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Dettaglio seduta n.12 del 22/06/10 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(I lavori del Consiglio iniziano alle ore 14.33)


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Possiamo riprendere i lavori della seduta con l'intesa che avevamo fatto sulla questione inerente al question time.
Lo dico in particolare ai Capigruppo, ma anche a tutti i Consiglieri.
Dopo la Conferenza dei Capigruppo d'oggi mi sono fatto carico di parlare con il Presidente della Giunta, il quale mi ha garantito la propria disponibilità ad essere in aula per un dibattito rispetto alla comunicazione che c'è stata questa mattina. Ritengo che nella Conferenza dei Capigruppo di domani sarà possibile fissare nel più breve tempo possibile la seduta.
In ogni caso, dopo il question time, il primo punto all'o.d.g. della prossima seduta di Consiglio regionale sarà relativo a questa comunicazione.
Domani, nella Conferenza dei Capigruppo saremo già in grado di fissare come mi ero impegnato, il giorno e l'ora della prossima seduta.



(Commenti del Consigliere Reschigna)



PRESIDENTE

Non voglio essere scortese, perché poi mi accusereste di essere una Presidenza autoritaria, però siamo in una seduta un po' anomala, perché è una sorta di pre-seduta in cui l'intesa è che non sia necessario mantenere il numero legale. Non siamo in presenza del numero legale e ovviamente mi mettete in difficoltà, come sanno i colleghi.
Quindi chiederei al Consigliere Reschigna di rinviare la sua richiesta poiché ci vediamo domani nella Conferenza dei Capigruppo.



(Commenti del Consigliere Reschigna)



PRESIDENTE

Se è una dichiarazione velocissima, prego.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Intervengo brevemente per dire sostanzialmente che noi consideriamo che i lavori di questa mattina siano stati interrotti. Il question time è un fatto straordinario rispetto all'andamento dei lavori del Consiglio regionale. Per queste ragioni al question time rimarranno solamente i Consiglieri regionali che hanno presentato l'istanza di question time e la rimanente parte del Gruppo lascia l'aula.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Interrogazione a risposta immediata n. 45 del Consigliere Gariglio inerente a "Grave situazione della discarica in località Rubina presso Poirino"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) all'o.d.g., inerente a "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", iniziamo con l'esame dell'interrogazione n. 45.
La parola al Consigliere Gariglio.



GARIGLIO Davide

Mi sono valso della facoltà dell'articolo 100 del Regolamento per porre di fronte al Consiglio la questione della discarica in località Rubina nei pressi di Poirino.
I colleghi forse sanno che un caso simile si è già manifestato alcuni mesi fa in un Comune limitrofo, Santena, dove anche lì vennero stoccati rifiuti in maniera del tutto non autorizzata, dopodiché intervenne un incendio, sicuramente doloso, che in qualche modo sbrogliò il problema, ma non gli effetti dell'inquinamento derivanti da questi stoccaggi.
Così, oggi, nel Comune di Poirino la situazione si ripete. Da anni esiste un capannone che doveva essere un deposito di materiale ferroso mentre in questo capannone, in questa cascina sono confluiti rifiuti di varia natura, senza nessun controllo, senza nessuna recinzione che impedisca di conferire ulteriori rifiuti e senza nessun presidio che impedisca di ripetere quanto è avvenuto nel Comune di Santena.
L'ARPA Piemonte se n'è già occupata. La Procura della Repubblica se n'è occupata; è già stato disposto il rinvio a giudizio delle persone coinvolte in qualche modo in questo traffico di rifiuti.
Vogliamo sollecitare l'Amministrazione regionale, anzitutto a chiarire con l'Amministrazione comunale tale questione, perlomeno per la parte di competenza dell'Amministrazione comunale che non è parsa tra le più tra le più solerti nell'affrontare questa problematica di natura ambientale.
Vogliamo chiedere attraverso il question time quali azioni la Giunta intende adottare riguardo ai tempi di conclusione del monitoraggio da parte dell'ARPA Piemonte per addivenire, finalmente, ad una soluzione definitiva del problema.
Potenzialmente, abbiamo una bomba ecologica vicino a Torino, non sappiamo qualificare i rifiuti presenti su quel sito, siamo preoccupati per la prassi che si ripete nei cascinali attorno a Torino. Abbiamo già avuto un autorevole precedente con Santena, non vorremo che ciò si ripetesse a Poirino domani e dopodomani in qualche altra cascina nei Comuni della zona che già si stanno preparando a raccogliere altri rifiuti in modo del tutto arbitrario.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Maccanti.



MACCANTI Elena, Assessore ai rapporti con il Consiglio regionale

In riferimento all'interrogazione in oggetto, considerato che le funzioni di ispezioni e controllo sono di competenza della Provincia e dell'ARPA, sulla base delle informazioni acquisite dai suddetti Enti si illustra la situazione attuale.
Presso la località Rubina esisteva la ditta Galfer che svolgeva attività di gestione rifiuti. Nel 2007 tale ditta ha ceduto i locali alla ditta Crio Engineering S.r.l. di Castoldi Federico.
A partire dal mese novembre 2007 l'ARPA ha effettuato una serie di accertamenti dai quali è risultato che presso il sito sono stati accumulati notevoli quantità di rifiuti attraverso numerosi trasferimenti in modo illecito (anche con falsificazioni della documentazione amministrativa) per tali aspetti è stata redatta notizia di reato al Tribunale di Torino e a quello di Alba, rispettivamente per gli aspetti connessi all'indagine sui traffici di rifiuti e per competenza territoriale.
A seguito di queste verifiche, il Sindaco di Poirino emetteva il 12 febbraio 2008 una prima ordinanza impositiva, la n. 70, volta alla rimozione dei rifiuti stoccati sia all'interno della struttura, che all'esterno della stessa. Venivano così rimossi tutti i rifiuti esterni al capannone da parte dei titolari della ditta Galfer, come la Polizia Municipale di Poirino documentava direttamente.
Successivamente, tuttavia, la situazione aveva a ripetersi, con lo stoccaggio di nuovo materiale all'esterno del capannone.
In data 30 aprile 2010, i tecnici dell'ARPA, unitamente al personale del Comando di Polizia Municipale di Poirino, effettuavano un ultimo sopralluogo, dal quale si evidenziava come, tanto nell'area interna, quanto nell'area scoperta antistante il capannone, erano presenti consistenti quantitativi di rifiuti.
Sulla base di tale accertamento il Sindaco ha emesso in data 24 maggio 2010 un'ulteriore ordinanza, la n. 64, finalizzata alla messa in sicurezza dei rifiuti presenti sull'area. Tale provvedimento, adottato dall'autorità sindacale ai sensi del decreto legislativo 267/2000 ("Testo Unico degli Enti locali") e in virtù delle competenze assegnate ai comuni ai sensi del decreto legislativo 152/2006, impone nel termine perentorio di 30 giorni successivi alla notifica (quindi entro il prossimo 24 giugno) ai soggetti coinvolti di mettere urgentemente in sicurezza i rifiuti presenti all'esterno del capannone, provvedendo al loro riposizionamento all'interno dello stesso o, se necessario ed in particolare per i rifiuti costituiti da lastre di fibro cemento, al necessario imballaggio; rendere inaccessibili sia il fabbricato che l'area antistante; predisporre idonee misure di sicurezza e prevenzione incendi.
Per quanto concerne il ruolo della Regione in una simile fattispecie bisogna rimandare al già richiamato decreto legislativo 152 del 2006, in particolare all'articolo 191, che circoscrive la possibilità per la Regione di emettere una "Ordinanza contingibile e urgente" limitatamente a "situazioni di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell'ambiente", dove "non si possa altrimenti provvedere" e qualora venisse interessato il territorio di più province.
Stante la documentazione in possesso degli uffici regionali e le relazioni dell'ARPA, che tiene costantemente sotto controllo la situazione non si configurano quelle situazioni di gravità tale da attivare le procedure - comunque sussidiarie - di competenza della Regione.
Rimane sicuramente fermo l'impegno di controllare costantemente la vicenda, nonché il pieno e totale supporto all'Amministrazione comunale e a quella provinciale per contribuire, nelle modalità previste dalla legge e sottoposte al necessario coordinamento istituzionale, al superamento definitivo del problema.


Argomento: Programmazione sportiva (impianti e attivita")

Interrogazione a risposta immediata n. 44 del Consigliere Boeti, inerente a "Mondiali di slittino a Cesana nel 2011"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 44, alla quale risponde l'Assessore Maccanti.
La parola al Consigliere Boeti per l'illustrazione.



BOETI Antonino

Anzitutto una riflessione sul metodo. Vorrei capire, con tutta la simpatia che ho per l'Assessore, se sarà sempre l'Assessore Maccanti che risponderà in nome e per conto degli Assessori. Credo che la question time debba essere anche un modo per confrontarsi direttamente con l'Assessore che si occupa dei problemi, altrimenti mi sembra compromesso il principio stesso.
Ci sono 12 Assessori - due in meno rispetto alla passata legislatura e dovrebbero trovare le condizioni per essere in Aula, almeno una volta alla settimana, per rispondere alle domande dei Consiglieri.
Per fortuna, grazie al lavoro svolto dall'Assessore Cirio e grazie alla disponibilità del Governo, in qualche modo, una risposta è già stata data con il fatto che i mondiali di slittino saranno organizzati in Piemonte così come previsto. È l'occasione buona, non so se l'Assessore Maccanti pu dare la risposta giusta, per aprire una riflessione sul punto.
Vorremo sapere se tale impianto, al di là del fatto contingente di aver trovato momentaneamente i soldi necessari per fare la gara, è destinato ad essere chiuso, oppure, se come pensiamo noi e come pensano gli Enti locali possa continuare ad essere l'impianto nazionale, di riferimento per il nostro Paese e nel quale si possono disputare le gare di slittino questa volta e di bob un'altra.
Anche per il lavoro che svolgo, faccio fatica pensare che si debbano buttare cose già fatte. Sono stati spesi decine di milioni di euro per realizzare la pista da bob. Se è un impianto nazionale, credo che il Governo nazionale debba concorrere al suo mantenimento. È un'occasione per il territorio e i Comuni locali ritengono che quest'opportunità non debba essere sprecata.
La sua eliminazione costa qualche decina di milioni di euro. Credo quindi, più opportuno mantenere l'impianto, farlo diventare l'impianto di riferimento nazionale e fare disputare qui tutte le gare. È uno dei migliori impianti europei, quindi occorre proporsi come candidati per tutte le gare europee e mondiali che si possono disputare in questa branca degli sport che riguardano la montagna.
Al di là della risposta, che è scontata, perché riconosco il buon lavoro fatto, poiché i campionati del mondo si terranno, vorrei capire qual è l'orientamento del governo regionale e qual è la sua posizione rispetto all'impianto stesso.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Maccanti per la risposta.



MACCANTI Elena, Assessore ai rapporti con il Consiglio regionale

Grazie, Presidente.
Quest'oggi ho risposto io sia all'interrogazione rivolta all'Assessore Ravello che all'interrogazione rivolta all'Assessore Cirio, perché entrambi sono impegnati a Roma. Mi sembrava un atto di rispetto nei confronti del Consiglio, trattandosi di interrogazioni presentate ai sensi dell'articolo 100, quindi interrogazioni urgenti, che la Giunta fosse presente in Aula.
L'Assessore Cirio è stato convocato, in questo momento, dal Ministro Gelmini per le problematiche inerenti al mondo della scuola (sappiamo che sono tante). L'Assessore Ravello è alla Conferenza Unificata. Trattandosi di risposte a interrogazioni considerate urgenti (questo è lo spirito del question time), la Giunta ha preferito dare risposta.
Condivido il fatto che, in realtà, la situazione che lei aveva evidenziato nell'interrogazione ha già avuto una risposta, e la rassicuro sul fatto che l'impegno della Giunta regionale è assolutamente non soltanto di mantenere attivo quell'impianto, ma anche di valorizzarlo. Questo lo dobbiamo anche per rispetto alla popolazione della montagna, che ha fatto tanti sacrifici per le Olimpiadi del 2006 - magari senza manifestare tenuto conto del fatto che sarebbe il primo caso in cui, a soli quattro anni da una manifestazione così importante come le Olimpiadi 2006, si dovessero chiudere degli impianti.
Le confermo, in questa sede, il totale impegno della Giunta che ho l'onore di rappresentare.
Leggo gli elementi della risposta che mi ha consegnato l'Assessore Cirio per completezza di informazioni. Sull'argomento c'è un'interrogazione del Consigliere Placido, che non è presente, ma magari chiederemo se la risposta può soddisfare anche quell'atto di sindacato ispettivo.
In risposta a quanto affermato nell'interrogazione in oggetto, si pu dare conferma che il Sottosegretario all'Economia, Onorevole Giuseppe Vegas, ha garantito alla Regione Piemonte l'utilizzo di fondi governativi (dieci milioni euro) gestiti dall'Agenzia "Torino 2006", da destinare ad interventi di ottimizzazione e miglioramento degli impianti olimpici della Valle di Susa e all'organizzazione di eventi.
In particolare, si è concordato che una parte di essi, un milione e mezzo di euro, sia destinata alla parziale copertura delle spese di funzionamento dell'impianto di bob di Cesana per la stagione sportiva 2010/2011, per lo svolgimento dei campionati mondiali di slittino che si svolgeranno dal 21 al 30 gennaio 2011 e per altre gare internazionali in programma.
Per una corretta informazione, occorre tenere conto che il clamore mediatico dei giorni scorsi è stato provocato da una querelle tra l'originario soggetto organizzatore del mondiale di slittino - la Fondazione "XX Marzo 2006" - e la FISI, querelle da cui la Regione Piemonte risulta completamente estranea e nel corso della quale nessun esponente regionale è mai intervenuto dichiarando la rinuncia all'evento.
Per la cronaca, occorre altresì puntualizzare che i campionati mondiali di slittino, nonostante non coinvolgano un numero rilevante di atleti diventano strategici per continuare a proporsi alla FISI quale sede eccellente di competizioni internazionali di bob, slittino e skeleton.
Questo è il primo passo. Occorre, poi, intraprendere quelle azioni necessarie da tempo e mai adottate, quali il coinvolgimento del CONI e del Governo, affinché, se è vero che l'impianto di Cesana è il migliore in Europa ed uno dei migliori nel mondo, diventi finalmente un centro federale riconosciuto e luogo di allenamenti delle nazionali.
A tale proposito, l'Assessore scrivente ha già in programma un incontro con il Presidente del CONI nazionale, Giovanni Petrucci, e con il Sottosegretario allo Sport, Onorevole Crimi.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo

Interrogazione a risposta immediata n. 46 del Consigliere Buquicchio inerente a "Irricevibilità e insostenibilità della manovra finanziaria da parte della Conferenza delle Regioni"


PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione n. 46, del Consigliere Buquicchio.
La parola al Consigliere Buquicchio, per l'illustrazione.



BUQUICCHIO Andrea

La ringrazio, Presidente, e ringrazio anche l'Assessore Maccanti, che risponderà sicuramente in maniera educata a questa mia interrogazione a risposta immediata.
Io, invece, educatamente - Presidente - intendo utilizzare il tempo che ho a disposizione per fare una protesta educata e leggere, dal dizionario Garzanti, il significato del termine "educazione". So che lei, educatamente me lo concederà.



PRESIDENTE

Siamo in una seduta sulla question time, Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

"Educazione: formazione intellettuale e morale, sulla base di determinate...



PRESIDENTE

Consigliere, mi scusi, richiamo la sua attenzione...



BUQUICCHIO Andrea

...impartire, ricevere...



PRESIDENTE

Consigliere, richiamo la sua attenzione!



(Il Consigliere Buquicchio prosegue nella lettura della voce "educazione")



PRESIDENTE

Per cortesia, dovrebbe rimanere al tema.



BUQUICCHIO Andrea

In quest'aula è stata anche decantata "La donzelletta vien dalla campagna", perché il Consigliere è libero di utilizzare il tempo a sua disposizione così come ritiene opportuno dover fare.



PRESIDENTE

Non è proprio così e le ricordo che siamo in una seduta anomala, perch non siamo in presenza del numero legale.



BUQUICCHIO Andrea

Io non ho intenzione di offendere nessuno, anche se stamattina sono stato offeso!



PRESIDENTE

La ringrazio di queste buone intenzioni, però lei purtroppo, in questo tipo di seduta, si deve attenere all'argomento.



BUQUICCHIO Andrea

Presidente, ritengo di poter leggere il significato del termine "educazione" dallo Zingarelli. Se lei non ritiene che questo sia possibile mi faccia allontanare dall'aula.



PRESIDENTE

Non mi costringa a fare una cosa di questo genere. Oltre ad essere in una seduta anomala, ho molta stima di lei, come persona e come Consigliere e l'ho ampiamente dimostrato...



BUQUICCHIO Andrea

Ritengo di essere pienamente nel diritto di utilizzare il tempo a mia disposizione nel modo più educato possibile.



PRESIDENTE

Lei me lo ha ampiamente dimostrato in queste prime settimane.



BUQUICCHIO Andrea

Leggere il significato del termine "educazione" dallo Zingarelli mi sembra l'atteggiamento più educato.
"Educazione: formazione intellettuale e morale sulla base di determinati principi. C'è l'educazione sentimentale, c'è l'educazione permanente, c'è l'educazione sessuale, che è volta a dare corrette e opportune informazioni sul comportamento sessuale e sulla riproduzione, c'è l'educazione fisica, c'è l'educazione alimentare".
Poi, al n. 2, leggiamo - e questo è interessante - "Denominazione generica di alcune discipline in materia di insegnamento scolastico", ma sorvolo anche il n. 2 e vado al n. 3: "Buona creanza, modo di comportarsi corretto e urbano nei rapporti sociali. Si dice: 'Ha dato prova di grande educazione'".
E allora concludo dicendo: caro Presidente della Giunta Cota stamattina hai dato prova di grand'educazione. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Maccanti, per la risposta.



MACCANTI Elena, Assessore ai rapporti con il Consiglio regionale

Ovviamente, mi attengo al mio ruolo.
In riferimento all'interrogazione a risposta immediata presentata dal Consigliere Buquicchio, avente ad oggetto "Irricevibilità e insostenibilità della manovra finanziaria da parte della Conferenza delle Regioni", ricordo che l'argomento è già stato ampiamente trattato nella seduta straordinaria del Consiglio regionale del 15 giugno scorso, di cui si richiama integralmente la comunicazione resa dalla Giunta e su cui è stato aperto un interessante e - ritengo - completo dibattito.
Per completezza di esposizione, è tuttavia opportuno segnalare che in quella medesima giornata si era riunita la Conferenza delle Regioni per la discussione delle ripercussioni derivanti dalla manovra finanziaria sui conti delle Regioni, che nel documento finale elaborato, così come correttamente riportato dal Consigliere interrogante, ha dichiarato irricevibile la manovra.
In generale, come è sostenuto dalla Conferenza, alle Regioni verrebbe chiesto un risparmio, nel 2011, di 4,5 miliardi di euro su un totale di riduzioni previste dalla manovra di dieci miliardi, cioè equivarrebbe ad addossare il 40% della manovra alle Regioni. Per il 2012 il contributo a cui sarebbero chiamate le Regioni sarebbe del 30% circa.
La Conferenza delle Regioni ha affermato che il taglio dei trasferimenti a qualunque titolo spettanti per quattro miliardi, per il 2011, e 4,5 miliardi a decorrere dal 2012, azzererebbe praticamente tutti i decreti Bassanini, cancellando quasi tutti i trasferimenti per le funzioni regionali. La soppressione dei trasferimenti comporterebbe l'impossibilità di esercitarle interrompendo pertanto alcune funzioni.
Per tale ragione, pur comprendendo la necessità di una manovra tempestiva rispetto alla situazione economica attuale, per dare risposta concreta ai mercati e all'UE sulle misure adottate dall'Italia, le Regioni hanno ritenuto che il taglio indiscriminato sulle spese regionali non sia congruo nell'equilibrio del concorso dei singoli livelli istituzionali alla manovra. Per di più, i tagli indiscriminati difficilmente sarebbero applicabili e probabilmente non darebbero i previsti benefici al Paese.
Pertanto, hanno ritenuto la manovra irricevibile. Si vuole ribadire, ancora una volta, che la Giunta regionale intende adoperarsi affinché sia individuato un sistema premiante che salvaguardi le realtà virtuose che hanno bene amministrato, evitando alle stesse un trattamento pari agli Enti che non sono stati in grado di gestire razionalmente le risorse, secondo il principio di responsabilizzazione introdotto dal federalismo fiscale.
Da questo punto di vista, come abbiamo già detto e lo ribadiamo, la manovra deve essere migliorata. Su questo sta lavorando la Conferenza delle Regioni e c'è anche l'impegno della Giunta e del nostro Governatore, perch è chiaro che, di fronte ad un'esigenza che chiama tutti a un atto di responsabilità, occorre che siano le Regioni a lavorare per presentare una proposta di razionalizzazione.
Concludo ricordando che il decreto legge è oggetto di esame al Parlamento per la sua conversione in legge e che in tale sede potranno essere apportate le modifiche necessarie ad eliminare o a correggere le previsioni normative eventualmente contrastanti con l'autonomia finanziaria delle Regioni, di cui all'articolo 119 della Costituzione, con ci garantendo alle medesime la corrispondenza tra le funzioni conferite e le risorse necessarie per il loro esercizio.
Ovviamente, attendiamo il testo definitivo della conversione in legge per analizzare e assumere i conseguenti provvedimenti di ordine economico e finanziario sui capitoli di bilancio.
Voglio però sottolineare che la razionalizzazione delle spese e l'ottimizzazione delle risorse sono già all'ordine del giorno dell'azione di questa Giunta, indipendentemente dalla manovra nazionale, e che già nei primi mesi del nostro mandato sono stati adottati provvedimenti in tal senso, come la chiusura dell'inutile e faraonica sede romana che pesava sulle tasche dei piemontesi per ben oltre 50 milioni di vecchie lire al mese e che, con questo spirito e con il sacrosanto rispetto dei soldi dei cittadini piemontesi, proseguiremo su questa strada.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione - Personale del servizio sanitario

Interrogazione a risposta immediata n. 47 della Consigliera Artesio inerente a "Scadenza contratto di lavoro degli operatori Sovracup"


PRESIDENTE

Trattiamo ora l'interrogazione n. 47, presentata dalla Consigliera Artesio.
La parola all'interrogante per l'illustrazione.



ARTESIO Eleonora

Grazie, Presidente.
Il servizio di Sovracup a valere di ambito provinciale è stato affidato alla gestione dell'ASL Torino 1, che ha esercitato tale funzione con ricorso a risorse professionali delle agenzie interinali.
A conclusione del precedente anno e non essendo possibile il rinnovo di quei contratti di collaborazione, l'ASL Torino 1 ha praticato una gara (ricerca ad evidenza pubblica) per individuare il soggetto gestore.
Nell'ambito del capitolato di gara, erano indicate le condizioni di esercizio dell'attività e la tutela dei requisiti di professionalità degli operatori.
La commissione di aggiudicazione dell'ASL Torino 1 ha assegnato il compito di gestione del servizio in funzione di un'innovazione di carattere tecnologico che consentirebbe la riduzione della postazione degli operatori e la riduzione dei tempi di risposta. Tale innovazione tecnologica si sarebbe dovuta presentare adeguata fin dal mese di luglio. A oggi non risulta che quella condizione tecnologica sia stata introdotta, di conseguenza non risulta ottemperata quella che era una condizione intercorsa tra le Amministrazioni interessate rispetto alla necessità di verificare, sperimentandola, l'attendibilità della proposta introdotta.
Così stando le cose, non risulta comprensibile la riduzione degli organici in forma anticipata rispetto alla verificata attendibilità delle innovazioni tecnologiche, ma soprattutto a oggi non è dato di conoscere quale sia l'entità delle competenze in carico al Sovracup, essendo quella funzione di natura provinciale, che però a oggi non assorbe tutte le potenzialità di prenotazione delle ASL e delle ASO.
Ampliando il trasferimento delle agende di prenotazione di altre aziende sanitarie, indiscutibilmente aumenterà l'onere e il carico di lavoro del Sovracup e, di conseguenza, anche la necessità degli organici da dedicare.
La presente interrogazione è stata quindi avanzata perché non risultano rispettati i requisiti che erano attesi a seguito del nuovo soggetto gestore, ma soprattutto non risulta effettuato come si sarebbe atteso l'ampliamento dell'attività del Sovracup, che dà prova di essere un utile servizio nel ridurre i tempi di prenotazione e di attesa, ma soprattutto nel consentire una maggiore opzione di scelta da parte degli utenti.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ferrero per la risposta.



FERRERO Caterina, Assessore alla tutela della salute e sanità

Grazie, Presidente.
In parte, la risposta ripercorre alcuni passaggi che già la collega Artesio ha evidenziato, ma in ogni caso li riprendo anch'io per brevità di sintesi rispetto alle questioni che mi sono state esposte.
A partire dal novembre 2006, l'ASL Torino 1, su mandato della Regione Piemonte, si occupa delle prenotazioni sull'applicativo "Remedes" per il Sovracup della Provincia di Torino: tutte le ASL, ad eccezione dell'ASL Torino 5, più tutte le ASO.
Il servizio è stato sempre gestito in parte da operatori interinali e da dipendenti dell'ASL Torino 1. Nel corso di questi anni, il numero degli operatori dipendenti è progressivamente sceso, mentre il numero degli operatori interinali è aumentato fino a giungere ad un numero di 60 per 20 ore settimanali part-time.
La Regione, con DGR dell'agosto 2008 e come successivamente specificato il 21 aprile 2009, ha attribuito le funzioni sovrazonali all'ASL Torino 1 chiedendo nel contempo di mettere in atto una gara d'appalto anche per tenere in conto il personale interinale. Questa gara è stata espletata durante la scorsa estate.
L'ASL Torino 1, chiamata a comunicare sulla situazione attuale, ha informato che la gara è stata vinta dalla ditta Telecom, che nell'offerta si è impegna a ridurre il tempo medio delle chiamate a due minuti e la presa in carico dell'utente in 60 secondi. Inoltre ha comunicato, come ricordava prima la collega Artesio, che il 1° luglio la ditta Telecom subentrerà nella gestione del personale e che l'ASL Torino 1 verificherà tutte le applicazioni delle condizioni previste all'atto della sottoscrizione del contratto, che prevedeva il 95% delle chiamate prese e due minuti medi di risposta, ponendo in essere tutti gli strumenti previsti in caso di non raggiungimento degli obiettivi, che vanno dalla mancata valorizzazione economica delle telefonate prese all'applicazione di penali in caso di decadimento del servizio dal punto di vista qualitativo.
L'unica Azienda sanitaria rimasta fuori dal Sovracup è la Torino 5 di Chieri, di cui si prevede la messa in rete entro la fine del 2010.
Un'ulteriore estensione in generale potrà riguardare anche l'integrazione dei centri privati accreditati e del Cottolengo di Torino, secondo modalità e tipologie stabilite ovviamente dall'Assessorato.
Si ritiene che ci potrà essere un'ulteriore integrazione di addetti al sistema del call center attualmente appaltato, in quanto è stata comunicata a tutte le Aziende sanitarie e alle ASO la possibilità di collegarsi a questo servizio con un convenzionamento sull'ASL Torino 1, al fine di poter usufruire del servizio di call center. In tale ipotesi, si può presumere che ci sarà un aumento di personale, ovviamente tenuto conto della competenza di questa scelta da parte delle singole Aziende, essendo ovviamente subordinata ad una valutazione di costi e di opportunità.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Ferrero.
Ricordo ai colleghi che oggi, alle ore 15.30, è convocata la VI Commissione nella Sala dei Morando e che domani è confermata la riunione dei Presidenti dei Gruppi alle ore 13.30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 15.05)



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