A: In fasi ed in tempi diversi dello sviluppo della banca dati avete lavorato al centro del sistema. Che cosa volete evidenziare in positivo e in negativo?
Graziella PANETTO: Al di là del rilevante lavoro poco gratificante
di pulizia dei testi, per me è stata importante e interessante la scoperta
delle tecniche legislative e delle catene normative, come pure il capire che
cosa significassero concettualmente i riferimenti normativi al di là del
loro inserimento. La gestione delle macro per trasformare il testo unificato
con i marcatori delle modifiche e delle note del redattore nel testo coordinato
elettronico e poi cartaceo per la pubblicazione del codice è stato un
lavoro impegnativo anche a causa del continuo adattamento delle macro per ottenere
un testo nel formato editoriale, ma mi ha consentito di accrescere le mie competenze
di software e di editoria.
Il Laboratorio giuridico con l'attività di segreteria e di continua
relazione con i referenti legistici del Consiglio e della Giunta non solo mi
ha consentito di arricchire le conoscenze legistiche e legimatiche partecipando
ai gruppi di lavoro, ma anche i rapporti professionali con i colleghi che sono
proseguiti anche nel successivo passaggio in Giunta. Qui l'idea di testo
coordinato non è ancora nota e scontata come in Consiglio regionale,
anzi la sensazione è che il tutto sia ancora lasciato all'iniziativa
personale e coloro che accedono alla banca dati siano ancora visti come "maghi".
Anche per quanto riguarda il dossier questo viene costruito quando necessario
ma senza un metodo predefinito perché mancano indicazioni e regole generali.
In Giunta gli strumenti cartacei e tradizionali sono presenti solo in determinati
uffici, quindi il poter accedere per via telematica anche ai testi e ai dati
legislativi consente ad ogni funzionario di organizzare la propria ricerca
per l'istruttoria che deve svolgere producendo nei fatti un dossier documentale.
Sono contenta di avere contribuito con il mio lavoro (lasciando molte tracce
del mio lavoro) allo sviluppo di "Arianna" che continuo ad utilizzare
ed a far conoscere ai colleghi.