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Dettaglio seduta n.111 del 24/05/11 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


LEARDI LORENZO



(Alle ore 10.02 il Consigliere Segretario Leardi comunica che la seduta Avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(Alle ore 10.31 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Procediamo con l'esecuzione dell'Inno Nazionale.



(In applicazione del dispositivo dell'ordine del giorno n. 9 "Unità d'Italia", approvato dall'Assemblea consiliare il 1° dicembre 2010 l'Assemblea, in piedi, ascolta l'Inno nazionale della Repubblica Italiana "Il canto degli italiani")


Argomento: Diritti umani

Ordine del giorno n. 383 presentato dai Consiglieri Leo, Boeti, Pentenero Angeleri, Artesio, Tentoni, Botta Franco Maria, Negro, Biolé, Costa Rosa Anna, Spagnuolo e Dell'Utri, inerente a "Diritti umani in Tibet" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Spettacoli: teatro, musica, cinema, danza

Ordine del giorno n. 208 presentato dai Consiglieri Pentenero, Artesio Boeti, Buquicchio, Cursio, Gregorio, Laus, Lepri, Motta Angela, Muliere Negro, Ronzani, Stara, Taricco e Reschigna, inerente a "Riconoscimento, in occasione del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, delle bande e gruppi corali inserite nell'albo regionale quali 'Gruppi di interesse regionale' e sostegno alla Banda Musicale Giovanile del Piemonte" (iscrizione all'o.d.g.)

Argomento: Organizzazione turistica

Ordine del giorno n. 387 presentato dai Consiglieri Cattaneo, Novero Molinari, Leardi e Ponso, inerente a "Applicazione 'direttiva servizi' nel settore del turismo balneare" (iscrizione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne fa facoltà.



LEO Giampiero

Presidente, chiedo l'iscrizione di un ordine del giorno - n. 383 presentato dai Consiglieri Leo, Boeti, Pentenero, Angeleri, Artesio Tentoni, Botta Franco Maria, Negro, Biolé, Costa Rosa Anna, Spagnuolo e Dell'Utri, inerente a "Diritti umani in Tibet", firmato da tutti i Consiglieri, di maggioranza, di minoranza ed anche da parte dei colleghi "grillini".
È un ordine del giorno urgente, nato dopo l'incontro con la nuova Presidente della Comunità Tibetana, che ha denunciato una situazione sempre più grave in Tibet: l'incremento della repressione cinese.
Poiché il nuovo Governo democratico tibetano - sapete che il Dalai Lama ha ceduto la Presidenza - si riunirà a fine maggio, ci hanno chiesto la cortesia di approvare quest'ordine del giorno, che è un minuscolo, ma significativo sostegno al Parlamento democratico tibetano da parte di questo Consiglio.
L'abbiamo presentato la settimana scorsa, ma poi non c'è stata la seduta ordinaria del Consiglio Regionale, pertanto le chiedo, Presidente d'iscriverlo oggi. Ci sono le firme di tutti i Gruppi.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Pentenero.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 208, "Riconoscimento, in occasione del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, delle bande e gruppi corali inserite nell'albo regionale quali 'Gruppi di interesse regionale' e sostegno alla Banda Musicale Giovanile del Piemonte", poiché si chiede la possibilità di utilizzare la banda musicale "Giovaninbanda", in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
Se non ne discutiamo in tempo, corriamo il rischio di non realizzare questo progetto.
Grazie.



PRESIDENTE

La Presidenza propone l'iscrizione di un ordine del giorno dell'Ufficio di Presidenza, il n. 387, inerente a "Applicazione 'direttiva servizi' nel settore del turismo balneare".
È un ordine del giorno che richiama una risoluzione approvata all'unanimità da parte della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, in occasione della seduta plenaria che si è tenuta a Torino, il 12 maggio 2011. Riguarda - per intenderci - la disapplicazione della Direttiva Bolkestein, tema sul quale sono già stati approvati ulteriori atti di indirizzo nelle scorse sedute.
Pertanto, se l'Aula acconsente, consideriamo iscritto l'ordine del giorno n. 383, presentato di Consiglieri Leo, Pentenero ed altri riguardante i diritti umani in Tibet, l'ordine del giorno n. 208, così come richiesto dalla Consigliera Pentenero, relativo alle bande musicali e l'ordine del giorno n. 387 a firma dell'Ufficio di Presidenza, avente ad oggetto "Applicazione 'direttiva servizi' nel settore del turismo balneare".



(L'Assemblea, tacitamente e unanimemente, acconsente alle iscrizioni all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Poiché sono ordini del giorno condivisi, riserveremo un periodo per la loro trattazione e approvazione nel corso della seduta, magari alla fine della mattinata o all'inizio del pomeriggio.
L'o.d.g. è approvato, così come modificato.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Boniperti, Bresso, Buquicchio Burzi, Carossa, Comba, Cota, De Magistris, Goffi, Mastrullo, Valle e Vignale.


Argomento:

b) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 18 e 19/05/2011.


Argomento:

c) Impugnativa del Governo avverso legge approvata dal Consiglio regionale


PRESIDENTE

L'Avvocatura della Regione Piemonte, con nota del 4/05/2011, ha comunicato che la Corte d'Appello di Torino ha dichiarato rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 2, terzo comma, della legge regionale 24/12/2004, n. 39 recante "Costituzione dell'Azienda Sanitaria Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino", in relazione all'articolo 117, secondo comma, lettera i) della Costituzione, e ha disposto, con Ordinanza del 4 marzo, del 25 marzo e del 1° aprile 2011, l'immediata trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale.
In estrema sintesi, la Corte d'Appello ha rilevato che la legge regionale in parola, nel disporre il trasferimento dei debiti maturati da un Ente in capo ad un altro soggetto, per di più di emanazione statale e per un periodo successivo a quanto previsto dalla normativa statale stessa eccederebbe l'ambito delle competenze regionali e invaderebbe illegittimamente la materia dell'ordinamento civile riservata la competenza esclusiva dello Stato dell'articolo 117, secondo comma, lettera i), della Costituzione.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

d) Programmazione quadrimestrale dei lavori del Consiglio


PRESIDENTE

Informo che, al momento, sono pervenute richieste d'inserimento di provvedimenti, nella programmazione quadrimestrale da parte della Giunta regionale, da parte di un Gruppo di maggioranza e tre Gruppi di opposizione. Ricordo ai signori Capigruppo che non l'avessero ancora fatto nel frattempo che il termine scade nella giornata di oggi alle ore 13.30.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i processi verbali del 27/04/2011.
Informo che in mattinata è prevista, davanti al Palazzo del Consiglio regionale, una protesta da parte dei dipendenti dell'azienda Agile ex Eutelia.


Argomento: Ordine pubblico e sicurezza

Ordine del giorno n. 262 presentato dal Consigliere Bono, inerente a "Censura delle richieste di uso della forza militare in Valsusa" (richiesta inversione all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Avevo alzato la mano, ma non volevo interromperla, quando ha chiesto se c'erano ancora richieste di modifica dell'o.d.g.
Chiedevo semplicemente, essendo in trattazione all'interno dell'o.d.g.
odierno un nostro ordine del giorno relativo a "Censura delle richieste di uso della forza militare in Valsusa", se fosse possibile trattarlo oggi anche perché nella notte appena passata ci sono state forzature per l'inizio della cantierizzazione riguardante l'Alta Velocità.
Poiché oggi ci sarà un tavolo in Prefettura, chiedo anche una relazione dettagliata da parte della Giunta.



PRESIDENTE

Consigliere Biolé, le devo dire con tutta sincerità che non ho avuto l'impressione che lei avesse alzato la mano, ma che la questione sia stata rappresentata dopo, perché la Presidenza è molto attenta.
In ogni caso, poiché è un tema attuale e per non inoltrare polemiche in via del tutto eccezionale, applicando l'articolo regolamentare che prevede un'inversione dell'o.d.g., lei mi formuli una richiesta d'inversione e la poniamo in votazione.
Colleghi, a favore di questa richiesta ha già parlato il Consigliere Biolé; ci sono interventi contrari? Chiedo scusa, colleghi, il Consigliere Biolé propone un'inversione dell'o.d.g.
Presumo richieda la trattazione, prima del collegato alla finanziaria dell'ordine del giorno n. 262, "Censura delle richieste di uso della forza militare in Valsusa", presentato dal Consigliere Bono.
La sua proposta è già da intendere come intervento a favore. Ci sono interventi contrari? La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Caro Presidente, sono un po' sconcertato dall'intervento del collega perché sappiamo cosa è successo nella notte; ancora adesso mi risulta che l'autostrada del Frejus sia bloccata.
Innanzitutto vorrei sapere se è possibile avere informazioni più dettagliate su quanto è successo e chiederei la presenza, non dico questa mattina ma oggi pomeriggio, dell'Assessore Bonino, per relazionare su una vicenda che ha bloccato una via di comunicazione importante, creando disagio a migliaia di automobilisti. Che qui si ribalti la questione diventa quanto meno imbarazzante per il Consiglio.
Se lei, Presidente, può farsi carico di questo invito la ringrazio perché vogliamo capire cosa sta succedendo, per l'ennesima volta, in Val di Susa.



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Angeleri, ma relativamente alla richiesta del collega Biolé lei è a favore o contrario?



ANGELERI Antonello

Per come è stata posta sono contrario, però vorrei che l'Assessore riferisse sulla vicenda.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Angeleri, ma sono due cose distinte.
In ordine alla richiesta di inversione dell'o.d.g. richiesta dal Movimento 5 Stelle, espressa dal Consigliere Biolé, è intervenuto il collega Angeleri esplicitando parere contrario.
Pertanto, la Presidenza deve porre in votazione l'inversione dell'o.d.g, a norma dell'articolo 58 del Regolamento.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bono per fatto personale; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Per fatto personale intervengo in quanto sono sconcertato dall'intervento del signor Angeleri, che probabilmente è poco informato perché.



PRESIDENTE

Mi scusi, non è che l'ha offesa, e poi il signor Angeleri è un collega Consigliere, quindi lo chiami "collega" o "Consigliere" per gentilezza.



BONO Davide

Non penso che sia scritto da nessuna parte come ci si chiama all'interno del Consiglio.



PRESIDENTE

No, c'è scritto. Prego!



BONO Davide

Allora poi mi renderà la nota dove.



PRESIDENTE

Ma fatto personale per cosa? Lo esplichi, per favore.



BONO Davide

Fatto personale, se mi fa parlare, Presidente.



PRESIDENTE

Prego.



BONO Davide

Fatto personale perché lo cita come se fossero stati dei manifestanti a bloccare l'autostrada 32, invece lei forse non sa - o sa benissimo.



PRESIDENTE

Non è fatto personale e le tolgo la parola.



BONO Davide

O sa benissimo.



PRESIDENTE

Togliere la parola al collega Bono. Grazie.
Le ho tolto la parola perché non l'ha offesa.



(Commenti del Consigliere Bono)



PRESIDENTE

Per favore, si sieda. Per favore si sieda! Chiederei ai Consiglieri regionali di rimanere al proprio posto perch devo fare una comunicazione importante.
BONO Davide (fuori microfono) Chiediamo all'Assessore Bonino di rendicontare!



PRESIDENTE

Consigliere Bono, non approfitti della mia disponibilità e pazienza.
Lei ha parlato e non ha esplicato un fatto personale, quindi la invito a sedersi. La invito a sedersi, per favore! Chiedo ai signori Consiglieri di prendere posto, per cortesia.
Chiedo di prendere posto perché devo fare una comunicazione importante e chiederei ai Consiglieri di sedersi. Grazie. Si sieda, per favore collega Bono.
Collega Bono, per cortesia le chiedo di sedersi, così come il collega Biolé.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.14 riprende alle ore 11.16)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Chiedo ai Consiglieri di prendere posto.


Argomento: Commemorazioni

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale in merito alla scomparsa dell'ex Consigliere regionale Antonio Monticelli


PRESIDENTE

Comunico all'Aula che nella notte è morto il collega Antonio Monticelli, che fu Vicepresidente del Consiglio regionale e Consigliere nella V e VI legislatura.
Poiché di solito si procede alla commemorazione invitando anche i familiari, il collega Monticelli sarà ricordato in una delle prossime sedute.
Tuttavia, chiedo all'Aula di riservare già oggi un minuto di silenzio.



(L'Assemblea, in piedi osserva un minuto di silenzio)


Argomento: Viabilità

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 463 presentata dal Consigliere Ronzani, inerente a "Progetto di realizzazione sistema autostradale A4-Biella-A26 Pedemontana Piemontese"


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Interrogazioni ed interpellanze" iniziamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 463, presentata dal Consigliere Ronzani, che ha la parola per l'illustrazione.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Nei giorni scorsi è stato presentato un progetto preliminare riguardante il collegamento autostradale A4-A26.
Nella mia interrogazione segnalo all'Assessore competente e alla Giunta che il progetto preliminare, per il quale è prevista la possibilità che una serie di soggetti presentino eventuali osservazioni, fosse sprovvisto del quadro economico.
Credo che su questa questione almeno tra di noi si possa essere d'accordo sul fatto che il quadro economico non sia "un di cui" del quale è possibile farne a meno. È un elemento essenziale e parte integrante del progetto preliminare. Non lo il Partito Democratico che fa opposizione, ma lo dice la legge, in particolare l'articolo 6 del decreto legislativo 163.
Il paradosso in questa vicenda è rappresentato dal fatto che è stato presentato il progetto preliminare, sul quale ci possono essere opinioni diverse (personalmente considero quell'opera strategica, mentre critico il progetto sul piano dei contenuti e del merito), ma non c'è dubbio - non c'è dubbio - che un progetto preliminare non possa essere presentato in assenza del quadro economico. È come se discutessimo di qualcosa non avendo chiaro qual è l'impatto finanziario dell'opera.
Per me, che voglio presentare delle osservazioni, è evidente che mi trovo di fronte ad una documentazione monca, perché ho il progetto preliminare, ho gli elaborati tecnici, ho l'itinerario del progetto, ma non ho ciò che alla fine spiega ed integra il progetto medesimo.
A questo punto chiedo all'Assessore per quale ragione è stata consentita, o è avvenuta, la pubblicazione di questo atto che è zoppo. È zoppo perché manca il quadro economico.
Ora, siccome l'articolo 6 del decreto è chiaro, mi domando per quale ragione non avete richiesto che venisse ripubblicato quell'atto, perch quell'atto va ripubblicato, perché così com'è è nullo.
Da qui, la richiesta di chiarimenti all'Assessore competente.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei. Prego, Assessore Bonino.



BONINO Barbara, Assessore alle infrastrutture

Grazie, Presidente.
Credo di poter rassicurare la puntuale richiesta d'approfondimento presentata dai Consiglieri e dal Collega Ronzani in particolare perch abbiamo, in tutte le sedi competenti e secondo gli iter previsti dalla norma, rilevato la carenza di alcune parti della documentazione. In particolar modo la carenza si riferisce agli elaborati definiti "calcolo estimativo" e "quadro economico", nonché l'elenco dei prezzi unitari e il "computo monitoraggio ambientale" che sono elencati nella lista degli elaborati: è stata constatata dal responsabile del procedimento e, così come previsto dalla procedura, è stata formalmente fatta rilevare al proponente dal Ministero dell'Ambiente cui è in capo il procedimento di VIA, all'interno del quale la Regione Piemonte esprime il proprio parere ai sensi dell'articolo 18 della legge 40/98.
In merito alla necessità di pubblicazione di tali elaborati - pena conseguenze sul piano formale - è da considerarsi che la pubblicazione del progetto preliminare avviene ai fini della VIA, oltre che dell'imposizione del vincolo preordinato all'esproprio, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 165 del decreto legislativo 163/206 e successive modifiche e secondo le modalità previste dall'articolo 24 del decreto 152/2006.
Pertanto, ai fini previsti della norma, non pare strettamente necessaria la presenza di tali elaborati, che rilevano invece ai fini del finanziamento delle opere.
Ciò detto per quanto riguarda l'iter previsto, tali elaborati sono comunque in corso di ultimazione e verranno a breve trasferiti agli organi competenti, così come ci viene detto da CAP che sta monitorando l'evoluzione di questo percorso.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Bonino.
Chiedo poi di far pervenire la risposta scritta al collega Ronzani come da sua richiesta.


Argomento: Viabilità

Interrogazione a risposta indifferibile ed urgente n. 258 presentata dai Consiglieri Motta Angela e Bono, inerente a "Realizzazione del progetto di Tangenziale Sud Ovest di Asti"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione indifferibile e urgente n.
258 presentata dai Consiglieri Motta Angela e Bono.
La parola alla Consigliera Motta per l'illustrazione.



MOTTA Angela

Grazie, Presidente.
Intanto mi scuso con lei e con l'Aula per l'assenza di prima e la ringrazio per aver posticipato quest'interrogazione che però è un po' datata: è del novembre 2010, quindi credo che nel frattempo siano avvenuti alcuni fatti in merito. Penso possa essere comunque importante per il territorio astigiano capire che cosa sta facendo l'Assessorato per quanto riguarda questo progetto di Tangenziale Sud-Ovest che ha avuto ormai da moltissimi anni alterne e sofferte vicende, anche per il grande impatto ambientali ed economico che l'opera comporta.
Vi è un'effettiva necessità di rivedere il percorso e il progetto della tangenziale. Ci sono stati molti incontri: nella scorsa legislatura l'Assessore Borioli aveva accettato di incontrare il Comitato che si era costituito e insieme agli enti preposti - il Comune e la Provincia - si era avviato un percorso di incontri e di valutazione proprio di modifica di questo progetto.
Vorremmo sapere naturalmente qual è lo stato attuale di avanzamento del progetto, quali sono gli impegni che sono stati assunti da parte della Regione Piemonte in questo ultimo anno, e soprattutto dopo l'incontro con gli Enti Locali del 29 ottobre 2010, e qual è l'orientamento attuale dell'Assessore proprio in merito alla necessità di approfondire questo progetto che, come ho detto, è sproporzionato sia a livello di costi che di impatto ambientale. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola, per la risposta, all'Assessore Bonino.



BONINO Barbara, Assessore alle infrastrutture

In merito alle premesse riportate nell'interrogazione, si deve precisare che il progetto preliminare su cui si era espressa la Regione Piemonte con DGR 51-10937 del 10 novembre 2003 prevedeva un'infrastruttura di tipo autostradale per il completamento dell'Autostrada Asti-Cuneo ad Asti-Ovest e non una tangenziale con caratteristiche.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, ma c'è un brusio che dà veramente l'impossibilità sia all'Assessore di rispondere, sia all'interrogante di ascoltare la propria risposta.
Chiedo la collaborazione dell'Aula. Grazie.



BONINO Barbara

Grazie, Presidente.
Dicevo che il progetto preliminare originariamente approvato dalla Regione Piemonte prevedeva un'infrastruttura di tipo autostradale per il completamento dell'Autostrada Asti-Cuneo ad Asti-Ovest e non una Tangenziale con caratteristiche di strada extraurbana (quindi non autostradale), com'è invece il progetto redatto da Asti-Cuneo S.p.A. ed attualmente in istruttoria.
Il collegamento autostradale con Asti-Ovest (previsto nel progetto del 2003) naturalmente escludeva il collegamento autostradale con Asti-Est producendo di fatto una modifica di ciò che era stato invece previsto nei primi progetti dell'infrastruttura autostradale Asti-Cuneo nel 1999.
Il progetto preliminare del 2003 è stato, dopo l'emissione della DGR succitata, ritirato dall'ANAS S.p.A. durante il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale presso il Ministero dell'Ambiente, mentre successivamente non vi sono stati approfondimenti sul progetto ma una condivisione quasi completa sullo stesso tracciato da parte delle Amministrazioni provinciale e comunale, espressa con un Accordo di Intesa Istituzionale il 19 aprile del 2004. Sostanzialmente l'Accordo prevedeva il collegamento non più diretto con il casello di Asti-Ovest ma con una viabilità provinciale, una sezione stradale ad unica carreggiata con una corsia per senso di marcia, mentre rimaneva la doppia canna per la galleria naturale in località S. Pietro.
Nell'incontro del 29 ottobre 2010 presso l'Assessorato regionale ai Trasporti, non si è dato riavvio al procedimento in quanto lo stesso, dopo la seconda sospensione dei termini avvenuta con DGR n. 50-13135 del 25 gennaio 2010, è ripreso in attesa della richiesta di integrazioni progettuali da parte del Ministero dell'Ambiente.
La Commissione Tecnica per la Verifica d'Impatto Ambientale, dello stesso Ministero dell'Ambiente, ha formulato la richiesta suddetta ad ANAS S.p.A., anche sulla base degli approfondimenti richiesti dal Settore regionale competente, per cui la concessionaria Asti-Cuneo S.p.A. ha predisposto la documentazione integrativa consegnata a tute le amministrazioni interessate, compresa la Regione Piemonte, per il completamento dell'istruttoria di competenza.
Gli approfondimenti progettuali richiesti al proponente in sede di istruttoria tecnica regionale sono stati formulati anche considerando le diverse osservazioni pervenute da parte del pubblico, così come peraltro già espresso nelle deliberazioni di sospensione del procedimento regionale.
Allo stato attuale le integrazioni sono state inviate al Ministero dell'Ambiente ed alle Amministrazioni interessate, segnatamente nel mese di marzo di quest'anno. Ad oggi il procedimento ha comunque subito un rallentamento dovuto al non avvenuto deposito e relativa pubblicazione della documentazione che la procedura normalmente comporta; questo per quanto riguarda la parte tecnica.
Esprimo, oltre a quanto vi ho relazionato e posso ovviamente lasciare a verbale, una considerazione in ordine alla necessità di ricondurre il progetto ad un'unità che ci consenta di dire che o si tratta di predisporre un'infrastruttura che ha delle caratteristiche autostradali dall'inizio alla fine - quindi la galleria dev'essere realizzata in conformità con la restante parte del tracciato - oppure corriamo il rischio di non poter giustificare un tipo di progettualità incoerente. Se noi realizziamo un'infrastruttura che è soggetta a continui restringimenti e allargamenti facciamo fatica a spiegare qual è il tipo di opera che riteniamo indispensabile per l'evoluzione del territorio.
Il lavoro della Regione Piemonte sta dunque andando in questa direzione, cioè quella di riunire nuovamente per un momento di riflessione gli Enti locali in ordine a quest'esigenza. Il territorio e la Regione devono capire che cosa ritengono utile per la realizzazione di questa nuova infrastruttura, scegliere una strada e una classificazione della tipologia di manufatto che dev'essere realizzato - coerente con le ipotesi di sviluppo del territorio - e realizzarlo. Non credo, per dirla in maniera molto franca, che si possa avere un viadotto ristretto e la necessità di realizzare una galleria in doppia canna. Mi sfugge qual è la ragione per cui dobbiamo creare delle difformità di questo genere.
Sono convinta del fatto che la riflessione che oggi viene condotta sia più che opportuna e che un adeguamento della strategia complessiva che riguarda il nodo di Asti sia quanto mai necessario, anche in relazione ad Asti est. Nel senso che cosa fare su Asti ovest non può essere scollegato da una riflessione molto attenta sulla classificazione e sugli interventi che devono essere realizzati su Asti est.



PRESIDENTE

Anche in questo caso, Assessore, faccia pervenire alla Consigliera Motta la risposta in forma scritta.
La Consigliera Bresso è in congedo, pertanto l'interpellanza n. 392 "Situazione finanziaria società Mediapolis s.p.a. richiesta di attivazione del collegio di vigilanza di cui all'art. 9 dell'Accordo di programma di cui alla dgr 4 maggio 2009 n. 42" - a sua firma - è rinviata ad altra seduta.
Dichiaro chiuso il punto relativo allo svolgimento delle interrogazioni e delle interpellanze.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 101, inerente a "Disposizioni collegate alla legge finanziaria per l'anno 2011"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame del disegno di legge n. 101, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Faccio il punto sul provvedimento.
Nella seduta pomeridiana del 27 aprile è iniziato l'esame del provvedimento. La relazione di maggioranza è stata svolta dal Consigliere Burzi, la relazione di minoranza dal Consigliere Taricco. In sede di discussione generale sono intervenuti i Consiglieri Ronzani, Lepri Pedrale, Boeti, Artesio, Burzi, Gariglio, Pentenero, Biolé, Marinello e Taricco. È stata dichiarata chiusa la discussione generale.
Nella seduta pomeridiana del 18 maggio 2011 si è passati all'esame dell'articolato. All'articolo 1 sono stati illustrati gli emendamenti rubricati n. 148), 151), 146), 152), 153), 154) e 155). Possono essere ancora illustrati gli emendamenti n. 147), 149) e 150) sullo stesso articolo, poi ci sarà la discussione generale sull'articolo ed emendamenti eventuali dichiarazione di voto e votazione sull'articolo 1.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 147) presentato dai Consiglieri Taricco Pentenero, Gariglio, Motta Angela, Reschigna, Ronzani, Lepri, Manica Muliere, Laus: all'articolo 1 del disegno di legge n. 101 dopo le parole "di crisi" è inserita la parola "contingenti" La parola al Consigliere Taricco per l'illustrazione.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
L'emendamento si inserisce nel quadro di emendamenti da noi proposti all'articolo 1 che hanno l'obiettivo di definire meglio e circoscrivere gli ambiti di applicazione della possibilità delle Province di utilizzare diversamente le risorse assegnate dalla Regione, fatto salvo il fatto che vengano perseguite correttamente le funzioni loro assegnate. Con quest'emendamento noi inseriamo, dopo le parole "situazione di emergenza e di crisi", il termine "contingenti", in modo che non sia "trasformato" in una sorta di ordinaria amministrazione.
Non nego il fatto che quest'emendamento, come altri precedenti, in realtà, miri anche ad un obiettivo secondario che è quello di creare lo spazio e le condizioni affinché la maggioranza, e con essa la Giunta abbiano il tempo e la possibilità, nelle more della discussione di questo provvedimento che stiamo portando avanti in Aula, di affrontare le questioni che noi abbiamo posto all'attenzione della maggioranza e della Giunta.
Ci pare necessario, per proseguire correttamente nel lavoro di verifica del collegato alla finanziaria, affrontare e definire alcuni nodi che noi abbiamo posto come centrali in questa discussione.
Credo che non sfugga a nessuno che l'aver voluto inserire all'interno di un collegato alla finanziaria, ad esempio, il tema della riproposizione con un emendamento della proposta di riforma della legge sulla caccia, sia una forzatura, dal nostro punto di vista, non accettabile e non condivisibile.
Non si può immaginare, nelle more di un percorso ordinario di rivisitazione della legge n. 70 che vede nei prossimi giorni chiamare a consultazione tutti i soggetti interessati e la presenza di quattro testi di proposta di modifica che creano le premessa per una riflessione approfondita su questa norma, di riproporre, dopo le consultazioni sul collegato alla finanziaria, un emendamento che inserisce sotto mentite spoglie una legge, dentro una modifica di un articolo con decine di commi che modificano tutta la norma. Immaginare di farlo in questo modo non è accettabile.
Dal nostro punto di vista, crediamo che la discussione su questi emendamenti crei lo spazio per un ripensamento di strategia da parte della maggioranza e della Giunta, affinché ci si possa confrontare nel merito.
Come abbiamo avuto occasione di dire, da parte nostra c'è tutta la disponibilità ad un reale confronto di merito, ma non crediamo che questo sia il luogo e lo strumento.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Elementare "Duca D'Aosta" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola Elementare "Duca D'Aosta" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 101, inerente a "Disposizioni collegate alla legge finanziaria per l'anno 2011" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame dell'emendamento n. 147).
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Valgono le riflessioni che ha proposto poco fa il Consigliere Taricco in merito all'emendamento che abbiamo presentato.
A noi sono note le ragioni per cui la Giunta regionale ha proposto l'articolo 1 nel disegno di legge sul collegato. Non è una novità la proposizione dell'articolo 1, anche perché questo è già avvenuto nella precedente legislatura. Alla luce della difficoltà ad erogare a favore delle Province le risorse economiche per le funzioni decentrate, è evidente che, di fronte ad una riduzione di stanziamenti, occorre garantire almeno la flessibilità in capo alle Province nell'utilizzo delle risorse, pur tenendo la barra ferma rispetto al fatto che quelle funzioni delegate debbano essere esercitate effettivamente all'interno delle Province.
A me sembra che questo sia non solo corretto, ma anche utile, anche in relazione al fatto che la realtà dei diversi sistemi territoriali della nostra regione è una realtà molto diversificata. È evidente che ci sono Province in cui prevalgono competenze in materia di agricoltura, altre invece dove il tema dell'istruzione è un tema rilevante, o dove il tema della viabilità e il peso della viabilità montana assumono una particolare efficacia.
Con l'emendamento che abbiamo proposto, andiamo nella direzione che vuole confermare la Giunta regionale; una direzione tesa a garantire flessibilità da parte delle Amministrazioni provinciali nell'utilizzo delle risorse economiche in relazione alle funzioni delegate dall'Amministrazione regionale. Riteniamo che l'emendamento proposto sia di aiuto nel raggiungimento di questo obiettivo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei, collega Reschigna.
Emendamento rubricato n. 149) presentato dai Consiglieri Taricco Pentenero, Gariglio, Motta Angela, Reschigna, Ronzani, Lepri, Manica Muliere, Laus: all'articolo 1 del disegno di legge n. 101, dopo le parole "di crisi" è inserita la parola "temporanea".
La parola al Consigliere Taricco per l'illustrazione.



TARICCO Giacomino

Quest'emendamento si inserisce nel filone dell'emendamento precedente.
Da una parte piena consapevolezza, da parte nostra, delle finalità dell'articolo. L'attività di affinamento normativo che noi stiamo portando avanti ovviamente non si pone in contrasto con le finalità che con questo articolo si vogliono perseguire.
Quello che abbiamo voluto offrire con gli emendamenti che stiamo presentando è una serie di affinamenti che vanno a meglio definire e circoscrivere quella che è l'applicazione pratica dell'articolo in questione e quindi, da questo punto di vista, l'aver voluto inserire la parola "temporanea" dopo le parole "le situazioni di crisi" è - come dicevo prima - per evitare che diventi una prassi assolutamente ordinaria e scontata.
È altrettanto chiaro che l'inserimento di questo, come di altri emendamenti, va a creare le premesse affinché si possano affrontare correttamente alcune delle questioni che abbiamo posto alla maggioranza e alla Giunta relativamente ai contenuti di questo collegato alla finanziaria.
In questo collegato alla finanziaria, la maggioranza e la Giunta sostanzialmente con un articolo, si pongono l'obiettivo di interrompere il percorso che mirava alla chiusura di Sviluppo Turismo Piemonte e a riprenderne l'attività. Ora, noi su questo abbiamo posto un tema che riguarda la vita, le funzioni e le modalità di funzionamento dell'istituto del marketing agroalimentare perché se è vero, come ci è stato spiegato in Commissione, che l'obiettivo strategico che la Giunta e la maggioranza hanno è quello di razionalizzare la gestione della promozione sia sul territorio nazionale che su quello extranazionale, cioè europeo e mondiale e che gli obiettivi che la Giunta e la maggioranza si prefiggono sono quelli di utilizzare, per quello che riguarda tutto ciò che è esterno all'Italia, il Centro per l'internazionalizzazione del Piemonte, ed invece utilizzare una società che parrebbe essere stata identificata in Sviluppo Turismo Piemonte per il territorio nazionale, ci pare chiaro che questo richieda un ripensamento, da una parte, dell'istituto di marketing agroalimentare e, dall'altra parte, dei rapporti che verranno a essere messi in atto tra le due società.
Diversamente, il rischio di rifrantumare l'azione di promozione delle produzioni e delle ricchezze del nostro territorio in mille rivoli, magari legati a singoli Assessori, si riproporrebbe esattamente come in passato.
Quindi, da questo punto di vista, anche su questo tema chiediamo che il tempo che, con il nostro impegno di affinamento normativo, noi mettiamo a disposizione dell'Aula sia utilizzato per mettere a fuoco strategie d'intervento sulle questioni che, come Gruppo e come minoranza, abbiamo posto all'attenzione della maggioranza e della Giunta.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente.
Nell'intervento di presentazione dell'emendamento fatto dal Consigliere Taricco è stato messo in evidenza il fulcro centrale di questo emendamento cioè noi cerchiamo di migliorare, con l'inserimento di pezzi importanti all'interno dei singoli articoli, l'azione normativa proposta dal collegato alla finanziaria.
Ovviamente ci sono delle considerazioni di carattere generale. Se pensiamo alle questioni legate alla promozione del nostro territorio legate alla promozione dei prodotti agricoli, possiamo ragionevolmente comprendere che quanto proposto all'interno del collegato alla finanziaria mette in contrapposizione tutti quelli che sono stati gli indirizzi che la Giunta fin dall'inizio ha proclamato. Da un lato, si è accusato l'Amministrazione precedente di avere promosso e voluto la creazione di più soggetti per articolare la promozione dei nostri prodotti; dall'altro però, quello che si sta proponendo con questo collegato alla finanziaria non fa che moltiplicare i soggetti e generare quindi una sorta di confusione all'interno di quella che è la programmazione regionale.
Poiché non c'è attenzione sulle questioni complessive di carattere generale che stanno all'interno del collegato alla finanziaria e non si vuol comprendere che un collegato alla finanziaria non può contenere provvedimenti che in realtà vanno a stravolgere quella che è la programmazione fin qui proposta, proviamo a farlo attraverso la presentazione di ulteriori specificazioni, ulteriori elementi che possano in qualche modo migliorare l'azione normativa proposta dall'Aula.
Ovviamente il tema non riguarda soltanto quello che viene proposto con questo emendamento per quello che attiene all'articolo 1, ma sono diversi gli aspetti che all'interno del collegato alla finanziaria si possono evidenziare; aspetti che toccano davvero nuclei centrali della programmazione all'interno della nostra Regione, nuclei importanti che vanno dai servizi socio-assistenziali, alla promozione turistica e al tema dell'agricoltura.
Non si può immaginare che un collegato alla finanziaria diventi un modo per far passare elementi di stravolgimento su leggi quadro che caratterizzano la programmazione regionale, quindi crediamo si debba rimettere in discussione tutto il collegato alla finanziaria.



PRESIDENTE

Comunico che nel frattempo, da parte della Giunta regionale, è stato presentato l'emendamento n. 206), interamente sostitutivo dell'articolo 1.
Sarà trattato al termine dell'illustrazione dell'emendamento n. 149).
Ha chiesto la parola la Consigliera Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Grazie, Presidente.
Più volte abbiamo cercato di dimostrare, nel corso di questo dibattito e adesso anche con questo emendamento, che aggiunge il termine "temporanea" alle situazioni di crisi, in modo da intervenire con maggiore efficacia e circoscrivendo la situazione, e di spiegare con i nostri interventi come ci possano essere diversi modi di affrontare le leggi finanziarie, così come i collegati alla finanziaria.
Un modo è ritenere le finanziarie e i collegati dei testi attraverso i quali si risolvono situazioni precedentemente normative non risolte ed affrontate, inserendo all'interno del collegato una serie di questioni e di problematiche che richiederebbero ben altro approfondimento e ben altra regolamentazione di carattere normativo. Altro modo è inserire alcune problematiche che non abbiano però un carattere sostanziale strategico che richieda dei dibattiti più articolati per ogni singolo argomento.
L'esempio di tutto questo è quello collegato al fatto che si è inserito all'interno del collegato come discussione significativa una discussione relativa alla caccia. Noi sappiamo che, per quanto riguarda la caccia, ci sono diverse proposte legislative presentate da soggetti diversi, che in seguito alle consultazioni potrebbero trovare anche una regolamentazione adeguata della materia: è argomento che richiede dibattito, che comunque ha sempre fatto discutere consistentemente il Consiglio.
Ci sono poi altre normative in materia di turismo che riguardano sia l'organizzazione delle ATL in applicazione della Bersani, così come anche la riorganizzazione di attività di promozione attraverso le società Sviluppo Piemonte Turismo e IMA per quanto riguarda l'agricoltura; ci sono poi normative significative in campo di agricoltura. Insomma, si tratta di stralciare questi elementi, demandarli a provvedimenti specifici in modo da poter proseguire speditamente con il collegato.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Il collega Taricco ha già spiegato le ragioni del nostro emendamento.
Vorrei soltanto insistere sull'esigenza che questa discussione ci aiuti a riorganizzare gli strumenti con i quali noi facciamo le politiche per il turismo, perché è del tutto evidente che il turismo non è soltanto promozione del paesaggio, ma è anche gastronomia.
Non si capisce per quale motivo la Regione, che si vanta di avere in questi anni, giustamente, conseguito dei risultati importanti in questo settore, non si ponga il problema di promuovere insieme cultura, paesaggio e gastronomia, perché è evidente che le due cose hanno un nesso strettissimo.
Allora è anche giusto che noi avviamo degli strumenti unitari con i quali promuovere questa politica, per una ragione di efficacia della politica che noi facciamo e promuoviamo, ma anche per una ragione di costi perché se noi riorganizziamo gli strumenti con i quali fare questa politica, abbiamo maggiori possibilità per creare risorse per fare appunto politiche e non per pagare strutture a apparati.
Credo che abbia un senso proporre che, da parte della Giunta, si prenda in considerazione la possibilità di utilizzare il collegato alla legge finanziaria per ripensare agli strumenti.
Qualche anno fa, abbiamo discusso se sopprimere Sviluppo Piemonte Turismo; oggi l'avete resuscitato. Non c'è un'obiezione di principio al riutilizzo di questo strumento, ma c'è un'obiezione politica di fondo al fatto che voi non riorganizzate l'insieme degli strumenti.
Vorrei approfittarne per fare una proposta. Siccome siamo nella sarabanda delle richieste dei Ministeri e ognuno inventa la sua, credo che qui vada considerata una possibilità. Assessore Sacchetto, Cuneo potrebbe essere sede del Dipartimento nazionale del Turismo? Perché se noi ci promuoviamo in questo modo forse conviene che consideriate questa possibilità. No? Forse, Milano diventerà sede del Ministero del Turismo. Il Presidente Cota, a sua volta, ha rivendicato, anche lui, un Ministero in Piemonte. Immagino che domani il Presidente della Giunta della Campania ci dirà che anche lì vogliono un Ministero.
Poiché parliamo di turismo, mi permetto sommessamente di farvi una proposta. Chiedete al vostro Governo e al Ministro Bossi che, decentrando i Ministeri - cosa assurda; il Capo dello Stato vi ha spiegato che l'Amministrazione è unitaria e ha sede a Roma, perché la Repubblica è una e indivisibile - di trasferire in quel di Cuneo la sede del Dipartimento del turismo. Visto che oggi siete per rincorrere, vi propongo di chiedere al Ministro Bossi che venga in qualche modo distaccato un Ministero a Cuneo.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Elementare "Duca d'Aosta" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola Elementare "Duca d'Aosta" di Torino, classe V A, in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 101, inerente a "Disposizioni collegate alla legge finanziaria per l'anno 2011" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame dell'emendamento n. 149).
La parola al Consigliere Lepri.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
L'emendamento che stiamo discutendo inserisce la parola "temporanea" dopo la parola "crisi". Si dirà che questa è solo una piccola modifica che non sposta il senso complessivo dell'articolo. In realtà, ad una lettura più approfondita, è evidente come si tratti di una modifica sostanziale.
Voglio ringraziare il collega Taricco per aver, in modo brillante voluto intuire la necessità di modificare l'articolo n. 1 aggiungendo l'importante attributo "temporanea".
Come è noto, le situazioni di crisi sono purtroppo molto frequenti nella nostra regione. Voglio ricordare le alluvioni che sono capitate, i terremoti che fortunatamente non hanno sortito particolare effetto a differenza di altre regioni, le nevicate che quasi tutti gli anni causano frane, smottamenti e anche danni alle abitazioni. Ricordiamo in modo particolare le eccessive piogge che hanno colpito negli anni precedenti il nostro territorio, causando il crollo di strade e ponti.
Ebbene, è assolutamente importante che questo articolo 1 venga approvato affinché le Amministrazioni provinciali possano utilizzare i fondi regionali di quest'anno per fronteggiare le situazioni di emergenza fatto salvo l'esercizio delle funzioni loro assegnate.
L'aggiunta della parola "temporanea" precisa meglio di quale crisi si tratta. Non di qualsiasi crisi, ma solo quelle che hanno un carattere di temporaneità, essendo evidente che, laddove la temporaneità non vi sia, il modo per fronteggiare questa situazione di crisi debba avvenire diversamente.
Dunque, questa attribuzione di temporaneità all'espressione di crisi ci aiuta a precisare meglio i confini dell'azione di cui le Amministrazioni possono far vanto e che possono esercitare.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Elementare "Duca d'Aosta"


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola elementare "Duca d'Aosta" di Torino, classe V B, in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 101, inerente a "Disposizioni collegate alla legge finanziaria per l'anno 2011" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo ancora l'esame dell'emendamento n. 149).
La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Intanto vorrei dire che il collega Ronzani parlava a nome suo e non del Gruppo, perché chiedere che il Ministero o il Dipartimento del Turismo vada a Cuneo è una sua richiesta che da parte mia assolutamente non condivido.
Deve essere chiaro. Semmai dovesse venire in Piemonte, venga ad Alessandria. Anche il Vicepresidente della Giunta regionale è di Alessandria, quindi ogni tanto bisognerebbe considerare il sud del Piemonte. Invece, mi pare che questa Giunta regionale abbia una visione diversa su quali parti della nostra regione attirare l'attenzione.
A parte le battute, Presidente, noi stiamo intervenendo, perché, come abbiamo sostenuto in una precedente seduta di Consiglio, anche oggi sosteniamo che nel collegato alla finanziaria non ci può andare tutto.
Insomma, non si possono modificare leggi importanti attraverso il collegato alla finanziaria. Ritorniamo su questo punto.
In particolar modo il Consiglio di giovedì scorso si era soffermato su una questione relativa alla modifica della legge n. 70.
Abbiamo fatto un incontro con l'Assessore Sacchetto. Avevamo concordato che l'Assessore avrebbe presentato una proposta, che abbiamo ricevuto. A me pare, Assessore, che sia ancora troppo estesa. Poiché in questi giorni è circolata la voce che il gruppo del PD è contrario alla modifica della legge n. 70, lo ribadiamo in Aula: noi abbiamo presentato un testo di legge di modifica della legge regionale n. 70. Siamo pronti, a partire da giovedì, per la discussione avente ad oggetto la modifica della legge, lo confermiamo adesso in sede di Consiglio.
È chiaro che, nel momento in cui ci avviamo alla discussione in Commissione, se vogliamo proporre delle modifiche attraverso il collegato alla legge finanziaria, possiamo farlo in ordine alle questioni relative all'urgenza, ma non possiamo inserirne altre.
Dopodiché, insomma, siamo pronti alla discussione e al confronto, ma riteniamo che la proposta emendativa presentata dall'Assessore Sacchetto non accolga le indicazioni esplicitate giovedì scorso.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Stiamo parlando dell'articolo 1 del collegato alla legge finanziaria riguardante i rapporti tra la Regione e le Province: indubbiamente, tra le funzioni delegate alle Province c'è la caccia.
Il collega Muliere, poco fa, ha già avuto modo di anticipare la valutazione del Gruppo consiliare del Partito Democratico. Siccome il nostro atteggiamento in quest'Aula e all'interno dell'Istituzione Regione deve - e vuole - essere improntato alla massima chiarezza, voglio esprimere in modo molto chiaro alcune questioni a questo riguardo.
È vero, nella precedente legislatura si è utilizzato il collegato alla legge finanziaria per intervenire su pezzi limitati della legge sulla caccia, avvalendosi di un metodo molto particolare: innanzitutto, si è cercato di comprendere tra i Gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione quali erano le questioni emergenziali che potevano essere affrontate nel collegato e, riscontrato un consenso ampio all'interno del Consiglio regionale, si è intervenuti con limitati provvedimenti di modifica.
Qui, al termine della discussione in I Commissione sul collegato alla legge finanziaria, abbiamo assistito alla presentazione, da parte dell'Assessore e della maggioranza, di un emendamento lungo quattro pagine senza alcun confronto. Peccato che questa presentazione sia anche avvenuta nel momento in cui all'interno della Commissione consiliare competente era iniziato l'iter per l'esame delle proposte di legge di riforma della legge regionale n. 70.
Abbiamo detto e ripetuto, anche negli ultimi incontri della settimana scorsa, che se ci sono fatti emergenziali - e la vicenda ungulati pu essere considerata un fatto emergenziale - noi siamo disponibili a ragionare. La risposta che abbiamo ottenuto ieri sera attraverso la presentazione e l'inoltro di un documento, sostanzialmente, è rovesciata rispetto alle nostre attese.
Noi ci saremmo aspettati che rispetto a quattro pagine, tra i vari articoli, fossero state individuate e salvate due questioni emergenziali ma, nella realtà, ne vengono tolte due. Siamo esattamente nella situazione opposta rispetto a quella che dovrebbe essere la modalità di procedere, in quanto sono state tolte due questioni.
Mi domando se rappresenta un fatto emergenziale all'interno della nostra realtà il numero di capi di coniglio selvatico che possono essere cacciati in un anno, o di fagiano, o di coturnice, o di pernice bianca, o di fagiano di monte, o di lepre bianca, o di lepre comune. Qui non siamo di fronte a fatti emergenziali, perché mi sembra che il fagiano non sia un ungulato e non arrechi danni né all'agricoltura, né alle proprietà private.
Allora, ve lo dico molto francamente: rifletteteci!



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Gariglio.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Presidente, colgo l'occasione della sua presenza per richiamare, per l'ennesima volta, la Giunta regionale a un ripensamento circa il modo di fare legislazione.
Noi stiamo qui facendo, in qualche modo, questo gioco delle parti, a cui non siamo nuovi - a cui nessuno di noi è nuovo - però, oggettivamente ci troviamo in una situazione in cui, per la prima volta, in pendenza di un Regolamento che concede a chi ha responsabilità di governo di governare, di attuare il proprio indirizzo politico e di fare approvare le proprie leggi assistiamo ad un tentativo surrettizio di cambiare, a colpi di emendamenti presentati in ultimo, intere materie legislative.
Al di là del merito, su cui non intervengo - non ritengo nemmeno giusto e corretto farlo in questa sede - e delle norme che disciplinano la materia della caccia, o altre materie che hanno ricevuto un trattamento simile in questo provvedimento normativo, mi pare veramente disdicevole questo modo di procedere.
Di fronte ad una situazione caratterizzata dalla garanzia di tempi certi per la Giunta regionale, dalla possibilità di troncare l'ostruzionismo, da una serie di strumenti che sono nelle mani dell'esecutivo e da un'opposizione che si è fatta carico, su alcuni temi (come le normative speciali per le infrastrutture), di sostenere le istanze legislative dell'attuale Giunta regionale, ebbene, riteniamo estremamente disdicevole tale modalità di procedere.
Richiamiamo tutti quanti ad un senso delle cose, perché il muro contro muro, alla fine, non contribuirà in alcun modo alla qualità normativa di questa Regione e alla realizzazione del maggior bene per la nostra comunità, che è la finalità per cui noi tutti facciamo politica.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non ho più iscritti a parlare.
Prima di procedere all'illustrazione dell'emendamento n. 150), che è l'ultimo emendamento del Gruppo del Partito Democratico, do la parola alla Giunta regionale per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 206) interamente sostitutivo dell'articolo 1.
Emendamento rubricato n. 206) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Maccanti: L'articolo 1 è sostituito dal seguente: "Art. 1 (Modalità di impiego dei fondi assegnati per le funzioni conferite) 1. Gli Enti locali destinatari di fondi regionali assegnati per funzioni conferite, a valere sul Fondo di cui all'art. 10 della legge regionale 20/11/1998, n. 34 e s.m.i., sono autorizzati ad utilizzare le assegnazioni senza vincolo di destinazione, fatto salvo l'esercizio delle funzioni loro assegnate".
Ha chiesto la parola l'Assessore Maccanti per l'illustrazione; ne ha facoltà.



MACCANTI Elena, Assessore agli Enti locali

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento non cambia nella sostanza l'articolo 1, ma è migliorativo e va anche incontro alle richieste che le Province hanno avanzato nei nostri confronti.
L'emendamento interamente sostitutivo nella sua dizione rinnovata prevede che "gli Enti locali destinatari di fondi regionali assegnati per funzioni conferite, a valere sul Fondo di cui all'articolo 10 della legge regionale 20 novembre 1998, n. 34 e successive modificazioni, sono autorizzati ad utilizzare le assegnazioni senza vincolo di destinazione fatto salvo l'esercizio delle funzioni loro assegnate".
Quindi, si specifica meglio che la possibilità da parte delle Province di utilizzare senza vincolo di destinazione i fondi regionali si riferisce ai fondi regionali delle funzioni conferite e si elimina il concetto di "situazione di emergenza e di crisi". Si afferma un principio di autonomia che va oltre la situazione emergenziale e che, come dicevo, da un lato, va incontro alle richieste che le Province hanno avanzato in questi mesi, in sede di Conferenza Regioni e Autonomie locali. Dall'altro, si anticipa un principio di autonomia che, poi, verrà sancito con l'applicazione del federalismo fiscale, giacché, a partire dal 2013, le Province non saranno più destinatarie di fondi regionali sotto il profilo della finanza trasferita, ma avranno fiscalizzati i trasferimenti regionali anche per le funzioni conferite.
Lo ripeto: è un emendamento migliorativo rispetto al testo presentato che era la riproposizione di quello già approvato in fase di approvazione del bilancio 2011, che era già contenuto nelle leggi finanziarie del 2010 e del 2009, però meglio specificando l'indirizzo.
Rispetto al dibattito sviluppatosi questa mattina, ma soprattutto la scorsa settimana, volevo fare presente, soprattutto ai Consiglieri di opposizione, che la suddivisione del cosiddetto "fondone" rispetta alcuni criteri: viene condiviso in Conferenza Regioni e Autonomie locali e viene approvato con un atto della Giunta. Quindi, è impossibile che sia la Giunta regionale, soggettivamente, senza utilizzare criteri che siano condivisi, a suddividere all'interno delle Province i fondi assegnati nel cosiddetto "fondone".
Con queste parole voglio rispondere a qualche polemica e anche a qualche timore espresso dai Consiglieri di minoranza rispetto - lo ripeto all'assegnazione e ai criteri di ripartizione di questi fondi alle diverse Province piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Maccanti.
Emendamento rubricato n. 150) presentato dai Consiglieri Taricco Pentenero, Gariglio, Motta Angela, Reschigna, Ronzani, Lepri, Manica Muliere, Laus: All'articolo 1 del disegno di legge n. 101, dopo le parole "di crisi" sono inserite le parole "non diversamente affrontabili".
La parola al Consigliere Taricco, per l'illustrazione.



TARICCO Giacomino

Quest'emendamento, in realtà, s'inserisce nel filone degli emendamenti già precedentemente illustrati e tende a meglio circoscrivere e puntualizzare la formulazione che era stata fatta all'articolo. Pertanto in qualche misura, va nella direzione del lavoro messo in campo dalla Giunta con la sua proposta di modifica e di emendamento dell'articolo.
Come ha dichiarato giustamente il nostro Capogruppo Reschigna, crediamo sia assolutamente necessario preservare e accompagnare il fatto di poter continuare ad utilizzare uno strumento che è di flessibilità gestionale, in un momento sicuramente non facile, nel quale i trasferimenti sono quelli che sono e le riduzioni dei trasferimenti non solo riguardano i trasferimenti che la Regione attua in favore delle Province, ma anche quelli che le Province ricevono dallo Stato. Nella media, hanno una riduzione di entrate proprie legate al non perfetto funzionamento, in questa stagione dell'economica complessiva, dei loro territori.
Riteniamo, però, necessario mettere a fuoco, per quanto possibile, lo strumento che utilizziamo in questo discorso.
Non nego - l'ho già detto in altri interventi, in queste ore, in quest'Aula - che l'aver inserito questo ed altri emendamenti abbia, da una parte, una funzione di affinamento normativo, ma, dall'altra, tende a creare uno spazio per un'attenta riflessione sui contenuti complessivi, che riteniamo debbano essere ragionati sul collegato, complessivamente.
In questo senso, non mi stancherò di ripetere, nelle prossime ore, che ci sono alcune questioni che, qualora affrontate, invece che buttate in pasto senza un minimo confronto e riflessione, potrebbero significativamente migliorare la gestione complessiva del provvedimento.
Abbiamo già detto in molteplici occasioni che da parte nostra c'è una disponibilità reale ad un confronto di merito.
Riteniamo che alcune questioni, così come sono state poste, non rispondano ad un necessario rapporto che dovrebbe esserci tra gli obiettivi annunciati e gli strumenti messi in campo per perseguirli.
Ripeto: se vi sono questioni urgenti, che necessitano di essere affrontate in modo forte e condiviso, da parte nostra c'è la massima disponibilità a ragionare nel merito, ma crediamo che alcune delle questioni che sono state poste, tra l'altro in modo poco ortodosso, sia pure nel pieno rispetto delle regole formali, necessiterebbero di una riflessione meno muscolare e più ragionata.
In questo senso, ci permetteremo di continuare ad insistere, affinch si creino le condizioni, gli spazi e i tempi per far prevalere un confronto di merito, che tolga spazio a tentativi di modificare norme che possono e ritengo di poter dire - dovrebbero essere affrontate e ragionate in altri contesti.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Lepri.



LEPRI Stefano

L'emendamento n. 150), anch'esso come il precedente, aggiunge una piccola postilla per noi molto rilevante, perché il fatto di prevedere che la crisi e l'emergenza possano essere valutate diversamente, secondo l'effettiva capacità delle Province di affrontarle, non è un tema irrilevante.
Noi, infatti, sosteniamo che la disponibilità di queste risorse pu avvenire - se venisse approvato l'emendamento - non semplicemente nel caso di situazioni di emergenza e di crisi, ma solo se queste sono non diversamente affrontabili, perché è chiaro che se queste situazioni di emergenza e di crisi fossero affrontabili, dovremmo operare in modo diverso.
Ci sorprendiamo che la maggioranza non abbia considerato questa distinzione. Probabilmente, in modo un po' leggero, ha voluto parlare in maniera indeterminata di situazione d'emergenza e di crisi, senza riflettere sul fatto che queste possono essere di diverso livello: alcune possono essere affrontabili, altre non affrontabili, o affrontabili solo in parte, dalle Province.
Nel caso in cui le Province non siano in grado di affrontare tali situazioni, bisognerà pensare ad un modo diverso di utilizzare i fondi regionali relativi all'anno 2011.
Voglio ringraziare il collega Taricco, perché l'emendamento è frutto di una riflessione approfondita e può sicuramente correggere quelle distrazioni che - ritengo - la Giunta dovrebbe onestamente ammettere.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gariglio.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Poiché il collega Lepri ha impropriamente abusato del tempo a disposizione, cercherò di contenere il mio intervento, per rispetto delle istituzioni.
Presidente, ribadisco quanto è stato detto negli interventi che mi hanno preceduto: riteniamo che questo modo di procedere non consenta a questo Consiglio regionale di svolgere a fondo, nel pieno del proprio diritto a legiferare, la funzione legislativa della Regione.
Non possiamo consentire che si proceda in questo modo.
I riferimenti ad esperienze delle passate legislature - come sosteneva il collega Reschigna - sono stati fatti in modo improprio: nelle scorse legislature, qualora si è tentato d'inserire in provvedimenti collegati delle normative di settore, i Consiglieri dell'opposizione sono sempre intervenuti brillantemente, richiamando la necessità di operare un doveroso approfondimento sui temi, quindi facendo stralciare i provvedimenti. Nelle rare volte in cui ciò non è avvenuto, è capitato solo a seguito di ampia condivisione, quasi unanime, di queste discipline.
Riteniamo che questo modo di procedere, oggi, sia assolutamente ingiustificato rispetto ai precedenti e rispetto al nuovo Regolamento del Consiglio regionale, che consente ben altre armi all'esecutivo, per realizzare i propri desiderata.
Pertanto, Presidente, invitiamo la Giunta regionale a ripensare al proprio modo di procedere e ad aprire con quest'Assemblea un canale di dialogo più rispettoso delle istituzioni, a fronte di un Presidente di Giunta regionale che penso siano più i giorni che trascorre in spiaggia di quelli che passa nelle Aule del Consiglio regionale.
Noi non siamo assolutamente disposti a consentire questo tipo di forzature del modo corretto di mantenere e gestire i rapporti all'interno dell'Assemblea.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Prima considerazione: cosa c'entra il collegato alla legge finanziaria con la caccia? Nulla! Lo dice la parola ("collegato alla legge finanziaria"), quindi la caccia non c'entra niente.
Abbiamo detto che siamo disposti ad esaminare un emendamento sulla caccia, se voi spiegate che vi sono ragioni di urgenza che lo giustificano.
Voi avete presentato una sequela di emendamenti sulla caccia; ergo: volete utilizzare il collegato per fare, di soppiatto, senza discutere e senza consultazioni, la riforma della caccia, nonostante il Consiglio e la Commissione consiliare competente abbiano già messo in calendario le audizioni sulle proposte di legge di riforma della caccia.
Se le cose stanno così, abbiamo un collegato che dovrebbe essere approvato. È interesse della Giunta approvarlo, perché a me, del collegato non me ne può fregare di meno. A me, Wilmer Ronzani, Consigliere di minoranza, che il collegato alla legge finanziaria venga approvato adesso o tra due mesi non cambia la vita. È chiaro qual è il problema? Viceversa ritengo che una maggioranza che governa la Regione Piemonte avrebbe interesse a fare una valutazione politica, cioè considerare le ragioni che rendono più facile e più spedita l'approvazione del collegato.
Poiché le ragioni non sono insormontabili o impossibili, la logica vorrebbe che voi accantonaste gli emendamenti sulla caccia ed eventualmente concordaste con l'opposizione un emendamento che si giustifica per ragioni di necessità e di urgenza. Per questa via rendeste possibile l'approvazione del collegato alla legge finanziaria.
Non lo fate, pazienza! A me non cambia la vita. Ricordo soltanto che in passato, per sbloccare situazioni e vicende molto meno gravi e meno importanti (stiamo parlando di un emendamento o di un gruppo di emendamenti sulla caccia che potreste tranquillamente approvare nella riforma che state discutendo e per la quale sono previste le audizioni) veniva in Aula il Presidente della Giunta, riuniva la maggioranza e la minoranza e diceva, di solito, alla maggioranza: "Guardate, queste richieste hanno una loro valenza, noi abbiamo interesse ad approvare il collegato, per cortesia ritirate quegli emendamenti".
Constato che qui non avviene, intanto perché il Presidente della Giunta non si vede mai in quest'Aula e poi perché non ritenete che sia opportuno fare questa valutazione politica.
Ne prendiamo atto. Ne prendiamo atto!



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Diceva giustamente il collega Ronzani come sia complicato procedere in questi termini con la discussione e, soprattutto, come sia assolutamente complicato procedere solo con la presentazione, da parte della Giunta dell'emendamento all'articolo 1, così com'è stato fatto. Sarebbe più opportuno prendere atto che le leggi di carattere finanziario non possono essere utilizzate come un treno a cui si attaccano ogni sorta di vagoni per risolvere ogni sorta di problemi, in particolare se si tratta di problematiche complesse.
I colleghi Taricco, Ronzani e Muliere, che hanno seguito a fondo la materia, hanno cercato di dire in tanti modi come questa normativa che si vuole modificare sulla caccia, inserita nel collegato alla finanziaria, sia un elemento assolutamente eccentrico. Per risolvere un problema oggettivamente controverso che vede opinioni diverse, ci sono le consultazioni, sono state presentate proposte di legge ed è possibile avviare una discussione.
La stessa argomentazione potrebbe valere per questioni che riguardano ad esempio, la materia turistica.
Sappiano che, dalle Olimpiadi in poi, il Piemonte è diventata una Regione turistica significativa e che le azioni messe in campo hanno aumentato i flussi turistici. Siccome sul mercato turistico le azioni che intraprendi due o tre anni prima hanno riflesso negli successivi, questi numeri continueranno a crescere, anche grazie al fatto che questo è l'anno del 150° e che vede Torino e il Piemonte protagonisti.
Il ruolo delle aziende nel determinare l'accoglienza, così come di strutture come Sviluppo Piemonte Turismo, con un collegamento con IMA che si occupa della promozione, sarebbe da guardare con un'attenzione strategica e non inserita in un provvedimento che invece si deve occupare d'altro.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Di fronte alle obiezioni che abbiamo presentato sarebbe opportuno mettere in campo un'azione di mediazione. Siccome oltre agli Assessori è presente il Vicepresidente della Giunta regionale, bisognerebbe davvero fermarsi e capire se c'è la volontà di continuare a lavorare sul collegato oppure non raccogliere le obiezioni che il Gruppo del Partito Democratico e non solo, sta presentando in Aula, nel momento in cui stiamo discutendo un collegato alla finanziaria che presenta molte questioni difficilmente collegabili con la legge finanziaria, perché vanno a modificare leggi importanti della nostra Regione.
In più interventi abbiamo riconosciuto che, anche nella precedente legislatura, lo strumento del collegato alla finanziaria era stato utilizzato per presentare modifiche di leggi, ma in quel momento si apriva sempre un confronto tra maggioranza, minoranza e Giunta per trovare una soluzione.
Relativamente ad una questione come la caccia c'è stato un tentativo ma non abbiamo ancora risolto il problema.
Bisognerebbe capire in quale direzione vogliamo andare e con quale metodo. Credo che ci siano ancora - spero - le condizioni per iniziare questo confronto. Da parte nostra c'è la piena volontà e disponibilità ad aprirlo, ma mi pare che finora, da parte della maggioranza e della Giunta non siano arrivati segnali importanti.



PRESIDENTE

Procediamo con la discussione generale sull'intero articolo 1 e su tutti gli emendamenti.
Ricordo che ogni Consigliere può intervenire per due minuti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marinello; ne ha facoltà.



MARINELLO Michele

Grazie, Presidente.
Accogliamo con favore la presentazione dell'emendamento n. 206) presentato dalla Giunta che risponde - e qui condivido gran parte dell'intervento del Consigliere Taricco - una forte esigenza delle Province. Va ad affinare un articolo che introduceva il concetto di emergenzialità, che con questo emendamento eliminiamo, per dare strumenti nuovi e maggiore autonomia decisionale alle Province, fatto salvo l'esercizio delle funzioni che la Regione ha delegato.
Pertanto, siamo favorevoli all'emendamento 206).
Relativamente all'intervento del collega Muliere e di alcuni Consiglieri del Partito Democratico, va sottolineato il fatto che se il collegato alla finanziaria è luogo dove vanno inserite alcune questioni che, come tutti abbiamo ritenuto, condividendo anche osservazioni dell'opposizione, non potevano stare all'interno della finanziaria, è anche vero che rivendichiamo il diritto di poter governare e di poter scegliere.
Il Consigliere Muliere parla della possibilità di aprire un confronto.
Il confronto si è già aperto, perché ricordo che c'è la disponibilità della maggioranza a modificare alcuni passaggi del collegato alla finanziaria per andare incontro alle istanze legittime dell'opposizione: cito le questioni relative all'agricoltura, cito la questione relativa alle modalità di trasferimento del Fondo sulle Politiche Sociali e cito le aperture fatte dalla Giunta in ordine alla questione della caccia. Non è però possibile che il confronto venga fatto continuando ad alzare di volta in volta l'asticella perché allora non si tratta più di confronto, ma di una minoranza che cerca di imporre in maniera forte le sue istanze e in quel caso ci sono altri strumenti che possiamo utilizzare.
La disponibilità al confronto, quindi, c'è e credo sia stata dimostrata nei fatti con delle aperture e delle proposte. L'invito che facciamo come Gruppo della Lega è che non possiamo pensare, però, che si raggiunga il compromesso con un'asticella che continua ad alzarsi: questo non credo stia nelle cose. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al collega Lepri.



LEPRI Stefano

L'emendamento della Giunta - poi lo valuteremo quando sarà il momento del voto - non sposta il senso complessivo dell'articolo, ma ne precisa meglio i contenuti. Pensiamo quindi che non vi siano particolari ragioni di contestazione sull'emendamento presentato dalla Giunta. Restano evidentemente, il tatticismo o la pratica legittima di ostruzionismo che nel rispetto del Regolamento, stiamo mettendo in atto; ma, almeno in sede di dichiarazioni di voto, è chiaro che questo dev'essere messo temporaneamente a lato.
Quel che noi diciamo, allora, è che noi siamo di fronte - l'abbiamo già detto e lo ripetiamo - ad una forzatura inaccettabile che la maggioranza intende fare utilizzando lo strumento del collegato alla finanziaria. Non vi sono ragioni, in particolare, che si utilizzi questo strumento - senza consultazioni, senza una forte attenzione alle tante componenti coinvolte che sono interessate e sensibili ai temi della caccia - per approvare una nuova legge sulla caccia, così come questa procedura, nei fatti determinerebbe. Allora, noi vi chiediamo - per evitare una perdita di tempo inutile per noi, per il nostro Consiglio e per i piemontesi che si attendono da noi decisioni rapide - di escludere le questioni che riguardano la caccia dal provvedimento.
Altre questioni che avete già dato disponibilità ad eliminare danno il senso di una vostra apertura, ma ci sembra che quest'ultima questione non possa essere in alcun modo oggetto di mediazione. Vi sono solo alcune aperture, collega Marinello, per quanto riguarda la caccia: sono solo piccolissime aperture, che non modificano invece l'impianto complessivo che punta a modificare in modo definitivo e sostanziale la legge sulla caccia.
Si torni indietro su questo vostro intendimento e vedrete che il provvedimento troverà una strada in discesa!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Intervengo soltanto per dire che non mi risulta che noi stiamo alzando l'asticella. Lo dico al collega Marinello: da cosa si ricava questo giudizio? Torniamo allora alla questione, perché ci conviene parlare delle cose per decidere se abbiamo alzato o meno l'asticella, altrimenti questa diventa una battuta come un'altra. Non siamo contrari a che nel collegato vengano affrontate - se dimostrato il fatto d'urgenza - alcune questioni che riguardano la caccia e abbiamo ritenuto, cosa ragionevole, che la materia della caccia vada più utilmente affrontata nei disegni di legge o nei progetti di legge che sono stati presentati, per i quali la III Commissione ha già fissato la data delle consultazioni.
Non stiamo, quindi, alzando l'asticella: abbiamo detto alla Giunta che per quanto questo rappresenti una forzatura, il collegato può anche contenere alcune norme sulla caccia. Vi poniamo solo una condizione: che siano giustificate da ragioni d'urgenza. La Giunta ci ha presentato un pacchetto di emendamenti sulla caccia, che vi prego di leggere, alcuni dei quali con l'urgenza non c'entrano niente.
Allora torniamo alla posizione di partenza e vi diciamo: non siamo contrari a che alcuni emendamenti - ancorché giustificati da ragioni d'urgenza - vengano approvati nel collegato alla legge finanziaria, ma siamo contrari ad utilizzare il collegato alla legge finanziaria come lo strumento per fare un pezzo di riforma della legge sulla caccia. Non è che abbiamo alzato l'asticella, abbiate pazienza! Anzi, io mi sento francamente un po' preso in giro perché, allora, o discutiamo del merito delle questioni e valutate le proposte nostre, oppure non potete dire "benissimo discutiamo di stralciare le norme sulla caccia", se poi presentate un pacchetto di emendamenti che di fatto reintroducono la questione.
Noi non stiamo alzando l'asticella: vi stiamo riproponendo da settimane, o da giorni, la stessa identica posizione. Parliamo di questo! Dopodiché è interesse della maggioranza fare una valutazione. Voi ritenete che queste siano le proposte che vanno approvate, nonostante abbiamo giacenti alcuni provvedimenti che affrontano il tema della caccia? Sappiate che questo è un ostacolo difficilmente superabile, perché votiamo non la riforma della caccia ma il collegato alla legge finanziaria.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gariglio.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Riprendo le osservazioni che faceva il collega Marinello. Noi non eccepiamo sulla qualità della proposta normativa. Certo, abbiamo dei rilievi e delle osservazioni da fare anche sul merito delle norme, ma eccepiamo sul modo con cui può essere svilita la funzione legislativa di questo Consiglio laddove, nel momento in cui si ragiona di buoi, ci vengono a vendere, insieme ai buoi, delle galline. Scusate: parliamo di caccia ma l'Assessore Sacchetto mi ha ispirato un parallelismo agreste, in ragione delle sue competenze.
Il problema è che qui stiamo parlando di un collegato alla finanziaria con un Regolamento che consenta di fatto a chi governa la Regione di avere un contingentamento e una pianificazione dei tempi, la certezza ragionevole degli iter dei propri disegni di legge e in questo provvedimento - manu militari e saltando anche tutta l'attività consiliare - viene introdotto un emendamento che, di fatto, riorganizza completamente una normativa di settore. Questo non è accettabile: non è accettabile da questa opposizione così come non sarebbe stato accettato dagli amici e colleghi che oggi siedono in maggioranza e che ieri sedevano all'opposizione. Chiediamo che questa cosa, pur nell'ammissibilità formale, venga considerata - ovviamente questo è un problema serio che attiene ai rapporti tra maggioranza e opposizione - ma se questo non sarà noi ci sentiamo legittimati, per quanto possibile, ad evitare che questo modo distorto di procedere diventi la prassi con cui questa Giunta vuole raccordarsi con l'Assemblea legislativa.
Ribadiamo che si tratta di un tema su cui non abbiamo alcuna intenzione di porre preclusioni e barriere, né di fare ostruzionismo all'interno delle Commissioni consiliari, dove già era iniziato l'esame dei provvedimenti in materia.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Sostanzialmente non ci sembra che la presentazione dell'emendamento da parte della Giunta modifichi la questione e l'ordine delle problematiche che abbiamo fino a questo momento svolto. Non vi sono infatti modifiche sostanziali - vi è un "riaggiustamento" dell'articolo - ma rimane la questione di fondo, rappresentata dall'inserimento di alcune tematiche che richiedono altra soluzione normativa all'interno di questo testo.
Guardate, questo dibattito sull'utilizzo eccessivo delle leggi finanziarie - piuttosto che non dei collegati alla finanziaria - è un dibattito che si è svolto più volte in quest'Aula. Penso che lo si debba svolgere negli stessi termini, sia che ci si trovi in maggioranza che in minoranza.
Molti colleghi che oggi stanno facendo questo dibattito, da questi banchi, hanno sollevato le stesse osservazioni anche nei confronti delle amministrazioni precedenti, nel momento in cui si inserivano degli articoli all'interno di leggi finanziarie che si ritenevano eccessivi, eccedenti lo spirito stesso e le caratteristiche stesse di una normativa di carattere finanziario.
Pensare di risolvere problemi complessi, come il tema della caccia, che richiede un dibattito molto articolato in Consiglio regionale, così come è avvenuto nel corso degli anni, inserendolo all'interno del collegato alla finanziaria, è questione eccessiva. Anche perché c'è già una strada e un binario per modificare quelle disposizioni normative che renderebbe il percorso di questo collegato più rapido ed efficiente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Ponso, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



PONSO Tullio

Grazie, Presidente e signori Consiglieri e Consigliere.
L'emendamento che stiamo per discutere mi spinge a fare alcune riflessioni, non solamente perché sono cofirmatario di una serie di subemendamenti di modifica al testo presentato, ma anche per la situazione particolare che si è creata tra il Consiglio, che discute su questo emendamento molto articolato, e la III Commissione, di cui faccio parte che ha iniziato la discussione su tre o quattro progetti di legge sullo stesso argomento.
A me pare che tutto ciò avvenga in modo scoordinato e sia mosso dal desiderio di portare a casa in fretta, prima della prossima stagione di caccia, qualcuna delle numerose promesse avanzate al mondo venatorio.
In quest'Aula dovrebbe essere adottata la regola, non scritta nel Regolamento, ma sempre rispettata nella prassi da questo Consiglio, in nome di un confronto democratico, leale tra maggioranza e opposizione. Non discutere ed approvare emendamenti modificativi a testi legislativi vigenti e complessi, quando al vaglio della Commissione competente esistono più testi sull'argomento, primo fra tutti il disegno di legge n. 104 della Giunta, la cui discussione è già stata calendarizzata.
Nella prossima riunione della Commissione, a partire da giovedì prossimo, si terranno delle consultazioni con i rappresentanti delle associazioni venatorie ambientalistiche ed agricole. Non mi pare che all'interno della proposta, vi siano questioni così urgenti, come quanto asseriscono alcuni firmatari dell'emendamento e, soprattutto dall'Assessore Sacchetto, da evitare di sentire sull'argomento anche parti sociali interessate. Sicuramente, dalla sintesi delle proposte che sono attualmente in III Commissione emergerebbe, dopo la necessaria e amplia discussione di un articolato più organico, proposte decisamente più concrete.
Osservo che il testo proposto ha delle criticità che dovrebbero essere discusse in Commissione. Faccio alcuni esempi. L'ammissione di un numero maggiore di cacciatori extraregionali creerà, sicuramente, un maggiore affollamento negli ambiti territoriali di caccia, aumenterà la pressione venatoria sulla fauna stanziale e nostrana a livelli insostenibili. La proposta di allungare a dismisura i periodi di caccia per gli ungulati ha gravi conseguenze sul ciclo biologico di questa specie. Cacciarle per circa dieci mesi all'anno significa disturbarle durante il loro periodo di corteggiamento, della riproduzione alla cura dei piccoli. L'interazione prolungata, per oltre dieci mesi su 12, tra caccia e attività umane potrebbe procurare anche possibili incidenti sulle persone.
Abbiamo discusso sul turismo. L'Assessore Cirio si sta prodigando affinché il turismo sia potenziato a livello della nostra regione. Che dire se quest'estate i turisti, andando a spasso per boschi e prati incontrassero gente armata di fucili, decisamente micidiali come sono al giorno d'oggi? Concludo chiedendo il ritiro dell'emendamento affinché sia risparmiato alla comunità piemontese un provvedimento frettoloso, poco rispettoso della volontà della maggioranza dei cittadini, contraria alla caccia e che soddisfa semplicemente una piccola schiera di cacciatori. Sicuramente costoro, che ritengono che le attuali regole della caccia siano opprimenti ed il nostro patrimonio faunistico, anziché un bene, oggetto comune di tutela, sia a loro esclusiva disponibilità e da utilizzare a fine ludico ricreativo per tutto l'anno, non sono rappresentativi dell'intero mondo venatorio



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Ci siamo concentrati molto sulla questione della caccia e ci sono anche altre questioni nel collegato che noi abbiamo chiesto venissero stralciate.
Anche su questo discuteremo.
Nella riunione di giovedì scorso avevamo dato la disponibilità l'Assessore Sacchetto era presente, quindi lo ricorda benissimo - a verificare quali sono i motivi di urgenza rispetto ad alcune questioni collegate alla legge n. 70. A noi pare che non tutte siano motivate dall'urgenza.
Ribadisco per l'ennesima volta che il Gruppo del PD, nonostante gli interventi, non è contrario alla modifica della legge n. 70. Ci abbiamo provato altre volte, anche nella scorsa legislatura quando Assessore all'agricoltura non era Ugo Cavallera. Non siamo riusciti a fare una modifica della legge n. 70, complessiva per tanti motivi, anche perché si tratta di una questione dove emergono diverse trasversalità.
Non è che tutti sono d'accordo all'interno della maggioranza e dell'opposizione. Siamo per modificare la legge n. 70, per adeguarla, anche perché è una legge sperimentata, quindi ha bisogno di essere modificata nelle parti che vanno sicuramente corrette. Noi siamo per fare questo ragionamento all'interno del collegato, quindi non siamo per alzare l'asticella.
Come abbiamo detto la settimana scorsa, e lo ribadiamo oggi, se ci sono due o tre questioni motivate dall'urgenza, noi siamo disponibili, ma solo su quelle, altrimenti le altre vanno inserite nella modifica della legge n.
70.
Se procediamo con ordine, da parte nostra vi è piena disponibilità.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Sarebbe utile, ma l'avrà fatta sicuramente, che l'Assessore Maccanti facesse una riflessione rispetto all'emendamento proposto dalla Giunta.
Sono perché ci sia un rapporto maturo fra la Regione e il sistema degli Enti locali. Tuttavia l'emendamento proposto dalla Giunta regionale estende a tutto il sistema degli Enti locali il vincolo di non utilizzo delle risorse destinate sulle funzioni trasferite.
Vorrei che riflettessimo un attimo sul punto. Della legislazione regionale, nelle diverse leggi finanziarie, anche in questo disegno di legge del collegato, siccome le Province erano quelle più penalizzate nel taglio dei trasferimenti, si è ragionato lì. Estendere a tutto il sistema degli Enti locali la flessibilità nell'utilizzo delle risorse, come ho cercato di leggere nell'articolo della legge.
Scusi, Presidente, non mi pare di fare un intervento ostruzionistico ma faccio veramente fatica a parlare.



PRESIDENTE

Lei ha ragione, Consigliere Reschigna, ho già fatto parecchi richiami.
Prego i Consiglieri di prestare attenzione.



RESCHIGNA Aldo

Se estendiamo a tutto il sistema degli Enti locali la flessibilità nell'utilizzo delle risorse senza nessun paracadute di protezione rischiamo sostanzialmente la flessibilità nell'utilizzo delle risorse trasferite dalla Regione, rischiamo di vedere in parte anche qualche elemento di disequilibrio all'interno della nostra Regione. L'Assessore pu puntualizzare questo aspetto; ripeto, per noi non è questo un elemento di grande contendere.
Torno brevemente alla questione che è stata sollevata dal Consigliere Marinello. La prima considerazione è: se il Consigliere Marinello, facendo riferimento ad altri strumenti, immagina sul collegato la possibilità di applicazione dell'articolo 84, vi dico di rifletterci con molta attenzione.
Ve lo dico in anticipo: rifletteteci con molta attenzione, perché c'è un accordo complessivo, che credo debba essere ricordato in questa sede, che dice che la Commissione sul Regolamento è impegnata a lavorare e non si pu sempre brandire la minaccia dell'articolo 84.
Seconda considerazione: noi non abbiamo alzato nessuna asticella.
Voglio brevissimamente ricordare quello che è avvenuto negli ultimi giorni.
La settimana scorsa la Giunta regionale ha anche confermato ufficialmente in sede di riunione dei Capigruppo (mercoledì), la propria disponibilità ad accogliere alcune delle questioni sollevate dai Gruppi di opposizione. È un segnale per noi importante, lo dico e lo confermo in questa sede, perch riferito a pezzi importanti del collegato.
Sulla caccia, già mercoledì pomeriggio è stata data la disponibilità a modificare tre punti. La riunione di mercoledì pomeriggio si è chiusa dicendo sostanzialmente: "È meglio che facciamo una riunione ad hoc su questa materia". Tale riunione è avvenuta giovedì ed è finita con una richiesta sostanziale: verificare i fattori di urgenza e di emergenza e fare una proposta.
Ora, non avevo alcun dubbio sul tenore della proposta che ci sarebbe pervenuta, ma la proposta che ci è pervenuta ieri sera è esattamente quanto conoscevamo mercoledì pomeriggio, come se la riunione di giovedì non fosse servita a nulla, perché i tre punti che verrebbero eliminati sono esattamente i tre punti individuati già nell'incontro di mercoledì.
Non avevo alcun dubbio perché, siccome viviamo tutti all'interno di questa Regione, a noi è perfettamente noto il fatto che sabato mattina l'Assessore regionale, intervenendo in un incontro pubblico, ha detto che su queste materie ha dato l'aut aut non all'opposizione, ma alla sua maggioranza, e che non si modifica nulla di quanto contenuto all'interno delle proposte. Poi, se si vuole però affrontare la discussione meno sul merito e più sugli atteggiamenti muscolari, io qualche chilo ce l'ho ancora e le mie fasce muscolari funzionano adeguatamente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Intervengo in merito a questa discussione, dicendo che la problematica di inserire all'interno della finanziaria una volontà così forte di modifica di un settore così controverso come quello della caccia è assolutamente insensata.
Noi abbiamo partecipato, come Gruppo, all'incontro di giovedì. La questione della cancellazione di alcuni "sottoarticoli" di questo emendamento presentato dopo la discussione sul collegato in Commissione non ci ha convinti. Non riesco a capire come sia possibile che, annunciando e dichiarando quasi quotidianamente quella che dovrebbe essere una volontà di audizione, di ascolto e di messa in pratica delle richieste territoriali e avendo un evento così importante come una consultazione, addirittura in una sala prestigiosa, quindi attendendosi diverse osservazioni da molti attori coinvolti in questo argomento, ci si voglia impuntare su questo filone, si voglia comunque fare il gioco delle tre carte togliendo alcune parti poco significative e lasciando, di fatto, una piccola legge di ricostituzione e di riorganizzazione della legge n. 70 all'interno di un collegato alla finanziaria che tale deve rimanere e che, purtroppo, sappiamo non essere rimasto tale anche negli anni passati.
Di conseguenza, chiedo ancora direttamente alla Giunta e ai proponenti di questo emendamento di pensare ad un ritiro: mancano due giorni a quest'importante consultazione e ci sono quattro leggi in discussione che ci siamo tutti adoperati per discutere in modo approfondito, ma in tempi molto rapidi. Questa è la richiesta del Gruppo Movimento 5 Stelle.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Anch'io sono rimasto colpito dalle parole usate dal Consigliere Marinello nel suo intervento; colpito, perché su questa vicenda del collegato da parte nostra c'è stato un atteggiamento assolutamente lineare e responsabile, senza alcun cedimento a nessun tipo di ragionamento, anche solo strumentale.
Noi abbiamo presentato - lo voglio soltanto ricordare all'Aula - in un primo momento un pacchetto ristrettissimo di emendamenti di merito, e l'abbiamo fatto sia in Commissione sia in Aula. Ci eravamo fermati a proporre una serie di modificazioni che ritenevamo oggettivamente miranti a rendere migliore il testo del quale stavamo discutendo.
Avevamo posto già in Commissione la necessità di ripensare ad alcune questioni (il fondo sociale, il rapporto tra IMA e la società SPT, la migliore definizione del testo adottato in Commissione per quel che riguarda le ATL). Poi, alla luce del fatto che, praticamente ad audizioni avvenute e a discussione ormai avanzata dell'articolato del collegato, in Commissione fu presentato quell'emendamento di riforma sulla caccia avevamo chiesto su queste quattro questioni di poter rivedere alcune cose (abbiamo chiesto di ritirare alcune cose e di poterne ridefinire altre).
Nei fatti, ci siamo trovati di fronte ad un'evidente non volontà della maggioranza di voler entrare nel merito di questa questione. È vero che sulla questione del fondo sociale ci è stata data la disponibilità ad un ritiro dell'emendamento, ma sulla questione della caccia voglio solo dire questo: trovo folle - passatemi il termine - che, nel momento in cui stiamo andando ad affrontare su quattro proposte di legge il confronto in Commissione avviato con l'audizione, su un altro testo che recepisce alcuni di quei contenuti ci sia chiesto di approvare la modifica, nei fatti, di questa norma in Commissione.
Tralascio le questioni già poste dal Capogruppo Reschigna; nel merito da parte nostra, c'è la massima disponibilità su queste questioni, e lo testimonia anche il fatto che abbiamo presentato una no stra proposta di legge che in larga parte coincide sui contenuti.
Possiamo discutere se una frase è formulata meglio da noi o da altri, ma veramente è il metodo che ci lascia allibiti, e dire che questo è un innalzare l'asticella ci pare quasi un insulto.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.01)



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