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Guida per la tutela della riservatezza del minore
Per una carta dei diritti dei bambini e dei ragazzi
in rete
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1. - I ragazzi di fronte ad internet 1.1 - I ragazzi di oggi sono nati e vivono immersi
nel digitale. La dimensione mediatica della vita non viene più
appresa, perché è contestuale alla stessa esistenza.
1.2 - La rete, offrendo ai ragazzi una gran mole di informazioni che aprono alla conoscenza di una realtà virtuale senza confini, stimola la capacità di organizzarsi nella ricerca, genera nuove forme di relazione interpersonale, promuove la multiculturalità, favorisce l'apprendimento delle lingue, sia pure con un uso spesso ristretto a poche parole appartenenti ad una terminologia convenzionale, che può mortificare il buon uso dei lessici nazionali. 1.3 - Da parte loro i ragazzi, meno condizionati dagli stereotipi propri del mondo degli adulti, possono offrire ai loro coetanei, attraverso la rete, pari e complementari opportunità di arricchimento.Nonostante ciò, sulla rete esiste una forte disuguaglianza, che riguarda in special modo i bambini ed i ragazzi. Difatti l'accesso ad internet è attualmente elitario e può generare situazioni anche marcate di discriminazione o, come oggi si dice, di "digital divide": non tanto perché in Italia sono ancora relativamente pochi, rispetto alla platea complessiva degli utenti di internet, i giovanissimi che accedono alla rete, ma perché in questo campo è molto esteso l'analfabetismo informatico delle famiglie e la scuola è ancora inadeguata. 1.4 - Internet deve essere considerato nella più vasta rete dei sistemi comunicativi ed in relazione ad essi. La televisione, la telefonia fissa e portatile, la trasmissione di immagini, i sistemi di registrazione se interconnessi esaltano le potenzialità della rete e vedono esaltate dalla rete le proprie. Ogni questione relativa ad internet non può, quindi, prescindere dal considerare la complessità comunicativa di cui internet è parte. 2. – Il contesto educativo e formativo: aspetti psicologici e pedagogici 2.1 - Le straordinarie opportunità offerte
dalla rete possono essere potenziate con l’aiuto degli adulti,
il cui impegno dovrà tenere conto dei molteplici interessi
che portano i ragazzi dinanzi allo schermo di internet. Impedire
ad essi l’accesso alla rete significherebbe mortificarli
ed allontanarli dall’uso dell’elaboratore nell’ambiente
domestico, mentre non diminuirebbe la loro curiosità, che
verrebbe soddisfatta altrimenti con maggiori rischi e minori benefici.
2.2 - La scuola, oggi, ha anche il compito di
fornire le necessarie conoscenze informatiche, giacché
una diffusa alfabetizzazione informatica sembra condizionare conoscenze
e sviluppo, e deve utilizzare internet come nuovo e versatile
strumento didattico e formativo. Ciò implica che alla formazione
di un’abilità tecnica si unisca, in conformità
ai compiti propri della scuola, l’educazione alla comunicazione. 2.3 – La situazione dei giovani dinanzi
ad internet non è la medesima per ogni fascia di età
e per ogni condizione psicoemotiva. L’età puberale,
che presenta tipiche esperienze di prima contestazione della famiglia
dentro e fuori il gruppo dei pari, e quella della prima adolescenza,
che pone domande sempre più urgenti sulla propria identità
e percorre esperienze sempre meno controllabili dalla famiglia,
sono più soggette dell’infanzia a rischi che internet
può presentare. 3.- Orientamenti per una carta dei diritti dei bambini e dei ragazzi in rete 3.1 - I bambini ed i ragazzi, in quanto persone
e cittadini, sono titolari di diritti e devono essere posti in
condizione di esercitare effettivamente quelli fondamentali, che
ad essi sono specificamente riconosciuti dalla Costituzione e
dalle Convenzioni internazionali che li riguardano (in particolare
della Convenzione sui diritti dell’infanzia, approvata dall’Assemblea
generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989). Questi diritti
riguardano anche l’ambito della formazione, dell’informazione
e della libertà di espressione. 3.2 – I ragazzi e i bambini hanno diritto
di conoscere il mondo conformemente ai livelli cognitivi propri
della loro età, nelle diverse fasi della crescita, e devono
avere la possibilità di farlo utilizzando le grandi potenzialità
offerte da internet, che non è solamente uno strumento
di gioco, ma anche di ricerca, di conoscenza, di scambio, di relazioni
interpersonali, di crescita culturale. L’accesso ad internet
e l’uso della rete vanno dunque assicurati e garantiti.
3.3 - Nella famiglia, comunità naturale di vita, di educazione e di crescita dei minori, questi devono trovare aiuto e guida anche nelle esperienze di uso consapevole e critico di internet. I genitori devono essere sostenuti nell’adempimento del loro compito di educare i bambini ed i ragazzi anche in questo ambito e di salvaguardarli da possibili rischi. Ciò può richiedere la diffusione degli strumenti e delle informazioni ed un sistema di agevolazioni economiche e tariffarie per l’accesso ad internet da parte delle famiglie, la predisposizione di filtri, di siti specificamente dedicati ai minori, di percorsi garantiti.Misure speciali di sostegno devono essere offerte ai portatori di handicap, per i quali sia possibile, con strumenti e siti appropriati, l’accesso alla rete e la navigazione in essa. 3.4 – La scuola può concorrere al
superamento delle disparità di condizioni personali. Nell’adempiere
alla sua funzione educativa, deve operare per superare l’attuale
situazione nella quale la rete è accessibile soltanto da
una minoranza, di fatto privilegiata. 3.5 – Le associazioni e gli altri abituali
luoghi di vita sociale dei minori possono concorrere, meritando
il sostegno pubblico, allo sviluppo dell’uso di internet
da parte dei giovani, in un ambiente affidabile e nel contesto
delle comuni attività ricreative e formative. 3.6 – Gli operatori e fornitori di servizi
in rete hanno uno specifico ruolo nel sistema internet e possono
attivamente concorrere ad assicurare e sviluppare una navigazione
orientata ai bambini ed ai ragazzi, nei cui confronti devono avvertire
una particolare responsabilità. 3.7 – L’azione dello Stato è
essenziale per sostenere iniziative che facilitino l'accesso dei
minori ad internet, la loro educazione alla comunicazione, e che
sviluppino un uso consapevole, critico e sicuro della rete. Le
istituzioni possono far si che internet effettivamente costituisca
uno strumento per costruire, insieme con i ragazzi e mediante
l'abbattimento delle barriere spaziali, nazionali, etniche, linguistiche,
culturali, politiche e religiose, una cultura della comprensione,
della solidarietà, del dialogo e della pace. 4. – Conclusione Il Consiglio Nazionale degli Utenti intende offrire
ai bambini e ai ragazzi, alle famiglie, agli educatori, all'associazionismo
l'occasione di un'azione congiunta, in collaborazione con le istituzioni,
per assicurare, ciascuno nel proprio ruolo e per la propria parte,
il godimento dei diritti personali e collettivi.
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