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Dettaglio seduta n.105 del 27/04/11 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MOLINARI



(Alle ore 10.00 il Vicepresidente Molinari comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30 per mancanza del numero legale)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO



(La seduta ha inizio alle ore 10.30)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Procediamo con l'esecuzione dell'Inno Nazionale.



(In applicazione del dispositivo dell'ordine del giorno n. 9 "Unità d'Italia", approvato dall'Assemblea consiliare il 1° dicembre 2010 l'Assemblea, in piedi, ascolta l'Inno nazionale della Repubblica Italiana "Il canto degli italiani")


Argomento: Commercio

Disegno di legge n. 55, inerente a "Disposizioni urgenti in materia di commercio" (richiesta inversione all'o.d.g.)

Argomento: Interventi per calamita' naturali

Annuncio preparazione, da parte dei Consiglieri Reschigna, Pedrale e Angeleri, di una mozione comune inerente alla questione dei fondi da destinare per fronteggiare i danni causanti dall'ondata di maltempo tra il 14 e il 17 marzo


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Senza chiedere che venga messo al voto, domandavo alla Presidenza e all'Aula se non valesse la pena, dopo il disegno di legge n. 111, di cui al punto 4) all'o.d.g., passare al disegno di legge n. 55, di cui al punto 6) all'o.d.g.



PRESIDENTE

Il Consigliere Vignale chiede, se l'Aula acconsente, di trattare successivamente alla conclusione del disegno di legge n. 111, di cui al punto 4) all'o.d.g., il disegno di legge n. 55 al posto del disegno di legge n. 101.
La parola al Consigliere Reschigna.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Il Consigliere Vignale chiede di invertire due punti all'o.d.g., ovvero di trattare il punto 6) al posto del punto 5). Ovvero, successivamente all'approvazione del disegno di legge n. 111, di cui al punto 4) dell'odierno o.d.g., trattare il disegno di legge n. 55, recante "Disposizioni urgenti in materia di commercio", al posto del disegno di legge n. 101, recante: "Disposizioni collegate alla legge finanziaria per l'anno 2011".
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Noi siamo contrari a quest'inversione all'o.d.g. per due ragioni.
Per quanto riguarda la prima, credo che la Giunta regionale debba considerare la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi come luogo nel quale esprimere le priorità; e le priorità la Giunta regionale le ha espresse sul disegno di legge avente ad oggetto: "Disposizioni collegate alla legge finanziaria per l'anno 2011".
Per quanto riguarda la seconda ragione, voglio ricordare che il disegno di legge su...



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Chiedo scusa; il Consigliere Reschigna sta esplicitando le ragioni per cui è contrario all'inversione proposta dal Consigliere Vignale. Credo abbia diritto di essere ascoltato, anche perché presumo che tali ragioni dovranno essere valutate. Prego, prosegua.



RESCHIGNA Aldo

La seconda ragione è di merito.
Voglio ricordare che nel disegno di legge relativo al commercio esiste una norma provvisoria che rimanda ad un'intesa in fase di costruzione secondo le nostre informazioni assunte da altri rappresentanti di altre Regioni in sede di Conferenza delle Regioni, con il Governo, che attiene alla durata delle concessioni delle licenze di ambulante.
Visto che è in corso di definizione un'intesa nazionale, che comunque sarà vincolante, sarebbe quanto mai opportuno che il Consiglio regionale affrontasse l'esame del disegno di legge sulla base delle intese definite a livello di Conferenza delle Regioni, a livello unitario, tra tutte le Regioni d'Italia. Per questo noi siamo contrari all'inversione del punto all'o.d.g.



PRESIDENTE

Grazie.
Consigliere Vignale, permane la sua richiesta?



(Commenti del Consigliere Vignale)



PRESIDENTE

Decade. Grazie.
Alla Presidenza era stato annunciato, in via informale, il deposito di una mozione unitaria riguardo...
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Sì, io ho il testo. Però, siccome ieri avevamo definito che, prima di presentarlo, lo avremmo concordato con gli altri Gruppi, chiederei il tempo di condividere il testo con i rappresentanti di tutti i Gruppi in Consiglio regionale, affinché presentarlo tutti insieme, magari all'inizio della seduta pomeridiana - se può andare bene per lei e per il Consiglio regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Noi abbiamo preparato una mozione sul problema dell'alluvione. Anche noi auspicheremmo che si riuscisse a presentare una mozione condivisa sia della maggioranza sia della minoranza, però ci vuole un attimo di tempo per confrontarci. Per cui, credo che la cosa migliore da fare sia far slittare questo punto all'apertura della seduta pomeridiana.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Anche il Gruppo della Lega ha predisposto un ordine del giorno sui fatti del 15 e 16 marzo. Quindi, anche noi riteniamo, come peraltro già espresso ieri in sede di II Commissione, che presentare un ordine del giorno unitario di tutto il Consiglio, ovviamente, costituirebbe un rafforzativo nei confronti della Giunta. Quest'ultima ha già operato bene in questa direzione, ma servirebbe per tutta la Regione nei confronti del Governo, perché sappiamo che il problema è quello economico, che, in qualche modo, dobbiamo sottolineare tutti insieme.
Quindi, se all'apertura di oggi pomeriggio, magari, prima, ci si trova con gli altri Gruppi, riusciremo sicuramente a presentare un ordine del giorno che mi auguro sia unitario da parte di tutto il Consiglio.



PRESIDENTE

Bene. Siccome il momento per la modifica è questo, se l'Aula acconsente, iscriverei il punto recante: "Mozione/ordine del giorno - che potranno essere uno o più di uno - su questione finanziamento danni alluvionali".
L'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento, così come modificato.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g. "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i verbali delle sedute del 12 aprile 2011.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Boniperti, Botta Marco, Carossa Cota, Giordano, Gregorio, Negro, Sacchetto e Spagnuolo.


Argomento:

b) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e riproducibili, su richiesta, i processi verbali delle sedute del 19 e 20 aprile 2011.


Argomento:

c) Nomine e designazioni effettuate dalla Giunta regionale e dal suo Presidente


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 37, comma 2 bis, dello Statuto, si dà atto che sono state trasmesse le informative da parte del Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale in merito ad un decreto di nomina della Presidenza della Giunta regionale.
L'allegato è a disposizione presso l'Ufficio Aula.


Argomento: Commercio ambulante

d) Incontro con delegazione venditori ambulanti


PRESIDENTE

Comunico che i nostri lavori s'interromperanno intorno alle ore 12, per incontrare la delegazione degli ambulanti. Di norma, questi incontri si svolgono alle ore 13, ma per questioni legate all'ordine pubblico - è già stata bloccata una strada - mi hanno chiesto la cortesia, anche da parte del Funzionario presente della Polizia, d'intesa con la Giunta regionale sarà presente il Vicepresidente della Regione, Cavallera - di anticiparlo pertanto incontreremo la delegazione degli ambulanti alle ore 12 circa in Sala Viglione.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Ordine del giorno n. 369 presentato dai Consiglieri Buquicchio e Ponso inerente a "Rinuncia al nucleare attraverso una legge abrogativa"


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Presidente, la ringrazio. Mi scuso, evidentemente non ha visto la mano alzata prima che chiudesse e approvasse l'o.d.g.



PRESIDENTE

Chiedo scusa.



BUQUICCHIO Andrea

No, mi scusi lei.
Non so se è ancora possibile, altrimenti lo rinviamo a oggi pomeriggio: intendevo chiedere di inserire all'o.d.g. un ordine del giorno sul nucleare che ho presentato la settimana scorsa.



PRESIDENTE

Mi scuso, non ho visto la mano.
Se l'Aula acconsente, lo inseriamo all'o.d.g., in coda a questi punti quando ci saranno i 40 voti, però, abbiamo già al punto 12) dell'odierno o.d.g. la mozione n. 256, "No al nucleare in Piemonte", presentata dal Consigliere Reschigna e altri colleghi, pertanto potrebbe essere collegato lì.
Potremo collegarlo in un'unica discussione?



BUQUICCHIO Andrea

Sì.



PRESIDENTE

Allora, lo diamo collegato al punto 12) all'o.d.g. Grazie.



BUQUICCHIO Andrea

Va bene, grazie.


Argomento: Stato giuridico ed economico del personale dipendente

Proseguimento esame disegno di legge n. 111, inerente a "Disposizioni di adeguamento al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (Attuazione della Legge 4 /3 2009, n. 15, in materia di trasparenza delle pubbliche amministrazioni) e alla Legge 30 luglio 2010 n. 122 (Conversione in legge con modificazioni, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), in materia di organizzazione e contenimento della spesa del personale"


PRESIDENTE

Procediamo nella trattazione del disegno di legge n. 111, inerente a "Disposizioni di adeguamento al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (Attuazione della Legge 4 /3 2009, n. 15, in materia di trasparenza delle pubbliche amministrazioni) e alla legge 30 luglio 2010 n. 122 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), in materia di organizzazione e contenimento della spesa del personale", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Ricordo che l'esame del provvedimento è iniziato nella seduta pomeridiana del 20 aprile 2011; la relazione è stata data per letta; si è conclusa la discussione generale e la discussione sull'articolo 1; infine è stato posto in votazione l'articolo 1.
Tale votazione è stata dichiarata non valida per mancanza del numero legale, pertanto riprendiamo da questo momento.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Emendamento rubricato n. 11) presentato dai Consiglieri Reschigna, Ronzani Cerutti e Negro: All'articolo 7 del disegno di legge n. 111, prima del comma 1 inserire il seguente comma: "01. Il comma 3 dell'articolo 24 della l.r. 23/2008 è sostituito dal seguente: 3. Gli incarichi di direttore regionale, di vice direttore e di responsabile di settore o di struttura temporanea e di progetto, possono essere conferiti per specifiche esigenze di interesse pubblico, fornendone esplicita motivazione, a persone esterne all'amministrazione regionale di particolare e comprovata qualificazione professionale non rinvenibile nel ruolo dell'amministrazione stessa, entro il limite del 10 per cento di ciascuna funzione della dotazione organica dirigenziale, non computando gli eventuali incarichi esterni di cui al comma 1.".
aperta la discussione generale sull'emendamento.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna per l'illustrazione; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
L'emendamento è molto semplice: cerca di recuperare una discussione già avvenuta in aula l'anno scorso durante il dibattito sulla legge di assestamento di bilancio, anche in relazione a come si sono svolte, da parte della Giunta regionale, le procedure per le nomine dei Direttori regionali.
Con l'emendamento presentato vorremmo prevedere che il 10% di ricorso a personale esterno non rinvenibile all'interno dell'Amministrazione regionale, e per professionalità non recuperabile all'interno dell'amministrazione regionale, avvenga per ciascuna delle tre funzioni: Direttore regionale, Vicedirettore e responsabile di Settore o di Struttura temporanea e di progetto.
Perché quest'emendamento? Perché, nonostante ci sia stato un ordine del giorno votato dal Consiglio regionale collegato alla legge di assestamento di bilancio per l'anno 2010, di fatto, nella modalità con cui la Giunta regionale ha inteso ricoprire le cariche e il ruolo dei Direttori regionali, la Giunta regionale è andata oltre alle percentuali contenute all'interno dell'ordine del giorno votato dal Consiglio regionale che anche se non ha valore di legge, rappresenta comunque un atto di indirizzo da parte del Consiglio regionale.
Sostanzialmente, senza questa norma, che noi chiediamo sia introdotta all'interno del disegno di legge n. 111, il 10% potrebbe essere calcolato sul numero totale dei ruoli di Direttore, Vicedirettore e responsabile di Settore o di Struttura temporanea e di progetto, con l'assurda situazione che la Giunta regionale potrebbe nominare tutti i Direttori regionali tra personale non rinvenibile all'interno dei ruoli organici dell'amministrazione.
Noi chiediamo che il limite del 10% sia applicato su ciascuna delle funzioni e non in misura assolutamente cumulativa.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Innanzitutto, vorrei conoscere l'orientamento dell'Assessore sulla questione, perché in Commissione ci lasciammo con l'impegno dell'Assessore a valutare il merito dell'emendamento da noi proposto, emendamento che pone le questioni ricordate dal collega Reschigna.
A suo tempo, con la legge 23 sull'organizzazione del personale decidemmo che l'Amministrazione regionale avrebbe potuto utilizzare personale esterno per incarichi dirigenziali nella misura del 30% (non è il caso di riaprire adesso la discussione su se sia giusto o sbagliato), per rimane il fatto che quella norma venne impugnata e cassata, nel senso che la Corte ritenne che la percentuale del 30% configgeva con le disposizioni in essere, che erano quelle che prevedevano la possibilità, per le amministrazioni, di fare ricorso a personale esterno, alla misura del 10%.
Noi ci trovammo nella condizione di dover modificare la norma contenuta nella legge 23 e lo facemmo sulla base - lo ricordava prima il Consigliere Reschigna - di un ordine del giorno approvato in Consiglio. In quell'occasione, la Giunta individuò e fece suo l'obiettivo del 10 indicò la percentuale del 10% - ma la riferì all'intera dotazione organica dirigenziale.
Questo significa che se non precisiamo esattamente il carattere di quella norma e a cosa ci riferiamo quando parliamo del 10%, si potrebbe determinare, per qualsiasi amministrazione regionale - oggi questa domani un'altra - la possibilità, applicando il 10% all'intera dotazione organica di nominare, per esempio, tutti i direttori regionali esterni all'amministrazione medesima.
Questa scelta, poiché non è nelle convinzioni di nessuno - lo ha ribadito lo stesso Assessore al personale durante la discussione in Commissione - fa sì che esaminiamo attentamente la questione.
Crediamo che il modo con cui debba essere affrontata la questione sia quello del nostro emendamento: stabilire che il 10% si riferisca ad ogni incarico dirigenziale: Dirigenti di settore, Direttore e così via, in modo che sia chiaro il senso della norma che stiamo approvando.
Grazie.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa l'illustrazione.
Procediamo con la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Solo per ribadire quanto peraltro è appena stato espresso dai colleghi Reschigna e Ronzani: chiediamo alla Giunta di convenire su quest'emendamento, perché è in linea con quanto più volte è stato asserito e affermato nelle riunioni delle Commissioni in cui si è affrontato questo tema.
In molteplici occasioni ci è stato spiegato che l'interpretazione originaria è che il 10% è riferito alle varie tipologie di Dirigenti: Dirigenti di Settore e Direttori.
Pertanto, per evitare che nei dubbi interpretativi si creino spazi per scelte non condivise e non condivisibili, sarebbe utile precisare questo tipo di questione.
Chiediamo alla Giunta di voler convenire su quest'emendamento, perch va nella direzione di chiarire meglio e specificare un tema sul quale c'era, a parole, nelle discussioni fatte, convergenza nel merito.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

In discussione generale, Presidente.
Il tema è oggettivamente estremamente importante per la struttura della Regione.
Mi rendo conto che, tra l'applicazione della legge 23, gli ordini del giorno che si sono, nel tempo, succeduti, e un po' di discussioni avvenute potremmo avvitarci.
Pertanto, male non sarebbe, Assessore, se, non necessariamente in questa occasione, ma nella prima occasione utile, lei relazionasse all'Aula relativamente alla strategia che la Giunta, nell'ambito della delega al personale che lei rappresenta, intende avere su questa materia.
Ritengo serva a poco sentire i pareri dei singoli, che potrebbero anche essere molto eterogenei; molto utile, invece, è discutere compiutamente su questo tema che - ripeto - è un tema importante per definire la linea politica che la Giunta Cota e, conseguentemente, l'Assessore Quaglia intendono avere nell'ambito di questa problematica.
Qualora la linea politica non fosse totalmente tutelata dalle leggi esistenti, ricordo che noi, non casualmente, siamo un'Assemblea legislativa in grado di modificare le leggi, dove serve, per quanto attiene alla Regione, e di influenzare, per la parte che ci compete, anche l'evolversi della legislazione nazionale.
Tutto ciò, però, può avvenire se si ripristina e si chiarifica la linea politica della Giunta, pertanto, la invito, Assessore, quando riterrà opportuno, a comunicarci in merito.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste d'intervento in discussione generale, ha la parola l'Assessore Quaglia, sull'emendamento n. 11).



QUAGLIA Giovanna, Assessore alle risorse umane e patrimonio

Raccolgo l'invito del Consigliere Burzi, anche se nella discussione avvenuta in Commissione ho già dato la disponibilità a relazionare su tutta la questione riguardante il personale.
Ovviamente, è una problematica che non si ferma all'adeguamento, quindi all'approvazione del disegno di legge, ma riguarda anche delle partite aperte che ci vedranno impegnati nelle prossime settimane e mesi, con delle questioni cui l'Amministrazione sta lavorando. Mi riferisco, ad esempio, al percorso di stabilizzazione dei precari, a una graduatoria riguardante l'accesso alla dirigenza, che è aperta e non ha un termine di scadenza oltre alle necessità di contenimento della spesa - per cui c'è una programmazione da fare - ed alle esigenze che sono state rapportate all'Amministrazione in merito ai temi riguardanti, ad esempio l'applicazione dell'esonero, o altro, per le categorie.
Ritengo che, in raccordo con il Consiglio regionale e con il Presidente Cattaneo, potrà essere calendarizzata nelle prossime settimane una riunione della I Commissione, sul tema.
Rispetto all'emendamento e a quanto è già stato discusso in Commissione, l'articolo che riguarda la legge 23 del 2008, in questo momento - con le approvazioni e l'adeguamento che è stato fatto lo scorso anno - non contrasta con il quadro normativo.
Il problema tecnico, per quanto riguarda l'emendamento, al di là delle questioni di principio sottolineate dai Consiglieri e dai presentatori, è il fatto che la dotazione organica dirigenziale per la Regione è unica, per ciascun ruolo di Giunta e di Consiglio, pertanto relativamente al fatto di differenziarla per funzioni, gli Uffici continuano a ribadire alla sottoscritta che non è tecnicamente possibile.
Al di là di tutto, si può evidenziare che, con la legge del 1° giugno 2010, successiva al Decreto Legislativo n. 150, l'articolo che abbiamo introdotto non ha subito rilievi né l'impugnazione da parte del Governo proprio perché è in linea con quanto previsto dalla normativa nazionale.
Ribadisco la presenza di un ordine del giorno a quel tempo approvato che ha anche guidato nelle scelte l'Amministrazione, proprio perch espressione di tutto il Consiglio regionale.
Per quanto riguarda questa legge, e il fatto di modificare l'articolo l'emendamento non è accoglibile.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Assessore, mi scusi, ma fatico a capirla: poiché lei non contesta il principio del 10% - mi sembra di capire, e non potrebbe fare altrimenti perché c'è una decisione che stabilisce quel limite, quella percentuale non capisco perché lei non riconduca coerenza allo stesso! evidente qual è la ratio della norma: dovendo decidere quanti Direttori assumere dall'esterno, rispetto all'Amministrazione, devono essere il 10%; dovendo decidere quanti Dirigenti di Settore nominare prendendoli all'esterno dell'Amministrazione, la norma dice il 10%.
Se lei fa vivere l'ordine del giorno che stabilisce che il 10% va rapportato alla dotazione organica, poiché questa Regione ha 220 Dirigenti lei sa meglio di me - essendo Assessore al personale - che io posso applicare il 10% in quel modo.
E allora, per esempio, noi potremmo - non lei, ma questa o un'altra Amministrazione, perché pongo un problema che va al di là del fatto che governi il centrodestra in questo momento - paradossalmente nominare tutti Direttori generali esterni.
Lei ha affermato di non volere questo e questo nessuno vuole questo perché del resto confliggerebbe apertamente con quanto è stato stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale, che pone il 10%.
Lei può dirmi: "Questa norma va riscritta, vi proponiamo un'altra dizione".
Questo sarebbe ragionevole, ma non può dichiarare che gli Uffici le dicono che non può essere introdotto un principio che faccia chiarezza! Francamente, mi sembra una cosa che non sta in cielo né in terra! Come fa a dire, Assessore: "Gli Uffici mi hanno detto"? semplice il ragionamento che lei e noi dovremmo fare insieme: il 10 di nomine esterne, di incarichi esterni, si riferisce a ciascuna tipologia di incarico: il 10% dei Direttori e il 10% dei Dirigenti di Settore.
Lo dice la legge, la ratio! Le parla uno che, a suo tempo, votò per il 30%.
chiaro qual è il problema? Ma non sto discutendo di questo io adesso! Sto discutendo di come prendiamo atto del fatto che c'è una sentenza e riconduciamo quel principio ad un criterio di coerenza e lo traduciamo in norma di legge. Lei mi dice di no e francamente non capisco perché. O meglio, lo capisco fin troppo bene, ma non dia la colpa agli Uffici. Mi rifiuto di pensare che gli Uffici dicano che non è compatibile con la legge sul personale una norma che invece stabilisce un principio di coerenza che è condiviso a parole da tutti.
Stiamo discutendo in presenza del fatto che c'è stata una sentenza della Corte Costituzionale, che ci ha spiegato che il 30% non funziona e ci ha imposto il 10%.
Noi le stiamo dicendo che il 10% si rapporta a ciascun incarico dirigenziale e l'ordine del giorno non è sufficiente ad affrontare la questione, non solo perché lo rapporta all'intero organico dirigenziale, ma perché dobbiamo tradurre quel principio in norma di legge.
Prendo atto che lei dopo aver dichiarato in Commissione che avrebbe affrontato la questione, che non aveva alcun pregiudizio a riscrivere l'emendamento, mi viene a dire oggi che gli Uffici le hanno spiegato. Ma cosa c'entra? Assessore al personale, lei che opinione ha? Cosa c'entrano gli Uffici?



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Brevissimamente solo per fare due considerazioni.
La prima è che l'intervento dell'Assessore Quaglia è un intervento certamente deludente, perché non affronta il cuore del problema.
Ha già detto giustamente il collega Ronzani che ci ha dato una risposta burocratica. È vero che il ruolo dirigenziale è un ruolo unitario, per Assessore, la Giunta quando fa i bandi per i posti dei Direttori, fa i bandi per i posti dei Direttori; quando fa i bandi per i posti da Vicedirettore, fa i bandi per i posti da Vicedirettore, non fa un bando unico dentro al quale mette l'universo mondo.
E la precisazione in sede legislativa - voglio ribadire questo concetto si è resa necessaria perché la Giunta regionale ha violato un atto di diritto da parte del Consiglio regionale.
Noi immaginavamo, nel momento in cui c'era stata quella discussione ed avevamo approvato quell'articolo, che con quell'atto di indirizzo le questioni fossero state espresse in modo sufficientemente chiaro.
Voglio ricordare, Assessore Quaglia, innanzitutto che vi è una norma che imporrebbe all'Amministrazione regionale di ricorrere a personale esterno solo laddove le professionalità adeguate per quel posto non siano rinvenibili all'interno dei ruoli organici. Quindi, per sua natura il ricorso a personale esterno è un fatto eccezionale e straordinario, non la normalità.
Noi accettiamo il fatto che ci sia una percentuale limitata di ricorso al personale esterno e ribadiamo il concetto che il dato politico vero collegato a questo emendamento è che chiediamo che la Giunta regionale si attenga ad un atto indiretto da parte del Consiglio regionale.
Il fatto che lei, nonostante le aperture che aveva fornito in sede di I Commissione, oggi si trinceri dietro ad una risposta burocratica, ci riempie di grande sospetto.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino

Volevo ancora fare una considerazione. Personalmente ero convinto della bontà del ragionamento che portava a prevedere per i Dirigenti di Settore fino ad un 30% di possibilità di accesso a professionalità esterne.
Dopodiché la sentenza ci ha imposto il 10% su tutto e quindi ne prendiamo atto.
Credo che quello che state facendo sia un escamotage per capovolgere la motivazione che sta dietro alla normativa nazionale. Se la normativa nazionale serviva a ricondurre in un alveo più contenuto la possibilità di attingere Dirigenti esterni per ricoprire ruoli di responsabilità dentro l'Ente, voi con questa modalità vi liberate le mani.
Credo che sia abbastanza chiaro quello che state facendo oggi, dando il parere negativo su questo emendamento: vi tenete libere le mani per poter decidere eventualmente dei Direttori regionali e di assumerne cinque, sei o anche nove, introducendo surrettiziamente una sorta di spoil system che la norma non prevede.
Tutto questo dovrà essere spiegato al mondo, perché tutti i ragionamenti che ci vengono quotidianamente fatti sulla necessità di tagliare spese e di ridurre costi, vedono poi degli atti concreti e in questo atto concreto vi è un orientamento esattamente antitetico, perch qui la scelta di fondo è quella di ignorare il fatto che nell'Ente c'è la maggioranza delle professionalità atte a ricoprire gli incarichi per andare ad assumere coloro che più ci pare e piace.
Credo sia una cosa che fa a pugni con quelli che sono gli enunciati che sentiamo quotidianamente raccontare sugli organi di stampa e dappertutto.
E credo che sia veramente una forzatura dell'orientamento della norma nazionale, dell'orientamento che con l'ordine del giorno quest'Aula aveva voluto dare e dell'orientamento che anche lei e la Giunta avevate confermato in Commissione di voler perseguire. Quindi, questa questione si commenta da sola.



PRESIDENTE

Comunico che il numero legale è 27.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 7, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
La votazione è annullata.
Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Passiamo all'articolo 10, sul quale insistono tre emendamenti del Gruppo del Movimento 5 Stelle, rubricati ai numeri 7), 8) e 9).
Emendamento rubricato n. 7) presentato dal Consigliere Biolé: L'Articolo 10 (Integrazione alla l.r. 23/2008. Inserimento del Capo VI bis (arti. 36 bis - 36 septies) é così sostituito: "I.Dopo il Capo VI della l.r. 23/2008. è inserito il seguente: Capo VI bis. La misurazione e la valutazione delle prestazioni Art. 36 bis.
(Fasi della misurazione e valutazione delle prestazioni) La misurazione e la valutazione delle prestazioni delle strutture, dei dirigenti e del personale sono volte al miglioramento dei servizi, nonch alla crescita delle competenze professionali, attraverso la valorizzazione del merito e l'erogazione dei premi per i risultati conseguiti dai singoli e dalle unità organizzative.
La misurazione e la valutazione delle prestazioni si articola nelle seguenti fasi: definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere dei valori attesi di risultato e dei relativi indicatori collegamento tra gli obiettivi e l'allocazione delle risorse: monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi misurazione e valutazione della prestazione, organizzativa e individuale utilizzo dei sistemi premiami, secondo criteri di valorizzazione del merito: rendicontazione dei risultati.
Gli obiettivi sono: rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività, alle priorità politiche ed alle strategie dell'amministrazione regionale; specifici e misurabili; significativi e realistici: riferibili ad un arco temporale determinato di norma corrispondente ad un anno, anche in presenza di una programmazione degli stessi su base pluriennale; correlati alla quantità e alla qualità delle risorse disponibili.
Gli obiettivi possono essere commisurati a valori di riferimento derivanti da comparazioni con altre amministrazioni regionali a parità di condizioni o confrontabili.
Art. 36 ter. (Il sistema di misurazione e valutazione ) 1.1 sistemi di valutazione dei dirigenti e del personale sono definiti con atto adottato d'intesa dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio e dalla Giunta regionale, nel rispetto di quanto previsto dai contratti collettivi di lavoro e dei criteri di cui all'articolo 36 bis.
La funzione di misurazione delle prestazioni è svolta : dall'Organismo di valutazione, di cui all'articolo 36 quinquies. cui compete la proposta di valutazione annuale dei dirigenti responsabili delle direzioni regionali : dai direttori regionali per i dirigenti e il personale assegnati dai dirigenti responsabili delle altre strutture regionali, per i dirigenti e il personale assegnati.
I sistemi di valutazione di cui al comma 1 individuano: le fasi, i tempi, le modalità, i soggetti e le responsabilità del processo di valutazione le procedure conciliative relative all'applicazione del sistema: le modalità di raccordo e d'integrazione con i sistemi di controllo esistenti, nonché con i documenti di programmazione finanziaria e di bilancio.
Art. 36 quater. (Gli ambiti di misurazione e valutazione delle prestazioni individuali) La valutazione della prestazione individuale dei dirigenti è collegata agli indicatori di performance relativi alla struttura di diretta responsabilità, al raggiungimento di specifici obiettivi individuali, alle competenze professionali e manageriali dimostrate.
La valutazione del personale è collegata al raggiungimento di specifici obiettivi individuali o di gruppo, alle competenze dimostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi.
Art. 36 quinquies. (Organismo di valutazione) I. La Giunta regionale, d'intesa con l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale istituisce l'Organismo di valutazione.
L'Organismo di cui al comma I è così composto: dal Direttore della struttura competente in materia di risorse umane della Giunta regionale, con funzioni di presidente dal Direttore della struttura competente in materia di risorse umane del Consiglio regionale: al Direttore competente in materia di risorse finanziarie della Giunta regionale: da due esperti esterni che siano in possesso di comprovata esperienza in materia di management, di valutazione della performance, di gestione organizzazione e valutazione del personale e di controllo di gestione nominati dalla Giunta regionale, dei quali uno è designato dalla Giunta regionale e uno dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.
L'Organismo di cui al comma 1 propone all'organo d'indirizzo politico amministrativo la valutazione annuale dei direttori regionali e svolge gli altri compiti individuati, tenuto conto dei principi di cui all'articolo 14 del d. lgs. 150/2009, con i provvedimenti organizzativi di cui all'articolo 5. Con i medesimi provvedimenti sono individuati l'organizzazione e le modalità di funzionamento.
Art. 36 sexies. (Piane e relazione della performance) Entro il mese successivo a quello di approvazione del bilancio di previsione della Regione viene redatto un documento programmatico denominato Piano della performance, che individua, in coerenza con i contenuti dei documenti di programmazione finanziaria e di bilancio e con gli indirizzi e con gli obiettivi strategici dell'amministrazione, il piano degli obiettivi annuali delle direzioni regionali, con l'indicazione degli indicatori per la misurazione e la valutazione delle performance, nonch gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale.
Entro il 30 giugno viene redatto un documento, denominato Relazione sulla performance, che evidenzia a consuntivo, con riferimento all'anno precedente, i risultati raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati, con rilevazione degli eventuali scostamenti.
Le modalità di redazione del piano e della relazione di cui ai commi 1 e 2 sono definiti con provvedimento organizzativo.
La Regione garantisce la massima trasparenza in ogni fase del ciclo di gestione della performance.
Art. 36 septies. (Trasparenza e rendicontazione della performance) La Regione garantisce, attraverso siti web istituzionali, l'accessibilità totale delle informazioni relative, con particolare riferimento: ai consiglieri regionali, ai componenti della Giunta, agli organi e organismi indipendenti e al relativo trattamento economico alla struttura organizzativa, con individuazione dei responsabili delle strutture apicali, al loro curriculum, al trattamento salariale fisso e accessorio ai nominativi e ai curricula dei componenti dell'Organismo di valutazione di cui all'articolo 36 quinquies all'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, agli obiettivi, al valore atteso ed ai risultati raggiunti: all'esito dei processi di valutazione, con il relativo ammontare complessivo dei premi distribuiti: ai codici disciplinari e di comportamento ai contratti integrativi stipulati, con la relazione tecnico-finanziaria e illustrativa, certificata dall'organo di valutazione, nonché le informazioni trasmesse annualmente ai soggetti competenti: ai dati relativi ad incarichi conferiti a propri dipendenti e ad esterni.
La Regione provvede alla pubblicazione, in apposita sezione del sito istituzionale denominata Trasparenza, valutazione e merito, dei tassi di assenza e maggiore presenza del personale distinti per uffici dirigenziali.
La Regione assicura la conoscibilità dei dipendenti che svolgono attività a contatto con il pubblico attraverso l'uso di targhe o cartellini identificativi secondo le modalità previste dall' articolo 55 novies del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 ( Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche ).
I provvedimenti di organizzazione di cui all'articolo 5, adottati dalla Giunta regionale e dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ciascuno per i propri ambiti di competenza, definiscono le modalità di attuazione di quanto previsto dai commi I e 2." La parola al Consigliere Biolé per l'illustrazione.



BIOLE' Fabrizio

Si tratta della riscrittura dell'articolo.
Abbiamo eliminato il termine "indipendente", in quanto non riteniamo che l'organismo di valutazione, essendo direttamente collegato alla Giunta possa rappresentare un organo indipendente: il fatto di essere nominato appunto, da Giunta e Ufficio di Presidenza confligge con la definizione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Biolé.
Emendamento rubricato n. 8) presentato dal Consigliere Biolé: All'Articolo 10 (Integrazione alla l.r. 23/2008. Inserimento del Capo VI bis (artt. 36 bis - 36 septies) dopo le parole: "2. L'Organismo di cui al comma l è così composto: dal Direttore della struttura competente in materia di risorse umane della Giunta regionale, con funzioni di presidente dal Direttore della struttura competente in materia di risorse umane del Consiglio regionale dal Direttore competente in materia di risorse finanziarie della Giunta regionale: da due esperti esterni che siano in possesso di comprovata esperienza in materia di management, di valutazione della performance, di gestione organizzazione e valutazione del personale e di controllo di gestione nominati dalla Giunta regionale, dei quali uno è designato dalla Giunta regionale e uno dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale" sono aggiunte le parole: "2bis. I membri dell'Organismo di cui al comma 1 hanno durata in carica non superiore a tre anni. La Giunta Regionale d'intesa con l'Ufficio di Presidenze del Consiglio Regionale provvede alla sostituzione dei suddetti dandone comunicazione alla Commissione Consiliare competente e al Consiglio Regionale sei mesi prima della scadenza del triennio di carica loro attribuito." La parola al Consigliere Biolé per l'illustrazione.



BIOLE' Fabrizio

Abbiamo modificato l'articolo 10 in modo che, al fine di evitare accumuli di potere decisionale, l'organismo che era stato definito indipendente - ma noi non lo riteniamo tale - possa prevedere una turnazione quantomeno triennale per la valutazione delle performance.
Riteniamo infatti che questo possa essere più utile, anche per il prosieguo delle valutazioni negli anni successivi e nelle prossime legislature, avere dei membri che possano turnare e che non siano gli stessi per le varie valutazioni annuali. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Biolé.
Emendamento rubricato n. 9) presentato dal Consigliere Biolé: All'articolo 10, dopo le parole: "3. L'Organismo di cui al comma 1 propone all'organo di indirizzo politico amministrativo la valutazione annuale dei direttori regionali e svolge gli altri compiti individuati, tenuto conto dei principi di cui all'articolo 14 del d.lgs. 150/2009, con i provvedimenti organizzativi di cui all'articolo 5. Con i medesimi provvedimenti sono individuati l'organizzazione e le modalità di funzionamento." sono aggiunte le parole: "con particolare riferimento alla valutazione della performance, sulla base di appositi modelli e alla cura della realizzazione di indagini sul personale dipendente volte a rilevare il livello di benessere organizzativo e il grado di condivisione del sistema di valutazione nonché la rilevazione della valutazione del proprio superiore gerarchico da parte del personale." La parola al Consigliere Biolé per l'illustrazione.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
opportuno secondo noi - mediando questa modifica dal cosiddetto Decreto Brunetta - inserire alla fine dell'articolo - e sottolineandola all'interno del testo - l'individuazione di indagini conoscitive sul benessere organizzativo e sulla valutazione anche dal basso verso l'alto e dunque sulla superiorità gerarchica.
Chiediamo su tutti e tre gli emendamenti il parere dell'Assessore, se possibile.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non essendovi richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale.
Prima di procedere con le dichiarazioni di voto, chiediamo alla Giunta di esprimere il parere sugli emendamenti rubricati n. 7), 8) e 9).
La parola all'Assessore Quaglia.



QUAGLIA Giovanna, Assessore alle risorse umane e patrimonio

Il parere della Giunta è negativo.



PRESIDENTE

Non essendovi dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione degli emendamenti all'articolo 10.
Do atto che il numero legale è 27.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 10, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Indìco la votazione palese sull'articolo 11.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 12 Indìco la votazione palese sull'articolo 12.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 Indìco la votazione palese sull'articolo 13.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 14 Emendamento rubricato n. 6) presentato dal Consigliere Biolé: All'articolo 14, il comma 3 è abrogato.
La parola al Consigliere Biolé per l'illustrazione.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Richiediamo l'abrogazione del comma 3 dell'articolo 14, in quanto rappresenta un elenco di eccezioni che possono, se dovessero essere approvati sia l'articolo che la legge, possono esulare rispetto a quelli che sono i tetti di spesa dati dalla legge nazionale per quanto riguarda l'assunzione negli uffici della Regione. Riteniamo che un onere aggiuntivo vista anche la situazione attuale, non sia né auspicabile né sostenibile e chiediamo l'abrogazione del comma 3.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 10) presentato dal Consigliere Biolé: Il comma 3 è sostituito da "Il comma 1 non si applica altresì ai contratti che non comportano un aggravio per il bilancio regionale." La parola al Consigliere Biolé per l'illustrazione.



BIOLE' Fabrizio

In questo caso, anziché l'abrogazione, viene sostituito il comma eliminando tutti i contratti di diritto privato che vengono elencati alle varie lettere. Quindi il comma 3 diventerebbe: "Il comma 1 non si applica altresì ai contratti che non comportano un aggravio per il bilancio regionale".



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Biolé.
Emendamento rubricato n. 2) presentato dal Consigliere Biolé: All'articolo 14, comma 3, lettera a) dopo la parola "finanziate" si aggiunge la parola "integralmente".
La parola al Consigliere Biolé per l'illustrazione.



BIOLE' Fabrizio

Vorremo aggiungere la parola "integralmente" in modo da poter evitare e non dare adito ad interpretazioni, in quanto le assunzioni finanziate integralmente con fondi dell'Unione Europea, anche in questo caso, non comportano oneri regionali.
Quindi è la stessa ratio degli altri emendamenti.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Biolé.
Emendamento rubricato n. 3) presentato dal Consigliere Biolé: All'articolo 14, comma 3, la lettera b) è abrogata.
La parola al Consigliere Biolé per l'illustrazione.



BIOLE' Fabrizio

In questo caso si tratta di un'abrogazione parziale, solo della lettera b), che verrebbe abrogata con l'approvazione e la votazione di questo emendamento.
Si ritorna sulla ragione e sulla motivazione dei primi emendamenti.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Biolé.
Emendamento rubricato n. 4) presentato dal Consigliere Biolé: All'articolo 14, comma 3, la lettera c) è abrogata.
La parola al Consigliere Biolé per l'illustrazione.



BIOLE' Fabrizio

Stesso discorso per quanto riguarda la lettera c). È sempre nell'ottica prima abrogativa totale, poi di modifica e infine abrogativa parziale di eccezioni rispetto ai principi disposti dal Decreto Legislativo n. 78.
Si abrogherebbe la terza lettera del comma 3.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Biolé.
Emendamento rubricato n. 5) presentato dal Consigliere Biolé: All'articolo 14, al comma 3, la lettera e) è abrogata.
La parola al Consigliere Biolé per l'illustrazione.



BIOLE' Fabrizio

Si tratta dell'abrogazione della lettera e) ("Le professionalità esterne di cui alla legge regionale n. 23 previste a supporto degli organi di vertice della Giunta regionale e del Consiglio regionale").
Nasce dallo stesso gruppo di emendamenti, ma in questo caso si rivolge alla quinta lettera dell'articolo 3 che, fosse abrogata, eliminerebbe la possibilità di escludere dai principi generali di coordinamento pubblica ex Decreto Legislativo n. 78 queste professionalità esterne.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Biolé.
Emendamento rubricato n. 12) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Quaglia: All'articolo 14, comma 3 è aggiunta la seguente lettera g): "g) Le assunzioni negli Enti strumentali e dipendenti della Regione, ai sensi del C.C.N.L. Regioni ed autonomie locali - area non dirigenziale del 14/09/2000 all'articolo 7, comma 1, lettera b) effettuate per le sostituzioni di personale assente per gravidanza e puerperio".
L'Assessore Quaglia intende illustrarlo e ha pertanto la parola.



QUAGLIA Giovanna, Assessore alle risorse umane e patrimonio

L'emendamento n. 12) riguarda la possibilità di assunzione in sostituzione del personale assente per maternità.
La dizione proposta riguarda gli Enti strumentali e i dipendenti della Regione. La disposizione è richiesta in modo particolare per quanto riguarda delle criticità che si sono evidenziate in particolare ad ARPEA quindi la Giunta propone quest'emendamento proprio finalizzato a dei casi che sono evidenziati al personale della Regione.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la fase dell'illustrazione.
Non essendovi richieste di intervento per la discussione generale sugli emendamenti o sull'articolo, né per dichiarazione di voto, chiederei all'Assessore Quaglia di esprimere il parere della Giunta regionale sugli emendamenti rubricati n. 6), 10), 2), 3), 4) e 5).
Prego, Assessore.



QUAGLIA Giovanna, Assessore alle risorse umane e patrimonio

Su quest'articolo si era già sviluppata in sede di I Commissione una discussione articolata.
Volevo solamente sottolineare, per quanto riguarda la ratio e la preoccupazione mossa dai rappresentanti del Movimento 5 Stelle circa la presentazione degli emendamenti in questione, che non è in discussione l'aumento di spesa del personale: queste modifiche non toccano questi limiti di spesa, che si ritengono vincolati. Si tratta semplicemente di dare atto ad un'interpretazione che, anche in Conferenza delle Regioni, in collaborazione con il Ministero della Funzione Pubblica, si è trovata per quanto riguarda i contratti e la sostituzione dei contratti che sono in scadenza o che possono andare in scadenza o che vengono rescissi. I limiti di spesa cui si faceva riferimento in tutti gli emendamenti non sono toccati da queste modifiche: rimangono fissati e non possono essere aumentati.
Per quanto riguarda il finanziamento dei fondi dell'Unione Europea risorse statali e private, si tratta di contratti che hanno l'esclusiva copertura da questi finanziamenti europei.
Pertanto, il parere sugli emendamenti è negativo.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Quaglia.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6).
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
Propongo di ricevere immediatamente la delegazione degli ambulanti venendo incontro anche alle esigenze di ordine pubblico. I nostri lavori riprenderanno, dunque, alle ore 12.15 con la ripetizione della votazione testé effettuata.
I Capigruppo e i colleghi che fossero interessati possono partecipare all'incontro in Sala Viglione.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 11.37)



(Alle ore 12.28 il Presidente Cattaneo comunica che la seduta avrà inizio alle ore 12.30)



(La seduta riprende alle ore 12.30)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Comunico che vi è stato un incontro con i delegati degli ambulanti in Sala Viglione: il colloquio è stato utile per ascoltare le loro problematiche e il Consiglio regionale, tramite il suo Presidente, avrebbe preso l'impegno di presentare, valutare e votare degli atti di indirizzo nel pomeriggio.
Pertanto, nelle more dell'o.d.g., come Ufficio di Presidenza presenteremo due ordini del giorno ed eventualmente chiederemo ai signori Presidenti di Gruppo di sottoscriverli.
Comunico, infine, che il punto 3) all'o.d.g., relativo a "Nomine", sarà espletato all'inizio della seduta pomeridiana, alle ore 15.
Avevamo interrotto i nostri lavori all'articolo 14, in merito al quale era prevista una serie di votazioni di emendamenti e dell'intero articolo.
Vi ricordo che il numero legale è 27.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10).



PRESIDENTE

MULIERE Rocco (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, risulta aver votato la collega Spagnuolo, che non è in aula!



(Commenti del Consigliere Pedrale)



PRESIDENTE

Annullo la votazione.
Prego i signori Consiglieri di prendere posto, perché abbiamo una serie ripetuta di votazioni.



PRESIDENTE

MULIERE Rocco (fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusi, Presidente, ma non potete prenderci in giro tutte le volte!



PRESIDENTE

Io non prendo in giro nessuno, Consigliere Muliere! Perché appena lei ha dichiarato che la Consigliera Spagnuolo aveva votato, ho accertato che la stessa non era presente in aula e immediatamente ho sospeso - annullandola - la votazione, che adesso intendo ripetere.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10).
Il Consiglio non approva.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Presidente, intervengo semplicemente per chiedere che, al termine della seduta della mattina, ci sia da parte sua una convocazione urgente della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi in relazione all'audizione cui abbiamo appena partecipato, anche perché ci sono alcuni atteggiamenti che il Consiglio regionale può mettere in atto, che è bene siano valutati dalla stessa Conferenza. Grazie.



PRESIDENTE

La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi è convocata alle ore 14.50.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12).
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 14, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 15 Il numero legale è 27.
Indìco la votazione palese sull'articolo 15.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 1) presentato dal Consigliere Biolé: S'inserisce un nuovo articolo: Articolo 15 bis 1. Per favorire il ricambio generazionale, apportatore di risorse umane e di rinnovate motivazioni e possibilità di crescita professionale, la Regione istituisce la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro regolamentata con ulteriore apposito atto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Biolé per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento aggiuntivo rientra nell'ottica, anche suggerita dalle consultazioni con le organizzazioni sindacali, di favorire un ricambio generazionale, per avere nuove risorse umane e nuove motivazioni istituendo la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro regolamentata con ulteriore apposito atto, che dovrebbe essere redatto in seguito.
Riteniamo importante che avvenga un ricambio generazionale all'interno delle strutture regionali, quindi dei dipendenti dell'Ente Regione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Biolé.
Non essendoci richieste di intervento, né dichiarazioni di voto, la parola all'Assessore Quaglia per esprimere il parere della Giunta regionale sull'emendamento.



QUAGLIA Giovanna, Assessore alle risorse umane e patrimonio

Il parere sull'emendamento, per come è espresso, è negativo, anche se mi ricollego a quanto dichiarato prima, rispetto ad una richiesta avanzata dal Presidente della I Commissione, Burzi, circa un approfondimento per le politiche future del personale da svolgere in I Commissione.
chiaro che un atto che riguarda l'esonero o, comunque, anche un rapporto consensuale, in un'ottica di equilibrio economico rispetto alle spese dell'Ente e alle politiche che dovremo fare per quanto riguarda la stabilizzazione dei precari, mi vede d'accordo ad aprire una discussione sul tema.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Quaglia.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1).
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 16 Indìco la votazione palese sull'articolo 16.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 17 Indìco la votazione palese sull'articolo 17.
Il Consiglio approva.
Non essendoci ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 34 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 8 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento: Emigrazione

Esame proposta di legge n. 59, inerente a "Interventi a sostegno del Museo regionale dell'emigrazione vigezzina nel mondo"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di legge n. 59, di cui al punto 9) all'o.d.g.
I relatori Reschigna e Costa Rosa Anna rinunciano all'illustrazione.
Diamo per letta la relazione, il cui testo recita: "La presente proposta di legge si pone come obiettivo la promozione della conoscenza del fenomeno migratorio piemontese, con particolare riferimento a quello originatosi nella Val Vigezzo verso il nord Europa. Proprio in tale Valle, infatti, dal 1500 in avanti, si è assistito ad una massiccia migrazione di giovani, per lo più bambini, che venivano prelevati dalle proprie famiglie, spesso accondiscendenti per le precarie condizioni economiche, per svolgere il mestiere di spazzacamino. A testimonianza dell'opera di quanti emigrarono all'estero dalla Val Vigezzo ha sede oggi presso il Comune di Santa Maria Maggiore, della Provincia del VCO, il Museo dello Spazzacamino.
Il provvedimento in esame intende riconoscere globalmente il fenomeno migratorio che si è sviluppato nella Valle Vigezzo, per mantenere vivo il ricordo e diffondere la storia di ogni vigezzino che ha trasportato e fatto conoscere all'estero la cultura piemontese: si pensi a Giovanni Paolo Feminis di Crana e Giovanni Maria Farina di Santa Maria Maggiore, cui si deve la creazione della famosa Acqua di Colonia.
In tale contesto la proposta di legge interviene modificando la denominazione del Museo dello Spazzacamino che diviene 'Museo regionale dell'emigrazione vigezzina nel mondo', per la conservazione della memoria del fenomeno e delle relative testimonianze, anche attraverso la promozione di ogni iniziativa che preveda la partecipazione attiva dei cittadini (articoli 1 e 2).
L'articolo 3 prevede la stipula di una convenzione tra la Regione Piemonte e il Comune di Santa Maria Maggiore per la gestione, la promozione e la valorizzazione del Museo, con la quale la Regione garantisce inoltre il proprio sostegno. A tali fini l'articolo 4 costituisce un apposito Comitato di gestione, composto di cinque rappresentati, tre di nomina regionale e due nominati dal Comune, cui viene affidato il compito di favorire gli studi e le iniziative destinate alla valorizzazione del Museo. Il Comitato inoltre, è tenuto, a presentare annualmente alla Giunta regionale il programma delle attività che si intendono realizzare nell'anno successivo.
Per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla legge sono previste forme di collaborazione con gli uffici regionali così come con enti associazioni, fondazioni ed università (articolo 5).
L'articolo 6 dispone un'attività di monitoraggio della Giunta regionale cui il Comitato deve presentare una relazione annuale sull'attuazione del programma presentato nonché il rendiconto circa l'impiego dei contributi regionali.
L'articolo 7 stabilisce lo stanziamento finanziario per l'attuazione della legge".
Non essendoci richieste di intervento per la discussione generale procediamo con la votazione.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
Procediamo con le dichiarazioni di voto.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Sono molto contento di poter dire che voterò a favore di questo disegno di legge perché ritengo giusto, essendo io Consigliere di quelle parti, che ci sia un museo che ricorda quello che correttamente altri colleghi di quella provincia - il collega Marinello, il collega Reschigna e ovviamente il collega Cattaneo - hanno voluto proporre e ricordare a tutti che il Piemonte non è solo Torino.
Il voto del Gruppo dei Pensionati, quindi, sarà a favore.



PRESIDENTE

Non essendoci ulteriori richieste di in tervento, indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato SÌ 40 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Dando atto che sono presenti in aula i Presidenti dei Gruppi del Partito Democratico e del PdL, i Capigruppo Lupi, Giovine, Bono, Buquicchio dell'Italia dei Valori, il Vicepresidente del Gruppo della Lega Nord e il Vicepresidente del Gruppo dell'UdC, Goffi, confermo che la Conferenza dei Capigruppo è convocata alle ore 14.50, in Sala A, al termine della seduta del question time, con la quale riprenderemo i lavori alle ore 14.30.
La convocazione delle ore 15 del Consiglio regionale è confermata.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.54)



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