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Dettaglio seduta n.1 del 03/05/10 - Legislatura n. IX - Sedute dal 28 marzo 2010 al 24 maggio 2014

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Argomento:


NOVERO GIANFRANCO



(La seduta ha inizio alle ore 10.24)


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Comunicazioni del Presidente provvisorio in ordine all'insediamento del nuovo Consiglio regionale


NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Colleghi Consiglieri v'informo che, ai sensi dell'articolo 20, comma 3 dello Statuto la Presidenza provvisoria della prima seduta del Consiglio regionale è assunta dal Consigliere più anziano, eletto nella consultazione elettorale del 28 e 29 marzo 2010, mentre i Consiglieri più giovani d'età Riccardo Molinari e Augusta Montaruli, svolgono il compito di Segretari provvisori del Consiglio Prima di procedere all'esame dell'o.d.g., vorrei rivolgere alcuni saluti, ad iniziare dal Presidente della Regione, Roberto Cota e alla Giunta. Al Presidente Cota - Presidente del Consiglio due legislatura or sono - auguriamo un proficuo lavoro, in collaborazione con i colleghi Consiglieri che devono pensare, insieme alla Giunta, all'interesse della popolazione del Piemonte.
Un saluto ai Consiglieri eletti che ho avuto modo di conoscere e stimare, da qualunque parte essi provenissero, magari anche non della mia.
In questi anni di lavoro insieme ho avuto modo apprezzare il lavoro serio portato avanti magari a volte con discussioni, dai colleghi rieletti.
Un saluto ai nuovi colleghi; alcuni li conosco da tempo, altri meno.
Sono sicuro che, in questi cinque anni, porteremo avanti un lavoro proficuo, sostenendo le rispettive idee, ma lavorando per un obiettivo unico: avere delle idee da confrontare, con un unico obiettivo. Ringrazio fortemente il personale tutto del Consiglio per la disponibilità e la competenza che ho avuto modo di sperimentare in questi anni passati e che sono certo continuerà. La competenza non è sufficiente, ma indispensabile.
Hanno compiti difficili, ci assistono quando abbiamo dei problemi, ma la competenza, unita alla disponibilità, è quello che caratterizza questo gruppo di persone che, ripeto, ho potuto vedere al lavoro in questi quattro anni. Ringrazio per quello che hanno fatto e ringrazio per quello che certamente faranno.
Un saluto ai cittadini e alle Autorità che ci onorano della loro presenza. Un saluto alle Autorità militari. Pochi giorni fa ero ad una manifestazione alla Regione Militare Nord e constatavo che l'esercito, che in passato era un esercito aggressivo - pensiamo all'epoca al Medioevo oggi è un presidio della sicurezza e del bene sociale della popolazione.
Nostra e di altre popolazioni. Li ringraziamo per la loro presenza.
Ringrazio tutte le autorità civili e i cittadini presenti.
La popolazione - ricordiamocelo, colleghi - è quella che ci dà il motivo per esistere. Non dobbiamo mai dimenticare che siamo al suo servizio. Ricordiamocelo sempre al mattino quando ci alziamo: oggi lavoreremo al servizio della popolazione.
Detto questo, chiedendo scusa per essermi dilungato, ma mi sentivo in obbligo di fare questi saluti, passiamo alla parte burocratica.
Dichiaro formalmente aperta la prima seduta della IX legislatura.
In merito al punto 1) all'o.d.g.,"Comunicazioni del Presidente provvisorio in ordine all'insediamento del nuovo Consiglio", comunico che, con decreto n. 35 del 16 aprile 2010, il Presidente della Giunta ha nominato i componenti della Giunta regionale.
Ai sensi dell'articolo 15, penultimo comma, della legge 17 febbraio 1968, n. 108, do atto che in data 9 e 14 aprile 2010 l'Ufficio centrale regionale costituito presso la Corte d'Appello di Torino e gli Uffici centrali circoscrizionali presso i Tribunali delle Province del Piemonte hanno proclamato il Presidente della Giunta regionale e i componenti il Consiglio regionale. V'informo che i relativi verbali sono stati depositati il 21 aprile e sono a disposizione presso la Segreteria del Consiglio regionale.
Da tali verbali risulta che è stato proclamato eletto Presidente della Giunta regionale Roberto Cota della lista regionale "Roberto Cota Presidente" e che sono stati proclamati eletti nella lista regionale i seguenti Consiglieri regionali: Elena Maccanti, Daniele Cantore, Alberto Cortopassi, Rosa Anna Costa, Michele Marinello, Angiolino Mastrullo Massimiliano Motta, Roberto Rosso, Carla Spagnuolo, Cristiano Bussola Augusta Montaruli.
stata proclamata eletta Consigliere regionale, ai sensi dell'articolo 5 comma 1, della legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1 il candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale Mercedes Bresso, della lista regionale "Uniti per Bresso", che ha conseguito un numero di voti immediatamente inferiore a quello del candidato proclamato eletto Presidente.
Sono stati proclamati eletti Consiglieri regionali, nelle otto circoscrizioni del Piemonte, i signori: nella circoscrizione di Alessandria: Ugo Cavallera, Riccardo Molinari Rocchino Muliere nella circoscrizione di Asti: Angela Motta, Rosanna Valle nella circoscrizione di Biella: Lorenzo Leardi, Gianni Wilmer Ronzani nella circoscrizione di Cuneo: Fabrizio (detto Fa) Biolé, Alberto Cirio Federico Gregorio, Giovanni Negro, Tullio Ponso, Claudio Sacchetto Giacomino (Mino) Taricco nella circoscrizione di Novara: Massimo Giordano, Girolamo La Rocca Giuliana Manica nella circoscrizione di Torino: Antonello Angeleri, Eleonora Luigia Margherita Artesio, Antonino Boeti, Barbara Bonino, Davide Bono, Andrea Buquicchio, Angelo Emilio Filippo Burzi, Mario Carossa, Monica Cerutti Fabrizio Comba, Michele Giuseppe Coppola, Luigi Cursio, Michele Dell'Utri Caterina Anna Rosa Ferrero, Davide Gariglio, Michele Giovine, Alberto Goffi, Mauro Antonio Donato Laus, Stefano Lepri, Maurizio Lupi, Gianfranco Novero, Giovanna (detta Gianna) Pentenero, Roberto Placido, Claudia Porchietto, Andrea Stara nella circoscrizione di Verbania: Valerio Cattaneo, Michele Marinello Aldo Reschigna nella circoscrizione di Vercelli: Gianluca Buonanno, Luca Pedrale.
Propongo, pertanto, che la Consigliera Segretaria provvisoria, Antonia Augusta Montaruli, proceda all'appello nominale. Invito ciascun Consigliere a rispondere "presente", ricordando che l'appello è necessario per la determinazione della validità di questa prima seduta.



(I Consiglieri Segretari provvisori Molinari e Montaruli prendono posto al banco della Presidenza)



(La Consigliera Segretaria provvisoria Montaruli effettua l'appello nominale)



ANGELERI Antonello



ARTESIO Eleonora



BIOLE' Fabrizio



BOETI Antonino



BONINO Barbara



BONO Davide



BRESSO Mercedes



BUONANNO Gianluca



BUQUICCHIO Andrea



BURZI Angelo



BUSSOLA Cristiano



CANTORE Daniele



CAROSSA Mario



CATTANEO Valerio



CAVALLERA Ugo



CERUTTI Monica



CIRIO Alberto



COMBA Fabrizio



COPPOLA Michele



CORTOPASSI Alberto



COSTA Rosa Anna



COTA Roberto



CURSIO Luigi



DELL'UTRI Michele



FERRERO Caterina



GARIGLIO Davide



GIORDANO Massimo



GIOVINE Michele



GOFFI Alberto



GREGORIO Federico

LA ROCCA Girolamo



LAUS Mauro



LEARDI Lorenzo



LEPRI Stefano



LUPI Maurizio



MACCANTI Elena



MANICA Giuliana



MARINELLO Michele



MASTRULLO Angiolino



MOLINARI Riccardo



MONTARULI Augusta



MOTTA Angela



MOTTA Massimiliano



MULIERE Rocchino



NEGRO Giovanni



NOVERO Gianfranco



PEDRALE Luca



PENTENERO Giovanna



PLACIDO Roberto



PONSO Tullio



PORCHIETTO Claudia



RESCHIGNA Aldo



RONZANI Wilmer



ROSSO Roberto



SACCHETTO Claudio



SPAGNUOLO Carla



STARA Andrea



TARICCO Giacomino



VALLE Rosanna



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Sono presenti n. 59 Consiglieri. Dichiaro quindi ufficialmente valida la seduta.


Argomento:

Presa d'atto delle opzioni ed eventuali deliberazioni relative a dimissioni e surrogazioni


NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Passiamo al punto 2) all'o.d.g., inerente a "Presa d'atto delle opzioni ed eventuali deliberazioni relative a dimissioni e surrogazioni".


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 1 inerente a "Surrogazione del Consigliere Marinello Michele con il signor De Magistris Roberto (ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108)" (divenuta deliberazione del Consiglio regionale n. 1-17331 del 3 maggio 2010)


NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Comunico al Consiglio regionale che il signor Michele Marinello, proclamato eletto nella lista regionale Roberto Cota Presidente e nella circoscrizione di Verbania nella lista "Lega Nord", ha comunicato con lettera del 23 aprile 2010 di voler optare, ai sensi del IV comma dell'articolo n. 4 del Regolamento interno del Consiglio regionale, per il seggio della lista regionale "Roberto Cota Presidente".



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Occorre pertanto procedere, ai sensi dell'articolo n. 16 della legge del 17/02/1968 n. 108, alla surroga del Consigliere stesso, ai sensi del citato articolo, che recita: "Il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che nello stessa lista e circoscrizione segue immediatamente l'ultimo eletto. La stessa norma si osserva anche nel caso di sostituzione del consigliere proclamato a seguito dell'attribuzione fatta dall'Ufficio centrale regionale".



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Verbania risulta che l'ultimo eletto della lista "Lega Nord" nella circoscrizione di Verbania segue immediatamente il signor Roberto De Magistris, al quale deve essere pertanto attribuito il seggio resosi vacante.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Indìco la votazione palese sulla proposta che il Consiglio regionale prenda atto che al Consigliere Michele Marinello subentra, nella circoscrizione di Verbania, nella lista "Lega Nord", il signor Roberto De Magistris.



(Il Consiglio, unanime, prende atto)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Invito il Consigliere Roberto De Magistris a prendere posto in aula qualora si trovi nelle vicinanze.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Inoltre, in data 29 aprile 2010 sono pervenute alla Presidenza del Consiglio regionale le lettere di rinuncia alla carica di Consigliere regionale dei signori Roberto Rosso, Barbara Bonino, Ugo Cavallera, Alberto Cirio, Michele Giuseppe Coppola, Caterina Anna Rosa Ferrero.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 2, inerente a "Surrogazione del Consigliere Rosso Roberto con il signor Costa Raffaele (ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108)" (divenuta deliberazione del Consiglio regionale n. 2 -17332 del 3 maggio 2010)


NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Comunico che il Consigliere Roberto Rosso, proclamato eletto nella lista regionale "Roberto Cota Presidente", ha comunicato, con lettera pervenuta al Consiglio regionale in data 29 aprile 2010, protocollo n. 16960, la rinuncia alla carica di Consigliere regionale.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Indìco la votazione palese sulla proposta che il Consiglio regionale prenda atto della rinuncia del Consigliere Roberto Rosso.



(Il Consiglio, unanime, prende atto)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Occorre pertanto procedere, ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, alla surrogazione del Consigliere.
Comunico al Consiglio regionale che il Consigliere Roberto Rosso proclamato eletto nella lista regionale "Roberto Cota Presidente" è sostituito dall'onorevole Raffale Costa, primo dei non eletti della lista "Il Popolo della Libertà", nella circoscrizione elettorale di Cuneo.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Infatti, ai sensi dell'articolo 16, comma 3, della legge 17 febbraio 1968 n. 108, come modificato dall'articolo 3 della legge 23 febbraio 1995, n.
43, "nel caso in cui si renda necessaria, per qualsiasi causa, la sostituzione di un consigliere proclamato eletto nella lista regionale, il seggio è attribuito al primo dei candidati non eletti inclusi nella lista regionale e, qualora questa abbia esaurito i propri candidati, al gruppo di liste contrassegnate dallo stesso contrassegno secondo la graduatoria di cui al quindicesimo comma dell'articolo 15 della citata legge".



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

A tal fine l'Ufficio centrale regionale compila apposita graduatoria riportata nel verbale delle operazioni dell'Ufficio centrale regionale.
Il seggio spettante al gruppo di liste viene quindi attribuito alle rispettive liste nelle singole circoscrizioni seguendo la graduatoria compilata dall'Ufficio centrale regionale per l'assegnazione dei seggi residui con il sistema dei resti (articolo 15, comma 10, della legge 108/1968 e successive modifiche).
Da tale graduatoria risulta che il seggio è attribuito alla Lista "Il Popolo della Libertà", nella circoscrizione di Cuneo.
Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Cuneo risulta che il primo dei non eletti nella lista avente il contrassegno "Il Popolo della Libertà" è l'onorevole Raffaele Costa, al quale deve essere pertanto attribuito il seggio.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Indìco la votazione palese sulla proposta che il Consiglio regionale prenda atto che al Consigliere Roberto Rosso subentra l'onorevole Raffaele Costa.



(Il Consiglio, unanime, prende atto)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Invito quindi il Consigliere Raffaele Costa a prendere posto in aula qualora si trovi nelle vicinanze.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 3, inerente a "Surrogazione della Consigliera Barbara Bonino con il signor Alfredo Roberto Tentoni (ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108)" (divenuta deliberazione del Consiglio regionale n. 3 - 17333 del 3 maggio 2010)


NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Comunico che la Consigliera Barbara Bonino, proclamata eletta nella lista "Popolo della Libertà-Berlusconi per il Piemonte" nella circoscrizione di Torino ha comunicato, con lettera pervenuta al Consiglio regionale in data 29 aprile 2010, protocollo n. 16961, la rinuncia alla carica di Consigliere regionale.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Indìco la votazione palese sulla proposta che il Consiglio regionale prenda atto della rinuncia della Consigliera Barbara Bonino.



(Il Consiglio, unanime, prende atto)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Occorre pertanto procedere, ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, alla surroga della Consigliera. Ai sensi del citato articolo, "il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che, nella stessa lista e circoscrizione, segue immediatamente l'ultimo eletto. La stessa norma si osserva anche nel caso di sostituzione del Consigliere proclamato a seguito dell'attribuzione fatta dall'Ufficio centrale regionale".



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Torino, risulta che all'ultimo eletto della lista "Il Popolo della Libertà-Berlusconi per il Piemonte" nella circoscrizione di Torino segue immediatamente il signor Alfredo Roberto Tentoni, al quale deve essere pertanto attribuito il seggio resosi vacante.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Indìco la votazione palese sulla proposta che il Consiglio regionale prenda atto che, alla Consigliera Barbara Bonino, subentra il signor Alfredo Roberto Tentoni.



(Il Consiglio, unanime, prende atto)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Invito quindi il Consigliere Alfredo Roberto Tentoni a prendere posto in aula qualora si trovi nelle vicinanze.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 4, inerente a "Surrogazione del Consigliere Cavallera Ugo con il signor Botta Marco (ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108)" (divenuta deliberazione del Consiglio regionale n. 4 - 17334 del 3 maggio 2010)


NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Comunico che il Consigliere Ugo Cavallera, proclamato eletto nella lista "Popolo della Libertà" nella circoscrizione di Alessandria, ha comunicato con lettera pervenuta al Consiglio regionale in data 29 aprile 2010 protocollo n. 16963, la rinuncia alla carica di Consigliere regionale.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Indìco la votazione palese sulla proposta che il Consiglio regionale prenda atto della rinuncia del Consigliere Ugo Cavallera.



(Il Consiglio, unanime, prende atto)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Occorre pertanto procedere, ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, alla surroga del Consigliere. Ai sensi del citato articolo, "il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che, nella stessa lista e circoscrizione, segue immediatamente l'ultimo eletto. La stessa norma si osserva anche nel caso di sostituzione del Consigliere proclamato a seguito dell'attribuzione fatta dall'Ufficio centrale regionale".



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Alessandria, risulta che all'ultimo eletto della lista "Il Popolo della Libertà" nella circoscrizione di Alessandria segue immediatamente il signor Marco Botta al quale deve essere pertanto attribuito il seggio resosi vacante.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Indìco la votazione palese sulla proposta che il Consiglio regionale prenda atto che al Consigliere Ugo Cavallera, subentra il signor Marco Botta.



(Il Consiglio, unanime, prende atto)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

12001



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Esame proposta di deliberazione n. 5, inerente a "Surrogazione del Consigliere Cirio Alberto con il signor Toselli Pietro Francesco (ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108)" (divenuta deliberazione del Consiglio regionale n. 5 - 17335 del 3 maggio 2010)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Comunico che il Consigliere Alberto Cirio, proclamato eletto nella Lista "Popolo della Libertà" nella circoscrizione di Cuneo, ha comunicato, con lettera pervenuta al Consiglio regionale in data 29 aprile 2010, protocollo n. 16964, la rinuncia alla carica di Consigliere regionale.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Indìco la votazione palese sulla proposta che il Consiglio regionale prenda atto della rinuncia del Consigliere Alberto Cirio.



(Il Consiglio, unanime, prende atto)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Occorre pertanto procedere, ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, alla surroga del Consigliere. Ai sensi del citato articolo, "il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che, nella stessa lista e circoscrizione, segue immediatamente l'ultimo eletto. La stessa norma si osserva anche nel caso di sostituzione del Consigliere proclamato a seguito dell'attribuzione fatta dall'Ufficio centrale regionale".



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Cuneo, risulta che all'ultimo eletto della lista "Il Popolo della Libertà" nella circoscrizione di Cuneo segue immediatamente il signor Pietro Francesco Toselli, al quale deve essere pertanto attribuito il seggio resosi vacante.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Indìco la votazione palese sulla proposta che il Consiglio regionale prenda atto che al Consigliere Alberto Cirio, subentra il signor Pietro Francesco Toselli.



(Il Consiglio, unanime, prende atto)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Invito quindi il Consigliere Pietro Francesco Toselli a prendere posto in aula qualora si trovi nelle vicinanze.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 6, inerente a "Surrogazione del Consigliere Coppola Michele Giuseppe con il signor Botta Franco Maria (ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108)" (divenuta deliberazione del Consiglio regionale n. 6 - 17336 del 3 maggio 2010)


NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Comunico che il Consigliere Michele Giuseppe Coppola, proclamato eletto nella lista "Popolo della Libertà-Berlusconi per il Piemonte" nella circoscrizione di Torino, ha comunicato con lettera pervenuta al Consiglio regionale in data 29 aprile 2010, protocollo n. 16965, la rinuncia alla carica di Consigliere regionale.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Indìco la votazione palese sulla proposta che il Consiglio regionale prenda atto della rinuncia del Consigliere Michele Giuseppe Coppola.



(Il Consiglio, unanime, prende atto)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Occorre pertanto procedere, ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, alla surroga del Consigliere. Ai sensi del citato articolo, "il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che, nella stessa lista e circoscrizione, segue immediatamente l'ultimo eletto. La stessa norma si osserva anche nel caso di sostituzione del Consigliere proclamato a seguito dell'attribuzione fatta dall'Ufficio centrale regionale".



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Torino, risulta che all'ultimo eletto della lista "Il Popolo della Libertà-Berlusconi per il Piemonte" nella Circoscrizione di Torino segue immediatamente il signor Franco Maria Botta, al quale deve essere pertanto attribuito il seggio resosi vacante.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Indìco la votazione palese sulla proposta che il Consiglio regionale prenda atto che al Consigliere Michele Giuseppe Coppola, subentra il signor Franco Maria Botta.



(Il Consiglio, unanime, prende atto)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Invito quindi il Consigliere Franco Maria Botta a prendere posto in aula qualora si trovi nelle vicinanze.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 7, inerente a "Surrogazione del Consigliere Ferrero Caterina Anna Rosa con il signor Vignale Gian Luca (ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108)" (divenuta deliberazione del Consiglio regionale n. 7 - 17338 del 3 maggio 2010)


NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Comunico che la Consigliera Caterina Anna Rosa Ferrero, proclamata eletta nella lista "Popolo della Libertà-Berlusconi per il Piemonte" nella circoscrizione di Torino, ha comunicato con lettera pervenuta al Consiglio regionale in data 29 aprile 2010, protocollo n. 16966, la rinuncia alla carica di Consigliere regionale.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Indìco la votazione palese sulla proposta che il Consiglio regionale prenda atto della rinuncia della Consigliera Caterina Anna Rosa Ferrero.



(Il Consiglio, unanime, prende atto)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Occorre pertanto procedere, ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, alla surroga della Consigliera. Ai sensi del citato articolo, "il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che, nella stessa lista e circoscrizione, segue immediatamente l'ultimo eletto. La stessa norma si osserva anche nel caso di sostituzione del Consigliere proclamato a seguito dell'attribuzione fatta dall'Ufficio centrale regionale".



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Torino, risulta che all'ultimo eletto della lista "Il Popolo della Libertà-Berlusconi per il Piemonte" nella Circoscrizione di Torino segue immediatamente il signor Gian Luca Vignale, al quale deve essere pertanto attribuito il seggio resosi vacante.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Indìco la votazione palese sulla proposta che il Consiglio regionale prenda atto che alla Consigliera Caterina Anna Rosa Ferrero, subentra il signor Gian Luca Vignale.



(Il Consiglio, unanime, prende atto)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Invito quindi il Consigliere Gian Luca Vignale a prendere posto in aula qualora si trovi nelle vicinanze.
Ricordo che l'articolo 17 della legge 108/1968 prevede che "al Consiglio regionale è riservata la convalida dell'elezione dei propri componenti secondo le norme del regolamento interno".



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

A tale fine, l'articolo 18 del Regolamento interno stabilisce che l'esame delle condizioni di ciascuno dei Consiglieri eletti sia effettuato dalla Giunta per le elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e l'insindacabilità, la quale proporrà successivamente al Consiglio regionale l'adozione dei provvedimenti conseguenti.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Adempimenti di cui agli articoli 20 e 22 dello Statuto e articolo 5 del Regolamento interno:


NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

a) elezioni del Presidente del Consiglio regionale



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

b) elezione dei Vicepresidenti del Consiglio regionale



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

c) elezione dei Consiglieri Segretari



(Divenuta deliberazione del Consiglio regionale n. 8 -17340 del 3 maggio 2010)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Passiamo all'esame del punto 3) all'o.d.g., inerente a "Adempimenti di cui agli articoli 20 e 22 dello Statuto e articolo 5 del Regolamento interno: a) elezioni del Presidente del Consiglio regionale; b) elezione dei Vicepresidenti del Consiglio regionale; c) elezione dei Consiglieri segretari".
Procedo alla lettura dell'articolo 22 dello Statuto: "L'Ufficio di Presidenza è composto dal Presidente, da due Vicepresidenti da tre Segretari.
L'Ufficio di Presidenza deve essere composto in modo da assicurare la rappresentanza delle minoranze.
L'elezione del Presidente del Consiglio regionale ha luogo a scrutinio segreto ed a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio. Se nessun candidato ottiene tale maggioranza, si procede ad una votazione di ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità, è eletto il più anziano di età.
All'elezione dei Vice Presidenti e dei Segretari si procede con votazioni separate e ciascun Consigliere vota, a scrutinio segreto, con le modalità stabilite dal Regolamento.
L'Ufficio di Presidenza resta in carica trenta mesi e i suoi componenti sono rieleggibili. Il rinnovo, alla scadenza prevista dallo Statuto investe l'intero Ufficio".
Invito quindi i rappresentanti delle forze politiche che lo ritengano ad intervenire per indicare i candidati alla carica di Presidente, di Vicepresidente e di Segretario in seno all'Ufficio di Presidenza.
Ha chiesto la parola la Consigliera Porchietto; ne ha facoltà.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente.
A nome della maggioranza del Consiglio regionale, propongo il Consigliere Cattaneo come Presidente del Consiglio regionale, il Consigliere Molinari come Vicepresidente del Consiglio regionale e i Consiglieri Novero e Leardi come rappresentanti dell'Ufficio di Presidenza.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Il Gruppo regionale PD indica il Consigliere Roberto Placido quale Vicepresidente del Consiglio regionale.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
sicuramente con viva partecipazione emotiva e con malcelata emozione che mi accingo ad intervenire in quest'aula consiliare. Come rappresentante del Gruppo Verdi Verdi voterò con convinzione naturalmente i nominativi indicati dalla maggioranza per l'Ufficio di Presidenza.
una scelta convinta ed è una scelta ampiamente motivata. In particolare, dal punto di vista umano e da quello dei rapporti personali mi sembra doveroso esprimere un non formale ringraziamento a questa maggioranza per l'estrema lealtà e correttezza politica dimostrate in questo primo mese post-elettorale. Come i colleghi ben sapranno, attenti come sempre sono al dato elettorale, le forze minori del centrodestra sono state assolutamente irrilevanti nel determinare l'esito della recente competizione elettorale. Anzi, ci sono alcuni esperti, probabilmente gli stessi che avevano compilato i sondaggi pubblicati nel periodo preelettorale, rivelatisi poi totalmente privi di consistenza scientifica...



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Chiedo scusa, Consigliere, non voglio interromperla, però il suo intervento in questa fase è irrituale: volevo precisare all'Aula che la Presidenza ha chiesto l'indicazione dei nomi. Le ho chiesto scusa per l'interruzione perché - ripeto - il suo intervento è irrituale. Per me va bene, però non vorrei che fosse imitato e possibilmente auspico che sia molto breve.



LUPI Maurizio

Un ulteriore motivo di ringraziamento è questa capacità di tolleranza nei confronti di queste posizioni. Dicevo, alcuni esperti arriveranno addirittura a sostenere che il Presidente avrebbe ottenuto un numero di voti maggiore senza l'apporto dei cosiddetti "minori". In ogni caso nonostante il loro superfluo e insignificante contributo elettorale, Verdi Verdi, Pensionati, Lista Scanderebech e tutti gli altri sono stati oggetto da parte della maggioranza, di un'attenzione a dir poco commovente.
Ho fatto una ricerca semantica piuttosto approfondita per trovare il termine che più centrasse l'atteggiamento, e mi sembra che questo termine commovente, lo riassuma in toto. A riprova di ciò è il fatto che la prima riunione di maggioranza sia stata convocata in Piazza Castello alle ore 7 del 30 marzo ad appena poche ore di distanza dalla fine dei festeggiamenti...



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Chiedo scusa, mi costringe ad interromperla. In questo momento non è aperto il dibattito, le chiedo scusa. Queste considerazioni non sono legate alla nomina del Consiglio...



LUPI Maurizio

Mi scusi, Presidente, la libera espressione delle motivazioni...



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Le chiedo scusa, ma il dibattito non è aperto. La pregherei sinteticamente di concludere.



LUPI Maurizio

Sono poche righe, Presidente: la ringrazio per la sua tolleranza. Le motivazioni del convinto sostegno a questa maggioranza non si fermano qui perché tutti i passaggi politici sono stati ampiamente discussi e condivisi dalle varie componenti della maggioranza, in particolare nella formazione della Giunta, nella quale sono stati invitati ad entrare, benché non ne avessero alcun diritto, addirittura due rappresentanti dei Verdi Verdi, due dei Pensionati e due della lista Scanderebech. Inoltre la maggioranza si è persino scusata del fatto che nel listino non fossero stati inseriti i rappresentanti dei Verdi Verdi e dei Pensionati, adducendo come valida motivazione un banale incidente di compilazione e trascrizione dello stesso listino.
Un altro ed ultimo elemento fondamentale che mi porta a sostenere con decisione le scelte proposte da questa maggioranza è il fatto che quando abbiamo presentato le nostre scuse al Presidente per aver provocato la sua vittoria, determinando quindi indirettamente la sua mancata elevazione al soglio di Ministro dell'Agricoltura, siamo stati subito bonariamente perdonati e ci è stato magnanimamente data la possibilità di rimanere in maggioranza.
Ecco quindi emergere la straordinaria capacità politica di questa maggioranza di fare gruppo unito intorno a un sogno comune. Ecco quindi le motivazioni autentiche che ci portano a rinnovare una precisa scelta di campo e ad astenerci pure dalla consegna del Premio Oscar per l'ingratitudine, visto che sarebbe oltremodo imbarazzante annunciare...



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Ringrazio il Consigliere, che ha espresso chiaramente le sue idee.



LUPI Maurizio

Annunciare che a volte anche ai Presidenti non piace vincere facile.
Grazie, Presidente, anche per la sua pazienza e la sua tolleranza.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Grazie a lei, Consigliere Lupi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Buquicchio, immagino sul punto all'o.d.g.; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente. Intervengo molto brevemente per proseguire sul punto all'o.d.g. e segnalare che l'Italia dei Valori propone il Consigliere della Circoscrizione di Cuneo Ponso nel ruolo di Segretario di minoranza dell'Ufficio di Presidenza. Grazie.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Ringrazio il Consigliere Buquicchio.
Non essendoci più interventi, dichiaro chiusa la discussione e procedo alla prima votazione riservata all'elezione del Presidente del Consiglio.
Ricordo che l'articolo 5, comma 4 del Regolamento recita: "L'elezione del Presidente del Consiglio ha luogo a scrutinio segreto a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio. Se nessun candidato ottiene tale maggioranza, si procede ad una votazione di ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità è eletto il più anziano di età".
Chiedo pertanto che vengano distribuite le schede per la votazione. Chiedo anche al Consigliere Segretario provvisorio Riccardo Molinari di procedere dopo la distribuzione delle schede, ad effettuare l'appello nominale per la votazione.



(Il Consigliere Segretario Molinari effettua l'appello nominale)



(Si procede alla votazione a scrutino segreto)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Dichiaro chiusa la votazione e provvedo, coadiuvato dai Consiglieri Segretari provvisori, allo spoglio delle schede.



(L'Ufficio di Presidenza provvisorio procede allo spoglio delle schede)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

L'esito della votazione è il seguente: presenti 60 Consiglieri votanti 60 Consiglieri Hanno ottenuto voti: Cattaneo Valerio 41 Lupi Maurizio 2 Schede bianche 14 Schede nulle 2 Proclamo eletto Presidente del Consiglio regionale del Piemonte il Consigliere Valerio Cattaneo.



(Applausi in aula)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Terminato l'augurio di buon lavoro al collega Cattaneo, proseguo con l'o.d.g.
Occorre procedere all'elezione dei Vicepresidenti del Consiglio regionale.
Comunico che, ai sensi dell'articolo 5, comma 5, del Regolamento, ciascun Consigliere può votare un solo nome e che, ai sensi del comma 7, sono eletti Vicepresidenti i Consiglieri che hanno ottenuto il maggior numero di voti, tenuto conto di quanto previsto al comma 3 del Regolamento: "Uno dei Vicepresidenti e un Consigliere Segretario deve essere espresso dalle minoranze".
Chiedo vengano distribuite le schede per la votazione.
Invito la Consigliera Segretaria provvisoria Augusta Montaruli ad effettuare l'appello nominale e i Consiglieri a rimanere nei banchi per ricevere le schede.



(La Consigliera Segretaria provvisoria Montaruli effettua l'appello nominale)



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

L'esito della votazione è il seguente: presenti 60 Consiglieri votanti 60 Consiglieri Hanno ottenuto voti: Molinari Riccardo 33 Placido Roberto 20 Biolé Fabrizio 2 schede bianche 2 schede nulle 3 Proclamo eletti Vicepresidenti del Consiglio regionale del Piemonte i Consiglieri Riccardo Molinari e Roberto Placido.



(Applausi in aula)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Proseguiamo con l'elezione dei tre Consiglieri Segretari.
Ricordo che, ai sensi dell'articolo 5, comma 6, ciascun Consigliere pu votare non più di due candidati.
Ai sensi del comma 7 sono eletti Segretari i Consiglieri che hanno ottenuto il maggior numero di voti, tenuto conto di quanto previsto dal comma 3 dell'articolo 5 del Regolamento, secondo cui un Consigliere Segretario deve essere espresso dalle minoranze.
Si proceda alla distribuzione delle schede per l'elezione dei Consiglieri Segretari.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, signor Presidente.
Abbiamo ascoltato le indicazioni che sono state espresse dai diversi Gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione circa la composizione dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.
Sebbene il Regolamento del Consiglio regionale non esprima nulla di cogente in tal senso, vorrei solamente richiamare l'attenzione dell'Aula sul fatto che, qualora venissero elette, nella figura di Segretari componenti dell'Ufficio di Presidenza, le persone che sono state indicate di fatto violeremmo un principio sancito dal secondo comma dell'articolo 13 dello Statuto del Consiglio regionale, che prevede, sostanzialmente, una parità di accesso tra uomini e donne in tutti gli atti e in tutti gli organi di competenza della Giunta e del Consiglio regionale.
Solleviamo questo aspetto dal momento che in precedenza, nell'Ufficio di Presidenza, la presenza di rappresentanti eletti in Consiglio regionale dei due generi era garantita e ci sembra che questo elemento non sia, dal nostro punto di vista, positivo. Si potrebbe rilevare che ciò può - o poteva - riguardare le indicazioni da parte dei Gruppi di minoranza, ma credo che tale principio appartenga ad una visione complessiva di nomine entro la quale concorre certamente la minoranza ma, in modo particolare quantomeno per il numero e per gli spazi che ad essa sono attribuiti dal Regolamento del Consiglio regionale, la maggioranza del Consiglio regionale.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

La ringrazio, collega Reschigna.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bono; ne ha facoltà.



BONO Davide

Grazie, Presidente.
Il fatto che la votazione del Presidente (mi riferisco al Consigliere Cattaneo), così come quella dei Vicepresidenti, sia stata "bulgara", vista l'assenza di una scelta alternativa, ci fa pensare sicuramente ad un dialogo all'interno delle forze di maggioranza e di opposizione, ma non vorremmo pensare che sia stato preso un accordo tra le due forze.
Noi ci troviamo in una posizione ovviamente scomoda, pertanto pensiamo di non partecipare al voto per quanto riguarda la nomina dei due Consiglieri Segretari, in quanto, essendo già stata fatta la nomination per due nomi, riteniamo che sarebbe del tutto ininfluente. Grazie.



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Se non vi sono altre richieste di intervento, procederei con l'appello nominale.
Invito il Consigliere Segretario provvisorio Molinari ad effettuare l'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario provvisorio Molinari effettua l'appello nominale)



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

Dichiaro chiusa la votazione e provvedo, coadiuvato dai Consiglieri Segretari provvisori, allo spoglio delle schede.
(L'Ufficio di Presidenza provvisorio procede allo spoglio delle schede)



NOVERO Gianfranco, Presidente provvisorio

L'esito della votazione è il seguente: Presenti 60 Consiglieri Votanti 58 Consiglieri Hanno ottenuto voti: Leardi Lorenzo 35 Novero Gianfranco 33 Ponso Tullio 18 Cursio Luigi 1 Giovine Michele 1 Lupi Maurizio 1 Scheda bianca 1 Schede nulle 2 Proclamo, quindi, eletti Segretari i Consiglieri Leardi Lorenzo, Novero Gianfranco e Ponso Tullio che hanno riportato il maggior numero di voti, di cui uno in rappresentanza delle minoranze.
Prima di procedere, vorrei solo esprimere il mio ringraziamento e il mio saluto al Presidente Davide Gariglio che mi ha preceduto su questa sedia. Devo dare atto della capacità e del forte senso dell'Istituzione che ne hanno caratterizzato la conduzione del Consiglio regionale nella scorsa legislatura, insieme a tutto l'Ufficio di Presidenza, che si è comportato nello stesso modo.
Nel momento in cui li ringrazio, auguro loro di continuare un proficuo lavoro e collaborazione.
Invito il Presidente Cattaneo e gli altri membri dell'Ufficio di Presidenza a prendere posto presso i banchi loro riservati.
L'articolo 5, comma 8 del Regolamento, prevede che "dopo la proclamazione dei risultati dell'elezione dell'intero Ufficio di Presidenza, questo si insedia e procede ai successivi adempimenti." Invito pertanto l'Ufficio di Presidenza neo eletto a prendere posto al banco della Presidenza.



(L'Ufficio di Presidenza neo eletto prende posto al banco della Presidenza per procedere ai successivi adempimenti)



(Applausi in aula)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE CATTANEO


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Discorso inaugurale del Presidente del Consiglio regionale del Piemonte Valerio Cattaneo


PRESIDENTE

Signor Presidente della Regione, signori Assessori, signori Consiglieri, desidero rivolgere, anzitutto, un saluto a voi tutti e un ringraziamento ai Parlamentari europei e nazionali e alle numerose Autorità che hanno voluto onorarci con la loro presenza alla seduta di insediamento della IX legislatura del Consiglio regionale dei Piemonte.
Nell'assumere l'alta responsabilità che mi è stata affidata, per la quale sono onorato e profondamente emozionato, voglio porgere un sentito ringraziamento a tutti i colleghi Consiglieri, sia a coloro che hanno voluto esprimermi la propria fiducia, sia a coloro che hanno ritenuto di non sostenere la mia candidatura a Presidente del Consiglio regionale.
Cercherò, con tutti gli strumenti a mia disposizione, di svolgere il mio incarico istituzionale garantendo in maniera assolutamente paritaria i diritti di tutti i Consiglieri, affinché attraverso la dialettica democratica tra maggioranza e opposizione possano liberamente esercitare tutte le prerogative che sono loro attribuite dallo Statuto della Regione Piemonte.
Inoltre, permettetemi di rivolgere un saluto e un ringraziamento ai direttori, ai funzionari e a tutti i dipendenti del Consiglio regionale del Piemonte, con molti dei quali ho già personalmente collaborato durante l'intera VII legislatura e ai quali auguro buon lavoro.
Desidero rivolgere un saluto particolare al Presidente Davide Gariglio che mi ha preceduto e del quale ho potuto apprezzare le doti di equilibrio e di impegno e che, nel corso del suo mandato, ha saputo riaffermare quella autorevolezza l'autonomia dell'Assemblea legislativa, rispetto al ruolo dell'esecutivo e per il quale chiedo di indirizzare un tributo di omaggio.
La VII legislatura è stata una legislatura costituente e con l'approvazione del nuovo Statuto è stata ridefinita integralmente la formula istituzionale della Regione, nell'ottica dell'autonomia e della partecipazione, della devoluzione dei poteri e della sussidiarietà.
Nella scorsa legislatura, sempre grazie al dialogo costruttivo tra minoranza e opposizione, è stato possibile approvare il nuovo regolamento interno del Consiglio regionale, che contribuirà a ridare efficienza ed efficacia ai lavori dell'Aula, garantendo al contempo una valida azione di governo e adeguati spazi e ruoli alle minoranze.
Esprimo, pertanto, la mia più sentita riconoscenza ai Consiglieri regionali che ci hanno preceduto e che hanno saputo lavorare insieme concordemente per riscrivere le regole su cui oggi si basa l'attività istituzionale della nostra Regione.
con grande senso di responsabilità che oggi raccogliamo questa eredità, che sapremo concretizzare dando attuazione pratica a quanto sancito nello Statuto e nel Regolamento, a partire dall'istituzione del Consiglio delle autonomie locali e del Consiglio regionale dell'economia e del lavoro, entrambi espressamente previsti dallo Statuto, ma tuttora non operativi.
La Costituzione, a partire dalla riforma del Titolo V, prescrive che ogni Statuto regionale debba disciplinare il Consiglio delle autonomie locali quale organo di consultazione permanente fra regioni e enti locali.
In coerenza a ciò, il nuovo Statuto del Piemonte ne prevede l'istituzione rimandando alla successiva legge regionale l'adozione di norme più specifiche sulla composizione, sull'organizzazione e sul funzionamento.
Durante la scorsa legislatura è stata, infatti, approvata la legge n.
30/2006 che disciplina la composizione, la modalità di elezione, di funzionamento e i compiti del Consiglio delle autonomie locali. È previsto che ne facciano parte i presidenti delle otto province piemontesi, i sindaci dei comuni capoluogo di provincia, i presidenti delle Comunità montane e i rappresentanti che a vario titolo compongono il sistema degli Enti locali.
Per diverse ragioni il varo definitivo dell'organo di rappresentanza istituzionale unitaria delle autonomie locali a tutt'oggi non è ancora avvenuto e, pertanto, è necessario che questo Consiglio regionale faccia uno sforzo ulteriore e adotti rapidamente il regolamento che ne disciplina le modalità di elezione.
Ritengo che soprattutto con l'attuazione del federalismo il Consiglio delle autonomie locali rivestirà un'importanza sempre maggiore e contribuirà a favorire un'interazione e il dialogo tra i diversi livelli di governo del territorio.
indubbio che provvedimenti normativi assunti a livello regionale non potranno prescindere dal considerare che, oltre alle modifiche introdotte a seguito delle riforme del 2001, il Parlamento, dopo un ampio confronto fra lo Stato, le Regioni e gli Enti locali, ha approvato la legge del 5 maggio 2009 n. 42 in materia di federalismo fiscale.
In un contesto economico e sociale contrassegnato dalla pesante crisi finanziaria che grava sulle imprese e sulle famiglie piemontesi, ritengo che i diversi attori del sistema regionale nell'ambito delle rispettive competenze debbano esercitare un'azione responsabile e tempestiva per fronteggiare la crisi in atto con tutti gli strumenti a loro disposizione.
Il Consiglio regionale del Piemonte porrà grande attenzione alle tematiche economiche e del mondo del lavoro e ora più che mai è opportuno fare la nostra parte per aiutare la Regione a fronteggiare la crisi facendo leva sulla nostra storia, sulla nostra tradizione imprenditoriale, ma anche sulla capacità di innovare e di reagire con determinazione.
Tutto ciò è dimostrato dai tanti imprenditori piemontesi che nonostante le oggettive difficoltà dovute alla congiuntura economica riescono a tenere testa alla sfida globale e a promuovere l'idea di un Piemonte che crea, produce ed esporta.
Pertanto, sempre nell'ottica di dare completa attuazione a quanto previsto dallo Statuto, ritengo sia dovere del Consiglio regionale lavorare alacremente alla legge istitutiva del Consiglio regionale dell'economia e del lavoro che potrebbe attribuire ed elaborare politiche di sviluppo della nostra Regione.
Sono convinto che sia tra i nostri doveri in qualità di legislatori regionali quello di ripartire della Carta costituzione regionale entrata in vigore nel marzo 2005 per dare piena attuazione ad ogni singolo Istituto in essa disciplinato e che possa contribuire a rendere il nostro Consiglio regionale più forte nella sua capacità propositiva e decisionale, più forte nella sua dimensione di autonomia, più forte perché in grado che interpretare l'esigenza della società piemontese riuscendo a dare risposte efficaci.
Sempre a proposito dello Statuto preme sottolineare che, come avviene per la Costituzione, i principi fondamentali definiti dai primi quindici articoli che rappresentano sia i valori centrali della Regione, sia gli obiettivi primari e permanenti che lo Statuto prescrive al legislatore regionale, affinché abbiano rigorosa tutela e piena attuazione.
Fra i principi fondamentali del nostro Statuto voglio ricordare che all'articolo 8 è previsto che la "Regione riconosca la specificità del territori montani e collinari arrivando a prevedere politiche di intervento a loro favore al fine di assicurare opportunità di sviluppo e la conservazione del particolare ecosistema".
Illustri colleghi, mi sia inoltre consentito ricordare che il Consiglio regionale è espressione di tutti i cittadini piemontesi compresi coloro che vivono all'estero e che non mancano di promuovere i valori delle eredità piemontese nel mondo.
Nella quotidiana attività di legislatori non dobbiamo mai dimenticare che operiamo grazie alla volontà espressa dai cittadini piemontesi, tanto da quelli che il 28 e il 29 marzo hanno legittimamente esercitato il loro diritto di voto tanto da coloro che, altrettanto legittimamente e per i più disparati motivi, hanno deciso di astenersi.
Aristotele diceva: "Il presupposto della democrazia è la libertà e che una delle caratteristiche della libertà è che le stesse persone in parte siano comandate e in parte comandino". Personalmente, ritengo che il Consiglio debba essere sempre di più il vero organo al quale dar voce alla gente e alle sue istanze e ritengo altresì che i cittadini debbano partecipare di più al nostro operato senza aver timore di avvicinarsi a questa importante Istituzione.
Pertanto, porrò grande attenzione agli aspetti legati alla trasparenza dell'accesso anche alla luce delle nuove disposizione previste dal Ministro Renato Brunetta a cui il Consiglio regionale dovrà continuare ad adeguarsi divenendo realmente un "palazzo di vetro".
L'auspicio è quello di rendere sempre più aperto il Consiglio regionale e ancor più ridotta quella distanza che spesso affiora tra Istituzione e cittadini: sarà così un modo concreto per tentare di reagire alla disaffezione del popolo nei confronti del sistema politico e delle democrazie rappresentative.
Colgo l'occasione anche per ringraziare i giornalisti e gli operatori dei mezzi di informazione per l'attenzione che pongono e che spero continueranno a porre ai lavori del Consiglio regionale contribuendo a rafforzare la percezione dei cittadini verso la nostra Istituzione.
In questo senso molto si può a fare, altresì, attraverso una seria politica di contenimento, riforma e razionalizzazione dei costi complessivi.
Il Consiglio regionale dovrà essere di esempio per l'Amministrazione pubblica regionale, ma si tratta anche di una prova di sensibilità sociale che, in un periodo di crisi economica così profonda, riveste un'importanza significativa.
Sarà necessario prioritariamente ridurre i costi di funzionamento della "macchina" impostando una seria razionalizzazione della spesa della struttura analogamente a quanto è già stato attuato con successo dal Parlamento e dalle Istituzioni nazionali e, in particolare, dalla Presidenza della Repubblica su impulso diretto del Capo dello Stato.
Inoltre, strettamente connesso al tema della trasparenza e della riduzione delle spese, vorrei ricordare un altro aspetto molto importante ovvero quello della semplificazione legislativa.
La legislazione regionale costa di moltissime norme, molte delle quali anche sovrapposte, per cui sarà opportuno un'ulteriore attività di "sfoltimento" e di razionalizzazione della normativa proseguendo sul cammino già intrapreso utilmente nella scorsa legislatura che ha visto l'approvazione di due leggi di semplificazione.
I cinque anni che ci attendono si preannunciano quindi densi di significato e ricchi di sfide e di opportunità e non posso che iniziare il nuovo cammino ringraziandovi per l'attenzione con cui mi avete ascoltato e porgendo a tutte le colleghe e ai colleghi, specie a chi siede per la prima volta sui banchi di Palazzo Lascaris, un sincero e sentito augurio di buon lavoro.
Infine, permettetemi di rivolgere al nuovo Presidente della Regione Piemonte, onorevole Roberto Cota, e a tutta la Giunta regionale il mio augurio personale e a nome dell'Assemblea che rappresenta tutti i piemontesi con l'auspicio che si instauri da subito una positiva collaborazione e un rinnovato equilibrio fra la sfera legislativa e la sfera decisionale, per tendere congiuntamente al raggiungimento dei risultati importanti che il Piemonte si aspetta da tutti noi e che auspico non tarderanno ad arrivare.



(Applausi in aula)


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

Presentazione della Giunta regionale da parte del Presidente della Giunta eletto ed illustrazione del programma di governo per la legislatura, ai sensi dell'articolo 50 dello Statuto


PRESIDENTE

In ordine al punto 4) all'o.d.g., "Presentazione della Giunta regionale da parte del Presidente della Giunta eletto ed illustrazione del programma di governo per la legislatura, ai sensi dell'articolo 50 dello Statuto" invito il Presidente della Regione, Onorevole Roberto Cota, a procedere alla presentazione della Giunta e all'illustrazione del programma di governo.



COTA Roberto, Presidente della Giunta regionale

Innanzitutto, vorrei ringraziare il Presidente del Consiglio regionale per il suo intervento e, in particolare, per le parole che ha voluto usare nel suo discorso di saluto al Consiglio regionale. Comincerei proprio da qui: dal ruolo che, dal mio punto di vista, deve avere il Consiglio regionale del Piemonte; il Consiglio regionale in rapporto al ruolo e alle funzioni del Presidente della Regione e della Giunta.
Penso che il Consiglio sia una sede alta di dibattito politico, oltre che essere un organo legislativo. Quindi, nella mia azione di Presidente della Regione, cercherò in ogni modo di valorizzare il ruolo e la funzione del Consiglio regionale. Per questo sono sicuro che il rapporto sarà di franca e leale collaborazione. Cercherò di informare puntualmente il Consiglio degli atti che la Giunta ha assunto e anche degli atti che la Giunta intenderà assumere dal punto di vista del ruolo politico che il Consiglio necessariamente deve avere. Al riguardo, vorrei farvi presente che ho nominato un Assessore ai rapporti con il Consiglio (Elena Maccanti) proprio perché questo legame sia costante e non si interrompa mai, né dal punto di vista istituzionale né dal punto di vista politico.
Detto questo, vorrei cominciare salutando tutti gli intervenuti. Sono tanti quest'oggi non solo i Consiglieri regionali eletti, ma tutte le autorità che hanno voluto partecipare a questa prima seduta di insediamento. Questa presenza ci dà anche la dimensione, direi l'ulteriore testimonianza, della grande aspettativa che c'è in Piemonte, che viene dalla gente; una grande aspettativa per il nostro lavoro, per il lavoro di voi tutti Consiglieri, per il lavoro mio di Presidente della Regione, per il lavoro dei colleghi della Giunta. È una grande aspettativa che sento nel cuore, sento anche sulle spalle, spero di non deludere e non voglio assolutamente deludere.
Mai come in questa circostanza le elezioni regionali sono state seguite con grande partecipazione, anche emotiva; l'ho verificato non solo girando in campagna elettorale, ma lo vedo anche adesso girando sul territorio, fra le tante persone che ti fermano, soprattutto giovani, che si aspettano delle risposte dalla politica. Non vogliono sentirsi dire o raccontare frasi di circostanza, vogliono risposte, sono lì che si aspettano molto.
E partirei anche facendo qualche considerazione su questa campagna elettorale e sul risultato delle elezioni. Non voglio fare polemiche, certi toni della campagna elettorale li ho vissuti assolutamente male, non mi sono piaciuti; vorrei però dire che la campagna elettorale è passata e che il risultato delle elezioni è chiaro. Lo vorrei dire proprio a chi non lo vuole accettare: andate a vedervi il risultato, e lo dico senza polemica.
Gli elettori piemontesi hanno detto proprio una cosa: che volevano cambiare il Presidente della Regione. Questo hanno detto e questo risulta dall'analisi di tutti i voti e anche di un voto specifico sui candidati a Presidente della Regione. Proprio per questo motivo, la democrazia è sempre democrazia, ma in questo caso la democrazia ha dato anche un segnale assolutamente chiaro e univoco.
Che cosa c'è bisogno di fare? C'è bisogno di far ripartire il Piemonte di rilanciare il Piemonte, perché in questi ultimi anni abbiamo perso molto dal punto di vista del peso politico, dal punto di vista dei posti di lavoro, dal punto di vista delle opportunità. È da qui che dobbiamo partire. Per farlo, bisogna fare squadra. Questa squadra deve essere composta un po' da tutti: deve essere composta dalle istituzioni; deve essere composta dalle categorie economiche, sociali, produttive; deve essere composta - lo dico senza retorica - dalla gente del Piemonte che ci crede. Anche per questo, soprattutto per questo, ho cominciato il mio lavoro da Presidente della Regione cercando di incontrare tutti e anche cercando di avere un rapporto stretto con istituzioni che magari non hanno il mio colore politico, quindi ho incontrato il Sindaco di Torino, il Presidente della Provincia di Torino, così come incontrerò tutti i Sindaci e i Presidenti delle Province del Piemonte, indipendentemente dal colore politico.
Quando parlo di squadra Piemonte, non sono così ingenuo da voler fare iscrivere un Presidente di Provincia che non è della Lega o del PdL alla Lega o al PdL, ma lo faccio perché so di doverlo fare nell'interesse dei piemontesi.
Facciamo degli esempi: se dobbiamo decidere dove realizzare la Città della Salute, vi pare che io non debba parlare con il Sindaco di Torino posto che la Città della Salute debba essere fatta nella città di Torino? chiaro che devo confrontarmi, perché ci sono delle scelte urbanistiche che evidentemente deve essere fatte dal Comune.
Questo è soltanto un esempio, ma se si fa squadra si va più lontano, se si fa squadra si vincono le sfide; se ci si ferma allo scontro personale al pensare di voler fare i primi della classe, secondo me si va poco lontano. E questa è la mia ambizione quando dico di fare la squadra Piemonte, perché c'è assolutamente bisogno di questo.
Il rilancio del Piemonte deve ripartire dal far recuperare a questa nostra straordinaria Regione un ruolo politico, prima di tutto. Noi ci sentiamo un po' dimenticati, questo è vero. Io voglio mettere a disposizione anche la mia esperienza politica e parlamentare per questo lavoro.
In questi giorni ho partecipato subito alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, ho partecipato alla Conferenza Stato-Regioni, ho partecipato alla Conferenza unificata: insomma, lì c'è da fare un lavoro molto importante di rappresentanza del territorio, perché buona parte delle decisioni importanti vengono prese in quella sede. Qualcuno dice autorevolmente che quel tipo di organismo è diventato più importante del Parlamento: in effetti, col Governo si contrattano tante cose, si esprime il parere su tanti provvedimenti che, di fatto, condizionano, ma lì si decidono anche i riparti.
Si dice che il Piemonte ha ottenuto poco. Certo, ma noi che cosa abbiamo fatto? Abbiamo fatto tutto il possibile per ottenere di più? Cercherò di fare tutto il possibile per ottenere di più, non in una politica di richiesta di carattere assistenziale - perché noi questo non lo vogliamo assolutamente, anzi vogliamo il federalismo, e tra poco ve ne parlerò - ma nell'ottica di ridare al Piemonte un ruolo politico centrale per la nostra storia, per il nostro peso, per il nostro sistema delle imprese, per tutti i piemontesi che evidentemente se lo meritano.
Scusate, ma non ho un discorso scritto, proprio perché ci tenevo ad avere con voi un'interlocuzione diretta.
Andiamo ai punti del programma elettorale. Il programma elettorale è depositato: "Elezioni regionali 2010-Il Piemonte vuole cambiare-Programma per il nuovo governo regionale". Parto da qui, perché se ho scritto questo programma insieme alle forze che compongono la mia maggioranza evidentemente è perché in questo programma mi riconosco e perché questo programma voglio attuare.
Quindi, per tutto quello che riuscirò a dire in questa breve esposizione - e sapete che sarà breve, perché non posso necessariamente toccare tutti i punti - vorrei rassicurarvi sin d'ora che vale il programma elettorale. Non si tratta di non volere realizzare alcuni punti e non si tratta di avere dimenticato alcuni punti del programma elettorale. Quel programma vale e quel programma verrà realizzato appieno.
C'è bisogno di rilanciare il Piemonte, partendo dalle riforme e dall'attuazione del federalismo.
Il federalismo è il federalismo istituzionale, quindi mi auguro che si vada avanti in tempi brevi sul superamento del bicameralismo perfetto e sulla riduzione del costo e del numero dei parlamentari, ma oggi per noi è federalismo fiscale.
Il federalismo fiscale, che è stato approvato dalla Camera e dal Senato, oggi necessita dei decreti attuativi. È stato presentato il primo decreto, quello sul federalismo demaniale. Quel decreto è in sede di discussione nella Conferenza delle Regioni e ci saranno gli altri decreti attuativi.
Abbiamo bisogno che il federalismo fiscale parta, perché questo significa che le tasse dei piemontesi rimarranno in Piemonte e che si potrà impostare finalmente un rapporto diverso nei confronti di Roma e delle altre Regioni, ma anche nei confronti dei cittadini, perché ci sarà un'autentica responsabilizzazione di chi amministra la cosa pubblica.
Quindi, potremo guardare in faccia i cittadini e dire veramente con grande trasparenza: "Tu mi hai dato queste risorse da amministrare ed io le ho amministrate in questo modo", senza giocare allo scaricabile, dicendo: "È colpa mia, è colpa tua!".
La questione del federalismo fiscale, dal mio punto di vista e dal punto di vista della mia Giunta, sarà una stella polare.



(Applausi provenienti dalla parte dell'emiciclo riservata al pubblico)



COTA Roberto, Presidente della Giunta regionale

Poi c'è la parte relativa all'articolo 116 della Costituzione, terzo comma. Per il termine burocratico, sono le competenze nuove che la Regione può avere nell'ambito di una trattativa con lo Stato. Su questo lavorerò.
Ne ho già parlato con i Ministri e con il Presidente del Consiglio. Ne abbiamo discusso in campagna elettorale.
Certo, mi affascina l'idea che il Piemonte possa avere ancora nuove competenze e percorrerò questa strada, che ovviamente farò conoscere al Consiglio.
Cercherò anche su questo di avere con voi assolutamente un rapporto di leale collaborazione e anche di recepimento delle vostre idee, perch quando si mette in campo una proposta, è necessario che questa sia precisa anche dal punto di vista tecnico.
Quello delle nuove competenze è un altro aspetto della partita del federalismo che giocheremo in questa legislatura.
Poi c'è la riforma della macchina regionale, la sburocratizzazione della macchina regionale e su questo sono già partito, dando dei segnali.
So di non avere risolto i problemi del mondo e i problemi della Regione, riducendo il numero degli Assessori da 14 a 12 unilateralmente, ma ho dato un segnale che qualcosa è cambiato e che qualcosa deve cambiare dal punto di vista dell'efficienza e dei costi della politica. Deve cambiare qualcosa! La gente vuole questi segnali e vi invito - anche se il Consiglio regionale è sovrano e io non posso fare nulla su questo - a non far proliferare i Gruppi regionali, perché ogni Gruppo costa centinaia di migliaia di euro, e sono soldi dei contribuenti. Farò anche su questo la mia parte, perché non darò ad alcuno l'autorizzazione di costituire un gruppo con il mio listino. Assolutamente no! Ci saranno solo due Gruppi, Lega Nord e PdL, e ci saranno i Gruppi delle liste che mi hanno sostenuto, perché hanno eletto i Consiglieri regionali, ma non ci sarà una proliferazione di altri Gruppi, perché questo è il solito sotterfugio per aumentare i costi della politica, che la gente vede male.
Quindi, vi invito - e ciascuno ha le proprie responsabilità - ad una riflessione su questo, che dovrà avvenire nei prossimi giorni. Sono segnali che cominciano proprio dai primi giorni dell'attività di governo.
Ci sarà una semplificazione ed un taglio agli sprechi. La semplificazione sarà una semplificazione legislativa.
Lo ha detto molto bene il Presidente del Consiglio regionale e, se comincia così, veramente comincia bene, perché dal mio punto di vista ha delle idee sicuramente chiare.
Sarà anche una semplificazione dell'apparato burocratico della Regione Piemonte. Quando un cittadino si rivolge ad un ufficio della Regione, un operatore economico o un agricoltore deve trovare un sistema snello ed efficiente che aiuti e che non si ponga come un nemico. Questa sarà un'altra grande sfida, quella di semplificare e di sburocratizzare.
Del resto, se si va a chiedere ad un imprenditore che cosa gli pesa di più, risponderà: "Mi pesa di più la pressione fiscale e mi pesa di più la burocrazia".
Questo è quello che risponderebbe un imprenditore, ma anche un cittadino quando va a prenotare, ad esempio, un esame specialistico, perch direbbe: "Come è possibile che quando vado a prenotare un esame specialistico, mi fanno una carta e poi devo recarmi di persona? Perché non posso prenotare direttamente, magari andando dal mio medico di base, che ha il computer? Siamo nel 2010, ma lui non può prenotare un esame specialistico e io non posso conoscere il giorno e l'ora in cui farò quel determinato esame specialistico o quella determinata visita".
Quindi, ci sarà un grande impulso alla semplificazione e alla burocratizzazione.
Poi ci sono i temi e le grandi scelte che dobbiamo compiere, ad esempio le infrastrutture.
Le infrastrutture non sono necessarie solo perché si vuole realizzare quell'opera o perché diventa una scelta di principio. Sono necessarie per aprire il Piemonte e per offrirgli nuove opportunità. Questo sia per quanto riguarda la TAV e l'Alta Capacità, sia per quanto riguarda la Genova Rotterdam e tutte le infrastrutture collegate, dalla stazione internazionale agli interporti, con tutta la prospettiva di sviluppo logistico del Piemonte. Su quello non possiamo permetterci di essere ambigui e di perdere tempo.
Abbiamo bisogno di fare queste grandi scelte e di spiegarle alla gente.
Proprio per questo qualcuno ha detto: "Cota ha incontrato Saitta". Certo che ho incontrato il Presidente Saitta, perché per quanto riguarda la realizzazione della TAV, dobbiamo andare a spiegare senza ambiguità agli amministratori locali della Val di Susa che quell'opera è un'opportunità come anche presentare il piano di iniziative specifiche per quel territorio, perché quel territorio si sente disilluso.
Personalmente, durante la campagna elettorale sono andato in quel territorio e ho accettato il confronto. Qualcuno mi ha detto: "Potevi startene a Torino". No! I risultati elettorali sono andati bene per noi quindi ho fatto bene anche dal punto di vista elettorale, ma l'ho fatto già pensando in una chiave istituzionale, non dal punto di vista elettorale.
Dicevo che a queste persone devo parlare, perché molti di loro sono in buonafede, escono da anni di deindustrializzazione selvaggia e di scarsa attenzione ai loro problemi. Insomma, dobbiamo spiegare e dare delle opportunità a quel territorio.
Poi ci sono sicuramente tanti altri temi, ma il tema che vorrei affrontare per primo è quello del lavoro.
Andando in giro, lo ricordavo prima, e parlando con le persone, sia con i giovani sia con chi è meno giovane, quello che chiedono è: "Dacci una speranza, costruisci delle opportunità". Magari mi davano anche del tu proprio perché mi vedevano come una persona vicina a loro.
Pertanto, bisogna costruire delle opportunità e parto proprio da questo dato: sarò un buon Presidente della Regione se in questi cinque anni sar riuscito ad aumentare il numero degli occupati e a ridurre il numero dei disoccupati.
Fatti e non parole, cose concrete.
Allora, il tasso di disoccupazione è aumentato dal 4,6% al 6,5 soltanto nell'ultimo periodo. Noi dobbiamo dare una riposta lì: non parole non cose burocratiche, ma misure che siano anche di pronto e facile accesso per il sistema delle piccole e medie imprese. Ci sta lavorando l'Assessore Giordano: non abbiamo finito il lavoro, però siamo a buon punto. Ci muoveremo su tre binari.
Il primo binario è quello del contratto di insediamento: vogliamo mettere a punto un contratto che l'impresa sottoscrive per insediarsi sul territorio della nostra Regione, che le dà una serie di benefici...



COTA Roberto, Presidente della Giunta regionale

RONZANI Wilmer (fuori microfono)



COTA Roberto, Presidente della Giunta regionale

Questo c'era già, non è un'invenzione tua!



COTA Roberto, Presidente della Giunta regionale

C'era già sulla carta, ma vuol dire che non ha funzionato. È l'esempio della necessità di passare dalle parole ai fatti. Vorrei continuare senza essere interrotto. Un contratto di insediamento - dicevo - che, a differenza del contratto di insediamento pensato dalla precedente amministrazione regionale, sia veramente operativo e dia la possibilità alle aziende di scegliere di insediarsi in Piemonte come opportunità.
La seconda strada è quella di pensare ad un sistema di voucher per le aziende che intendono assumere nuovi lavoratori e che si impegnano a mantenere quest'assunzione, evidentemente, per un certo periodo.
La terza cosa sulla quale stiamo lavorando è una procedura accelerata di semplificazione: un pacchetto di semplificazione mirato e studiato per il sistema delle imprese, oltre ad una rimodulazione, evidentemente al ribasso, per quanto riguarda la pressione fiscale nelle materie di competenza della Regione.
Il lavoro. Il lavoro è molto importante e questo è il mio impegno.
L'ho detto anche negli incontri che ho avuto in questi primi giorni dopo il mio insediamento e nell'incontro che ho avuto con l'Amministratore delegato della FIAT. Ci sarà un rapporto molto franco, però quello che mi interessa è che la FIAT aumenti in questi cinque anni i posti di lavoro in Piemonte, non che li diminuisca per andare via; altrimenti ci sarà un atteggiamento ostile, non di franca e leale collaborazione e di supporto.
Devo dire che, se il buon giorno si vede dal mattino, saranno cinque anni di lavoro proficui, perché ho percepito un idem sentire.
L'altro punto è quello della sanità, che rappresenta l'80% del bilancio della Regione. Un Presidente di Regione deve dunque necessariamente occuparsi di questo. Io ho un Assessore validissimo come Caterina Ferrero quindi faremo questo lavoro insieme.
Sulla sanità c'è molto da fare. Teniamo in conto che noi non abbiamo un bilancio approvato della Regione. Questa cosa è un po' passata in cavalleria, però sapete che nei prossimi giorni dovremo venire in Consiglio regionale a presentare il bilancio per il 2010, perché non è stato ancora approvato; o meglio, dovremo venire a sottoporlo ad esame, perché un bilancio è stato presentato.
La mancanza di un bilancio ci crea dei problemi nella gestione del contingente, per quanto riguarda la sanità, perché non possiamo permetterci che i conti vadano fuori controllo. E una volta gestito il contingente facendo rispettare i parametri - e proprio per questo abbiamo varato una serie di misure per tenere sotto controllo la spesa - dobbiamo per assolutamente pensare ad una riforma strutturale, altrimenti non si va da nessuna parte. E questa riforma strutturale significa che dobbiamo entrare nella spesa storica: non possiamo ogni anno prendere la spesa storica e dire che bisogna aumentarla di un tot. Perché così non colpiremo e non colpiamo le inefficienze e gli sprechi. Noi dobbiamo entrare nella spesa storica e colpire le inefficienze e gli sprechi. Perché questo è il modo per dare dei servizi nuovi ai piemontesi: servizi più efficienti e anche servizi nuovi.
Penso alle cure odontoiatriche, che sono state un impegno preso in campagna elettorale. Vi ricordo questo dato: un terzo delle persone non si cura i denti perché non ha i soldi! Questo dobbiamo dircelo, francamente.
Non curarsi i denti vuol dire non fare prevenzione e vuol dire avere una qualità della vita non accettabile in una società evoluta come riteniamo debba essere quella piemontese. Quindi su questo lavoreremo molto, così come lavoreremo anche sul rafforzamento del sistema della sanità di famiglia. I medici di famiglia sono una risorsa, un'opportunità: bisogna metterli in condizione di lavorare in maniera tale che la loro presenza sia veramente capillare e in modo che, lavorando insieme, si possano creare tanti piccoli presidi che sono piccoli ospedali di prossimità calati sul territorio.
Oltre alla sanità, che è argomento centrale, vorrei dirvi due cose sui trasporti. Perché abbiamo questa gara d'appalto che dovremo gestire; io la sto studiando insieme all'Assessore e insieme, anche, ad un pool di legali.
Quello che posso dire è che con Trenitalia bisogna recuperare dei rapporti perché oggi abbiamo un sistema di trasporto locale che è alla deriva.
Allora, bisogna fare in modo che i nostri pendolari non vengano dimenticati e lasciati con un servizio che - non voglio usare terminologie sbagliate è sicuramente da migliorare e che ha, oggi, le caratteristiche dell'inefficienza.
Questa sarà una priorità e ci stiamo muovendo proprio in questa direzione in tempi rapidi.
Un'altra considerazione vorrei farla sui valori, perché la campagna elettorale è stata impostata in un modo e noi abbiamo preso delle posizioni chiare su alcuni temi: sul tema della tutela della vita, sul tema della tutela della famiglia naturale, sul tema della libertà di scelta educativa.
Quindi, su questi argomenti sapete come la pensiamo, sapete che indirizzo daremo a questa legislatura e alla nostra azione di governo.
Vorrei dire che dovrà essere ripristinata la legge sul buono scuola che invece è stata svuotata nei cinque anni precedenti, perché sono state fatte determinate scelte politiche: noi faremo delle scelte politiche diverse, perché crediamo nella libertà di scelta educativa.
Vi ho parlato di alcune cose, ne ho tralasciate delle altre: non perch le ritenga meno importanti, ma perché il tempo necessariamente è contingentato, per quanto riguarda il dibattito politico. Vorrei chiudere dicendovi che conto molto anche sulla mia Giunta, che è una Giunta di persone capaci, con un'età media di 42 anni: vuol dire che è stato fatto un rinnovamento, pur non essendoci privati di grandi esperienze che ci saranno di aiuto. Abbiamo quattro donne brave: le abbiamo scelte perché sono brave ecco, questo vorrei dirvelo - e non perché volevamo assicurare una presenza e una riserva, ma perché il Piemonte esprime una classe dirigente di donne veramente in gamba. Ed è stato non per fare un favoritismo che sono state scelte come componenti della Giunta regionale, ma perché se lo meritano come persone, perché sono proprio brave, in gamba e sono sicuro che non deluderanno le aspettative dei piemontesi.
Vi ringrazio veramente di cuore per l'attenzione che mi avete dedicato questa mattina. Vi posso dire che ce la metterò tutta, in questi cinque anni di mandato, e sono convinto che, insieme, ce la faremo.



(Applausi in aula)


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Questione sospensiva proposta dalla Consigliera Porchietto ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento interno del Consiglio regionale


PRESIDENTE

Dichiaro aperto il dibattito e chiedo ai Consiglieri che lo ritengono di prenotare il proprio intervento.
La parola alla Consigliera Porchietto.



PORCHIETTO Claudia

Grazie, Presidente. Ringrazio il Presidente Cota per l'intervento che ha svolto: chiaro, pragmatico e preciso. Proprio per la grande capacità e la grande pragmaticità del Presidente, tenuto conto che questa è la seduta d'insediamento del Consiglio regionale, con la nomina del Presidente del Consiglio e dell'Ufficio di Presidenza, chiedo al Presidente del Consiglio ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento, di valutare se non sia opportuno sospendere la discussione in merito alla presentazione delle linee programmatiche, al fine di poter dare pari dignità d'intervento e di attenzione a tutti i Consiglieri regionali che vorranno prendere posizione valutare ed intervenire.
Quella di questa mattina è stata una riunione importante e, proprio perché considero importante dare oggi l'opportunità e la possibilità a tutti i 60 Consiglieri di fornire chiare indicazioni di condivisione del progetto e delle linee programmatiche, chiedo al Presidente del Consiglio di valutare e di porre in discussione la sospensione del dibattito sulle linee programmatiche. Grazie.



PRESIDENTE

C'è una proposta della Consigliera Porchietto di sospendere il dibattito sull'intervento del Presidente della Regione, a norma dell'articolo 71 del Regolamento. I Gruppi, com'è noto, non sono costituiti, pertanto chiedo un minuto per confrontarmi con l'Ufficio di Presidenza.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.58 riprende alle ore 13.00)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Colleghi, ci siamo confrontati sulla questione della richiesta di sospensiva da parte della Consigliera Porchietto. Ai sensi dell'articolo 71, comma 2, il Regolamento recita: "Tutte le questioni hanno carattere incidentale e la discussione non può proseguire prima che il Consiglio si sia pronunciato su di esse. Su tali questioni può parlare soltanto un oratore per ciascun Gruppo consiliare". Ovviamente, i Gruppi non sono ancora costituiti, quindi lascio al buonsenso dell'Aula di regolarsi in modo tale che intervenga un solo Consigliere per ciascun Gruppo in via di costituzione.
Ricordo che sulla questione sospensiva l'intervento può essere di tre minuti.
La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente. La richiesta di interruzione del dibattito, dopo aver ascoltato le linee di programma che il Presidente Cota ha offerto all'attenzione dell'Aula, sarebbe dovuta pervenire dai Gruppi regionali di opposizione, che non erano stati preventivamente forniti di un testo scritto.
Noi non avvertiamo alcuna esigenza di rinviare il dibattito; siamo pronti ad affrontarlo proprio sulla base delle impostazioni che il Presidente Cota ha espresso.
Pertanto, siamo pronti da subito ad esprimere le nostre considerazioni proposte e valutazioni su quanto il Presidente Cota ha voluto offrire all'attenzione dell'Aula.
Ritengo meno legittimo che la richiesta di sospensione del dibattito sia giunta dai Gruppi di maggioranza; è molto meno legittimo sotto questo aspetto, sia perché la maggioranza ha avuto modo di affrontare il tema del programma di mandato anche al di fuori della seduta odierna sia perché la maggioranza ha contribuito, come il Presidente Cota ha espresso, alla predisposizione e alla costruzione del programma in oggetto.
Siamo contrari, signor Presidente, alla sospensione della discussione del programma in sede di Consiglio regionale, per queste ragioni. Siamo contrari, perché non avvertiamo alcuna esigenza di una pausa di riflessione e perché siamo nelle condizioni di offrire sin da subito il nostro contributo.
Le chiediamo, Presidente, di farsi carico di questo tipo di esigenza tenuto conto anche di un altro elemento: il nuovo Regolamento del Consiglio regionale stabilisce che su un documento di programma, sulla dichiarazione di programma e sulla presentazione della Giunta regionale da parte del Presidente della Regione, si deve dare prevalenza agli interventi delle opposizioni.
Per questa ragione, non avvertendo alcuna necessità di fare una pausa di riflessione, a maggior ragione non ne capiamo la ratio e l'esigenza.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Reschigna.
Chiedo alla Consigliera Porchietto se, alla luce dell'intervento del Consigliere Reschigna, intende mantenere la questione sospensiva.



PORCHIETTO Claudia

Sì, Presidente, la manteniamo anche perché, come ho evidenziato, le motivazioni sono quelle di dare pari dignità a tutti i Consiglieri. Poich ad oggi i Gruppi non sono ancora stati costituiti, riteniamo opportuno dare a tutti l'opportunità di dialogare e condurre una discussione in questo contesto, quindi in una riunione di Consiglio aggiornata.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Porchietto.
La questione sospensiva, a norma dell'articolo 71 del Regolamento, è mantenuta.
Ci sono dei colleghi Consiglieri iscritti a parlare, che mantengono pertanto l'iscrizione originaria.
La parola alla Consigliera Bresso.



BRESSO Mercedes

Mi scuso, ma naturalmente mi ero iscritta per parlare perché era stato aperto il dibattito.
Anch'io ho la stessa opinione del collega Reschigna: intanto, è previsto il dibattito sulle comunicazioni e sull'illustrazione del programma da parte del Presidente; dibattito nel quale le opposizioni hanno prevalenza, come possibilità di intervenire.
A mio avviso, non è corretto proporre una sospensiva subito dopo l'illustrazione del programma; naturalmente, a colpi di maggioranza si pu fare qualunque cosa, però questo non mi pare corretto. Mi pare un cattivo inizio. È vero che i Gruppi non sono ancora costituiti, ma proprio perch la Consigliera Porchietto ha evidenziato la necessità che tutti possano parlare, possiamo andare avanti nei lavori fino ad un'ora accettabile solitamente i tempi di lavoro sono di otto ore, noi abbiamo lavorato poco più di tre ore, quindi possiamo proseguire. Quando si arriverà ad un lasso di tempo ragionevole di lavoro, potremo interrompere la seduta e convocarla per la prossima settimana o quando l'Ufficio di Presidenza deciderà. Non vedo perché dobbiamo interrompere i lavori oggi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Bresso.
La parola al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente. Mi sembra un po' strano, dopo quello che lei ha detto e che è stato ripreso dal Presidente della Giunta, in termini di grande rispetto, di volontà di rispetto di questo consesso, nella sua interezza, per la parte che attiene alla maggioranza e quella che attiene alla minoranza - il Presidente ha anche affermato che si deve dare un grande impulso al ruolo del Consiglio - oggi, nella prima seduta di questa legislatura, si voglia chiudere il microfono, non certo alla maggioranza che ha e avrà sempre la possibilità di parlare, avendo i numeri, anche di procedere nella votazione e nell'ottenimento dei propri desiderata, ma a chi? All'opposizione, la quale, invece, ritiene in questa giornata - non domani, non dopodomani, non fra una settimana - di poter intervenire, nel bene e nel male, nella condivisione o nella critica di quanto il Presidente ha brevemente illustrato, che attiene al suo programma di governo. Quindi la ritengo una gravissima violazione, un gravissimo vulnus, qualora si voglia procedere. Non è nel senso indicato dalla Consigliera Porchietto e guardate, non è una questione di cavilli tecnico-burocratici e di codicilli, perché possiamo anche fare appello a quelli e ci sono persone molto più brave di me che anche su quello potranno esprimere una loro valutazione. Faccio un ragionamento diverso, Presidente del Consiglio e Presidente della Giunta: è una questione di opportunità, è una questione di buonsenso e vi invito a non iniziare male questa legislatura. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Buquicchio.
Ricordo che il Presidente è garante del Regolamento. Siccome è facoltà ai sensi dell'articolo 71, che ho testé richiamato, dei Consiglieri presentare una questione sospensiva, non posso che, dopo il tentativo che è stato compiuto, proseguire sul dibattito in ordine alla questione sospensiva, che è l'oggetto della nostra discussione. Ho una richiesta del parte del Consigliere Goffi. La mantiene?



PRESIDENTE

GOFFI Alberto (fuori microfono)



PRESIDENTE

No.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Negro.



NEGRO Giovanni

Il mio discorso non riguarda la questione sospensiva, pertanto interverrò dopo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ho una richiesta da parte del Consigliere Dell'Utri, la mantiene?



PRESIDENTE

DELL'UTRI Michele (fuori microfono)



PRESIDENTE

No.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
La parola al Consigliere Bono, che mantiene la richiesta.



BONO Davide

A nome dei due Consiglieri del Movimento 5 Stelle, anche se il Gruppo non si è ancora costituito, intervengo per dire che anche noi siamo contrari a questa sospensiva in quanto non riteniamo corretto il procedimento attuato. Se si è discusso del programma, com'era all'o.d.g.
pensiamo sia corretto aprire il dibattito a tutti i Consiglieri che ne faranno richiesta; anche in un'ottica di efficacia ed efficienza non ci sembra corretto rinviare il Consiglio regionale ad altra seduta, sempre per il principio di risparmio di risorse allocate. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bono.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gariglio; ne ha facoltà.



GARIGLIO Davide

Grazie, Presidente.
Innanzitutto mi consenta di esprimerle gli auguri per il difficile compito per il quale è stato ampiamente votato dal Consiglio regionale.
Presidente, semplicemente, volevo osservare che il nuovo Regolamento all'articolo 48, contiene una norma specifica relativamente alla questione su cui lei è chiamato a decidere: al comma 1 si prevede che, dopo la comunicazione del Presidente della Regione e dopo l'illustrazione del programma del Governo, si apra il dibattito e che questo possa proseguire nella seduta immediatamente successiva.
chiaro che su questo non si è mai formata un'opinione della Giunta per il Regolamento perché applichiamo per la prima volta questa normativa ma la ratio del legislatore mi sembra chiara: consentire, dopo la discussione e la presentazione da parte del Presidente della Giunta regionale, a tutti i Consiglieri di intervenire sul merito e discuterne.
Riterrei un poco specioso il ricorso all'articolo 71, perché è una norma generale, mentre sul caso c'è una norma particolare che riguarda proprio la prima seduta, quella che oggi discutiamo.
Se voi decidete di ricorrere all'articolo 71, quindi, a maggioranza, di chiudere il dibattito, autorevolmente aperto dall'intervento del Presidente della Regione, a mio parere - mi rivolgo alla maggioranza - si compie un atto che è in qualche modo contrario al Regolamento o per lo meno alla ratio intrinseca dell'articolo 48.
Il Presidente della Regione è intervenuto, ha parlato a noi e alle telecamere alla sua destra e alla sua sinistra. Penso sia opportuno consentire che lo stesso diritto, oggi, venga esercitato qui dai rappresentanti di tutti i Gruppi dell'opposizione. Oltretutto, dopo l'importante richiamo, che ho molto apprezzato, circa la riduzione dei costi della politica, non si capisce perché questa seduta debba chiudersi alle ore 13.12 e non possa utilmente proseguire per addivenire alla conclusione del dibattito che è stato qui autorevolmente avviato. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
In effetti, c'eravamo posti il problema dell'articolo 48 e con chi mi assiste chiedo scusa, è il primo giorno anche per me.
Ho regolarmente aperto il dibattito, poi si è inserita la questione sospensiva con l'articolo 71, quindi non posso che procedere, come il Consigliere Gariglio sa, su questa discussione. A meno che ci sia un'intesa da parte della maggioranza e dell'opposizione o quant'altro al termine della discussione - non si sa mai - non si potrà che continuare a norma dell'articolo 71 e, poi, porre in votazione la questione sospensiva, se verrà mantenuta.
Consigliera Cerutti, mantiene la richiesta d'intervento?



PRESIDENTE

CERUTTI Monica (fuori microfono)



PRESIDENTE

No.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Taricco.



TARICCO Giacomino

Grazie, Presidente.
Dell'intervento del Presidente Cota ho molto apprezzato l'apertura iniziale volta ad una leale collaborazione e grande apertura a quello che è il ruolo del Consiglio. Però, se il passaggio dalla teoria alla pratica è rappresentato da quanto stiamo vedendo adesso, stiamo partendo nel peggiore dei modi possibili, in quanto l'o.d.g. con il quale oggi siamo stati convocati qui constava di quattro punti e il quarto prevedeva la presentazione del programma di governo da parte del Presidente della Giunta e, poi, l'apertura del dibattito. Certo, la maggioranza ha i numeri per fare quello che vuole; se vuole, chiude qui e ci manda tutti a casa.
Non credo che questa modalità nel merito e da un punto di vista formale sia rispettosa di questo consesso; è il modo più brutale di chiudere la bocca a chiunque abbia qualcosa da dire sulle dichiarazioni del Presidente.
Se questo è l'inizio, credo ci sarà di che discutere non tanto e non soltanto sulla sostanza, ma sul modo, perché questa è veramente una forzatura istituzionale delle più brutali di quelle che potevamo aspettarci per la prima convocazione del Consiglio. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Taricco.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
evidente che il primo giorno, in favore di telecamere, tutti i colleghi utilizzano gli strumenti che ritengono più opportuni, come l'eventuale brutale chiusura della seduta annunciata dal collega Taricco.
Rammento quanto abbiamo scritto all'articolo 48. Tale articolo individua una fattispecie, la possibilità di proseguire nella seduta immediatamente successiva, che individua proprio la modalità che ci avvenga, perché, se non lo avessimo scritto, è evidente che, essendo un punto all'o.d.g., si continuerebbe con il dibattito.
Perché all'articolo 48 è stata inserita la possibilità che il dibattito avvenga nella seduta immediatamente successiva? Perché la prima seduta di ogni legislatura, come accaduto dal 1970 ad oggi, è fortemente impolitica nel senso che non sono ancora stati costituiti i Gruppi consiliari, deve avviarsi l'operatività della macchina regionale con la costituzione del principale organo di funzionamento del Consiglio regionale, che è l'Ufficio di Presidenza, alla presenza del Consiglio e dei Consiglieri Segretari.
altrettanto evidente che su un intervento quale quello del Presidente Cota, ciascuno di noi si può esprimere - è stato eletto in un Gruppo consiliare - e conosce la nostra appartenenza politica. Ma è altrettanto evidente che un conto è che il dibattito avvenga a Gruppi consiliari costituiti, e quindi assuma un carattere politico, su quello che è il programma di governo della Giunta di centrodestra; diverso è il caso che avvenga con modalità anche formali, cioè seduti come avviene sempre nella prima seduta, ma senza che i Gruppi siano costituiti.
Se dovessimo badare a chi oggi ci richiama all'efficienza, potremmo ricordare le decine di volte in cui questo Consiglio ha lavorare per poche ore per assenza del numero legale. Ma non è questa la modalità con cui almeno il nostro Gruppo consiliare, intende lavorare. Visto che nella precedente legislatura ci siamo sentiti ricordare quello che era avvenuto nei dieci anni precedenti, come ha detto il Presidente Cota vogliamo dare dimostrazione che il centrodestra è in grado di governare meglio la nostra Regione con atti concreti e non ricordando ciò che non è stato fatto.
Il fatto che oggi si sospenda la seduta perché abbiamo dato funzionalità al Consiglio regionale, si costituiscano i Gruppi consiliari e si continui la discussione a Gruppi consiliari costituiti - nessuno chiude la bocca a nessuno! - mi sembra la normalità.
Se non ricordo male - non credo di sbagliarmi, peraltro qualche collega potrà aiutarmi in tal senso - il primo giorno della precedente legislatura avvenne esattamente la stessa cosa, cioè si istituì...



(Commenti in aula)



VIGNALE Gian Luca

Ma per lo stesso motivo: infatti siamo coerenti, nel senso che per lo stesso motivo, visto che emerge la necessità di costituire i Gruppi...



(Commenti in aula)



VIGNALE Gian Luca

L'altra volta facemmo esattamente la stessa cosa: la Presidente illustrò il programma, ci aggiornammo e continuammo nella seduta successiva.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Stara; ne ha facoltà.



STARA Andrea

Premesso che stiamo discutendo da venti minuti, se continuassimo col dibattito sarebbe meglio.
Ritengo, inoltre, che l'articolo 48 del Regolamento sia molto chiaro e recita che "si apre il dibattito che può proseguire nella seduta immediatamente successiva". Credo, pertanto, che questa interpretazione sia molto forzata.
Tra l'altro, è proprio legato all'articolo 71, che parla di possibilità di interruzione a seguito di "nuovi elementi emersi". Ma in questo caso credo che in Consiglio non sia emerso alcun nuovo elemento, ma tutto avvenga in maniera programmata e pianificata, come da convocazione.
Da questo punto di vista, quindi, vi chiedo di proseguire nel dibattito. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Stara.
Prima di cedere la parola al Consigliere Carossa, che l'ha richiesta mi permetto di evidenziare che l'articolo 71 recita: "Il Presidente ha tuttavia facoltà di ammetterle anche nel corso della discussione qualora la presentazione sia giustificata da nuovi elementi emersi dopo l'inizio del dibattito". Ma la Consigliera Porchietto ha sollevato una questione sospensiva all'inizio del dibattito.
Ha chiesto la parola il Consigliere Carossa; ne ha facoltà.



CAROSSA Mario

Grazie, Presidente.
Intervengo esclusivamente per ribadire, a nome dei Consiglieri eletti della Lega Nord, che siamo assolutamente d'accordo con questa richiesta sospensiva.
Vorrei solo ricordare a chi è intervenuto che non è il Presidente Cota ad averla richiesta, ma sono stati i Consiglieri di maggioranza. Pertanto a chi ha accusato il Presidente Cota di iniziare già male, risponderei di stare un attimino attento, perché sono i Consiglieri di maggioranza di questo Consiglio che lo hanno richiesto (mi riferisco a lei, naturalmente dato che annuiva).
Dopodiché, vorrei fare un'altra considerazione in riferimento al Presidente del Consiglio, che è stato quasi accusato di non applicare il Regolamento. Ho sentito usare più volte l'espressione "non è corretto".
Suggerirei ai Consiglieri di opposizione che forse sarebbe il caso di dire "non è opportuno" anziché "non è corretto" Un'ultima considerazione: va tutto benissimo, discutiamo pure discutiamo, naturalmente, quando lo decide la maggioranza di questo Consiglio.
In questi quattro anni, sotto un Sindaco che si chiama Chiamparino e sotto una maggioranza di cui forse fate parte anche voi (o di cui forse ancora ne fate parte anche voi), ho imparato che cos'è la maggioranza e che cos'è la minoranza. Quindi non mi fa assolutamente specie riportarlo qua: lo dico ad inizio legislatura affinché lo sappiano tutti i Consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Manica; ne ha facoltà.



MANICA Giuliana

Presidente del Consiglio, Presidente della Giunta, colleghi e rappresentanti della Giunta, un duplice e veloce ordine di ragionamento.
Peraltro, avrei piacere che anche il Presidente della Giunta lo ascoltasse perché vorrei rivolgermi anche a lui, oltre che al Presidente del Consiglio.
La prima considerazione è in punta di Regolamento, rispetto al quale sono d'accordo con le considerazioni del collega Gariglio. È evidente la ratio dell'articolo 48, altrimenti non sarebbe stato inserito. L'articolo 48 indica, in modo molto evidente, che al momento della presentazione della Giunta e del programma di governo, si apra un dibattito e si consenta all'opposizione, per diritto di tribuna, di avere in quel dibattito uno spazio maggiore di quanto non avesse in un Regolamento precedente di carattere diverso, che consentiva una minor governabilità e uno spazio consociativo maggiore. Nel momento in cui lo si cambia in questa direzione è ovvio che il diritto di tribuna all'opposizione deve essere allargato e quindi la contestualità è assolutamente evidente. Ma vi è un altro ordine di ragionamento di carattere politico, egregio Presidente: lei ha esordito dicendo che voleva dei rapporti significativi con il Consiglio, che riteneva quello della squadra in senso complessivo, avendo anche nominato un Assessore a tal fine, un elemento importante in questa fase del Piemonte, per la sua apertura e per il superamento di un difficile periodo di crisi, che non è solo regionale ma è di carattere nazionale ed internazionale.
Cominciare questo percorso imbavagliando l'opposizione - perché, poi la sostanza di quello che avviene è questa, Presidente! - è un pochino sbagliato.
Se fossi in lei, visto che lei è il capo della maggioranza oltre che il Presidente della Giunta, chiederei al Capogruppo del partito di maggioranza relativa e agli altri rappresentanti di ritirare questa proposta, perch l'intento della stessa è molto evidente: quello di consentirle "scena aperta" con la stampa oggi. Ma dopo una proposta che ha suscitato questo dibattito, direi che l'obiettivo è già finito. Pertanto, quello è mancato.
Avendo mancato, dunque, quell'obiettivo, non tanto nascosto ma abbastanza palese, recupererei la sostanza politica di questo dibattito con un confronto vero e reale, che cominci dal primo giorno, nella differenza delle opposizioni: chiederei di ritirare tale proposta, ricomporrei le condizioni precedenti e farei cominciare in modo diverso la IX legislatura.
ovvio che, se fossi al suo posto, farei questo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Motta; ne ha facoltà.



MOTTA Angela

Presidente, intervengo per sottolineare che oggi si introduce un principio pericoloso per il prosieguo dei nostri lavori. Passando questo principio, da oggi, ogni qual volta il Presidente farà una comunicazione la maggioranza sarà titolata a chiedere la sospensione del dibattito impedendo alla minoranza di intervenire sulle comunicazioni del Presidente.
Per evitare che questo principio passi ad inizio legislatura, chiedo al Presidente della Giunta e alla Consigliera Porchietto di ritirare la richiesta di sospensiva, proprio per permettere che tale principio veramente pericoloso, non passi nei prossimi cinque anni di legislatura.
Grazie.



PRESIDENTE

Non ho più iscritti a parlare. Qualche Consigliere chiede di intervenire? Vorrei fare una riflessione: non è che un articolo del Regolamento come è noto ai Consiglieri, può prevalere su un altro, ma secondo il combinato disposto dell'articolo 48 e il punto 4) all'o.d.g., dovevo aprire, come ho aperto, il dibattito. Preliminarmente, la Consigliera Porchietto ha posto la questione sospensiva a norma dell'articolo 71.
Ovviamente l'Ufficio di Presidenza non poteva sottrarsi a metterla in discussione e alla vostra attenzione.
Delle due l'una: o maggioranza e opposizione trovano un'intesa, oppure adesso che sono terminati gli interventi, non posso che porre la questione in votazione. La Consigliera Porchietto mantiene la richiesta? Non posso che metterla in votazione.



PRESIDENTE

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Chiedo di intervenire per dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

A norma di Regolamento, essendo questa una questione incidentale - lo sanno soprattutto i Consiglieri di vecchia data perché era così nel vecchio Regolamento - e non un punto all'o.d.g. non è prevista la dichiarazione di voto. È previsto solo un intervento di un Consigliere per Gruppo.
Abbiamo già dato, usando il buon senso, la parola a tutti coloro l'hanno richiesta perché i Gruppi non sono costituiti; hanno avuto modo di parlare tutti per tre minuti...
Non c'è dichiarazione di voto, Consigliere Reschigna.



PRESIDENTE

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Chiedo di intervenire sull'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

Consigliere Reschigna, lei è già intervenuto sulla sospensiva e il Regolamento prevede che un Consigliere possa intervenire sul punto, una sola volta.



PRESIDENTE

RESCHIGNA Aldo (fuori microfono)



PRESIDENTE

Lei ha ragione, signor Presidente, posso anche parlare senza microfono.



PRESIDENTE

Lei ha dato la parola alla Consigliera Porchietto che non l'ha chiesta per una questione sospensiva. Lei ha aperto un dibattito e su quel dibattito noi avevamo chiesto di poter intervenire. Lei ha trovato una norma di Regolamento, che è quella dell'articolo 48 e ha dato prevalenza...



PRESIDENTE

Non è assolutamente vero, mi permetta, Consigliere Reschigna. La Consigliera Porchietto ha chiesto di intervenire citando espressamente l'articolo 71. Chiedo scusa, è vero che è la prima seduta, ma teniamo un po' l'ordine dei lavori. Ho aperto il dibattito, la Consigliera Porchietto preliminarmente, ha alzato la mano e ha chiesto la parola a norma dell'articolo 71 del nuovo Regolamento del Consiglio regionale per porre una questione sospensiva.
Ho dato la parola alla Consigliera Porchietto. Pertanto, da quel momento, il dibattito è stato sospeso e oggetto della discussione è diventata la questione sospensiva. Se non ci sono più interventi, e come mi sembra ormai evidente, maggioranza e minoranza non trovano un'intesa, pongo in votazione palese la questione sospensiva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Visto che il Consigliere Reschigna non può parlare su indicazione del Presidente...



PRESIDENTE

Mi scusi se la interrompo, Consigliere, non è che non può intervenire per mia disposizione, ma per il Regolamento.



BOETI Antonino

Ho capito, perché era già intervenuto una volta.
Visto che è possibile intervenire sull'ordine dei lavori, e io non sono ancora intervenuto, desidero fare anch'io una riflessione nel tempo che il Regolamento mi consente. Mi sembrava che lei avesse un po' di fretta nel procedere verso la votazione che, come tutti sanno, arriverà e arriverà sempre nell'arco di questi cinque anni.
Per dire che siamo contrari, sull'ordine dei lavori, a questo modo di procedere, che siamo contrari anche al fatto che tra qualche minuto si voti perché lo consideriamo davvero un segnale di arroganza da parte della maggioranza.
Abbiamo scoperto questa mattina, stando a quello che leggiamo sui giornali, che il Consigliere Carossa, che a quanto pare diventerà il Capogruppo della Lega, ha dichiarato che il Presidente della Giunta non c'entra niente con i Consiglieri. Il Consigliere Carossa ha detto: "È una decisione che abbiamo preso noi, indipendentemente da quello che pensa il Presidente Cota".
Abbiamo sentito, dal Presidente Cota, un pessimo discorso di parte. Al suo posto avrei approfittato dell'occasione per tendere una mano all'opposizione, per aprire un dialogo che, evidentemente, il Presidente non desidera avere nonostante la stretta di mano e gli auguri ad inizio seduta; Presidente che mi pare non rispetti chi è stato il candidato del centrosinistra che ha perso le elezioni e che oggi è all'opposizione.
Ricordo al Presidente Cota che tra centrodestra e centrosinistra ci sono 9.000 voti di differenza, e che continuare con discorsi arroganti non conviene né a lui né alla stessa maggioranza.
Mi pare che il Consiglio faccia fare una brutta figura all'Assessore Maccanti, che dovrebbe tenere i rapporti con il Consiglio. Mi chiedo: con queste premesse quali rapporti ci potranno essere con il Consiglio? Mi dispiace, l'Assessore Maccanti è un Assessore che stimo, una donna per la quale ho molto simpatia, ma oggi la maggioranza non ci mette in condizione di lavorare serenamente nei prossimi cinque anni. Una brutta figura per tutti, un pessimo segnale per questa Regione e per il Piemonte.
Guardate che mancano quattro anni e undici mesi alle prossime elezioni e l'arroganza non serve né alla maggioranza né all'opposizione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Grazie, Presidente.
Ho ascoltato con attenzione le ragioni che hanno spinto un Capogruppo della maggioranza a chiedere una sospensiva. Presidente, mi permetto di dirle che considero queste ragioni illegittime. Non vorrei, in questo momento, discutere soltanto, cosa importantissima, di ciò che stabilisce il Regolamento. La questione è regolamentare ma è soprattutto politica; poi c'è il Regolamento, che non sottovaluto.
Il quadro che abbiamo di fronte è il seguente: il Presidente del Consiglio fa un discorso che ho applaudito, perché ha giustamente, in quel discorso, sottolineato i valori e l'importanza dei rapporti fra Consiglio maggioranza ed esecutivo.
Il Presidente Cota ha fatto un discorso, che ho apprezzato moltissimo perché ha inaugurato i lavori della IX legislatura insistendo sulla centralità dei rapporti fra Giunta e Consiglio regionale, e poi qual è il primo atto che decidete di compiere? Il primo atto, non il secondo.
Decidete di chiudere qui la discussione. Esiste una contraddizione incredibile tra ciò che dite, a parole, e il fatto che il Piemonte domani mattina sui giornali leggerà il discorso del Presidente della Giunta e basta. Ai piemontesi non è dato di conoscere ciò che pensano i Gruppi di opposizione, rispetto al discorso apprezzabile o non apprezzabile condivisibile o non condivisibile, che ha fatto il Presidente della Giunta.
Il paradosso è questo. Potete girarvela come volete, ma questo è il dato di partenza. Ai piemontesi, cui lei fa sempre riferimento Presidente Cota domani non è dato di conoscere cosa pensano in Consiglio i Gruppi di opposizione. Ma chi ve lo fa fare? Ripeto, ma chi ve lo fa fare? Noi avremmo potuto, tranquillamente, ascoltare l'intervento del Consigliere Reschigna, che è il nostro Capogruppo, avreste potuto in maniera ragionevole immaginarvi un'articolazione diversa del dibattito immaginando una seconda seduta. Avremmo dato modo ai piemontesi di conoscere che cosa pensano i Gruppi di maggioranza e di opposizione sulle sue dichiarazioni programmatiche! Il primo atto politico che voi compite è impedire al Consiglio regionale di essere Consiglio regionale. Complimenti! Complimenti! Penso che sia un errore politico e siccome il nostro impegno è lavorare nell'interesse dei piemontesi, dobbiamo evitare che qui dentro vengano compiuti atti che rendono più complicato il rapporto tra maggioranza e opposizione. Credo che dovreste pensarci su cento volte, Presidente, perch siamo in grado oggi di fare un primo dibattito che consenta al Piemonte di conoscere non soltanto il vostro punto di vista, ma anche il punto di vista di chi rappresenta una parte del Piemonte e cioè le opposizioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche i colleghi per il dibatto, che si sta sviluppando in modo forse non consono a quelle che erano le previsioni dei proponenti.
Ricordo che cinque anni fa, successivamente all'intervento della Presidente Bresso, peraltro anche molto più lungo rispetto a quello test fatto dal Presidente Cota, ci fu un inizio di dibattito che, nel suo sviluppo, fu anche alquanto scomposto. Ad un certo punto, in modo bipartisan (come si usa dire in questi anni), si scelse di rinviare ad una seduta successiva il resto degli interventi che tutti i colleghi indistintamente, volevano svolgere. In questa occasione, al di là delle considerazioni di legittimità regolamentare, tutto sommato fondate, la maggioranza sceglie di chiudere i lavori odierni per dare ampio spazio al dibattito in una seduta successiva. Ora, beninteso che, al di là delle questioni di legittimità regolamentare, il fatto stesso che la maggioranza è maggioranza, possa fra un minuto alzarsi e uscire dall'aula facendo quindi mancare completamente il numero legale, è evidente che questa è una possibilità della maggioranza... Presidente, gradirei anch'io avere un attimo di attenzione. Grazie.



PRESIDENTE

Prego i Consiglieri di sedersi al proprio posto.



GIOVINE Michele

iniziato fra gli applausi dalla platea (anche questa è una novità regolamentare a cui non eravamo abituati).
Ciò detto, Presidente Cattaneo e Presidente Cota, io, quale membro legittimo della maggioranza, mi adeguerò alle scelte che la maggioranza vorrà fare in merito. Quindi, se vorremo spostare il dibattito in un'altra seduta, voterò disciplinatamente a favore di questa decisione.
Mi permetto di suggerire una modalità operativa diversa: a seguito di una mediazione che magari possa immaginare un'apertura di dibattito della durata di mezz'ora o un'ora (quello che il Consiglio in modo informale proporrà). In tal modo potremmo iniziare in un modo più intelligente considerando anche che nel giro di poche settimane ci troveremo ad affrontare il bilancio della Regione Piemonte, un documento estremamente importante che credo debba avere il necessario contributo propositivo di tutti i Gruppi e di tutti i partiti politici presenti in quest'aula.
Iniziando in questo modo un po' pernicioso, in questo momento, rischiamo ovviamente di incrementare la normale litigiosità politica che subentra quando si discute del più importante documento di un anno finanziario.
Mi permetto di fare, anche se non vuole essere un'accusa all'Ufficio di Presidenza...



PRESIDENTE

La invito a concludere.



GIOVINE Michele

Questo sarà l'unico intervento che farò oggi, perché, qualora si riaprisse il dibattito, prometto che interverrò nella seduta successiva.
Come la sicurezza si distingue in "sicurezza reale" e "sicurezza percepita", così anche gli atti di arroganza si distinguono in "atti di arroganza reali" e in "atti di arroganza percepiti". Se l'opposizione - e mi pare che gli interventi lo dimostrino - denuncia una certa...



PRESIDENTE

La invito a concludere.



GIOVINE Michele

Concludo, Presidente.
Credo che la maggioranza debba prenderne atto e invito il Presidente Cota, eventualmente, a fare egli stesso un gesto di apertura.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
stato ricordato il nuovo Regolamento, un Regolamento importante che permetterà a questa maggioranza, quindi a voi, di poter governare senza quegli impedimenti che alcune volte ci sono stati negli anni scorsi, perch vi era un Regolamento che permetteva a ogni singolo Consigliere regionale di bloccare l'attività del Consiglio.
Naturalmente, questo nuovo Regolamento costringerà anche la minoranza a condurre un'opposizione soprattutto propositiva, perché avremo poi modo di valutare l'operatività di questo Regolamento nei nostri prossimi lavori di Commissione.
Tuttavia, colleghi, qui oggi non facciamo appello al Regolamento bisogna utilizzare anche il buonsenso. Il buonsenso! Capisco la richiesta della maggioranza, ma se le opposizioni chiedono di poter continuare il dibattito, qual è il senso politico da parte vostra nel continuare a ribadire questa posizione? Fatelo pure, non ci sono problemi. Fatelo pure.
Il buonsenso... Guardate, in quest'aula e non solo bisognerebbe ogni tanto utilizzare il buonsenso politico, ma anche il buonsenso in generale.
Cerchiamo di utilizzarlo nella prima seduta. Non volete farlo? Interrompiamo! Mi rivolgo al collega Giovine, che ha cercato di trovare una mediazione, ma non ci sono mediazioni: o si discute o non si discute. Se non si vuole continuare la discussione, e non capiamo il senso...



(Commenti in aula)



MULIERE Rocco

Non mi rivolgo al Presidente Cota, ma mi rivolgo alle forze di maggioranza che hanno avanzato questa richiesta, legittima, ma sbagliata dal punto di vista politico. Dal punto di vista dei rapporti tra i Gruppi consiliari. Si inizia in questo modo? Io dico che è un fatto negativo e che non iniziamo nel miglior modo possibile.
Dopodiché, Presidente, vuol far votare la questione sospensiva? Votiamo, ma, come gli altri colleghi di minoranza, ritengo che sia sbagliato e che questa posizione non abbia un senso politico.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Buonanno.



BUONANNO Gianluca

Grazie, Presidente.
Io, da novello Consigliere, ho sentito alcune affermazioni e mi sono posto delle domande che rivolgo a tutta l'Aula.
Si è parlato di rispetto e di buonsenso. Sentendo colleghi del PD secondo me, rispetto e buonsenso si dovevano usare anche prima, perch quando uno perde, telefona al nuovo Presidente e gli fa le congratulazioni quando uno perde nei giorni successivi non nomina un miracolato direttore della comunicazione a circa 150 mila euro, così come ha fatto la signora Bresso; quando uno perde non fa nei giorni successivi una serie di nomine che, alla fine, non contano più, perché il buonsenso avrebbe detto qualcos'altro! Credo sempre che qui valga la massima a cui si rifacevano i vecchi comunisti: "Quel che è mio è mio e quello che è tuo è mio". Qui mi sembra che avvenga la stessa cosa.
Oltretutto, ci sono stati anche Assessori uscenti che, con buonsenso non si sono neanche fatti trovare per fare il passaggio di consegne agli Assessori entranti! S e questo è il buonsenso che ci insegnano quelli della sinistra, stiamo freschi! Vorrei chiudere con una frase della mia "amica" Bresso, quella che mi ha definito un turacciolo ignorante.
Intanto il turacciolo ti ha mandata a casa! Così come diceva del Presidente (allora non ancora Presidente) Cota: "Così giovane e così banale".
Il così giovane e così banale ti ha mandato a casa: fattene una ragione! Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola, per fatto personale, la Consigliera Bresso; ne ha facoltà.



BRESSO Mercedes

Grazie, Presidente. Mi pare che cominciamo proprio bene.
Prima di tutto, le congratulazioni al Presidente Cota sono state fatte ricordo che a me non le aveva fatte il Presidente Ghigo, il quale aveva però fatto il passaggio di consegne, che io invece non ho fatto. Mi sono offerta di fare il passaggio di consegne, ma non è stato ritenuto interessante, ecco perché non l'ho fatto.
Voglio però ricordare al collega Buonanno - collega per poco, perché è un cumulatore di cariche e quindi immagino che resterà poco fra di noi e preferirà gli ozi romani a quelli torinesi, sono più lontani e quindi forse più attraenti - che, mentre noi abbiamo trovato un miliardo e mezzo di deficit della sanità e due miliardi e mezzo di fondi spariti (poi, una volta, se volete, ve lo racconterò), quello che ha trovato il neo eletto Presidente Cota è stato il ripristino di persone che, lavorando nel Gabinetto della Giunta, dovevano essere spostate e che erano dipendenti formali della Regione; le ha trovate ricollocate nel luogo opportuno, cioè quello che rappresentava la loro posizione precedente all'assunzione della responsabilità di Capo di Gabinetto e di Capo della Segreteria.
Si è trattato di un atto di cortesia e non un di atto offensivo; un atto di cortesia, perché altrimenti come fa un Presidente che arriva e trova il posto di Capo del Gabinetto occupato? Ovviamente non lo può fare e quindi le persone, com'è noto, non si gasano, si rimandano semplicemente alla loro posizione.
Dopodiché ricordo al Consigliere Buonanno, il quale forse non conosce il meccanismo di funzionamento della Giunta, che i Direttori scadranno tutti entro pochi mesi, come fu concordato con la legge sul personale, e potranno essere rinominati come la Giunta meglio riterrà; stessa cosa che abbiamo fatto noi, anche se all'epoca i termini erano più lunghi.
Quindi credo proprio che sia sbagliato attaccare e cominciare la nuova legislatura in questo modo, sia nel fatto di non poter intervenire nel merito delle pur scarne dichiarazioni del Presidente, sia nel fatto di cominciare a sostenere che chi vince ha ragione e chi perde ha torto.
Intanto, sul piano della perdita, lo vedremo, nel senso che sono convinta che ci siano forti elementi di illegittimità.



(Commenti del Consigliere Buonanno)



BRESSO Mercedes

Questo credo faccia parte dei miei diritti costituzionali, che lei per il momento, non avendo ancora cambiato la Costituzione, non può violare e quindi credo di avere tutti i diritti - non solo io, ma molte delle liste che con me si sono presentate - di fare ricorso, se ritengo che ci siano degli elementi di illegittimità.
Confermo qui che intendiamo farlo, il che non significa che non rispetteremo la situazione, perché in questo momento sicuramente la maggioranza di centrodestra e il Presidente Cota hanno vinto le elezioni.
Noi rispettiamo la situazione che c'è in questo momento, ma riteniamo che sia un nostro diritto, costituzionalmente garantito, quello di presentare ricorso, se riteniamo che ci siano stati degli elementi di illegittimità.
Sono due cose molto diverse.
Mi rivolgo al Presidente del Consiglio, che è il nostro tutore: io non accetterò che si ricominci in questo modo! Qui non siamo in campagna elettorale: non accetterò insulti né personali né politici. Di conseguenza chiedo al Consigliere Buonanno, fintanto che sarà qui con noi, di comportarsi da Consigliere di quest'Aula e non da agit-prop elettorale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Artesio; ne ha facoltà.



ARTESIO Eleonora

Intervengo non per gli aspetti della ritualità della nostra Aula e della nostra discussione, ma per gli effetti che questa discussione ha nei confronti esterni, in modo particolare rispetto alla delegazione dei lavoratori che da questa mattina sta presidiando l'ingresso del Consiglio regionale. Esclusivamente per questa ragione: immagino che, se siano qui desiderino incontrare il Consiglio e non la Giunta e non gli Assessori e non il Presidente della Giunta, perché altrimenti sarebbero stati di fronte al Palazzo della Giunta regionale.
Mi viene riferito che, non io, non il nostro Gruppo, ma alcuni Consiglieri, presumibilmente di maggioranza, avrebbero loro comunicato la possibilità di un incontro intorno alle ore 13 e che in questo momento venga loro detto che è impossibile realizzare l'incontro causa l'ostilità delle opposizioni che non consente l'interruzione del dibattito.
Allora, pregherei che si proceda al ripristino della verità delle cose e anche il rispetto delle persone che hanno chiesto un'attenzione e un ascolto da parte di questo Consiglio. Mentre noi proseguiamo la nostra discussione, che ritengo del tutto legittima e rispetto alla quale convergo con le osservazioni dei colleghi, in particolar modo della portavoce Bresso, chiederei, per rispetto agli impegni eventualmente presi con i manifestanti, che si componga una delegazione rappresentativa della maggioranza e della minoranza al fine di riceverli.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Artesio, ma debbo sottolinearle che alla Presidenza non risultano né richieste pervenute né impegni in questo senso.



ARTESIO Eleonora

Però questo viene riferito.



PRESIDENTE

La ringrazio, però io non ne sono a conoscenza. Se qualcuno ne è a conoscenza, mi faccia pervenire l'informazione.



PRESIDENTE

BOETI Antonino (fuori microfono)



PRESIDENTE

Non si tratta di voci di corridoio: sono in trecento davanti al Consiglio!



PRESIDENTE

Consigliere Boeti, non è che voglio essere scortese o disattento verso le richieste dei lavoratori, però se non pervengono delle richieste, non possiamo valutarle.
Ha chiesto la parola la Consigliera Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Monica

Grazie, Presidente. Non volevo intervenire e vi avevo rinunciato proprio perché speravo di fare il mio primo intervento su questioni di merito e non formali; tuttavia, in questo senso, devo comunque anch'io esprimermi.
Comprendo la proposta della Consigliera Porchietto, futura Presidente del Gruppo del PdL, la quale inizialmente pensava di far sì che i lavori potessero essere organizzati in modo da dare peso a tutti i Gruppi politici, sia a quelli più grandi sia a quelli più piccoli (di cui chiaramente faccio parte). Tuttavia, dopo l'intervento del Presidente Cota che è stato notevolmente pesante nei confronti dell'Amministrazione uscente il suo, più che un discorso di prospettiva, è stato un discorso di grave e pesante critica, soprattutto nei confronti della Presidente Bresso credo che non ci siano più le condizioni per poter proseguire nei termini richiesti dalla Consigliera Porchietto.
Ritengo che l'opposizione debba avere il necessario diritto di tribuna come ha detto una collega precedentemente a me: questa è semplicemente la democrazia in quest'aula. Se poi le parole della collega Artesio sono quelle di dare una giusta verità rispetto ai fatti, chiedo al Presidente che ai lavoratori venga anche detto che noi stiamo proseguendo il nostro lavoro, ma che vi è la disponibilità da parte di tutti i Gruppi a poterli incontrare.



PRESIDENTE

Ribadisco che, purtroppo, i Gruppi non sono costituiti, anche se l'attenzione c'è (ci mancherebbe!). Se sarà formalizzata qualsiasi tipo di richiesta, ovviamente verrà presa in considerazione e valutata.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente. Volevo parlare al Presidente Cota, in questo momento assente probabilmente per recuperare le forze dopo il suo intervento, quindi parlerò all'Assessore Maccanti che, da quanto ho capito è delegata ai rapporti con il Consiglio, ipotizzando che il nostro Presidente ci ascolti.
Volevo dare un suggerimento al Presidente, ma lo dico in altro modo rispetto a chi mi ha preceduto). Penso che sia importante per lui, visto che ci sono i giornalisti, che il primo giorno (ripeto, lo dico per dargli un suggerimento, spero convincente) non passi da "cesarista", ma da "decisionista".
Se avessi un vocabolario dei sinonimi, decisionista sta per efficiente sta per chi ha una visione lucida, per chi è capace di mettere da parte la superbia, per chi è capace di coinvolgere; mentre il cesarista (la differenza sembra sottile, ma c'è) è colui che è altezzoso, superbo tracotante, colui che usa l'alterigia.
Ebbene, a me pare che questo rischio lui oggi lo corra, e siccome gli voglio dare qualche buon consiglio, spero che la sua intenzione sia quella di passare da decisionista.
Signor Presidente del Consiglio, ora mi rivolgo a lei, perché vorrei fare una proposta di buonsenso, per evitare anche questo confronto che non mi pare faccia bene al Piemonte, a cui tutti noi insieme dobbiamo dare invece un segnale di decisionismo, cioè di un Consiglio efficiente che lavora.
Si è detto che non è possibile fare la discussione perché non ci sono i Gruppi; questa, alla fine, è stata l'argomentazione che è stata portata.
Penso che sia un argomento abbastanza futile o comunque contestabile: noi della minoranza, i Capigruppo li abbiamo tutti indicati.
In questo caso, quindi, il problema non si pone, ma si pone per la minoranza e mi pare che i Gruppi minori abbiano un solo rappresentante e quindi non ci sia il problema di individuare i Capigruppo. Restano i due Gruppi più grandi.
Mi pare di aver letto dai giornali circa una settimana fa un'importante intervista del presentato Capogruppo della Lega Nord - non è stato smentito, quindi presumiamo che potrà essere il collega Carossa, così si è già presentato - all'interno della quale sono state date molte opinioni imprecise. Consegnerò oggi al collega Carossa la legge sull'edilizia residenziale pubblica perché se la legga, visto che ha annunciato cose che sono già state fatte e previste dalla legge approvata nella scorsa legislatura, tra l'altro con il voto della minoranza; quindi, è doppiamente malinformato. L'abbiamo letto dai giornali, e su questo non c'è stata alcuna smentita, che il Capogruppo della Lega Nord sarà il collega Carossa.
Quanto al Capogruppo del PdL, non vogliamo intrometterci nelle scelte autonome di quell'importante Gruppo, ma tutti abbiamo letto che sarà la collega Porchietto ad esercitare questo ruolo. Peraltro mi dispiace, visto che la collega ha ottenuto molti voti ed è stata molto apprezzata con grande prestigio; il fatto che non le sia stato dato un incarico importante in Giunta a me personalmente dispiace. Non so se per un contentino o per riconoscenza, certamente il suo prestigio sarà riconfermato nel ruolo di Capogruppo.
Quindi, signor Presidente, ci sono tutte le possibilità perché si possa discutere.
La proposta che faccio è questa: un solo portavoce, un solo Capogruppo per ogni Gruppo. Si discute un'ora e mezza e si dà il senso di un Consiglio che vuole discutere e non tarpare le ali alla minoranza.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Spagnuolo; ne ha facoltà.



SPAGNUOLO Carla

Grazie, Presidente. Intanto colgo l'occasione, dopo dieci anni di assenza dal Consiglio regionale, per salutare tutti i presenti, così questo ci consente di fare un sorriso e un respiro.
Proviamo a fare un respiro, perché quest'ultima ora non si ascrive proprio all'efficienza. Mi sembra di essere andata via ieri mattina, ma possiamo migliorare: di questo sono sicurissima.
Io avevo interpretato la proposta della collega Porchietto come un'ipotesi di lavoro per consentire lo sviluppo del dibattito al meglio una volta costituiti i gruppi di lavoro e dopo aver riflettuto sugli elementi.
Un tempo si sarebbe detto: "Presidente Cota, lei ha fatto un intervento così articolato che ce lo vorremmo leggere per poi discuterne". Però le proposte che si fanno non sono mai le tavole della legge.
Peraltro, ho sentito anche l'intervento del Capogruppo della Lega, che se non sbaglio ha detto: "Questa non è una nostra proposta", come se volesse dire: "Fate voi". Mi è sembrato di cogliere un sussurro da parte del Presidente Cota, che in questo momento è uscito, che diceva: "Io sono qua".
Una cosa però si può fare, Presidente. È nelle sue facoltà interrompere cinque minuti questo Consiglio, chiedere al Presidente Cota e alla rappresentante dei rapporti con il Consiglio (alla quale non faccio una richiesta specifica in questo momento per non metterla in imbarazzo, perch sarebbe troppo facile), insieme alla Consigliera Porchietto, per valutare se questa strada, considerato il dibattito, sia una strada sulla quale dobbiamo andare avanti.
Viceversa, Presidente Cattaneo, si chiarisca il senso della proposta fatta dalla collega Porchietto o oggi, ipotizzando una sospensione dei lavori di un'ora o due, oppure rinviando ad una seduta da decidere, anche se penso che la volontà sia quella di andare avanti oggi. Personalmente, mi sembrava che la collega Porchietto non avesse alcuna intenzione di imbavagliare il dibattito.
Qualora ci siano delle ragioni diverse di riflessione, nulla vieta di affrontarle; altrimenti si va avanti sulla strada che la collega Porchietto ha individuato e che io posso anche essere disponibile a votare. Tuttavia per non continuare in un esercizio inutile o di forza, un'interruzione di cinque minuti potrebbe aiutare tutti a chiarirci e a non continuare in questo esercizio che non ci sta più divertendo.



PRESIDENTE

Abbiamo chiesto di poter parlare con il Presidente Cota, che ha un impegno a latere nel Palazzo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Costa; ne ha facoltà.



COSTA Raffaele

Grazie, Presidente. Intervengo per una semplice proposta, che tiene conto delle ragioni di tutti.
Oggi abbiamo sentito, e ne sono stato convinto, la relazione del Presidente Cota. Evidentemente la minoranza si dissocia.
La minoranza ha diritto di dire le sue cose; la maggioranza ha diritto di concludere questa seduta attraverso la manifestazione di consenso da parte della stessa maggioranza al discorso del Presidente Cota.
Fra qualche giorno riprendiamo la seduta e riprendiamo l'argomento, in modo tale che ci sia la possibilità per le minoranze di esplicitare la loro posizione. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Biolé; ne ha facoltà.



BIOLE' Fabrizio

Grazie, Presidente. Sarò molto breve.
Praticamente noi stiamo andando ad un dibattito che procede lo stesso il tempo scorre lo stesso, fatto salvo quello ha detto il collega del Gruppo, Bono, sull'efficacia e l'efficienza del Consiglio. Quindi, il tempo sta scorrendo ugualmente.
Si parla di una proposta di sospensiva concordata e non si affronta il dibattito sul vero punto dell'o.d.g., che era la discussione sul programma del Presidente.
Invito a riflettere su questo.
Ho sentito l'intervento della collega Artesio, e mi pare di aver capito che, se dovesse mai essere vero che il Presidente in questo momento sta incontrando i lavoratori, credo che non sia un gesto corretto nei confronti del Consiglio. Credo che sia abbastanza inammissibile che abbia approfittato di questa discussione, dicendo prima che le minoranze non avrebbero voluto incontrare e avrebbero voluto continuare il dibattito, e poi che dovesse presentarsi lui direttamente a questo incontro, senza avere consultato prima il Consiglio. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Angeleri; ne ha facoltà.



ANGELERI Antonello

Signor Presidente, ho sentito in Consiglio alcune parole forti da parte di diversi colleghi. Ho sentito parlare di principio pericoloso con cui si inizia questa legislatura, di volontà da parte della maggioranza di imbavagliare la minoranza e, in ultimo (mi pare proprio dal collega Lepri) di tarpare le ali alla minoranza.
Vorrei sostanzialmente dire che, attraverso le parole del neo Presidente del Consiglio, la volontà è esattamente l'opposto. Attraverso la risposta del Presidente Cota, che ha accolto le parole del Presidente del Consiglio, la volontà di questa maggioranza è esattamente contraria a quanto si vuole far credere da alcuni interventi che ci sono stati in quest'aula.
Vorrei essere estremamente chiaro, anche perché vorrei ricordare alla maggioranza precedente, che ha voluto fermamente il cambiamento di questo Regolamento, che sono stati rispettati sia l'articolo 71 primo comma (con l'intervento della Consigliera Porchietto) sia, da parte del Presidente del Consiglio, l'articolo 48 (sia il primo sia il secondo comma, là dove si parla di dare alle opposizioni priorità di intervenire). E allora, se la discussione sul programma è una discussione politica, che discende da una campagna elettorale politica che si è dibattuta tra le forze politiche, è giusto che questo avvenga all'interno di questo Consiglio regionale con i Gruppi consiliari formati, che rispondono dando il loro contributo all'intervento del Presidente della Giunta.
Vorrei aggiungere ancora, sommessamente, una piccola cosa: dato che da parte dell'opposizione veniamo definiti come imbavagliatori della minoranza, vorrei ricordare che negli anni precedenti - cito alcuni esempi di quando io ero qui, nella VII legislatura - la questione del buono scuola ci ha tenuti due anni e mezzo sul vecchio Regolamento seduti in quest'aula giorno e notte (non certo di seguito, ma per due anni e mezzo) prima di giungere all'approvazione.
Allora, accettare delle lezioni di democrazia in quest'aula da parte di qualcuno - ho citato il caso del buono scuola, ma ne potrei citare molti altri - diventa veramente difficile. La nostra volontà è che il dibattito avvenga proprio da un punto di vista politico e che la discussione sia imperniata sulle posizioni politiche a gruppi consiliari costituiti. Si sta parlando di fare questo ragionamento non fra sei mesi, non si sta dicendo di bloccare la discussione: si sta dicendo di dare la possibilità a tutti i gruppi consiliari di vagliare con attenzione l'intervento del Presidente e consentire all'opposizione di dare il proprio contributo, esplicitando le posizioni in modo chiaro e inequivocabile. Questo sicuramente è un principio di grande democrazia, che la maggioranza sta dimostrando di voler attuare.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Laus; ne ha facoltà.



LAUS Mauro

Grazie, Presidente. Al di là della questione dibattito sì o dibattito no, è evidente che ci sono delle posizioni differenti. Io sottolineo invece, più che altro, una necessità che mi riguarda in modo personale, ma credo riguardi anche altri colleghi dell'opposizione. Visto che il Presidente Cota sta ricevendo una delegazione dei lavoratori, segnalo che anche noi vorremmo partecipare a questa delegazione.
Faccio notare che non solo nella scorsa legislatura, ma sempre, tutte le volte che si dovevano incontrare delle delegazioni, c'era lo spazio per i Consiglieri. Quindi, non voglio entrare nel dibattito precedente, ma desidero che venga presa in seria considerazione questa mia istanza.
Grazie.



PRESIDENTE

Prima di dare la parola alla collega Pentenero, preciso che il Presidente Cota - da quanto mi è stato fatto pervenire - sta incontrando la delegazione perché è stato chiesto un incontro specifico con il Presidente della Regione. Se alla fine di questi lavori emergerà la possibilità di un incontro, comporremo la delegazione, come sempre è avvenuto, e potremo eventualmente incontrare i lavoratori.
La parola alla Consigliera Pentenero.



PENTENERO Giovanna

Grazie, Presidente. Sottolineo soltanto che da quando è partita questa discussione sul senso dei lavori dell'Aula di oggi, è già trascorsa circa un'ora e quindici minuti e probabilmente avremmo potuto entrare nel merito iniziando quindi il dibattito in un modo consono, così come è stato fatto all'inizio di ogni legislatura di questo Consiglio regionale.
Mi sembra quindi che la tanto invocata efficienza richiesta dal Presidente Cota di un lavoro congiunto con quest'Aula, che è fatta da maggioranza e minoranza, stia prendendo una piega del tutto inadeguata rispetto ai pronunciamenti che sono stati fatti. Sottolineo inoltre - e mi unisco a quanto hanno detto i colleghi prima di me - la necessità di poter incontrare tutti quanti i lavoratori dell'Eutelia, attraverso una delegazione adeguata: non è certo immaginabile che tutti i Consiglieri possano partecipare, ma credo che una delegazione adeguata abbia il diritto di poterlo fare.
Vorrei soltanto sottolineare - così come ha evidenziato prima la Consigliera Bresso - che si può effettivamente lavorare per otto ore, in Consiglio, e che l'efficienza passa anche attraverso un'azione efficiente che i Consiglieri possono esercitare. Le proposte fatte dai Consiglieri questa mattina, peraltro, dovrebbero indurla a trovare una soluzione, per evitare di dare ancora a lungo esempio di scarsa efficienza sulla modalità di tenere i rapporti tra la Giunta e l'Aula consiliare. Grazie.



PRESIDENTE

Prima di dare la parola al Consigliere Burzi, comunico che alla fine del suo intervento interromperemo i lavori del Consiglio per un quarto d'ora; quando poi riprenderò la parola comunicherò esattamente quando ricomincerà la seduta. Nel frattempo, comunico all'Aula che, a firma della Consigliera Eleonora Artesio, è pervenuta una richiesta affinché venga concessa un'audizione dei lavoratori che manifestano dinnanzi alla sede del Consiglio.
Prego, Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente, anche se lei in parte mi ha già risposto. Perché mi ero un po' perso. Prima c'era, se ho ben capito, una richiesta di sospensiva - era intervenuto contro, circa un anno fa, il collega Reschigna e mi pare avesse parlato a favore la collega Porchietto; poi c'è stato un susseguirsi di avvenimenti e di interventi che non so bene - perché il Regolamento è nuovo e lo conosco poco - a quale parte del Regolamento stesso si ascrivano; poi c'è stata una sommessa richiesta da parte della collega Spagnuolo, circa un quarto d'ora fa, di avere una sospensione, e anche a questo non si è dato risposta. A che punto siamo di questo interessante dibattito? Perché, ripeto, mi sono un po' perso. E soprattutto, voi dovreste aiutare i colleghi nuovi a capire dove sono finiti: magari si perdono...



PRESIDENTE

Lo faccio volentieri, collega Burzi.
L'articolo 71 prevede che sulla questione sospensiva possa parlare un consigliere per Gruppo; non essendo, com'è noto, costituiti i Gruppi tutti i colleghi l'hanno ricordato - l'Ufficio di Presidenza ha ritenuto di concedere la parola ad ogni Consigliere, perché non si può fare diversamente. Dovrebbe parlare un Consigliere per Gruppo, ma non ci sono i Gruppi e quindi, in linea teorica, ogni Consigliere potrebbe manifestarmi domattina la volontà di costituire un Gruppo o di tentare di farlo.
Detto questo, ho ascoltato con attenzione l'intervento della Consigliera Spagnuolo; mi sono solo permesso - ed ecco perché, Consigliere Burzi, le ho dato la parola già anticipando che sarebbero stati sospesi i lavori del Consiglio, anche perché il Presidente della Giunta in questo momento è assente - di dare esclusivamente la parola agli ultimi tre colleghi che si erano già prenotati.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 14.16 riprende alle ore 14.45)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Innanzitutto, mi scuso del protrarsi dell'interruzione di qualche minuto, così che riprendiamo con dieci minuti in ritardo rispetto al tempo previsto.
Per quanto riguarda una prima comunicazione rispetto alla richiesta della Consigliera Artesio, informo che abbiamo fatto predisporre la Sala Viglione, però, nel frattempo, la delegazione dei lavoratori ha lasciato il Palazzo. Auspico che in futuro vi siano altre occasioni e, comunque, come avevo comunicato precedentemente, ricordo che era stato richiesto uno specifico incontro con il Presidente della Giunta regionale, che è avvenuto.
Rispetto alla questione sospensiva, ovviamente, ho parlato con i Capigruppo di maggioranza, ho ascoltato anche il Presidente della Giunta regionale, poi ho avuto modo di confrontarmi con altri Capigruppo e di valutare la situazione con l'Ufficio di Presidenza: la questione sospensiva presentata dalla Consigliera Porchietto, ex articolo 71, rimane in discussione, quindi dovremmo votarla.
Ricordo che la motivazione attinente tale presentazione riguarda l'attribuzione della stessa opportunità a tutti i Consiglieri nelle more della costituzione dei Gruppi consiliari e anche, mi sia consentito ricordarlo, alla luce del nuovo Regolamento, a tutela della minoranza perché, com'è noto, quando i Gruppi di minoranza comunicheranno la loro costituzione e gli organi dovranno anche precisare se intendono essere considerati Gruppi di opposizione, proprio perché sia lo Statuto della Regione che il nuovo Regolamento del Consiglio regionale prevedono una loro tutela e maggiori spazi di discussione.
Quindi, se i colleghi sono d'accordo, non avendo altre richieste d'intervento - devo dire che ce ne sono state molte - confrontandomi con l'Ufficio di Presidenza, ho ritenuto di non limitare un unico intervento per Gruppo proprio perché i Gruppi non sono costituiti, quindi non ne abbiamo contezza, ancorché il collega Lepri, con sano realismo, abbia già illustrato il panorama dei Presidenti di Gruppo; ovviamente, non si può che attenersi agli atti ufficiali del Consiglio.
Pertanto, pongo in votazione la questione sospensiva in ordine al dibattito, anche con un impegno: se i Gruppi saranno presentati al più presto, ovviamente, agevoleremo quanto prima una nuova seduta del Consiglio regionale con questo punto all'o.d.g.
Ricordo che la votazione avviene in forma palese e che votando "sì" si accetta la questione sospensiva.
Indìco la votazione palese sulla questione sospensiva proposta dalla Consigliera Porchietto.
A causa di problemi tecnici annulliamo questa votazione; invito i Consiglieri a rivotare ricordando che chi vota "sì" si esprime a favore della proposta di sospendere la discussione.



PRESIDENTE

RONZANI Wilmer (fuori microfono)



PRESIDENTE

Qual è il numero legale?



PRESIDENTE

Il numero legale è 31.
Indìco la votazione palese sulla questione sospensiva proposta dalla Consigliera Porchietto.
Il Consiglio approva.
Ancora due comunicazioni.
In chiusura di seduta, devo svolgere una serie di comunicazioni utili per i successivi adempimenti. A norma dell'articolo 15 del Regolamento interno del Consiglio regionale: "Entro 4 giorni dalla prima seduta, i Gruppi consiliari si convocano e procedono alla costituzione dei propri organi nominando un Presidente ed eventualmente uno o due Vicepresidenti e un Segretario secondo quanto stabilito dai rispettivi regolamenti interni, ove esistenti. (...) Dell'avvenuta costituzione deve essere data comunicazione al Presidente del Consiglio entro due giorni".
In riferimento a tale comunicazione, preciso ancora che lo Statuto e il nuovo Regolamento prevedono norme di garanzia per le opposizioni. A garanzia della corretta applicazione di tali norme è pertanto necessario che, in sede di dichiarazione dell'avvenuta costituzione del Gruppo, il Presidente precisi la volontà o meno di dichiarare il proprio Gruppo quale Gruppo di opposizione. In ultimo, ricordo che vi è stato consegnato un plico contenente documenti da compilarsi a cura del Consigliere e da restituire con la massima sollecitudine alla Segreteria del Consiglio in quanto si tratta di adempimenti di legge e come tali obbli-gatori.
La seduta è tolta.



(Commenti del Consigliere Boeti fuori microfono)



PRESIDENTE

Ho detto che la seduta è tolta, mi dispiace, non voglio essere scortese.



(Commenti del Consigliere Boeti fuori microfono)



PRESIDENTE

La seduta è chiusa; mi dispiace, Consigliere Boeti.
Le chiedo scusa, la prossima volta starò più attento.



(La seduta ha termine alle ore 14.53)



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