo "con delibera di Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente".
Ripeto, la riformulazione recita: "Specifici compiti relativi all'attuazione di misure di emergenza di cui al comma 1 possono, con delibera di Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente essere gestiti dalle Province dai Comuni e dalle Comunità montane a seguito di accordi con la Regione".



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Taricco.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 230), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 2) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sacchetto: Art. 4 ter (Integrazioni alla legge regionale 12 ottobre 1978 n. 63) Dopo l'articolo 18 bis della legge regionale 12 ottobre 1978, n. 63 (Interventi regionali in materia di agricoltura e foreste), è inserito il seguente: "Art. 18 ter (Misure di emergenza per la prevenzione e l'eradicazione di fitopatie ed infestazioni parassitarie).
Al Settore Fitosanitario regionale compete, ai sensi dell'articolo 50 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214 (Attuazione della direttiva 2002/89/CE concernente le misure di protezione contro l'introduzione e la diffusione nella comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali): l'istituzione di quarantene fitosanitarie tese ad impedire la diffusione delle malattie pericolose e diffusibili prescrivendo le misure fitosanitarie idonee a prevenire la diffusione di organismi nocivi ingiungere l'estirpazione di piante che possano favorire la diffusione di organismi nocivi di rilevante importanza fitosanitaria, definendo le specie e le aree soggette all'estirpazione vietare temporaneamente, in tutto o in parte del territorio della Regione la messa a dimora di piante appartenenti a specie che possono favorire la diffusione di organismi nocivi di rilevante importanza fitosanitaria prescrivere le misure fitosanitarie necessarie ivi compresi i trattamenti fitoiatrici obbligatori, la distruzione dei vegetali e prodotti vegetali ritenuti contaminati, o sospetti tali, o ospiti degli organismi nocivi o dei loro vettori, nonché dei materiali di imballaggio, recipienti e quant'altro possa essere veicolo di diffusione di organismi nocivi ai vegetali o dei loro vettori, in applicazione delle normative comunitarie e nazionali in materia.
Chiunque non rispetti gli obblighi relativi alle estirpazioni entro i termini fissati dal Settore Fitosanitario regionale, ai sensi del comma 1 è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di euro 3.000,00 per ettaro di superficie e comunque con un minimo di euro 500,00.
Chiunque non rispetti gli obblighi relativi all'esecuzione di trattamenti fitolatrici obbligatori entro i termini fissati dal Settore Fitosanitario regionale, ai sensi del comma 1, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 200,00 ad euro 1.200,00.
Oltre ad accertare la violazione alle prescrizioni delle prescrizioni di cui ai commi 1 e 2, gli organi di vigilanza dispongono l'esecuzione coatta delle misure fitosanitarie previste dal comma 1, ponendo a carico del trasgressore le relative spese.
La vigilanza sull'applicazione dell'articolo 18 ter è affidata ai competenti uffici della Regione e agli altri organi sui compete la vigilanza in materia agroambientale. I proventi derivanti dall'irrogazione delle sanzioni amministrative di cui al comma 2 sono destinati alla realizzazione degli interventi necessari all'attuazione delle misure di emergenza di cui al comma 1.
L'accertamento e l'applicazione delle sanzioni amministrative sono disciplinate dal Capo 1 della Legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifica al sistema penale).
Specifici compiti relativi all'attuazione delle misure di emergenza di cui al comma 1 possono essere gestiti dalle Province, dai Comuni e dalle Comunità montane a seguito di accordi con la Regione." Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2).
Il Consiglio approva.
Il voto viene esteso all'articolo 4 ter, che viene istituito.
ARTICOLO 4 quater Emendamento rubricato n. 3) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Sacchetto: Art. 4 quater (Integrazioni alla legge regionale 12 ottobre 1978, n, 63) Dopo l'articolo 64 della legge regionale 12 ottobre 1978, n. 63 (Interventi regionali in materia di agricoltura e foreste), è inserito il seguente: "Art. 64 bis (Sanzioni amministrative derivanti da misure di emergenza per la prevenzione e l'eradicazione di fitopatie ed ingestazioni parassitarie).
1. I proventi derivanti dall'irrogazione delle sanzioni amministrative di cui al comma 2 dell'articolo 18 ter introitati su di un apposito capitolo in entrata istituito nell'ambito della UPB 0902 e sono iscritti in spesa nell'ambito della UPB 11061 per la realizzazione degli interventi necessari all'attuazione delle misure di emergenza di cui al comma 1 dell'articolo 18 ter.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3).
Il Consiglio approva.
Il voto viene esteso all'intero articolo, istituito con la votazione dell'emendamento n. 3).
ARTICOLO 4 quinquies Emendamento rubricato n. 283) presentato dai Consiglieri Taricco Reschigna, Muliere.
Dopo l'articolo 4 del disegno di legge n. 101, aggiungere il seguente articolo: Articolo 4 bis (Modifica alla legge regionale 9 agosto 1989, n. 45) 1. All'articolo 2, comma 6 della legge regionale 9 agosto 1989, n. 45 (Nuove norme per gli interventi da eseguire in terreni sottoposti a vincolo per scopi idrogeologici - Abrogazione legge regionale 12 agosto 1981, n.
27) dopo le parole "dei fondi serviti" sono inserite le seguenti ", dei mezzi motorizzati dei soggetti autorizzati all'attività di controllo faunistico che espongono copia di apposito documento rilasciato dalla Provincia".
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco per l'illustrazione; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento ha sostanzialmente lo scopo di autorizzare, diciamo così, l'accesso ai fondi non a coloro che esercitano attività venatoria bensì a coloro che esercitano attività di controllo. Diversamente consentiremmo a tutti i cacciatori di poter utilizzare mezzi fuoristrada per la caccia.
Noi chiediamo che venga sostituito il tema dell'attività di caccia con l'attività di controllo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Taricco. Non mi sembra, però, che sia stato convincente, almeno per la Giunta, che esprime parere negativo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 238).
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 5 Emendamento rubricato n. 42) presentato dai Consiglieri Bono e Biolé: L'art. 5 è abrogato.
Emendamento rubricato n. 225) presentato dai Consiglieri Taricco, Lepri Manica, Ronzani, Pentenero, Muliere, Gariglio, Reschigna, Motta Angela.
L'articolo 5 (Integrazioni alla legge regionale 8 luglio 1999, n. 17) del disegno di legge n. 101 è abrogato.
Emendamento rubricato n. 238) presentato dai Consiglieri Taricco, Lepri Manica, Motta Angela, Reschigna, Muliere, Gariglio, Ronzani.
L'Articolo 5 del disegno di legge n. 101 è soppresso.
La parola al Consigliere Biolé per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 42).



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
L'articolo 5 verteva sullo spostamento delle funzioni dall'ente Regione alla Provincia. Ritenendo inopportuno questo tipo di modifica, chiediamo l'abrogazione dell'articolo 5. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Ritiro gli emendamenti rubricati n. 225) e 238).



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 42), sul quale la Giunta ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 244) presentato dai Consiglieri Taricco, Manica Lepri, Motta Angela, Reschigna, Muliere, Gariglio, Ronzani: All'articolo 5 del disegno di legge n. 101 le parole "a seguito di accordi" sono sostituite dalle seguenti "d'intesa".
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Ritiro l'emendamento rubricato n. 244.



PRESIDENTE

Grazie, collega Taricco.
Emendamento rubricato n. 22) presentato dal Consigliere Taricco: Al comma 1 dell'articolo 5 (Integrazioni alla legge regionale 8 luglio 1999 n. 17) dopo le parole "a seguito di accordi con la Regione." sono inserite le seguenti: "Gli accordi sono autorizzati con deliberazione di Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente".
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

L'emendamento rubricato n. 22) lo manteniamo, perché prevede di inserire la frase "sentita la Commissione consiliare competente".



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 22) è mantenuto e lo consideriamo illustrato, sia pure brevemente.
Emendamento rubricato n. 245) presentato dai Consiglieri Taricco, Manica Lepri, Motta Angela, Reschigna, Muliere, Gariglio, Ronzani.
All'articolo 5 del disegno di legge n. 101 dopo le parole "accordi con la Regione" sono inserite le seguenti "sentita la Commissione consiliare competente".
Emendamento rubricato n. 243) presentato dai Consiglieri Taricco, Manica Lepri, Motta Angela, Reschigna, Muliere, Gariglio, Ronzani.
All'articolo 5 del disegno di legge n. 101 le parole "Art. 6 bis (Accordi con le Province)" sono sostituite dalle seguenti "Art. 6 bis (Intese con le Province)".
Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Ritiro l'emendamento rubricato n. 243.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 22) sul quale la Giunta ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 245) sul quale la Giunta ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 5, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Emendamento rubricato n. 28) presentato dai Consiglieri Taricco, Reschigna Ronzani, Boeti, Muliere, Motta Angela, Pentenero.
L'articolo 6 (Modifiche alla legge regionale 25 maggio 2001, n. 11) del disegno di legge n. 101 è sostituito dal seguente: Art. 6 (Modifiche alla legge regionale 25 maggio 2001, n. 11) Il comma 1 bis dell'articolo 4 della legge regionale 25 maggio 2001, n. 11 (Costituzione del consorzio obbligatorio per lo smaltimento o il recupero dei rifiuti di origine animale provenienti da allevamenti ed industrie alimentari), è sostituito dal seguente: "1 bis. I soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, provvedono a stipulare una polizza assicurativa relativa alla copertura dei costi di smaltimento di capi morti. I costi del premio assicurativo relativo allo smaltimento dei capi morti in allevamento a causa di epizoozie e calamità naturali è a carico della Regione Piemonte. Il consorzio mette a disposizione degli associati che intendono avvalersene una polizza per la copertura dei costi di smaltimento dei capi morti individuata a seguito di procedure di aggiudicazione conformi alle normative vigenti.".
Emendamento rubricato n. 29) presentato dai Consiglieri Taricco, Reschigna Ronzani, Boeti, Muliere, Motta Angela, Pentenero.
L'articolo 6 (Modifiche alla legge regionale 25 maggio 2001, n. 11) del disegno di legge n. 101 è sostituito dal seguente: Art. 6 (Modifiche alla legge regionale 25 maggio 2001, n. 11) Il comma 1 bis dell'articolo 4 della legge regionale 25 maggio 2001, n. 11 (Costituzione del consorzio obbligatorio per lo smaltimento o il recupero dei rifiuti di origine animale provenienti da allevamenti ed industrie alimentari), è sostituito dal seguente: "1 bis. I soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, provvedono a stipulare una polizza assicurativa relativa alla copertura dei costi di smaltimento di capi morti. Il consorzio mette a disposizione degli associati che intendano avvalersene una polizza per la copertura dei costi di smaltimento dei capi morti individuata a seguito di procedure di aggiudicazione conformi alle normative vigenti.".
Emendamento rubricato n. 246) presentato dai Consiglieri Taricco, Manica Lepri, Motta Angela, Reschigna, Muliere, Gariglio, Ronzani.
All'articolo 6 del disegno di legge n. 101, le parole "Qualora l'aiuto per lo smaltimento dei capi morti" sono sostituite dalle seguenti "Qualora l'aiuto per il ritiro e lo smaltimento dei capi morti".
Emendamento rubricato n. 247) presentato dai Consiglieri Taricco, Manica Lepri, Motta Angela, Reschigna, Muliere, Gariglio, Ronzani.
All'articolo 6 del disegno di legge n. 101, dopo le parole "a copertura dei costi di" sono inserite le seguenti "ritiro e".
La parola al Consigliere Taricco per l'illustrazione.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Gli emendamenti n. 246) e 247) pongono una questione lessicale: la legge parla sempre di aiuti al ritiro e smaltimento, mentre nell'articolo c'è scritto solo smaltimento, pertanto ci siamo permessi di suggerire di scrivere in coerenza con la norma.
Illustro molto brevemente gli emendamenti n. 28) e 29).
Il funzionamento che la norma è riuscita a realizzare negli ultimi anni è molto positivo: i costi che gli agricoltori hanno sostenuto nella nostra regione sono mediamente inferiori a quelli d'altre regioni e il sistema dell'assicurazione obbligatoria ha dimostrato di funzionare.
Abbiamo colto, nel dibattito avvenuto in Commissione, l'intenzione della Giunta di voler superare l'attuale sistema, pertanto, con questi due emendamenti, chiediamo di non togliere l'obbligatorietà dell'assicurazione.
Se la Giunta vuole superare il fatto che sia soltanto COSMAN Piemonte ad operare in questo senso, è un tema sul quale varrebbe la pena di approfondire la discussione, ma chiediamo di non superare l'obbligatorietà dell'assicurazione. È un po' come per le RCA auto: decida il singolo agricoltore dove assicurarsi, ma si assicuri, perché la nostra sensazione è che il sistema porterebbe i piccoli agricoltori a non assicurarsi più pregiudicando l'unitarietà di garanzia del sistema stesso.



PRESIDENTE

Grazie, collega Taricco.
L'emendamento rubricato n. 237) è ritirato.
Rimangono, dunque, quattro emendamenti all'articolo 6, che porremo in votazione, con il parere contrario della Giunta regionale.
Il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 28).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 29).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 246).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 247).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 6, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 bis Subemendamento rubricato n. 276) presentato dai Consiglieri Taricco Reschigna, Muliere: All'emendamento n. 131 al disegno di legge n. 101 dopo le parole "La Giunta regionale definisce con proprio atto" sono inserite le seguenti ", sentita la Commissione consiliare competente".
Emendamento rubricato n. 131) presentato dalla Giunta regionale: Dopo l'articolo 6 del disegno di legge 101 inserire il seguente articolo: Art. 6 bis (Anticipazione sui contributi relativi al Regime di pagamento unico previsto dai capitoli 1, 2, 3, e 4 del Titolo III del Reg. (CE) 73/2009) La Regione può autorizzare l'Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura (ARPEA) ad erogare anticipazioni sui contributi relativi al Regime di pagamento unico previsto dai capitoli 1, 2, 3 e 4 del Titolo III del Reg. (CE) 73/2009 nel rispetto dei principi e delle regole di cui al Reg. (CE) 1290/2005 ed al Reg. (CE) 1122/2009.
La Giunta regionale definisce con proprio atto l'entità e le modalità dell'anticipazione.
L'eventuale aiuto derivante al beneficiario è da considerarsi aiuto in regime de minimis ai sensi del Reg. (CE) n. 1535/2007.
All'eventuale spesa, valutabile in Euro 1.000.000,00 a partire dall'anno 2011 è iscritta nell'ambito dell'UPB 11001 del Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2011 unità che presenta la necessaria copertura finanziaria e per gli anni successivi sarà iscritta sul Bilancio Pluriennale per gli anni finanziari 2011-2013.
La parola al Consigliere Taricco, per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 276).



TARICCO Giacomino

Chiediamo che vengano inserite le parole "sentita la Commissione consiliare competente". Poiché poniamo la Giunta regionale in condizione di realizzare un'operazione straordinaria, chiediamo che sia fatta una volta ascoltata la Commissione consiliare competente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Taricco.
Indìco la votazione palese sul subemendamento rubricato n. 276), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 131).
Il Consiglio approva.
La votazione sull'emendamento 131) viene estesa anche all'articolo 6 bis.
ARTICOLO 7 Emendamento rubricato n. 287) presentato dalla Giunta regionale: L'articolo 7 è soppresso.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 287).
Il Consiglio approva.
La Conferenza dei Capigruppo ha convenuto di interrompere i lavori sulla legge in questione, per verificare la possibilità di trovare una soluzione sul tema caccia.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Esame ordine del giorno n. 400 presentato dai Consiglieri Gariglio Reschigna e Vignale, inerente a "Chiusura dell'Askoll di Moncalieri (TO)"


PRESIDENTE

Essendo solo le 17.25, continuiamo i lavori con la trattazione dei due ordini del giorno iscritti in apertura di seduta, su cui vi è un accordo unanime.
Cominciamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 400, avente ad oggetto "Chiusura dell'Askoll di Moncalieri", il cui primo firmatario è il Consigliere Gariglio, di cui al punto 11) all'o.d.g.
Non vi sono richieste di intervento.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 400, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che l'azienda Askoll, che produce pompe di scarico per lavabiancheria e lavastoviglie, ha annunciato il ridimensionamento del personale, da 208 a 33 dipendenti, e la chiusura dello stabilimento di Moncalieri l'annunciata chiusura della sede di Moncalieri appare "anomala" se si considera che l'azienda ha ancora commesse importanti ed ha recentemente investito 7 milioni di euro in nuovi macchinari considerato che la Askoll ha vissuto negli ultimi anni un periodo travagliato: due anni fa era stata concordata una riorganizzazione del gruppo con oltre 200 esuberi e 9 milioni di euro di investimenti senza però risultati apprezzabili infatti, a maggio 2011, la situazione è apparsa nuovamente critica con l'illustrazione del nuovo piano aziendale, che prevedeva l'impiego di una trentina di lavoratori impegnati part-time per sei giorni la settimana e per un limite di tre anni i progetti dell'azienda, prevedendo una radicale conversione di produzione ed il trasferimento dell'attività in un fabbricato più piccolo, indicano chiaramente la volontà di dismettere il sito produttivo di Moncalieri rafforzando la sede principale ubicata a Vicenza verificato che la Regione Piemonte si è recentemente impegnata ad affrontare il problema, ricercando una soluzione a tutela dei lavoratori impegna la Giunta regionale ad intraprendere, con estrema urgenza, ogni azione utile a tutelare il sito produttivo Askoll di Moncalieri, salvaguardandone gli attuali livelli occupazionali." Il Consiglio approva.


Argomento: Diritti umani

Esame ordine del giorno n. 275 presentato dai Consiglieri Leo, Angeleri Costa Rosa Anna, Motta Angela, Negro e Valle, inerente a "Diritti umani in Iran"


PRESIDENTE

Procediamo, infine, con l'esame dell'ordine del giorno n. 275 presentato dai Consiglieri Leo, Angeleri, Costa Rosa Anna, Motta Angela Negro e Valle, inerente a "Diritti umani in Iran", di cui al punto 10) all'o.d.g.
Non essendovi richieste d'intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 275, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale vista l'allarmante situazione dei bahá'í iraniani, la minoranza religiosa più numerosa in Iran (oltre 300.000 credenti) dopo l'Islam sciita, che da tempo è all'attenzione di varie organizzazioni mondiali, delle Nazioni Unite e del Parlamento Europeo ricordando che nel 1983, in risposta alla richiesta del Procuratore Generale dell'Iran di smantellare la struttura amministrativa bahá'i, il Direttivo Nazionale bahá'í si è volontariamente disciolto, così come la struttura amministrativa nel Paese, in segno di rispetto nei confronti del governo e che, in seguito a ciò, la Comunità bahá'i ha disposto in accordo con le autorità del Paese la nomina di 7 persone (chiamate Yaran) incaricate della cura dei bisogni spirituali e sociali dei propri componenti considerato che per circa vent'anni gli uffici governativi hanno tenuto contatti con lo Yaran, talvolta in modo amichevole, altre volte con interrogatori irragionevolmente lunghi ed oppressivi e che, nel 2008, i 7 membri dello Yaran sono stati arrestati e tenuti in totale isolamento senza poter ricevere visite dai loro familiari, senza alcun supporto legale e senza alcuna contestazione formale di reato rilevato che, dopo oltre due anni, le autorità iraniane non hanno addotto nessuna prova che giustifichi la detenzione dei sette dirigenti bahá'í, nè la loro condanna a vent'anni di reclusione, poi commutata a 10 anni visto il recente trasferimento dei sette dirigenti bahá'í in un carcere di massima sicurezza, in condizioni molto precarie per la loro salute e a rischio per la loro sicurezza personale, e che la condanna è stata di nuovo elevata a 20 anni visto altresì che la notizia della condanna ha suscitato un coro di condanne da parte di governi di tutto il mondo, come l'Australia, il Canada, la Francia, la Germania, la Nuova Zelanda, l'Olanda, il Regno Unito, gli Stati Uniti e l'Ungheria, e che anche l'Unione Europea e il Presidente del Parlamento Europeo si sono uniti alla proteste, insieme a numerose organizzazioni per i diritti umani e a personalità quali l'avvocato britannico Cherie Blair ed il premio nobel Shirin Ebadi auspica che, nel rispetto dell'unità nazionale della Repubblica Islamica dell'Iran e rifiutando ogni forma di violenza, vengano garantiti i diritti individuali e collettivi a tutte le minoranze religiose presenti nel Paese con particolare attenzione alla comunità bahá' invita il Governo italiano a esprimere la propria solidarietà al popolo iraniano contro le discriminazioni politiche e religiose di cui è fatto oggetto e, più in generale, contro le violazioni dei diritti umani sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo a porre nelle sedi opportune la questione di un'iniziativa forte di condanna delle persecuzioni nei confronti della comunità bahá'í e delle condizioni di detenzione dei sette leader bahá'í, che possa condurre alla cessazione delle persecuzioni stesse e alla liberazione incondizionata dei leader, nel rispetto delle norme internazionali e dell'ICCPR (International Covenant on Civil and Political Rights), adottato dall'ONU e ratificato dall'Iran impegna il Presidente del Consiglio regionale a trasmettere il presente ordine del giorno al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Presidenti delle Camere italiani, al Presidente della Repubblica Islamica dell'IRAN e al Parlamento iraniano, al Presidente del Parlamento Europeo, al Segretario Generale delle Nazioni Unite".
Il Consiglio approva.
Con questa votazione terminano i lavori della seduta pomeridiana.
Informo che la riunione dei Capigruppo è convocata per domani alle ore 13.30 in Sala Morando.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 17.31)



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