Domande di "Arianna" a Arturo DE LUIGI

A: Hai sempre ritenuto che non bastasse creare una banca dati-contenitore perché la tua esperienza professionale ti portava a operare concretamente alla produzione di informazioni e alla creazione di strumenti di analisi.

ADL: E' vero non ho mai accettato l'idea di creare una banca dati fine a se stessa. Ho sempre sostenuto e lavorato affinchè nel sistema oltre ai testi vigenti e coordinati ci fossero anche gli indicatori non solo giuridici ma anche finanziari.

A: Cosa hai fatto perché si avverasse la tua visione?

ADL: Ho elaborato un progetto che operasse in parallelo alla implementazione della base dati normativa per interconnettere la banca dati delle leggi al bilancio della Regione, mettendo in relazione la gestione delle risorse finanziarie con i dati normativi. Questo ha conseguentemente richiesto di mettere in collegamento le procedure informatiche anche se con particolari "accrocchi" e pesanti elaborazioni.

A: Puoi indicare quali indicatori finanziari entravano in gioco nel progetto?

ADL: In "Arianna" gli indicatori finanziari analizzano le leggi regionali con previsioni di spesa e di entrata e i capitoli collegati, descrivendo per ogni capitolo i dati significativi. Il progetto partendo da questi indicatori via via alimentati proponeva di estrarre dal bilancio regionale tutti i dati ottenibili automaticamente e altri dati derivati da elaborazioni e filtri per conoscere, ad un primo livello, lo stato della spesa e dell'entrata nelle singole leggi e, ad un livello successivo, lo stato della spesa e dell'entrata nelle leggi afferenti ad un determinato settore di intervento.
In particolare, dalla procedura di bilancio si estraeva la classificazione delle entrate (ad es. a destinazione libera e vincolata) e delle spese (correnti e di investimento) su cui il progetto ha sviluppato una metodologia di analisi che ha consentito di ricostruire le catene finanziarie correlate alle catene normative e di collegare il bilancio ai nomenclatori delle leggi regionali, in modo da poter leggere lo stato di vigenza normativa con lo stato di vigenza finanziaria.

A: Nello sviluppo del progetto di interconnessione della banca dati legislativa con il bilancio regionale penso che il momento più esaltante sia stato quello in cui sei riuscito ad applicare le metodologie di analisi ad una materia di settore trattata come caso di studio per verificare la fattibilità del sistema.

ADL: Ho tentato varie soluzioni che mi hanno consentito di passare dall'applicazione della metodologia su una singola legge a un insieme di leggi fino a giungere all'applicazione ad un settore di intervento.
Il caso di studio ha considerato la legislazione in materia di lavoro nel periodo 1984-91.
Pur trattandosi di un settore non eccessivamente complesso rispetto ai contenuti finanziari, è risultato comunque sufficientemente significativo per la sperimentazione del sistema, in quanto nel periodo considerato ha subito una serie di variazioni, sia in termini di generazione di nuove leggi sia di modificazione delle esistenti, che ha permesso di verificare l'adattabilità del sistema all'evoluzione normativa.
Ne è risultato un impianto facilmente accessibile anche ai non addetti ai lavori: la visione d'insieme dei flussi finanziari era facilmente comprensibile e, soprattutto, non richiedeva ulteriori elaborazioni.
Una volta a regime, l'acquisizione dei dati poteva avvenire direttamente dalla "procedura bilanci", consentendo l'aggiornamento dei dati in tempo reale.

A: Puoi soffermarti di più sul valore aggiunto prodotto dal modello di analisi finanziaria che hai sviluppato e sugli indicatori che ne sono scaturiti per supportare la lettura finanziaria della legge da parte del legislatore regionale?

ADL: Per potere sviluppare il progetto l'Assemblea regionale aveva la necessità di avere accesso alla procedura centrale del bilancio attraverso la struttura specialistica preposta al progetto.
Con i Settori Bilancio e Finanze erano stati individuati gli elementi essenziali, già contenuti nella procedura bilanci, per la costruzione degli indicatori finanziari: non vi era quindi aggravio di lavoro sui settori della Giunta. I dati necessari potevano essere estratti con procedimento informatico e riversati nel sistema in studio.
L'operazione più gravosa è stato il recupero del pregresso che ha richiesto un grande lavoro di verifica, dovuto ai cambiamenti in itinere della struttura del bilancio, per allinearne i dati a quelli attuali.
Il passaggio successivo è stato la costruzione di tabelle sintetiche nelle quali fossero visibili e decifrabili gli indicatori utili per la lettura della legge sotto l'aspetto dell'attuazione finanziaria.
Il collegamento di tali tabelle con la legge rendeva possibile la verifica della stato di attuazione finanziaria della legge medesima nel suo periodo di vigenza, sia nella globalità dei suoi interventi previsti sia, in modo più analitico, nella singola tipologia di intervento.
Tali indicatori infatti individuano la classificazione della spesa (corrente o di investimento), gli stanziamenti nel corso degli anni e, nell'ambito dello stesso anno, gli aggiornamenti intercorsi, gli impegni assunti ed i relativi pagamenti effettuati, con le conseguenti risultanze determinanti residui od economie.
La analisi di questi elementi consente una prima sommaria valutazione dell'efficacia della legge, almeno sotto l'aspetto della capacità dell'intervento finanziario.